Rappresentazione visiva della complessità.pdfMassimo Conte
Traduzione italiana (a cura del Complexity Education Project) del Manifesto “The Visual Representation of Complexity” del Cecan - Centre for the Evaluation of Complexity Across the Nexus, realizzato dalla professoressa Joanna Boehnert.
Maggiori informazioni:
https://www.complexityeducation.com/2022/05/27/la-rappresentazione-visiva-della-complessita/
Rappresentazione visiva della complessità.pdfMassimo Conte
Traduzione italiana (a cura del Complexity Education Project) del Manifesto “The Visual Representation of Complexity” del Cecan - Centre for the Evaluation of Complexity Across the Nexus, realizzato dalla professoressa Joanna Boehnert.
Maggiori informazioni:
https://www.complexityeducation.com/2022/05/27/la-rappresentazione-visiva-della-complessita/
Psicologia dei gruppi: punti di forza e punti di debolezzaAda Moscarella
Psicologia dei gruppi: punti di forza e punti di debolezza.
di Ada Moscarella, psicologa, mediatrice familiare
http://mifacciobene.wordpress.com
www.psicologicampani.it
www.ampsico.it
Ho tel mappa teoria dell'apprendimentoChayn Italia
La mappa è stata realizzata con Cmap ed è costruita su 3 livelli principali caratterizzati da diversi colori, i livelli sono: 1. Aree disciplinari, 2. Teorici, 3. Concetti chiave e visioni del mondo. Caratteristica della mappa è che ogni nodo di ogni livello presenta un link che rimanda alla corrispondente voce di Wikipedia in inglese.
La frequenza dei cambiamenti che interessano le organizzazioni e la irriducibile incertezza del contesto in cui operano suggeriscono di approfondire lo studio di come le organizzazioni reagiscono dal punto di vista delle teorie della Complessità.
Questo punto di vista aiuta a comprendere come i sistemi complessi (ad esempio le organizzazioni ed il loro contesto) possono essere meglio compresi considerando il loro funzionamento a più livelli, partendo da quello delle micro-interazioni fra gli individui che ne sono la "base materiale".
Il lavoro presentato, allo stato si basa su una ricerca bibliografica e pone particolare attenzione al tema della leadership in questi contesti.
Psicologia dei gruppi: punti di forza e punti di debolezzaAda Moscarella
Psicologia dei gruppi: punti di forza e punti di debolezza.
di Ada Moscarella, psicologa, mediatrice familiare
http://mifacciobene.wordpress.com
www.psicologicampani.it
www.ampsico.it
Ho tel mappa teoria dell'apprendimentoChayn Italia
La mappa è stata realizzata con Cmap ed è costruita su 3 livelli principali caratterizzati da diversi colori, i livelli sono: 1. Aree disciplinari, 2. Teorici, 3. Concetti chiave e visioni del mondo. Caratteristica della mappa è che ogni nodo di ogni livello presenta un link che rimanda alla corrispondente voce di Wikipedia in inglese.
La frequenza dei cambiamenti che interessano le organizzazioni e la irriducibile incertezza del contesto in cui operano suggeriscono di approfondire lo studio di come le organizzazioni reagiscono dal punto di vista delle teorie della Complessità.
Questo punto di vista aiuta a comprendere come i sistemi complessi (ad esempio le organizzazioni ed il loro contesto) possono essere meglio compresi considerando il loro funzionamento a più livelli, partendo da quello delle micro-interazioni fra gli individui che ne sono la "base materiale".
Il lavoro presentato, allo stato si basa su una ricerca bibliografica e pone particolare attenzione al tema della leadership in questi contesti.
"Complessità, ecosistemi, creatività" di Paolo Dell'Aversana - Al Complexity ...Complexity Institute
Al Complexity Literacy Meeting di Udine, tra i “Libri Presentati dagli Autori”, Paolo Dell'Aversana ha presentato il suo libro ""Complessità, ecosistemi, creatività"
Quali sono le distorsioni che conseguono da un uso non appropriato del concetto di \'complesso\'?
