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Hans kelsen exposición dannia beltran y silvia castañoidelfidrobiliulfo
espero las autoras del trabajo perdonen el atrevimiento de poner su resumen en este medio, creo que es importante esta teoría sobre todo en un momento en el cual no hay mucha documentación sobre el tema.
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Crimini contro l’umanità, diritto alla verità e società civile. Il caso ar...Chiara Buongiovanni
Questo lavoro di ricerca, svolto (qualche tempo fa) a margine del Master in Educazione alla Pace e diritti umani (Università Roma Tre) e di un viaggio studio sul campo, si colloca nell’orizzonte temporale, sociale e giuridico della transizione da regimi dittatoriali alla democrazia, applicandosi nel particolare alle gravi violazioni dei diritti umani da parte dello Stato. Un tema per me di tragica attualità, su cui in questi quasi dieci anni ancora troppo poco siamo andati avanti. Un lavoro da riprendere assolutamente.
Diritto di difesa nei processi ai terroristi. Prospettive nazionali e soprana...Nicola Canestrini
Lo Stato di diritto può combattere il terrorismo senza rinnegare le proprie fondamenta? C’è possibilità di difesa effettiva nel processo ai terroristi? Quanto il processo ai terroristi cambia la nota società?
Can a democratic society effectively fight against terrorism in court without denying its own principles?
Appendici del Titolo II della Parte seconda - Argomenti o articoli non entrati nella Costituzione - Immunità (civile e) penale del Presidente della Repubblica
1. Confronto tra la
Costituzione Italiana e
“Dei delitti e delle pene”
Martina Catoni
Leydy Lacanale
Classe 4C
A.S. 2020-21
Educazione Civica
2. La Costituzione Italiana
COS’È?
La Costituzione è il testo legislativo fondamentale della Repubblica
italiana.
In vigore dal 1° gennaio del 1948, stabilisce i fini dello Stato e i
principi relativi alla sua organizzazione e al suo funzionamento.
Nel nostro Paese è talmente importante che il Parlamento non può
approvare leggi che ne contrastino i principi.
IN COSA CONSISTE?
Composta da 139 articoli e divisa in quattro parti, al suo interno
sono elencati i diritti e i doveri dei cittadini.
Il testo è diviso in quattro sezioni:
- I principi fondamentali;
- I diritti e i doveri dei cittadini;
- L’ordinamento della Repubblica;
- Disposizioni transitorie finali;
3. Dei Delitti e Delle Pene
Un altro tema che viene trattato, è quello della proporzione della pena: ognuna
di esse deve essere rapportata al delitto commesso.
Inoltre viene condannato lo strumento della tortura, in quanto vi si ricorre
sempre prima di dimostrare la colpevolezza dell’individuo.
“Dei delitti e delle pene” è un saggio scritto da Cesare Beccaria e pubblicato nel 1764.
Il libro tratta della riforma della legislazione penale dell’epoca e ancora oggi è considerato
un documento assolutamente attuale.
Nella opera l’autore afferma come bisogna prevenire i delitti prima di punirli proponendo
quindi l’abolizione della tortura e della pena di morte.
Per Beccaria, infatti, quest’ultima diventa uno spettacolo per alcuni e uno strumento di
compassione e di sdegno per altri, e che mette quindi in luce l’inefficienza e l’inadeguatezza
di questo tipo di pena.
5. Capitolo XVI
L’imputato non è considerato colpevole
sino alla condanna definitiva
Articolo 27, comma 2
“Un uomo non può chiamarsi reo prima della
sentenza del giudice, né la società può toglierli la
pubblica protezione, se non quando sia deciso
ch'egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.”
6. Articolo 27, comma 3
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al
senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del
condannato.
Capitolo XII
“Il fine dunque non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi
danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne
uguali.”
7. Articolo 27, comma 4
Non è ammessa la pena di morte
Capitolo XXVIII
“Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale
essere non può, ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché
giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non
essere la morte né utile né necessaria, avrò vinto la causa dell'umanità.”
8. Articolo 13, comma 5
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione
preventiva
Capitolo XIX
“… la privazione della libertà essendo una pena, essa non può precedere
la sentenza se non quando la necessità lo chiede. La carcere è dunque
la semplice custodia d'un cittadino finché sia giudicato reo, e questa
custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo
possibile e dev'essere meno dura che si possa.”
9. Articolo 111, comma 3
Nel processo penale, la legge assicura che la persona
accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile,
informata riservatamente della natura e dei motivi
dell'accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle
condizioni necessari per preparare la sua difesa.
Capitolo XXX
“Conosciute le prove e calcolata la certezza del
delitto, è necessario concedere al reo il tempo e
mezzi opportuni per giustificarsi.”