SlideShare a Scribd company logo
COMUNICAZIONE EFFICACE E GESTIONE DEL
CONFLITTO NEL FRONT-OFFICE
Michela Rimondini
michela.rimondini@univr.it
Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità
Servizio di Psicosomatica e Psicologia Clinica
Università degli Studi di Verona
Riconoscimento di
difficoltà relazionali
Obiettivi:
Area “Riconoscimento di difficoltà relazionali”
• Rafforzamento dell’attitudine a riconoscere eventuali
problematiche relazionali nell’interlocutore;
• Individuazione, in base ad atteggiamenti tipici, di
“tipologie” di interlocutori al fine evitare di innescare
situazioni conflittuali.
• Comprendere i limiti di comunicazione dell’utente e
adeguarsi al suo livello di comunicazione.
Obiettivi (2)
• In ambiente ospedaliero non è raro che gli utenti presentino
un’attivazione emotiva di entità variabile (ansia, paura,
irritazione, tristezza, ecc..). Alle volte riescono a gestirla
senza difficoltà in altri casi essa può arrivare a
compromettere l’interazione con il personale
sanitario e non.
• Saper riconoscere i segnali di un disagio
transitorio o duraturo è importante perché può
orientarci nel modo di relazionarci con l’utente
che si ha davanti.
• In genere i diversi stati emotivi si accompagnano a
manifestazioni esteriori peculiari.
Perché un utente viene considerato
“DIFFICILE”?
Atteggiamenti disfunzionali dell’utente nei
confronti di chi si prende cura di lui:
mancanza di fiducia, di rispetto, espressione di
aggressività, sospettosità o eccesso di confidenza.
Barriere comunicative:
• Forte attivazione emotiva: rabbia, paura,
ambivalenza, depressione, vergogna.
• Deficit cognitivi/linguistici.
Perché un utente viene considerato
“DIFFICILE”?
Elemento conduttore alla base della maggior
parte delle suddette difficoltà è:
l’iperattivazione emotiva
(di matrice negativa)
Perché un utente viene considerato
“DIFFICILE”?
L’iperattivazione emotiva è un blocco
al funzionamento cognitivo del
soggetto
Forse non tutti sanno che….
A livello neurale il soggetto in collera si trova in una sorta di
sequestro emotivo, in cui un centro del sistema libico (deputato
all’integrazione del sistema emotivo-istintivo-
comportamentale), dichiara lo stato di emergenza imponendo a
tutto il resto del cervello, compresa la neocorteccia, “il cervello
pensante”, il proprio “impellente ordine del giorno” (Goleman
1999, Eichelman 1987). E’ quindi come se il soggetto agisse
sulla base di informazioni molto più grezze e istintive, non
ancora modulate dall’intervento della neocorteccia.
Diversi studi hanno dimostrato gli effetti esercitati dalle
emozioni sulle capacità cognitive del soggetto riducono o
compromettendo le capacità mnestiche, attentive o di
processare informazioni (Beck et al., 1976; Butler et al. 1983;
Eysenck et al., 1987; Zuroff et al., 1983).
L’iperattivazione emotiva dell’utente oltre ad
avere ricadute sul suo funzionamento intra
psichico esercita un effetto anche sul
funzionamento intraspichico
dell’interlocutore.
I SISTEMI MOTIVAZIONALI
Perché un utente viene considerato
“DIFFICILE”?
I Sistemi Motivazionali Interpersonali (Liotti, 2001)
•Sono disposizioni innate universalmente presenti
negli esseri umani
•Sono i principi organizzatori delle interazioni
sociali, ovvero rappresentano insiemi di regole
interne che guidano il comportamento del soggetto
•Sono orientati ad una meta
•Sono attivati da stimolazione emotiva
I Sistemi Motivazionali Interpersonali (Liotti, 2001)
Utente difficile
o Relazione difficile?!
L’inadeguatezza relazionale del mio interlocutore
ha un impatto diretto su di me e modula la mia
reazione, innescando un ciclo relazionale (vizioso
o virtuoso) alimentato da entrambe le parti in
gioco.
Considerare la relazione come deragliata e
tentare di riportarla sui binari giusti
Cos’ è un’emozione?
Le emozioni
Definizione: (dal latino “muovere”) reazione
affettiva complessa molto intensa indotta da uno
stimolo esterno che provoca dei cambiamenti
fisici e psicologici
Caratteristiche:
• Relazione con un evento
• Componente fisiologica/somatica
• Componente psicologica
• Componente comportamentale
• Hanno un oggetto e spesso un destinatario
• Relazione con scopi e credenze
Le principali emozioni
Le emozioni di base
• Paura/ansia
