Lez.1- Corso di Tecnica della Comunicazione d'impresa- Laurea Magistrale in Scienze economico-aziendali- indirizzo Gestione d'impresa- Facoltà di Economia - Università di Palermo- Prof. Gandolfo Dominici
Pragmatica della comunicazione umana - Al Complexity Literacy Meeting il libr...Complexity Institute
È possibile pensare che i rapporti interattivi tra individui siano determinati essenzialmente dai tipi di comunicazione che essi adoperano fra loro?
Due tesi sono centrali in questo libro: 1) il comportamento patologico (nevrosi, psicosi, e in genere le psicopatologie) non esiste nell'individuo isolato ma è soltanto un tipo di interazione patologica tra individui; 2) è possibile, studiando la comunicazione, individuare delle 'patologie' della comunicazione e dimostrare che sono esse a produrre le interazioni patologiche.
Lez.1- Corso di Tecnica della Comunicazione d'impresa- Laurea Magistrale in Scienze economico-aziendali- indirizzo Gestione d'impresa- Facoltà di Economia - Università di Palermo- Prof. Gandolfo Dominici
Pragmatica della comunicazione umana - Al Complexity Literacy Meeting il libr...Complexity Institute
È possibile pensare che i rapporti interattivi tra individui siano determinati essenzialmente dai tipi di comunicazione che essi adoperano fra loro?
Due tesi sono centrali in questo libro: 1) il comportamento patologico (nevrosi, psicosi, e in genere le psicopatologie) non esiste nell'individuo isolato ma è soltanto un tipo di interazione patologica tra individui; 2) è possibile, studiando la comunicazione, individuare delle 'patologie' della comunicazione e dimostrare che sono esse a produrre le interazioni patologiche.
Elementi che caratterizzano la comunicazione e assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick.
Ada Moscarella
psicologa, mediatrice familiare
www.ampsico.it
http://mifacciobene.wordpress.com
Lucidi del corso sulle forme e tecniche di comunicazione (comunicazione non verbale e role play) tenuto dal prof. Andrea Vianello all'ITCS "Maria Lazzari" di Dolo (VE), nell'ambito del progetto Alternanza scuola-lavoro (anno scolastico 2013-14).
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Elementi che caratterizzano la comunicazione e assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick.
Ada Moscarella
psicologa, mediatrice familiare
www.ampsico.it
http://mifacciobene.wordpress.com
Lucidi del corso sulle forme e tecniche di comunicazione (comunicazione non verbale e role play) tenuto dal prof. Andrea Vianello all'ITCS "Maria Lazzari" di Dolo (VE), nell'ambito del progetto Alternanza scuola-lavoro (anno scolastico 2013-14).
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
4 aprile 2014 - Marco Croci accompagnerà i partecipanti in un seminario interattivo finalizzato ad approfondire questa competenza strategica e ad esaminare “in palestra” alcuni casi concreti proposti dai partecipanti stessi.
La frequenza dei cambiamenti che interessano le organizzazioni e la irriducibile incertezza del contesto in cui operano suggeriscono di approfondire lo studio di come le organizzazioni reagiscono dal punto di vista delle teorie della Complessità.
Questo punto di vista aiuta a comprendere come i sistemi complessi (ad esempio le organizzazioni ed il loro contesto) possono essere meglio compresi considerando il loro funzionamento a più livelli, partendo da quello delle micro-interazioni fra gli individui che ne sono la "base materiale".
Il lavoro presentato, allo stato si basa su una ricerca bibliografica e pone particolare attenzione al tema della leadership in questi contesti.
Relazione tra organizzazione, auto organizzazione, sistema ed Azienda: per una visione sistemica dell'Organizzazione Aziendale.
Altre info: https://www.pragmatica-mente.com/2014/11/sistemi-complessi-e-auto-organizzazione.html
The article is based on the studies coming from Stacey and his matrix about simple, complicated and complex systems and the Cynefin framework created by Snowden.
How leaders can perceive in which system they are and what best decisions to take according to that.
Qualche considerazione sulle affermazioni "fare squadra", "fare sistema",
utili quando si voglia avviare la creazione di
Infrastrutture di Dati Territoriali
TEORIA DELLA COMPLESSITA’ E ANALISI DELLE RETI
Applicazioni e declinazioni in ambito manageriale
Destinatari:
Manager di aziende pubbliche e private
Professionisti in consulenza direzionale, finanziaria ed organizzativa
Dottorandi e Laureati II livello con mission aziendale
Rapallo – Santa Margherita Ligure (GE)
22 – 29 gennaio 2014
Un prestigioso team
per l’apprendimento generativo
TEAM DOCENTI: Il team di docenti ed esperti impegnati nel 1st Complexity Management Winter Lab adotta una metodologia didattica basata sul processo di apprendimento generato dalla prossimità e circolarità della relazione tra tutti i partecipanti. Il metodo di dialogo con i partecipanti, la sponsorship e la co-docenza favoriscono e facilitano l’emergere di nuove idee e di nuove possibilità di comprensione e di comportamento connesse allo studio ed alla pratica della teoria della complessità, dei suoi metodi e dei suoi tools.
