2. O L’unificazione dell’Italia è soprattutto
opera di tre grandi protagonisti: Cavour,
Mazzini e Garibaldi.
O Essi sebbene fossero irriducibili avversari
ideologicamente e politicamente, di fatto
furono necessari l’un l’altro fino al punto
che l’opera di ciascuno di loro sarebbe
stata inutile senza quella degli altri,
3. O L’equilibrio stabilito dal congresso di Vienna fu
scosso più volte tra il 1815 e il 1848 quando i
movimenti nazionali e sociali si manifestarono. Ciò
avvenne anche in Italia dove i patrioti si batterono sia
per rivendicare i diritti e le libertà costituzionali, sia
per raggiungere l’unità e l’indipendenza nazionale;
poi emersero diversi modi per organizzare l’attività
patriottica. Una delle correnti ideologiche fu quella di
Giuseppe Mazzini, affilato da prima alla Carboneria,il
giovane ragazzo genovese sperò che la rivoluzione
francese nel 1830 aprisse nuove prospettive
rivoluzionarie anche in Italia. Nel 1833 Mazzini fece
opera di propaganda fra i soldati dell’esercito sardo
ma il complotto venne scoperto e vi furono decine di
arresti e numerose condanne a morte.
O Una seconda azione rivoluzionaria, basata su un
intervento di un esercito di volontari che avrebbe
dovuto penetrare in Savoia passando dalla Svizzera,
fallì e lo stesso Mazzini venne condannato a morte in
contumacia.
4. O Nel suo esilio a Marsiglia Mazzini fondò la Giovine
Italia, un’associazione rivoluzionaria.
O In Francia ebbe modo di affinare i contenuti del
suo pensiero politico partendo da una critica
contro le organizzazioni clandestine. Convinto di
dover affrontare tutt’altra strategia Mazzini credeva
che non si dovesse contare sui principi e i governi
ma bensì nell’organizzazione e nell’azione
popolare: l’unità poteva essere conseguita solo
attraverso una rivoluzione che fondasse una
repubblica democratica.
O In alternativa allo schieramento democratico
rappresentato da Mazzini, agiva il raggruppamento
dei liberali moderati. In merito al futuro
assettamento della Nazione, anche i liberati
moderati volevano uno Stato Libero e
indipendente, che però avrebbe dovuto assumere
la forma di monarchia federale.
5. O Di conseguenza gli ultimi anni del Risorgimento
italiano poterono essere dominati dalla figura di
Camillo Benso conte di Cavour, statista
piemontese e primo ministro del regno d’Italia
effettuò una serie di viaggi nei principali paesi dell’
Europa occidentale. Fondò con alcuni moderati
piemontesi il giornale «il Risorgimento» che
diresse per un’anno. Dopo essere stato ministro
delle finanze il re Vittorio Emanuele II lo nominò
capo del governo, carica che gli permise di
adottare misure per lo sviluppo economico del
Piemonte e per la costruzione di una rete
ferroviaria.
O Sotto la guida, il regno sabaudo si trasformò in una
stato economicamente e socialmente progredito,
conquistando la testa dello schieramento
indipendentista italiano in virtù di un programma
politico imperniato su quattro punti essenziali:
unità, indipendenza, libertà costituzionale e
liberalismo economico.
6. O Sul piano politico il progetto di Cavour
concepiva l’unità della penisola come un
processo di integrazione degli altri stati
attorno al regno di Sardegna, che avrebbe
dovuto regolare questo meccanismo di
accorpamento più facendo ricorso alle armi
della diplomazia, che non attivando la
mobilitazione popolare. Cavour fu il primo
presidente del consiglio del nuovo regno
d’Italia, sorto a marzo del 1861, morì nel
giugno di quello stesso anno.
7. O Giuseppe Garibaldi, generale e patriota italiano,
con le sue imprese militari fu uno dei principali
artefici dell’unità e dell’indipendenza nazionale.
O Nel 1833 entrò a far parte della società segreta
Giovine Italia, fondata dal rivoluzionario Giuseppe
Mazzini con l’obbiettivo di raggiungere l’unità
italiana, l’indipendenza dal dominio straniero e un
governo democratico e repubblicano ma, con il
passare degli anni, si convise che, per il
raggiungimento dell’unità nazionale fosse
indispensabile sostenere il re Vittorio Emanuele II.
O Tutta la sua vita fu interamente dedicata al rispetto
della giustizia e all’esaltazione dei fondamentali
valori di unità, libertà e democrazia che ispirano
sempre le sue nobili gesta di patriota.
8. Giuseppe Garibalbi
O Giuseppe Garibaldi nasce a Nizza il 4 luglio 1807.
carattere irrequieto e desideriso di avventura, già da
giovanissimo, si imbarca come marinaio per
intraprendere la vita sul mare. Nel 1832 è capitano di
un mercantile e nello stesso periodo inizia ad
avvicinarsi ai movimenti patriottici europei ed italiani
e ad abbracciarne gli ideali di libertà e indipendenza.
