1. Modulo A2
I Soggetti della
prevenzione in
azienda
(Modulo A2)
I soggetti del Sistema
di Prevenzione
aziendale secondo il
D.Lgs. 626/94: i
compiti, gli obblighi, le
responsabilità civili e
penali
2. Modulo A2
I
Il Datore di Lavoro
IL
G AB
1. Valuta i Rischi
LE
DE
2. All'esito della valutazione elabora un
N
documento contenente:
NO
a) relazione sulla valutazione (specificando i criteri
adottati)
b) individuazione delle misure e dei DPI
conseguente alla valutazione
c) il programma delle misure ritenute opportune
per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza
Compiti del DL Per aziende familiari e fino a 10 dipendenti è
sufficiente una autocertificazione
3. Designa il responsabile del servizio di
D.Lgs. 626/94 protezione e prevenzione interno o esterno
all'azienda
3. Modulo A2
…adotta le MISURE NECESSARIE per la sicurezza e la salute dei
lavoratori ed in particolare:
VERSO L'AMBIENTE DI LAVORO
(o l'ambiente esterno)
Aggiorna le misure di prevenzione in relazione:
- ai mutamenti organizzativi e produttivi
- al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione e della protezione
Compiti del DL, Prende appropriati provvedimenti per evitare che
Dirigente, le misure tecniche adottate possano causare
Preposto rischi per la salute della popolazione o
deteriorare l'ambiente esterno
D.Lgs. 626/94
4. Modulo A2
Nell'affidare i compiti ai lavoratori tiene conto
della loro capacità e delle loro condizioni
Fornisce ai lavoratori i necessari e idonei
Dispositivi di Protezione Individuale
Prende le misure appropriate affinché soltanto i
lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni
accedano alle zone che li espongono ad un
rischio grave e specifico
Richiede l'osservanza da parte dei singoli
lavoratori delle norme vigenti e delle disposizioni
aziendali (su: sicurezza e igiene del lavoro; uso
Compiti del DL,
dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI)
Dirigente,
Preposto
D.Lgs. 626/94
5. Modulo A2
IL MECCANISMO DI DELEGA PER LA SICUREZZA
deve essere formalizzata
deve individuare i compiti specifici e limitati che
vengono assegnati al delegato
dl delegato deve possedere sufficienti requisiti di
qualificazione tecnica
al delegato deve essere conferita autonomia
decisionale, e reale facoltà di spesa
(commisurata, ovviamente, ai limiti della delega)
La Delega
il delegante non deve ingerirsi nell'operato del
D.Lgs. 626/94 delegato, ma deve controllare che i compiti
oggetto della delega vengano svolti.
6. Modulo A2
Il DdL organizza il SPP:
Con propri dipendenti che Rivolgendosi a persone
devono: o servizi esterni
essere in numero sufficiente adeguati rispetto alle
caratteristiche
possedere le capacità
necessarie dell'azienda
disporre di mezzi e tempo
adeguati
Il nominativo del RSPP, i compiti svolti ed il
curriculum dovranno essere comunicati
D.Lgs. 626/94 all'Ispettorato del Lavoro ed alla ASL
oppure…
7. Modulo A2
Il DdL organizza il SPP:
Svolgendo direttamente i compiti del
Servizio (solo nei casi previsti
dall'allegato 1)
Deve frequentare un apposito corso
Deve trasmettere all'organo di vigilanza:
- una dichiarazione attestante la sua
capacità
- il documento di valutazione
- una relazione sull'andamento di infortuni
D.Lgs. 626/94 e malattie professionali
- l'attestato di frequenza del corso di
formazione
8. Modulo A2
Il SPP
Individua
• i rischi (e li valuta)
• le misure per la sicurezza e la
salubrità degli ambienti di lavoro
D.Lgs. 626/94
9. Modulo A2
Il SPP
Elabora
• le misure preventive e
protettive e i sistemi di cui al
documento di valutazione
• i sistemi di controllo di tali
misure
• le procedure di sicurezza
10. Modulo A2
Il SPP
• propone i programmi di
informazione dei lavoratori
• partecipa alla riunione
periodica
• fornisce ai lavoratori le
informazioni cui hanno diritto
11. Modulo A2
Una precisazione essenziale
Il Servizio di
Prevenzione e
Protezione è utilizzato
dal datore di lavoro
D.Lgs. 626/94
12. Modulo A2
Le misure generali di tutela
Programmazione della prevenzione
verso l’ambiente verso i lavoratori
di lavoro e le lavoratrici
Si ritrovano in ciascun titolo riferito
ad ogni specifico rischio
13. Modulo A2
Quali sono le responsabilità penali
del RSPP ?
