Questi documenti sono stati utlilizzati come materiali preparatori del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Aurora Delmonaco. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Il tragico ossimoro: note sulla deriva monoculturale del multiculturalismoINSMLI
Di Roberto Malighetti. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Passaggi di memoria. Le donne, la Resistenza, la storiaINSMLI
Di Maria Teresa Sega. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Alessandra Chiappano. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Aurora Delmonaco. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Il tragico ossimoro: note sulla deriva monoculturale del multiculturalismoINSMLI
Di Roberto Malighetti. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Passaggi di memoria. Le donne, la Resistenza, la storiaINSMLI
Di Maria Teresa Sega. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Alessandra Chiappano. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
L’immigrazione e i media: dalla costruzione del nemico all’immaginario interc...Marco Binotto
Pubblicato nel volume curato da Francesca Colella, Valentina Grassi "Comunicazione interculturale. Immagine e comunicazione in una società multiculturale" (p. 74-95, Franco Angeli, Milano 2007).
Il testimone e il luogo nella didattica della ShoahINSMLI
Di Alessandra Chiappano. Pubblicato in "Il ritorno alla vita e il problema della testimonianza. Studi e riflessioni sulla Shoah", (a cura di) A. Chiappano e F. Minazzi, Giuntina, Firenze 2008.
Di Francesco Belvisi. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
L’immigrazione e i media: dalla costruzione del nemico all’immaginario interc...Marco Binotto
Pubblicato nel volume curato da Francesca Colella, Valentina Grassi "Comunicazione interculturale. Immagine e comunicazione in una società multiculturale" (p. 74-95, Franco Angeli, Milano 2007).
Il testimone e il luogo nella didattica della ShoahINSMLI
Di Alessandra Chiappano. Pubblicato in "Il ritorno alla vita e il problema della testimonianza. Studi e riflessioni sulla Shoah", (a cura di) A. Chiappano e F. Minazzi, Giuntina, Firenze 2008.
Di Francesco Belvisi. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Capitolo1 - IL PROCESSO FORMATIVO: I MUTAMENTI DEI PARADIGMI STORICI Corrado Izzo
L’uomo moderno, in contrasto con le “originarie” forme di conoscenza basate sul sentire e sul pensare , ha affermato la possibilità della ragione di controllare da sé il processo di indagine e di verificare sperimentalmente come è fatta la realtà, esaltandone i poteri fino ad arrivare alla fede totale nella scienza positiva.
Questo passaggio ha segnato anche la rinuncia alla lettura complessiva della realtà e si è concentrata nei suoi segmenti con conseguente allargamento dell’enciclopedia delle discipline e produzione di saperi tecnologici segmentati con cui intervenire su parti della realtà. Ma la frattura più profonda avviene con la separazione della scienza dalla coscienza: il vero si distacca dal giusto in quanto la conoscenza oggettiva non ha coscienza, è neutra.
Comune cultura politica. competenze e processi per la cittadinanza attivaSpinella Dell'Avanzato
Programma del Master di I livello dell'Università di Siena sede di Arezzo Comune cultura politica. competenze e processi per la cittadinanza attiva. Riflessione sullo scenario
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Processi di innovazione culturale: il recupero della socialità di quartiere c...Elena Colli
L'innovazione culturale è qualcosa che riguarda il cambiamento del modo di concepire la propria vita quotidiana, una rivoluzione del senso comune che caratterizza la vita di tutti i giorni e le persone che ci circondano. In questa breve tesina viene analizzato come la Social Street di Via Fondazza (BO) ha saputo compiere nel suo piccolo un vero e proprio processo di innovazione culturale, riportando la socialità di quartiere tra gli abitanti della stessa strada, tramite la trasposizione dal reale al virtuale di tutte le potenzialità, creatività, e meccanismi di scambio che contraddistinguono i vicinati, a partire da un gruppo di Facebook.
Manuale teorico-pratico per manager, dirigenti sportivi ed allenatori.
Comunicare per formare, informare e coordinare
Valter Borellini
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/comunicare-per-formare-informare-e-coordinare
Complexity Literacy Meeting Udine: La scheda del libro pubblicato da Piero Do...Complexity Institute
Scheda del libro pubblicato da Piero Dominici "Dentro la società interconnessa" presentato al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute a Udine per Conoscenza in Festa dal 1 al 2 luglio 2016
Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito par...INSMLI
Di Raoul Pupo. Quella combattuta sui campi di battaglia della Jugoslavia non è stata soltanto una guerra di liberazione, ma anche una terribile guerra civile, in cui - dalle prime stragi ustasa del 1941 in poi - determinazione e orrore hanno sostituito la pietà
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)INSMLI
Testo della relazione tenuta da Raoul Pupo a Bolzano il 25 giugno 2004, al convegno "STORIA - VITTIME - POTERE", Vittime della storia - un problema di prospettiva?, organizzato dall'Accademia Europea di Bolzano e il Curatorio Claus Gatterer in occasione del ventesimo anniversario della morte del giornalista e storico Claus Gatterer, originario di Sesto (BZ), 24/27 giugno 2004, Bolzano-Sesto.
Testo della lezione di Annamaria Vinci, tenuta a Torino il 18 ottobre 2005 al Corso di formazione per insegnanti e formatori sulla storia della frontiera orientale
Trascrizione della lezione di Enzo Collotti pronunciata a Torino il 18 ottobre 2005 al Corso di formazione per insegnanti e formatori sulla storia della frontiera orientale.
La comunità nazionale slovena e il mito della Trieste slovenaINSMLI
Di Marta Verginella. Pubblicato su “Qualestoria”, rivista pubblicata dall'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia
I processi di integrazione di tre generazioni di italiani a DelftINSMLI
Di Laura Briganti. Pubblicato nella rivista Il presente e la storia, n. 75, giugno 2009 dell'L'Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo
«Semo stadi sai contenti de sentir le vostre vosi». Emigrazione e comunicazio...INSMLI
Di Aleksej Kalc. Pubblicato nella rivista Qualestoria, n° 1, giugno 2007 dell' Irsml - Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia
“Pionieri del progresso”: l’impresa Borsari in Terra del Fuoco INSMLI
Di Lia Sezzi e Nora Sigman. Pubblicato in "Storia e problemi contemporanei", n. 34, sett.2003, rivista dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona
“Pionieri del progresso”: l’impresa Borsari in Terra del Fuoco
Concetti di base e competenze chiave per l’Educazione alla Cittadinanza Democratica
1. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 156
3a sintesi a cura del prof. Concetti di base e
François Audigier* competenze chiave
Traduzione di per l’Educazione
Rosanna Ducati e
Eleonora Salvadori** alla Cittadinanza
Democratica
Questo studio ha per oggetto i concetti di base e le competen-
Il documento
ze chiave dell’Educazione alla Cittadinanza Democratica (ECD).
Esso riprende e completa una prima sintesi diffusa con il codi-
ce di riferimento DECS/CIT (98) 35. Si basa principalmente sui la-
vori recenti condotti sotto l’egida della Direction de l’Enseigne-
ment, de la Culture et des Sports nel quadro del progetto “Edu-
cation à la citoyenneté démocratique” (ECD)1. È completato da
lavori anteriori ed attuali realizzati dalla stessa Direzione e da
altre Direzioni. I risultati di tali lavori sono contenuti in diversi
rapporti reperibili nel sito del Consiglio d’Europa citato in nota 1.
INTRODUZIONE
Il termine «cittadinanza» è diventato in pochi decenni uno dei più
usati per trattare il tema della vita associata. Serve a tracciare un
* François Audigier è professore associato in Didattica delle Scienze Sociali, Fa-
coltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione, Università di Ginevra.
** Rosanna Ducati collabora come esperta al progetto “Educare alla cittadinanza
in Europa” promosso dall’Ufficio Scolastico della Regione Lombardia.
Eleonora Salvadori è coordinatrice presso l’Ufficio Scolastico regionale per la
Lombardia del progetto “Educare alla cittadinanza in Europa”.
1
L’insieme del progetto è presente in Internet: http://www.culture.coe.fr.citizen-
ship.
156
2. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 157
Il documento
orizzonte, in risposta al fenomeno che alcuni possibile discutere o manifestare una volontà
definiscono crisi del vincolo e della coesione diversa. La libertà del cittadino, per lo meno
sociale; nella stessa prospettiva e in modo più quella costruita da una certa tradizione, è una
specifico, è utilizzato per tentare di stabilizzare libertà di associazione e una libertà di decisio-
e riorientare alcune pratiche riguardanti la ne in uno spazio pubblico dove regna, per
Scuola e più estesamente l’educazione e la for- principio, l’uguaglianza delle persone.
mazione. Ma, al di là di un consenso vago e
rassicurante manifestato dal ricorso costante a Certamente oggi la maggior parte degli
formule generiche quanto generose, ciò che studi concordano nel sottolineare i cambia-
importa è avere in mente più chiaramente pos- menti molto profondi che interessano le nostre
sibile i dibattiti e sfide che hanno la cittadinan- società e quindi le concezioni teoriche e le
za come oggetto. Fare un uso così frequente realizzazioni della cittadinanza. I contenuti del-
di un termine così ricco storicamente e social- la cittadinanza si allargano, si estendono, man
mente è impegnativo; è essenziale non ridurlo mano che si diversificano i modi di organizza-
a qualche vaga petizione per riportare la calma re la presenza dell’uomo nel mondo. I legami
in quartieri difficili o un po’ di ordine in istitu- identitari e le appartenenze si fanno plurimi e
zioni scolastiche problematiche. Il rispetto del- mobili. Il riferimento allo Stato, specificamen-
la legge e il senso di responsabilità, che si esi- te allo Stato nazionale, non appare più come il
gono in una società democratica, non si ridu- depositario ultimo e più legittimo del potere,
cono all’obbedienza passiva ad un ordine so- ultimo perché sarebbe la figura privilegiata del
ciale che sarebbe intrinsecamente giusto e sta- vivere insieme in un mondo spezzettato in ter-
bile. La fine dei regimi comunisti in Europa e ritori chiaramente delimitati, legittimo perché
l’apparente consenso attorno alla cittadinanza costituirebbe il bene comune di tutti i cittadini.
