Progetti e realizzazioni dai PLUS alle Smart Cities. Verso la nuova programmazione dei Fondi Europei 2014-2020
Valeria Costantini Dipartimento di Economia
Paola Marrone Dipartimento di Architettura
Stefano Panzieri Dipartimento di Ingegneria
I progetti e le realizzazioni dai PLUS alle Smart Cities.
Intervento del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in occasione del convegno svoltosi a Roma il 27 febbraio 2014
Convegno "Nuova vita per le città del Lazio".
Le slide dell'intervento di Rosanna Bellotti Direttore Regionale Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City, presentata al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
I progetti e le realizzazioni dai PLUS alle Smart Cities.
Intervento del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in occasione del convegno svoltosi a Roma il 27 febbraio 2014
Convegno "Nuova vita per le città del Lazio".
Le slide dell'intervento di Rosanna Bellotti Direttore Regionale Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City, presentata al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
Como SC2 è nato per sviluppare e validare servizi utili a quantificare e misurare gli effetti delle decisioni urbanistiche sulla città e, quindi, ad assumerle con maggiore cognizione di causa con particolare riguardo alla pianificazione urbanistica, al marketing territoriale, ai distretti urbani del commercio nonché ai Musei, ai Teatri ed agli organizzatori di eventi.
L'area di crisi industriale complessa di Torino si articola come grande progetto di rilancio del capoluogo piemontese. L'obiettivo è il rilancio dell'industria, della manifattura e dell'economia puntando su eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
La presentazione illustra un modello di governance per il soggetto amministrativo che deve progettare ed attuare i processi di trasformazione in una Smart City, ossia il Comune .
Nel tempo si sono affermate in Europa e nel Mondo visioni diverse e successive e modelli diversi .
Al modello tecnocratico digitale e fortemente tecnologico delle citta’ asiatiche si contrappone il modello dell’Unione Europea che prevede l’adozione di target di riduzione delle emissioni di CO2 nei settori energia, mobilita’ ed ICT attraverso i quali si migliora globalmente la vita dei cittadini.
In Italia si e’ sperimenta una “ via italiana alle smart cities “ , e la ricerca di un modello condiviso che esalti le tradizioni e specificita’ culturali, sociali ed ambientali ed sia orientato a sviluppare servizi smart in tutti i domini della vita sociale, con particolare attenzione agli aspetti dell’inclusione sociale e dell’efficienza dei servizi pubblici , ossia un modello “people centred “ .
Fondamentale e’ la capacita’ del Comune di costruire una Vision condivisa con la Citta’ e di adottare una conseguente pianificazione strategica , un Master Plan che costituisca il frame di riferimento per cittadini e stakeholders.
L’Amministrazione Comunale deve dotarsi di un apposito ufficio sia per il disegno del Master Plan che per il coordinamento dell’attuazione dello stesso , condotto da una figura professionale che ha gia’ le competenze di natura multidisciplinare e di project management necessarie , l’Energy Manager nominato, in considerazione della preminente importanza della ” smart energy “ nel progetto , che assume il ruolo di smart city designer .
Lo Smart City Designer individua nel Master Plan le tecnologie e le azioni funzionali alla Vision e ne governa i processi .
Resta aperto il problema del monitoring ossia di come misurare i risultati ottenuti dal progetto , nella prospettiva dell’obbligo delle Amministrazioni di dar conto ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’esterno i programmi, i processi decisionali ed i risultati ottenuti , a conclusione di un rapporto di coprogettazione che vede cittadini e stakeholders partecipare sin dalla costruzione della Visione e delle pianificazioni strategiche .
Il monitoraggio del progetto, tramite sia KPIs operativi che di impatto e globali della qualita’ urbana e del processo di trasformazione nella smart city , ossia gli standard di riferimento la cui ricerca e’ in corso da parte degli organismi normativi mondiali , puo’ essere attuato implementando una piattaforma di City monitoring o Urban Control Center della Citta’ “senziente”, in cui confluiscono i data sources , e sono processati mediante strumenti di analisi predittiva e support decision systems per l’Energy Manager e l’Amministrazione .
