Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corsoCinzia Franchi
The TBWA Milan office has provided the first Mindfulness Training classes to a group of selected employees . Here is the presentation given to the employees to explain the training goals and contents and recruit volunteer participants.
Intervento di Valeria Degiovanni - istruttrice Senior di protocolli Mindfulness based del Centro Italiano Studi Mindfulness - al XII Congresso Nazionale SITAB - Tabagismo, l'altra faccia dell'addiction
3 novembre 2016
Una presentazione sintetica dell'MBSR: cosa è, chi lo ha sviluppato, quali benefici sono stati provati dalla ricerca scientifica, tempi e modalità di erogazione
Mindfulness Training in TBWA_ presentazione del corsoCinzia Franchi
The TBWA Milan office has provided the first Mindfulness Training classes to a group of selected employees . Here is the presentation given to the employees to explain the training goals and contents and recruit volunteer participants.
Intervento di Valeria Degiovanni - istruttrice Senior di protocolli Mindfulness based del Centro Italiano Studi Mindfulness - al XII Congresso Nazionale SITAB - Tabagismo, l'altra faccia dell'addiction
3 novembre 2016
Una presentazione sintetica dell'MBSR: cosa è, chi lo ha sviluppato, quali benefici sono stati provati dalla ricerca scientifica, tempi e modalità di erogazione
Mindfulness - Il contributo della mindfulness nella pratica clinicaEleonora Lombardi
Secondo Kabat-Zinn (1999), la Mindfulness non può avere altro significato se non quello di porre attenzione al momento presente in modo consapevole e non giudicante. La consapevolezza emerge dall’essere desti e vigili, nella comprensione del proprio comportamento qui ed ora. La tendenza dell’essere umano è quella di creare delle profezie o fantasie su un momento futuro ed eventuale, tuttavia non rientra nelle capacità umane il poter predire l’andamento reale delle cose. In questa azione di previsione del futuro, ciò che è presente diventa passato e di conseguenza non viene vissuto. Le persone possono arrivare a farsi scorrere la vita davanti, cullandosi e costringendosi nel passato o sperando che giungano determinate variabili a cambiargli il destino fantasticato. Il momento è difficile da cogliere, ma è indispensabile all’individuo affinché comprenda di essere immerso in un continuo cambiamento, in balia di cause e condizioni, e che il vivere è legato all’attimo (Kabat-Zinn, 2005).
Secondo Kabat-Zinn (2005) questa consapevolezza, non è altro che attenzione intenzionale, rivolta ad oggetti che diversamente nemmeno noteremmo.
La mindfulness, sostanzialmente, è l’insegnamento all’essere vigili, che si può acquisire grazie alla pratica della stessa. Tale tecnica attraverso un meccanismo sistematico, ha la capacità di poter far affiorare nel praticante, uno stato di chiara consapevolezza. Ciò può avvenire sia grazie a pratiche formali di mindfulness come: il body scan, la meditazione seduta, la meditazione mindful; che informali, nell’attenzione quotidiana al presente (Crane, 2012). La consapevolezza è il prodotto di quello che è concentrazione ed attitudine; ovvero l’esercizio alla presenza.
La pratica meditativa mindful concerne quella dinamicità grazie alla quale il risultato nell’operante sia una quieta attenzione discernente e non reattiva, centrata sull’assenza di giudizio e nell’osservazione di ciò che si presenta momento per momento.
La profondità dell’attenzione è nella sua durevolezza, differentemente dall’attenzione abituale che viene continuamente spostata da stimolo a stimolo (Shapiro, Carlson, 2013).
Tuttavia nella pratica della mindfulness non basta essere capaci di porre attenzione, ma è essenziale la qualità della concentrazione che viene prestata. Di fronte ad un evento, anche portatore di dolore, il soggetto deve essere chiamato a viverlo con curiosità, nell’ascolto di ciò che in lui provoca; sia da un punto di vista psichico che fisico. L’apertura è determinata come quella capacità di comprendere i propri movimenti interni e per questo accettarli. Infine, l’ultima capacità richiesta è quella dell’amore nei propri riguardi. La gentilezza nei propri confronti è il passo che dà l’energia necessaria a superare quei pattern lesivi che si innescano nelle condizioni di difficoltà, (Siegel, 2009).