Docenti:
Alberto Felice De Toni
Alessandro Cravera
Claudio Bergamini
Dario Simoncini
Giancarlo Oriani
Marinella De Simone
Mauro De Bona
Riccardo Antonini
Rodolfo Baggio
Valerio Eletti
Le dinamiche relazionali, group working e cooperative learning 2 parteVulcanica Mente
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il primo modulo di 5 moduli "Le dinamiche relazionali, group working e cooperative learning" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace. Venerdì 4 ottobre ore 15-18, sabato 5 ottobre ore 10-18 presso Manifatture Knos a Lecce.
www.vulcanicamente.it
Quali sono le distorsioni che conseguono da un uso non appropriato del concetto di \'complesso\'?
Visione locale e globale per comprendere i diversi livelli in cui operiamo correntemente
Similar to Approccio Sistemico Vitale - intro (20)
Le strategie multicanale nella distribuzione associata. Il caso ConadFederica Palumbo
Master in “Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare”
Corso di “Logistica nella GDO e DO” - 9 gennaio 2012
Dott.ssa Federica Palumbo
Consumer Culture Theory and Tattoo: Ink Subculture or Mass Consumer Practice?Federica Palumbo
Research Poster presented at Consumer Culture Theory Conference "Mapping Consumer Culture. Latitudes, Legends and Declination". June 26-29, Helsinki, Finland.
The Wooing(s) of Marketing by Systemic Cybernetics approache(s)Federica Palumbo
Research Poster presented at Consumer Culture Theory Conference "Mapping Consumer Culture. Latitudes, Legends and Declination". June 26-29, Helsinki, Finland.
Research Poster presented at Business Systems Laboratory 2nd International Symposium "Systems Thinking for a Sustainable Economy. Advancements in Economic and Managerial Theory and Practice". Universitas Mercatorum, Rome (IT), January 23-24, 2014.
Augmenting tourist experience with mobile wallet and nfc technologyFederica Palumbo
Research Poster presented at Business Systems Laboratory 2nd International Symposium "Systems Thinking for a Sustainable Economy. Advancements in Economic and Managerial Theory and Practice". Universitas Mercatorum, Rome (IT), January 23-24, 2014.
A Viable System View of the Japanese Lean Production SystemFederica Palumbo
Powerpoint slides of the speech held by Gandolfo Dominici and Federica Palumbo at World Complexity Science Academy's First Conference, Bologna, 4th - 5th december 2010.
2. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Indice degli argomenti
1. Origini dell’ASV: Cibernetica e Teoria generale
dei sistemi
2. L’impresa come sistema
3. L’impresa come sistema cibernetico: il VSM di
Stafford Beer
4. L’Approccio Sistemico Vitale (ASV)
5. Le dicotomie dell’ASV
6. I 4 postulati dell’ASV
7. La matrice concettuale
3. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Concetti introduttivi
L’approccio sistemico vitale (ASV) concepisce l’impresa
come sistema vitale, capace quindi di adattarsi
all’ambiente con il quale interagisce e, se ne ha la
forza, di modificarlo a proprio vantaggio al fine di
sopravvivere (Saraceno, 1972).
Le dottrine dei sistemi vitali non sono vere e proprie
“teorie” poiché non costituiscono una disciplina
strutturata e formalizzata, piuttosto rappresentano una
filosofia di pensiero interdisciplinare in grado di dare
vita ad un meta-modello utile come chiave di lettura di
molteplici fenomeni di diversa natura, sia essa
biologica, sociale o economica.
4. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Origini dell’ASV
Norbert Wiener
Ingegnere
Cibernetica
Teoria
Generale
dei Sistemi
(1950)
Approccio
Sistemico
Vitale
(ASV)
(1948)
Ludwing Von Bertalanffy
Biologo
Gaetano Maria Golinelli
Ingegnere ed Aziendalista
5. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Cibernetica
Il movimento della
Cibernetica ebbe inizio
durante la seconda guerra
mondiale, quando un gruppo
di matematici, studiosi di
neuroscienze e ingegneri si
misero insieme per
perseguire interessi
scientifici comuni. Il loro
lavoro era strettamente
legato alla ricerca militare
che si occupava del
problema di seguire le
traiettorie dei velivoli e di
abbatterli.
• Il 1948 è considerato
l'anno di nascita della
cibernetica:
pubblicazione di
"Cybernetics" di
Norbert Wiener
• descrive le relazioni che
un sistema intrattiene
con l'ambiente e le sue
risposte in funzione a
determinati stimoli
Norbert Wiener fu una delle figure
dominanti di tutto il movimento
cibernetico. Non era solo un brillante
matematico, ma era anche un filosofo
(si era laureato in Filosofia ad
Harvard) ed era profondamente
interessato non solo alla matematica,
ma anche alla biologia ed apprezzava
la ricchezza dei sistemi viventi.
6. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Il termine
Cibernetica deriva dal greco
kubernhths (timoniere)
il timoniere aggiusta in
continuazione la posizione della
nave per tenerla sulla rotta giusta
Definizione di cibernetica: “scienza del controllo
e della comunicazione nell’animale e nelle
macchine” (Weiner)
7. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
La cibernetica è la teoria del controllo dei sistemi
basata sulla comunicazione (trasporto di
informazione) tra il sistema e l’ambiente circostante,
nonché interna al sistema stesso, e sul controllo
(retroazione) della funzione del sistema rispetto
all’ambiente.