La cooperativa Sociale C.S.I. TRE, impegnata da oltre un anno sulla Social Innovation a Bolzano, ha intrapreso una serie di contatti con la Fondazione GRAPHITECH di Trento (Direttore . Raffaele De Amicis) e con importanti operatori del mercato (centri di ricerca del Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia…) nell’ambito delle nuove tecnologie ITC legate allo sviluppo dei cosiddetti Smart Territory, specificatamente nei settori dell’energia, pianificazione territoriale, trasporti e mobilità finalizzati ad uno sviluppo economico sostenibile
In questo contesto le attività in essere presso la Fondazione Graphitech hanno suscitato particolare interesse . La Graphitech è riuscita in pochi anni e tramite un modesto investimento della Provincia Autonoma di Trento a cogliere le necessità espresse dal territorio dove opera implementando un modello della ricerca analiticamente sostenibile non solo dal punto economico ma anche finanziario.
La professionalità acquisita da Graphitech nel “porre il mercato in presa diretta con la ricerca scientifica” e le positive sinergie instaurate dall’ ing. De Amicis con i centri di ricerca internazionali, potrebbe aprire importanti collaborazioni per l’Alto Adige.
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Como SC2 è nato per sviluppare e validare servizi utili a quantificare e misurare gli effetti delle decisioni urbanistiche sulla città e, quindi, ad assumerle con maggiore cognizione di causa con particolare riguardo alla pianificazione urbanistica, al marketing territoriale, ai distretti urbani del commercio nonché ai Musei, ai Teatri ed agli organizzatori di eventi.
L'area di crisi industriale complessa di Torino si articola come grande progetto di rilancio del capoluogo piemontese. L'obiettivo è il rilancio dell'industria, della manifattura e dell'economia puntando su eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
La presentazione illustra un modello di governance per il soggetto amministrativo che deve progettare ed attuare i processi di trasformazione in una Smart City, ossia il Comune .
Nel tempo si sono affermate in Europa e nel Mondo visioni diverse e successive e modelli diversi .
Al modello tecnocratico digitale e fortemente tecnologico delle citta’ asiatiche si contrappone il modello dell’Unione Europea che prevede l’adozione di target di riduzione delle emissioni di CO2 nei settori energia, mobilita’ ed ICT attraverso i quali si migliora globalmente la vita dei cittadini.
In Italia si e’ sperimenta una “ via italiana alle smart cities “ , e la ricerca di un modello condiviso che esalti le tradizioni e specificita’ culturali, sociali ed ambientali ed sia orientato a sviluppare servizi smart in tutti i domini della vita sociale, con particolare attenzione agli aspetti dell’inclusione sociale e dell’efficienza dei servizi pubblici , ossia un modello “people centred “ .
Fondamentale e’ la capacita’ del Comune di costruire una Vision condivisa con la Citta’ e di adottare una conseguente pianificazione strategica , un Master Plan che costituisca il frame di riferimento per cittadini e stakeholders.
L’Amministrazione Comunale deve dotarsi di un apposito ufficio sia per il disegno del Master Plan che per il coordinamento dell’attuazione dello stesso , condotto da una figura professionale che ha gia’ le competenze di natura multidisciplinare e di project management necessarie , l’Energy Manager nominato, in considerazione della preminente importanza della ” smart energy “ nel progetto , che assume il ruolo di smart city designer .
Lo Smart City Designer individua nel Master Plan le tecnologie e le azioni funzionali alla Vision e ne governa i processi .
Resta aperto il problema del monitoring ossia di come misurare i risultati ottenuti dal progetto , nella prospettiva dell’obbligo delle Amministrazioni di dar conto ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’esterno i programmi, i processi decisionali ed i risultati ottenuti , a conclusione di un rapporto di coprogettazione che vede cittadini e stakeholders partecipare sin dalla costruzione della Visione e delle pianificazioni strategiche .
