Come interagire con le imprese per ottenere fondi o partnership? In attesa della riforma del terzo settore qualche utile consiglio di comunicazione e fundraising per le organizzazioni non profit per orientarsi nel mondo delle imprese.
Quando il 9 marzo del 2020 abbiamo realizzato che la pandemia da Covid-19 era reale e avrebbe stravolto le nostre vite a partire da quel mattino stesso, ci siamo tutti sentiti, spaventati e disorientati.
Durante prime settimane del lockdown le conversazioni con i miei clienti giravano intorno a un solo tema: cosa e come farei meglio a comunicare in questo momento? Come posso ricalibrare la mia strategia comunicativa?
Insieme a Giulia Smerilli (Social Media Specialist) e Marta Romagnoli (Graphic Designer), abbiamo condotto una rapida ricerca sulle iniziative avviate dai imprese e brand grandi e piccoli che hanno reagito all’emergenza mettendo in campo empatia, capacità di ascolto e spirito proattivo.
Così nasce il progetto Virtuosi Non Virali: una serie di case study su alcune buone idee di comunicazione realizzate da aziende, enti no profit, freelance e startup durante il lockdown della terribile primavera del 2020.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Tra Social Web e Formazione: nuovi incentivi per le PMIProgress Community
Il web e tutto il mondo della comunicazione sono in piena rivoluzione: l’avvento dei social network ha cambiato le Regole dell’advertising, in rete ormai non si vende ma si dialoga attraverso nuove dinamiche. Ogni azienda, anche la più piccola, può essere “sociale” e trovare
nline uno spazio importante per raccontare la sua esperienza e farsi conoscere. Lo strumento è facile e alla portata di tutti, le potenzialità sono enormi ma le aziende non sanno come sfruttarle o lo fanno in maniera errata, la formazione diventa così una risorsa valida, immediata e concreta.
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Quando il 9 marzo del 2020 abbiamo realizzato che la pandemia da Covid-19 era reale e avrebbe stravolto le nostre vite a partire da quel mattino stesso, ci siamo tutti sentiti, spaventati e disorientati.
Durante prime settimane del lockdown le conversazioni con i miei clienti giravano intorno a un solo tema: cosa e come farei meglio a comunicare in questo momento? Come posso ricalibrare la mia strategia comunicativa?
Insieme a Giulia Smerilli (Social Media Specialist) e Marta Romagnoli (Graphic Designer), abbiamo condotto una rapida ricerca sulle iniziative avviate dai imprese e brand grandi e piccoli che hanno reagito all’emergenza mettendo in campo empatia, capacità di ascolto e spirito proattivo.
Così nasce il progetto Virtuosi Non Virali: una serie di case study su alcune buone idee di comunicazione realizzate da aziende, enti no profit, freelance e startup durante il lockdown della terribile primavera del 2020.
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Tra Social Web e Formazione: nuovi incentivi per le PMIProgress Community
Il web e tutto il mondo della comunicazione sono in piena rivoluzione: l’avvento dei social network ha cambiato le Regole dell’advertising, in rete ormai non si vende ma si dialoga attraverso nuove dinamiche. Ogni azienda, anche la più piccola, può essere “sociale” e trovare
nline uno spazio importante per raccontare la sua esperienza e farsi conoscere. Lo strumento è facile e alla portata di tutti, le potenzialità sono enormi ma le aziende non sanno come sfruttarle o lo fanno in maniera errata, la formazione diventa così una risorsa valida, immediata e concreta.
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Facebook for Business - Capitolo 2 - Le regole del giocoHouseLead Italia
Quando si parla di Facebook si è soliti nominare quelle azioni che tutti svolgiamo nei nostri profili. Azioni come mettere foto con amici e conoscenti, mettere un “Mi Piace” a contenuti trovati interessanti e commentare i medesimi, sono prassi per un numero sempre più crescente di persone.
Ma oltre a questo c’è di più. C’è il lato aziendale di Facebook. Scoprilo leggendo il capitolo!
Social media, stili di vita digitali e reputation- Gerenzani IAB Forumcarla campana
Social Media, stili di vita digitali e (Digital) Reputation. Come integrare l'ascolto della rete con i driver della Reputation per una gestione efficiente degli interventi di Digital PR
Description
“Diamond Fashion Research 2010” è uno studio relativo all'uso delle nuove tecnologie per il marketing e la comunicazione da parte delle aziende che operano nel settore moda , lo studio prevede:
1) approfondimento della situazione attuale relativamente agli investimenti (o investimenti prossimi) delle aziende in nuove tecnologie per il marketing e la comunicazione (raccolta e sviluppo di ricerche di mercato, analisi trend, articoli di opinion leader e case history)
2) approfondimento relativo agli strumenti e alle tecniche più innovative già disponibili per il marketing e la comunicazione
3) realizzazione di una ricerca inedita sulla presenza dei grandi Brand sui social media e sulla gestione di contenuti e interazioni (Come comunicano le aziende sui social media?)
4) realizzazione di una ricerca inedita sulle interazioni dei fan all’interno delle pagine dei grandi Brand completa di sondaggio a campione sui fan delle pagine moda (Cosa vogliono gli utenti?) e individuazione del “Fan-Rate” (termine da noi coniato per definire un indicatore quantitativo di interazione da parte dei fan)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
(presentato al Seminario UNICOM: il riscatto del Sud comincia dalla comunicazione?
Lecce, 12 ottobre 2012)
Social Media Marketing per il No Profit - Analisi Mercato, SWOT, Posizionamen...Francesco Cambi
Analisi web marketing e Social Media Management. Studio della comunicazione digital, on e off line delle principali Onlus Italiane. Analisi attraverso i principali tool gratuiti delle pagine facebook, twitter, instagram, pinterest, google+ e del canale youtube. I principali strumenti sono stati: Google trend, Social Mention, Wildfire Google, Monitor Wildfire... In seguito sono passato ad un'analisi della coerenza, del percorso narrativo, delle isotopie e della capacità di creare engagement di ogni pagina social. Inoltre mi sono soffermato sull'analisi SWOT della situazione attuale di Save The Children per trovare alcune opportunità da portare avanti con narrazioni e campagne di comunicazione e marketing. Infine ho utilizzato le tecniche di ANALISI SEMIOTICA per definire un quadrato dei posizionamenti, del tono di voce e delle leve alla base della comunicazione delle principali Associazioni no profit per proporre nuove soluzioni.