I sistemi cibernetici sono un caso particolare, per quanto
importante, di sistemi che esibiscono la capacità di
autoregolarsi.
Cibernetica ≠ Teoria Generale dei sistemi
8. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Teoria Generale dei Sistemi
➢ L’approccio sistemico è un metodo di indagine della complessità
organizzata, legato ai contributi provenienti da diverse discipline, quali
la biologia, la teoria dell’informazione, la cibernetica.
➢ La Teoria Generale dei Sistemi è stata scritta negli anni 1950 da Ludwig
von Bertalanffy
➢ ha consentito di studiare, comprendere e descrivere meglio i sistemi ad
elevata complessità organizzativa.
➢ A differenza dell’approccio analitico, che studia i fenomeni
scomponendoli in parti elementari in modo da giungere ai risultati
generali sommando i risultati delle singole parti, secondo l’approccio
sistemico il fenomeno di studio viene analizzato nella sua
complessità focalizzandosi sulle interrelazioni tra le parti piuttosto
che sul comportamento delle singole componenti.
9. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Sistema
Origine: deriva dal greco sun-istema cioè “stare insieme” o
meglio
“è un insieme di elementi che interagiscono. Il processo di
interazione tra le parti è definito “organizzazione”.
(Von Bertalanffy)
Una entità che “emerge” dall’interazione tra gli elementi che
lo compongono e che “sviluppa” un risultato “diverso” dalla
somma dei componenti.
Es: Corpo Umano, Poesia, Impresa, etc.
10. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Sistema Insieme
Mentre un insieme è la “somma” delle parti; un sistema è il
“prodotto” delle interazioni delle parti
Gli elementi di un insieme interagiscono fra loro (il comportamento
dell’uno influenza l’altro) tipicamente per raggiungere un
obiettivo
Sono quindi le interazioni tra elementi a determinare il
comportamento collettivo del sistema
• Insieme
1. Calciatori
2. Musicisti
3. Animali
• Sistema
1. Squadra
2. Orchestra
3. Mandrie, sciami, branchi
11. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Teoria Generale dei Sistemi: concetti
portanti
1. Ogni sistema fa parte di un sistema più vasto che
lo comprende
“L + 1” o sovrasistema
“L” o sistema
12. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
2. Ogni sistema comprende in sé altri sistemi che in
qualche modo gli appartengono:
3. Il valore del sistema è maggiore del valore delle
singole parti
Teoria Generale dei Sistemi: concetti
portanti
L + 1 o sovrasistema “ambiente”
L o sistema
L – 1 o unità
organizzative
13. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
4. Ogni sistema è caratterizzato dalla struttura e dai
processi.
• La struttura è caratterizzata da un limite (frontiera rispetto
all’ambiente esterno), dagli elementi o componenti, dai
contenitori degli elementi, da una rete di comunicazione. Nei
sistemi complessi le singole parti del sistema possono essere a
loro volta dei sistemi che svolgono una funzione in vista del
raggiungimento dell’obiettivo del sistema cui appartengono
(organizzazione del sistema per livelli). La struttura di un
sistema in un dato momento rappresenta lo stato del sistema.
• I processi, si esprimono in flussi di energia, materia ed
informazioni che circolano tra i contenitori, dando luogo alla
successione di eventi che generano i risultati.
14. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Elementi distintivi di un sistema aperto:
• Omeostasi: I sistemi aperti sono capaci di auto-mantenersi sulla base
dello scambio di risorse con l’ambiente. L’interazione con l’ambiente
è infatti essenziale per il funzionamento di tale sistema.
• Confini: A causa della loro apertura è difficile determinare i confini
dei sistemi aperti. L’apertura o la chiusura di un sistema dipendono da
quanto universo viene incluso nel sistema stesso e quanto invece viene
considerato come ambiente. Aggiungendo al sistema quella parte di
ambiente in cui avvengono gli scambi, il sistema diventa chiuso.
• Ambiente: I sistemi aperti si evolvono verso un maggiore ordine ed
una maggiore complessità; nel processo di adattamento all’ambiente
esterno diventano più differenziati nella forma e più complessi nella
struttura.
5)Un sistema è aperto quando scambia energie e
materie con l’ambiente.
15. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Entropia
Nella teoria generale dei sistemi la differenza tra sistemi
chiusi e aperti può essere spiegata con il concetto di
entropia, intesa come perdita di energia, o energia che non
può essere convertita in lavoro.
Mentre i sistemi chiusi vanno verso uno stato di entropia,
quelli aperti, capaci di prendere energia dall’ambiente,
possono fruire di entropia negativa, o negentropia
L’entropia è lo stato di massimo disordine, di casualità a
organizzazione zero. Quindi può essere considerata come lo stato
opposto a quello proprio dell’organizzazione.
16. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
I sistemi possono essere classificati in relazione
al livello di complessità in:
Sistemi meccanici: l’interdipendenza tra le
parti è tale che il comportamento è
strettamente vincolato e limitato; la struttura
è rigida ed il sistema di relazioni è
determinante.
Sistemi organici: il rapporto tra le parti è
meno rigido, consentendo una maggiore
flessibilità di risposta.