• Rabbia
• Tristezza
• Gioia
• Disgusto
Altre emozioni
• Invidia
• Colpa
• Gioia
• Gelosia
• Pena
• Sorpresa
• Delusione
• Disprezzo
INTENSITA' DELLE EMOZIONI
Intensità Rabbia Contentezza Ansia, Paura Tristezza
Gioia Depressione
irritato compiaciuto incerto triste
Debole infastidito contento a disagio giù di corda
innervosito allegro apprensivo melanconico
risentito felice preoccupato afflitto
Media arrabbiato eccitato ansioso rabbuiato
soddisfatto turbato abbattuto
infuriato entusiasta angosciato devastato
fuori di me esaltato terrorizzato schiacciato
Alta rabbioso estatico spaventato disperato
tormentato sconvolto
Cos’è un disagio emotivo?
salute malattia
La salute mentale si può rappresentare
come un continuum in cui sanità e
malattia si sfumano le une nelle altre
senza una reale linea di demarcazione.
Diversi fattori fanno si che noi stessi ci
collochiamo in punti diversi di questo
continuum a seconda delle presenza di diversi
fattori (es. fase di vita, cultura, eventi di vita,
ecc..)
ANSIA E TENSIONE
ANSIA
REAZIONE PSICHICA A
STIMOLI ESTERNI DI
PERICOLO
PERICOLO
ANSIA
Manifestazioni somatiche:
 corticosteroidi
 frequenza cardiaca
 pressione arteriosa
 respirazione
Manifestazioni psichiche:
Strategie per sottrarsi al
pericolo (evitamento della
situazione o aggressione)
ANSIA PATOLOGICA (I)
 stato emotivo frequente, intenso e
duraturo
 sproporzione tra gravità della
situazione oggettiva e risposta
ansiosa del soggetto
 sofferenza soggettiva
 compromissione delle capacità di
funzionamento del soggetto
TONO DI VOCE
Tremante, incrinata
Esposizione affannata
Tono e ritmo elevati
SGUARDO
Mobile
Spaventato
Continuo cambio
focus visivo
Occhi sbarrati
CORPO
Irrequitezza motoria
Manipolazione oggetti
Iperreattività
Tremore
Sudorazione
VISO
Espressione contratta
Macchie rosse
sudorazione
ANSIA PATOLOGICA (II)
- apprensione - irrequietezza motoria
- impazienza - tremori
- senso di paura - palpitazioni
- affaticabilita’ - oppressione toracica
- distraibilita’ - mancanza d’aria
- difficolta’ a concentrarsi - vertigini
- disturbi della memoria - sudorazione
- insonnia - bocca secca
- affaticabilita’ fisica
- nodo alla gola
- nausea
- anoressia
- disturbi gastro-intestinali
- pollachiuria
- cefalea tensionale
Sintomi psichici Sintomi fisici
Cosa fare:
• Parlare con chiarezza e un tono di voce calmo e
rassicurante.
• Mantenere il contatto visivo.
• Non pressare, incalzare o dare l’impressione che la persona
le faccia perdere tempo inutilmente.
• Non dare rassicurazioni premature o falsamente empatiche.
• Aiutare l’espressione di eventuali preoccupazioni
applicando tecniche comunicative per la gestione delle
emozioni.
• Applicare tecniche di negoziazione.
ANSIA PATOLOGICA (II)
RABBIA E OSTILITA’
TONO DI VOCE
Tremante, incrinata
o viceversa ferma e
glaciale
Tono e ritmo elevati
SGUARDO
Ostile, fisso
CORPO
Tensione muscolare,
iper-reattività, protratto
verso l’interlocutore
VISO
Espressione contratta
e tesa
Macchie rosse
Sudorazione
Sopracciglia inarcate
RABBIA E OSTILITA’
Curva della collera
1. LIVELLO RAZIONALE
2. MONTA LA COLLERA
6. SOLUZIONE DEL PROBLEMA
5. CADUTA DELLA COLLERA
3. RAFFREDDAMENTO DELLA COLLERA
4. COMPORTAMENTO SUPPORTIVO
La maggior parte delle persone funziona a un livello
razionale, ed è possibile ragionare con loro
Quando una situazione diventa irritante, frustrante, provocante, la
persona “ decolla”, si “riscalderà” e comincerà ad essere verbalmente
aggressiva e ostile.
Abbandonato il livello razionale, inutile tentare di far ragionare
la persona.
Il decollo non può durare a lungo. Se non
ulteriormente provocata, la persona ostile
entra nella fase di “ raffreddamento”. Può
sentirsi imbarazzata per aver fatto una
“scenata”.
Solo ora la controparte che ha assistito al
decollo e ha ascoltato lo sfogo, può
intervenire (commento supportivo e
comportamento empatico non verbale).
Dopo una dimostrazione di empatia la persona
ostile di solito si calma. Ritorna al livello
razionale
Ritornati al livello razionale i soggetti possono
iniziare a risolvere il problema (negoziazione)
RABBIA E OSTILITA’
Cosa fare:
• Vedere l’ostilità diretta verso il vostro ruolo o
eventualmente specifico comportamento non verso di voi
come persona
