Tema 10 (1ª parte) CINQUECENTO EN ITALIA: Arquitectura y EsculturaTeresa Pérez
TEMA 10: El Cinquecento. Arquitectura (Bramante, Miguel Ángel y Palladio). Escultura (Miguel Ángel). Pintura (Leonardo, Miguel Ángel, Rafael y Tiziano).
Tema 10 (1ª parte) CINQUECENTO EN ITALIA: Arquitectura y EsculturaTeresa Pérez
TEMA 10: El Cinquecento. Arquitectura (Bramante, Miguel Ángel y Palladio). Escultura (Miguel Ángel). Pintura (Leonardo, Miguel Ángel, Rafael y Tiziano).
Fondazione Fantonum de Rascarolo, Rovetta, Biblioteca Civica Sovere Bg, "I Fantoni a Sovere", di Franca Martinenghi Rossetti, Sovere, 1988 (stampa da pc)
Da GIOTTO a CARAVAGGIO - Testimonianze di fede nell'arteUmberto Giordano
Come gli Artisti hanno rappresentato immagini sacre, nel corso dei secoli, con spirito religioso, con particolare riferimento a Giotto, Leonardo, Michelangelo e Caravaggio
2. • STORIA E OPERE
DI UN GRANDE
SCULTORE:
BENEDETTO
ANTELAMI
3. Nato attorno al 1150 e morto nel 1230 circa, erede della scultura
romanica, Benedetto Antelami è il primo grande scultore gotico
italiano, e probabilmente si era formato in una delle botteghe dei
c.d. "magistri Antelami" originarie della Val d'Intelvi.
Le nuove tendenze della scultura francese, soprannominate
gotiche, sembra che fossero note all’Antelami già ai suoi esordi,
in particolare un suo probabile viaggio in Francia dove rimase
molto impressionato.
La prima e più importante opera dell’Antelami è la deposizione del
duomo di Parma, risalente al 1178; Parma che annovera una delle
più belle piazze medievali di Italia notoriamente impreziosita dal
Duomo e dal Battistero.
4. ARCANGELO GABRIELE
SOLE LUNA
LA “DEPOSIZIONE”
SOLDATI
ROMANI
Particolare della
GESU’ veste del cristo
VERGINE
GIUSEPPE giocata ai dadi
MARIA
Il soggetto rappresentato è la deposizione di cristo dalla croce; tutta la
scena è compresa all’interno di una fascia decorativa e il piano contro cui si
stagliano tutte le figure è limitato in alto dalla scritta in caratteri latini:
ANNO MILLENO CENTENO SEPTUAGENO OCTAVO SCULTOR
PATRAVIT MENSE SECUNDO ANTELAMI DICTUS SCULPTOR FUIT HIC
BENEDICTUS (-Nel secondo mese dell’anno 1178 uno scultore terminò
questa opera. Questo scultore fu benedetto detto Antelami-). Nonostante
che certi atteggiamenti rigide delle figure ricordino gli schemi bizantini,
l’attenzione per i particolari naturalistici e per l’espressione dei sentimenti
di alcuni personaggi, rendono questo rilievo straordinariamente nuovo
rispetto alla produzione scultorea diffusa in quegli anni
5. E qui molto lavorò -fra la fine del XII e l'inizio del XIII
l'artista lombardo il quale
nell'opera -firmata e datata- riuscì in particolare ad
evidenziare la tensione drammatica dei personaggi posti
intorno al simbolo della Croce. Secondo alcuni questa
sarebbe la prima opera parmense che si ispira ai canoni
gotici. Ed infatti l'artista si colloca in un momento di
transizione appena successivo al romanico.
6. Successivamente, intorno al
1196, l'Antelami attese alla
decorazione figurata del
Battistero di Parma, di cui
probabilmente fu anche
l'architetto, a testimonianza
sull'ingresso principale della
costruzione l'artista inserì -
in latino- la scritta "
mancando due volte due anni
al milleduecento iniziò questa
opera lo scultore chiamato
Benedetto".
La decorazione, nel suo insieme, costituisce un organico ciclo
ispirato alle vicende e al destino dell'uomo in rapporto ai sacri
misteri della religione cristiana e alla luce della concordanza tra
l'Antico e il Nuovo Testamento. Nelle lunette esterne dei tre
portali sono rappresentati rispettivamente l'Adorazione dei Magi
(Portale detto «della Vergine»); il Giudizio Finale (Portale «della
Redenzione»: è la prima volta che viene raffigurato nella scultura
italiana un tema tanto frequente nelle Cattedrali d'Oltralpe) e una
Allegoria della Vita (Portale «della Vita»). A tali figurazioni
corrispondono quelle nelle lunette interne, con la Fuga in Egitto, la
Presentazione al Tempio e David che suona la cetra (di un seguace
dell'Antelami).
7. All'interno dell'edificio, oltre a numerose opere, alcune statue
(diverse attribuite alla mano di Antelami) sono dedicate alle
Stagioni ed ai Mesi.
IL MESE DI APRILE
Tutto intorno all'esterno dell'edificio corre una fascia di
formelle con scolpiti animali fantastici derivati dai «Bestiari»
medievali, Vizi e Virtù contrapposti, e sopra, entro nicchie che si
aprono nelle arcate cieche, le statue a tutto tondo dei profeti
David ed Ezechiele; Altre statue dell’Antelami sono: Arcangeli e
l'Incontro di Salomone con la regina di Saba che sono tra i
capolavori dell'Antelami per il rapporto tra la loro salda
struttura a blocco e la vibrante sensibilità lineare nel
trattamento dei panneggi. Queste già all'esterno del Battistero
sono state collocate nei locali del Museo Diocesano.