Sistemi sociali: i rapporti tra le parti
interagenti diventano relativamente deboli;
contrariamente alle strutture fisiche o
meccaniche sono sistemi poco coesi
La struttura delle
parti diventa
sempre più
complessa e
variabile
17. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
L’impresa sistema
Sistema
Componenti
Tecniche
Finanziarie
Umane
Relazioni
Principio di
interdipendenza e
comunicazione
Orientate verso
un fine comune
(sopravvivenza)
Principio di
comunione verso
una finalità
18. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
L’impresa sistema
Una prima introduzione dell'approccio sistemico (generale)
nelle scienze aziendali fu fatta da Gino Zappa (fondatore
dell'economia aziendale in Italia) negli anni Cinquanta.
Secondo Zappa l'impresa è un sistema unitario che emerge
dalle relazioni e dalle interazioni che legano i suoi elementi
costitutivi.
L’impresa per Zappa è una “coordinazione economica in
atto” i cui fenomeni non sono suscettibili di essere indagati
ciascuno separatamente dall’altro, a causa dei vincoli spazio
temporali che caratterizzano l’unitaria gestione
dell’impresa.
19. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Le diverse prospettive sistemiche negli studi d’impresa
Metafora Significato Vantaggi Limiti
Sistema
Meccanico
(Taylor)
L’impresa è in tutto e per tutto paragonata ad una
macchina la quale, deve avere come criterio base di
gestione il miglioramento dell’efficienza trovando
la one best way.
• L’efficienza come un criterio
di gestione dell’impresa
• Il sistema è chiuso, non
interagisce con l’ambiente;
• Non tiene conto della
psicologia degli individui
considerati come macchine.
Sistema
Organico
Impresa come organismo (ha degli organi che
svolgono delle funzioni; assorbe e rilascia risorse
da e nell’ambiente; ha un ciclo di vita (nascita,
crescita, sviluppo, morte); si adatta all’ambiente in
cui opera, apprende ed impara e sviluppa le c.d.
routines)
• L’apertura verso l’ambiente
esterno,
• Una considerazione maggiore
delle risorse umane
• Capacità di adattamento.
• L’autoregolazione, che è alla
base di un sistema organico,
non avviene automaticamente
nelle imprese.
Sistema
Cibernetico
Sistema meccanico che cerca di simulare il sistema
organico; principio dell’autoregolazione e il
concetto dello scostamento dei risultati dagli
obiettivi.
• Tutta l’attività d’impresa è
analizzata nelle sue attività,
tutte queste attività hanno degli
obiettivi
• I limiti sono la somma dei
limiti delle due visioni
precedenti.
Sistema Auto-
poietico
Produce i propri componenti rigenerando
continuamente la propria organizzazione
mantenendo la propria identità, grazie a processi
che la rendono autonoma dal contesto.
• Concetto di organizzazione e
capacità di un sistema
integrato di porre in essere
processi di auto-
organizzazione.
• La visione auto-referenziale
dell’impresa sottostima il ruolo
degli stakeholder e del
contesto esterno.
Sistema
Cognitivo
L’impresa come produttore e diffusore di
conoscenza, indispensabile per la sopravvivenza del
sistema.
• Può essere applicata a tutti i
tipi di organizzazione
• Negli aspetti più operativi
infatti tale concezione ha solo
valenza descrittiva
20. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Efficienza produttiva ed economica
L’efficienza produttiva o tecnica (o produttività) che richiama per l’appunto il
generico rapporto output/input riferito alle quantità fisiche, diverse dall’unità di
misura “denaro” (ore di lavoro, kilogrammi, n° di prodotto, ecc…).
L’efficienza invece riferita all’unità di misura “denaro” è detta efficienza
economica (o economicità),anch’essa si basa sul generico rapporto output/input,
applicando però le nozioni di prezzo e di costo al numeratore e al denominatore.
21. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Crisi d’impresa
Si ha una crisi quando viene a mancare l’equilibrio, che può essere di tre
tipi: economico, finanziario ed organizzativo.
Equilibrio economico: Ricavi = Costi + margine equo per la
remunerazione della proprietà e lo sviluppo dell’impresa
Equilibrio finanziario: Entrate = uscite
Entrate > uscite: situazione di disequilibrio finanziario a causa di un
eccesso di liquidità rimasta disinvestita.
Entrate < uscite: situazione di disequilibrio finanziario dovuto alla
limitazione pratica di “spendere” liquidi che non ci sono
Equilibrio organizzativo: rapporto tra contributi ed incentivi, dove il
contributo è ciò che ciascun individuo apporta al raggiungimento del
fine comune mentre l’incentivo è ciò che si riceve in cambio del
contributo dato (il principale incentivo degli individui è il salario).
22. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Il Viable System Model (VSM)
Nel 1972 in “The Brain of The Firm”, il cibernetico inglese
Anthony Stafford Beer, elaborò l’idea di Viable System
Model (VSM).
Il VSM è uno trumento concettuale per comprendere i
meccanismi organizzativi e aiutare il management nei
processi decisionali.
È un modello di struttura organizzativa basato sulla
struttura del sistema nervoso umano
Si caratterizza per specializzazione funzionale e sinergie
derivanti dalla coesione intra-organizzativa
23. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Il VSM di Stafford Beer – schema generale
Operations
Meta-sistema
Ambiente
Sistema nervoso
dell’impresa
Muscoli e organi
dell’organizzazione
24. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Policy
Intelligence
Controllo
Sub-sistema 5
Sub-sistema 4
Sub-sistema 3
Sub-sistema 2
Coordinazione
Sub-sistema 3*
Monitoraggio
Sub-sistema 1 -
Operations
AMBIENTE
Ambiente
futuro
Segmento di
mercato 1
Segmento di
mercato 2
Ambiente attuale
Meta-sistema
Unità di
base
Management
locale
Unità primarie
Il VSM di Stafford Beer – schema analitico
25. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Caratteristiche del VSM di Stafford Beer
è “capace di mantenere un’esistenza separata”.