Il monitoraggio del progetto, tramite sia KPIs operativi che di impatto e globali della qualita’ urbana e del processo di trasformazione nella smart city , ossia gli standard di riferimento la cui ricerca e’ in corso da parte degli organismi normativi mondiali , puo’ essere attuato implementando una piattaforma di City monitoring o Urban Control Center della Citta’ “senziente”, in cui confluiscono i data sources , e sono processati mediante strumenti di analisi predittiva e support decision systems per l’Energy Manager e l’Amministrazione .
La cooperativa Sociale C.S.I. TRE, impegnata da oltre un anno sulla Social Innovation a Bolzano, ha intrapreso una serie di contatti con la Fondazione GRAPHITECH di Trento (Direttore . Raffaele De Amicis) e con importanti operatori del mercato (centri di ricerca del Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia…) nell’ambito delle nuove tecnologie ITC legate allo sviluppo dei cosiddetti Smart Territory, specificatamente nei settori dell’energia, pianificazione territoriale, trasporti e mobilità finalizzati ad uno sviluppo economico sostenibile
In questo contesto le attività in essere presso la Fondazione Graphitech hanno suscitato particolare interesse . La Graphitech è riuscita in pochi anni e tramite un modesto investimento della Provincia Autonoma di Trento a cogliere le necessità espresse dal territorio dove opera implementando un modello della ricerca analiticamente sostenibile non solo dal punto economico ma anche finanziario.
La professionalità acquisita da Graphitech nel “porre il mercato in presa diretta con la ricerca scientifica” e le positive sinergie instaurate dall’ ing. De Amicis con i centri di ricerca internazionali, potrebbe aprire importanti collaborazioni per l’Alto Adige.
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Presentazione di Adriana Agrimi, Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Il Presidio Territoriale di Sviluppo Locale PTS si configura come una identificazione, un riconoscimento, una certificazione di un’area particolarmente virtuosa nel valorizzare le proprie biodiversità, peculiarità paesaggistiche ed antropiche, in cui vengono tutelati non solo l’ambiente ed il territorio ma tutte le biodiversità presenti in tale area, dalla popolazione alle coltivazioni, dalla fauna alla vegetazione.
E’ un progetto multidisciplinare che studia e analizza l’area del Presidio in tutti i suoi aspetti, dalla popolazione locale, alle coltivazioni della tradizione sino al nucleo storico edificato, e proprio per questo è un piano che vede coinvolti personalità aventi competenze anche differenti venendo a creare una sinergia profonda tra le varie componenti del progetto in modo da poter fornire ai cittadini servizi innovativi.
Laboratorio a cielo aperto del Progetto Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è la frazione di Cortereggio, luogo di produzione della Piattella Canavesana, primo presidio Slow Food del Canavese. La piattella è un fagiolo bianco rampicante caratterizzato da una buccia estremamente sottile che ne rende particolare il sapore.
Questo territorio ben si presta dunque all’attuazione dei principi del presidio territoriale sia per la presenza sul territorio di una biodiversità legata alla memoria e all’identità del luogo ma anche per le sue caratteristiche territoriali paesaggistiche antropologiche e culturali.
Negli ultimi anni sono state strette collaborazioni con diversi soggetti di rilevanza locale, regionale e nazionale quali Slow Food Italia, CSP innovazione nelle ICT, l’associazione Building Green Futures, il laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino, la Provincia di Torino.Tali collaborazioni hanno portato alla stesura di un protocollo d’intesa finalizzato all’innovazione urbana, alla tutela e alla salvaguardia non solo del prodotto ma anche dell’habitat in cui esso è inserito.