Visione locale e globale per comprendere i diversi livelli in cui operiamo correntemente
Le strategie multicanale nella distribuzione associata. Il caso ConadFederica Palumbo
Master in “Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare”
Corso di “Logistica nella GDO e DO” - 9 gennaio 2012
Dott.ssa Federica Palumbo
Consumer Culture Theory and Tattoo: Ink Subculture or Mass Consumer Practice?Federica Palumbo
Research Poster presented at Consumer Culture Theory Conference "Mapping Consumer Culture. Latitudes, Legends and Declination". June 26-29, Helsinki, Finland.
The Wooing(s) of Marketing by Systemic Cybernetics approache(s)Federica Palumbo
Research Poster presented at Consumer Culture Theory Conference "Mapping Consumer Culture. Latitudes, Legends and Declination". June 26-29, Helsinki, Finland.
Research Poster presented at Business Systems Laboratory 2nd International Symposium "Systems Thinking for a Sustainable Economy. Advancements in Economic and Managerial Theory and Practice". Universitas Mercatorum, Rome (IT), January 23-24, 2014.
Augmenting tourist experience with mobile wallet and nfc technologyFederica Palumbo
Research Poster presented at Business Systems Laboratory 2nd International Symposium "Systems Thinking for a Sustainable Economy. Advancements in Economic and Managerial Theory and Practice". Universitas Mercatorum, Rome (IT), January 23-24, 2014.
A Viable System View of the Japanese Lean Production SystemFederica Palumbo
Powerpoint slides of the speech held by Gandolfo Dominici and Federica Palumbo at World Complexity Science Academy's First Conference, Bologna, 4th - 5th december 2010.
A Viable System View of the Japanese Lean Production System
Cibernetica
1. Teoria generale dei sistemi e
CiberneticaCibernetica
Federica Palumbo
Laurea Specialistica in Scienze
Economico Aziendali
Tecnica della Comunicazione d’Impresa
2. Cibernetica e Teoria Generale dei
Sistemi
Due approcci simili sviluppati negli stessi anni:
Norbert Wiener
• ingegnere
Ludwig Von Bertalanffy
• biologo
• dai sistemi viventi alle macchine
• dalle macchine ai sistemi viventi
• il feedback come principio universale
• dai sistemi viventi alle macchine
• uomini, animali e macchine come
sistemi diversi
3. Contributi alla teoria dei sistemi
Cibernetica di
Wiener (1948)
Teoria
dell’informazione di
Shannon e Weaver
Teoria dei giochi
di Von Neumann
e Morgenstern
Teoria generale
dei sistemi di Von
Bertalanffy
(1950)
Wiener (1948) Shannon e Weaver
(1949)
e Morgenstern
(1947)
4. Teoria generale dei sistemi
fondata negli anni 1950 da Ludwig von Bertalanffy, William Ross
Ashby ed altri
ha consentito di studiare, comprendere e descrivere meglio i sistemi ad
elevata complessità organizzativa.
L’approccio sistemico è un metodo di indagine della complessitàL’approccio sistemico è un metodo di indagine della complessità
organizzata, legato ai contributi provenienti da diverse discipline, quali la
biologia, la teoria dell’informazione, la cibernetica.
A differenza dell’approccio analitico, che studia i fenomeni
scomponendoli in parti elementari in modo da giungere ai risultati generali
sommando i risultati delle singole parti, secondo l’approccio sistemico il
fenomeno di studio viene analizzato nella sua complessità
focalizzandosi sulle interrelazioni tra le parti piuttosto che sul
comportamento delle singole componenti.