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfundingProforma
Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)
Sommario:
1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
Scoprire gruppi interessanti per il marketing all’interno delle comunità virt...Loredana Liverani
Discussione critica dell'articolo “Wang, K.-Y., et al., Discovering interest groups for marketing in virtual communities: An integrated approach, Journal of Business Research (2012)”, con approfondimento su SNA e virtual communities, in particolar modo riguardo l'importanza degli "influencer".
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Facebook for Business - Capitolo 2 - Le regole del giocoHouseLead Italia
Quando si parla di Facebook si è soliti nominare quelle azioni che tutti svolgiamo nei nostri profili. Azioni come mettere foto con amici e conoscenti, mettere un “Mi Piace” a contenuti trovati interessanti e commentare i medesimi, sono prassi per un numero sempre più crescente di persone.
Ma oltre a questo c’è di più. C’è il lato aziendale di Facebook. Scoprilo leggendo il capitolo!
Social media, stili di vita digitali e reputation- Gerenzani IAB Forumcarla campana
Social Media, stili di vita digitali e (Digital) Reputation. Come integrare l'ascolto della rete con i driver della Reputation per una gestione efficiente degli interventi di Digital PR
Description
“Diamond Fashion Research 2010” è uno studio relativo all'uso delle nuove tecnologie per il marketing e la comunicazione da parte delle aziende che operano nel settore moda , lo studio prevede:
1) approfondimento della situazione attuale relativamente agli investimenti (o investimenti prossimi) delle aziende in nuove tecnologie per il marketing e la comunicazione (raccolta e sviluppo di ricerche di mercato, analisi trend, articoli di opinion leader e case history)
2) approfondimento relativo agli strumenti e alle tecniche più innovative già disponibili per il marketing e la comunicazione
3) realizzazione di una ricerca inedita sulla presenza dei grandi Brand sui social media e sulla gestione di contenuti e interazioni (Come comunicano le aziende sui social media?)
4) realizzazione di una ricerca inedita sulle interazioni dei fan all’interno delle pagine dei grandi Brand completa di sondaggio a campione sui fan delle pagine moda (Cosa vogliono gli utenti?) e individuazione del “Fan-Rate” (termine da noi coniato per definire un indicatore quantitativo di interazione da parte dei fan)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
(presentato al Seminario UNICOM: il riscatto del Sud comincia dalla comunicazione?
Lecce, 12 ottobre 2012)
Social Media Marketing per il No Profit - Analisi Mercato, SWOT, Posizionamen...Francesco Cambi
Analisi web marketing e Social Media Management. Studio della comunicazione digital, on e off line delle principali Onlus Italiane. Analisi attraverso i principali tool gratuiti delle pagine facebook, twitter, instagram, pinterest, google+ e del canale youtube. I principali strumenti sono stati: Google trend, Social Mention, Wildfire Google, Monitor Wildfire... In seguito sono passato ad un'analisi della coerenza, del percorso narrativo, delle isotopie e della capacità di creare engagement di ogni pagina social. Inoltre mi sono soffermato sull'analisi SWOT della situazione attuale di Save The Children per trovare alcune opportunità da portare avanti con narrazioni e campagne di comunicazione e marketing. Infine ho utilizzato le tecniche di ANALISI SEMIOTICA per definire un quadrato dei posizionamenti, del tono di voce e delle leve alla base della comunicazione delle principali Associazioni no profit per proporre nuove soluzioni.
Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfundingProforma
Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)
Sommario:
1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding
• elementi costitutivi
• modalità di raccolta
• piattaforme di raccolta
• la strategia di comunicazione
2. Case study: la campagna di crowdfunding
di Valigia Blu (2015)
• il questionario
• la piattaforma
• le ricompense
• la strategia di comunicazione
• il gruppo di lavoro
• il video di lancio
• gli aggiornamenti intermedi
• i risultati finali
Scoprire gruppi interessanti per il marketing all’interno delle comunità virt...Loredana Liverani
Discussione critica dell'articolo “Wang, K.-Y., et al., Discovering interest groups for marketing in virtual communities: An integrated approach, Journal of Business Research (2012)”, con approfondimento su SNA e virtual communities, in particolar modo riguardo l'importanza degli "influencer".
Quinta ricerca comparativa Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito...Marina Ripoli
È stata presentata 5 ottobre 2016 presso la stampa della Camera dei Deputati l’indagine comparativa 2016 “Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America” a cura del Centro Studi sul Nonprofit, Raise the Wind e Costruiamo Consenso. Autori Raffaele Picilli, Marina Ripoli e Salvatore Di Falco.
Nei decenni numerosi farmaci e vaccini sono stati introdotti e ritirati a seguito delle avversioni riscontrate; molte volte la dimostrazione della loro dannosità è avvenuta dopo anni di lotte e di preconcetti istituzionali.
Per questo motivo esistono dei dubbi sui vaccini infantili che meritano un'attenta ed approfondita valutazione.
Se i casi di gravi reazioni ai vaccini sono presenti in Italia come in tutto il mondo, perché le aziende che li producono non ci avvisano dei possibili rischi attraverso i foglietti illustrativi o informando i pediatri?
Se sono necessari, perché risultano obbligatori solo in Italia a differenza degli altri paesi nel mondo?
Perché le aziende ASL toscane mettono pressioni con numerosi solleciti affinchè si eseguano le vaccinazioni, mancando di informare che non sono più obbligatorie?
Perchè le aziende farmaceutiche hanno declinato ogni responsabilità penale sui vaccini prodotti, scaricandola di fatto sullo Stato?
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Content Marketing - alla conquista dei pubblici della Digital Age LUZ
Background, i principali trend e gli attori della Digital Age
Social Media Revolution, capire i linguaggi, oltre la tecnologia
Content Marketing performance, fedeltà a patto di credibilità: il caso Samsung Instagram storytelling by LUZ
Content Marketing - alla conquista dei pubblici della Digital AgeLUZ
Background, i principali trend e gli attori della Digital Age
Social Media Revolution, capire i linguaggi, oltre la tecnologia
Content Marketing performance, fedeltà a patto di credibilità: il caso Samsung Instagram storytelling by LUZ
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Le nuove regole della comunicazione, valide in tutti i processi di reputazione, brand e acquisto di beni e prodotti. Il content marketing nei mercati b2b, b2c e nelle attività di media relations confronti di giornalisti e nuovi influencer.
Quattro capitoli:
1-il problema che abbiamo
2- la morte della vecchia comunicazione
3- la soluzione del content marketing
4 - ii passi del content marketing.
Più alcuni esempi, alcuni consigli e alcuni warning.
Slide realizzate per la lezione tenuta il 20 giugno 2015 all'università di Asti nel "Corso breve di Alta Formazione per imprenditori e star-up dei settori turistico-ricettivo, enogastronomico e culturale".