democratica non eliminano con un colpo di
bacchetta magica i dibattiti, le divergenze, an- La riflessione sui concetti dell’educazione
zi i conflitti, né tra gli Stati, né tra i gruppi, né alla cittadinanza democratica è una dimensio-
tra gli individui, né tra gli uni e gli altri. ne stessa dell’azione; l’una e l’altra si danno
senso reciprocamente. Riflessione e azione
Queste differenze non sono solo il portato non sono né in un rapporto gerarchico, né in
di tradizioni culturali e sociali differenti che sa- un rapporto di esecuzione, né in due sfere in-
rebbero chiamate a dissolversi e fondersi in un dipendenti. Ogni azione è sostenuta da una
prossimo futuro entro un’oscura configurazio- concezione che è propria degli attori coinvol-
ne di cittadinanza che dovrebbe regnare sulla ti; ogni riflessione si nutre di quelle azioni e ac-
superficie del globo; esse rappresentano ma- quista senso in relazione alle esperienze. L’e-
niere diverse di interpretare il nostro presente, sperienza non acquista senso se non attra-
di rifarci costantemente al nostro passato, di verso il pensiero e le parole che servono a dir-
tracciare le nostre aspettative, i nostri futuri. la, a orientarla, a nutrirla. Il pensiero è dialetti-
C’è un paradosso, da un lato nell’affermare co, anche se, per ragioni di comodità di scrit-
con forza i concetti di libertà e di responsabi- tura, alcuni testi si avvicinano di più a espe-
lità, nel fare appello all’iniziativa degli individui, rienze e per ciò stesso sono più vicini alla di-
nell’elogiare la differenza come ricchezza del- versità delle forme dell’organizzazione sociale,
le nostre società, e dall’altro nel tentare di co- e altri, tra cui questo, si collocano in posizione
stringere tutto ciò entro i limiti e i vincoli di maggiore distanza dalle esperienze stesse.
dell’evoluzione del mondo, oltre i quali non è La sfida consiste nel mettere insieme in modo
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 157
3. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 158
strutturato una messe di esperienze, di punti pio, di favorire la loro armonizzazione; così,
di vista, di immaginari che sono vissuti ed ciascuno, a proposito di un’azione specifica,
espressi in universi culturali e sociali diversi. può evidenziare ciò che è preso in considera-
Questo studio sui concetti deve dunque esse- zione, e ciò che non lo è, favorendo in questo
re messo in relazione da un lato con i rappor- modo lo sviluppo di azioni complementari. Un
ti ed altre pubblicazioni del Consiglio d’Euro- ultimo punto descrive diverse modalità prati-
pa, e dall’altro con gli altri testi conclusivi del che dell’introduzione dell’educazione alla cit-
progetto “Educazione alla cittadinanza demo- tadinanza democratica, prima di giungere alla
cratica”. Tutti questi scritti hanno nutrito ed conclusione, che riafferma il carattere proble-
ispirato il presente studio. Al di là di questa di- matico e dinamico della cittadinanza. Prose-
versità, è opportuno ricordare i riferimenti guire una riflessione teorica e pratica in un
condivisi, lo “zoccolo ineliminabile” costituito campo in costante mutamento è una neces-
dai diritti dell’uomo e dalle istituzioni politiche sità. Speriamo che con l’educazione alla cit-
democratiche. tadinanza democratica questo non accada.
Lo studio comincia con una breve descri-
zione del contesto sociale in cui è stato redat- 1. CRESCENTI PREOCCUPAZIONI PER I TEMI
to. In un primo momento, l’autore affronta al- DELLA CITTADINANZA
cuni aspetti del crescente interesse per la cit-
tadinanza prima di enunciare i limiti del pro- 1.1. ALCUNE IPOTESI E ALCUNE INTERPRE-
prio studio, limiti che acquistano senso in re- TAZIONI
lazione alle diverse concezioni di persona e di
cittadino; successivamente, fa riferimento a Questo studio, basato su lavori condotti negli
diversi studi del Consiglio d’Europa per espor- ultimi anni, non comprende tutto ciò che si è
re alcuni dibattiti sulla cittadinanza, rispetto ai fatto sull’educazione alla cittadinanza da
giovani, in quanto l’educazione li riguarda in quando è nato il Consiglio d’Europa. Ciò ri-
modo prioritario, rispetto alle autorità pubbli- chiederebbe studi complementari, assai inte-
che, prendendo ad esempio la polizia, ed infi- ressanti. Uno studio di carattere storico mo-
ne, allargando la prospettiva, interrogando la strerebbe senza dubbio che l’affermazione e
relazione, oggi così frequente, tra Stato, so- l’estensione del termine “cittadinanza” sono
cietà civile e mercato. A questa esposizione, recenti. La Convenzione Europea dei Diritti
riguardante i diversi elementi del contesto, se- dell’Uomo ad esempio, testo fondante del
gue un approccio al concetto di cittadinanza Consiglio d’Europa, non comprende i termini
secondo un modello che definisce un noccio- “cittadino” e “cittadinanza”. La sola espres-
lo duro, senza il quale l’idea stessa di cittadi- sione che vi fa riferimento è contenuta nell’Ar-
nanza si dissolve in considerazioni fumose, e ticolo 4 che tratta del “lavoro forzato o obbli-
alcune estensioni, tutte in evoluzione e in di- gatorio” per escludere da questa categoria
scussione; questo processo conduce ad “qualunque lavoro o servizio che faccia parte
enunciare alcune “sfide concettuali”. Parten- dei normali obblighi civici”. La Dichiarazione
do da questo approccio, l’autore presenta poi Universale dei Diritti dell’Uomo non è più
due possibili classificazioni di competenze esplicita: il termine “cittadinanza” non è usato
chiave. Simili classificazioni hanno l’obiettivo nemmeno in questo testo, benché vi si trovi il
di ispirare le azioni, di collocarle in un quadro termine “nazionalità” per affermare che si trat-
strutturato, di dare loro un significato più am- ta di un diritto. Appartenere ad una collettività
158 FRANÇOIS AUDIGIER
4. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 159
Il documento
politica è innanzi tutto appartenere a uno Sta- collettività politica di appartenenza sembra
to e riconoscerne l’autorità, il quadro legale così lasciare il posto al cittadino visto come
che definisce le condizioni di tale appartenen- una persona che vive in società con altre per-
za che si qualifica come nazionalità. La citta- sone, in una molteplicità di situazioni e di con-
dinanza è legata alla nazionalità, in quanto testi.
quest’ultima conferisce alla prima i diritti che
le sono propri. Il termine “nazionalità” ha an- Arrischiamo un’ipotesi per interpretare
ch’esso diversi significati ed inoltre si applica questi sviluppi. Termini come “persona”, “in-
a situazioni molto diverse. I testi internaziona- dividuo”, “uomo” di cui abbiamo sottolineato
li utilizzano i termini “persona”, qualche volta la presenza nei testi internazionali, afferme-
“individuo”, “uomo”, nel senso di “umano” e rebbero la preminenza dei diritti individuali
non nel senso di “maschio”, ma non il termine contro la preminenza dei diritti collettivi, parti-
“cittadino”. colarmente quelli degli Stati; i diritti della per-
sona la proteggono contro i rischi di abuso di
Un altro studio, altrettanto interessante, potere, qualunque ne sia l’origine; in confor-
potrebbe occuparsi dell’evoluzione dei termi- mità con la concezione attuale dei diritti del-
ni come segno dell’evoluzione delle proble- l’uomo in Europa, essi collocano la persona
matiche e dei concetti. Ad esempio, al di là umana all’apice della società e implicano che
delle differenze di vocabolario e di approcci i diritti particolari stabiliti in ciascuno Stato sia-
nei diversi sistemi educativi, siamo passati da no sottomessi ai principi dei diritti dell’uomo
un orientamento di “istruzione civica” ad un definiti internazionalmente. La società è fatta
orientamento di “educazione civica”, ed ora per e dagli uomini. Il riemergere relativamente
ad una “educazione alla cittadinanza”, anzi in recente del termine “cittadino” sarebbe in
alcuni Stati ad una “educazione alle cittadi- quest’ottica un modo di riprendere la questio-
nanze”. Questi spostamenti riflettono due ne del “vivere associato”, questione che, più
cambiamenti: il primo è il passaggio da una o meno stabilizzata negli Stati democratici ne-
concezione per la quale le conoscenze, in par- gli ultimi decenni, riemerge oggi con forza sot-
ticolare la conoscenza delle istituzioni politi- to la spinta di diversi fattori: l’esclusione di una
che, fossero esse locali, regionali o nazionali, parte crescente della popolazione, la globaliz-
erano la priorità di una disciplina, ad una con- zazione delle economie dominate da imprese
cezione che porta in primo piano l’esperienza sempre più potenti e la mondializzazione del-
di ciascuno e la ricerca di pratiche adatte a le culture diffuse dai grandi mezzi di informa-
sviluppare atteggiamenti e comportamenti ri- zione internazionali, la messa in discussione
spettosi dei diritti dell’uomo e della cittadi- dei riferimenti politici privilegiati di questi ulti-
nanza democratica; il secondo cambiamento mi due secoli in Europa, quali gli Stati nazio-
è rappresentato da una notevole estensione nali e la loro dimensione sociale più recente,
del suo ambito, una estensione dei contenuti, lo stato sociale, i rischi di frammentazione et-
giacché appare che nessun aspetto della vita nica e di moltiplicazione dei particolarismi che
sociale possa essere estraneo alla cittadinan- escludono, la crisi dei valori di base delle no-
za e ad un allargamento delle istituzioni e dei stre società, fenomeni di razzismo e di xe-
luoghi interessati, giacché il richiamo all’edu- nofobia, ecc. Secondo alcuni autori, un nesso
cazione alla cittadinanza va ben al di là del indissolubile legava da tempo le nozioni di la-
quadro scolastico a cui era tradizionalmente voro e di coesione sociale; in tale prospettiva,
limitata. Il cittadino definito in rapporto alla sua l’esclusione dal mondo del lavoro diventava
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 159
5. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 160
una delle cause principali della crisi della coe- dossi e le cautele di questo studio. La cittadi-
sione sociale. I cambiamenti del mercato del nanza e l’educazione alla cittadinanza sono
lavoro e delle politiche degli Stati tendono og- ambiti in profondo mutamento e che attengo-
gi a dimostrare che né il mercato né gli inter- no a tutte le dimensioni della vita in società.