• Riconoscere la collera dell’altro ed esplicitare che l’avete
compresa
• Ascoltare
• Mantenere il tono della voce calmo
• Aspettare che la rabbia sia stata espressa prima di
rispondere
• Non prendere posizione prima di aver capito il problema
• Aiutare l’espressione di eventuali preoccupazioni
applicando tecniche comunicative per la gestione delle
emozioni.
• Applicare tecniche di negoziazione.
RABBIA E OSTILITA’
Cosa NON fare:
• Dare consigli se non richiesti
• Tentare di attribuire all’altro la colpa di un evento/situazione
• Atteggiamenti falsamente empatici
• Forzare o fare pressioni per indurre cambiamenti nelle altre
persone
• Sentirsi aggredito personalmente
• Ignorare o negare la collera della persona, dire di calmarsi.
• Alzare il tono della voce
• Mettere a disagio l’altro sottolineando il suo comportamento
inadeguato
• Difendere l’istituzione o se stessi prima di aver capito il
problema
RABBIA E OSTILITA’
Si
• Vedere l’ostilità diretta verso il
vostro comportamento non
verso di voi come persona
• Riconoscere la collera dell’altro
ed esplicitare che l’avete
compresa
• Spostarsi in un luogo privato
con meno interferenze esterne
• Sedersi con la persona
• Ascoltare
• Mantenere il tono della voce
calmo
• Aspettare che la rabbia sia stata
espressa prima di rispondere
• Non prendere posizione prima
di aver capito il problema
No
• Sentirsi aggredito personalmente
• Ignorare o negare la collera della
persona, dire di calmarsi.
• Litigare in un luogo pubblico
• Stare in piedi uno e seduto l’altro
• Rifiutarsi di ascoltare
• Alzare il tono della voce
• Mettere a disagio l’altro sottolineando
il suo comportamento inadeguato
• Difendere l’istituzione o se stessi
prima di aver capito il problema
RABBIA E OSTILITA’
La classificazione dei disturbi clinici
attraverso il manuale diagnostico DSM
 I manuali diagnostici (DSM, ICD, ecc…)
contengono delle classificazioni dei disturbi
psichiatrico/psicologici esistenti basate su
caratterizzazioni descrittive di sintomi e segni.
 Sono un utile strumento di comunicazione tra
clinici di diverso orientamento teorico e
culturale
 Il DSM è composto da 5 assi
ASSE I
Disturbi Clinici
• Disturbi correlati a sostanze
• Schizofrenia e altri disturbi
• Disturbi dell’umore
• Disturbi d’ansia
• Disturbi somatoformi
• …..
ASSE II
Disturbi di Personalità
A. Un modello abituale di esperienza interiore e di
comportamento che devia marcatamente rispetto
alle aspettative della cultura dell’individuo
Questo modello si manifesta in due o più delle
seguenti aree:
• Cognitività (cioè modi di percepire ed interpretare
se stessi, gli altri e gli avvenimenti).
• Affettività (cioè la varietà, intensità, labilità ed
adeguatezza della risposta emotiva)
• Funzionamento interpersonale
• Controllo degli impulsi
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo A
è caratterizzato da comportamenti considerati "strani" o
"paranoici" e dalla tendenza del soggetto all'isolamento
e alla diffidenza.
• Disturbo paranoide di personalità
• Disturbo schizoide di personalità
• Disturbo schizotipico di personalità
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo A
• Disturbo paranoide di personalità
• Disturbo schizoide di personalità
• Disturbo schizotipico di personalità
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo B
è caratterizzato da comportamenti "emotivi" o
"drammatici", oltre che da mancanza di empatia e
altruismo da parte del soggetto.
• Disturbo antisociale di personalità
• Disturbo borderline di personalità
• Disturbo istrionico di personalità
• Disturbo narcisistico di personalità
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo B
• Disturbo antisociale di personalità
• Disturbo borderline di personalità
• Disturbo istrionico di personalità
• Disturbo narcisistico di personalità
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo C
è caratterizzato da comportamenti "ansiosi" o "paurosi"
e da una bassa autostima del soggetto.
• Disturbo evitante di personalità
• Disturbo dipendente di personalità
• Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
ASSE II
Disturbi di Personalità
Gruppo C
• Disturbo evitante di personalità
• Disturbo dipendente di personalità
• Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Allegati53406