Lo scopo del workshop è quello di fornire agli imprenditori una visione chiara sull'ecosistema dei social media.
Per poter prendere delle decisioni consapevoli è indispensabile comprendere il quadro nel suo insieme.
Gli argomenti:
Come è cambiato il marketing rispetto a ieri
Definizione di strategia
Cosa sono i social media
Perchè sono importanti rispetto alle aziende
I dati dei social media in Svizzera
L'ecosistema social
Come raggiungere i risulati: Strategia, analisi e contenuti
Il funnel: cos'e'?
Funnel vs Flyweels
Il percorso di acquisizione dell'utente
Il piano editoriale: le 4 macro aree indispensabili
L'utente tipo: customer avatar
Social media ADV: obiettivi, copy e creatività
Consapevolezza dei clienti rispetto al prodotto
Il retargeting
Il tracciamento sui social network: eventi interni ed eventi
esterni
Facebook Analytics
Un caso studio
Content Marketing. Gli errori da non ripetere su internet. Dieci storie dal v...Stefano Labate
Internet, social network e dispositivi mobili hanno cambiato
i canali dove i consumatori formano le proprie scelte. Ma cosa hanno scoperto le aziende che che li presidiano? Cosa non è andato come pensavamo? Cosa devono sapere quelli che vogliono cominciare ad essere presenti in rete? Che buone storie racconta il mondo del vino? Ecco le slide relative a "Content Marketing: ecco le store che fanno bene al vino" realizzato nel corso del convegno “Psicologia del Marketing Enologico” tenutosi ad Alba, Scuola Enologica Umberto I, il 19 febbraio 2015.
1 Laboratorio presso l'Università Federico II di Napoli insieme al Dipartimento di Economia, Unina e Solidarius Italia.
Sono stati trattati i seguenti temi:
Presentazione di NeXt, obiettivi e azioni della nuova economia
Il Voto col Portafoglio e il Consumo critico
Programma dei Laboratori e risultati dell'edizione 2014/2015
ARREDAMENTO, PETFOOD e UTILITY: tre settori impegnati in NUOVE SFIDE. Le aziende dell’arredo sono proiettate a conquistare il segmento dei Millennials. Il petfood sperimenta nuovi modi di comunicazione, umanizzando i pet e infine le utilities sono sempre più impegnate sul fronte della trasparenza e sostenibilità.
Fra i trend di questo mese, proponiamo i VISUAL TREND elaborati da Getty Images tra cui domina la ricerca di valori e di autenticità. GFK analizza invece il nuovo paradigma della DISINTERMEDIAZIONE e di come stia cambiando le regole del gioco dei mercati.
Nella sezione marketing, affrontiamo tre tematiche: I LOYALTY PROGRAM delle banche per accrescere l’operatività di carte di credito e conti correnti; il brand Ducati, come caso eccellente di una BRAND COMMMUNITY; il concetto di CONSUMATORE MULTICANALE con i risultati dell’Osservatorio Multicanalità 2016.
NUOVI MODELLI DI BUSINESS si stanno affermando, di pari passo con l’evoluzione tecnologica: parliamo di PLATFIRM, ovvero le imprese-piattaforma che producono servizi senza possederne i mezzi e del modello «AS A SERVICE», che fornisce servizi di business scalabili e a consumo per aziende che vogliono cambiare rapidamente.
La riflessione di questo mese sui TARGET, è rivolta alla scoperta dei VENTENNI, la generazione post-capitalista definita da attitudine creativa, innovatività sociale e cosmopolismo. Presentiamo un
target emergente: l’IN-TERTAINER, che ricrea tra le mura di casa esperienze premium tipiche del fuoricasa. Infine uno sguardo sugli ITALIANI e la loro metamorfosi socio-economica avvenuta nel corso dell’ultimo secolo.
Il corso punta a fornire tutte le indicazioni teoriche e pratiche necessarie per gestire in autonomia tutte le azioni di comunicazione e marketing nel web attuale.
L’obiettivo è di portare i partecipanti a conoscere a fondo le opportunità del web com’è oggi e a utilizzare con il massimo profitto i più efficaci strumenti di web marketing attualmente esistenti.
Presentazione della Quinta ricerca comparativa "Fundraising per la politica i...Marina Ripoli
Mercoledì 5 ottobre 2016, alle ore 14.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati sarà presentata la quinta edizione della ricerca comparativa "Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America" a cura del Centro Studi sul Nonprofit, Raise the Wind, Costruiamo Consenso e Competere.
I risultati dell’edizione 2016 della ricerca saranno presentati dagli autori Raffaele Picilli e Marina Ripoli, rispettivamente esperti e consulenti in materia di fundraising e comunicazione politica.
Seguiranno le riflessioni e le testimonianze di Maurizio Bianconi, Deputato Conservatori e Riformisti, già tesoriere di Forza Italia; Antonio Misiani, Deputato, già tesoriere del Partito Democratico; Antonio Palmieri, Deputato, Responsabile internet e nuove tecnologie di Forza Italia; Domenico Petrolo, Coordinatore Ufficio Fundraising PD Nazionale.
Modererà Roberto Race, spindoctor, Segretario Generale del think tank Competere.
Le conclusioni saranno tenute dal Presidente di Ipsos Italia, Nando Pagnoncelli.
La ricerca comparativa sul fundraising per la politica tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America –consente di monitorare la risposta dei partiti e movimenti italiani di fronte alla sfida della creazione di un sistema di autofinanziamento virtuoso e diffuso e di conseguenza la loro capacità di reimpostare organizzazioni, strategie comunicative e strumenti di marketing politico in funzione del political fundraising. Il tutto comparato agli scenari internazionali della raccolta fondi di tradizione anglosassone. La nuova edizione della ricerca sottolinea in particolare un confronto tra i dati rilevati nel 2013 (anno precedente all’entrata in vigore della legge sull’abolizione del finanziamento pubblico diretto) e quelli registrati nel 2016 (ultimo anno prima del taglio definitivo del finanziamento pubblico diretto).
Seminario La raccolta fondi per sostenere progetti sociali, pubblici e politiciMarina Ripoli
Re.Work, Raise the Wind e CostruiamoConsenso hanno organizzato il 23 ottobre un seminario gratuito sul tema dellla raccolta fondi. Marina Ripoli ha tenuto un intervento sul ruolo della comunicazione nelle strategie di fundraising.