Nel 1836 sbarca a Rio de Janeiro e da qui inizia il
periodo in cui si impegnerà in varie imprese di guerra
in America Latina.
O Combatte in Brasile e in Uruguay ed accumula una
grande esperienza nelle tattiche di guerra basate sul
movimento e sulle azioni a sorpresa. Questa
esperienza avrà un grande valore per la formazione
di Giuseppe Garibaldi sia come condottiero di uomini
sia come tattico imprevedibile
9. O Nel 1848 torna in Italia dove sono scoppiati i moti
di indipendenza, che vedranno le celebri Cinque
Giornate di Milano. Nel 1849 partecipa alla difesa
della Repubblica Romana insieme a Mazzini,
Pisacane, Mameli e Manara, ed è l’anima delle
forze repubblicane durante i combattimenti contro i
francesi alleati di Papa pio IX. Purtroppo i
repubblicani devono cedere alla preponderanza
delle forze nemiche e Garibaldi il 2 luglio 1849
deve abbandonare Roma. Di qui riesce a
raggiungere il territorio del Regno di Sardegna.
O Inizia quindi un periodo di vagabondaggio per il
mondo, per lo più via mare che lo porta infine nel
1857 a Caprera. Garibaldi tuttavia nojn
abbandona gli ideali unitari e nel 1858-1859 si
incontra con Cavour e Vittorio Emanuele, che lo
autorizzano a costruire un corpo di volontari, che
fu denominato » Cacciatori delle Alpi» e al cui
comando fu posto lo stesso Garibaldi.
10. O Partecipa alla Seconda Guerra di Indipendenza
cogliendo vari successi ma l’armistizio di
Villafranca interrompe le sue operazioni e dei suoi
Cacciatori.
O Nel 1860 Garibaldi è il promotore e capo della
spedizione dei Mille; salpa da Quatro vicino
Genova il 6 Maggio 1860 e sbarca a Marsala
cinque giorni dopo. Da Marsala inizia la sua
marcia trionfale: batte i Borboni a Catalfimi, giunge
a Milazzo, prende Palermo, Messina, Siracusa e
libera completamente la Sicilia.
O Il 19 agosto sbarca in Calabria e, muovendosi
molto rapidamente, getta lo scompiglio nelle file
borboniche, conquista Reggio, Cosenza, Salerno;
il 7 settembre entra a Napoli ed infine sconfigge
definitivamente i borbonici su Volturno. Il 26
ottobre Garibaldi si incontra a Vairano con Vittorio
Emanuele II e depone nelle sue mani i territoriu
conquistati, dopodichè si ritira nuovamente e
Caprera
11. O Nel 1862 si mette in testa di una spedizione di volontari al fine di
liberare Roma dal governo del Papa, ma l’impresa viene bloccata
dai piemontesi che lo fermano. Imprigionato e poi liberato ritorna
su Caprera, pur rimanendo in contatto con i movimenti patriottici
in Europa.
O Nel 1866 partecipa alla Terza Guerra di Indipendenza al comando
di Reparti Volontari.
O Opera nel Trentino e qui ottiene la vittoria ma, nonostante la
situazione favorevole in cui si era posto nei itorio Trentino dietro
ordine dei Piemontesi
O Nel confronti degli austriaci, Garibaldi deve sgomberare il
territorio Trentino dietro ordine dei Piemontesi
O Nel 1867 è nuovamente a capo di una spedizione cche mira a
liberare Roma, ma il tentativo fallisce con la sconfitta delle forze
garibaldine in Mentana.
O Nel 1871 partecipa alla sua ultima impresa bellica combattendo
per i francesi nella guerra Franco-Prussiana dove, sebbene riesca
a cogliere alcuni successi, nulla può evitare la sconfitta finale
della Francia. Tona infine a Caprera, dove passerà gli ultimi anni
e dove si spegnerà il 2 giugno 1882
12. Camillo Benso Conte di Cavour
O Camillo Paolo Giulio Benso, nobile nei marchesi di
Cavour, Conte di Cellarengo e di Isolabella nasce
il 10 agosto 1810 a Torino. Secondogenito del
marchese Michele e della ginevrina Adele di
Sellon, Cavour da giovane è ufficiale dell’esercito.
Lascia nel 1831 la vita da militare e per quattro
annio viaggia in Europa, studiando particolarmente
gli effetti della rivoluzione industriale in Gran
Bretagna, Francia e Svizzera e assumendo i
prìncipi economici, sociali e politici del sistema
liberale britannico. Rientarto in Piemonte nel 1835
si occupa soprattutto di agricolura e si interessa di
economie e della diffusione di scuole e asili.
Grazie alla sua attività commerciale e bancaria
Cavour diviene uno degli uomini più ricchi del
Piemonte.
