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Dieta senza glutine nella ristorazione ospedaliera Carla Carletti Marina Taus S.O.D. Dietetica e Nutrizione Clinica A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona
Il paziente ricoverato ,[object Object],Pz   neodiagnosticato Spiegazione della malattia Gestione della dietoterapia Presa in carico del pz Prodotti idonei Personale   informato
Gestione della dietoterapia Formulazione della  terapia dietetica Valutazione dello stato nutrizionle Educazione alimentare Follow-up
Formulazione della terapia dietetica ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Dieta personalizzata senza glutine(contenuto di glutine<20ppm) Dieta g.f personallizzata
Valutazione dello stato nutrizionale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Educazione alimentare ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Presa in carico del paziente ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
La legge la  legge 4 luglio 2005, n 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia” (G.U. n. 156 del 07/07/2005)  riconosce la possibilità di ottenere  la somministrazione di  pasti senza glutine su richiesta degli interessati nelle mense di scuole, strutture pubbliche e ospedali . La stessa legge per la prima volta ………….vuole  inoltre garantire un’alimentazione equilibrata e sicura non solo a casa  ma  …………………..durante  eventuali degenze in ospedale
Principali fasi di lavorazione da seguire acquisto materie prime stoccaggio  locali di preparazione , lavorazione distribuzione/somministrazione igiene del personale  Formazione
Il piano di autocontrollo PERICOLI GMP/CCP MISURE PREVENTIVE MONITORAGGIO AZIONI CORRETTIVE
Piano di autocontrollo - FASE:  acquisto Rifiuto merce non conforme Azione correttiva Verifica conformità merce e etichetta Monitoraggio Accreditamento fornitori Prodotti  presenti nel prontuario  Misure preventive Presenza di glutine pericolo
Piano di autocontrollo -FASE: stoccaggio Ripristino della separazione prevista Azione correttiva Verifica della dispensa e delle celle frigo Monitoraggio Stoccaggio in Zone/contenitori separati e ben identificabili Misure preventive Contaminazione crociata pericolo
Piano di autocontrolloFASE:  lavorazione Eliminazione dei cibi contaminati Azione correttiva Controlli visivi Eventuale campionamento test di verifica (ELISA) Monitoraggio Procedure definite Linee esclusive o suddivisione temporale dell’utilizzo Attrezzature sanificate o dedicate Igiene personale Porzionatura e personalizzazione del prodotto finito Misure preventive Contaminazione crociata pericolo
Piano di autocontrolloFASE:   distribuzione e somministrazione Eliminazione dei cibi contaminati Azione correttiva Controllo visivo Monitoraggio Utilizzo di attrezzature apposite e identificabili Preincarto Linea di distribuzione preferenziale Misure preventive Contaminazione crociata Scambio di prodotti pericolo
Formazione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],La dieta senza glutine
Vitti g.f preparati nella nostra cucina
La dieta senza glutine Unica terapia Cucina Dispensa Ristorante aziendale Direzione  sanitaria Servizio di  ristorazione Il servizio di dietetica dieta
Il servizio di dietetica e nutrizione clinica ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Menù dieta senza glutine prevista nel Dietetico Ospedaliero Ospedali Riuniti
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],UTILIZZATO NELLA NOSTRA AZIENDA Protocollo di lavoro diete senza   glutine
NON USARE  UTENSILI VENUTI A CONTATTO CONPRODOTTI CONTENENTI  GLUTINE (ES.  LO STESSO MESTOLO O CUCCHIAIO UTILIZZATO PER PASTA) VERIFICARE  CHE IL SECONDO COMUNE NON CONTENGA MOLLICHE DI PANE, FARINA ,  NEL DUBBIO INVIARE ALIMENTI SEMPLICI E CUCINATI IN PENTOLE  LAVATE CON CURA   (CARNE AI FERRI, PESCE BOLLITO, FORMAGGIO,  ECC.) EVITARE  ANCHE PER IL CONTORNO IL CONTATTO  CON UTENSILI  USATI PER PANATURE O  INFARINATURE CON FARINE NON IDONEE.  
Conclusioni ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]

