"Ritrarre il tempo", classe II D, Liceo Artistico Statale F. Casorati, Novaraofficinadellostorico
Elaborato della classe II B, anno scolastico 2009-10, prof. Grazia Simeone, docente di Figura disegnata; Liceo artistico statale “Felice Casorati” di Novara;
percorso tematico: “Patrimoni femminili al servizio della comunità nel secolo XIX: le biografie di Rosa Susani Carpi e Faustina Foglieni”
"Ritrarre il tempo", classe II D, Liceo Artistico Statale F. Casorati, Novaraofficinadellostorico
Elaborato della classe II B, anno scolastico 2009-10, prof. Grazia Simeone, docente di Figura disegnata; Liceo artistico statale “Felice Casorati” di Novara;
percorso tematico: “Patrimoni femminili al servizio della comunità nel secolo XIX: le biografie di Rosa Susani Carpi e Faustina Foglieni”
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
1. Giosuè Carducci Nato nel 1835 a Valdicastello (Lucca), Giosuè Carducci trascorse infanzia e adolescenza a Bolgheri, frazione di Castagneto (Livorno) nella quale il padre esercitava la professione di medico. La permanenza nella Maremma, rievocata con affettuosa nostalgia nel sonetto Traversando la Maremma toscana (1885) e in molti altri luoghi della sua poesia, ebbe termine nel 1849, quando il padre, sospettato di attività sovversiva patriottica, fu costretto a trasferirsi a Firenze: qui Giosuè compì gli studi ginnasiali, entrando poi nella Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laureò nel 1856 in filosofia e filologia. Nello stesso anno costituì, insieme con tre compagni di studi, il gruppo degli "Amici pedanti", impegnato nella difesa del classicismo contro i manzoniani. Nel 1856-57 insegnò al ginnasio di San Miniato alTedesco (Pisa):qui avvenne il suo esordio poetico, costituito da un volumetto di rime uscito nel 1857.
2. Gli anni 1857-58 furono turbati da due gravi lutti: prima morì il fratello Dante, non è chiaro se per suicidio o perché ucciso involontariamente durante una lite con il padre, che morì a sua volta pochi mesi dopo. Nel 1860 Carducci (che l'anno prima aveva sposato Elvira Menicucci, compagna paziente e discreta) venne chiamato dal ministro dell'istruzione a ricoprire la cattedra di eloquenza (cioè di letteratura italiana) all'Università di Bologna: ebbe così inizio un lunghissimo periodo di insegnamento (durato fino al 1904), caratterizzato da una fervida e appassionata attività filologica e critica. Negli anni '60, lo scontento provocato in lui dalla debolezza dimostrata, a suo giudizio, in più occasioni dal governo postunitario (la questione romana, l'arresto di Garibaldi) sfociò in un atteggiamento filo-repubblicano e addirittura giacobino: ne risentì anche la sua attività poetica, caratterizzata in quest'epoca da una ricca tematica sociale e politica. Negli anni successivi, con il mutare della realtà storica italiana, Carducci passò da un atteggiamento violentemente polemico e rivoluzionario a un ben più tranquillo rapporto con lo stato e la monarchia, che finì per l'apparirgli la migliore garante dello spirito laico del Risorgimento e di un progresso sociale non sovversivo (contro al pensiero socialista). La nuova simpatia monarchica culminò nel 1890 con la nomina a senatore del regno. Nel 1906 fu insignito del premio Nobel per la letteratura; morì a Bologna nel 1907.
3. Una ricca produzione poetica, prosastica, filologica ed epistolare Organizzando via via le proprie raccolte poetiche fino all'ordinamento definitivo, Carducci antepose criteri tematici e formali all'oggettiva successione cronologica: Juvenilia (1850-60), Levia gravia (1861-70), Giambi ed epodi (1867-79), Rime nuove (1861-87), Odi barbare (1873-89), Rime e ritmi (1887-98). In prosa, Carducci è autore di scritti autobiografici e polemici (Confessioni e battaglie), di saggi, note, scritti occasionali. Abbondano i discorsi ufficiali, richiesti per svariate occasioni (la morte di Garibaldi). Aggiungiamo le numerose e notevoli pubblicazioni legate al suo lavoro filologico e critico e l'Epistolario, documento biografico, psicologico e stilistico.
4. "Scudiero dei classici" L'amore di Carducci per i classici ha inizio dall'infanzia e si rafforza man mano; egli stesso si definisce "scudiero dei classici" a proposito degli Juvenilia, nei quali è evidente l'imitazione degli autori latini (Orazio, Lucrezio, Catullo, Virgilio) e dei maggiori esponenti della tradizione italiana (Dante, Alfieri, Parini, Monti, Leopardi e Foscolo), maestri di pulizia stilistica e di rigore etico. Nei Levia gravia sono accostate poesie di tema leggero, intimistico, ad altre di argomento 'serio', storico - politico.