venti pubblici sono sufficienti per ristabilire ta- Ambiti impossibili da definire in modo assolu-
le coesione ad un livello soddisfacente. È ne- to: al di là della propria soggettività, l’autore
cessario l’intervento attivo di tutti i cittadini, in può essere sempre sospettato di dimentican-
particolare attraverso la vita associativa. Ciò za o tradimento. Le fonti utilizzate per questo
non porta alla marginalizzazione delle istitu- studio, anche se materialmente provengono
zioni pubbliche; così, le reti di protezione in- solo dal Consiglio, riproducono a modo loro la
trodotte in numerosi Stati sotto forma di sala- diversità degli approcci, delle definizioni, dei
rio minimo, superano largamente le capacità punti di vista che vengono espressi e agisco-
d’azione e di intervento degli altri attori socia- no sul continente europeo. Se nella lettura ap-
li. Si tratta di una collaborazione e non di una paiono alcune convergenze, ci sono numero-
sostituzione degli uni con gli altri. L’afferma- se differenze, se non addirittura contrasti. Ciò
zione della cittadinanza democratica “intende è normale e desiderabile in qualunque spazio
essere una risposta ai cambiamenti profondi democratico. L’autore si sforza dunque di evi-
che stanno avvenendo nelle nostre società e denziare i punti forti condivisi, ma anche le di-
alla crisi delle nostre strutture politiche, eco- vergenze, i contrasti, intendendoli come invito
nomiche, sociali e culturali” (Raymond Weber). ad approfondire le discussioni e gli studi.
Siamo così passati da una concezione di Un altro limite riguarda le aspettative di cui
cittadinanza che poneva l’accento sui senti- si carica l’educazione alla cittadinanza e i ter-
menti di appartenenza e in cui l’educazione si mini usati per parlarne. Il rischio qui è di stem-
faceva carico della trasmissione di questi sen- perare il concetto di cittadinanza in una visio-
timenti attraverso una forte enfasi sull’obbe- ne idilliaca quanto normativa, brandendo “pa-
dienza alle regole collettive, ad una concezio- role feticcio” quali “partecipazione”, “respon-
ne più individualista e strumentale della citta- sabilità”, “cittadinanza multipla”, “identità plu-
dinanza, una cittadinanza che privilegia la per- rima”, “ricco della propria diversità”, “educa-
sona e i suoi diritti e pone in secondo piano zione informale” ecc. senza dimenticare le ge-
l’affermazione delle identità collettive parziali, neralizzazioni contenute nelle categorie che
in senso geografico e culturale, rappresentate utilizziamo per parlare del mondo e delle per-
dagli Stati. Identità e appartenenze si modifi- sone, “i” giovani, “le” culture, “la” società civi-
cano e si esprimono in contesti nuovi e con al- le, “la” crisi dello stato nazionale e quella del-
tri significati che dobbiamo comprendere. La lo stato sociale, ecc. L’autore ovviamente non
vita riflette sempre più la forza degli immagi- è né immune da tali usi, né al di fuori del di-
nari, delle emozioni, dell’affettività nella co- battito attuale. È perciò necessario tenere a
struzione e nell’espressione di tali identità col- mente che le parole non sono le cose, che
lettive ed individuali. questo studio, esattamente come tutti i testi
su cui è basato, è una costruzione intellettua-
1.2. LIMITI, PARADOSSI E CAUTELE le che si sforza di rendere intelligibile, a suo
modo, una realtà in movimento e diversifica-
Prima di riprendere alcuni aspetti di questo ta, costantemente inventata da attori, perso-
contesto, conviene precisare i limiti, i para- ne singole, in contesti infinitamente vari. Nelle
160 FRANÇOIS AUDIGIER
6. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 161
Il documento
situazioni specifiche in cui ciascuno si trova, superiori solo le questioni che non può tratta-
nelle scuole e negli altri luoghi in cui è presen- re o risolvere da sola; l’altro lo concepisce in-
te l’educazione alla cittadinanza, sia sotto for- nanzi tutto come membro di una comunità po-
ma di progetto esplicito che di intenzione più litica nazionale, in cui le istituzioni sono garanti
velata, si possono realizzare solo azioni limi- dei diritti e delle libertà di cui gode ciascuno.
tate e di modesta portata. La dimensione pra- Nel primo caso, il potere rappresenta sempre
tica, l’attenzione alla realtà e alle persone so- potenzialmente una minaccia per le libertà; nel
no condizioni indispensabili per la riuscita. La secondo caso, il potere costituisce la condi-
modestia stessa delle azioni è la garanzia del- zione stessa delle libertà, dandosi per sconta-
la loro riuscita e del loro contributo all’affer- to che il potere, a qualunque livello delle no-
mazione, allo sviluppo e all’approfondimento stre società democratiche, è, in entrambi i ca-
della cittadinanza democratica. si, l’emanazione di cittadini liberi e uguali.
Infine, questo testo è una sintesi concet- Questa differenza di concezione non è mai as-
tuale che tenta di collegare ciò che riguarda la soluta e si trovano nei diversi Stati equilibri di-
cittadinanza democratica così come viene og- versi tutti compresi tra questi due poli.
gi concepita e ciò che concerne le pratiche
educative nella loro ricchezza e molteplicità,
pratiche che anch’esse danno luogo ad una 2. CONTESTO, CONTESTI
riflessione concettuale. Le diverse concezio-
ni, la cui presenza ed importanza sono sotto- Tutti i lavori del Consiglio, che riguardano di-
lineate in queste pagine, non funzionano in rettamente o indirettamente la ECD, insistono
modo isolato, ma in rete, in un continuo rinvio, sull’importanza del contesto. Il contesto può
dandosi senso reciprocamente, costituendo, essere considerato come l’ambiente in cui cia-
secondo le relazioni che si stabiliscono, dei scuno vive, come un insieme di condizioni la
modelli per pensare la realtà e l’azione. È evi- cui trasformazione è necessaria per l’afferma-
dente che, tenuto conto della polisemia dei zione dei principi legati ai diritti dell’uomo. In
concetti affrontati in questo studio, i modelli questo secondo senso, si tratta allora di mo-
sono molteplici. Quando è possibile, cerchia- dificare il contesto o, più precisamente, i con-
mo di esplicitare alcuni aspetti di questi mo- testi per meglio consentire a ciascuno di eser-
delli. Ma è evidente che questi tentativi resta- citare i propri diritti. È il caso, ad esempio, del-
no come sospesi, in margine a questioni mol- la libera circolazione delle persone e dei beni,
to più complesse, concernenti la concezione ivi compresi i beni culturali e le idee, dell’aper-
che ciascuno ha della persona e della vita in tura dei mezzi di comunicazione alla diversità
società, di ciò che fa agire gli uni e gli altri, del- culturale, non già un mezzo per ciascuna per-
l’importanza da riservare alla tradizione, al pa- sona o per ciascun gruppo, ma mezzi aperti
trimonio culturale o alle novità, del modo in cui agli altri, alle produzioni culturali di altri; questa
si pensa il destino collettivo e l’avvenire delle apertura introduce anche la questione dell’ac-
nostre società. cesso di ciascuno ai mezzi di comunicazione,
che sono per la maggior parte molto control-
Così, ad esempio, il rapporto cittadino-isti- lati, ecc. È il caso di tutto ciò che richiede cam-
tuzioni pubbliche è pensato, entro lo spazio biamenti nel contesto, come l’aumento dell’e-
democratico europeo, tra due poli. L’uno vede marginazione e dell’esclusione economica e
il cittadino come sovrano assoluto, membro di sociale. La preoccupazione per la coesione so-
una comunità locale che delega alle istanze ciale è al centro di tutte le analisi che riguarda-
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 161
7. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 162
no il contesto. I termini che giustificano tale renze all’interno di ciascuno Stato, liberando-
preoccupazione rivelano una visione sovente si dalle rappresentazioni stereotipate che fan-
negativa e pessimistica delle nostre società: no attribuire certe caratteristiche e certe con-
frammentazione, insicurezza, corruzione, in- cezioni all’insieme dei cittadini di uno Stato,
stabilità, derive mafiose, discriminazione, au- quando al contrario nei nostri spazi democra-
mento delle disuguaglianze, individualismo e tici condividiamo molti punti di riferimento, in-
ripiegamento sugli interessi personali, compe- quietudini e dibattiti;
tizione violenta, ecc. Queste parole, prese qui • I contesti locali, considerando che il ter-
a titolo esemplificativo, indicano realtà molto mine “locale” può indicare spazi di dimensio-
varie e sono fortemente polisemiche. Di nuovo ni e configurazioni assai varie, dal quartiere, al
troviamo qui alcuni termini ambigui che per al- Comune, alla Regione, contesti delimitati da
cuni servono a designare situazioni difficili, per confini amministrativi o, secondo altri criteri,
altri indicano pensieri con connotazione positi- contesti locali in cui i cittadini agiscono in si-
va; così frammentazione è anche diversità, tuazione di maggiore vicinanza alle proprie ap-
competizione è iniziativa, o instabilità è movi- partenenze sociali e territoriali;
mento. Senza negare le difficoltà e le sofferen- • I contesti più generali legati ai fenomeni
ze che sovente accompagnano per le persone della globalizzazione e che riguardano pro-
i processi così indicati, una simile accumula- cessi e cambiamenti che interessano le realtà
zione produce un effetto allarmante nei con- locali e statuali.