14. Modulo A2
ATTIVITA’ DEL MEDICO DEL
LAVORO-COMPETENTE
La partecipazione al processo di
valutazione dei rischi è
il compito centrale del medico
competente
CONSULTA INTERASSOCIATIVA ITALIANA
per la PREVENZIONE
NAPOLI, Luglio 2000
15. Modulo A2
ATTIVITA’-PRODOTTI DEL
MEDICO DEL LAVORO-
COMPETENTE
Sorveglianza sanitaria Consulenza aziendale
Valutazione dei rischi Formazione
Informazione Sorveglianza epidemiologica
Primo soccorso Consulenza medico legale
Prevenzione nelle comunità
SIMLII
SORRENTO Novembre
2000
16. Modulo A2
MISURA DELL’ESPOSIZIONE
Il Medico Competente:
Visita 2 volte all’anno gli ambienti di lavoro
Effettua misure soggettive (questionari, liste di
controllo)
Effettua (richiede) misure (semplificate) di
Monitoraggio ambientale
Effettua il Monitoraggio biologico
Registra le valutazioni soggettive dei
lavoratori
17. Modulo A2
CARATTERISTICHE
DELL’ESPOSIZIONE
L’esposizione è un processo dinamico,
non una condizione o uno stato d’essere
La stima dell’esposizione è sempre
approssimata sia quando valutata
raccogliendo informazioni sia quando
misurata attraverso specifici indicatori
biologici o ambientali
Il grado di approssimazione dovrebbe
essere misurato e dichiarato
18. Modulo A2
VALUTAZIONE DEL RISCHIO:
OBBLIGHI DI LEGGE PER IL MEDICO
COMPETENTE (626/94; 242/96)
Collabora alla valutazione del rischio
ed alla elaborazione del documento di
valutazione del rischio nei casi in cui
sia obbligatoria la sorveglianza
sanitaria (comma 6, art 4, 242/96)
Partecipa alla programmazione del
controllo dell’esposizione (comma 1h
art 17, 626/94)
Visita l’ambiente di lavoro due volte
all’anno (comma 1h, art 17, 626/94)
19. Modulo A2
Quali sono i limiti nell’attività del
Medico Competente?
20. Modulo A2
RLS
Accede ai luoghi di lavoro
E' consultato sulla:
valutazione dei rischi
individuazione, programmazione, realizzazione
e verifica della prevenzione
designazione addetti SPP, Prevenzione
Incendi, PS, evacuazione
formazione dei lavoratori
Riceve
informazioni e documentazione aziendale
praticamente su tutto
le informazioni provenienti dai Servizi di
Vigilanza
una formazione adeguata (comunque non <
lavoratori)
21. Modulo A2
RLS
Promuove l'elaborazione, individuazione e
l'attuazione delle misure di prevenzione
Formula osservazioni su interventi delle
autorità competenti
Partecipa alla riunione periodica
Fa proposte sull'attività di prevenzione
Avverte il responsabile dell'azienda dei rischi
individuati nel corso della sua attività
Può fare ricorso alle autorità competenti
23. Modulo A2
RLST
Nelle imprese che occupano fino a 15 dipendenti il
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza può
essere individuato per più aziende nell'ambito territoriale
o essere eletto direttamente dai lavoratori al loro interno
Le imprese concorreranno all'attività dei RLST e alla
realizzazione di iniziative di formazione con il
versamento di una quota. (5 - 15 €/anno)
I RLST così individuati svolgeranno la propria attività,
relativamente alle attribuzioni già indicate ai paragrafi
precedenti, presso la sede dell'OPTA.