Corso Psicoeducativo per pazienti con dolore cronicoElena Lo Sterzo
Presentazione nell'ambito del Convegno "Pain Surgery: the challenge. Aggiornamenti in Medicina del Dolore" tenutosi a Rimini dal 6 all'8 Ottobre 2016
La psicoeducazione di gruppo è un intervento di informazione, formazione e supporto per pazienti con dolore cronico, in un’ottica biopsicosociale. Utilizzando la cornice concettuale della “Pain Education” (Moseley & Butler, 2015), tale corso ha lo scopo di promuovere un ruolo attivo del paziente nella gestione del dolore attraverso la spiegazione, in maniera semplice ed intuitiva, della neurofisiologia del dolore cronico e della sensibilizzazione centrale, enfatizzando la distinzione tra nocicezione e dolore, e diminuendo la tendenza alla catastrofizzazione. Il gruppo viene accompagnato, anche con esercizi ed esempi pratici, a comprendere che il dolore è ampiamente modulato da fattori contestuali, cognitivi ed emotivi, sui quali si può esercitare un’influenza.
Il potere del pensiero positivo come superare lo stress e l'ansia_Silvia Vian...Silvia Vianello
Il primo obiettivo di questo libro è aiutarti a sentirti meglio. Ma non è l’unico. Per esempio, Cosa accomuna uomini e donne di successo? Un tratto in comune è che questi credono entusiasticamente in quello che fanno, nelle loro attività, e in loro stessi. Inoltre essi tendono ad essere persone che hanno padroneggiato interamente il potere del pensiero positivo. Di conseguenza, si dimostrano più qualificati per un successo duraturo. La buona notizia: se vivi come le persone di successo, diventerai uno di loro. Il successo parte sempre dalla testa.
Ti potrai chiedere: è possibile cambiare in meglio lo schema dei tuoi pensieri? Sì, è possibile. Meriti felicità e successo. Se stai cercando di cambiare le tue abitudini e il tuo comportamento e di diventare una persona più positiva, questo libro ti aiuterà. Imparerai perché i pensatori positivi finiscono per avere successo, mentre la maggior parte dei pensatori negativi non riesce a realizzare i propri sogni.
Questo libro, nel capitolo 1, ti guiderà nella comprensione dello stress. Perché lo stress? Perché il modo migliore per migliorare la tua vita è, in effetti, iniziare a capire cosa ti impedisce di sentirti bene. Quando capirai le cause esterne ed interne comuni dello stress, potrai gestirlo meglio. Il capitolo 2 ti darà una migliore comprensione dell'ansia e di come affrontarla. Ti aiuterà a rompere le cattive abitudini di preoccupazioni per condurre una vita più rilassata.
Dal capitolo 3, acquisirai una visione del magico potere del pensiero positivo. Ti forniro’ sei modi per promuovere il pensiero positivo e ridurre lo stress, e cinque pratiche collaudate per mantenere una visione positiva e rivelando sei cosiddetti "brain hacks" per gestire l'ansia ogni giorno. Il capitolo 4 si concentrerà sui consigli per raggiungere e mantenere una mentalità positiva nella vita e nel lavoro; e ti guiderà a diventare una persona di successo, credendo in te stesso e in tutto ciò che puoi fare e raggiungere. Il capitolo 5 ti darà altri sette consigli pratici per acquisire una mentalità positiva e assumere il controllo delle situazioni al fine di migliorare i tuoi rapporti personali e professionali. Come puoi vedere, si tratta di un libro semplice, un libro che tutti possono leggere.
Perché ognuno di noi merita di essere felice.
Rendendoti conto di quanto siano potenti i tuoi pensieri, non penserai mai più a un pensiero negativo. Ogni persona di successo inizia con due convinzioni: il futuro può essere migliore del presente; e ho il potere di renderlo tale. Anche tu hai questo potere!
Costruiamo la tua nuova vita insieme.