More Related Content

What's hot

Mindfulness ed emozioni 2
Mindfulness ed emozioni 2Mindfulness ed emozioni 2
Mindfulness ed emozioni 2
Nicoletta Cinotti
 
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneGruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
Valeria Pozzoni
 
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoroMotivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
maria cristina martini
 
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speechPublic Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Giorgia Pizzuti
 
Come gestire le emozioni
Come gestire le emozioniCome gestire le emozioni
Come gestire le emozioni
PLS Coaching
 
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASEBPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
Anna Carderi
 
Accoglimento del cliente
Accoglimento del clienteAccoglimento del cliente
Accoglimento del clienteptesone
 
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto Mondin
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto MondinDepressione: la malattia, le cure. Di Roberto Mondin
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto MondinideaTRE60
 
Somatoforme aliverti
Somatoforme alivertiSomatoforme aliverti
Somatoforme alivertiimartini
 
Le emozioni dei bambini
Le emozioni dei bambiniLe emozioni dei bambini
Le emozioni dei bambini
SonnoBambini
 
Trauma da abuso sessuale
Trauma da abuso sessualeTrauma da abuso sessuale
Trauma da abuso sessuale
Anna Carderi
 
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici bimartini
 
Capire e Superare la Depressione
Capire e Superare la DepressioneCapire e Superare la Depressione
Capire e Superare la Depressione
Diana Manfredini
 
Workshop di gestione stress con approccio gestaltico
Workshop di gestione stress con approccio gestalticoWorkshop di gestione stress con approccio gestaltico
Workshop di gestione stress con approccio gestaltico
piergiuliopoli
 
So stare bene con me stesso e con gli altri
So stare bene con me stesso e con gli altriSo stare bene con me stesso e con gli altri
So stare bene con me stesso e con gli altriFranco Tagliente
 
La depressione: malattia e cure di Roberto Mondin
La depressione: malattia e cure di Roberto MondinLa depressione: malattia e cure di Roberto Mondin
La depressione: malattia e cure di Roberto MondinideaTRE60
 

What's hot (17)

Mindfulness ed emozioni 2
Mindfulness ed emozioni 2Mindfulness ed emozioni 2
Mindfulness ed emozioni 2
 
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneGruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressione
 
Psicopatologia
PsicopatologiaPsicopatologia
Psicopatologia
 
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoroMotivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
Motivazione e intelligenza emotiva. La motivazione nel lavoro
 
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speechPublic Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
 
Come gestire le emozioni
Come gestire le emozioniCome gestire le emozioni
Come gestire le emozioni
 
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASEBPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
 
Accoglimento del cliente
Accoglimento del clienteAccoglimento del cliente
Accoglimento del cliente
 
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto Mondin
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto MondinDepressione: la malattia, le cure. Di Roberto Mondin
Depressione: la malattia, le cure. Di Roberto Mondin
 
Somatoforme aliverti
Somatoforme alivertiSomatoforme aliverti
Somatoforme aliverti
 
Le emozioni dei bambini
Le emozioni dei bambiniLe emozioni dei bambini
Le emozioni dei bambini
 
Trauma da abuso sessuale
Trauma da abuso sessualeTrauma da abuso sessuale
Trauma da abuso sessuale
 
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b
403.schizofreniaealtridisturbipsicotici b
 
Capire e Superare la Depressione
Capire e Superare la DepressioneCapire e Superare la Depressione
Capire e Superare la Depressione
 
Workshop di gestione stress con approccio gestaltico
Workshop di gestione stress con approccio gestalticoWorkshop di gestione stress con approccio gestaltico
Workshop di gestione stress con approccio gestaltico
 
So stare bene con me stesso e con gli altri
So stare bene con me stesso e con gli altriSo stare bene con me stesso e con gli altri
So stare bene con me stesso e con gli altri
 
La depressione: malattia e cure di Roberto Mondin
La depressione: malattia e cure di Roberto MondinLa depressione: malattia e cure di Roberto Mondin
La depressione: malattia e cure di Roberto Mondin
 

Viewers also liked

FORMAZIONE Front Office nella Pubblica Amministrazione
FORMAZIONE Front Office nella Pubblica AmministrazioneFORMAZIONE Front Office nella Pubblica Amministrazione
FORMAZIONE Front Office nella Pubblica AmministrazioneConfservizi Veneto
 
دائرة معيبة من مايند (Arabic)
دائرة معيبة من مايند (Arabic)دائرة معيبة من مايند (Arabic)
دائرة معيبة من مايند (Arabic)Hitoshi Tsuchiyama
 
Educazione della Mente(3) (Italian)
Educazione della Mente(3) (Italian)Educazione della Mente(3) (Italian)
Educazione della Mente(3) (Italian)Hitoshi Tsuchiyama
 
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anniLibri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
ilPrimoSenso Massaggio Infantile
 
Educare...le emozioni
Educare...le emozioniEducare...le emozioni
Educare...le emozioni
Liceo Galilei Nardò
 
Relazione ed emozioni
Relazione ed emozioniRelazione ed emozioni
Relazione ed emozioniimartini
 
Abc emozioni
Abc emozioniAbc emozioni
Abc emozioni
campesansara
 
I Colori Del Cuore
I Colori Del CuoreI Colori Del Cuore
I Colori Del Cuore
MariaSilviaGuglielmin
 
Le parole delle emozioni
Le parole delle emozioniLe parole delle emozioni
Le parole delle emozioni
Idieffe di Irene Donata Ferri
 
50753094 f4a7-a6bc
50753094 f4a7-a6bc50753094 f4a7-a6bc
50753094 f4a7-a6bcimartini
 
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
Luca Mazzucchelli
 
Emozioni 1
Emozioni 1Emozioni 1
Emozioni 1imartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
mariavivo
 
