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CORSO FORMATIVO E INFORMATIVO 
SULLA SCHEDA DI COLLABORAZIONE 
SCUOLA E FAMIGLIE 
deliberata dalla DGR n.16 – del 4 febbraio 2014 
Relatrici: Simona Mondelli e 
Nina Lomonaco 
CTS - Novara 
5-6 novembre 2014
All.1 
Protocollo di intesa di recepimento dell’accordo 
Stato/Regioni del 25 ottobre 2012 
All. 2 
Scheda Scuola Primaria 
All. 3 
Scheda Scuola Secondaria e Istituzioni Formative
COS’È LA DGR n. 16? 
È un accordo che si occupa di recepire a livello 
regionale le indicazioni della Legge 170/2010 e 
dell’accordo Stato-Regioni del 25 luglio del 2012, 
definendo un protocollo di intesa tra Regione e 
Ufficio Scolastico Regionale in materia di disturbi 
specifici di apprendimento (DSA).
LEGGE 170/2010 
NUOVE NORME IN MATERIA DI DSA 
IN AMBITO SCOLASTICO 
Art. 3 
 comma 1. La diagnosi deve essere effettuata nell’ambito dei 
trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario 
Nazionale. 
 comma 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di 
recupero didattico mirato, presentino persistenti difficoltà, la 
scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 
 comma 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, 
comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita 
comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, 
idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla 
base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito 
di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
Tabella codici delle diagnosi di DSA 
Diagnosi ICD-10 (sostituiti a breve dai codici dell’ICF) 
F81 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 
 Disordini in cui le normali modalità di acquisizione delle competenze 
sono disturbate fin dai primi stadi di sviluppo. Ciò non in diretta 
conseguenza di una mancata opportunità di apprendimento, non come 
risultato di un ritardo mentale e non in conseguenza di alcuna forma di 
trauma cerebrale o di deficit. 
 F81.0 – Disturbo specifico della lettura 
 F81.1 – Disturbo specifico della compitazione 
 F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche 
 F81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche 
 F81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche 
 F81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificato
ACCORDO STATO-REGIONI 
DEL 25/07/2012 
INDICAZIONI PER LA DIAGNOSI E 
LA CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DEI DSA 
L’articolo 1, comma 1, prevede che la diagnosi di DSA debba essere 
tempestiva e che il percorso diagnostico debba essere attivato solo 
dopo la messa in atto da parte della scuola degli interventi 
educativo-didattici previsti dall’art. 3 comma 2 della Legge 170/2010 
e del D.M. 5669/2011 (Linee Guida sui DSA).
OBIETTIVI DELLA DGR n.16 
 Costruire un percorso che sia finalizzato alla certificazione 
dei soggetti sospetti di DSA, che individui modalità 
uniformi e tempestive su tutto il territorio regionale e che 
sia in linea con le disposizioni normative citate. 
 Costruire un percorso in cui siano chiari i ruoli e le 
funzioni dei diversi professionisti coinvolti. 
 Essere uno strumento di condivisione sull’andamento 
scolastico, da utilizzarsi per il passaggio da un ordine di 
scuola all’altro, finalizzata ad evidenziare gli interventi 
pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità 
scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi 
delle abilità scolastiche (DSA).
UN PERCORSO… DUE PROSPETTIVE 
PROSPETTIVA 
PEDAGOGICO-DIDATTICA: 
SCUOLA 
PROSPETTIVA 
DIAGNOSTICA-CERTIFICATORIA 
RIABILITATIVA: SANITÀ
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 Consentire la definizione di un profilo di funzionamento in-formativo, 
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completa in ogni sua parte, articolata e chiara. 
 Istituire il gruppo GDSAp (Gruppo Disturbi Specifici di 
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E ora analizziamo l’allegato 3, 
per la Scuola Secondaria 
e le Istituzioni Formative 
dell’Istruzione e Formazione 
Professionale (IeFP) 
…
Allegato 3 
Schede Scuola 
Secondaria 
e Istituzioni Formative 
dell’Istruzione e 
Formazione 
Professionale 
QUANDO 
COMPILARE? 
Parte A 
Per documentare 
un percorso 
personalizzato, 
attivato dalla 
scuola 
Parte B 
Descrizione delle 
significative 
difficoltà 
persistenti dopo 
l’intervento di 
potenziamento 
effettuato. 
PERCHÉ? 
OSSERVAZIONE 
Rilevazione di 
difficoltà e/o di 
sospetto DSA 
CONTINUITÀ 
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SCUOLA
Buon lavoro a tutti!
Allegato 2 
Schede 
Scuola Primaria 
QUANDO 
Parte A COMPILARE? 
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scuola 
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DGR 16/2014 Regione Piemonte - CTS Novara

  • 1. CORSO FORMATIVO E INFORMATIVO SULLA SCHEDA DI COLLABORAZIONE SCUOLA E FAMIGLIE deliberata dalla DGR n.16 – del 4 febbraio 2014 Relatrici: Simona Mondelli e Nina Lomonaco CTS - Novara 5-6 novembre 2014
  • 2. All.1 Protocollo di intesa di recepimento dell’accordo Stato/Regioni del 25 ottobre 2012 All. 2 Scheda Scuola Primaria All. 3 Scheda Scuola Secondaria e Istituzioni Formative
  • 3. COS’È LA DGR n. 16? È un accordo che si occupa di recepire a livello regionale le indicazioni della Legge 170/2010 e dell’accordo Stato-Regioni del 25 luglio del 2012, definendo un protocollo di intesa tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale in materia di disturbi specifici di apprendimento (DSA).
  • 4. LEGGE 170/2010 NUOVE NORME IN MATERIA DI DSA IN AMBITO SCOLASTICO Art. 3  comma 1. La diagnosi deve essere effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale.  comma 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentino persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.  comma 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
  • 5. Tabella codici delle diagnosi di DSA Diagnosi ICD-10 (sostituiti a breve dai codici dell’ICF) F81 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche  Disordini in cui le normali modalità di acquisizione delle competenze sono disturbate fin dai primi stadi di sviluppo. Ciò non in diretta conseguenza di una mancata opportunità di apprendimento, non come risultato di un ritardo mentale e non in conseguenza di alcuna forma di trauma cerebrale o di deficit.  F81.0 – Disturbo specifico della lettura  F81.1 – Disturbo specifico della compitazione  F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche  F81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche  F81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche  F81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificato
  • 6. ACCORDO STATO-REGIONI DEL 25/07/2012 INDICAZIONI PER LA DIAGNOSI E LA CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DEI DSA L’articolo 1, comma 1, prevede che la diagnosi di DSA debba essere tempestiva e che il percorso diagnostico debba essere attivato solo dopo la messa in atto da parte della scuola degli interventi educativo-didattici previsti dall’art. 3 comma 2 della Legge 170/2010 e del D.M. 5669/2011 (Linee Guida sui DSA).
  • 7. OBIETTIVI DELLA DGR n.16  Costruire un percorso che sia finalizzato alla certificazione dei soggetti sospetti di DSA, che individui modalità uniformi e tempestive su tutto il territorio regionale e che sia in linea con le disposizioni normative citate.  Costruire un percorso in cui siano chiari i ruoli e le funzioni dei diversi professionisti coinvolti.  Essere uno strumento di condivisione sull’andamento scolastico, da utilizzarsi per il passaggio da un ordine di scuola all’altro, finalizzata ad evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA).
  • 8. UN PERCORSO… DUE PROSPETTIVE PROSPETTIVA PEDAGOGICO-DIDATTICA: SCUOLA PROSPETTIVA DIAGNOSTICA-CERTIFICATORIA RIABILITATIVA: SANITÀ
  • 9. Aspetti di interesse comuni  Consentire la definizione di un profilo di funzionamento in-formativo, che vada oltre la semplice categoria diagnostica (come richiesto dalla Consensus Conference del 2011) per una diagnosi completa in ogni sua parte, articolata e chiara.  Istituire il gruppo GDSAp (Gruppo Disturbi Specifici di Apprendimento), composto da figure sanitarie e istituito presso ogni ASL, cioè da: il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, il logopedista, il terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva. Essi lavoreranno secondo il principio dell’integrazione multi-professionale.  Il DGSAp si impegna a rilasciare la certificazione di DSA, se necessaria, entro sei mesi dalla ricezione delle schede scuola-famiglia (All.2-3 ).