Mindfulness - Il contributo della mindfulness nella pratica clinicaEleonora Lombardi
Secondo Kabat-Zinn (1999), la Mindfulness non può avere altro significato se non quello di porre attenzione al momento presente in modo consapevole e non giudicante. La consapevolezza emerge dall’essere desti e vigili, nella comprensione del proprio comportamento qui ed ora. La tendenza dell’essere umano è quella di creare delle profezie o fantasie su un momento futuro ed eventuale, tuttavia non rientra nelle capacità umane il poter predire l’andamento reale delle cose. In questa azione di previsione del futuro, ciò che è presente diventa passato e di conseguenza non viene vissuto. Le persone possono arrivare a farsi scorrere la vita davanti, cullandosi e costringendosi nel passato o sperando che giungano determinate variabili a cambiargli il destino fantasticato. Il momento è difficile da cogliere, ma è indispensabile all’individuo affinché comprenda di essere immerso in un continuo cambiamento, in balia di cause e condizioni, e che il vivere è legato all’attimo (Kabat-Zinn, 2005).
Secondo Kabat-Zinn (2005) questa consapevolezza, non è altro che attenzione intenzionale, rivolta ad oggetti che diversamente nemmeno noteremmo.
La mindfulness, sostanzialmente, è l’insegnamento all’essere vigili, che si può acquisire grazie alla pratica della stessa. Tale tecnica attraverso un meccanismo sistematico, ha la capacità di poter far affiorare nel praticante, uno stato di chiara consapevolezza. Ciò può avvenire sia grazie a pratiche formali di mindfulness come: il body scan, la meditazione seduta, la meditazione mindful; che informali, nell’attenzione quotidiana al presente (Crane, 2012). La consapevolezza è il prodotto di quello che è concentrazione ed attitudine; ovvero l’esercizio alla presenza.
La pratica meditativa mindful concerne quella dinamicità grazie alla quale il risultato nell’operante sia una quieta attenzione discernente e non reattiva, centrata sull’assenza di giudizio e nell’osservazione di ciò che si presenta momento per momento.
La profondità dell’attenzione è nella sua durevolezza, differentemente dall’attenzione abituale che viene continuamente spostata da stimolo a stimolo (Shapiro, Carlson, 2013).
Tuttavia nella pratica della mindfulness non basta essere capaci di porre attenzione, ma è essenziale la qualità della concentrazione che viene prestata. Di fronte ad un evento, anche portatore di dolore, il soggetto deve essere chiamato a viverlo con curiosità, nell’ascolto di ciò che in lui provoca; sia da un punto di vista psichico che fisico. L’apertura è determinata come quella capacità di comprendere i propri movimenti interni e per questo accettarli. Infine, l’ultima capacità richiesta è quella dell’amore nei propri riguardi. La gentilezza nei propri confronti è il passo che dà l’energia necessaria a superare quei pattern lesivi che si innescano nelle condizioni di difficoltà, (Siegel, 2009).
Corso Psicoeducativo per pazienti con dolore cronicoElena Lo Sterzo
Presentazione nell'ambito del Convegno "Pain Surgery: the challenge. Aggiornamenti in Medicina del Dolore" tenutosi a Rimini dal 6 all'8 Ottobre 2016
La psicoeducazione di gruppo è un intervento di informazione, formazione e supporto per pazienti con dolore cronico, in un’ottica biopsicosociale. Utilizzando la cornice concettuale della “Pain Education” (Moseley & Butler, 2015), tale corso ha lo scopo di promuovere un ruolo attivo del paziente nella gestione del dolore attraverso la spiegazione, in maniera semplice ed intuitiva, della neurofisiologia del dolore cronico e della sensibilizzazione centrale, enfatizzando la distinzione tra nocicezione e dolore, e diminuendo la tendenza alla catastrofizzazione. Il gruppo viene accompagnato, anche con esercizi ed esempi pratici, a comprendere che il dolore è ampiamente modulato da fattori contestuali, cognitivi ed emotivi, sui quali si può esercitare un’influenza.
Il potere del pensiero positivo come superare lo stress e l'ansia_Silvia Vian...Silvia Vianello
Il primo obiettivo di questo libro è aiutarti a sentirti meglio. Ma non è l’unico. Per esempio, Cosa accomuna uomini e donne di successo? Un tratto in comune è che questi credono entusiasticamente in quello che fanno, nelle loro attività, e in loro stessi. Inoltre essi tendono ad essere persone che hanno padroneggiato interamente il potere del pensiero positivo. Di conseguenza, si dimostrano più qualificati per un successo duraturo. La buona notizia: se vivi come le persone di successo, diventerai uno di loro. Il successo parte sempre dalla testa.
