Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie ...
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
1. Dalla valutazione del rischio alla
pianificazione della prevenzione
Formazione per RSPP – Modulo C
2. Pericolo (o fattore di rischio)
• “la proprietà o qualità intrinseca di una
determinata entità (sostanza,
attrezzatura, metodo) avente il
potenziale di causare un danno” (CEE)
• “fonte di possibili lesioni o danni alla
salute”
(norma UNI EN 292 parte I/1991)
3. Rischio
• “la combinazione di probabilità e di
gravità di possibili lesioni o danni alla
salute in una situazione pericolosa” (UNI
EN 292 parte I/1991)
• la possibilità che sia raggiunto il livello
potenziale di danno nelle condizioni di
impiego e/o di esposizione, dimensioni
possibili del danno stesso (CEE)
4. Valutazione dei rischi
• Valutazione globale della
probabilità e della gravità di
possibili lesioni in una situazione
pericolosa, per scegliere le
adeguate misure di sicurezza (UNI
EN 292/1991)
5. La sicurezza…
• … non è una situazione di mancanza
di pericoli, di assenza di rischi, ma una
condizione in cui vi sia la presenza di
uno o più rischi che, valutati e ridotti
a “residuali”, siano accettabili in
quanto controllati attraverso misure
di protezione.
6. Rischio accettabile
• Viene definito rischio accettabile
quel rischio residuale derivante da
valutazione dei rischi, non
ulteriormente riducibile, modellato
con l’adozione di idonee misure di
protezione
7. Valore dell’indice di rischio
R=p M
R = indice di rischio
p = probabilità dell’evento
M = magnitudo o entità del danno
8. Prevenzione e protezione
R=p M
La p (probabilità dell’evento)
diminuisce grazie alla prevenzione
La M (magnitudo o entità del danno)
diminuisce grazie alla protezione
11. Step della valutazione dei rischi
2 Verifica
Documentale 3 Identificazione
1 di Pericoli
Valutazione e Rischi Associati
Preliminare
4 Valutazione
vera e propria
di ogni rischio
5 Misure migliorative e
Scadenziario di attuazione
12. Dalla Vdr al Documento Programmatico
In base alla VdR vanno individuate e programmate azioni mirate
a ridurre i rischi ritenuti non accettabili o sui quali si può
comunque intervenire.
Il Documento Programmatico Aziendale per la sicurezza (art. 4
del 626) comprende:
La L’individuazi Il programma delle
relazione one delle misure ritenute
sulla misure di opportune per
Valutazio prevenzione garantire il
e protezione miglioramento nel
ne dei e dei DPI tempo dei livelli di
rischi; conseguenti; sicurezza.
13. La Valutazione dei rischi come processo (1)
Output:
Input: • riduzione dei
rischi
• nuova legge;
•documento di
• introduzione valutazione
personale
• rischi residui
• Ecc.
• requisiti per
strutture,
formazione,
ecc.
14. La Valutazione dei rischi come processo (2)
Identificazione Identificazione
fonti di pericolo personale esposto
Valutazione
entità rischi
Pianificazione
azioni di riduzione Misurazioni
Realizzazione
delle azioni
Verifica adeguatezza
e rischi residui
15. Misure migliorative
IMPIANTISTICHE
INNOVAZIONE ORGANIZZATIVE
STRUTTURALI
TECNOLOGICA
(es. (es. (es.
(sostituzione
rifacimento miglioramento regolamenta
di un
di una dell’impianto zione della
processo con
pavimentazio di luce circolazione
uno meno
ne) artificiale) interna)
pericoloso)
16. Piano di controllo
• Il sistema di sicurezza aziendale, basato
sulla realizzazione del piano
programmatico, deve essere tenuto sotto
controllo con verifiche almeno
quadrimestrali, ed eventuali slittamenti
nelle scadenze devono essere portati a
conoscenza del Datore di lavoro.
18. Costi della “non sicurezza” (1)
• Diretti:
– Perdita di produzione
– Danni a strutture, macchinari
– Ore straordinario per recupero perdita di produzione
– Aumento premio assicurativo
– Spese legali
– Rimborso danno biologico
19. Costi della “non sicurezza” (2)
• Indotti:
– Danno di immagine
– Eventuali ritardi nelle consegne, disservizi fornitura
– Diminuzione della motivazione del personale e del
senso di appartenenza, peggioramento del clima
– Conseguenze giudiziarie
20. Pianificazione delle azioni
• La pianificazione è parte del sistema di
gestione per la sicurezza
• Segue la definizione di politiche
• Precede l’implementazione, il controllo, le
azioni correttive, i riesami
21. Quali interventi pianificare
riguardanti il fattore umano?
• Interventi di formazione e informazione
• Selezione e valutazione del potenziale
• Azioni di coinvolgimento
• Campagne o programmi di miglioramento
• Discussioni in gruppo (ad es. per esame di incidenti
avvenuti, per valutare dei nuovi DPI, ecc.)
• Sistemi incentivanti (come e chi incentivare per i risultati
di sicurezza? e per quali risultati?)
• Azioni per conoscere lo stato delle competenze o del
clima (analisi di bisogni, analisi di clima)
• Comunicazione interna (circolari, moduli, ecc.)
• Sistemi basati sul feedback positivo o negativo
• (controllo e sanzionamento; behavior based safety)
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