fronti del quale conviene essere prudenti. Il ri-
schio è di vedere il mondo diviso in due, i vin- Tale distinzione tra contesti diversi a se-
centi ed i perdenti, quelli che stanno dentro e conda delle dimensioni territoriali deve esse-
quelli che stanno fuori (gli inclusi e gli esclusi); re integrata pensandola in termini di rete. In
in questa prospettiva, i perdenti-esclusi lo sa- effetti, nel mondo attuale, numerose realtà
rebbero per colpa loro, per la loro incapacità di economiche, sociali e culturali funzionano e
accettare i vincoli di questo mondo in evolu- possono essere comprese sempre di più in
zione e di dimostrare il necessario spirito d’ini- termini di rete, vale a dire secondo sistemi di
ziativa. È più che mai necessario analizzare le relazioni che ignorano le frontiere, in partico-
cause e le configurazioni precise che assumo- lare quelle politiche e amministrative.
no questi processi a seconda dei luoghi, delle
società e delle culture in cui vivono le persone Nei limiti di questo studio, non possiamo
interessate. riprendere l’insieme dei lavori del Consiglio
L’idea stessa di contesto copre realtà ana- che si occupano di tali contesti e tentano con-
lizzabili in modi diversi. Ad esempio, in base al- temporaneamente di metterli in relazione, di
le dimensioni territoriali si possono distinguere: farne emergere le specificità, di identificarne
• I contesti degli Stati, con le loro tradizio- le dinamiche e prevederne gli sviluppi futuri.
ni, le loro culture, le loro istituzioni, le loro leg- Ci limitiamo qui a citare tre fra i temi studiati,
gi… Gli Stati sono spazi e ambiti nel cui qua- come particolarmente esemplificativi dell’im-
dro i cittadini dibattono, si scontrano, con- portanza del contesto sia per la riflessione che
frontano le loro concezioni della cittadinanza, per la pratica dell’ECD.
del potere, dell’educazione, della vita asso-
ciata, ecc. Studiare e promuovere la ECD in Eu- Le culture e gli stili di vita dei giovani sono
ropa e altrove significa anche essere aperti al- stati oggetto di lavori approfonditi. Le forme
le differenze di contesti tra gli Stati e alle diffe- tradizionali di partecipazione politica e socia-
162 FRANÇOIS AUDIGIER
8. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 163
Il documento
le, in quanto modi di inserirsi nella società e di Gli studi sulla polizia e i diritti dell’uomo
allacciare relazioni con gli altri, sono abban- sono emblematici per quanto riguarda le azio-
donate a vantaggio di raggruppamenti intorno ni necessarie nei confronti dei rappresentanti
a “sub-culture”, in cui il termine “sub” indica di una autorità pubblica, di qualunque natura.
una categoria specifica all’interno di un insie- Tutti i lavori sottolineano in primo luogo l’im-
me che si chiama “cultura dei giovani” e non portanza, in ogni società democratica, di una
un giudizio di valore. Alcuni osservatori inter- polizia di qualità, formata da persone consa-
pretano tali sub-culture come modi di oppor- pevoli dei diritti dell’uomo, garanzia contro
si alla cultura dominante e di creare, attraver- qualunque rischio di corruzione. La polizia è
so stili in cui l’abbigliamento, la musica e l’at- un servizio pubblico, un servizio per i cittadini
tività del tempo libero giocano il ruolo princi- e per tutte le persone; il suo compito è pro-
pale, se non addirittura unico, modalità di co- teggere. Non spetta alla polizia punire un de-
struzione identitaria, simili a processi di socia- linquente, ma al sistema giudiziario. Proteg-
lizzazione. Queste modalità funzionano al di gere significa anche garantire le libertà di cia-
fuori delle istituzioni tradizionali che sono la fa- scuno, affinché la società civile possa essere il
miglia e la scuola. Parecchi ricercatori analiz- luogo di iniziative e di assunzione di respon-
zano queste sub-culture come strumenti di sabilità da parte di tutti. Questa esigenza è
adattamento al cambiamento sociale. La sen- particolarmente attuale nei paesi che hanno di
sazione di vivere in un mondo in continua tra- recente costruito istituzioni democratiche. Il
sformazione accentua una sorta di “zapping” comportamento della polizia è estremamente
permanente. In numerose manifestazioni, l’im- importante in quanto è la manifestazione più
portante è anzitutto partecipare all’evento che visibile del potere pubblico. Così come per gli
si svolge al momento, evento che non esiste altri interrogativi che ha posto, il Consiglio
se non attraverso e con tale partecipazione. propone questo tema come luogo di scambi
Se alcuni insistono sulla capacità di queste e di dialogo, dove diversi responsabili del set-
sub-culture giovanili di mettere in discussione tore, attori sociali e ricercatori mettono in co-
il controllo delle industrie culturali commercia- mune le loro esperienze riguardanti lo sviluppo
li, altri mettono l’accento sul peso determi- di una polizia democratica. Tutti concordano
nante e sul potere di recupero di tali industrie. nell’affermare il ruolo cruciale della formazio-
L’interpretazione di questi movimenti in rela- ne, sia che si tratti di formazione iniziale che
zione alla cittadinanza è particolarmente deli- di formazione continua. Ciò implica un lavoro
cata. Se l’aspetto creativo delle identità mobi- sia sugli atteggiamenti e i comportamenti dei
li e flessibili è innegabile, il peso primordiale, poliziotti nei confronti delle persone, sia sui di-
anzi unico, attribuito al presente, alla soddi- ritti dei poliziotti all’interno delle stesse istitu-
sfazione che si prova nel presente, non per- zioni della polizia. Le violazioni dei diritti del-
mette che venga dato spazio agli interrogativi l’uomo riguardano sia atti di poliziotti rivolti
che emergono nelle nostre società e che ri- contro persone esterne, sia azioni compiute
chiedono il coinvolgimento durevole di tutti i tra gli stessi poliziotti. Si devono stabilire rela-
cittadini. Quando emerge una questione più zioni costruttive con le ONG che difendono i di-
esplicitamente politica, essa è centrata su un ritti dell’uomo come anche con la stampa,
tema specifico e affronta i problemi in modo dando per scontato che la polizia ha tutto da
settoriale. L’ordine sociale e la sua eventuale guadagnare, in termini di immagine e in termi-
crisi non rappresentano l’interesse principale ni di efficacia, dall’essere più trasparente e
di queste sotto-culture. dall’essere percepita dai cittadini come un’i-
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 163
9. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 164
stituzione che protegge e non solo reprime. terpretata dai primi come un fallimento dello
Tra i metodi formativi quelli maggiormente rac- Stato sociale con la relativa necessità di la-
comandabili sono gli studi di caso, che con- sciare che una società civile funzioni come
sentono di stabilire un legame tra situazioni una società di mercato, mentre è interpretata
che vengono più frequentemente vissute dai dai secondi come il risultato di mutamenti, fi-
poliziotti e i principi e i valori dei diritti dell’uo- no ad oggi mal controllati, che portano già al
mo, attraverso atteggiamenti e comportamen- proprio interno i conflitti e l’esclusione sociale.
ti adeguati. Il dibattito deve rimanere aperto, poiché esso
mette in discussione i nostri modi di capire e
Il terzo tema di cui parlavamo è molto più analizzare le difficoltà attuali e dunque anche
ampio. Riguarda la relazione, spesso oggetto di definire i modi di agire, tra cui l’educazione
di discussione, tra Stato, società civile e mer- alla cittadinanza democratica.
cato, che si ritrova anche nei termini di eco-
nomia di mercato, democrazia, cittadinanza e Quale che sia il futuro di queste discussio-
solidarietà. È possibile un accordo tra questi ni e dopo che per un certo tempo è parso che
termini? La risposta evidentemente è molto i termini sopra citati fossero correlati in manie-
complessa e va ben oltre gli scopi di questa ra quasi naturale, oggi tali espressioni, o più
sintesi. I punti di vista espressi a riguardo non esattamente le realtà a cui si riferiscono, non
sono semplicemente differenti, ma talvolta an- sembrano più così solidamente ancorate e
che assai contrastanti. Per alcuni la società ci- stabili. I divari tra i redditi aumentano ed i più
vile è il luogo privilegiato dell’iniziativa e della ricchi, persone o Stati, diventano più ricchi e i
libertà, e lo Stato una forma sicuramente ne- poveri diventano più poveri. Le grandi imprese
cessaria, ma di cui bisogna limitare al massi- e le istituzioni economiche multinazionali e
mo l’intervento; giustizia, polizia, esercito e di- transnazionali sono considerevolmente più po-
plomazia sarebbero le quattro competenze tenti della maggior parte degli Stati; l’ultimo
necessarie ma non sufficienti; non converreb- rapporto del PNUD indica che il patrimonio del-
be andare oltre. Il bene comune, ammesso le 200 persone più ricche del mondo supera la
che tale idea abbia un senso, sarebbe il risul- somma dei redditi di un gruppo di Stati aventi
tato naturale dell’espressione degli interessi il 41% della popolazione mondiale (2,3 miliar-
particolari degli attori, liberati da ogni vincolo. di di persone). Alcuni autori sottolineano che
Al lato opposto, una concezione che pone in l’azione degli Stati, soprattutto in Europa, è
primo piano l’importanza di un potere pubbli- stata rivolta da alcuni lustri a favorire una inte-
co garante di un bene comune, esso stesso grazione delle economie nazionali con gli
costruito e dibattuto entro lo spazio di deci- scambi mondiali, processo che ha portato ad
sione e di uguaglianza definito dalla cittadi- una perdita di sovranità, non a vantaggio del-
nanza democratica. Tali posizioni estreme non le istituzioni democratiche infra o sovra-nazio-
si trovano sempre espresse in maniera così nali, ma a vantaggio di quelle imprese e istitu-
netta e le nostre società democratiche si col- zioni che non hanno nulla di democratico. C’è
locano in modi e a livelli diversi in questo spa- una forte tendenza a prendere atto della crisi
zio intermedio così definito. Tuttavia, le diffi- della politica e della messa in discussione dei
coltà incontrate dagli Stati, particolarmente poteri degli Stati, in particolare – l’abbiamo già
nella loro forma di Stato sociale, e i mutamen- detto – della loro dimensione di Stato-sociale,
ti attuali spingono a privilegiare il primo orien- e dunque ad aspettarsi dalla società civile le
tamento. La crisi della coesione sociale è in- iniziative necessarie al mantenimento e allo
164 FRANÇOIS AUDIGIER
10. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 165
Il documento
sviluppo dei legami sociali. È abbastanza pa- cietà. La ritroviamo ancora nel nostro studio in
radossale che ci si preoccupi del deficit de- relazione al tema della responsabilità.