5. Sistema
Origine: deriva dal greco sun-istema cioè “stare insieme” o
meglio
“è un insieme di elementi che interagiscono. Il processo di
interazione tra le parti è definito “organizzazione”.” (Von
Bertalanffy)Bertalanffy)
Una entità che “emerge” dall’interazione tra gli elementi che
lo compongono e che “sviluppa” un risultato “diverso” dalla
somma dei componenti.
Es: Corpo Umano, Poesia, Impresa, etc.
6. Sistema Insieme
Mentre un insieme è la “somma” delle parti; un sistema è il
“prodotto” delle interazioni delle parti
Gli elementi di un insieme interagiscono fra loro (il comportamento dell’uno
influenza l’altro) tipicamente per raggiungere un obiettivo
Sono quindi le interazioni tra elementi a determinare il comportamento collettivo del
sistema
• Insieme
1. Calciatori
2. Musicisti
3. Animali
• Sistema
1. Squadra
2. Orchestra
3. Mandrie, sciami,branchi
7. Ogni sistema è caratterizzato da una struttura e da
processi.
La struttura è caratterizzata da un limite (frontiera rispetto
all’ambiente esterno), dagli elementi o componenti, dai contenitori
degli elementi, da una rete di comunicazione. Nei sistemi complessi
le singole parti del sistema possono essere a loro volta dei sistemi
che svolgono una funzione in vista del raggiungimento dell’obiettivo
del sistema cui appartengono (organizzazione del sistema per
livelli). La struttura di un sistema in un dato momento rappresenta
lo stato del sistema.
I processi, che si esprimono in flussi di energia, materia ed
informazioni che circolano tra i contenitori, danno luogo alla
successione di eventi che generano i risultati.
Un sistema è aperto quando scambia con l’ambiente energie e
materie.
8. Entropia
Nella teoria generale dei sistemi la differenza tra sistemi chiusi e aperti può
essere spiegata con il concetto di entropia, intesa come perdita di energia, o
energia che non può essere convertita in lavoro.
Mentre i sistemi chiusi vanno verso uno stato di entropia, quelli aperti, capaci diMentre i sistemi chiusi vanno verso uno stato di entropia, quelli aperti, capaci di
prendere energia dall’ambiente, possono fruire di entropia negativa, o
negentropia
L’entropia è lo stato di massimo disordine, di casualità a
organizzazione zero. Quindi può essere considerata come lo
stato opposto a quello proprio dell’organizzazione.
9. L’INTERAZIONE
I sistemi aperti sono capaci di automantenersi sulla base dello scambio di
risorse con l’ambiente. L’interazione con l’ambiente è infatti
essenziale per il funzionamento di tale sistema.
I CONFINI
A causa della loro apertura è difficile determinare i confini dei sistemi
aperti. L’apertura o la chiusura di un sistema dipendono da
quanto universo viene incluso nel sistema stesso e quanto invece
viene considerato come ambiente. Aggiungendo al sistema quella
parte di ambiente in cui avvengono gli scambi, il sistema diventa chiuso.
L’AMBIENTE
I sistemi aperti si evolvono verso un maggiore ordine ed una maggiore
complessità; nel processo di adattamento all’ambiente esterno diventano
più differenziati nella forma e più complessi nella struttura.
10. I sistemi possono essere classificati in
relazione al livello di complessità in:
Sistemi meccanici: l’interdipendenza
tra le parti è tale che il comportamento è
strettamente vincolato e limitato; la
struttura è rigida ed il sistema di
La struttura
delle parti struttura è rigida ed il sistema di
relazioni è determinante.
Sistemi organici: il rapporto tra le parti
è meno rigido, consentendo una
maggiore flessibilità di risposta.
Sistemi sociali: i rapporti tra le parti
interagenti diventano relativamente
deboli; contrariamente alle strutture
fisiche o meccaniche sono sistemi poco
coesi
delle parti
diventa sempre
più complessa e
variabile
11. Sistema (“Ordine gerarchico” dei Sistemi- Boulding)
La teoria dei sistemi, è una
metodologia di indagine della
Sia in relazione alla complessità che alla natura delle relazioni tra le parti
metodologia di indagine della
complessità che ingloba e supera
l’approccio cibernetico.