ORGANISMO PARITETICO TERRITORIALE DELL’ARTIGIANATO
24. Modulo A2
LA RIUNIONE PERIODICA
1. Nelle aziende con > 15 dipendenti, il
Datore di lavoro indice almeno 1 volta
all’anno una riunione cui partecipano:
il Datore di Lavoro o un suo
rappresentante
il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione
il Medico Competente (ove previsto)
il Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza
25. Modulo A2
LA RIUNIONE PERIODICA
2. Nel corso della riunione, il Datore di
Lavoro sottopone all’esame dei
partecipanti:
il Documento di Valutazione dei
Rischi
L’idoneità dei Dispositivi di Protezione
Individuale
I programmi di Formazione e
Informazione dei lavoratori
26. Modulo A2
LA RIUNIONE PERIODICA
3. La riunione ha altresì luogo in
occasione di eventuali significative
variazioni delle condizioni di
esposizione al rischio compresa la
programmazione e l’introduzione di
nuove tecnologie che hanno riflessi
sulla sicurezza e la salute dei
lavoratori.
27. Modulo A2
LA RIUNIONE PERIODICA
4. Nelle aziende/unità produttive con < 15
dipendenti, nelle ipotesi del comma 3, il
RLS può chiedere la convocazione di un’
apposita riunione.
5. Il Datore di Lavoro, anche attraverso il
SPP, provvede alla redazione del
verbale, a disposizione dei partecipanti
per la consultazione.
28. Modulo A2
Gli addetti al Primo Soccorso,
Antincendio e Gestione delle
Emergenze
Gli addetti, ai sensi dell’art. 12, comma
terzo D.Lgs. 626/1994, non possono
rifiutare la designazione (tranne che in
caso di giustificato motivo) né vengono
retribuiti per lo svolgimento di tali compiti.
29. Modulo A2
Gli addetti al Primo Soccorso,
Antincendio e Gestione delle
Emergenze
La designazione del datore di lavoro non
è un’ipotesi di delega di funzioni in
grado, dunque, di liberare il datore di
lavoro.
La posizione degli addetti, pur con alcune
peculiarità, è equiparabile a quella di un
qualsiasi altro lavoratore
30. Modulo A2
Gli addetti al Primo Soccorso
Scopo del primo soccorso è integrarsi nei
servizi già esistenti per gestire i minuti tra
l’infortunio e l’arrivo di soccorsi qualificati.
l’addetto al primo soccorso gestisce il
“rischio residuo” ovvero quello che permane
dopo che il datore di lavoro ha adottato tutte
le misure tecnicamente fattibili per eliminare
il pericolo alla fonte.
Il responsabile dell’organizzazione del
pronto soccorso rimane il datore di
lavoro, anche se assume un ruolo
rilevante la figura del medico competente.
31. Modulo A2
I LAVORATORI
Ciascun lavoratore deve prendersi cura
della sicurezza e della salute propria e altrui
conformemente:
alla sua formazione
alle istruzioni fornite dal datore di Lavoro
ai mezzi forniti dal Datore di Lavoro
32. Modulo A2
I LAVORATORI
• osservano le disposizioni e le istruzioni
impartite dal Datore di Lavoro, dal
Dirigente, dal Preposto
• utilizzano correttamente macchinari,
utensili, sostanze e prodotti, mezzi di
trasporto, dispositivi di sicurezza,
dispositivi di protezione
• segnalano immediatamente le
deficienze dei mezzi e dispositivi di cui
sopra e altre eventuali condizioni di
pericolo, adoperandosi direttamente per
ridurle, dandone notizia al RLS
33. Modulo A2
I LAVORATORI
• non rimuovono o modificano senza
autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di
segnalazione o di controllo
• non compiono di propria iniziativa
operazioni o manovre non di loro
competenza o che possono compromettere
la sicurezza propria e di altri
• si sottopongono ai controlli sanitari
previsti
• contribuiscono, insieme al Datore di
Lavoro, ai Dirigenti ed ai Preposti, agli
adempimenti di tutti gli obblighi imposti
dall'autorità competente o comunque
necessari
34. Modulo A2
…ALTRI SOGGETTI
1. Progettisti:
• rispettano i principi generali di prevenzione
• scelgono macchine e dispositivi di prevenzione
rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza
previsti nella legislazione.