mocratico e, allo stesso tempo, si accetti lo
smantellamento e la delegittimazione delle isti-
tuzioni politiche democratiche a vantaggio di 3. CITTADINO, CITTADINANZA: NOCCIOLO
un movimento browniano di iniziative sociali la DURO, VARIAZIONI E SFIDE CONCETTUALI
cui legittimità è confermata dal mero fatto di
esistere. Le forme politiche democratiche de- In questo paragrafo mettiamo in evidenza il
vono evolvere e trasformarsi, ma è necessario nocciolo duro dei concetti di cittadino e di cit-
evitare di confondere il “ritorno” del cittadino, tadinanza, così come i cambiamenti e gli inter-
il necessario richiamo ad una cittadinanza di rogativi di cui è oggetto tale nocciolo duro. Te-
iniziativa, di prossimità e di responsabilità, con nuto conto delle rapide trasformazioni delle
la crisi dello Stato. Non esiste alcuna ragione nostre società e quindi dei modi in cui la citta-
per la quale il mercato, vale a dire le persone e dinanza è concepita e vissuta, è essenziale
le istituzioni che lo dominano, decida a favore riaffermare ciò che costituisce l’essenza del
del bene comune. La questione del bene co- concetto di cittadinanza in una società demo-
mune è una questione di natura politica che ri- cratica. Ciò ci consente di evitare di chiamare
chiede un dibattito tra tutti i cittadini e le isti- “citoyen(ne)” qualunque azione, qualunque
tuzioni che devono garantire il rispetto dei comportamento, qualunque atteggiamento, al-
principi della democrazia e dei diritti dell’uo- la sola condizione che prenda in considerazio-
mo, in particolare l’uguaglianza e la libertà. ne l’altro. Tutte le società hanno prodotto e
Così la società civile non può esistere in modo messo in atto regole di vita collettiva, modalità
democratico senza istituzioni pubbliche de- di risoluzione dei conflitti, modi di stare con gli
mocratiche, vale a dire controllate da tutti i cit- altri: gli altri in seno alla società in cui si vive, e
tadini, istituzioni che garantiscano le libertà e gli altri al di fuori di questa, quelli che non ap-
l’uguale accesso di tutti ai beni pubblici, quali partengono ad essa. Che cosa porta di speci-
l’educazione o la salute o la giustizia. D’altro fico il riferimento alla cittadinanza democrati-
lato, è anche compito della società civile pro- ca? Che cosa implica tale riferimento per le
muovere e organizzare il dibattito democrati- persone e le istituzioni collettive, quali che sia-
co, mettere in luce le grandi e piccole questio- no? Una parola o un riferimento che si perde
ni della società di cui i cittadini devono farsi nel vago, dai contorni sfumati, che non serve
carico. Infine, per aggiungere un altro argo- più a pensare o a orientare l’azione, ma sem-
mento alla discussione, introduciamo il pro- plicemente a disegnare una sorta di consenso
blema della giustizia, non più nel suo signifi- “molle” in cui ciascuno crede di ritrovarsi per-
cato istituzionale, ma in senso etico. Si tratta ché nessuno vi ha messo nulla di sostanziale.
di una questione che viene dibattuta da nu- Come tutti i termini usati per parlare della
merosi ricercatori di filosofia e di scienze poli- vita sociale e della politica, il termine “cittadi-
tiche. Essa si fa carico, a suo modo, di ap- nanza” è ben lontano dall’avere un significato
profondire il problema del senso della vita co- stabile e condiviso. Sempre più si riconosce
mune, del vivere associato, dei fini di ogni so- che si tratta di un concetto multiforme2. Ciò ha
2
Ernst Jouthe, viceministro alle relazioni civiche del Québec, parla di “concetto polisemico e contestato”. Séminaire “con-
cept de base et compétences-clés”, 1997 document DECS/CIT (98) 7 addendum. Resterebbe da interrogarsi per sapere: chi
ha interesse a contestare la cittadinanza, chi ha interesse a stemperarne l’essenziale?
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 165
11. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 166
chiaramente delle conseguenze importanti aspetti complessi che chiaramente non sono
sulle competenze-chiave dell’ECD. Questa si- limitati al solo universo della politica, anche se
tuazione è perfettamente normale e legittima. l’esame delle condizioni legali e politiche del-
Anche se si sforzano di non essere in con- l’esercizio delle libertà e della protezione dei
traddizione con i principi comunemente ac- diritti è sempre un requisito necessario.
cettati per definire una società democratica, le
nostre istituzioni politiche e sociali si iscrivo- Un breve sguardo a cinque dizionari di lin-
no entro tradizioni diverse e prendono forme gue diverse3 è qui assai pertinente. Esso infat-
multiple. Inoltre, i significati di “citoyenneté” ti chiarisce le sfumature, se non addirittura le
sono aperti alle nuove esperienze che la vita differenze, che sono presenti nei testi su cui si
ci conduce costantemente ad inventare, alle basa questo studio, testi redatti da autori che
nuove forme che la cittadinanza e la vita poli- provengono da più Stati, e dunque da più cul-
tica democratica prenderanno nel futuro; dun- ture politiche e giuridiche. Ciascun autore si
que è normale, anzi positivo, che tutto ciò esprime entro il quadro culturale che gli ap-
cambi. Le parole in uso in ciascuna lingua te- partiene, anche se tiene conto il più possibile
stimoniano tale diversità. Sono gli strumenti della molteplicità dei punti di vista espressi
con cui ciascuna persona, ciascuna cultura, nelle riunioni di lavoro del Consiglio d’Europa4.
nel momento in cui le usa, costruisce ed espri-
me la propria concezione della vita politica e Inglese: citizen… 1. person who lives in a
sociale, della sua libertà, del suo rapporto con town, not in the country: the –s of Paris. 2.
le altre. Ciò rende particolarmente delicato person who has full rights in a State, either by
qualunque tentativo di costruzione sintetica, birth or by gaining such rights: immigrants
tentativo che sarà sempre sospettato di voler who have become –s of the United States. Cf
ridurre la diversità delle esperienze e dei modi British subject; – of the world, cosmopolitan
di pensare, e per ciò stesso di rischiare una person. –.ship … being a –; rights and duties
uniformizzazione, una normalizzazione, timo- of a –.
re fondato o proiezione, molto presenti oggi in
numerosi discorsi e immaginari individuali e Tedesco: bürger (…) Bewohner einer Stadt
collettivi. od. eines Staates (Staats–); Angehöriger des
A questo proposito, ci troviamo costante- 3. Standes, des besitzenden Bürgertums, der
mente in bilico tra l’affermazione di identità Bourgeoisie; Zivilist; ein – des Vereinigten
collettive ancorate alle diverse concezioni po- Staaten; akademishcer – Angehöriger einer
litiche che si sono sviluppate nel quadro degli Hochschule; ein angesehener – unserer Stadt
Stati oggi riconosciuti sul piano internaziona- [zu Burg] Bürgerlichkeit (…) Angehöriger des
le e la ricerca di elementi comuni per costrui- Bürgertums, Nichtadliger.
re una Europa democratica, uno spazio euro-
peo di libertà, uguaglianza e solidarietà. Tale Spagnolo: ciudadania. Cualidad de ciuda-
spazio europeo ha dimensioni plurime e dano de cierto sitio. Derechos de ciudadano
3
La scelta delle 5 lingue è stata determinata dalle capacità dell’autore di questo studio di capire il significato delle definizioni
contenute nei dizionari corrispondenti.
4
Anche questo è un punto delicato. Se ogni soggetto si esprime nel quadro della cultura a cui appartiene, questa cultura non
ha nulla di omogeneo o di chiuso. In ogni Stato europeo, ci sono dibattiti, spesso vivi, che mettono in discussione le con-
cezioni della vita sociale e politica. Nessuno individuo infine “rappresenta” una cultura, nessuna cultura è rappresentata da
un solo individuo.