Come e perchè finanziare la politica | 20-21-novembre-2015Marina Ripoli
Il 20 e il 21 novembre 2015 Costruiamo Consenso terrà nell'ambito dei corsi di formazione di "Running Academy" il corso "Come e perchè fianziare la politica". Con l’approvazione della legge 13/2014 che prevede, per gradi, l’abolizione del finanziamento pubblico diretto alla politica si aprono nuovi scenari di raccolta fondi da parte dei partiti. Obiettivo del corso è fornire ai partecipanti una completa panoramica di tutti gli strumenti necessari per sostenere economicamente la politica. Partendo dall’analisi del tessuto normativo che regolerà il finanziamento privato analizzeremo i princìpi del fundraising, le tecniche e gli scenari che si prospettano per quelle aziende che decidono di finanziare la politica. Il corso è rivolto a consulenti politici, spindoctor, comunicatori, giornalisti, manager che si occupano di relazioni esterne ed istituzionali, consulenti e liberi professionisti che operano nell’ambito dei rapporti con i decisori pubblici. Il corso, di 12 ore, è a numero chiuso per garantire la qualità delle attività didattiche. Si svolgerà in formula weekend presso la sede di Running - via degli Scialoja 18, Roma
Come comunicare il Fundraising politico | Corso OPeRA 19 giugno 2015 UrbinoMarina Ripoli
Il 19 giugno sono stata speaker di OPeRA (Opinione Pubblica e Rappresentanza), il corso di formazione permanente sulla comunicazione politica, diretto da Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli. Insieme a Raffaele Picilli e all’On. Antonio Misiani, ho tenuto un modulo specifico sul fundraising politico per spiegare questa materia ancora poco esplorata della comunicazione politica.
Il corso OPeRA già partito dal mese di marzo si tiene all’Università di Urbino “Carlo Bo” ed è organizzato dal Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell’Università urbinate. La partecipazione a questo prestigioso corso rappresenta per Costruiamo Consenso un riconoscimento per l’attenzione che già da tre anni sta dando a questo tema. Nel 2013 è infatti iniziata la stesura del libro poi pubblicato nel 2014, che rappresenta tuttora un punto di riferimento in materia.
Programma Corso OPERA 2015 | Il 19 giugno 2015 il modulo sul fundraising poli...Marina Ripoli
E' partito a fine marzo OPeRa (Opinione Pubblica e RAppresentanza), il corso di formazione permanente sulla comunicazione politica, diretto da Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli. Il 19 giugno sarò protagonista insieme ad Antonio Misiani e Raffaele Picilli del modulo sul fundraising politico. Il corso si tiene all'università di Urbino "Carlo Bo" ed è organizzato dal Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell'Università urbinate.
Strategie di comunicazione per la ricerca economica | Taranto, 18 maggio 2015Marina Ripoli
Seminario a Taranto presso l'Università di Bari "Aldo Moro" organizzato dall'Autorità Portuale di Taranto. Il seminario si è focalizzato sulla metodologia della ricerca nell'ambito del management della portualità. La presentazione verte sulle strategie di comunicazione per la ricerca economica dell'Osservatorio Maritime Economy (www.srm-maritimeconomy.com).
Fundraising, Primarie e Regionali. Una nuova visione della comunicazione poli...Marina Ripoli
In occasione della presentazione del mio libro a Piano di Sorrento, il 23 febbraio 2015, ho esposto un focus su Fundraising, Comunicazione Politica, Primarie e Regionali.
A Salerno Fundrasing e Comunicazione per la Politica | 28 novembre 2014Marina Ripoli
Il 28 novembre 2014 alle ore 17, l’associazione «Personæ Territori» ha presentato a Salerno presso il Salone Bottiglieri della Provincia il libro «Fundraising e Comunicazione per la politica» di Raffaele Picilli e Marina Ripoli, pubblicato da Rubbettino Editore. Sono intervenuti Adalgiso Amendola, professore di Economia Politica dell’Università di Salerno, e Francesco Amoretti, professore di Scienza politica e di Comunicazione politica dell’Università degli Studi di Salerno. L’introduzione e il coordinamento sono stati affidati affidati a Teresa Armato, giornalista e componente della direzione nazionale Pd. Conclusioni di Alfonso Andria, presidente dell’associazione «Personæ Territori».
La Comunicazione Politica in Europa. La sfida del fundraising e del people ra...Marina Ripoli
Terzo seminario del IV Ciclo Verso Europa2020 coordinato e promosso dall'Associazione Prospettiva Europea. Nell'ambito dell'incontro, organizzato in collaborazione con Università Telematica Pegaso e Rubbettino Editore, ho presentato con Raffaele Picilli il libro "Fundraising e Comunicazione per la Politica" cogliendo l'occasione per l'analisi della comunicazione in Europa.
La comunicazione politica in Europa. La sfida del fundraising e del people ra...Marina Ripoli
Terzo seminario del IV Ciclo Verso Europa2020 coordinato e promosso dall'Associazione Prospettiva Europea.
Nell'ambito dell'incontro, organizzato in collaborazione con Università Telematica Pegaso e Rubbettino Editore, sarà presentato il libro "Fundraising e Comunicazione per la Politica" di Raffaele Picilli e Marina Ripoli.
Il seminario avrà inizio alle 16,15 con il saluto introduttivo di Alessandra Schettino, in rappresentanza dell' Università Telematica Pegaso e l'introduzione di Roberto Giuliani, Presidente di Prospettiva Europea. Interverrano Marina Ripoli, giornalista e consulente politico, Raffaele Picilli, fundraiser amministratore del Network "Raise the Wind" e Peppe Iannicelli, giornalista e esperto di comunicazione. L'incontro è gratuito ed aperto al pubblico. Per registrarsi inviare una mail con i propri riferimenti all'indirizzo info@prospettivaeuropea.it.
Per informazioni: 3461527838 - 3398347817
Presentazione Libro Fundraising e Comunicazione per la Politica | Roma 14 ott...Marina Ripoli
#SaveTheDate: Martedì 14 ottobre alle 18 sarò a Roma con Alessandro Cattaneo, Responsabile Formazione Amministratori Locali, FI e Alessia Rotta, Responsabile Comunicazione PD per discutere del mio libro "Fundraising e Comunicazione per la Politica" | Vi aspetto alla Libreria IBS in Via Nazionale 254.
Corso di Formazione Fundraising Politico | Programma Roma 22 ottobre 2014Marina Ripoli
Il 22 ottobre a Roma un corso completo sulle strategie di comunicazione e sugli strumenti del fundraising politico. Tutto per capire cosa fare, come e quando: raccolta fondi, gestione dei donatori, comunicazione politica per il fundrasing, utilizzo del database, programmi di fidelizzazione e strategie online.
