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Mettiti alla prova
con Napo per sperimentare cosa sai
già
Il rischio elettrico è per
definizione la fonte di
un possibile infortunio
o danno per la salute in
presenza di energia
elettrica di un impianto
elettrico.
Rischio elettrico: definizione
L’infortunio elettrico, ovvero la
lesione personale o addirittura la
morte, può essere causato:
• da shock elettrico (o
folgorazione),
• da un’ustione elettrica, da
arco elettrico, o da incendio od
esplosione originati dalla
energia elettrica a seguito di
una qualsiasi operazione di
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INFORTUNIO ELETTRICO
In Italia si verificano
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I luoghi più pericolosi dal
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I dati
La maggior parte degli
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ed in misura minore dai
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rischio umano.
I dati
Il 10-15 % di tutti gli
incendi hanno origine
dall’impianto elettrico o
dagli apparecchi elettrici
utilizzati.
I dati
L’impianto elettrico è l’insieme
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di manovra, apparecchiature di
protezione, quadri elettrici,
prese a spina, ecc.) compresi
tra il punto di fornitura
dell’energia (contatore ENEL) e
il punto di utilizzazione.
Impianto elettrico: definizione
Clicca qui per testare le tue abilità!
Gli utilizzatori elettrici sono
apparecchiature che
utilizzano l’energia elettrica
per produrre lavoro, calore,
luce, come pure le
apparecchiature
informatiche, le
apparecchiature per
telecomunicazioni, ecc.
Utilizzatore elettrico: definizione
Unità di misura del S.I. volt (V)
Rapporto tra la quantità di carica Δq che attraversa una
sezione qualsiasi del conduttore durante l’intervallo di tempo
Δt e l’intervallo di tempo stesso.
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Intensità della corrente elettrica
Potenza
unità di misura del S.I. watt (W)
W = L/t (da cui W = V*I)
LE UNITÀ DI
MISURA
Il calore prodotto da un
conduttore percorso da
corrente elettrica è
direttamente proporzionale
alla resistenza del
conduttore, al quadrato
dell’intensità della corrente e
all’intervallo di tempo
durante il quale passa la
corrente.
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• Amperometri termici;
• Riscaldamento Elettrico
• Illuminazione elettrica;
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Effetto JOULE
Mettiti alla prova!
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corpo umano
Il corpo umano è un conduttore di
elettricità, che presenta una
resistenza elettrica variabile da
persona a persona e dalle
condizioni ambientali.
Se il corpo umano viene
attraversato da corrente
elettrica si possono verificare i
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Tetanizzazione;
Arresto della respirazione
Fibrillazione ventricolare
Effetti della corrente sul corpo
umano
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elettrocuzione sono quelli di
tipo termico, come
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(generalmente profonde) che
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umano
Consiste nella
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del corpo che spesso
non permette il rilascio
delle parti in tensione
con cui si è venuto a
contatto.
Tetanizzazione
Il mancato rilascio inoltre
consente alla corrente elettrica
di continuare ad attraversare il
corpo umano.
Il valore minimo della
corrente per cui accade la
tetanizzazione e il mancato
rilascio delle parti in tensione è
detta “corrente di rilascio”.
Tetanizzazione
Consiste nella
tetanizzazione dei
muscoli respiratori.
Il perdurare di tale
tetanizzazione può
condurre alla morte per
asfissia.
Arresto della respirazione
Dovuta alla interferenza
della corrente elettrica con
la normale attività elettrica
del cuore che dà luogo ad
una contrazione irregolare
dei ventricoli che conduce
nella maggior parte dei casi
all’arresto cardiaco.
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considerata un fenomeno quasi
irreversibile, poiché quando si
innesca il cuore non ritorna a
funzionare spontaneamente,
salvo con l’applicazione di un
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reperibilità in tempo utile
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Fibrillazione ventricolare
Elettrocuzione
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dipende da molti fattori:
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La durate del contatto:
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contatto.
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oltre che dalla sua intensità
(che a parità di tensione
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corpo umano), dipende anche
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dall’intervallo di tempo in cui
la corrente agisce sul corpo
umano.