166 FRANÇOIS AUDIGIER
13. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 168
dentità collettiva pubblica. In nessuno Stato morali implicati dal vivere insieme e dal rispet-
troviamo l’uno o l’altro livello in modo esclusi- tare gli altri.
vo; si tratta piuttosto di una questione di prio-
rità accordata all’uno o all’altro, di un modo di Così, le competenze-chiave legate alla cit-
collocarsi che ha delle conseguenze sulle con- tadinanza democratica sono quelle necessarie
cezioni dell’ECD. per la costruzione di una persona libera e au-
tonoma, consapevole dei suoi diritti e doveri
Il richiamo a questi concetti può apparire in una società in cui il potere di stabilire la leg-
paradossale in un momento in cui il potere po- ge, vale a dire le regole della vita comune che
litico, in particolare quello degli Stati, è mes- definiscono il quadro entro il quale si esercita
so in discussione dallo sviluppo di grandi en- la libertà di ciascuno, e in cui la designazione e
tità plurinazionali, di carattere prevalentemen- il controllo delle persone che esercitano il po-
te economico, e più ancora, da grandi aziende tere sono sotto la responsabilità di tutti i citta-
multi-, trans- e sovra-nazionali. Ugualmente dini.
paradossale, nel momento in cui si moltiplica-
no le rivendicazioni di diritti particolari, in cui In questo tutti riconosceranno il primo ar-
si discutono le possibilità di estendere misure ticolo dei diritti dell’uomo: “Tutti gli uomini na-
tese a riconoscere e a proteggere diritti parti- scono liberi e uguali per dignità e diritti”, e le
colari di persone e gruppi. sue conseguenze in una società democratica
che ad esso è intrinsecamente connessa. A
Questo riferimento, essenziale per i nostri tutti i livelli, l’autorità pubblica è l’emanazione
scopi, è ancora incompleto. Si dovrebbe ag- dei cittadini, al servizio dei cittadini, controlla-
giungere che cittadino e cittadinanza esistono ta dai cittadini. L’accesso a beni collettivi co-
in spazi democratici, vale a dire in spazi dove me la scuola, la sanità, addirittura il lavoro, av-
le persone sono uguali per diritti e dignità, do- viene, per principio, nel rispetto del principio
ve la legge è fatta dalle persone per le perso- di uguaglianza. La crisi della politica nelle no-
ne. L’uguaglianza giuridica e politica, associa- stre democrazie è, sotto questo profilo, una
ta al principio della non-discriminazione, si crisi del progetto di uguaglianza a fronte delle
combina con la ricerca della massima esten- tendenze alla frammentazione e alla crescita
sione delle libertà. In una società democratica di potere delle grandi forze economiche. Ri-
il cittadino è una persona titolare di diritti e di cordiamo infine che i diritti sono innanzi tutto
doveri. Il primo diritto è quello di stabilire la delle libertà, delle capacità d’agire e non dei
legge; il primo dovere è quello di rispettare la vincoli imposti e subiti passivamente.
legge, vale a dire di esercitare la propria li-
bertà, di sviluppare le proprie iniziative, di or- L’insistenza posta sul “nocciolo duro” del-
ganizzare i propri rapporti con gli altri entro il la cittadinanza non ci fa dimenticare le altre di-
quadro definito dalla legge. La cittadinanza mensioni della cittadinanza: economiche, so-
democratica implica quindi l’autonomia della ciali e culturali. È da molto tempo che la citta-
persona come valore primario, con i rischi che dinanza non si riduce più all’universo politico,
ciò comporta per i poteri esistenti; inoltre, nu- e ancora meno al solo atto del voto, e che l’e-
merosi discorsi e azioni tentano di stabilire nunciazione e la presenza di diritti economici e
una sorta di equilibrio di questa libertà-auto- sociali vengono concepite nel quadro dei di-
nomia, facendo appello alla responsabilità e ritti dell’uomo. Senza riprendere in questa se-
alla conoscenza dei doveri giuridici e persino de la sistematizzazione proposta da Marshall,
168 FRANÇOIS AUDIGIER
14. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 169
Il documento
è opportuno affermare la complementarietà nenza, non dimentichiamo che anche gli
dei diritti civili e politici e dei diritti economici e stranieri sono titolari di numerosi diritti, in
sociali. Un livello minimo di condizioni mate- particolare della maggior parte dei diritti
riali di esistenza e di accesso ad un certo nu- economici e sociali;
mero di beni giudicati essenziali è indispensa- – le competenze desiderate o attese, richie-
bile perché i diritti politici e le libertà garantite ste o sognate, affinché il modo di conside-
a ciascuno non restino lettera morta; d’altro rare tale statuto e di vivere i diritti e gli ob-
lato, la definizione dei diritti economici e so- blighi relativi ne garantisca la permanenza
ciali e delle condizioni di accesso a questi di- e l’ampliamento per una sempre maggiore
ritti non può che risultare da un dibattito de- libertà, uguaglianza e democrazia.
mocratico garantito dai diritti civili e politici.
Lungi dal contrapporsi, queste due categorie 3.2. VARIAZIONI E SFIDE CONCETTUALI
di diritti sono solidali. I diritti economici e so-
ciali hanno infatti una dimensione giuridica. Accanto ai concetti-chiave legati principal-
Affronteremo in altra sede la questione dei di- mente alla dimensione politica e giuridica del-
ritti culturali, in ragione del fatto che questi la cittadinanza democratica e ai diritti dell’uo-
non sono ancora stabilizzati e nemmeno ac- mo – uguaglianza, libertà, dignità, diritto, leg-
quisiti e sono tuttora oggetto di controversie. ge, potere e qualche altro – è opportuno tro-
vare uno spazio specifico per alcuni approcci
In questa prospettiva, l’ECD è il progetto di e campi relativamente nuovi, al tempo stesso
educazione e di formazione più percorso da ricchi e controversi.
tensioni, ambivalenze, addirittura conflitti. La a) In primo luogo, dobbiamo considerare tut-
sua finalità non è né tecnica, né professionale. ti gli aggettivi di cui viene corredato il ter-
Riguarda la persona e i suoi rapporti con gli mine “cittadinanza”. Ben lungi dall’essere
altri, la costruzione di identità personali e col- un preziosismo linguistico, questi aggetti-
lettive, le condizioni del vivere insieme. Ha a vi indicano dei significati più o meno pre-
che fare con l’individuo e il sociale, il partico- cisi e condivisi. Il primo tra loro è chiara-
lare e l’universale, ciò che c’è già, l’inserimen- mente “democratica”, ed è inutile tornare
to in una continuità storica e culturale e l’in- su ciò che implica. Altri aggettivi come
venzione del futuro, la costruzione di un mon- “plurale”, “aperta”, “vissuta”, ecc., espri-
do futuro, l’accettazione di una realtà pre-esi- mono il rifiuto di rinchiudersi in una conce-
stente e lo sviluppo dello spirito critico. zione unica e stereotipata, e suonano co-
me un appello a moltiplicare le esperienze
Tutti i cittadini degli Stati democratici sono consapevoli per costruire il senso di una
sia destinatari sia responsabili dell’educazione cittadinanza democratica e inventare con-
alla cittadinanza democratica. tinuamente le forme nuove che questa
prende. Così, i concetti di partecipazione,
Questo approccio definisce la principale fi- di democrazia o di cittadinanza partecipa-
nalità dell’ECD. A questo punto distinguiamo tra tiva sembrano ottenere un crescente rico-
– la definizione politica e giuridica della cit- noscimento in quanto vitali per la nostra
tadinanza democratica legata allo statuto vita associata. Si tratta di far sì che cia-
accordato a tutti coloro che appartengono scuno prenda il proprio posto nella società
a pieno titolo ad una comunità pubblica; e contribuisca al suo sviluppo, qualunque
se la cittadinanza è legata a tale apparte- sia il livello, al di là dell’atto politico di vo-
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 169
15. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 170
tare. Si tratta di garantire a ciascuno il con- solleva immediatamente la questione del-
trollo sul proprio quadro di vita. La rimo- le appartenenze a gruppi, collettività, co-
zione degli ostacoli alla partecipazione, munità (le parole hanno qui una forte cari-
particolarmente socio-economica, è parte ca emotiva), che costruiscono l’identità di
integrante di qualunque strategia tesa al ciascuna persona, in particolare quelli in
rafforzamento della cittadinanza democra- cui una persona è cresciuta, che appar-
tica. tengono al presente, ma sono anche un
elemento del patrimonio culturale. I diritti
b) In secondo luogo, per quanto concerne culturali sono così pensati come una nuo-
l’ECD, v’è tutto ciò che è collegato alle isti- va generazione di diritti dell’uomo, dopo i
tuzioni relative all’istruzione e alla forma- diritti civili, i diritti politici e i diritti econo-
zione. Farne un inventario, anche se molto mici e sociali. Se si è raggiunto un accordo
parziale, sarebbe qui troppo lungo. Tutta- piuttosto ampio sull’importanza di questi
via, se l’ECD deve essere una preoccupa- diritti culturali, e su ciò che li legittima, co-
zione costante di tutti i cittadini e di tutte me il rispetto della diversità delle culture e
le istituzioni in una società democratica, l’affermazione della ricchezza derivante
ciò non può significare che essa non deb- dagli scambi e dai meticciati, più delicata
ba mantenere una presenza esplicita e rimane la questione di farsene concreta-
prioritaria nelle istituzioni educative e for- mente carico nella definizione delle diverse
mative, in prima istanza nella scuola. Coo- istituzioni politiche. Il pensiero e le deci-
perazione, partecipazione, dialogo, rispet- sioni oscillano tra la costruzione necessa-
to sono tutte parole che indicano atteggia- ria di uno spazio pubblico comune in cui i
menti che ci si aspetta da tutte le persone cittadini condividano punti di riferimento
in una scuola, in particolare dagli adulti, at- sufficienti per poter dibattere, vivere insie-
teggiamenti che dovrebbero ispirare spe- me e costruire il proprio futuro, e tutto un
cifici modelli di funzionamento dell’istitu- insieme di conseguenze sperate o temute
zione scolastica da introdurre e da pro- connesse ad un’affermazione molto forte
muovere. delle differenze e delle peculiarità. Se la
realtà multiculturale delle nostre società è
c) In terzo luogo, un campo nuovo si è affer- ampiamente accettata, la traduzione in
mato da alcuni anni attorno alla questione termini politici e giuridici di tale realtà, va-
dei diritti culturali che associamo qui a le a dire la definizione dei diritti, delle per-
quella delle identità. Oggi numerosi autori sone che ne sono titolari e ancor più dei
insistono sull’importanza di considerare le gruppi che ne sono responsabili, senza di-
identità di ciascuno come mobili e plurali, menticare la dimensione territoriale della
di garantire sia la libertà di appartenere a definizione di questi ultimi, continua e de-
questo o a quel gruppo o a più gruppi, sia ve continuare ad essere oggetto di dibatti-
la libertà di non appartenere e la libertà di to e di costruzione6. L’apertura agli altri si
cambiare. Una componente essenziale collega ad esigenze legate a valori come
dell’identità di ciascuno è evidentemente la tolleranza; noi vi aggiungiamo, dopo
una componente culturale, con la lingua e molti altri, la realtà e la positività dei me-
tutto ciò che comporta al primo posto; ciò ticciati, la necessità di lasciare spazio alla
6
Si veda: “Les droits culturels au Conseil de l’Europe, 1949-1997”, documento DECS/SE/DHRM (97) 5.
