Martedì 19 novembre 2013, si è tenuta ad Aosta, alla Cittadella dei Giovani, l’assemblea pubblica di Confindustria Valle d’Aosta dal titolo “Il futuro dell’impresa manifatturiera:
due realtà alpine a confronto, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano”. Nel corso dell’evento la Presidente Monica Pirovano ha presentato alcuni dati delle due
realtà alpine.
Crowdfunding, ecosistemi startup ed approfondimenti sul tema: tre miei contributi sulla realtà della raccoltà capitali online, le piattaforme in Italia ed un caso di successo nel contesto siciliano
Crowdfunding, ecosistemi startup ed approfondimenti sul tema: tre miei contributi sulla realtà della raccoltà capitali online, le piattaforme in Italia ed un caso di successo nel contesto siciliano
Nell’area euro, il peggioramento della congiuntura economica ha un carattere comune a tutti i principali paesi: la debolezza degli investimenti . In Italia, il taglio ha interessato con particolare intensità la componente pubblica, ridottasi di oltre un terzo negli ultimi quattro anni.
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
VEDI TUTTI GLI INTERVENTI SU http://www.economiaefinanza.org/atti
Tessere reti, promuovere fiducia, accompagnare la risalita. L’impegno della Caritas diocesana di Cagliari per i giovani, la famiglia, il lavoro, l’accoglienza, la povertà.
Rapporto Caritas 2014
Nell’area euro, il peggioramento della congiuntura economica ha un carattere comune a tutti i principali paesi: la debolezza degli investimenti . In Italia, il taglio ha interessato con particolare intensità la componente pubblica, ridottasi di oltre un terzo negli ultimi quattro anni.
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
VEDI TUTTI GLI INTERVENTI SU http://www.economiaefinanza.org/atti
Tessere reti, promuovere fiducia, accompagnare la risalita. L’impegno della Caritas diocesana di Cagliari per i giovani, la famiglia, il lavoro, l’accoglienza, la povertà.
Rapporto Caritas 2014
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Lombardia e Toscana sono regioni con una forte tradizione manifatturiera ma con specializzazioni settoriali diverse. In Lombardia il contributo principale alla formazione del valore aggiunto manifatturiero proviene dall’elettronica, i macchinari e la metallurgia; in Toscana dal tessile e l’abbigliamento e in misura minore dall’elettronica e macchinari. Il lavoro presenta un’analisi comparativa dell’andamento del comparto manifatturiero e dei relativi settori nelle due regioni al fine di indagare come la diversa struttura produttiva e specializzazione abbia contribuito alla performance produttiva e ad un aggiustamento strutturale negli anni, in particolare a seguito della grande recessione del 2008-2009. Dove le differenze di performance non sono attribuibili alla specializzazione produttiva, si individuano i fattori considerati determinanti, come la dimensione d’impresa, la produttività del lavoro, le caratteristiche del capitale umano. Al fine di rappresentare sinteticamente tale analisi, il lavoro propone anche una scomposizione della crescita del valore aggiunto in una componente strutturale ed una componente congiunturale per il complesso del settore manifatturiero.
Relazione al bilancio di previsione 2014 - Città di TorinoGianguido Passoni
Relazione di accompagnamento al bilancio di previsione 2014 della Città di Torino. Documento approvato dall'aula il 30 settembre.
Il bilancio di previsione 2014 della Città di Torino pareggia a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 in meno rispetto al previsionale assestato del 2013. In particolare le entrate tributarie ammontano a 899 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 2013, ampiamente compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) che ammontano a 263 milioni di euro.
La spesa per personale continua a ridursi. Nel 2014 rispetto al 2013 questa scende di oltre 5,5 milioni di euro, incidendo sul totale della spesa corrente per il 33,99%. Negli ultimi sei anni, i dipendenti sono diminuiti di 1.419 unità pari a circa il 12%, mentre i dirigenti sono scesi a 123 unità con una riduzione di oltre il 25% e quelli a contratto sono passati dalle 27 unità del 2008 alle 6 attualmente in servizio.
Confermate anche per il 2014 misure destinate ad alleggerire il peso delle imposte sui redditi delle famiglie torinesi. Nel dettaglio, per il pagamento della Tasi sono state previste detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. Sempre per la tassa sui servizi indivisibili è stato istituito di un fondo di sostegno di un milione e 300mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti proprietari esclusivamente di prima casa, che dichiarano un reddito Isee inferiore a 17mila euro. Di una analoga misura nel 2013 hanno beneficiato quasi 10.000 nuclei. Per il pagamento della Tari le agevolazioni prevedono una riduzione del 50% per i redditi sino a 13mila euro, del 35% per quelli da 13mila a 17mila e per i redditi da 17mila a 24mila euro l’importo sarà ridotto del 25%.