Quello del Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è un progetto pensato per essere replicabile in diversi contesti. Fine ultimo del tavolo di lavoro, formato da personale competente in materia di certificazione ambiente e costruito e indagini sociali, è infatti proprio quello di individuare parametri e indicatori utili alla stesura di linee guida per la validazione di un modello scientifico esportabile in altre realtà imprenditoriali e territoriali.
Tale protocollo dovrà essere in grado di tutelare e valutare l’intero habitat favorendo la crescita economica e creando nuove opportunità per lo sviluppo di una Smart Community.
[Conferenza ASITA 2013] INFRASTRUTTURE DI DATI TERRITORIALI INNOVATIVE PER CI...Eugenio Minucci
Conferenza ASITA 2013, 5-7 novembre 2013 - Presentazione delle relazioni del panel "Infrastrutture di Dati Territoriali Innovative per Città Intelligenti Spatially Enabled. Sessione Plenaria a cura del Consiglio Scientifico di Asita e di Stati Generali dell'Innovazione
Parmap Dall'ascolto al progetto - Parma, 3/7/2015Luca Cominassi
I contenuti dei tavoli tematici del 2015 diventano la base per la progettazione della città. Il PD di Parma discute con Fabrizio Barca e Paolo Calvano del percorso di ParMap: dall’analisi dei bisogni alle proposte concrete, per fare emergere una città che vuole e ha voglia di ripartire.
Quadro strategico e aree di progresso economico - Roma Capitale 2021Cristiano Alviti
Allegato A della Deliberazione di Giunta Capitolina n. 177 del 5 agosto 2021, con oggetto "RomaIdea: quadro strategico di progresso economico di Roma Capitale. Approvazione "Quadro strategico e aree di progresso economico", strategia di identità competitiva, marchi ''Roma Idea'' e ''Qualità Roma"."
ovvero quanto approvato come quadro strategico, le relative aree di progresso economico e i progetti strategici, quali riferimenti fondamentali per la definizione delle iniziative programmatiche e progettuali in ambito di sviluppo economico, produttivo e competitivo a livello internazionale di Roma; le aree di progresso economico riferite a "Talenti", "Innovazione", "Investimenti", "Internazionalizzazione" riportano altresì i principali indicatori obiettivo utili a sviluppare iniziative mirate all’ottenimento di stanziamenti previsti negli strumenti programmatici europei e nazionali (vedi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Next Generation Italia), oltre che funzionali e convergenti agli obiettivi previsti per gli eventi cittadini straordinari come il Giubileo 2025 e l’eventuale candidatura Roma Expo 2030.
TERRITORI SMART PER CITTÀ DIFFUSE_I sistemi di mobilità intelligente nella C...Federica Buffarini
Il rapporto tra nuove tecnologie e territorio assume una declinazione particolare in contesti territoriali come quello marchigiano dove l’assetto insediativo ha il carattere predominante di città diffusa. Nella grande città diffusa delle Marche la dilatazione degli spazi comporta l’esigenza di rimodulare i progetti concepiti per le città compatte: il fattore distanza gioca un ruolo a volte essenziale che non ha nella città compatta e nei relativi progetti. L’avvento e la diffusione delle ICT sono destinati a modificare i nostri modi di vita e, in particolare, il nostro rapporto con il territorio in cui viviamo: il fatto stesso che molte funzioni possano essere svolte in modo indifferente rispetto ai luoghi in cui si esercitano determina un radicale rivolgimento nei criteri di localizzazione che finora hanno guidato le nostre scelte. Nella distribuzione delle funzioni acquistano una diversa incidenza rispetto al passato sia le distanze fisiche che tutti i fattori che finora hanno favorito la loro concentrazione nello spazio; ne consegue l’esigenza di riorganizzare alcuni dei servizi essenziali, tra cui quelli relativi alla mobilità e ai trasporti.