170 FRANÇOIS AUDIGIER
16. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 171
Il documento
dimensione storica e critica, dimensione tri luoghi, e neppure le decisioni prese in
che consente di storicizzare le culture, va- altri luoghi sul locale. La riflessione sulla
le a dire di mettere in evidenza la loro in- responsabilità trarrà vantaggio dal fondar-
stabilità, le loro linee di forza, la perma- si sulle pratiche dell’educazione alla citta-
nenza degli scambi e delle evoluzioni, l’in- dinanza democratica. Il termine “respon-
venzione assai frequente delle tradizioni. sabilità” richiama almeno due ordini di ri-
Noi non sappiamo quali saranno le culture flessioni: il primo è relativo al diritto e all’i-
di domani, ma certamente non saranno dea di responsabilità giuridica, il secondo
quelle che sono oggi né quelle che sono è più ampio e concerne la capacità di ri-
state ieri. conoscere l’altro, di dover rispondere del-
la libertà dell’altro come soggetto. Questo
La questione della dimensione culturale secondo approccio è al tempo stesso dif-
della cittadinanza si pone in modo più ge- ferente e complementare al primo: è diffe-
nerale. Un obiettivo fondamentale dell’e- rente in quanto invita a considerare per
ducazione alla cittadinanza democratica è ciascuno l’idea di un percorso fondato sul-
il rafforzamento della cultura della demo- la responsabilità individuale7; è comple-
crazia. Rileviamo che, se il sentimento di mentare in quanto non nega l’importanza
appartenenza si declina in termini di valo- della società e dei rapporti che le persone
ri condivisi, di identità, di storia, di patri- intrecciano tra loro al suo interno. Così,
monio e di memoria, è anche indissolubil- non esistono da un lato le istituzioni, in
mente legato ad una proiezione verso l’av- particolare quelle pubbliche, dove la rela-
venire, ad una capacità di costruire un pro- zione si collocherebbe sul piano dell’ob-
getto collettivo. bedienza, con una valenza vagamente ne-
gativa assunta oggi da questo termine, e
d) In collegamento con l’idea di progetto col- dall’altro una società civile, al di fuori di
lettivo che implica una relazione con gli al- qualunque istituzione e che sarà oggetto
tri, una capacità di iniziativa e di riconosci- di giudizio positivo, in quanto considerata
mento dell’altro, la nozione di responsabi- come lo spazio tipico della libertà. Questa
lità viene oggi molto enfatizzata. Una ri- non sarebbe il puro potere di un soggetto
sposta all’individualismo e alla frammen- al di fuori di una qualsiasi società, sogget-
tazione delle nostre società, una ricerca di to che troverebbe solo in essa il limite a
coesione sociale e di nuovi fondamenti questo stesso potere. La libertà è una co-
morali per vivere insieme? Questa nozione struzione permanente che si stabilisce nel-
deve sicuramente essere ancora ap- la relazione del soggetto con gli altri, con il
profondita, senza rimettere in discussione mondo e con se stesso. Le istituzioni non
i principi dei diritti dell’uomo e senza farne sono ostacoli, ma costruzioni umane, nor-
lo strumento di un nuovo conformismo mative e assiologiche, necessarie per qua-
sociale. Ad esempio, l’accento posto sulla lunque azione. Così, la responsabilità è le-
responsabilità a livello locale non deve gata alle idee di libertà e potere e l’idea di
portare a dimenticare gli altri più lontani, percorso trova qui tutto il suo senso.
né le conseguenze di decisioni locali su al-
7
Si veda il Seminario: “La responsabilisation/Empowerment: la responsabilité: du principe aux pratiques”, Delphes (Grèce)
15-17 ottobre 1999, documento CDCC/Delphes (99) 4.
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 171
17. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 172
4. COMPETENZE-CHIAVE me unica funzione quella di aiutarci; prendia-
mole come tali e miglioriamole tramite un con-
Si apre qui un campo quasi illimitato di cono- fronto continuo con la realtà.
scenze e di atteggiamenti, di saperi e di com-
portamenti. Diversi autori esprimono riserve 4.1. UNA PRIMA CLASSIFICAZIONE
circa la possibilità o meglio l’utilità di compi-
lare una lista, sottolineando la natura formale e La prima classificazione comporta tre grandi
irrealistica di una tale operazione. La lista che categorie di competenze: cognitive, etiche e
ne risulterebbe sarebbe sempre provvisoria – legate alle scelte di valori, legate all’azione.
cosa di per sé non tanto grave – ma soprat- Tentiamo una prima definizione del contenuto
tutto non sarebbe che una raccolta di genera- di queste categorie:
lizzazioni e di luoghi comuni noti a tutti, dando
l’impressione che sia necessario acquisire l’in- COMPETENZE COGNITIVE. Possiamo distin-
sieme delle competenze citate attraverso l’e- guerle in quattro famiglie:
ducazione. Questo infinito ampliamento sorti-
rebbe il risultato perverso di gettare discredito – competenze di ordine giuridico e politico,
su tale lista e sui valori, principi e obiettivi in vale a dire conoscenze relative alle regole
essa contenuti. Come evitare una lunga litania della vita collettiva e alle condizioni demo-
di competenze la cui somma definirebbe la cratiche della loro origine, conoscenze sui
perfezione umana sotto il profilo personale e poteri in una società democratica, a tutti i
sociale, e che la vita quotidiana si incariche- livelli della vita politica; in altre parole, co-
rebbe di invalidare (pressoché) costantemen- noscenze sulle istituzioni pubbliche demo-
te? Questi autori preferiscono dedicare i loro cratiche e sulle regole di libertà e di azione,
sforzi allo studio delle condizioni di una simile che implicano la presa di coscienza che
educazione. Altri autori, invece, pensano sia tali istituzioni e libertà sono sotto la re-
necessario tentare di mettere un po’ di ordine sponsabilità di tutti i cittadini. Sotto que-
in un campo così vasto; per loro infatti, è pro- sto profilo, le competenze giuridiche sono
prio il loro carattere ampliabile all’infinito e co- “armi” in mano ai cittadini per difendere le
stantemente in movimento che richiede uno loro libertà, proteggere le persone, conte-
sforzo di chiarificazione e di classificazione stare gli abusi di potere da parte di coloro
delle competenze della cittadinanza. che detengono l’autorità;
– conoscenze del mondo attuale, che impli-
Questi due approcci non sono in opposi- cano, come le precedenti, una dimensio-
zione tra di loro. Le sistematizzazioni che elen- ne storica e una dimensione culturale. In
cano e classificano le competenze non pos- effetti, per poter intervenire nel dibattito
sono sostituire l’azione e l’intervento, ma sono pubblico e pronunciarsi in modo significa-
utili in quanto portano un po’ di chiarezza in tivo sulle scelte offerte nell’ambito di una
un universo sempre aperto. Offrono un qua- società democratica, è necessario sapere
dro teorico, che serve al tempo stesso a defi- di che cosa si parla, avere alcune cono-
nire, orientare, stimolare e analizzare le azioni. scenze sugli oggetti che sono in discus-
Varie classificazioni sono state proposte in di- sione. Tenendo conto della moltiplicazione
verse occasioni da diversi autori e rappresen- dei campi delle conoscenze teoriche e
tano altrettanti modi di concepire l’ECD. Si trat- pratiche, non c’è persona che possegga
ta, lo ricordiamo, di costruzioni che hanno co- una competenza totale: ciò solleva doloro-
172 FRANÇOIS AUDIGIER
18. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 173
Il documento
si problemi di scelta in materia di educa- mente ad una concezione della persona
zione. Queste difficoltà sono aggravate dal umana fondata sulla libertà e l’uguale di-
carattere provvisorio di un gran numero di gnità di ciascuno.
tali conoscenze e dalla necessità di for-
mare le persone ad accettare la loro prov- Quest’ultima famiglia ci porta direttamente
visorietà e ad adattarsi ad accoglierne di al secondo campo di competenze:
nuove. Le capacità di analisi critica della
società sono a questo proposito indispen- COMPETENZE ETICHE E SCELTE DI VALORI. La
sabili. Le conoscenze sul mondo attuale persona costruisce se stessa e le sue relazio-
sono anche capacità di anticipazione, ca- ni con gli altri secondo un certo numero di va-
pacità di collocare i problemi e la loro so- lori. Questa dimensione etica, che viene co-
luzione nel tempo, di non limitarsi ad un stantemente richiamata, ha un aspetto affetti-
esame superficiale e immediato. Sappia- vo ed emotivo. Il dibattito a questo proposito
mo, ma troppo spesso sembra che ce ne è permanente. Per alcuni, l’adesione ai valori
dimentichiamo, che molte decisioni di og- dei diritti dell’uomo e della democrazia do-
gi avranno conseguenze domani, sia che vrebbe essere semplicemente il risultato di
consideriamo gli equilibri tra diversi ele- una procedimento razionale; per altri invece
menti di un contesto naturale oggi com- non è sufficiente decidere l’adesione per otte-
pletamente antropologizzato, la conserva- nerla. Aspetti affettivi ed emotivi sono sempre
zione per le generazioni future di risorse presenti non appena si tratta di pensarsi co-
sufficienti, siano esse energetiche o ali- me persona in rapporto agli altri e al mondo.