è “un sistema che sopravvive, rimane unito ed è
integrale”.
è un sistema “omeostaticamente equilibrato sia
internamente che esternamente”.
ha la capacità di “crescere e apprendere, per
svilupparsi e adattarsi”.
è ricorsivo.
26. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Dalla struttura al contesto:
l’Approccio Sistemico Vitale.
Golinelli (2000, pag. 56): «L’approccio sistemico richiede
che venga posta particolare attenzione non solo alle
relazioni e alle interazioni tra i componenti che
definiscono il sistema, ma soprattutto alle relazioni inter-
sistemiche, ovvero ai rapporti che il sistema impresa
instaura con i suoi sovra-sistemi».
«… non sempre l’impresa, seppur costituita da esseri
pensanti, riesce ad emulare la struttura celebrale di
ognuno di essi né riesce a simulare, se non per
approssimazione, i processi di generazione della
conoscenza».
27. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
L’impresa per Golinelli è “un sistema VITALE, guidato da un Organo di
Governo, composto da sub-sistemi e immersa in un ambiente formato da sovra-
sistemi, i quali apportano risorse all’impresa ed esercitano attese e pressioni nei
suoi confronti.
L’organo di governo, indirizzando la dinamica evolutiva dell’impresa, ricerca
selettivamente, condizioni di consonanza (compatibilità strutturale, fiducia,
condivisione di valori, obiettivi e strategie) con i sub-sistemi e i sovrasistemi
rilevanti e di competitività, nel perseguimento del meta-obiettivo della
sopravvivenza.”
L’impresa come sistema vitale
I sistemi vitali sono
capaci di reagire alle
reazioni delle proprie
azioni e di mantenersi
in equilibrio.
28. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
COMPETITIVITA’ CONSONANZA
VANTAGGIO COMPETITIVO
SOSTENIBILE
CREAZIONE DI VALORE
SOPRAVVIVENZA
Fonte: rielaborazione da Golinelli G.M., 2011.
AZIONE DI GOVERNO
29. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Da statico (VSM) a dinamico (ASV)
A differenza del VSM che è un modello descrittivo
prevalentemente statico, l’ASV è un approccio
“dinamico” che sposta l’analisi dai singoli
componenti del sistema alle relazioni, viste
secondo un approccio olistico.
Le principali differenze tra la prospettiva statica e
quella dinamica possono essere sintetizzate in
quattro dicotomie: struttura/sistema, capacità di
apertura/grado di apertura, relazione/interazione,
consonanza/risonanza
30. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Struttura/Sistema
La struttura è un insieme di elementi a cui sono
assegnati compiti, ruoli e attività da svolgere
(componenti) posti tra loro in relazione.
Il sistema è il processo dinamico attraverso il quale
la struttura si evolve seguendo un sentiero
evolutivo: «La struttura in azione, ossia la
struttura orientata al raggiungimento di un fine
comune, rappresenta il sistema» (Golinelli, 2005,
p.80).
31. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
/
STRUTTURA SISTEMA
- Sistema di videoscrittura
- Sistema di gestione della
contabilità
- Sistema di navigazione su
Internet
- Sistema di calcolo
- Etc…
finalità
ESEMPIO
32. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Per capire meglio a livello intuitivo la differenza tra struttura e sistema, basti
pensare al sistema come una struttura in azione che vive ed opera. È certo che
comunque quando si effettua un’analisi si cerca di conoscere al dettaglio la
struttura (cosa produce, dove opera, di quante risorse umane si compone e in che
subordine si trovano), ma ciò non identifica i cosiddetti rapporti di influenza,
ovvero quei rapporti che trasformano la struttura in sistema, e che non sono
identificabili se non attraverso “l’operare” all’interno del sistema stesso.
Il seguente schema ad esempio rappresenta il rapporto di natura gerarchica
fondato sul principio di autorità; questo è l’aspetto statico ovvero la struttura, dove
il soggetto A è sovraordinato ai soggetti X, Y e Z in eguale misura o meglio, in via
formale A è il “capo” di X nello stesso modo a cui è “capo” ad Y e a Z. Questa
uguaglianza viene però smentita dai rapporti di influenza che vengono meglio
identificati come rapporti dinamici; il rapporto tra A ed X, A ed Y, A e Z potrebbe
di fatto essere diverso a seconda dei soggetti che interagiscono tra loro, in base
all’influenza che il capo riesce ad esercitare nei confronti di ognuno.
33. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Relazioni/Interazioni
La relazione è un aspetto formale statico che
indica la connessione logica e fisica tra le parti che
formano la struttura di un sistema (carattere
statico)
L’interazione (relazione attivata) è una relazione
analizzata dal punto di vista delle sue azioni
dinamiche, facendo emergere le reali interazioni tra
le parti (carattere dinamico) sia interne (interazioni
intrasistemiche) che esterne all’impresa
(interazioni intersistemiche).
34. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
La struttura di una compagnia aerea prevede, tra le
altre, due componenti:
ESEMPIO
Accettazione
imbarco
Controllo
passeggeri a
bordo
A livello strutturale tra le due
componenti esiste una relazione qualificata
nel seguente modo:
• Esistenza di un collegamento sonoro
• Esistenza di un codice di articolazione
del linguaggio
• Esistenza di un protocollo di possibili
alternative da attivare a seconda delle
attività
A livello sistemico tra le due
componenti esiste una relazione che
dipende dall’attività/processo che
svolgono:
- Comunicazione che tutti i passeggeri
sono a bordo (interazione di routine)
- Comunicazione di erroneo imbarco
da parte di un passeggero
(interazione contingente o
straordinaria)
35. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Capacità di apertura/Grado di apertura
L’apertura è l’attitudine di un sistema ad interagire
con l’ambiente esterno. La capacità di apertura
implica la capacità potenziale della struttura di un
sistema ad aprirsi verso l’ambiente
Il grado di apertura implica invece gli aspetti
dinamici del livello e delle modalità in cui il
sistema si apre effettivamente all’ambiente.
36. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Consonanza/Risonanza
La consonanza è la compatibilità potenziale tra i
componenti del sistema; essa si riferisce all’idea
statica di relazione potenziale.
La risonanza è lo sviluppo-miglioramento della
consonanza attraverso la collaborazione operativa
al fine di perseguire un fine comune. In altre
parole, la risonanza è l’abilità del sistema vitale di
creare sinergie con altri sistemi, sostenendo uno
scopo comune.
37. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
I 4 Postulati dell’ASV
1)Un sistema è vitale se può sopravvivere in un
particolare tipo di ambiente
2)Un sistema è vitale se possiede la proprietà
dell’isotropia
38. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Area del decidere e area dell’agire
• Orizzonte temporale
• Rilevanza
• Incertezza
Organo di Governo
Struttura
operativa
39. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Area del
decidere
Area
dell’agire
Proprietà
sovrasistema del sistema vitale
La Proprietà è esterna al sistema vitale
40. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
3) Il sistema vitale è proiettato verso il perseguimento di
finalità e il raggiungimento di obiettivi. È connesso
con sovrasistemi da cui si traggono indirizzi e regole
che vengono poi fornite ai sub-sistemi.
4) Il sistema vitale ha la possibilità, sulla base di
condizioni di consonanza prima e di risonanza poi, di
dissolvere sé stesso inteso come entità autonoma nel
sovra-sistema a cui in un certo arco temporale fa
riferimento.
I 4 Postulati dell’ASV
41. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
La matrice concettuale
Prospettiva
dell’Organo
di Governo
42. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
1. Idea imprenditoriale
Espressione dei lineamenti distintivi (es. tipologia
di prodotti da realizzare, mercati di
approvvigionamento e sbocco, clienti da servire,
tecnologie da impiegare, etc.) sui quali l’organo
decisore intende fondare la capacità competitiva
dell’impresa, alla base della sopravvivenza del
sistema vitale
Si compone di una parte esplicita (contenuta nel
business plan) e una parte implicita (identità
profonda, “rimane nella testa dell’imprenditore” e
per qualche motivo non viene formalizzata)
43. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Alla base della capacità competitiva, a sua volta, c’è il c.d.
vantaggio competitivo/creazione di valore
I principali indici di vantaggio competitivo sono il
fatturato in termini di quota di mercato e la redditività
Quota di mercato assoluta:
Volume vendite dell’azienda
Vol. vendite totali del settore
Quota di mercato relativa:
Quota di mercato dell’azienda
Quota di mercato del concorrente (i)
Limite: non considera i costi di produzione
QUOTA DI MERCATO
Indica la fetta di mercato propria
dell’azienda; si relaziona, dal punto di
vista del fatturato, l’azienda con le
altre aziende concorrenti appartenenti
allo stesso settore
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE (Return On Equity) = tasso di
rendimento del capitale proprio; è dato
dal rapporto tra risultato netto e
patrimonio netto: ROE=RN/PN
ROI (Return On Investment):
rapporto tra risultato operativo e
capitale netto investito: ROI=RO/K
L’impresa presenta un vantaggio
competitivo quando raggiunge
elevati valori sia di quota di
mercato che di redditività
44. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Esempio di idea imprenditoriale
Business Idea di un’impresa alimentare dedita alla trasformazione del
pomodoro
Tipologie di prodotti da
realizzare
Pelato e concentrato di pomodoro
Tecnologia da impiegare Tecnologia innovativa che minimizza gli scarti di
lavorazione
Mercato di
approvvigionamento
Italia – Campania
Mercato di sbocco 75% negli U.S.A e Regno Unito attraverso il
canale distributivo della Grande Distribuzione.
45. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
2. Schema Organizzativo di Massima
Espressione del ciclo input-trasformazione-output
Processi: sequenza logica di più attività che, a partire
da determinati input, si considerano qualificanti in
ordine alla generazione di un output complessivo.
