Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Il contesto in cui Il Sole Onlus opera in Etiopia è esclusivamente cittadino, le adozioni a distanza e i progetti attuati dall’Associazione si rivolgono a bambini che vivono ad Addis Abeba, capitale dalla Repubblica Federale Democratica d’Etiopia. Si tratta di bambini che vivono in contesti difficili, spesso senza uno o entrambi i genitori, in famiglie con redditi molto bassi.
Il programma adozioni a distanza Etiopia cerca di garantire a questi bambini tre pasti al giorno, la frequenza scolastica e l’assistenza sanitaria di base.
Speciale supporto viene garantito a quei bambini che hanno subito violenza sessuale, inseriti nel progetto "Fiori che rinascono" e quindi necessitano di uno speciale supporto da parte del counselling center, che Il Sole Onlus ha avviato ad Addis Abeba, nel quale viene garantita assistenza psicologica, assistenza medico-sanitaria, assistenza sociale e legale.
Allo scopo di alleviare i dolori dei traumi subiti e di accelerare il processo di reinserimento sociale delle vittime, attraverso una ritrovata presa di coscienza di sé, il progetto "Fiori che rinascono" prevede anche l’utilizzo di laboratori teatrali, musicali, fotografici e video in grado di far elaborare al minore il trauma subito.
Principi di base della mia attività di Mentoring rivolta in particolar modo ai giovani in età scolare dove si è guidati verso L’ACQUISIZIONE DI NUOVE ABILITÀ E COMPETENZE nei settori dell’evoluzione personale e dello sviluppo professionale.
Un piccolo libriccino per il progetto SVE coordinato dall'associazione InCo: "Growing up together", che ha coinvolto vari giovani internazionali in attività con ragazzi e bambini in organizzazioni italiane.
Presentazione di alcune riflessioni sul rapporto tra FIABE E DENARO. Nelle prime slide si illustra la differenza tra socializzazione e educazione finanziaria. In seguito, le evidenze emerse da uno studio svolto dall'Università Cattolica, il Consorzio Pattichiari e l'associazione Fareconomia. La presentazione si conclude con alcune indicazioni bibliografiche
Il contesto in cui Il Sole Onlus opera in Etiopia è esclusivamente cittadino, le adozioni a distanza e i progetti attuati dall’Associazione si rivolgono a bambini che vivono ad Addis Abeba, capitale dalla Repubblica Federale Democratica d’Etiopia. Si tratta di bambini che vivono in contesti difficili, spesso senza uno o entrambi i genitori, in famiglie con redditi molto bassi.
Il programma adozioni a distanza Etiopia cerca di garantire a questi bambini tre pasti al giorno, la frequenza scolastica e l’assistenza sanitaria di base.
Speciale supporto viene garantito a quei bambini che hanno subito violenza sessuale, inseriti nel progetto "Fiori che rinascono" e quindi necessitano di uno speciale supporto da parte del counselling center, che Il Sole Onlus ha avviato ad Addis Abeba, nel quale viene garantita assistenza psicologica, assistenza medico-sanitaria, assistenza sociale e legale.
Allo scopo di alleviare i dolori dei traumi subiti e di accelerare il processo di reinserimento sociale delle vittime, attraverso una ritrovata presa di coscienza di sé, il progetto "Fiori che rinascono" prevede anche l’utilizzo di laboratori teatrali, musicali, fotografici e video in grado di far elaborare al minore il trauma subito.
Principi di base della mia attività di Mentoring rivolta in particolar modo ai giovani in età scolare dove si è guidati verso L’ACQUISIZIONE DI NUOVE ABILITÀ E COMPETENZE nei settori dell’evoluzione personale e dello sviluppo professionale.
Un piccolo libriccino per il progetto SVE coordinato dall'associazione InCo: "Growing up together", che ha coinvolto vari giovani internazionali in attività con ragazzi e bambini in organizzazioni italiane.
Presentazione di alcune riflessioni sul rapporto tra FIABE E DENARO. Nelle prime slide si illustra la differenza tra socializzazione e educazione finanziaria. In seguito, le evidenze emerse da uno studio svolto dall'Università Cattolica, il Consorzio Pattichiari e l'associazione Fareconomia. La presentazione si conclude con alcune indicazioni bibliografiche
La poverta femminile e il gender gap. analisi statistica sulla situazione ita...
Celestino Freinet
1.
2. LA SCUOLA HA IL COMPITO DI ORIENTARE IL BAMBINO
A TROVARE IL SUO “CANALE”
TATONNEMENT
LA MENTE DEL BAMBINO VA A “TENTONI”
LA MENTE DEL BAMBINO E’ COME ACQUA CHE
SCORRE LIBERA IN CERCA DI UN ALVEO IN CUI
INCANALARSI FINO A QUANDO NON TROVA LA
META
3. PUNTO DI INIZIO:
I BISOGNI E LE ATTIVITA’
SPONTANEE DEL BAMBINO
PUNTO DI ARRIVO:
LE ATTIVITA’ COOPERATIVE E
ORGANIZZATE
SVILUPPO DELLA CREATIVITA’
4. CENTRALITA’ DELLA
DIMENSIONE SOCIALE
LA SCUOLA DEVE EDUCARE ALLA
SOCIALITA’ ATTRAVERSO LA
SOCIALITA’
LA CULTURA POPOLARE E’ IL
PUNTO DI PARTENZA DELLA
SOCIALITA’
L’EDUCAZIONE DEVE PARTIRE DAI SUOI
VALORI PER APRIRSI ALLE ESPERIENZE
SOCIALI
5. LA COOPERAZIONE
E’ L’ELEMENTO CENTRALE NELLE
RELAZIONI TRA
ALUNNO/INSEGNANTE
PER POI ESPANDERSI AI DIVERSI
CONTESTI SOCIALI
A SCUOLA GLI APPRENDIMENTI
RUOTANO INTORNO AI
LABORATORI
IL GIORNALE SCOLASTICO
STAMPERIA SCOLASTICA GESTITA
DAGLI ALUNNI
CULTURA AUTOPRODOTTA
6. LA COOPERAZIONE
E’ L’ELEMENTO CENTRALE NELLE
RELAZIONI TRA
ALUNNO/INSEGNANTE
PER POI ESPANDERSI AI DIVERSI
CONTESTI SOCIALI
A SCUOLA GLI APPRENDIMENTI
RUOTANO INTORNO AI
LABORATORI
IL GIORNALE SCOLASTICO
STAMPERIA SCOLASTICA GESTITA
DAGLI ALUNNI
CULTURA AUTOPRODOTTA
7. COMPOSIZIONE DI
TESTI SCRITTI LIBERI
CIO’ CHE VIENE DETTO E’ PIU’
IMPORTANTE DI COME VIENE DETTO
I TESTI DEI SINGOLI ALUNNI VANNO A
COMPORRE UN
TESTO COLLETTIVO
(AUTOCORREZIONE)
LA VALUTAZIONE AVVIENE CON UNA
VOTAZIONE DEMOCRATICA E
PARITARIA DI TUTTA LA CLASSE