Il riferimento spaziale per i progetti attualmente in discussione sotto la sigla smart cities, è la città compatta, sia essa di grandi o medio-piccole dimensioni, mentre la tipologia insediativa della città diffusa risulta in gran parte esclusa dal dibattito. Eppure, i problemi che si pongono in una città che si dirada su un ampio territorio, pur con alcune affinità, sono di natura diversa rispetto a quelli della città compatta a causa della diversa dimensione spaziale. D’altronde, le tecnologie innovative possono aiutare ad eliminare alcuni degli aspetti negativi connessi con la dispersione insediativa, mentre lo studio di soluzioni smart da applicare sulle distanze dilatate della città diffusa può fornire utili indicazioni anche per la città compatta.
Tra il trasporto collettivo e il trasporto privato si colloca il servizio pubblico personalizzato, come quello a chiamata che consente di acquisire ed elaborare le richieste di trasporto provenienti dagli utenti, creando una soluzione flessibile e ottimizzata sulla base di orari, destinazioni e disponibilità.
Il servizio a chiamata, garantendo collegamenti temporanei sull’intero territorio e minimizzando i costi operativi, può essere utilizzato in affiancamento al TPL tradizionale esistente o in sostituzione ad esso, in ben definite fasce di morbida. Tramite convenzione del vettore con attività commerciali, centri sanitari, e i principali POI, può essere effettuato il pagamento del biglietto. Così si potranno attivare servizi specifici ed innovativi da offrire ai clienti, permettendo la fidelizzazione dei consumatori. Questa forma di trasporto è destinata a ridurre la dipendenza dagli autoveicoli privati e, in particolare, disincentivare gli spostamenti sistematici tra i luoghi di residenza e lavoro.
«Attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario, in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale" – sub-azione: "Attrazione produzioni cinematografiche e azioni di sistema attraverso il sostegno delle PMI che operano direttamente o indirettamente nel settore" dell'Asse prioritario 3 – Competitività»
RIUSA - Presentazione Prof. Massimiliano BarlettaLazio Innova
Valorizzazione di scarti di produzione nella manifattura di una gamma di imballaggi “intelligenti” in plastica di bio-derivazione compostabile, termostabile, autoprotetta ed idonea al contatto prolungato con alimenti
Investimenti per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblicoLAZIO GREEN – IL FUTURO SOSTENIBILE
Investimenti per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico
1. Università degli Studi ROMA TRE
Valeria Costantini
Paola Marrone
Stefano Panzieri
Dipartimento di Economia
Dipartimento di Architettura
Dipartimento di Ingegneria
2. Università degli Studi ROMA TRE
Valeria Costantini
Dipartimento di Economia
RUOLO DELLE SMART CITIES PER
LO SVILUPPO ECONOMICO
3. Smart Cities
Un volano di sviluppo economico
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Fruizione da parte degli utenti finali di un numero
maggiore di servizi con livelli qualitativi superiori
◊ Effetti economici positivi:
◊ creazione di posti di lavoro
◊ riduzione dei tempi di percorrenza
◊ miglioramento della soddisfazione del cliente
Valeria Costantini
4. Smart Cities
Un volano di sviluppo economico
Università degli Studi ROMA TRE
Quali tecnologie e quali benefici
◊ Trasporti
◊ Riduzione dell’inquinamento
◊ Riduzione dei tempi di percorrenza
◊ Riduzione della congestione
◊ ICT
◊ Incremento della fruibilità dei servizi
◊ Incremento dell’accessibilità
◊ Efficienza energetica
◊ Riduzione dei consumi energetici
◊ Riduzione delle emissioni climalteranti
Valeria Costantini
5. Smart Cities
Un volano di sviluppo economico
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Smart Cities come opportunità di creazione di