I processi da includere e quelli invece da acquistare
dall’esterno vengono stabiliti in base all’idea
imprenditoriale e al contesto in cui tale idea deve
essere realizzata, ai costi ma soprattutto in base al
rischio (decisioni di make or buy)
46. Lavaggio
e cernita
Pelatura
Seconda
Cernita
Riempi
mento
Appara
tura
Aggraffa
tura
Steriliz
zazione
Etichetta
mento
A1,3 A2,3 A3,3 A4,3 A5,3 A6,3 A7,3 A8,3
• Materie prime agricoleR1
• Materie ausiliarieR2
• ImballaggiR3
• ContenitoriR4
• Banda stagnataR5
• ServiziR6
• Risorse finanziarieR7
INPUT
P7: Processi di Governo
P6: Processi di Supporto
P4: Produzione di barattoli
in banda stagnata
P5: Produzione di
concentrato
P3: Produzione di pomodoro
pelato
P8:Vendite
P9:Logisticainuscita
P1:Acquisti
P2:Logisticainentrata
PROCESSI
OUTPUT
ATTIVITÀ DEL PROCESSO P3
• Pelati in scatolaO1
• ConcentratoO2
Esempio di schema organizzativo
di massima
47. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
3. Struttura logica
La struttura logica è un insieme di componenti logiche e delle
relazioni tra esse.
Con la struttura logica si definiscono le unità organizzative
che dovranno svolgere le attività comprese nei diversi
processi previsti dallo schema organizzativo di massima
(ruoli).
Possibile presenza di unità organizzative che hanno un ruolo
di coordinamento o di supporto (buste paga, manutenzione,
controllo qualità, etc.)
48. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Nella struttura logica non si individuano soltanto le
componenti logiche (o unità organizzative), ma si
identificano anche i legami e le connessioni tra le
unità organizzative. Questi legami non sono legami
di tutte e con tutte le componenti logiche. Questi
legami possono essere:
Impossibili: per via di una impossibilità pratica di
connessione o di inesistenza di connessioni tra
due o più unità organizzative per una precisa
volontà dell’organo di governo
Possibili: si riferiscono a quelli che effettivamente
si identificano come legami
49. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Componente
logica
Ruolo
Processi
svolti/supportati
Descrizione
C1 = unità
organizzativa
approvvigionamenti
P1 = processo di
acquisto
Porre in essere le più adeguate politiche di acquisto
degli input mediante la selezione dei fornitori e la
stipula dei contratti.
C4 = unità
organizzativa
produzione
P3 P4 P5 = processi
di produzione di
pelato, concentrato
e barattoli
Provvedere alla trasformazione delle materie prime
agricole curando il miglioramento costante dei
processi con riferimento ai tempi di esecuzione, alle
quantità lavorate, alla qualità ottenuta e ai costi.
C4 = unità
organizzativa
marketing
P8 = processo di
vendita
Collocare i prodotti sul mercato, accrescendo al
contempo il mercato servito, implementando la
customer satisfaction e la fedeltà.
C8 = unità
organizzativa
direzione generale
P6 = processi di
supporto
Favorire l’implementazione dell’orientamento di
fondo previsto dal CdA, provvedendo a controllare
lo svolgimento dei diversi processi.
C10 = unità di
Presidenza
P7 = processi di
governo
Rappresentare l’impresa all’esterno, in particolare
con le entità sovrasistemiche rilevanti.
Esempio di struttura logica (ruoli)
51. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
4. Struttura fisica
La struttura fisica è un insieme di componenti fisiche dotate di capacità
adeguate a supportare, attraverso la loro connessione, lo svolgimento
dei ruoli previsti nella struttura logica e l’attivazione dei processi
definiti dallo schema organizzativo di massima.
Le componenti fisiche, in base alla natura delle capacità, si dividono in
tre grandi categorie:
Componenti fisiche a
carattere TECNICO
Caratteristiche tecniche dei mezzi strumentali singoli o aggregati
(capannone, macchinari, impianti), ma anche dei mezzi immateriali
(brevetto, marchio, ecc…)
Componenti fisiche a
carattere UMANO
Caratteristiche (profilo professionale, titolo di studio, l’età, tratti della
personalità), e il know how richiesto a ciascuna risorsa
Componenti fisiche a
carattere
FINANZIARIO
Qualità e alla composizione dei fondi che l’impresa utilizzerà per
supportare lo svolgimento dei processi definiti dallo schema
organizzativo di massima.
52. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
I legami tra componenti fisiche
Le connessioni che si stabiliscono nella struttura
fisica possono essere:
tra componenti fisiche sottese ad una stessa
componente logica
tra componenti fisiche sottese a componenti
logiche diverse
Esempio: una componente fisica a carattere finanziario non la ritroviamo
solo in una componente logica, ma in più componenti logiche (es. Capitale
Circolante Netto)
53. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Componente fisica Descrizione Capacità elementari
C(4)
1 = comp. fisica 1 della
componente logica
produzione
Selezionatore ottico della
materia prima agricola
Quantità selezionate all’ora
Margine di errore
C(4)
6 = comp. fisica 6 della
componente logica
produzione
Responsabile di reparto Capacità di programmazione e
controllo
Capacità di comunicazione
Conoscenza processi produttivi
Capacità a implementare progetti
di manutenzione programmata
C(5)
12= comp. fisica 12 della
componente logica
marketing
Capitale Circolante Netto Capacità di fronteggiare le
esigenze connesse agli anticipi agli
agricoltori
Capacità di fronteggiare la durata
della campagna di vendita
Capacità di fronteggiare le
dilazioni di pagamento agli
acquirenti secondo gli standard
vigenti sui mercati
Esempio di struttura fisica
54. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
5. Struttura ampliata
ha come base di potenza la struttura fisica e richiede
l’individuazione delle potenziali entità esterne fornitrici di input
e acquirenti di output.