2. Installatori e montatori devono attenersi:
• alle norme di igiene e sicurezza del lavoro
• alle istruzioni fornite dai fabbricanti
NB: sono vietati vendita, noleggio,
concessione in uso e locazione finanziaria
di macchine, attrezzature e impianti non
rispondenti alla legislazione.
35. Modulo A2
L'organizzazione della
prevenzione in Azienda..
Pausa Caffè e..
RIPRENDIAMO
Tra 10 Minuti!
36. Modulo A2
Chi è e cosa fa il Rappresentante dei
Lavoratori per la sicurezza (RLS)?
37. Modulo A2
CONTROLLO E VIGILANZA
Il rispetto della normativa in materia di
igiene e sicurezza del lavoro, è garantito:
dal controllo degli organismi interni
dall’attività lavorativa;
dagli interventi ispettivi delle strutture
pubbliche preposte alla vigilanza.
Il Sistema Pubblico
della Prevenzione
38. Modulo A2
CONTROLLO E VIGILANZA
Agli organi di controllo interno aziendale è
riservato:
Il primo livello di prevenzione.
Attuato da:
Datore di lavoro;
Responsabile del S.P.P.;
R.L.S.
Medico Competente.
39. Modulo A2
strutture pubbliche preposte alla vigilanza.
La vigilanza intesa come verifica dei corretti comportamenti
aziendali è un compito istituzionalmente riservato ad organi con
funzioni pubbliche.
I principali organismi attualmente preposti alla vigilanza in
materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sono:
Presidi multizonali di igiene e prevenzione
(Regione);
Azienda sanitaria locale (Regione);
Direzione provinciale del lavoro (ministero del
lavoro);
Inail (ministero del lavoro);
Ispesl (ministero della sanità);
Vigili del fuoco (ministero dell’interno);
Corpo delle miniere (ministero dell'industria);
Anpa (ministero dell'Ambiente).
40. Modulo A2
strutture pubbliche preposte alla vigilanza.
Altri organismi con competenze specifiche e limitate sono:
Uffici di sanità aerea e marittima;
Autorità marittime, portuali ed aeroportuali;
Carabinieri;
Polizia di stato;
Vigili urbani.
41. Modulo A2
Presidi multizonali di igiene e prevenzione
Sono strutture tecnico specialistiche istituite
nell’ambito delle regioni, allo scopo di:
fornire alle ASL prestazioni specialistiche in
materia di igiene e sicurezza degli ambienti di vita
e di lavoro ad integrazione e per richiesta dei
dipartimenti di prevenzione;
svolgere, su delega dell’ I.S.P.E.S.L., attività di
omologazione in materia di installazione dei
dispositivi di protezione contro le scariche
atmosferiche e di impianti di messa a terra.
42. Modulo A2
Aziende Sanitarie Locali
Le ASL sono strutture operative del Servizio
Sanitario Nazionale presenti a livello
provinciale sul territorio.
Nell’ambito dell’azienda sanitaria locale, é istituita
una struttura denominata dipartimento di
prevenzione articolato in quattro servizi:
Igiene e sanità pubblica;
Prevenzione e sicurezza degli ambienti di
lavoro (SPSAL);
Igiene degli alimenti e della nutrizione;
Veterinari.
43. Modulo A2
Aziende Sanitarie Locali
Alle ASL sono stati attribuiti i compiti già svolti:
dall’Ispettorato del Lavoro in materia di
prevenzione, di igiene e di controllo sullo stato di
salute dei lavoratori.
dall’ENPI (Ente Nazionale di Prevenzione
Infortuni)
dell’ANCC (Associazione Nazionale per il
Controllo della combustione).
Le ASL sono state autorizzate, inoltre, ad esercitare
in nome e per conto dell'lSPESL alcune attività
omologative riguardanti:
ascensori e montacarichi;
generatori di calore;
impianti di messa a terra.
44. Modulo A2
Prevenzione Infortuni
L’ASL svolge funzioni di controllo e vigilanza sul
rispetto delle norme antinfortunistiche negli ambienti
di lavoro.