mercato per le nuove tecnologie
◊ La maggiore domanda di tecnologie «smart» assicura un
continuo e duraturo sviluppo del mercato
◊ Volano per gli investimenti da parte di soggetti pubblici
e privati nella produzione di innovazione
◊ Vantaggi competitivi sui mercati internazionali in linea
con la programmazione europea di medio e lungo
termine
Valeria Costantini
6. Smart Cities
Ruolo dell’approccio multidisciplinare
Università degli Studi ROMA TRE
◊ L’inclusione di progetti di sviluppo nel quadro di
riferimento Smart Cities incrementa le
opportunità di scambi di conoscenza tra diversi
soggetti
◊ La presenza sul territorio di Università e Centri di
Ricerca e di imprese all’avanguardia sul sentiero
tecnologico
◊ La disponibilità di forme strutturate di collaborazione
◊ La flessibilità del contesto istituzionale in cui le
relazioni formali e informali si concretizzano
Valeria Costantini
7. Università degli Studi ROMA TRE
Smart Cities
Ruolo dello scambio di conoscenza
◊ Università e Centri di Ricerca di eccellenza come
bacino di produzione di conoscenza
◊ Progetti congiunti con le imprese per la
produzione di innovazione (brevetti)
◊ Progetti congiunti con le imprese per l’utilizzo
delle strumentazioni scientifiche pubbliche
(valorizzazione)
◊ Possibilità di scambi di conoscenza per
l’incremento di capitale umano (sviluppi
occupazionali per i laureati)
Valeria Costantini
8. Smart Cities
Università degli Studi ROMA TRE
Sviluppo imprenditoriale ad alto valore aggiunto
◊ Start Up
◊ La maggior parte delle Start Up laziali sono nel
settore dei servizi
◊ I Fondi europei 2007-2013 orientati a innovazione,
reti d’impresa e green economy per Start Up
costituiscono un’occasione di lancio di attività
imprenditoriali da considerare nella progettazione
di linee programmatiche di tipo Smart Cities
◊ Incubatori di imprese: ruolo attivo della ricerca
scientifica nelle azioni di accompagnamento per
imprese ad alto contenuto innovativo
◊ Consorzi temporanei di Università e imprese
Valeria Costantini
9. Università degli Studi ROMA TRE
Paola Marrone
Dipartimento di Architettura
RIGENERAZIONE URBANA
10. Micro-riqualificazioni vs rigenerazione urbana
◊ In Italia la rigenerazione urbana testimonia una
consolidata capacità operativa nella riqualificazione edilizia
◊ Micro interventi, manutenzioni ordinarie, urgenze, scelte singole non coordinate
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Nel nord Europa la rigenerazione urbana segue politiche
sociali e di miglioramento dell’ambiente fisico
◊ Sotto la spinta di numerosi programmi europei, molte città europee stanno
avviando programmi su vasta scala per la riqualificazione di intere zone di città
◊ programmi europei: SET PLAN-Stategic Energy Technology Plan; EERA-European
Energy Research Alliance; Covenant of Majors (Patto dei Sindaci); Joint Programme
Smart Cities; Smart City Stakeholders Platform, ecc.;
◊ in Italia: Network EERA-Enea; Task Force sulle Smart Cities-Confindustria ed Enea;
Bandi PON REC, Cluster Industriali, Fesr 2014-2020, ecc.;
◊ La riqualificazione urbana in Italia riguarda oggi solo:
◊ 42% delle gare (il 50% di quelle censite nel 2003)
◊ 22% della spesa (un volume poco inferiore a 7 mld, contro i 39 mld investiti in
fotovoltaico).
Paola Marrone
11. Università degli Studi ROMA TRE
Obiettivi sinergici e integrati
◊ Le strategie di rigenerazione urbana integrano fattori di
innovazione, non solo in ambito sociale e tecnologico, ma
anche in quello ambientale, economico e architettonico.
◊
◊
◊
◊
Genova (Associazione Genova Smart City, progetti Transform, R2cities)
Bari (programma di riqualificazione ‘città pubblica’)
Torino (TAPE-Turin Action Plan for Energy, Piattaforma Torino Smart City)
Milano, Trieste, Trento, ecc.