Ti potrai chiedere: è possibile cambiare in meglio lo schema dei tuoi pensieri? Sì, è possibile. Meriti felicità e successo. Se stai cercando di cambiare le tue abitudini e il tuo comportamento e di diventare una persona più positiva, questo libro ti aiuterà. Imparerai perché i pensatori positivi finiscono per avere successo, mentre la maggior parte dei pensatori negativi non riesce a realizzare i propri sogni.
Questo libro, nel capitolo 1, ti guiderà nella comprensione dello stress. Perché lo stress? Perché il modo migliore per migliorare la tua vita è, in effetti, iniziare a capire cosa ti impedisce di sentirti bene. Quando capirai le cause esterne ed interne comuni dello stress, potrai gestirlo meglio. Il capitolo 2 ti darà una migliore comprensione dell'ansia e di come affrontarla. Ti aiuterà a rompere le cattive abitudini di preoccupazioni per condurre una vita più rilassata.
Dal capitolo 3, acquisirai una visione del magico potere del pensiero positivo. Ti forniro’ sei modi per promuovere il pensiero positivo e ridurre lo stress, e cinque pratiche collaudate per mantenere una visione positiva e rivelando sei cosiddetti "brain hacks" per gestire l'ansia ogni giorno. Il capitolo 4 si concentrerà sui consigli per raggiungere e mantenere una mentalità positiva nella vita e nel lavoro; e ti guiderà a diventare una persona di successo, credendo in te stesso e in tutto ciò che puoi fare e raggiungere. Il capitolo 5 ti darà altri sette consigli pratici per acquisire una mentalità positiva e assumere il controllo delle situazioni al fine di migliorare i tuoi rapporti personali e professionali. Come puoi vedere, si tratta di un libro semplice, un libro che tutti possono leggere.
Perché ognuno di noi merita di essere felice.
Rendendoti conto di quanto siano potenti i tuoi pensieri, non penserai mai più a un pensiero negativo. Ogni persona di successo inizia con due convinzioni: il futuro può essere migliore del presente; e ho il potere di renderlo tale. Anche tu hai questo potere!
Costruiamo la tua nuova vita insieme.
Massimo Perciavalle - L’intelligenza emotiva come competenza distintiva per l...Stefano Saladino
L’intelligenza Emotiva è un insieme di competenze allenabili quotidianamente che ti permettono di integrare pensieri ed emozioni per prendere decisioni sostenibili nel tempo. In questo periodo di difficoltà la gestione delle proprie emozioni diviene una competenza distintiva per riconoscere i propri stati emotivi disfunzionali e per trovare le risorse adeguate per navigarli e superarli. Solo sviluppando pensieri costruttivi e potenziati, sarà possibile riacquistare fiducia e recuperare risorse interiori e motivazione per affrontare la Rinascita. Centrarsi e prendere consapevolezza dei propri Talenti e punti di forza, sarà la chiave per uscire velocemente dall’emergenza e traghettare anche gli altri nella direzione del benessere sociale e collettivo.
Età evolutiva
- Disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale in età evolutiva
- Diagnosi differenziale, intervento precoce e problematiche della transizione
(Dr. Boschetto)
Slide dell'intervento della Prof.ssa Anna Contardi durante la Giornata di Studio "La Psicologia positiva nella clinica, nella scuola e nell'azienda", tenuta il 12 ottobre 2012 all'Università Europea di Roma.
Stili Emozionali e Leadership: Il contributo delle Neuroscienze per l'Empower...Fabiana Parisi
Leadership è una parola franca internazionale derivata dalla locuzione di lingua inglese "comandante di una nave". Il termine deriva infatti dal verbo inglese "to lead" che significa appunto: condurre, guidare.
La leadership è quindi una funzione; un’attività di guida, consistente nell’interazione di coloro i quali all’interno di un gruppo, occupano la posizione piú elevata. Designa quindi il potere d’influenza riconosciuto al membro del gruppo, il leader, capace di condizionare le decisioni degli appartenenti.