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1. Nessuna percezione
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3. Effetti severi ma reversibili
4. Probabile fibrillazione ventricolaretempo
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La Marcatura CE è un logo che
attesta la conformità di un prodotto
ai requisiti di sicurezza previsti da
una o più direttive comunitarie.
CE è l’acronimo di Conformità
Europea e non di comunità
europea o altre sigle che
erroneamente circolano.
Marcatura CE
Non si tratta né di un marchio di
qualità, né di un marchio di
origine.
La sua presenza su un prodotto
attesta che questo è stato costruito
nel rispetto delle direttive
comunitarie.
Il marchio CE deve
obbligatoriamente essere apposto
su un prodotto quando una direttiva
comunitaria lo preveda.
Se correttamene apposto,
conferisce al prodotto il diritto alla
libera circolazione in tutto il territorio
comunitario.
Negli altri casi, non potrà essere
apposto.
Marcatura CE
Nel caso un prodotto rientri
nel campo di applicazione di
più direttive (p.es. le direttive
“bassa tensione” e
“compatibilità
elettromagnetica”), il marchio
CE indicherà la conformità del
prodotto a tutte le direttive
coinvolte.
Marcatura CE
Il marchio CE che garantisce gli
standard di qualità riconosciuti
dalla Comunità Europea, è
stato sapientemente copiato
dalle aziende cinesi che hanno
creato un nuovo marchio CE a
danno dei consumatori: il China
Export.
Marcatura CE
Il marchio CE come Conformità
Europea ha più spazio tra le
lettere; vi è uno spazio ampio tra
le due lettere che è quasi pari alla
C rovesciata orizzontalmente. La
C e la E devono essere ricavate
da due cerchi che
si compenetrano e la dimensione
minima in altezza deve essere
di 5 mm.
Marcatura CE
Il marchio CE come China Export,
ha invece uno spazio tra le due
lettere quasi nullo.
L’utente finale ha il diritto di
acquistare dei prodotti che siano
controllati e testati in base alle
normative, per evitare anche
problemi gravi con oggetti
apparentemente innocui che
possono divenire pericolosi.
Marcatura CE
Testa le tue abilità!
Clicca qui per testare le tue abilità!
In caso di folgorazione:
1) Staccare immediatamente la
corrente agendo sull'interruttore
centrale e non toccare
assolutamente l'infortunato prima
di questa manovra: in caso
contrario, anche il corpo del
soccorritore si trasforma in un
mezzo di conduzione per l'elettricità,
innescando un meccanismo a
catena per cui anziché soccorritore
si diventa vittima.
Comportamenti in emergenza
In caso di folgorazione:
2) Se l'interruttore è molto
lontano e se il suo spegnimento
implica una forte perdita di tempo,
staccare la spina e
allontanare l'infortunato
dalla fonte elettrica usando
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2) …L'importante è che il
mezzo prescelto sia di
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da conduttore e che consente al
soccorritore di rimanere isolato
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Comportamenti in emergenza
In caso di folgorazione:
3) Valutare lo stato di coscienza
dell'infortunato, chiamandolo ad
alta voce e scuotendolo
leggermente. Se questo è
cosciente va portato al Pronto
Soccorso per valutare gli
eventuali danni cardiaci e per
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Comportamenti in emergenza
In caso di folgorazione:
3) …anche se l'infortunato è
incosciente, occorre chiamare
il 118 definendo chiaramente la
serietà della situazione: nelle città
più grosse, viene inviata
un'ambulanza dotata di tutti gli
strumenti necessari.
Comportamenti in emergenza
In caso di folgorazione:
4) Stendere a terra la
vittima con la schiena
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In caso di folgorazione:
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avviene mediante
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•CONTATTO DIRETTO: si
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ISOLAMENTO FUNZIONALE: ha lo scopo di far
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ISOLAMENTO PRINCIPALE: realizzato per
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Mettiti alla prova!