13. O La fondazione nel dicembre 1847 del quotidiano «il
Risorgimento» segna l’avvio del suo impegno
politico: solo una profonda ristrutturazione delle
istituzioni politiche piemontesi e la creazione di uno
Stato territorialmente ampio e unito in Italia
avrebbero, secondo Cavour, reso possibile il
processo di sviluppo e crescita economico-sociale da
lui promosso con le iniziative degli anni precedenti.
Nel 1850 essendosi messo in evidenza nella difesa
delle leggi Siccardi Cavour viene chiamato a far parte
del governo d’Azeglio come ministro dell’agricoltura,
dl commercio e della marina. Successivamente viene
nominato ministro di Firenze. Con tale carica assume
ben presto una posizione in primo piano, fino a
diventare presidente del consiglio il 4 novembre
1852. Prima della nomina Cavour aveva già in mente
un programma politico ben chiaro e definito ed era
deciso a realizzarlo.
O L’ostacolo principale gli derivava dal fatto di non
godere la simpatia dei settori estremi del Parlamento,
in quanto la sinistra non credeva alle sue intenzioni
riformatrici, mentre per la destra egli era addirittura
un pericoloso giacobino, un rivoluzionario demolitore
di tradizioni ormai secolari
14. O L’agricoltura viene valorizzata e modernizzata grazie
ad un sempre più diffuso uso dei concimi chimici e ad
una vasta opera di canalizzazione destinata ad
eliminare le carestie e a facilitare il trasporto dei
prodotti agricoli; l’industria viene rinnovata attraverso
la creazione di nuove fabbriche e il potenziamento di
quelle già esistenti, fonda un commercio basato sul
libero scambio interno ed esterno.
O Inoltre Cavour provvede a rinnovare il sistema fiscale
e a potenziare le banche.
O Il progressivo consolidamento politico spinge Cavour
verso un’audace politica estera, capace di far uscire
il Piemonte dall’isolamento.
O Il primo passo da fare era di imporre il problema
italiano all’attenzione europea e a ciò che Cavour
mira con tutto il suo ingegno: il 21 luglio 1858
incontra Napoleone III a Plombières dove vengono
gettate le basi di un’alleanza contro l’Austria. Il
trattato ufficiale stabiliva che la franciua sarebbe
intervenuta a fianco del Piemonte solo se l’Austria
l’avesse aggredito. In compenso dell’aiuto prestato
dalla Francia il Piemonte avrebbe ceduto a
Napoleone III il Ducato di Savoia e la Contea di
Nizza
15. O La seconda guerra di Indipendenza
permette l’acquisizione della Lombardia.
O L’armistizio di Villafranca provoca il
temporaneo congelamento dei moti e la
decisione di Cavour di allontanarsi dalla
guida del governo.
O Carlo Benso Conte di Cavour muore nella
sua città natale il 6 giugno 1861
16. Giuseppe Mazzini
O Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno
1805 – Pisa, 10 marzo 1882) è stato
un patriota, politico, filosofo e giornalista
italiano. Esponente di punta del patriottismo
risorgimentale, le sue idee e la sua azione
politica contribuirono in maniera decisiva alla
nascita dello stato unitario italiano; le
condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo
costrinsero però alla latinanza fino alla morte.
Le teorie mazziniane furono di grande
importanza nella definizione dei moderni
movimenti europei per l'affermazione
della democrazia attraverso la
forma repubblicana dello stato.
17. O Era un medico e docente universitario d’anatomia originario
di Chiavari, un paesino del Tigullio (al secolo capoluogo del
dipartimento francese degli appennini, attualmente parte
della provincia di Genova), figura politicamente attiva nella
scena pubblica locale, sia durante l'epoca della
precedente Repubblica Ligure, sia, in tempi successivi,
impero napoleonico, e di maria drago (1774-1852), una
fervente giansenista originaria di pegli (al secolo un
comune autonomo, accorpato del
comune di genova nel 1926), a cui Mazzini fu molto legato
per tutta la propria vita. A 18 anni si iscrisse presso la
facoltà di medicina dell’università degli studi di genova,
come voleva suo padre, ma – stando a un racconto della
madre – vi rinunciò dopo essere svenuto al primo
esperimento di necroscopia.
O Si iscrisse allora a giurisprudenza, dove si segnalò per la
sua ribellione ai regolamenti di stampo religioso che
imponevano di andare a messa e di confessarsi; a 25 anni
fu arrestato perché, proprio in chiesa, si rifiutò di lasciare il
posto ai cadetti del Collegio Reale d'Austria. Lo
appassionava la letteratura.
18. O Per la sua attività cospirativa fu arrestato su
ordine di carlo felice di savoia e detenuto
a savona nella fortezza del primarper un
breve periodo, tra il novembre 1830 e il
gennaio 1831
O Durante la detenzione ideò e formulò il
programma di un nuovo movimento politico
chiamato giovine italia che, dopo essere stato
liberato per mancanza di prove, presentò e
organizzò nel 1831 a marsiglia in francia dove
era stato costretto a rifugiarsi in esilio.
O Morì a pisa il 10 marzo 1872