Educare ... le emozioni
Educare ... le emozioniEducare ... le emozioni
Educare ... le emozioni
Liceo Galilei Nardò
 

Viewers also liked (20)

FORMAZIONE Front Office nella Pubblica Amministrazione
FORMAZIONE Front Office nella Pubblica AmministrazioneFORMAZIONE Front Office nella Pubblica Amministrazione
FORMAZIONE Front Office nella Pubblica Amministrazione
 
2611 1
2611 12611 1
2611 1
 
Introduzione
IntroduzioneIntroduzione
Introduzione
 
دائرة معيبة من مايند (Arabic)
دائرة معيبة من مايند (Arabic)دائرة معيبة من مايند (Arabic)
دائرة معيبة من مايند (Arabic)
 
Educazione della Mente(3) (Italian)
Educazione della Mente(3) (Italian)Educazione della Mente(3) (Italian)
Educazione della Mente(3) (Italian)
 
QUALITA
QUALITAQUALITA
QUALITA
 
Comunicazione visiva 6
Comunicazione visiva 6Comunicazione visiva 6
Comunicazione visiva 6
 
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anniLibri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
Libri sulla rabbia per bambini da 3 a 6 anni
 
Educare...le emozioni
Educare...le emozioniEducare...le emozioni
Educare...le emozioni
 
Relazione ed emozioni
Relazione ed emozioniRelazione ed emozioni
Relazione ed emozioni
 
Emozioni
EmozioniEmozioni
Emozioni
 
Abc emozioni
Abc emozioniAbc emozioni
Abc emozioni
 
I Colori Del Cuore
I Colori Del CuoreI Colori Del Cuore
I Colori Del Cuore
 
Le parole delle emozioni
Le parole delle emozioniLe parole delle emozioni
Le parole delle emozioni
 
Ekman
EkmanEkman
Ekman
 
50753094 f4a7-a6bc
50753094 f4a7-a6bc50753094 f4a7-a6bc
50753094 f4a7-a6bc
 
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
Psicologia dello sport: lo psicologo in palestra - 2
 
Emozioni 1
Emozioni 1Emozioni 1
Emozioni 1
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Educare ... le emozioni
Educare ... le emozioniEducare ... le emozioni
Educare ... le emozioni
 

Similar to Allegati53406

Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
Paolo Savoldi
 
COME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONICOME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONI
Antonetta Cimmarrusti
 
Il dono delle persone altamente sensibili
Il dono delle persone altamente sensibiliIl dono delle persone altamente sensibili
Il dono delle persone altamente sensibili
DianaLemagne
 
Gabriele Caselli: Depressione
Gabriele Caselli: DepressioneGabriele Caselli: Depressione
Gabriele Caselli: Depressione
Gabriele Caselli
 
Intelligenza emotiva slideshare
Intelligenza emotiva   slideshareIntelligenza emotiva   slideshare
Intelligenza emotiva slideshare
Giorgia Pizzuti
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stress
Anna Maria Carbone
 
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corsoMindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
Cinzia Franchi
 
Salute emotiv ateoria n
Salute emotiv ateoria nSalute emotiv ateoria n
Salute emotiv ateoria nimartini
 
Salute emotiv ateoria
Salute emotiv ateoriaSalute emotiv ateoria
Salute emotiv ateoriaimartini
 
Di pietro n
Di pietro nDi pietro n
Di pietro nimartini
 
Lezione12 emozioni
Lezione12 emozioniLezione12 emozioni
Lezione12 emozioniimartini
 
48 emozioniamoci... giocando
48 emozioniamoci... giocando48 emozioniamoci... giocando
48 emozioniamoci... giocandoimartini
 
Gentili p. l empatia come processo di conoscenza
Gentili p. l empatia come processo di conoscenzaGentili p. l empatia come processo di conoscenza
Gentili p. l empatia come processo di conoscenzaiva martini
 
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
Stefano Saladino
 
Salute emotiva
Salute emotivaSalute emotiva
Salute emotivaimartini
 
Salute emotiv apratica
Salute emotiv apraticaSalute emotiv apratica
Salute emotiv apraticaimartini
 
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness   Valeria DegiovanniIntroduzione alla Mindfulness   Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
Valeria Degiovanni
 

Similar to Allegati53406 (20)

Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace.
 