Paola Marrone
12. Visioni strategiche basate sulla partnership
◊ Integrare vuol dire creare una
partnership urbana:
◊ per giustificare, raccordare, promuovere
azioni di rigenerazione urbana e
riqualificazione del tessuto edilizio
Università degli Studi ROMA TRE
◊ In quanto espressione di un
‘identità urbana’, coinvolge: gli
abitanti, i metodi e i processi,
l’industria, le istituzioni.
◊ La rigenerazione urbana diventa
così un mix di interventi tecnici e
procedurali per:
◊
◊
◊
◊
unire risorse
ridurre i costi
evitare gli sprechi energetici
migliorare in modo diffuso la qualità della
vita
◊ garantire l’inclusione sociale e il diritto alla
partecipazione, all’istruzione e alla salute
◊ promuovere la cultura come mezzo di
sviluppo economico.
Paola Marrone
13. Visioni strategiche basate sulla partnership
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Accordo di Partenariato 2014-2020. Strategia nazionale per
le Aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e
governance
◊ Obiettivo Tematico (OT)
◊ 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione
◊ 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione
◊ 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese
◊ 4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di
carbonio in tutti i settori
◊ 5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la
prevenzione e la gestione dei rischi
◊ 6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
◊ 7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le
strozzature nelle principali infrastrutture di rete
◊ …
Paola Marrone
14. Smart e valorizzazione della ricerca/Università
◊ Mentre si delineano obiettivi e strategie
di interventi coordinati, l’evoluzione
smart della città sta attivando un
processo di forte valorizzazione della
ricerca.
Università degli Studi ROMA TRE
◊ La ricerca si traduce in:
◊ un’opera di stimolo all’innovazione
◊ soluzioni progettuali affrontate in team con le
tecnostrutture delle amministrazioni locali
◊ rapporti con l’industria e con partner privati, della cui
capacità di innovazione i ricercatori fungono da
garanti.
◊ L’esempio di Bologna Smart City:
alleanza strategica tra mondo della
ricerca, imprese e pubblica
amministrazione, in linea con il Piano
Strategico Metropolitano
◊ per sviluppare soluzioni innovative alle
problematiche urbane e sociali, mettendo la
tecnologia al servizio delle persone.
Paola Marrone
Grafici di Giacomo D’Ugo
15. Università degli Studi ROMA TRE
Stefano Panzieri
Dipartimento di Ingegneria
INFRASTRUTTURE IMMATERIALI,
COMPETITIVITÀ E SICUREZZA
16. Università degli Studi ROMA TRE
Smartcities e Infrastrutture
◊ Trasporti
◊ Logistica
◊ Reti per la distribuzione e
la microgenerazione
dell’energia
◊ Reti per la distribuzione di
acqua e gas
◊ Sanità
◊ Economia
◊ Telecomunicazioni
Stefano Panzieri
17. Città o Smartcity?
Università degli Studi ROMA TRE
◊ La città diventa tale quando svolge bene la
propria missione
◊ Garantire l’accesso all’informazione
◊ Mettere a sistema le proprie componenti
◊ Garantire la sicurezza dei cittadini
◊ Nella Smartcity cambiano le modalità
Stefano Panzieri
18. Smartcities e Infrastrutture
Immateriali (Accesso)
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Garantire utilizzo a tutti i cittadini
◊ Potenziamento delle reti aperte
Stefano Panzieri
19. Smartcities e Fonti Open Data
(il sistema)
Università degli Studi ROMA TRE
◊ Disponibilità delle fonti Open Data
◊ Piattaforma di integrazione informatica per lo
sviluppo di una ecologia di applicazioni
◊ Cooperazione/Competizione tra servizi
Stefano Panzieri
21. Università degli Studi ROMA TRE
Valeria Costantini
Paola Marrone
Stefano Panzieri
Dipartimento di Economia
Dipartimento di Architettura
Dipartimento di Ingegneria
Grazie!