Per maggiori informazioni o iscrizioni: http://goo.gl/T77ZM3
27-9-2014 Corso Formazione PD Molise - Saper VincereMarina Ripoli
Alla terza lezione della scuola di formazione organizzata dalla segreteria Pd Molise, modulo “Saper vincere”, si è parlato anche di comunicazione e fundraising per la politica - sabato 27 settembre Roccapipirozzi (Sesto Campano – Isernia).
Fiera dei Beni Comuni 19-09-14 - Picilli - RipoliMarina Ripoli
Partecipazione alla Fiera dei Beni Comuni il 19 settembre 2014 "Comunicazione e Fundrainsing per il volontariato: soluzioni immediate"... Dieci suggerimenti per far funzionare fundraising e comunicazione
Comunicare tra profit e non profit | Volontariato e Imprese | Corso CSV Napoli
1. 1CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
VOLONTARIATO E IMPRESA
COMUNICARE
TRA PROFIT E NON PROFIT:
LE SOLUZIONI
SEMINARIOCSVNAPOLI | 19-20MARZO2015 | MARINARIPOLI
3. 3CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Presentarcicomepartnerattivieaffidabilidacoinvolgereesupportare
2. Parlarelaloro“lingua”
3. Darequalcosaincambio
3 CONSIGLI PER COMINCIARE...
4. 4CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Partiamo da noi: Comunicare in modo efficace
2. Chi sono loro: Capire come pensano le imprese e cosa vogliono
3. Come realizzare progetti con le imprese: Corporate Fundrasing
4. Come interagire con le imprese
5. Documento Buona Causa, Business Plan, Piano Comunicazione
6. Esercitazioni e simulazioni
TABELLA DI MARCIA
5. 5CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COMUNICARE
IN MODO EFFICACE
...ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE
6. 6CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Esisteavoltelafalsacredenzache“comunicare”rappresentiqualcosadi
intangibile,astrattoequindiqualcosadiminorvalorerispettoal“fare”,
rispettoalleattivitàconcretechesipossonosvolgereperilbenecomune.
• Nonècosìperchénonc’èunacontrapposizioneesclusivatrail“dire”eil
“fare”...ognidireèancheunfare[Austin].
• L’etimolatinodellaparola«comunicazione»è«communicatio»,ovvero
mettereincomune,renderepartecipel’altro.Quindioltreacosa
comunicareèimportantecomelocomunichiamo,èimportanteriuscireafar
comprendereilnostromessaggio,raggiungereilnostro obiettivo e per farlo
è necessario entrare in relazione con l’altro.
L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE
7. 7CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Perchéraggiungendogliobiettivi«immateriali»,gli«obiettividicomunicazione»
possiamoraggiungere:inostriobiettivi«materiali»:
• Presentareservizieiniziative
• Raccoglierefondi
• CrearePartnership
masoprattuttoquelli«filantropici»:
• Curare,proteggere,valorizzareilbenecomune.
PERCHÉ COMUNICARE?
8. 8CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COMUNICAZIONE INTERNA
• condividere la missione con tutti i membri dell’organizzazione
• valorizzareillavorodeivolontari
COMUNICAZIONEESTERNA
• creare relazioni durature
• ottenere maggiore visibilità
• sensibilizzare e fidelizzare
• rendere partecipe l’opinione pubblica
• creare consenso intorno alla causa dell’organizzazione
• creare e consolidare una buona reputazione
OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE
9. 9CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
ÈGIUSTO
• Pianificare(pianocomunicazione,analisistrategica)
• Sceglierequalicontenuticomunicare
• Scegliereilmixmediamiglioreperraggiungereilfineprefissato
Comunicarecostantementeconidonatoriconcontenutioideeoriginali
ÈSBAGLIATO
• Pensarechesiagiustocomunicaretutto!Sifinisceconilcomunicaretroppo!
• Incoerenzatraicontenutipresenisuidiversimedia
• Nonutilizzareicontattichesiraccolgononeltempo
COME RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
10. 10CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Consapevolezza
2. Condivisione
3. Cuore e Ragione
4. Fattore Tempo
5. Viralità
10 CONSIGLI DA SEGUIRE
PER COMUNICARE E RACCOGLIERE FONDI
6. Sapersi presentare
7. Farsi vedere
8. Saper chiedere
9. Farsi ricordare
10. Saper ringraziare
15. 15CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
A Settembre 2014
AGIRE - Agenzia Italiana per la Risposta
alle Emergenze - approfittando
della popolarità dell’hashtag
#primogiornodiscuola, ha lanciato un
appello sui social network spiegando
che “è il #primogiornodiscuola … ma
non per tutti!“ AGIRE fa rifermento alla
crisi umanitaria in Medioriente.
4. FATTORE TEMPO (Tempestività)
16. 16CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Sfrutta il web, i social media
e soprattutto la rete relazionale
dei tuoi donatori.
Il donatore può diventare un
testimonial e se sensibilizzato
diventerà egli stesso
promotore della tua causa.
Così moltiplicherai i tuoi sforzi e
incrementerai i risultati.
Un esempio è l’Ice Bucket Challenge.
5. VIRALITÀ
18. 18CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Scegli una call-to-action semplice da seguire.
• Scegli il momento giusto.
• Aggiungi una sanzione per chi non partecipa.
• Coinvolgi testimonial celebri.
• Sfrutta la visibilità ottenuta.
• Non perdere di vista il risultato.
5. VIRALITÀ (regole)
[ IDEA PARTNERSHIP ] Perchè non coinvolgere un’azienda di
comunicazione/agenzia web per elaborare un’azione virale?
19. 19CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
6. SAPERSI PRESENTARE
20. 20CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
7. FARSI VEDERE
21. 21CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
8. SAPER CHIEDERE
22. 22CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
9. FARSI RICORDARE
L’ Inghilterra ricorda le sue vittime di guerra con il “Remembrance Day”
25. 25CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Sono organizzazioni di persone e di beni che hanno per finalità
la produzione e/o lo scambio di beni o servizi.
• Hanno uno scopo economico - profit - ossia conseguire un reddito,
un divario positivo fra il ricavo ottenuto dai beni o servizi venduti e il costo
delle risorse impiegate nella produzione. E’ il premio per il rischio d’impresa
• L’impresa è un sistema dinamico che opera in stretto collegamento con
sistemi più ampi: il mercato e l’ambiente. Concorre quindi alla ricerca di
vantaggi competitivi in un ambiente caratterizzato da vincoli ed opportunità.