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Carletti

  • 1. Dieta senza glutine nella ristorazione ospedaliera Carla Carletti Marina Taus S.O.D. Dietetica e Nutrizione Clinica A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona
  • 2.
  • 3. Gestione della dietoterapia Formulazione della terapia dietetica Valutazione dello stato nutrizionle Educazione alimentare Follow-up
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8. La legge la legge 4 luglio 2005, n 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia” (G.U. n. 156 del 07/07/2005) riconosce la possibilità di ottenere la somministrazione di pasti senza glutine su richiesta degli interessati nelle mense di scuole, strutture pubbliche e ospedali . La stessa legge per la prima volta ………….vuole inoltre garantire un’alimentazione equilibrata e sicura non solo a casa ma …………………..durante eventuali degenze in ospedale
  • 9. Principali fasi di lavorazione da seguire acquisto materie prime stoccaggio locali di preparazione , lavorazione distribuzione/somministrazione igiene del personale Formazione
  • 10. Il piano di autocontrollo PERICOLI GMP/CCP MISURE PREVENTIVE MONITORAGGIO AZIONI CORRETTIVE
  • 11. Piano di autocontrollo - FASE: acquisto Rifiuto merce non conforme Azione correttiva Verifica conformità merce e etichetta Monitoraggio Accreditamento fornitori Prodotti presenti nel prontuario Misure preventive Presenza di glutine pericolo
  • 12. Piano di autocontrollo -FASE: stoccaggio Ripristino della separazione prevista Azione correttiva Verifica della dispensa e delle celle frigo Monitoraggio Stoccaggio in Zone/contenitori separati e ben identificabili Misure preventive Contaminazione crociata pericolo
  • 13. Piano di autocontrolloFASE: lavorazione Eliminazione dei cibi contaminati Azione correttiva Controlli visivi Eventuale campionamento test di verifica (ELISA) Monitoraggio Procedure definite Linee esclusive o suddivisione temporale dell’utilizzo Attrezzature sanificate o dedicate Igiene personale Porzionatura e personalizzazione del prodotto finito Misure preventive Contaminazione crociata pericolo
  • 14. Piano di autocontrolloFASE: distribuzione e somministrazione Eliminazione dei cibi contaminati Azione correttiva Controllo visivo Monitoraggio Utilizzo di attrezzature apposite e identificabili Preincarto Linea di distribuzione preferenziale Misure preventive Contaminazione crociata Scambio di prodotti pericolo
  • 15.
  • 16. Vitti g.f preparati nella nostra cucina
  • 17. La dieta senza glutine Unica terapia Cucina Dispensa Ristorante aziendale Direzione sanitaria Servizio di ristorazione Il servizio di dietetica dieta
  • 18.
  • 19. Menù dieta senza glutine prevista nel Dietetico Ospedaliero Ospedali Riuniti
  • 20.
  • 21. NON USARE UTENSILI VENUTI A CONTATTO CONPRODOTTI CONTENENTI GLUTINE (ES. LO STESSO MESTOLO O CUCCHIAIO UTILIZZATO PER PASTA) VERIFICARE CHE IL SECONDO COMUNE NON CONTENGA MOLLICHE DI PANE, FARINA , NEL DUBBIO INVIARE ALIMENTI SEMPLICI E CUCINATI IN PENTOLE LAVATE CON CURA (CARNE AI FERRI, PESCE BOLLITO, FORMAGGIO, ECC.) EVITARE ANCHE PER IL CONTORNO IL CONTATTO CON UTENSILI USATI PER PANATURE O INFARINATURE CON FARINE NON IDONEE.  
  • 22.

Editor's Notes

  1. Buonasera l’argomento che tratterò è dieta senza g……………………….è noto che l’alimentazione in ospedale è parte integrante della cura nel caso specifico della dieta g. f una vera e propria terapia per cui la ristorazione ospedaliera assume notevole importanza
  2. La gestione della dietoterapia non prevede soltanto l’elaborazione del protocollo nutrizionale ma anche la valutazione dello stato nutrizionale, un programma di educazione alimentare e dei controlli a distanza
  3. La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine questo implica un forte impegno di educazione alimentare che sviluppi un programma educativo che coinvolge sia il paziente che i familiari così che si possa fidare ed affidare al team di specialisti. Il programma prevede diversi incontri nei quali si affrontano temi diversi come ….
  4. Il pz celiaco ricoverato ha diritto al pasto senza glutine come stabilito dalla Legge 123 del 2005.
  5. La legge va applicata, definendo all’interno del proprio manuale aziendale di autocontrollo (HACCP) procedure specifiche per la gestione dei pasti senza glutine dall’approvvigionamento , preparazione e distribuzione del pasto alla formazione del personale stesso.
  6. ad ogni fase lavorativa si applica un piano di autocontrollo per individuare e monitorare i punti critici, le misure preventive da adottare e le eventuali azioni correttive. L’autoncontrollo è obbligatorio per tutti gli operatori coinvolti a qualunque livello nella filiera alimentare e rappresenta l’insieme di tutte le norme necessarie a garantire nel caso specifico un pasto senza glutine.
  7. Tra gli adempimenti e requisiti strutturali e gestionali rientra la formazione Ai sensi della delibera della giunta regionale del I corsi si articolano …………..l’altro eminentemente pratico attraverso sistemi di apprendimento
  8. Nella nostra realtà la nostra cucina prepara giornalmente 2000 vitti di cui solo sei senza glutine 4 per i degenti e due per i dipendenti pari allo 0,3% Non disponiamo di una cucina dedicata ma la preparazione della dieta senza glutine avviene nella zona riservata alla preparazione delle diete speciali seguendo le attenzioni speciali che questa richiede. Spesso questi pasti non vengono gestiti con la tranquillità e quel senso di sicurezza necessari a causa delle condizioni delle attrezzature e degli impianti I
  9. Per il pz celiaco l’unica terapia è appunto la dieta senza glutine per la cui preparazione è richiesta l’attivazione di un sistema organizzativo che coinvolge il servisio di dietetica e quello di ristorazione soprattutto.
  10. Il servizio di dietetica ha come compiti quello di elaborare un menu’ di studiare valutare la preparazione della d g. f di fornire supporto agli operatori di valutare l’idoneità delle procedure di tenere corsi di formazione per il personale e anche quello di eseguire controlli periodici come previsto dal sistema HACCP
  11. Esiste una legge a tutela del pz celiaco, ad oggi difficilmente viene applicata a pieno per difficoltà gestionali e strutturali, si sta lavorando per poter raggiungere l’obiettivo, intanto auspichiamo una diagnosi precoce una terapia dietetica e se necessario farmacologica mirate, la massima sicurezza alimentare ed importantissimi il supporto psicologico e la presa in carico del pz.