Come afferma Peter Drucker “il leader è colui che ha dei seguaci, senza seguaci non ci possono essere leader”, per questo motivo la leadership è ormai universalmente riconosciuta come una forma di relazione in cui idee, suggerimenti e attività possono influenzare il comportamento altrui.
Molte delle cose che ci accadono nella vita, succedono o falliscono in presenza di una buona o di una meno buona capacità di leadership: gli studenti necessitano di insegnanti e docenti dotati di questa caratteristica, I CEO dipendono fortemente dalla leadership esercitata dai direttori dei rispettivi organi di governo, i cittadini hanno bisogno di una buona leadership da parte dei funzionari pubblici eletti o nominati; i genitori, devono essere le prime figure leader per dare una giusta educazione ai propri figli. Solo alcuni dei possibili esempi volti a renderci una prima e vaga idea dell’importanza del tema in analisi.
2. Relazione tra salute emotiva, funzioni
cognitive e riposo
Relazione tra salute emotiva, funzioni
cognitive e riposo
Ritmo del sonno/riposoRitmo del sonno/riposo
Memoria e attenzioneMemoria e attenzione
Emozioni e saluteEmozioni e saluteEmozioni e saluteEmozioni e salute
INTRODUZIONE
3. CONTENUTI
Emozioni e Salute
La salute emotiva e la sua importanza motional
Gli obiettivi della Salute Emotiva
Controllo delle emozioni e strategie di “coping”
Schemi e raccomandazioni
Memoria
Funzioni della Memoria
Stadi del processo di memorizzazione
Attenzione
Influenza dell’attenzione sulla memoria
Caratteristiche individuali dell’attenzione
Fattori che influenzano l’attenzione
Tipologie di attenzione
Benefici di una maggiore attenzione
Sonno e riposto per l’invecchiamento in salute
4. ► L’Inibizione emotiva provoca disordini e malattie.
► L’Ansia è un elemento che aggrava le malattie.
► L’Ottimismo amenta la risposta del sistema immunitario.
► La Rabbia (trattenuta o espressa) (ostilità permnente) è un elemento i rischio
pr il cuore.
► La Depressione dopo un attacco di cuore moltiplica il rischio di comlicaioni
nell’anno successivo.
► Connessione tra lo stress (sensazione di impotenza/inutilità) e il rischio di
sviluppare un’elevata pressione del sangue.
► La velcità di cicatrizzazione diminuisce in situazioni stressful situazioni.
► La Depressione nei giovani è un attore di rischio per l’ipertensione da adulti.
► Tristezza e ansia influiscono sul sistema immunitario.
► Il Sostegno sociale nei azienti sieropositivi migliora i loro segni vitali.
FONDAMENTI
Sistema immunitario
Sistema Endocrino
Sistema Nervoso
Relazioni tra… MENTE
LE EMOZIONI ESERCITANO UNA INFLUENZA SULLA REGOLAZIONE
BIOCHIMICA
SALUTE EMOTIVA
EMOZIONI E SALUTE
5. Le persone sane dal punto di vista
EMOTIVO controllano…
I loro pensieri
I loro sentimenti
I loro comportamenti
Hanno buone relazioni
interpersonali
Si sentono bene
con sé stessi
IMPARANDO
Come diventarlo
Esperienza di vita Formazione
I. PERCEZIONE, ESPRESSIONE E
VALUTAZIONE DELLE EMOZIONI
III. CAPIRE LE EMOZIONI
IV. REGOLAZIONE – GESTIONE DELLE
EMOZIONI
II. EMOZIONI AL SERVIZIO DEL
PENSIERO
SALUTE EMOTIVA
INTELLIGENZA EMOTIVA
6. A cosa serve?
Miglioramento della salute fisica
Prevenzione dei rischi di malattie
Protezione contro la depressione
Gestione dell’ansia
Rafforzare il sistema immunitario
STATI EMOTIVI POSITIVI
► SENSO DELL’UMORISMO
► OTTIMISMO
► RESISTENZA
► DIVERTIMENTO
► ….
SALUTE EMOTIVA
7. SALUTE EMOTIVA
OBIETTIVI
• Percepire la salute emotiva come uno stile di vita che può essere
sviluppato attraverso la conoscenza e le strategie di coping.