COSA SONO LE IMPRESE?
26. 26CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
ISTITUZIONI
FINANZIARIE
IMPRESA
GRUPPI
POLITICI
SINDACATI
ASSOCIAZIONI
DICATEGORIA
SOCIETÀ
CIVILE
COMUNITÀ
LOCALE
GRUPPI DI
OPINIONE
GOVERNO
CENTRALE E
LOCALE
ASSOCIAZIONI
CONSUMATORI
MEDIA
CONCORRENTI CLIENTI
FORNITORI PROPIETARI
DIPENDENTI
Stakeholder primari
influenza diretta
nel breve periodo
Stakeholder secondari
incidono sul clima sociale
e sulle relazioni
aziendali nel
lungo
periodo
GLI INTERLOCUTORI DELLE IMPRESE
27. 27CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA E COME PENSANO GLI IMPRENDITORI?
POTERE
PRESTIGIO
PROFITTO
economiche VALORI ECONOMICI
etiche
Finalità
Tempo
VALORI ETICI
breve lungo
29. 29CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Una buona reputazione consente di:
• instaurare relazioni durature e profittevoli con i clienti, che di conseguenza
dimostreranno maggior propensione all’acquisto;
• impressionare positivamente tutti gli stakeholder (produttori, fornitori,
media, comunità locali e istituzioni), ottenendo un vantaggio competitivo;
• innalzare il posizionamento presso i target di riferimento nella logica di
aumentare l’interesse degli influencer, modificando positivamente la
percezione nell’audience.
LA REPUTAZIONE D’IMPRESA
30. 30CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• La reputazione è un indicatore di legittimità sociale che genera
un vantaggio competitivo e un potenziale di attrazione
di nuovi consumatori e fidelizzazione di quelli esistenti
• È un prodotto comunicativo derivante dalla interazione tra
comunicazione esterna, comportamenti di fatto e
significati espressi dalle reti relazionali dell’impresa.
• Ci vogliono 20 anni per costruire una buona reputazione,
bastano 5 minuti per rovinarla. [Warren Buffet]
LA REPUTAZIONE D’IMPRESA
31. 31CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
LE IMPRESE
HANNO L’OBIETTIVO
DI CREARE VALORE
NON SOLO ECONOMICO
MA ANCHE SOCIALE.
32. 32CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Il fenomeno della Corporate Social Responsability (CSR) o Responsabilità
Sociale d’Impresa (RSI) ha cominciato a diffondersi in Europa negli anni ‘80.
• Dal 2000 la CSR è anche un tema dell’Agenda UE (Consiglio UE - Lisbona)
intesa come uno degli strumenti strategici per realizzare in Europa una
società più competitiva e socialmente coesa.
• Nel 2001 e poi nel 2011 la Commisione Europea definisce la responsabilità
delle imprese considerando il loro impatto (sociale, etico, ambientale) sulla
società.
CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
33. 33CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Un’impresa è socialmente responsabile ogniqualvolta si dota di approcci
e strumenti per integrare nella propria gestione gli aspetti relativi a
tematiche ambientali, di etica, del rispetto dei diritti umani e dei diritti dei
consumatori, con il duplice obiettivo di massimizzare la creazione di valore
condiviso con gli stakeholders e di prevenire o mitigare gli impatti negativi
della propria attività.
• Ciò si traduce nell’adozione di una politica aziendale che sappia conciliare
gli obiettivi economici con quelli sociali, etici e ambientali del territorio di
riferimento, in un’ottica di sostenibilità futura.
CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
34. 34CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
GLI OBIETTIVI DELLE IMPRESE ‘RESPONSABILI’
SVILUPPO
ECONOMICO
Principio Triple
Bottom Line
PERFORMANCE
AMBIENTALE
INCLUSIONE
SOCIALE
35. 35CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Dimensione interna
• Gestione delle risorse umane
• Salute e sicurezza del lavoro
• Informazione e coinvolgimento degli stakeholder primari
Dimensione esterna
• Realizzazione di partnership con la comunità
• Campagne di marketing sociale
• Iniziative di finanza socialmente responsabile
• Innovazione di prodotto o servizio in ottica sociale o ambientale
LE AZIONI DELLE IMPRESE ‘RESPONSABILI‘
37. 37CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• L’aumento della “concorrenza” tra le organizzazioni non profit e di
volontariato, la costante diminuzione dei fondi e delle risorse pubbliche
destinate al terzo settore spingono ad avere un approccio sempre più
professionale nel rapporto con le imprese che dal canto loro possono
essere interessate a migliorare la propria reputazione grazie alla
partecipazione a progetti sociali.
• Con la crisi in atto anche le imprese “chiudono i rubinetti“? Ciò significa
che le erogazioni liberali sono più difficili da ottenere ma si apre la strada
a progetti più complessi di partnership, dove è importante la cura
dell’aspetto relazionale sopra ogni cosa.
...UN TERRENO FERTILE PER IL NON PROFIT
38. 38CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
CORPORATE FUNDRASING
... ALLA RICERCA DI UNA PARTNERSHIP
39. 39CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
QUALI INTERLOCUTORI SCEGLIERE
• Imprese (locali, nazionali, multinazionali)
• Fondazioni di impresa
• Associazioni di categoria
• Studi professionali
• Liberi professionisti
40. 40CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COME SELEZIONARE
Le imprese vengono individuate attraverso tre parametri
• Collegamenti
• Etica
• Interesse
• Capacità
41. 41CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Collegamenti
I collegamenti possono essere: Affettivi, Geografici, Settoriali.
• imprese con dirigenti e amministratori, membri dell’organizzazione
• imprese che hanno già sostenuto l’organizzazione
• imprese con le quali sono in atto rapporti tra i rispettivi consigli di
amministrazione o gli organi direttivi
• imprese in cui lavorano membri dell’organizzazione
• imprese attive sul territorio vicino alle sedi dell’organizzazione
42. 42CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Etica
Valutare “l’eticità” dell’azienda rispetto ai comportamenti verso:
• i dipendenti,
• l’ambiente,
• le condizioni di lavoro,
• la qualità dei prodotti.
Se avete relazioni con le aziende dotatevi di un Codice Etico.
43. 43CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Interesse
L’interesse dell’impresa nei confronti dell’organizzazione, dei suoi progetti,
dell’evento è essenziale:
• per la mission
• per il piano di comunicazione
• per l’impatto territoriale
44. 44CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Capacità
Individuare le imprese che hanno la capacità di erogare una donazione
adeguata al progetto immaginato.