COME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONICOME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONI
 
Il dono delle persone altamente sensibili
Il dono delle persone altamente sensibiliIl dono delle persone altamente sensibili
Il dono delle persone altamente sensibili
 
Gabriele Caselli: Depressione
Gabriele Caselli: DepressioneGabriele Caselli: Depressione
Gabriele Caselli: Depressione
 
Intelligenza emotiva slideshare
Intelligenza emotiva   slideshareIntelligenza emotiva   slideshare
Intelligenza emotiva slideshare
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stress
 
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corsoMindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corso
 
Salute emotiv ateoria n
Salute emotiv ateoria nSalute emotiv ateoria n
Salute emotiv ateoria n
 
Salute emotiv ateoria
Salute emotiv ateoriaSalute emotiv ateoria
Salute emotiv ateoria
 
Di pietro n
Di pietro nDi pietro n
Di pietro n
 
Lezione12 emozioni
Lezione12 emozioniLezione12 emozioni
Lezione12 emozioni
 
Lezione12
Lezione12Lezione12
Lezione12
 
48 emozioniamoci... giocando
48 emozioniamoci... giocando48 emozioniamoci... giocando
48 emozioniamoci... giocando
 
Gentili p. l empatia come processo di conoscenza
Gentili p. l empatia come processo di conoscenzaGentili p. l empatia come processo di conoscenza
Gentili p. l empatia come processo di conoscenza
 
Salute mentale luc
Salute mentale lucSalute mentale luc
Salute mentale luc
 
Introduzione
IntroduzioneIntroduzione
Introduzione
 
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...
 
Salute emotiva
Salute emotivaSalute emotiva
Salute emotiva
 
Salute emotiv apratica
Salute emotiv apraticaSalute emotiv apratica
Salute emotiv apratica
 
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness   Valeria DegiovanniIntroduzione alla Mindfulness   Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
imartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
imartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
imartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
imartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
imartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
imartini
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
imartini
 
DSA
DSADSA
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
imartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
imartini
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
imartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
imartini
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
imartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
imartini
 
DSA
DSADSA
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
imartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
imartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Allegati53406