In particolare:
verifica la sicurezza nei locali di lavoro, degli
impianti, delle macchine, degli utensili e dei
metodi di lavoro;
conduce indagini:
per conto della magistratura in occasione di
infortuni sul lavoro di particolare gravità;
sulle condizioni di sicurezza negli ambienti di
lavoro.
45. Modulo A2
Igiene degli ambienti di lavoro
All’ASL sono affidati compiti di controllo e vigilanza
sull’igiene degli ambienti di lavoro.
In particolare la struttura effettua rilievi e verifiche
relativamente a:
rumorosità;
uso di sostanze pericolose;
illuminazione ed alla ventilazione dei locali di
lavoro;
corretto impiego di DPI;
uso di aspiratori dove si liberano polveri o
sostanze nocive;
corretta esecuzione delle visite mediche
periodiche.
46. Modulo A2
Igiene degli ambienti di lavoro
L’ASL inoltre:
svolge indagini, di propria iniziativa o su incarico
della magistratura, nel caso di lavoratori colpiti da
sospette malattie professionali;
effettua visite mediche ai lavoratori esposti a rischi
particolari;
esegue visite mediche specialistiche di medicina
del lavoro ai minori ed alle lavoratrici madri;
coordina le attività svolte dai medici competenti
aziendali e decide sui ricorsi contro le decisioni dei
medici stessi sull’inidoneità temporanea o parziale
dei lavoratori;
svolge compiti di protezione sanitaria dei lavoratori
contro i pericoli derivanti da radiazioni ionizzanti.
47. Modulo A2
Omologazione e collaudo
La prima verifica effettuata dall’organo di controllo per
accertare lo stato di funzionamento e di
conservazione delle macchine o dell'impianto.
Le ASL sono autorizzate ad esercitare in nome e per
conto dell’ISPESL le attività omologative previste
dalla legge per i seguenti impianti:
ascensori e montacarichi pubblici o privati a scopi
ed usi privati anche se accessibili al pubblico;
dispositivi di protezione contro le scariche
atmosferiche ed impianti di messa a terra;
generatori di calore ad acqua, sotto pressione,
con temperature non superiori a quelle di
ebollizione atmosferica.
L’attività è assicurata tramite i presidi e i servizi
multizonali.
48. Modulo A2
Verifiche periodiche
Verifiche di accertamento periodico.
Rientrano tra le principali verifiche quelle:
di gru e di altri apparecchi di sollevamento di
portata superiore a 200 kg (annuali);
di scale aeree ad inclinazione variabile (annuali);
di ponti sospesi muniti di argano;
di idroestrattori a forza centrifuga (annuali);
di ponti sviluppabili su carro;
degli argani dei ponti sospesi impiegati nelle
costruzioni;
di apparecchi fissi a pressione;
degli impianti di messa a terra (biennali).
Le verifiche vanno riportate sul libretto di macchina
compilato e rilasciato dall’ISPESL che provvede ad
inviarlo all’ASL per l’esecuzione delle verifiche periodiche
obbligatorie, come previsto dalle norme di prevenzione
infortuni sul lavoro.
49. Modulo A2
Ispezioni
Le ASL si avvalgono di personale ispettivo costituito da:
medici;
tecnici
che rivestono la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria.
Gli ispettori delle ASL in qualità di ufficiali di polizia
giudiziaria hanno la facoltà di:
visitare in qualsiasi momento ed in ogni parte i luoghi di
lavoro e relative dipendenze;
sottoporre a visita medica il personale occupato,
prelevare campioni di materiali o prodotti ritenuti nocivi;
richiedere al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti ed
ai lavoratori le informazioni che ritengono necessarie per
l’adempimento delle loro funzioni, comprese quelle sui
processi di lavorazione;
prendere visione presso gli ospedali, ed eventualmente
di chiedere copia, della documentazione clinica dei
lavoratori ricoverati per malattie dovute a cause lavorative o
presunte tali.