Anche nel 2014 - così come già fatto nel 2013 – la Città di Torino ha aderito al decreto sbloccacrediti con l’obiettivo di diminuire il debito verso i fornitori e ridare così ossigeno ad un sistema che sconta una ormai endemica mancanza di liquidità. Risultati apprezzabili anche sul fronte del debito complessivo che diminuisce di altri 112 milioni.
Mentre prosegue l’attività di risanamento, Torino deve tornare a crescere: aumentano, dopo anni di contrazione, le risorse destinate al Piano degli investimenti che passano dai 177 milioni del 2013 ai 201 di quest’anno.
Presentazione libro 70 anni di Confindustria Valle d’AostaFabrizio Favre
Si tratta della presentazione che ho fatto venerdì 27 maggio, ad Aosta,nel salone del Palazzo regionale, del libro che ho scritto per Confindustria Valle d'Aosta dal titolo "La rappresentanza al servizio delle imprese", pubblicazione che racconta la storia settantennale dell'allora Associazione Valdostana Industriali oggi Confindustria Valle d'Aosta. Il libro non è in vendita ma può essere scaricato gratuitamente a questo link http://www.confindustria.aosta.it/asset/libro-x-sito-confindustria-vda_bd2.pdf
Slides proposte il 19 giugno in occasione dell'iniziativa Pépinières Overtes 2014 a Pont-Saint-Martin in Valle d'Aosta all'interno della tavola rotonda organizzata da Confindustria Valle d'Aosta sulle eccellenze del territorio.
Slides proposte il 19 giugno in occasione dell'iniziativa Pépinières Overtes 2014 a Pont-Saint-Martin in Valle d'Aosta all'interno della tavola rotonda organizzata da Confindustria Valle d'Aosta sulle eccellenze del territorio.
Slides proposte in occasione dell'iniziativa Pépinières Overtes 2014 a Pont-Saint-Martin in Valle d'Aosta all'interno della tavola rotonda organizzata da Confindustria Valle d'Aosta sulle eccellenze del territorio.
Centro Colture Sperimentali Aosta: tutto quello che c'è da sapereFabrizio Favre
Slides proposte in occasione dell'iniziativa Pépinières Overtes 2014 a Pont-Saint-Martin in Valle d'Aosta all'interno della tavola rotonda organizzata da Confindustria Valle d'Aosta sulle eccellenze del territorio.
Mobinvallée: quello che doveva essere l'intervento di Paolo Conta a Pépinière...Fabrizio Favre
Studio e realizzazione prototipale di un sistema innovativo per l’acquisizione, integrazione e utilizzo di informazioni per il planning del viaggio e la gestione di aree di sosta nelle Valli del Grand Paradis
Legge regionale della Valle d'Aosta: incentivi per imprese innovativeFabrizio Favre
La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14, Interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative, ha come finalità quella di favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative. Vi proponiamo una scheda realizzata dal dirigente dell'Assessorato alle Attività Produttive Fabrizio Clermont.
Come un giovane imprenditore può finanziare la sua impresa: slides preparate ...Fabrizio Favre
Propongo le slides predisposte dal direttore di Confindustria Valle d'Aosta Edda CRosa per il programma di Fabrizio Favre "Under 35" dedicato all'imprenditoria giovanile. Le slides si soffermano sugli aiuti nazionali e su quelli attualmente in vigore in Valle d'Aosta per chi vuole dare vita ad una nuova impresa con un occhio di riguardo agli imprenditori Under 35.
Il 29 novembre il vicepresidente nazionale di Fondimpresa Bruno Vitali ha partecipato ad Aosta al Convegno sul tema «Lo sviluppo delle competenze. Il sistema Fondimpresa a confronto con il sistema di formazione continua francese e svizzero». Vi propongo le slides che illustrano il suo intervento e fanno il punto sulla situazione della formazione professionale finanziata attraverso i fondi professionali.
2. Due realtà alpine a confronto
Cairovigo.it
Abbiamo pensato di mettere a confronto due realtà similari, caratterizzate da autonomie locali
particolari, che in questa nuova fase soffrono ancora di più delle altre regioni.