  • 1. COMUNICAZIONE EFFICACE E GESTIONE DEL CONFLITTO NEL FRONT-OFFICE Michela Rimondini michela.rimondini@univr.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità Servizio di Psicosomatica e Psicologia Clinica Università degli Studi di Verona Riconoscimento di difficoltà relazionali
  • 2. Obiettivi: Area “Riconoscimento di difficoltà relazionali” • Rafforzamento dell’attitudine a riconoscere eventuali problematiche relazionali nell’interlocutore; • Individuazione, in base ad atteggiamenti tipici, di “tipologie” di interlocutori al fine evitare di innescare situazioni conflittuali. • Comprendere i limiti di comunicazione dell’utente e adeguarsi al suo livello di comunicazione.
  • 3. Obiettivi (2) • In ambiente ospedaliero non è raro che gli utenti presentino un’attivazione emotiva di entità variabile (ansia, paura, irritazione, tristezza, ecc..). Alle volte riescono a gestirla senza difficoltà in altri casi essa può arrivare a compromettere l’interazione con il personale sanitario e non. • Saper riconoscere i segnali di un disagio transitorio o duraturo è importante perché può orientarci nel modo di relazionarci con l’utente che si ha davanti. • In genere i diversi stati emotivi si accompagnano a manifestazioni esteriori peculiari.
  • 4. Perché un utente viene considerato “DIFFICILE”?
  • 5. Atteggiamenti disfunzionali dell’utente nei confronti di chi si prende cura di lui: mancanza di fiducia, di rispetto, espressione di aggressività, sospettosità o eccesso di confidenza. Barriere comunicative: • Forte attivazione emotiva: rabbia, paura, ambivalenza, depressione, vergogna. • Deficit cognitivi/linguistici. Perché un utente viene considerato “DIFFICILE”?
  • 6. Elemento conduttore alla base della maggior parte delle suddette difficoltà è: l’iperattivazione emotiva (di matrice negativa) Perché un utente viene considerato “DIFFICILE”?
  • 7. L’iperattivazione emotiva è un blocco al funzionamento cognitivo del soggetto
  • 8. Forse non tutti sanno che…. A livello neurale il soggetto in collera si trova in una sorta di sequestro emotivo, in cui un centro del sistema libico (deputato all’integrazione del sistema emotivo-istintivo- comportamentale), dichiara lo stato di emergenza imponendo a tutto il resto del cervello, compresa la neocorteccia, “il cervello pensante”, il proprio “impellente ordine del giorno” (Goleman 1999, Eichelman 1987). E’ quindi come se il soggetto agisse sulla base di informazioni molto più grezze e istintive, non ancora modulate dall’intervento della neocorteccia. Diversi studi hanno dimostrato gli effetti esercitati dalle emozioni sulle capacità cognitive del soggetto riducono o compromettendo le capacità mnestiche, attentive o di processare informazioni (Beck et al., 1976; Butler et al. 1983; Eysenck et al., 1987; Zuroff et al., 1983).
  • 9. L’iperattivazione emotiva dell’utente oltre ad avere ricadute sul suo funzionamento intra psichico esercita un effetto anche sul funzionamento intraspichico dell’interlocutore. I SISTEMI MOTIVAZIONALI Perché un utente viene considerato “DIFFICILE”?
  • 10. I Sistemi Motivazionali Interpersonali (Liotti, 2001) •Sono disposizioni innate universalmente presenti negli esseri umani •Sono i principi organizzatori delle interazioni sociali, ovvero rappresentano insiemi di regole interne che guidano il comportamento del soggetto •Sono orientati ad una meta •Sono attivati da stimolazione emotiva
  • 11. I Sistemi Motivazionali Interpersonali (Liotti, 2001)
  • 12. Utente difficile o Relazione difficile?! L’inadeguatezza relazionale del mio interlocutore ha un impatto diretto su di me e modula la mia reazione, innescando un ciclo relazionale (vizioso o virtuoso) alimentato da entrambe le parti in gioco. Considerare la relazione come deragliata e tentare di riportarla sui binari giusti
  • 14. Le emozioni Definizione: (dal latino “muovere”) reazione affettiva complessa molto intensa indotta da uno stimolo esterno che provoca dei cambiamenti fisici e psicologici Caratteristiche: • Relazione con un evento • Componente fisiologica/somatica • Componente psicologica • Componente comportamentale • Hanno un oggetto e spesso un destinatario • Relazione con scopi e credenze
  • 15. Le principali emozioni Le emozioni di base • Paura/ansia • Rabbia • Tristezza • Gioia • Disgusto Altre emozioni • Invidia • Colpa • Gioia • Gelosia • Pena • Sorpresa • Delusione • Disprezzo
  • 16. INTENSITA' DELLE EMOZIONI Intensità Rabbia Contentezza Ansia, Paura Tristezza Gioia Depressione irritato compiaciuto incerto triste Debole infastidito contento a disagio giù di corda innervosito allegro apprensivo melanconico risentito felice preoccupato afflitto Media arrabbiato eccitato ansioso rabbuiato soddisfatto turbato abbattuto infuriato entusiasta angosciato devastato fuori di me esaltato terrorizzato schiacciato Alta rabbioso estatico spaventato disperato tormentato sconvolto
  • 18. salute malattia La salute mentale si può rappresentare come un continuum in cui sanità e malattia si sfumano le une nelle altre senza una reale linea di demarcazione. Diversi fattori fanno si che noi stessi ci collochiamo in punti diversi di questo continuum a seconda delle presenza di diversi fattori (es. fase di vita, cultura, eventi di vita, ecc..)
  • 20. ANSIA REAZIONE PSICHICA A STIMOLI ESTERNI DI PERICOLO
  • 21. PERICOLO ANSIA Manifestazioni somatiche:  corticosteroidi  frequenza cardiaca  pressione arteriosa  respirazione Manifestazioni psichiche: Strategie per sottrarsi al pericolo (evitamento della situazione o aggressione)
  • 22. ANSIA PATOLOGICA (I)  stato emotivo frequente, intenso e duraturo  sproporzione tra gravità della situazione oggettiva e risposta ansiosa del soggetto  sofferenza soggettiva  compromissione delle capacità di funzionamento del soggetto
  • 23. TONO DI VOCE Tremante, incrinata Esposizione affannata Tono e ritmo elevati SGUARDO Mobile Spaventato Continuo cambio focus visivo Occhi sbarrati CORPO Irrequitezza motoria Manipolazione oggetti Iperreattività Tremore Sudorazione VISO Espressione contratta Macchie rosse sudorazione
  • 24. ANSIA PATOLOGICA (II) - apprensione - irrequietezza motoria - impazienza - tremori - senso di paura - palpitazioni - affaticabilita’ - oppressione toracica - distraibilita’ - mancanza d’aria - difficolta’ a concentrarsi - vertigini - disturbi della memoria - sudorazione - insonnia - bocca secca - affaticabilita’ fisica - nodo alla gola - nausea - anoressia - disturbi gastro-intestinali - pollachiuria - cefalea tensionale Sintomi psichici Sintomi fisici
