Similar to L’impatto delle malattie infettive nei pazienti fragili affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: misure di prevenzione e trattamenti
Similar to L’impatto delle malattie infettive nei pazienti fragili affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: misure di prevenzione e trattamenti (20)
L’impatto delle malattie infettive nei pazienti fragili affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: misure di prevenzione e trattamenti
1. L’impatto delle malattie infettive nei pazienti fragili affetti da
Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: misure di
prevenzione e trattamenti
Dott. Andrea Favara
Dirigente Medico I liv Chirurgia Generale Laparoscopica e Mininvasiva
ASST Lariana Como
2. MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
Morbo di Crohn
Colite ulcerosa
Coliti indeterminate
INCIDENZA IN ITALIA 5-10 CASI OGNI 100000 ABITANTI
PREVALENZA IN ITALIA 70 CASI OGNI 100000 ABITANTI
EZIOLOGIA SCONOSCIUTA, PATOGENESI AUTOIMMUNE
5. PAZIENTI FRAGILI
Il paziente fragile è un paziente «vulnerabile», un paziente che molte volte è affetto da
malattie croniche complesse, con presenza di comorbilità, instabilità clinica, politerapia e con
ridotta autosufficienza, in alcuni casi si possono aggiungere problematiche sociali e familiari che
rendono ancor più difficile la gestione.
Possiamo definire fragili quei pazienti che presentano una ridotta resistenza ai numerosi fattori
in grado di scatenare uno stato di malattia (stressors).
È il paziente che vive una condizione in cui coesistono altre patologie, spesso croniche, che
richiedono l’uso contemporaneo di diverse terapie farmacologiche (politerapia), insieme a
disabilità e a problematiche sociali.
Tutte queste condizioni, intersecandosi tra loro, rendono l’organismo «vulnerabile»
causando la perdita, totale o parziale, di una o più capacità funzionali di base.
6. COMPROMISSIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO NELLE IBD
Per la patologia di base
Per le terapie in corso
(immunosoppressori, farmaci biologici)
9. ULTERIORI FATTORI DI RISCHIO NEI PAZIENTI CON MICI
Malnutrizione
HIV
Diabete
Nutrizione parenterale totale
Chirurgia intestinale
Eta’ maggiore 50 anni
Terapie ‘combinate’ immunosoppressori
11. VACCINAZIONI CONSIGLIATE
Epatite B
Varicella non durante terapia con immunosoppressori
Tetano difterite e poliomielite ogni 10 anni
Influenza ogni anno
Papilloma virus
Pneumococco ogni 5 anni
SICURE NEI PAZIENTI CON MICI E NON ASSOCIATE A RIACUTIZZAZIONI
12. Le linee guida europee ECCO (European Crohn’s and Colitis Organization) del 2014 raccomandano di sottoporre i pazienti
affetti da MICI ad alcune vaccinazioni specifiche, come quella contro l’epatite B, varicella, influenza, papilloma virus e
pneumococco.
MA
A tutt’oggi un significativo numero di pazienti affetti da MICI rimane inadeguatamente vaccinato
PROBLEMI NON RISOLTI
13. ALTRE INFEZIONI
Fungine bassa incidenza ma elevata mortalità (No vaccino)
Parassitarie (criptococco, strongylodes, toxoplasma, aspergillo)
Tubercolosi incidenza in aumento
TERAPIA SPECIFICA A DIAGNOSI POSTA
14. INFEZIONI BATTERICHE
Polmonite da streptococco sospendere immunomodulatori se
malattia in atto e antibioticoterapia penicilline cefalosporine
Legionella pneumofila idem. No vaccino. Macrolidi e chinolonici
Salmonella prevenzione, sospensione immunomodulatori.
Chinolonici e cefalosporine
Lysteria prevenzione evitando alimenti a rischio
15. INFEZIONI
Nocardia evitare contatto con contaminanti, terapia con
sulfametossazolo trimetoprim ceftriaxone o carbapenemi.
Clostridium difficile alto rischio igiene adeguata in
ospedale, screening e terapia con metronidazolo e
vancomicina.
17. COVID-19 E IBD
Malattie predisponenti a forma severa di COVID:
Diabete
Patologie cardiovascolari
Patologie respiratorie croniche
Neoplasie
NO MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
18. COVID 19 ED IBD
Proseguire in linea di massima la maggior parte delle terapie
Sospendere o ridurre se possibile steroidi ad alte dosi
In caso di malattia
sospendere gli immunosoppressori
Evitare malnutrizione
Vaccinazioni (influenza e pneumococco)
Ridurre il rischio di trasmissione
Ridurre ospedalizzazioni
19. CONCLUSIONI
Le infezioni nelle malattie infiammatorie croniche intestinali posso
costituire un fattore aggravante la patologia di base ma possono
essere per la maggior parte adeguatamente prevenute e
precocemente trattate