50. Modulo A2 Assunzione di Informazioni
Consiste nell’acquisizione di notizie di fatti o di circostanze oggetto
dell’accertamento (datori di lavoro, lavoratori, ecc.).
qualora dalla dichiarazione emergano elementi utili
a contestare notizie di reato a carico del dichiarante
stesso, l’atto conserva la sua validità in sede
amministrativa;
il datore di lavoro può farsi assistere nel corso
dell’ispezione da un consulente o persona di sua
fiducia che può essere presente anche in sede di
rilascio di eventuali dichiarazioni;
il datore di lavoro non ha diritto di assistere
all’assunzione di informazioni dai dipendenti
dell’azienda, in quanto possono emergere situazioni
conflittuali o soggezioni psicologiche che non
consentono una libera esposizione dei fatti di cui è a
conoscenza il lavoratore.
51. Modulo A2 Accesso ai documenti
La documentazione che il datore di lavoro deve
mettere a disposizione degli ispettori ASL, ispettori
del lavoro e dei funzionari degli Istituti previdenziali
riguarda:
il rapporto di lavoro dei dipendenti (libretti di
lavoro, libri paga e matricola), documenti
comprovanti l’assolvimento degli obblighi
contributivi, ecc.
la documentazione tecnica (certificazioni,
verifiche, autorizzazioni, omologazioni, ecc.)
relativa alla sicurezza degli impianti e alla salute
dei lavoratori;
52. Modulo A2
Accesso ai documenti
la contabilità che abbia diretta o indiretta
pertinenza con gli obblighi contributivi e
l’erogazione delle prestazioni;
i registri di esposizione ai rischi di malattia
professionale e le cartelle sanitarie del personale
sottoposto a sorveglianza sanitaria;
il registro degli infortuni e le copie dei verbali
precedenti rilasciati all’azienda in materia di
prevenzione infortuni e igiene del lavoro.
Tutta la documentazione deve essere custodita sul
luogo di lavoro ed esibita a richiesta dei funzionari
degli organi ispettivi preposti agli accertamenti.
53. Modulo A2
Disposizioni
La disposizione è il provvedimento amministrativo
con il quale l’organo di vigilanza impone, nei casi
espressamente previsti dalla legge e nei limiti
stabiliti, nuovi obblighi o divieti che si aggiungono a
quelli sanciti dal legislatore con le norme di
prevenzione dallo stesso emanate.
La disposizione dell'organo di vigilanza avendo
natura di provvedimento amministrativo può essere
impugnata con uno specifico ricorso gerarchico al
Presidente della Giunta Regionale nel termine di 30
giorni.
54. Modulo A2
Prescrizione
La prescrizione è un atto scritto con il quale
l’organo di vigilanza impartisce al contravventore
(datore di lavoro, dirigente, preposto o medico
competente) le direttive per porre rimedio alle
irregolarità riscontrate.
Deve indicare, nel modo più completo e
specifico possibile:
le operazioni da eseguire per eliminare la
contravvenzione accertata;
un termine per la regolarizzazione, non
eccedente il periodo di tempo tecnicamente
necessario all’adempimento e comunque non
superiore a 6 mesi.
55. Modulo A2
Prescrizione
Contestualmente l’ispettore è tenuto a riferire al
pubblico ministero (PM) la notizia di reato inerente
alla contravvenzione accertata ai sensi dell'art.
347 c.p.p. e, di conseguenza, il procedimento
penale è automaticamente sospeso.
La procedura prevede inoltre l’obbligo
dell’ispettore di verificare, entro e non oltre 60
giorni dalla scadenza del termine fissato nella
prescrizione, se la violazione è stata rimossa
secondo le modalità e nei termini indicati dalla
prescrizione stessa.
Fino al momento del secondo sopralluogo
qualsiasi azione penale resta sospesa, ferma
restando la comunicazione al PM, che non
consente però il proseguimento dell’azione
penale.
56. Modulo A2
Sanzioni
In caso di adempimento:
il reato si estingue e il procedimento si chiude con
il pagamento, entro 30 giorni dalla verifica, di una
sanzione amministrativa (¼ del massimo
dell’ammenda stabilita per la contravvenzione).
l’adempimento e il pagamento della somma sono
comunicati dall’organo di vigilanza al PM entro 120
giorni dalla scadenza del termine fissato nella
prescrizione ed il procedimento è archiviato.