• Analisi dei bilanci economici
• Analisi dei siti internet
• Analisi dei bilanci sociali
• Media
45. 45CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
TARGET
• imprese che producono beni e servizi usati dalla ONP o collaterali alla sua
mission e al progetto proposto
• imprese con le quali la ONP ha in comune un certo target
• imprese che vogliono aumentare il proprio livello di conoscenza/
apprezzamento presso il target di riferimento dell’ONP
• imprese desiderose di promuoversi, di creare un’immagine (reputazione)
migliore, di elevare la notorietà dei brand nelle comunità in cui operano
• imprese intenzionate a introdurre o promuovere nuovi prodotti o servizi
• imprese che festeggiano anniversari (es. anniversario di fondazione)
• imprese attive nella stessa nicchia di mercato
46. 46CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
FONTI DI RICERCA
• mappa relazionale dei membri dell’organizzazione
• testate di settore, economiche e generiche
• bilanci sociali
• elenchi presso associazioni di categoria, camera di commercio
• siti internet
• attraverso brainstorming
... occorre sviluppare una forte curiosità
47. 47CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA CHIEDERE ALL’AZIENDA?
• Per identificare strategie mirate è importante pensare alle aziende
considerandone i 3 elementi chiave:
1. persone (ogni uomo d’azienda, a qualsiasi livello, è una persona
chiamata a svolgere un compito professionale per cui viene remunerato,
con l’obiettivo di promuovere gli interessi dell’impresa);
2. budget (Il budget è lo strumento della programmazione aziendale:
evidenzia gli obiettivi economico-finanziari da realizzare in un intervallo
breve (un anno) e li traduce in programmi operativi dettagliati)
3. risorse (magazzini, uffici, fotocopiatrici, computer, prodotti, trasporti, ...).
48. 48CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA CHIEDERE ALL’AZIENDA?
• Finanziamento di un progetto
• Donazione
• Sponsorizzazione
• Formazione
• Consulenza
• Logistica
• Prodotti
• Materie prime
• Servizi
• Pubblici di riferimento
• PR
• Comunicazione
• Pubblicità Personale
• Altro...
49. 49CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
QUALI APPROCCI UTILIZZARE?
APPROCCIO
STAKEHOLDER
APPROCCIO
COMMERCIALE
PARTNERSHIP
APPROCCIO
FILANTROPICO
50. 50CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO FILANTROPICO
Perchè le imprese fanno donazioni filantropiche?
• PerResponsabilitàSocialed’Impresa:perdarequalcosaincambioallasocietà
• Per tradizione aziendale
• Per motivazioni personali e/o sensibilità alla causa
• Per agevolazioni fiscali
Perchè è stato chiesto loro!!!
51. 51CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO FILANTROPICO
• Donazioni in denaro: Donazioni finalizzate agli scopi istituzionali della
ONP o al sostegno e promozione di un progetto/campagna specifici.
• Donazioni in natura: Cessione gratuita di beni o servizi prodotti dall’impresa
(si pensi al caso di un’azienda tessile che regala l’abbigliamento) oppure di
beni strumentali non più utilizzati (computer o automezzi).
• Campagne di Natale: Biglietti augurali, Calendari /gadget natalizi, Lettere
augurali (destinazione del budget aziendale dedicato alla regalistica)
56. 56CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO COMMERCIALE
Cos’è la Sponsorizzazione?
• Lasponsorizzazionecommercialedescriveunrapportocommercialedi
mutuobeneficiotradueopiùsoggettiedèregolatodaunaccordoformale
traleparti (AttenzioneènecessarialaP.IVA)
• L’azienda chiede ad un’ONP di poter associare il proprio marchio con
quello dell’organizzazione, riconoscendo a quest’ultima un compenso per
la prestazione. (Scambiodinaturacontrattuale)
• Le ONLUS possono perdere la loro qualifica se operano con il contratto
di sponsorizzazione.
NONPERLEODV
57. 57CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
Cos’è il Cause Related Marketing (CRM)?
• IlCRMèl’attivitàconlaqualeun’aziendaconun’immagine,unprodottoo
serviziodavendere,costruisceunarelazioneounapartnershipconunaopiù
causeperilraggiungimentodiunBENEFICIOCOMUNE.
• Al centro delle operazioni di CRM si trova sempre il protagonista
del processo di acquisto “IL CLIENTE” che, anche se attratto
dall’abbinamento del prodotto con la causa e dalla positività del
“pacchetto” proposto, rimane comunque consumatore e diviene
donatore solo indirettamente.
!
58. 58CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
• Pubblicitàsocialmenteorientata:L’impresalegalapropriaimmagineauna
causasocialeoalnomediun’ONPoperandoun’attivitàdisensibilizzazione
conunmessaggiopubblicitariodifortevalenzasocialeel’ausiliodiunoopiù
massmedia(TV,radio,giornali,Internet,social,ecc.),alfinediconnotarsi
comesocialmenteresponsabile.
• Promozioni al consumatore: L’impresa mira a orientare le preferenze
della clientela comunicando che al momento dell’acquisto del prodotto
o dell’utilizzo del servizio, una certa somma di denaro (spesso una
percentuale del prezzo di vendita) verrà destinata al sostegno di un’ONP o
di specifi ci progetti.
!
59. 59CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
• Programmidiraccoltapuntisociale:Spessoadottatedalleimpresedella
GrandeDistribuzione,sonocampagne“programmafedeltà”nellequali,
alsuperamentodapartedelclientedellesogliedipuntipreviste,l’azienda
effettuaunadonazioneasostegnodiunaopiùcausesociali.
• Facilitazione delle donazioni al pubblico: L’impresa mette a disposizione
del pubblico strumenti funzionali a piccole donazioni a favore di ONP
(salvadanaio nel punto vendita, proposta libera dell’aumento del prezzo di
vendita con destinazione del differenziale a cause sociali, ecc.).
• Licenza:L’ONPconcedel’usodelpropriologoperlacommercializzazionedi
unprodottoincambiodiuncorrispettivoeconomico.
!
60. 60CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
I CONFINI DELLA DONAZIONE!
Leorganizzazionidivolontariatopossonofinanziarsisoloconleentratepreviste
dallanormativanazionale:
a)contributidegliaderenti;
b)contributidiprivati;
c)contributidelloStato,dientiodiistituzionipubblichefinalizzati
esclusivamentealsostegnodispecificheedocumentateattivitàoprogetti;
d)contributidiorganismiinternazionali;
e)donazionielascititestamentari;
f)rimborsiderivantidaconvenzioni;
g)entratederivantidaattivitàcommercialieproduttivemarginali.