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protezione sono indicate nella
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Protezione contro i contatti diretti
Contatti diretti: protezione
passiva
I sistemi di protezione passiva possono
essere di due tipi:
protezione totale: destinata ad impianti
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addestrato, le cui conoscenze tecniche e
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PROTEZIONI
PASSIVE
DISTANZIAMENTI
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PROTEZIONE PARZIALE
MISURE DI
PROTEZIONE TOTALE
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PROTEZIONI ATTIVE
ADDIZIONALI
a) Isolamento delle parti
attive:
Le parti che sono normalmente
in tensione devono essere
ricoperte completamente da
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stesso.
Protezione totale
a) Isolamento delle parti
attive:
L’isolamento deve
resistere agli sforzi
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manifestarsi durante il
funzionamento.
Protezione totale
b) Protezione con involucri e
barriere:
Vi sono parti attive che, per la
funzione da svolgere, devono
essere accessibili e dunque
non possono essere isolati in
modo completo (ad es. i
morsetti)…
Protezione totale
b) Protezione con involucri e
barriere:
…in tal caso la protezione può
essere effettuata mediante involucri
e barriere. Per “involucro” si intende
un “elemento costruttivo tale da
impedire il contatto diretto in ogni
direzione”;
Protezione totale
b) Protezione con involucri e
barriere:
la “barriera” è un “elemento
costruttivo tale da impedire il
contatto diretto nella
direzione abituale di
accesso.”
Protezione totale
Testa le tue abilità!
c) Ostacoli:
Devono impedire, oltre
all’avvicinamento non intenzionale
a parti attive, anche il contatto
casuale con esse durante i lavori
sotto tensione o di manutenzione.
Protezione parziale
c) Ostacoli:
Nei luoghi accessibili al personale
addestrato devono essere rispettate
distanze minime per i passaggi tra
ostacoli, organi di comando e pareti
(tali distanze sono riportate nella
norma 64-8 /4).
Protezione parziale
d) Distanziamenti:
La norma CEI 64.8 prescrive
che il “distanziamento” delle
“parti simultaneamente
accessibili” deve essere tale che
esse non risultino a “portata di
mano”.
Protezione totale
d) Distanziamenti:
Per parti “simultaneamente
accessibili” da distanziare si
intendono quelle parti che possono
essere toccate simultaneamente da
una persona.
Si ritengono simultaneamente
accessibili quelle parti che distano fra
loro non più di 2,5 m. in verticale e di
2 m. in orizzontale.
Protezione parziale
In assenza di impianto di
terra tutta la corrente di
guasto attraversa il corpo
umano
Le misure di protezione
contro i contatti indiretti sono
prevalentemente di tipo
attivo.
Contatti indiretti: protezione
attiva
Le protezioni attive hanno la
funzione di interrompere il
circuito in caso di guasto,
impedendo ad eventuali tensioni
pericolose che possono venire a
crearsi, di persistere per un
tempo sufficiente a provocare
effetti fisiologici pericolosi.
Contatti indiretti: protezione
attiva
Testa le tue abilità!
Il sistema di protezione più
utilizzato per gli impianti di
distribuzione è quello
coordinato:
• dell’impianto di terra
• degli interruttori
differenziali.
L’efficacia del sistema di
protezione dai contatti indiretti
è legato al corretto
coordinamento tra impianto di
terra e interruttori differenziali.
Protezione attiva
Nel sistema di protezione contro i
contatti indiretti la funzione
dell’impianto di terra è quella di
convogliare verso terra la corrente
di guasto, provocando l’intervento
delle protezioni ed evitando così il
permanere di tensioni pericolose
sulle masse.
Impianto di terra
Il principio base di un impianto di
terra è quello della
equipotenzialità. L’impianto di
terra ha la funzione di rendere
quanto più possibile
equipotenziale l’ambiente
Impianto di terra
L’equipotenzialità si ottiene
riducendo al massimo le
differenze di potenziale fra
masse, masse estranee e terreno.
Gli impianti di terra sono soggetti
a prescrizioni di legge (DPR
547/55) e alla normativa tecnica
(CEI 64-8 e 64-12).
Impianto di terra
L’impianto di terra convoglia verso terra la
corrente di guasto
Impianto di terra
INTERRUTTORE MAGNOTERMICO
DIFFERENZIALE
È comunemente noto come
“salvavita”.
È un dispositivo indispensabile
per la sicurezza della nostra
abitazione o dei locali in cui
lavoriamo.