57. Modulo A2
Sanzioni
In caso di inadempimento:
l’organo di vigilanza ne dà comunicazione al PM e
al contravventore stesso entro 90 giorni dalla
scadenza del termine fissato nella prescrizione;
la sospensione del procedimento penale viene
meno;
riprendono a decorrere i termini per le indagini
preliminari ed il PM definisce la posizione
processuale dell’indagato.
58. Modulo A2
Sanzioni
L’adempimento tardivo, oppure l’eliminazione
delle conseguenze dannose e pericolose della
contravvenzione con modalità diverse da quelle
indicate dall’organo di vigilanza, sono valutati dal
PM ai fini dell’applicazione dell’oblazione (in
questi casi consistente nel pagamento di ¼ del
massimo dell’ammenda) prevista per le
contravvenzioni che ammettono la pena
alternativa dell’arresto o dell’ammenda.
Anche in questo caso il pagamento estingue il
reato.
59. Modulo A2 Direzione Provinciale del Lavoro
(SIL)
La Direzione provinciale del lavoro è un ufficio
periferico del ministero del Lavoro con il compito, tra
l’altro, di vigilare sull’applicazione delle leggi in
materia di lavoro e di sicurezza sociale.
Il Servizio ispezioni della direzione provinciale del
lavoro (SIL) è così articolato:
vigilanza tecnica (collaudi, verifiche, vigilanza di
polizia giudiziaria sulle radiazioni ionizzanti e di
igiene), accertamenti sull’occupazione (donne,
minori, lavoratrici madri, categorie protette, ecc);
vigilanza ordinaria e attività integrata con la
G.d.F.;
vigilanza sull’attività formativa (industria,
artigianato, terziario e agricoltura);
provvedimenti amministrativi (autorizzazioni,
deroghe e certificazioni).
60. Modulo A2
Direzione Provinciale del Lavoro
(SIL)
Le Direzioni del lavoro devono vigilare
sull’osservanza delle norme a tutela dei fanciulli e
degli adolescenti.
Spetta a a loro rilasciare le autorizzazioni:
all’impiego dei minori di anni 15 e fino al
compimento dei 18 anni negli spettacoli;
all’impiego dei minori degli anni 16 in lavori
pericolosi, faticosi ed insalubri;
all’assunzione di apprendisti;
in materia di appalti e subappalti.
61. Modulo A2
Direzione Provinciale del Lavoro
(SIL)
Nelle materie di competenza gli ispettori esercitano i
poteri di:
accesso ai luoghi di lavoro;
accesso ai documenti;
acquisizione di informazioni.
Hanno inoltre facoltà di impartire disposizioni in
materie quali:
l’orario di lavoro;
il riposo settimanale;
la tutela dei minori e delle lavoratrici madri.
62. Modulo A2 Direzione Provinciale del Lavoro
(SIL)
Il controllo sulla conformità delle macchine immesse sul
mercato è affidato ai ministeri dell’Industria e del Lavoro,
che lo esercitano attraverso i propri organi ispettivi in
coordinamento permanente fra loro.
Nel caso in cui gli ispettori del lavoro dell’ASL verifichino la
non conformità di una macchina o di un componente ai
requisiti di sicurezza devono segnalarlo ai ministeri
dell'Industria e del Lavoro.
È facoltà degli ispettori del lavoro adottare le prescrizioni
ritenute necessarie ed i relativi provvedimenti nel caso di
violazione di norme che comportano sanzioni penali o
amministrative.
Solo il ministero dell’Industria ha il potere di disporre il ritiro
temporaneo dal mercato o il divieto di utilizzazione del
macchinario non conforme su tutto il territorio nazionale.
63. Modulo A2
INAIL
L’INAIL è l’Ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
Oltre alla riscossione dei premi assicurativi e di
erogazione delle prestazioni economiche e sanitarie
svolge una specifica attività di prevenzione,
vigilanza e informazione in materia di sicurezza sul
lavoro, avendo un interesse diretto alla riduzione
delle spese legate alle prestazioni agli infortunati.
L’INAIL dispone di un corpo di ispettori per:
svolgere una vigilanza amministrativa in materia
assicurativa;
effettuare accertamenti tecnici:
in occasione di infortuni sul lavoro di particolare
gravità;
per verificare l’esistenza di malattie professionali
64. Modulo A2
ISPESL
L’ISPESL è un organo consultivo di prevenzione al servizio dello
Stato, delle singole regioni e, per loro tramite, delle ASL.