• Identificare il fenomeno emotivo di base (emozioni, sentimenti, stati
mentali .
• Svilupare abitudini emotive sane.
• Applicare la conoscenza acquisita ad una vita quotidiana sana (nel
contesto intra e inter personale).
8. Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior
benessere.
Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior
benessere.
Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con
maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998)
Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con
maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998)
Capacita’ e
strategie che
vanno
potenziate
Capacita’ e
strategie che
vanno
potenziate
1) Percepire, sentire ed essere consapevoli del proprio stato
emotivo senza esserne sopraffatti o minacciati.
2) Selezionare i pensieri a cui prestare attenzione con
l’obiettivo di agire con razionalita’.
3) Controllare l’esordio di alterazioni emotive.
4) Tollerare le frustrazioni.
5) Mantenere un atteggiamento sereno di fronte a situazioni
di stress.
6) Rinforzare la motivazione personale per raggiungere
obiettivi realistici
CONTROLLO EMOTIVO:
PER EVITARE LA COMPARSA DI DISTURBI
PSICOPATOLOGICI
9. Caratteristiche della strategie di copingCaratteristiche della strategie di coping
Risposte comportamental
Risposte cognitiveRisposte cognitive
Risposte psico-fisiologiche
STRATEGIE POSITIVE
DI COPING EMOTIVO
1. RIicerca di alternative
2. Controllo emotivo
3. Ri-valutazione positiva
4. Ricerca di supporto sociale
5. Ricerca di supporto professionale
6. Senso dell’humor
7. Eliminazione di attivita’ distraenti
8. Progressione personale
9. Religione
10. Espressione emotiva
11. Visualizzazione positiva
12. Scrittura emotiva
13. Fuga comportamentale
14. Fuga cognitiva
15. Coping con ritirata
16. Attesa
17. Disconnessione mentale
10. In età adulta alcune capacità conoscono un declino costante (Cabeza,
2001; Corral e Pardo, 2007)
Le capacità cognitive di base che costituiscono la ase per molti tipi di
apprendimento possono essere modificate (Flavell, 1976; Feuerstein,
1980 e 1991).
Rallentare il deterioramento delle capacità cognitive degli anziani è n
obiettivo importante in termini di apprendimento per la salute e
influenza il benessere emotivo, favorendo la salute e la qualità della
vita degli anziani.
La memoria e l’attenzione sono essenziali per la vita ditutti i giorni
Incoraggiare il riposto e il sonno sono fattori chiave in tale prospettiva.
L’IMPORTANZA DI MANTENERE
BUONE FUNZIONI COGNITIVE PER
UN INVECCHIAMENTO IN SALUTE
11. Definizione: la memoria è la capacità umana di immagazzinare e
recuperare informazioni.
Funzioni della memoria: senza saremmo incapaci di affrontare la vita di
tutti i giorni perchè essa è alla base di tutte le normali azioni:
Vedere
Sentire
Pensare
Parlare
...
LA MEMORIA
12. STADIO DELLA REGISTRAZIONE
Quando l’informazione entra nel cervello; è la porta di entrata
attraverso cui l’informazione accede alla nostra coscienza.
I processi che intervengono sono:
Attenzione
Concentrazione
Percezione
STADI DEL PROCESSO DI
MEMORIZZAZIONE
13. STADIO DEL CONSOLIDAMENTO
Attiviamo processi di movimento volti a consolidare o immagazzinare
l’informazione.
I processi che intervengono sono:
Associazione con informazioni nuove/vecchie
Categorizzazione
Integrazione con informazioni precedenti
La Memoria è connotata emotivamente
etc….
STADI DEL PROCESSO DI
MEMORIZZAZIONE
14. STADIO DEL RICORDO
Quando l’informazione viene recuperata
I Processi che intervengno sono:
Riferimenti situazionali
Evocazione
Chiavi per richiamare alla memoria
etc…
STADI DEL PROCESSO DI
MEMORIZZAZIONE
15. Definzioe:
“Un sistema di capacità limitata che compie processi di selezione
dell’informazione, la disponibiità o stato di allerta del quale fluttua
considerevolmente” (De Vega, 1993).