si considerano le possibili relazioni tra l’impresa e il suo contesto
(relazioni tra struttura fisica dell’impresa e struttura fisica,
nonché logica, di entità esterne all’impresa stessa)
le possibili componenti che rientrano nella struttura ampliata
sono unità organizzative di altre organizzazioni con le quali
l’impresa si relaziona:
Direttore acquisti
Unità marketing fornitore
Unità di produzione del fornitore
Unità ricerca e sviluppo del fornitore
55. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
La struttura ampliata concretizza la capacità di
apertura che esprime le potenzialità dell’emergente
sistema a rapportarsi con l’esterno.
Fornisce una varietà di componenti e relazioni
utilizzabili per supportare lo svolgimento dei ruoli
individuati dalla struttura logica, consentendo così,
attraverso l’attivazione dei processi, l’emergere del
sistema.
Quando la varietà è superiore ai fabbisogni del sistema
emergente si parla di ridondanza (riserva di possibilità
che consente al sistema, attraverso l’estrazione di
schemi organizzativi definiti e strutture specifiche, di
fronteggiare la nuova varietà emergente nel contesto).
56. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Entità esterne:
Fornitori di materia prima agricola tipo San Marzano:
E1
Fornitori di barattoli in banda stagnata E2
Fornitori di risorse finanziarie a titolo di capitale di
rischio Investitore istituzionale: E3
Fornitori di risorse finanziarie a titolo di capitale di
rischio Investitore privato: E4
Fornitori di risorse finanziarie a titolo di capitale di
rischio Azionista di riferimento: E5
Big buyer internazionali: E6
…..
Esempio di struttura ampliata
57. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Entità esterna o componente Codice
Componente, qualificata in senso
logico, sottesa alla entità esterna con
la quale si instaura la relazione
Fornitore di pomodori E1 c(E1)
k = unità organizzativa vendite
Investitore istituzionale E3 c(E3)
k+2 = Investment management
Big buyer internazionale area Stati
Uniti
E6 c(E6)
k +5 = unità organizzativa acquisti
c(E6)
k +6 = unità organizzativa gestione della
qualità
Esempio di struttura ampliata
58. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
6. Schema organizzativo definito
è una mappa precisa e definita delle possibili
relazioni ed interazioni tra componenti fisiche
interne, e tra queste e le entità esterne (solitamente
rappresentate mediante diagrammi di flusso);
con la definizione dello schema organizzativo
definito emergono quali saranno effettivamente le
interazioni che si svolgeranno sia all’interno sia
all’esterno del sistema, definendo le effettive
procedure da seguire per dar vita a tali relazioni
59. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Esempio di schema organizzativo
definito
Processo di programmazione della produzione
Direttore marketing
(Componente logica
Vendite)
Direttore della
produzione (Componente
logica Produzione)
Direttore
approvvigionamenti
(Componente logica
approvvigionamenti)
Fornitore di
pomodori
Contratto Selezione, trattativa
e stipula contratti
Comunicazione
termini contrattuali
Elaborazione
distinta base
Emissione richieste
di acquisto
Programma quantità
di produzione
…
60. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
7. Struttura specifica
Struttura specifica Si - riferita ad un determinato
tempo Ti - che l’Organo di Governo progetta in
vista di conseguire, attraverso la successione degli
stati del sistema sij, il migliore utilizzo delle
capacità incorporate.
esprime il complesso delle relazioni, delle capacità
e delle modalità effettivamente operative (con chi
si è riuscito a stabilire relazioni effettivamente
operanti).
È il punto di passaggio tra struttura e sistema.
61. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
In merito alle relazioni tra le componenti fisiche e tra
queste e quelle esterne, si ritiene che la relazione tra il
direttore di produzione e la componente sottesa al
fornitore di barattoli in banda stagnata, pur essendo
prevista nella struttura ampliata, viene considerata qui
come non attivabile.
Il decisore, in relazione al suo bagaglio di conoscenze,
ritiene di poter e dover considerare la
possibilità/opportunità di ricorrere, entro un intervallo di
tempo determinato, a tale entità di contesto in relazione
ad attese di migliori possibilità operative.
Esempio di struttura specifica
62. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
8. Il sistema
Il sistema emergerà dalla struttura specifica
attraverso la considerazione di quelle che sono le
effettive relazioni intraprese rispetto a quelle che
inizialmente erano state progettate.
Il percorso che porta all’emergere del sistema dalla
struttura si sviluppa attraverso la valorizzazione
delle capacità strutturali.
63. Gestione dei processi - LM77 - Prof. Gandolfo Dominici – A.A. 2012-2013
Considerazioni finali
I cambiamenti strutturali indotti dall’Organo di
Governo si sostanziano in tre tipi principali:
Adeguamento strutturale: modificazione della
struttura ampliata.
Trasformazione strutturale: cambiamento dello
schema organizzativo definito.
Ristrutturazione : comportano una
modificazione dello schema organizzativo di
massima (fisiologiche) e talvolta anche dell’idea
imprenditoriale (patologiche).