  • 25. Cosa fare: • Parlare con chiarezza e un tono di voce calmo e rassicurante. • Mantenere il contatto visivo. • Non pressare, incalzare o dare l’impressione che la persona le faccia perdere tempo inutilmente. • Non dare rassicurazioni premature o falsamente empatiche. • Aiutare l’espressione di eventuali preoccupazioni applicando tecniche comunicative per la gestione delle emozioni. • Applicare tecniche di negoziazione. ANSIA PATOLOGICA (II)
  • 27. TONO DI VOCE Tremante, incrinata o viceversa ferma e glaciale Tono e ritmo elevati SGUARDO Ostile, fisso CORPO Tensione muscolare, iper-reattività, protratto verso l’interlocutore VISO Espressione contratta e tesa Macchie rosse Sudorazione Sopracciglia inarcate RABBIA E OSTILITA’
  • 28. Curva della collera 1. LIVELLO RAZIONALE 2. MONTA LA COLLERA 6. SOLUZIONE DEL PROBLEMA 5. CADUTA DELLA COLLERA 3. RAFFREDDAMENTO DELLA COLLERA 4. COMPORTAMENTO SUPPORTIVO La maggior parte delle persone funziona a un livello razionale, ed è possibile ragionare con loro Quando una situazione diventa irritante, frustrante, provocante, la persona “ decolla”, si “riscalderà” e comincerà ad essere verbalmente aggressiva e ostile. Abbandonato il livello razionale, inutile tentare di far ragionare la persona. Il decollo non può durare a lungo. Se non ulteriormente provocata, la persona ostile entra nella fase di “ raffreddamento”. Può sentirsi imbarazzata per aver fatto una “scenata”. Solo ora la controparte che ha assistito al decollo e ha ascoltato lo sfogo, può intervenire (commento supportivo e comportamento empatico non verbale). Dopo una dimostrazione di empatia la persona ostile di solito si calma. Ritorna al livello razionale Ritornati al livello razionale i soggetti possono iniziare a risolvere il problema (negoziazione) RABBIA E OSTILITA’
  • 29. Cosa fare: • Vedere l’ostilità diretta verso il vostro ruolo o eventualmente specifico comportamento non verso di voi come persona • Riconoscere la collera dell’altro ed esplicitare che l’avete compresa • Ascoltare • Mantenere il tono della voce calmo • Aspettare che la rabbia sia stata espressa prima di rispondere • Non prendere posizione prima di aver capito il problema • Aiutare l’espressione di eventuali preoccupazioni applicando tecniche comunicative per la gestione delle emozioni. • Applicare tecniche di negoziazione. RABBIA E OSTILITA’
  • 30. Cosa NON fare: • Dare consigli se non richiesti • Tentare di attribuire all’altro la colpa di un evento/situazione • Atteggiamenti falsamente empatici • Forzare o fare pressioni per indurre cambiamenti nelle altre persone • Sentirsi aggredito personalmente • Ignorare o negare la collera della persona, dire di calmarsi. • Alzare il tono della voce • Mettere a disagio l’altro sottolineando il suo comportamento inadeguato • Difendere l’istituzione o se stessi prima di aver capito il problema RABBIA E OSTILITA’
  • 31. Si • Vedere l’ostilità diretta verso il vostro comportamento non verso di voi come persona • Riconoscere la collera dell’altro ed esplicitare che l’avete compresa • Spostarsi in un luogo privato con meno interferenze esterne • Sedersi con la persona • Ascoltare • Mantenere il tono della voce calmo • Aspettare che la rabbia sia stata espressa prima di rispondere • Non prendere posizione prima di aver capito il problema No • Sentirsi aggredito personalmente • Ignorare o negare la collera della persona, dire di calmarsi. • Litigare in un luogo pubblico • Stare in piedi uno e seduto l’altro • Rifiutarsi di ascoltare • Alzare il tono della voce • Mettere a disagio l’altro sottolineando il suo comportamento inadeguato • Difendere l’istituzione o se stessi prima di aver capito il problema RABBIA E OSTILITA’
  • 32. La classificazione dei disturbi clinici attraverso il manuale diagnostico DSM  I manuali diagnostici (DSM, ICD, ecc…) contengono delle classificazioni dei disturbi psichiatrico/psicologici esistenti basate su caratterizzazioni descrittive di sintomi e segni.  Sono un utile strumento di comunicazione tra clinici di diverso orientamento teorico e culturale  Il DSM è composto da 5 assi
  • 33. ASSE I Disturbi Clinici • Disturbi correlati a sostanze • Schizofrenia e altri disturbi • Disturbi dell’umore • Disturbi d’ansia • Disturbi somatoformi • …..
  • 34. ASSE II Disturbi di Personalità A. Un modello abituale di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo Questo modello si manifesta in due o più delle seguenti aree: • Cognitività (cioè modi di percepire ed interpretare se stessi, gli altri e gli avvenimenti). • Affettività (cioè la varietà, intensità, labilità ed adeguatezza della risposta emotiva) • Funzionamento interpersonale • Controllo degli impulsi
  • 35. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo A è caratterizzato da comportamenti considerati "strani" o "paranoici" e dalla tendenza del soggetto all'isolamento e alla diffidenza. • Disturbo paranoide di personalità • Disturbo schizoide di personalità • Disturbo schizotipico di personalità
  • 36. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo A • Disturbo paranoide di personalità • Disturbo schizoide di personalità • Disturbo schizotipico di personalità
  • 37. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo B è caratterizzato da comportamenti "emotivi" o "drammatici", oltre che da mancanza di empatia e altruismo da parte del soggetto. • Disturbo antisociale di personalità • Disturbo borderline di personalità • Disturbo istrionico di personalità • Disturbo narcisistico di personalità
  • 38. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo B • Disturbo antisociale di personalità • Disturbo borderline di personalità • Disturbo istrionico di personalità • Disturbo narcisistico di personalità
  • 39. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo C è caratterizzato da comportamenti "ansiosi" o "paurosi" e da una bassa autostima del soggetto. • Disturbo evitante di personalità • Disturbo dipendente di personalità • Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
  • 40. ASSE II Disturbi di Personalità Gruppo C • Disturbo evitante di personalità • Disturbo dipendente di personalità • Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità