67+68 M5C3 Lezione 8. il piano educativo individualizzato
1. Il Piano Educativo Individualizzato
Il Piano Educativo Individualizzato, secondo
il D.P.R. 24/2/1994, è il documento nel quale
vengono descritti gli interventi, integrati ed
equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno
disabile, in un determinato periodo di tempo,
ai fini della realizzazione del diritto
all’educazione e all’istruzione (art. 5, comma
1).
2. E’ redatto congiuntamente dagli operatori sanitari
individuati dall’ASL e dal personale insegnante
curricolare e di sostegno della scuola e, ove
presente, con la partecipazione dell’insegnante
operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i
genitori o gli esercenti la potestà parentale
dell’alunno (art. 5, comma 2). 40 Per un
approfondimento del Profilo Dinamico Funzionale in
collegamento al Piano Educativo Individualizzato si
veda quanto esposto nel punto 1.4. del capitolo
quinto.
3. Il Piano Educativo Individualizzato tiene presenti i progetti
didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione
individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività
scolastiche ed extrascolastiche (art. 5, comma 3). Nella
definizione del Piano Educativo Individualizzato, i soggetti
coinvolti propongono, ciascuno in base alla propria esperienza
pedagogica, medico-scientifica e di contatto e sulla base dei dati
derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico
funzionale […] gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del
diritto all’educazione, all’istruzione ed integrazione scolastica
dell’alunno in situazione di handicap.
4. Detti interventi propositivi vengono, successivamente,
integrati tra di loro, in modo da giungere alla redazione
conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle
disabilità dell’alunno, alle sue conseguenti difficoltà e alle
potenzialità comunque disponibili (art. 5, comma 4). Il
Piano Educativo Individualizzato dovrebbe essere
soggetto a verifiche possibilmente trimestrali o
straordinarie per casi di particolare difficoltà. Gli esiti
delle devono confluire nel Piano Educativo
Individualizzato (art. 6, comma 3).
5. Come il Profilo Dinamico Funzionale dal quale trae origine,
anche il Piano Educativo Individualizzato ha carattere dinamico
e può essere soggetto a modifiche sempre, a seconda degli esiti
delle verifiche. La sua progettazione, che non può essere
demandata al solo insegnante di sostegno e che deve essere
ispirata dai principi di collegialità e di inter-professionalità, è
tutt’altro che definitiva ed esercita una forte valenza orientativa
nei confronti degli interventi da attivare, producendo anche effetti
diretti sul Profilo Dinamico Funzionale, in quanto questo tenderà
per forza ad essere modificato a seconda dei traguardi raggiunti
dall’allievo disabile41.
6. Il Piano Educativo Individualizzato è un progetto operativo
interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e
sociali, in collaborazione con i genitori, ed è un progetto
educativo-didattico riguardante la dimensione
dell’apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali.
Contiene: fonti di informazione, obiettivi, modalità di utilizzazione
delle ore di sostegno, itinerari di lavoro, metodologie e strumenti,
tecniche, modalità di coinvolgimento della famiglia, tempi,
eventuali supporti sanitari, sociali e riabilitativi, interventi dell’ASL
e del Comune di residenza, verifiche.