Devono quindi fare scelte difficili, sacrifici e rinunce, ma soprattutto cambiare la mentalità, da
qui il dibattito per cercare di migliorarsi attraverso la miglior best practice di ognuna.
Anche gli imprenditori valdostani devono affrontare una nuova sfida che li porterà sempre più
fuori dai confini nazionali ed europei, fatto non semplice per chi ha tradizioni così legate al
territorio circostante.
2
4. Il Valore aggiunto a prezzi base
Fonte Istat
La composizione settoriale del VA
fotografa
la
“specializzazione
produttiva”.
In entrambe le realtà il settore Industria
pesa di meno rispetto al dato nazionale,
mentre pesano di più il settore dei
servizi e del commercio grazie al
turismo. In Valle il settore delle
Costruzioni pesa un terzo in più (12,2%)
rispetto a Bolzano (7,9%) e il doppio
rispetto alla % nazionale (6 ,1%). A
Bolzano l’Agricoltura pesa il doppio del
dato nazionale
nazionale.
Nel 2011 il VA di Bolzano va attribuito
per il 74,7% ai Servizi, per il 21,2%
all’Industria, per il 31,5% al Commer‐cio
p
,
g
e per il 4,% all’Agricoltura.
In Valle d’Aosta il VA pesa il 76,2% per i
Servizi, il 22,6% per l’Industria, il 25,1%
per il Commercio e l’1,2% per
l’Agricoltura.
Nel 2009 in Valle la crisi ha avuto
ripercussioni negative su quasi tutti i
settori. Gli effetti negativi della crisi si
sono fatti sentire anche a Bolzano, ma
con
delle differenze tra settore e
settore.
4
5. Pil pro
Pil pro capite a valori correnti
a valori correnti
Il rallentamento dell’economia nel 2009 aveva determinato una flessione del
reddito pro capite sia a livello nazionale, sia nelle due realtà alpine.
Il valore del prodotto interno lordo pro capite è tornato a crescere nel 2010.
Nel 2011 in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano ha recuperato la flessione,
mentre in Italia è rimasto a livelli inferiori.
Fonte Istat
5
6. Variazioni % annue Export
Fonte Istat
L'export nelle due realtà segue
il trend nazionale
nazionale.
Nel 2010 vi è stato un
incremento in entrambe le
realtà più elevato di quello
ltà iù l t
ll
nazionale e in Valle la ripresa è
stata
rilevante
(+36,11),
seguita da una marcata
flessione nel 2011 e nel 2012.
Anche nella Provincia di
Bolzano le esportazioni hanno
avuto una battuta d'arresto,
ma la caduta è stata meno
accentuata.
6
7. Fonte Chambre Valdôtaine
La dinamica delle imprese
A Bolzano prevalgono le ditte
individuali.
Rappresentano,
infatti, il 62,34% del tessuto
imprenditoriale
contro
il
53,17% della Valle d'Aosta,
seguono le società di persone,
quelle di capitale e le altre
forme (
f
(cooperative, consorzi).
)
In Valle d'Aosta assistiamo ad
un ridimensionamento del
numero delle imprese iscritte al
Registro Imprese (‐516 dal
2009). Tra il 2012 e il terzo
trimestre 2013 si registra una
flessione d ll
fl i
delle società di
i à
persone
e
delle
ditte
individuali.
A Bolzano, nel periodo
considerato, il numero delle
società di persone è invece
cresciuto.
7
9. Fonte Banca d’Italia
Il credito alle imprese
In provincia di Bolzano sono in lieve diminuzione
fin dal primo trimestre del 2012 i prestiti alle
imprese, a causa del calo della domanda, rivolta
prevalentemente al capitale circolante, oltre alla
bassa propensione a effettuare investimenti. Le
condizioni di offerta, d
di i i
ff
dopo un i i idi
irrigidimento nel
l
2011, si sono stabilizzate nel 2012. Le banche
restano caute, soprattutto nei confronti delle
imprese di costruzioni, con un discrimine in base
alla classe di rischio I tassi di interesse applicati
rischio.
sono generalmente aumentati.
In Valle d’Aosta la riduzione dei prestiti ha
d Aosta
riguardato principalmente i finanziamenti collegati
alla gestione del portafoglio commerciale e sono
diminuite altre forme di prestiti a causa della
scarsa attività di investimento. Si sono
ulteriormente contratti i finanziamenti alle attività
manifatturiere e al settore delle costruzioni. Nel
quarto trimestre del 2012 i tassi di interesse sulle
nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo
termine sono cresciuti di oltre un punto
percentuale rispetto al periodo corrispondente del
2011 (dal 5,5% al 6,6%), mentre quelli a breve
sono lievemente diminuiti (dal 6,6% al 6,2%).