mentari, o ancora gli effetti a lungo termine L’ECD richiede che si lavori anche su questi
di investimenti nel nucleare o infine le ma- aspetti. La cittadinanza non si riduce ad un
nipolazioni genetiche per limitarci ad alcu- catalogo di diritti e di doveri, implica anche
ni rapidi esempi; appartenenza ad un gruppo, a gruppi, mette
– competenze di tipo procedurale, che si in gioco molto profondamente le identità. Di
spera siano trasferibili e quindi utilizzabili conseguenza richiede una dimensione etica,
in una molteplicità di situazioni. In aggiun- anch’essa carica di una dimensione affettiva,
ta a varie capacità intellettuali generali, ad personale e collettiva.
esempio di analisi e di sintesi, insistiamo
su due capacità particolarmente pertinen- Per quanto numerosi essi siano, i valori in
ti per la cittadinanza democratica: la ca- gioco, per i quali è necessario un lavoro di co-
pacità di argomentare, legata al dibattito, struzione e di riflessione, si incentrano sulla li-
e la capacità riflessiva, vale a dire la capa- bertà, l’uguaglianza e la solidarietà. Essi impli-
cità di riesaminare le azioni e le argomen- cano il riconoscimento e il rispetto di sé e de-
tazione alla luce dei principi e dei valori dei gli altri, capacità di ascolto, una riflessione sul
diritti dell’uomo, di riflettere sul senso e sui posto della violenza nella società e il suo con-
limiti dell’azione possibile, sui conflitti di trollo nella risoluzione dei conflitti. Richiedono
valori e di interessi, ecc.; l’accettazione positiva delle differenze e della
– la conoscenza dei principi e dei valori dei diversità, e di accordare fiducia all’altro.
diritti dell’uomo e della cittadinanza demo- A questo proposito, conviene andare oltre
cratica. Questi principi e valori sono in pri- un concetto ristretto di tolleranza, la cui ne-
mo luogo il risultato di una costruzione ra- cessità viene spesso proclamata. In effetti, la
zionale, ma si richiamano più profonda- tolleranza non si riduce all’accettazione della
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 173
19. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 174
differenza, accettazione che è talvolta indiffe- conflitto e di cercare di stabilire la verità.
renza; essa richiede che si riconoscano i pro- La risoluzione dei conflitti si può ottenere
pri limiti e si consideri l’altro come deposita- in una prospettiva di mediazione che si
rio, proprio come lo siamo noi, di una parte di sforza di costruire un accordo tra le parti, o
umanità; ciascun individuo ha bisogno degli secondo principi di giustizia ove la deci-
altri per costruirsi come soggetto umano. Il ri- sione appartiene a un terzo secondo leggi
ferimento ai valori è particolarmente impor- e principi definiti a monte della soluzione
tante per evitare qualunque strumentalizza- dei conflitti;
zione del diritto; – la capacità di intervenire in un dibattito
pubblico, di argomentare e scegliere in si-
CAPACITÀ DI AZIONE, talvolta chiamate COM- tuazione.
PETENZE SOCIALI. Conoscenze, atteggiamenti,
valori, acquistano senso nel quotidiano della Avremmo potuto presentare queste com-
vita personale e sociale; esse si traducono in petenze a forma di triangolo, con “cognitive”,
capacità di azione, in competenze sociali, e “etiche e valoriali” e “sociali” ai tre vertici, in
contribuiscono a dare senso alla presenza di modo da sottolinearne visivamente i legami.
ciascuno nei suoi rapporti con gli altri e con il Nessuna categoria esclude l’altra e in ciascu-
mondo. Si tratta di rafforzare la capacità degli na situazione le tre categorie sono interdipen-
attori sociali di prendere iniziative e di assu- denti; esse sono tre dimensioni della presenza
mere responsabilità nella società. Anche qui di ciascuno nel mondo e della sua relazione
una lista completa è impossibile; riprendiamo con gli altri. Così, ad esempio, la risoluzione
tuttavia alcune di queste capacità frequente- pacifica dei conflitti implica conoscenze sui
mente menzionate: principi democratici che stanno alla base di
– la capacità di vivere con gli altri, di coope- tale risoluzione, l’adozione di un atteggiamen-
rare, di costruire e realizzare progetti co- to che permette al singolo di controllare la
muni, di assumere responsabilità. Più in propria violenza e di accettare di non farsi giu-
generale, questa capacità apre alla dimen- stizia da solo, il possesso di capacità di azio-
sione dell’interculturalità, in particolare al- ne in relazione al dibattito. La maggior parte
la necessità di apprendere più lingue. Le delle competenze così classificate si riferisco-
lingue sono qui concepite non solamente no ugualmente agli altri due campi. Ad esem-
come strumenti per comunicare con altre pio, l’argomentazione e il dibattito richiedono
persone, ma anche, anzi soprattutto, co- conoscenze sull’oggetto di cui si parla, capa-
me chiavi di accesso ad altri modi di pen- cità d’ascolto dell’altro, il riconoscimento del
sare e di comprendere, ad altre culture. suo punto di vista, oltre che l’applicazione di
L’interculturale non si limita in questa pro- queste capacità alla situazione particolare.
spettiva alla sola dimensione della lingua, Non esiste vera cittadinanza al di fuori di quel-
ma fa riferimento a tutto ciò che è legato la che si esercita entro e attraverso le azioni
alle culture, come ad esempio la storia; della persona; e per altro verso, la conoscen-
– la capacità di risolvere i conflitti secondo i za e la riflessione sui propri atti e sul loro si-
principi del diritto democratico, e in parti- gnificato sociale e personale, pratico ed etico,
colare secondo i due principi fondamenta- sono ugualmente importanti. A seconda dei
li, che sono il ricorso ad una terza persona vari dispositivi di formazione e di educazione,
non coinvolta nel conflitto, e la discussio- è meglio mettere l’accento sulla dimensione
ne, con l’obiettivo di ascoltare le parti in meno presente. L’interesse di questo tipo di
174 FRANÇOIS AUDIGIER
20. 11-Documento Audigier 7-02-2003 17:47 Pagina 175
Il documento
costruzione è anche di offrire uno strumento servizi. Riguarda direttamente il lavoro e le sue
che favorisce la valutazione delle pratiche e in- modalità organizzative, i risultati del lavoro e la
vita a riorientarle. distribuzione dei suoi frutti. Essa richiede com-
petenze economiche, vale a dire conoscenze
4.2. UNA SECONDA CLASSIFICAZIONE sul funzionamento della realtà economica,
realtà che comprende il mondo del lavoro;
Una seconda classificazione è stata proposta la DIMENSIONE CULTURALE rimanda alle rap-
specificatamente da Ruud Veldhuis, che di- presentazioni collettive, agli immaginari e ai
stingue quattro dimensioni della cittadinanza, valori condivisi. Essa implica, come le altre e
dimensioni che si basano sull’analisi della vita talvolta più di quelle, una competenza storica,
sociale: politica e giuridica, sociale, culturale, il riconoscimento di un patrimonio culturale
economica. Come per la classificazione pre- comune, con le sue diverse componenti, un
cedente, non si tratta di dimensioni rigida- patrimonio mobile, un patrimonio da scam-
mente separate, ma piuttosto di principi ge- biare con altri. La cultura è anche legata a ca-
nerali per la classificazione e la chiarificazione pacità che sono alla base dei sistemi scolasti-
di competenze per una ECD. Per alcuni, si trat- ci in Europa, capacità di leggere e scrivere,
ta di quattro dimensioni di egual peso e natu- capacità di spostarsi in un universo linguisti-
ra; per altri, la dimensione politica e giuridica co e di acquisirne altri. Queste ultime capacità
costituisce una dimensione trasversale, in sono condizioni necessarie a qualsiasi ECD.
quanto le questioni del potere e del diritto at-
traversano le altre tre dimensioni, l’economi- Benché diverse nelle forme della loro pre-
ca, la sociale e la culturale. sentazione, queste due classificazioni concor-
dano nel sottolineare l’importanza della co-
A rischio di introdurre alcune ripetizioni ri- struzione di una coscienza sociale critica, vale
spetto alla prima classificazione, tracciamo le a dire di una consapevolezza di appartenere al
finalità e il contenuto di ciascuna di queste di- mondo, una co-cittadinanza che si esprime at-
mensioni: traverso l’esplicazione delle proprie responsa-
bilità al quotidiano e richiama anche una di-
la DIMENSIONE POLITICA E GIURIDICA attiene ai mensione più ampia, capace di andare al di là
diritti e ai doveri nei confronti del sistema po- delle preoccupazioni immediate e locali. Que-
litico e della legge. Essa richiede conoscenze sta coscienza sociale, che è nel contempo co-
che riguardano il diritto e il sistema politico, at- scienza storica e coscienza territoriale, richie-
teggiamenti democratici e capacità di parteci- de la costruzione di una capacità del soggetto
pare e di esercitare responsabilità a tutti i livelli di prendere le distanze da sé e l’esistenza di
della vita pubblica; uno spazio pubblico di deliberazione.
la DIMENSIONE SOCIALE riguarda le relazioni
tra le persone e richiede la conoscenza di ciò
che fonda tali relazioni e del modo in cui fun- 5. LE PRATICHE
zionano nella società. Prioritarie sono qui le
competenze sociali. Questa dimensione è le- L’ECD non è solo una costruzione teorica, ma
gata alle altre, in particolare alla seguente per in primo luogo un invito per la pratica quoti-
il peso di valori come la solidarietà; diana, vale a dire un invito ad esercitare le pro-
la DIMENSIONE ECONOMICA riguarda i mondi prie libertà all’interno di un quadro disegnato
della produzione e del consumo di beni e di dalle leggi democratiche, entro lo spazio trac-
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA 175