“Studio delle capacità e limiti degli individui nella selezione e
processazione dell’informazione sensoriale circa l’ambiente” (Jahnke
and Nowaczyk, 1998)
“E’ un’attitudine consapevole mirata all’osservazione di un oggetto”
(Dizionario di Psicología, F Dorsch)
ATTENZIONE
16. L’importanza nei processi della memoria:
Influenza in particolare la fase della registrazione. E’ per questo uno dei
fattori determinanti nel processo di memorizzazione.
La mancanza di attenzione impedisce la registrazione dell’informazone,
impedendo il consolidamento e il ricordo.
ATTENZIONE
17. Le Caratteristiche individuali dell’attenzione:
Capacità: limite fino al quale l’organismo può prestare attenzione a
diversi compiti o processi simultaneamente.
Connessione Attenzione-Coscienza: il punto in cui l’informazione
cui prestiamo attenzione arriva alla nostra coscienza.
Filtri dell’attenzione: abilità di fissare la nostra attenzione di fronte
un numero predeterminato di stimoli.
ATTENZIONE
18. Fattori che influenzano l’attenzione:
Le condizioni psicologiche nel loro complesso – definisce il nostro stato
mentale (proccupato, ansioso, depresso, etc)
Livello di attivazione: come siamo fisicamente parlando (stanchi, svegli, etc).
Ambiente: definisce il luogo in cui ci troviamo (molto rumore, poco rumore)
Motivazione: determina il grado di coinvolgimento nella focalizzazione.
Abitudine e fatica: col passare del tempo diminuiscono naturalmente. Non
riusciamo a prestare attenzione ad una cosa in maniera continuativa senza
stancarci.
ATTENZIONE
19. Tipi di attenzione:
Attenzione selettiva: processo che attribuisce priorità ad alcune
informazioni piuttosto che altre.
Attenzione sostenuta: Persistenza nel tempo della priorità attribuita ad
un’informazione.
Riflesso di orientamento: Interesse verso una nuova informazione ch
ci viene presentata.
ATTENZIONE
20. Benefici di una maggiore attenzione per le attività
quotidiane:
Un aumento della nostra capacità di ricordare, che imlica una
maggiore auto-stima e livelli di efficienza erchè abbiamo più fiducia
nella nostra memoria.
Un aumento dell’informazione in arrivo dal mondo che ci circonda,
che implica un maggiore coinvolgimento nella vita perchè si è più
consapevoli di essa.
ATTENZIONE
21. SONNO E RIPOSO NELL’AMBITO DI UNA STRATEGIA
PER L’INVECCHIAMENTO IN SALUTE
Sonno: è lo stato di riposo uniforme di un organismo in opposizione allo
stato di veglia.
Insonnia: assenza cronica dell’abilità richiesta per essere in gado di
addormentarsi o mantenere il sonno.
REM
Veglia
Phase I
Phase II
Phase III
Phase IV
V
E
G
L
I
I
A
Ore
FASI DEL SONNO
22. Il sonno serve per rinfrescare l’organismo dopo l’usura subita
durante il periodo di veglia.
Il suo principale è obiettivo è il ristabilimento neurale attraverso il
sistema dei neutrofini che rafforza la sopravvivenza e il recupero
neurale.
Il sonno mantiene e riorganizza i circuiti neurali, compresa la
neuroformazione di sinapsi che permette di modificare le reti
neurali crate per l’effetto dell’esperienza.
Tutto questo permette un adeguato funzionamento cerebrale e
l’adattamento ambientale.
(Montes Rodríguez et al., Revista de Neurología. 2006)
SONNO E RIPOSO NELL’AMBITO DI UNA
STRATEGIA PER L’INVECCHIAMENTO IN
SALUTE
23. C’è un relazione tra la qualità
soggettiva del sonno e i livelli di
cortisolo Una bassa qualità di correla
con alti tassi di cortisolo.
(Maldonado et al.C.Med.Psicosom.2004)
CORTISOL
CONNESSIONE CON IL CORTISOLO
24. Una secrezion anormale di cortisolo può indurre il cervello ad
aumentare la sua attività in due aree:
L’ippocampo e l’amigdala.
Nel caso dell’ippocampo, può causare l’atropia e un danno
permanente.