9
10. Valle d’Aosta
I tassi di interesse bancari
Fonte Banca d’Italia
I tassi di interesse sulle nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo termine a fine
2012 erano cresciuti rispetto al 2011 (dal 5,5% al 6,6%) per scendere di 0,75 punti
percentuali a marzo 2013, mentre nello stesso periodo quelli a breve sono lievemente
diminuiti (dal 6,6% al 6,2%). I tassi applicati alle piccole imprese e a quelle di costruzione
sono più elevati
elevati.
10
11. Bolzano
Fonte Banca d Italia
Fonte Banca d’Italia
I tassi di interesse bancari
Dic. 2010
Dic. 2011
Dic. 2012
mar. 2013
I tassi di interesse sulle nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo termine a fine
2012 erano cresciuti rispetto al 2011 (4,7% al 4,9%), per scendere di 0,42 punti percentuali
a marzo 2013, mentre nello stesso periodo quelli a breve sono rimasti stabili nel periodo
2011‐2012, per salire lievemente a marzo 2013 (dal 4,6% al 4,8%). I tassi applicati alle
piccole imprese e a quelle di costruzione sono più elevati
elevati.
11
12. Fonte Banca d’Italia
Il credito alle imprese
Nel 2012 i prestiti alle imprese medio‐grandi hanno subito una riduzione maggiore in Valle
(tra ‐3,7 e ‐2,0) rispetto a Bolzano (tra ‐2,0 e 0) mentre la situazione è invertita per quanto
3 7 2 0)
2 0 0),
riguarda le piccole imprese .
12
13. Fonte Istat
Tasso occupazione 15‐64 anni
Il mercato del lavoro
Tasso disoccupazione 15‐ 64
L occupazione,
L'occupazione, pur in contrazione, ha
continuato a tenere in entrambe le
realtà, anche se le variazioni
tendenziali registrano un andamento
diverso. I V ll d l secondo t i
di
In Valle dal
d trimestre
t
2013 l'andamento negativo sembra
aver invertito la rotta. A Bolzano il tasso
medio è cresciuto fino a toccare la
punta del 72% nel primo trimestre
2013 per poi registrare una brusca
diminuzione nel secondo trimestre.
In aumento la disoccupazione in
entrambe le realtà. In Valle, dopo un
biennio stabile, è salita nel 2011, fino a
raggiungere il 9,14% nel primo trimestre
gg g
,
p
2013. L'incremento fatto registrare in tre
anni è del 100%, si tratta di un record
negativo che non ha precedenti. Dal
1977 ad oggi il tasso peggiore era infatti
era, infatti,
del 1988 con il 6,3% (10% donne).
A Bolzano la disoccupazione è cresciuta,
ma con un trend meno negativo, dal
2,9% del
2 9% d l 2009 al 5 4% d l secondo
l 5,4% del
d
trimestre 2013.
13
14. Cassa Integrazione: Variazione percentuale annua ore autorizzate
Valle d’Aosta
Valle d’Aosta
Bolzano
Bol ano
Fonte INPS
Fonte INPS
In Valle d’Aosta si registra un aumento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione ordinaria
e straordinaria dal 2012, salvo quella in deroga, mentre in provincia di Bolzano il
fenomeno è in crescita dal 2011
2011.
Se si confronta il periodo ottobre 2012‐ottobre 2013 in Valle le domande sono in crescita
salvo quelle per la deroga. A Bolzano è vi un aumento rilevante della Cassa Straordinaria,
mentre quella Ordinaria e in deroga sono in calo.
q
g
14
15. I giovani 15‐24 anni
Fonte Istat
Tasso occupazione
Tasso disoccupazione
Tassi record per la
disoccupazione giovanile in
rialzo dal 2009 ad oggi Nel
oggi.
periodo considerato a
Bolzano cresce, anche se di
poco, l’occupazione dei
l occupazione
giovani (+1,9), mentre in
Valle il trend è in negativo
( , ),
(‐1,9), anche se a livelli
inferiori
alla
media
nazionale (‐3,1). In leggero
aumento la disoccupazione
giovanile a Bolzano (+2,7)
che sale all’11,6%. La
variazione è molto più
consistente (25,7%), invece,
in Valle (+8,2) contro una
media nazionale del +9,9.
Nel 1998 il tasso era d l
l 998
del
20%.
15