  • 10. COSA STABILISCE LA CONSENSUS CONFERENCE DEL 2011? Stabilisce che la certificazione deve essere articolata e formalmente chiara, cioè:  deve contenere il riferimento ai codici nosografici dell’ICD- 10 e  deve contenere le informazioni necessarie per stilare una programmazione educativa e didattica, che tenga conto delle difficoltà del soggetto e preveda l’applicazione mirata delle misure compensative e dispensative, descritte dalla legge.
  • 11. QUALI SONO I PERCORSI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ALUNNI CON DSA? I percorsi possono essere tre: 1) percorso di certificazione attivato tramite la presentazione della scheda di collaborazione scuola–famiglia (allegati 2 e 3 della DGR n.16) che garantisce la conclusione del percorso diagnostico entro 6 mesi; 2) percorso senza scheda di collaborazione scuola-famiglia (non è garantita la conclusione entro 6 mesi); 3) percorso di ratifica da parte del GDSAp di diagnosi, redatta da un professionista privato, che rispetti i requisiti previsti dal SSN, con la tempistica di 45 gg.
  • 12. Che cosa sono gli allegati 2 e 3 della DGR n.16, per i docenti?  Essi sono uno strumento di osservazione intenzionale e consapevole;  sono uno strumento di attivazione, in accordo con le famiglie, di azioni di recupero e potenziamento delle abilità scolastiche e strumentali e di descrizione degli esiti delle azioni attivate (Parte A)  sono uno strumento di descrizione delle significative difficoltà persistenti, dopo l’intervento di potenziamento effettuato (Parte B).  Inoltre …
  • 13. Sono uno strumento di tutela dei docenti e dell’Istituzione scolastica per potenziali conflittualità tre scuola e famiglia. Infine, ma non per ultimo, sono uno strumento di comunicazione, di condivisione e di continuità scuola-famiglia.
  • 14. FASI DEL PERCORSO CERTIFICATORIO: 1. L’istituzione scolastica in accordo con le famiglie, predispone per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero e potenziamento, presentino persistenti difficoltà, l’apposita scheda di collaborazione scuola–famiglia (All.2-3); 2. La famiglia consegna la scheda al Servizio Sanitario Locale; 3. Il GDSAp dell’Asl dovrà, entro sei mesi dalla segnalazione, completare il percorso diagnostico, con eventuale certificazione di disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche, ai sensi delle indicazioni della Consensus Conference del 2011.
  • 15. L’utilizzo degli allegati della DGR n.16 è obbligatorio? No … ma è fortemente consigliato per le garanzie che fornisce ed è espressamente richiesto dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla nostra ASL.
  • 16. Le schede di collaborazione scuola-famiglia, descrittive delle difficoltà scolastiche (allegati 2 e 3 della DGR n.16), sono a regime con l’avvio dell’a.s. 2014/15
  • 17. E ora analizziamo l’allegato 3, per la Scuola Secondaria e le Istituzioni Formative dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) …
  • 18. Allegato 3 Schede Scuola Secondaria e Istituzioni Formative dell’Istruzione e Formazione Professionale QUANDO COMPILARE? Parte A Per documentare un percorso personalizzato, attivato dalla scuola Parte B Descrizione delle significative difficoltà persistenti dopo l’intervento di potenziamento effettuato. PERCHÉ? OSSERVAZIONE Rilevazione di difficoltà e/o di sospetto DSA CONTINUITÀ TRA ORDINI DI SCUOLA
  • 19. Buon lavoro a tutti!
  • 20. Allegato 2 Schede Scuola Primaria QUANDO Parte A COMPILARE? Per documentare un percorso personalizzato, attivato dalla scuola Parte B Descrizione delle significative difficoltà persistenti dopo l’intervento di potenziamento effettuato. PERCHÉ? OSSERVAZIONE Rilevazione di difficoltà e/o di sospetto DSA