L’ippocampo e l’amigdala sono cruciali non sono in situazioni
stressanti (paura, emozioni, immunità) ma anche per la loro influenza
sul cervello come memoria (Fraser. 2007)
SONNO E RIPOSO NELL’AMBITO DI UNA
STRATEGIA PER L’INVECCHIAMENTO IN
SALUTE
25. IPPOCAMPO E MEMORIA
L’ippocampo sembra essere implicato
nella formazione della memoria, non nel
suo immagazzinamento.
Sembra giocare un ruolo essenziale
nella formazione di nuove memorie
associate all’esperienza autobiografica
della memoria.
IPPOCAMPO IN 3D
26. L‘ippocampo è parte di un più
complesso sistema, quello del
lobo temporale che raccoglie la
memoria dichiarativa (differenti
tipi di memorie che possono
essere invocate esplicitamente,
come la memoria semantica,
caratterizzata
dall’immagazzinamento di dati
specifici come i giusti nomi).
IPPOCAMPO E MEMORIA
Angle circumvolution
Callused body
Lateral ventricles
Hippocampus Cerebellum
Fourth ventricle
Third
ventricle
27. L’ipocampo cessa di avere un ruolo cruciale
nel passaggio dalla formazione della
memoria al periodo di consolidamento.
Danni all’ippocampo causano difficoltà nella
formazione di nuove memorie e di
informazioni spaziali.
(O´Kane et al. Hippocampus. 2004)
IPPOCAMPO E MEMORIA
28. SONNO: CONNESSIONE IPPOCAMPO
– CORTECCIA CEREBRALE
CONSOLIDAMENTO
RETI NEURALI
Central fissure
Motor cortex
Parietal lobe
Occipital lobe
Frontal lobe
Somatosensorial
cortex
Lateral fissure
Temporal lobe
Visual recognition
Vision
Smell
Basic movements
Precise movements
Emotions, conduct
Knowledge, memory
Language
(Broca’s area)
Hearing
Language (Wernicke’s area)
Muscle and
balance
coordination
Formix
Hippocampus
Amygdala
LATERAL VENTRAL
Amygdalae
Hippocampus
Formix
29. Le memorie emotive possono essere attivate
istantaneamente, in parte perchè l’ippocampo agisce
mettendo a confronto il mondo esterno così come è
raccolto dai sistemi settoriai,
Un improvviso cabiamento in una situazioe data può
costringere l’ippocampo e l’amigdala a cominciano a
lavorare insieme er costruire memorie consapevoli,
insieme alle altre memorie coscienti (Fraser. 2007)
IPPOCAMPO ED EMOZIONI
30. CORTISOLO E AUMENTO DELLA
MEMORIA
L’ipotesi della cascata glucortidea
suggerisce una relazone stretta tra
l’esposizione cumulativa ad alti livelli
di sostanza (quale il cortisolo)e il
deterioramento che produce sul
funzionamento della memoria.
(Csernansky et al. Am.J. Psy.2006)
(CORTISOLO)
CASCATA GLUCOCORTICOIDEA
HYPOTHALAMUS
HYPOPHYSIS
ADRENAL GLAND
GLUCOCORTICOIDS
CEREBRAL
CORTEX
31. L’aumento dell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi adrenale
e la mancanza di sonno provocano lo stesso effetto
attraverso la cascata glucortidea.
La mancanza di sonno, la tensione emotiva, hanno un
impatto simle sul deterioramento cognitivo con effetti
quali la perdita di alcuni tipi di memoria e problemi alla
salute emotiva (tra gli altri).
(Lupien et al. Psychoneuroendocrinology.2005)
SONNO E RIPOSO NELL’AMBITO DI UNA
STRATEGIA PER L’INVECCHIAMENTO IN
SALUTE
32. IL CORTISOLO NEGLI ANZIANI
Negli anziani il deterioramento
cognitivo è prodotto
dall’esposizione a lungo termine a
livelli di cortisolo elevati,
confermando così l’ipotesi del
deterioramento dovuto
all’esposizione cronica ai tassi
glucortidei.
33. Montes Rodríguez, C.M.; Rueda Orozco, P.E.; Arteaga Urías, E.; Aguilar
Roblero, R.; Prospero García, O. : De la restauración neuronal a la
reorganización de los circuitos neuronales: una aproximación a las
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