12. Nascita della cibernetica
Il movimento della
Cibernetica ebbe inizio
durante la seconda
guerra mondiale,
quando un gruppo di
matematici, studiosi di
neuroscienze e ingegneri si
misero insieme per
perseguire interessi
scientifici comuni. Il loro
lavoro era strettamente
legato alla ricerca
militare che si occupava
del problema di seguire le
traiettorie dei velivoli e di
abbatterli.
• Il 1948 è considerato
l'anno di nascita della
cibernetica:
pubblicazione di
"Cybernetics" di
Norbert Wiener
• descrive le relazioni che
un sistema intrattiene
con l'ambiente e le sue
risposte in funzione a
determinati stimoli
Norbert Wiener fu una delle figure
dominanti di tutto il movimento
cibernetico. Non era solo un
brillante matematico, ma era
anche un filosofo (si era laureato in
Filosofia ad Harvard) ed era
profondamente interessato non
solo alla matematica, ma anche
alla biologia ed apprezzava la
ricchezza dei sistemi viventi.
13. Il termine
• Cibernetica deriva dal greco
κυβερνητησκυβερνητησκυβερνητησκυβερνητησ (timoniere)
• il timoniere aggiusta in• il timoniere aggiusta in
continuazione la posizione
della nave per tenerla sulla
rotta giusta
Definizione di cibernetica: “scienza del controllo
e della comunicazione nell’animale e nelle
macchine” (Weiner)
14. La cibernetica è la teoria del controllo dei sistemi
basata sulla comunicazione (trasporto di
informazione) tra il sistema e l’ambiente circostante,
nonché interna al sistema stesso, e sul controllo
(retroazione) della funzione del sistema rispetto
all’ambiente.
Cibernetica ≠ Teoria Generale dei
sistemi
all’ambiente.
I sistemi cibernetici sono un caso particolare, per quanto
importante, dei sistemi che esibiscono la capacità di
autoregolarsi.
15. I sistemi cibernetici
Un sistema cibernetico può essere definito come un insieme di elementi
in interazione, queste interazioni potendo essere degli scambi di
materia, di energia o d'informazioni.
Questi scambi costituiscono una comunicazione, alla quale gli
elementi reagiscono cambiando di stato o modificando le loro azioni.
Un sistema capace di autoregolarsi e quindi di mantenersi in equilibrio
dinamico con il suo ambiente attraverso il meccanismo del feedback
La capacità di autoregolazione si ottiene attraverso lo sviluppo di
parti o sottosistemi specializzati, collegati da determinati processi o
flussi.
Il meccanismo che rende effettivo il processo di controllo, che rende il
sistema capace di autoregolazione, sono le istruzioni, i programmi che,
inseriti come parti del sistema, trasformano il modello organizzativo in
un modello di controllo.
16. Feedback e autoregolazione
I sistemi a retroazione mettono in relazione le prestazioni in uscita (output) della
macchina con quelle prestabilite in entrata (input) e, azionando appositi meccanismi
di regolazione, annullano la differenza fra segnale di uscita e segnale di entrata.
Il meccanismo costituisce praticamente una modalità di controllo automatico:
permette cioè al sistema, considerato come una "macchina" finalizzata al
raggiungimento di un dato obiettivo, di autoregolarsi nel corso del proprioraggiungimento di un dato obiettivo, di autoregolarsi nel corso del proprio
funzionamento, correggendo gli scarti dal programma previsto in sede di progetto.
Il feedback è positivo quando è di stimolo al cambiamento (crescita, evoluzione del
sistema) e quando il segnale in uscita è ripresentato all’ingresso.