Ha la funzione di:
omologare i prodotti industriali;
controllare la conformità dei prodotti industriali
di serie al tipo omologato, oltre a compiti operativi
di carattere amministrativo.
L’ISPESL è organizzato in sei dipartimenti centrali
e 35 dipartimenti periferici.
All’Istituto sono affidati alcuni compiti che in
passato erano svolti dall'ANCC e dall'ENPI (DM
23 dicembre 1982).
L’ISPESL è un organo tecnico specifico del SSN,
e dipende dal ministero della Sanità
65. Modulo A2
ISPESL
L’ISPESL nello svolgimento dell’attività di
vigilanza provvede ad acquisire ed archiviare i
dati relativi alla sorveglianza sanitaria dei
lavoratori esposti a agenti cancerogeni e biologici,
impiego di piombo, amianto o radiazioni
ionizzanti, esposizione a rumore.
In particolare deve essere inviato all’ISPESL la
seguente documentazione:
- copia del registro di esposizione dei lavoratori
ai rischi, con le variazioni intervenute, le cartelle
sanitarie e di rischio dei lavoratori non più in
organico.
- i registri e le cartelle sanitarie e di rischio in
caso di cessazione dell’attività dell’azienda.
- segnalazione di casi di lavoratori colpiti da
malattie correlate derivanti dai rischi sopracitati;
66. Modulo A2 Vigili del Fuoco
Il Corpo Nazionale dei VVF è un organo del
Ministero dell'Interno.
Il personale appartenente al Corpo dei VVF
riveste la qualifica di polizia giudiziaria.
COMPETENZE
Tra i compiti dei VVF rientrano la verifica e i
controlli in materia di prevenzione incendi negli
ambienti di lavoro.
Per i progetti di nuovi impianti o costruzioni che
presentano il rischio di incendio deve essere
richiesta la visita di collaudo ad impianto o
costruzione ultimati ai VVF.
I vigili effettuano i controlli preventivi e periodici
nei confronti delle aziende esposte ai rischi di
incendio, rilasciando il certificato di prevenzione
incendi che costituisce requisito indispensabile
per il regolare svolgimento dell'attività lavorativa .
67. Modulo A2
Corpo delle Miniere
Per il settore minerario e delle cave la legge
prevede che la vigilanza sull’applicazione delle
norme in materia di sicurezza spetti al ministero
dell’Industria, che la esercita tramite i prefetti e il
Corpo delle miniere.
Le competenze sono definite dal D.Lgs. 624/96,
che prevede l’attività di vigilanza:
nelle lavorazioni minerarie relative a sostanze
minerali di 1° categoria al ministero dell'Industria;
nelle attività estrattive di sostanze minerali di 2a
categoria e acque minerali e termali e per le piccole
utilizzazioni locali di fluidi geotermici;
per l’ utilizzo delle risorse geotermiche
classificate d’interesse locale, alle regioni e alle
province autonome di Trento e Bolzano.
68. Modulo A2
ANPA
L’ANPA (Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) è
sottoposta alla vigilanza del ministero dell’Ambiente.
Tra i compiti dell’ANPA si evidenziano:
controllo dei fattori fisici, chimici e biologici, di
inquinamento acustico, dell’aria, delle acque e del
suolo, compresi quelli sull’igiene dell’ambiente;
attività di supporto tecnico-scientifico agli organi
preposti alla valutazione ed alla prevenzione dei rischi
di incidenti rilevanti connessi ad attività produttive.
All’ANPA sono stati trasferiti i compiti, il personale e la
struttura della Direzione per la sicurezza nucleare e la
protezione sanitaria dell'ENEA.
Le funzioni ispettive in materia di radioprotezione,
fatte salve le competenze attribuite alle ASL, al Corpo
delle miniere e al SIL, sono attribuite all’ANPA che le
esercita a mezzo dei propri ispettori.
Nell’esercizio delle loro funzioni gli ispettori ANPA
sono ufficiali di polizia giudiziaria
69. Modulo A2
Fine!
Grazie per la vostra
attenzione