NOSPONSORIZZAZIONI
66. 66CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
CORPORATE FUNDRASING
... COME INTERAGIRE CON LE IMPRESE
67. 67CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. ANALISIDELL’INTERLOCUTORE
1. PIANIFICAZIONEDELLAPROPOSTA
2. MAILING(primocontatto)
3. RECALL(secondocontatto)
4. FACETOFACE(contattofinale)
5. FIDELIZZAZIONE
COME AVVICINARSI AD UN’AZIENDA
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1.ANALISI DELL’INTERLOCUTORE
1-ANALISI
Raccogliere qualche dato sull’azienda:
• analizzare il sito web
• analizzare il bilancio sociale o il
rapporto annuale
• raccogliere le newsletter delle
associazioni di categoria
• attenzione ai media
2-TELEFONATA
• Chiedi se hanno una politica di
intervento nel sociale e se te la
possono inviare
• Chiedi il nome e la carica precisa
della persona responsabile delle
partnership con le ONP
• Chiedi qual è il periodo migliore
dell’anno
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2-IL FORMATO
Scegliere il formato più corretto
rispetto all’iniziativa da promuovere
presso l’azienda selezionata:
• lettera + allegati cartecaei
• lettera + CD
• Presentazione su slide
• Linkavideodiiniziativeprecedenti.
2.PIANIFICAZIONE DELLA PROPOSTA
1-LA PROPOSTA
Preparareidocumentidipresentazione
delprogettochedescrivonoinmodo
chiaroecoinvolgentelecaratteristiche
dell’iniziativaechiarisconoibenefit
reciproci,nonchèl’efforteconomico.
• La proposta (breve e sintetica)
• Il Documento Buona Causa
• Il Business Plan
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1-LA LETTERA
• Scegliere il destinatario corretto per l’invio della email
• Scegliere l’interlocutore corretto per l’intestazione della lettera
• Deve catturare l’attenzione
• Deve essere una sintesi della proposta, deve riprendere gli elementi
chiave e i benefici per la potenziale azienda partner
3.MAILING
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1-LA TELEFONATA
• Scegliere l’interlocutore corretto e lavorare sulla relazione
• Cercare di parlare con chi può decidere (direzione marketing, relazioni
esterne, AD, titolare)
RISCHI
• Filtro della segreteria
• Perdere il contatto all’interno dell’azienda
4. RECALL
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1-L’INCONTRO
È fondamentale:
• conoscersi bene: mission e valori
• analisi punti di forza e di debolezza
• conoscere perfettamente il proprio progetto: la buona causa
• conoscere la situazione economica e il budget del progetto
Prevenire ogni possibile domanda
Occorre dimostrare l’affidabilità della propria organizzazione
5. FACE TO FACE
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DA EVITARE
• Un approccio emotivo
• Un approccio “spannometrico”
• Un approccio basato sulla copertura totale delle spese
• Un approccio “lagnone”
PERCHÈ
• Caduta dell’immagine
• Dequalifica del progetto e della mission
• Richiesta economica non adeguata alle reali potenzialità dell’azienda
5. FACE TO FACE
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1-RINGRAZIARE
• Lettera di ringraziamento
• Telefonata di ringraziamento
• Video di ringraziamento
• Manufatto di ringraziamento
6. FIDELIZZAZIONE
2-RENDICONTARE
• Relazione Annuale
• Bilancio Sociale
• Resoconto singola iniziativa
3-MANTENERE RELAZIONE
• Invito agli eventi
• Invio della newsletter
• Auguri di Natale (speciali)
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• Si parte presentando l’organizzazione titolare del progetto con il Documen-
to Buona Causa (DBC) riassume e raccoglie una serie di informazioni utili
per permettere all’organizzazione non profit di rappresentare sé stessa di
fronte ai propri pubblici di riferimento.
• La Buona Causa deve essere Fattibile, Distintiva, Semplice, chiara, concisa,
Motivante.
• Il documento può contenere immagini, grafici, infografiche,
è più efficace se racconta una storia (storytelling)
DOCUMENTO BUONA CAUSA
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• Mission e Valori
• Storia dell’organizzazione
• Obiettivi strategici: Dove stiamo andando? Chi intendiamo aiutare?
• Obiettivi operativi: Come intendiamo raggiungere gli obiettivi strategici?
• Sostenitori dell’organizzazione negli anni
• Programmi, servizi e strutture
• Organigramma
• Stakeholders
• Dati economici dell’organizzazione
DOCUMENTO BUONA CAUSA
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La seconda parte della presentazione è dedicata al progetto e si configura
come un Business Plan. E’ l’analisi di marketing e di comunicazione del
progetto, ne evidenzia le caratteristiche distintive, i plus, i motivi che
dovrebbero convincere i potenziali imprenditori a condividere il progetto.
1. Presentazione del Progetto
2. Piano marketing e di comunicazione
3. Piano organizzativo
4. Piano economico
5. Timing e Controllo
IL PROGETTO
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• Descrivere il problema o l’esigenza “nuova” che si è posta (Scenario)
• Comeintendiamorispondereaquestaesigenza(Obiettivi;Target;Strategie)
• Specificare se ci sono altri soggetti coinvolti nel progetto, in che ruolo
• I punti di distintività rispetto ad iniziative analoghe sul territorio
• Analisi SWOT - Punti di forza, Punti di debolezza, Minacce, Opportunità
• Modalità di promozione e comunicazione del progetto
• Definizione delle azioni, dei materiali utili, delle persone da coinvolgere
• Pianifi cazione temporale per lo sviluppo del progetto
• Quanto costa tutto questo?
IL PROGETTO
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Quali meccanismi di fundrasing intendiamo attivare?
Descrivere le modalità per partecipare alla realizzazione del progetto.
• Erogazioni liberali
• Partnership
• Sponsorizzazioni
IL PROGETTO
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• La credibilità dell’organizzazione.
• La fattibilità del progetto.
• L’opportunità che il progetto rappresenta per l’impresa.
• Il ritorno sociale e/o economico per l’azienda.
• Lanecessitàdellapartecipazionedell’impresa
IL PIANO DEVE EVIDENZIARE...
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• Semplicità, chiarezza e incisività
• Passione ed entusiamo
• Numeri
• Foto, immagini, infografiche
GLI INGREDIENTI FONDAMENTALI:
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Questa presentazione è disponibile su:
http://www.slideshare.net/MarinaRipoli1
Per info e chiarimenti scrivetemi:
ripoli@costruiamoconsenso.it
www.costruiamoconsenso.it
twitter @marinaripoli
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!