Il feedback è negativo quando tende al mantenimento della stabilità e dell’equilibrio del
sistema (autoconservazione) e quando il comportamento di un sistema è regolato in
base alla differenza tra lo stato finale ricercato dal sistema e lo stato attuale.
17. Esempio di sistema con retroazione
Si tratta di un
sistema che
modifica il proprio
comportamento
interagendo con
l’ambiente e
avendo da questo
una continua
avendo da questo
una continua
risposta.
Esempio:
termostato che
regola la
temperatura in un
locale o
temperatura
corporea dei
mammiferi.
Un esempio di sistema cibernetico rudimentale è una
stufa elettrica. Possiède due elementi , una resistenza
e un termostato, legati da una cinta negativa: cosi,
l'aumento del calore spegne automaticamente il
termostato, provocando una diminuzione di
temperatura, che produrrà di nuovo l'apertura del
termostato.
18. Cibernetica di secondo ordine: il sistema osservato è esso stesso un
agente che interagisce, modificandolo, con il sistema osservatore.
L’impresa come sistema cibernetico
La concezione dell’impresa come sistema cibernetico si afferma nell’ambito di una
corrente di pensiero che intende trasferire al campo di studi dell’impresa i
progressi realizzati nella cibernetica.
Teoria generale dei sistemi +
Cibernetica
=
Approccio Sistemico Vitale (ASV)
19. I sistemi viventi e vitali
Golinelli distingue tra:
• Sistema vivente: sistemi biologici (ad esempio l’organismo di un essere umano),
godono di una serie di proprietà e sono dotati di particolari funzionalità, attivano reazioni
fisico-chimiche, che non possono qualificare un’organizzazione imprenditoriale la quale, al
contrario, rappresenta uno specifico sistema di individui ed elementi tecnici.
• Sistema vitale: costanti relazioni ed interazioni con il contesto, al fine di assicurarsi la
sopravvivenza e lo sviluppo, ma non è in grado di riprodurre i propri componenti e di
perpetrare la propria specie con processi che hanno esclusivamente natura biologica; può
farlo solo attraverso riformulazioni ed implementazioni di tipo artificiale (sistemi sociali).
In essi l’aspetto strutturale è strettamente connesso a quello gestionale.
Entrambi i due tipi di sistemi sono sistemi aperti capaci di autoadattamento ed
autorganizzazione.
Scambiano con l’ambiente energia ed informazioni per produrre lavoro e mantenersi
in vita. Attraverso processi di feedback positivi e negativi si adattano alle mutevoli
condizioni ambientali.
Si mantengono in uno stato di organizzazione, di ordine (negentropia).
20. L’impresa per Golinelli è “un sistema VITALE, guidato da un organo di governo,
composto da sub-sistemi e immersa in un ambiente formato da sovra-sistemi, i
quali apportano risorse all’impresa ed esercitano attese e pressioni nei suoi
confronti.
L’impresa come sistema vitale
I sistemi vitali
sono capaci di
L’organo di governo, indirizzando la dinamica evolutiva dell’impresa, ricerca
selettivamente, condizioni di consonanza (compatibilità strutturale) e risonanza
( fiducia, condivisione di valori, obiettivi e strategie) con i sub-sistemi e i
sovrasistemi rilevanti, nel perseguimento del meta-obiettivo della sopravvivenza.”
sono capaci di
reagire alle reazioni
delle proprie azioni
e di mantenersi in
equilibrio.
21. L’impresa come sistema vitale
• Come abbiamo detto, l’impresa possiede delle componenti di
autoregolazione che svolgono un ruolo molto importante, ovvero
consentono all’impresa di mantenere la rotta prestabilita. Il governo
dell’impresa deve quindi:
1) ridurre al minimo gli scostamenti dai traguardi fissati attraverso
meccanismi di autoregolazione basati sulla retroazione informativa
che proviene dal mondo esterno
2) eventualmente cambiare rotta, mediante opportune azioni
correttive.