Agisce interrompendo
l’alimentazione del circuito
elettrico.
L’interruttore differenziale
controlla il valore della
corrente entrante ed uscente
di un circuito e nel caso la
differenza delle due correnti
superi un certo valore di
soglia interrompe il circuito.
Interruttore differenziale
Il valore della soglia di
intervento del salvavita è fisso
per i piccoli interruttori, mentre
è regolabile per gli interruttori
impiegati in impianti con valori
di corrente elevati.
Interruttore differenziale
Svolge tre funzioni:
magnetica (protegge in caso di
cortocircuito);
termica (protegge da un
sovraccarico, cioè da un
assorbimento di corrente superiore a
quella di corretto funzionamento
dell’impianto);
differenziale (protegge dai contatti
accidentali con parti in tensione o
dalle dispersioni di corrente).
.
Interruttore differenziale
Mettiti alla prova!
Manutenzione:
L’interruttore salvavita è presente nei quadri elettrici
degli appartamenti e si riconosce per la presenza di
un tasto contrassegnato con la lettera T. Per
mantenerlo in efficienza il tasto che apre il circuito va
premuto regolarmente una volta al mese.
Leva per il riarmo
Tasto per lo sgancio
Interruttore
generale
magnetotermico
Blocco differenziale
Interruttore differenziale
L’interruttore contiene due
sganciatori che permettono di
aprire il circuito elettrico in caso
di:
•Cortocircuito (sgancio
istantaneo dell’interruttore);
•Sovraccarico (sgancio
dell’interruttore quando c’è un
assorbimento di corrente
maggiore di quella consentita).
Interruttore differenziale
È la connessione a bassa
resistenza tra due punti di un
circuito elettrico, che provoca un
eccessivo e dannoso
passaggio di corrente.
L’intensità di corrente che la
linea può sopportare in caso di
guasto è molto elevato, in
genere circa 20-30 volte la
corrente nominale.
Corto Circuito
La durata del corto circuito
(prima cioè che gli interruttori
di protezione isolino il guasto,
interrompendo la circolazione
della corrente) è normalmente
di 0,2-0,3 sec.
Corto Circuito
E’ una condizione anomala di
funzionamento, in conseguenza della
quale i circuiti elettrici sono percorsi
da una corrente superiore rispetto a
quella per la quale sono stati
dimensionati. La non tempestiva
interruzione di questa “sovracorrente”
può dar luogo all’eccessivo
riscaldamento dei cavi o di altri
componenti dell’impianto elettrico.
Sovraccarico
Metodi protettivi senza interruzione
dell’alimentazione
Doppio isolamento
Bassissima tensione di sicurezza o protezione (SELV
– PELV)
Separazione circuiti
Locali isolanti
Collegamento equipotenziale locale
Gli apparecchi a doppio
isolamento sono progettati in
modo da non richiedere (e
pertanto non devono avere) la
connessione delle masse a terra.
Sono costruiti in modo che un
singolo guasto non possa
causare il contatto con tensioni
pericolose da parte
dell'utilizzatore.
Doppio isolamento
Ciò è ottenuto in genere
realizzando l'involucro del
contenitore in materiali isolanti,
o comunque facendo in modo che
le parti in tensione siano
circondate da un doppio strato di
materiale isolante
Doppio isolamento
Il doppio strato di materiale
isolante è dato da isolamento
principale + isolamento
supplementare, oppure è ottenuto
usando isolamenti rinforzati.
Esempi: televisore, radio,
videoregistratori, dvd.
Doppio isolamento
Dispositivi di protezione
individuale (DPI)
I dispositivi di protezione individuale stabiliscono una
barriera di sicurezza fra gli operatori che li utilizzano e
le parti attive (sotto tensione o accidentalmente in
tensione) dell’impianto elettrico.
Proteggono dai pericoli da shock elettrico e
dall’arco elettrico.
Esempi: elmetto dielettrico, guanti isolanti, calzature
isolanti
Mettiti alla prova!
Domande:
Data una definizione di rischio elettrico.
Quali sono gli effetti della corrente sul corpo umano.
Illustrate la marcatura CE.
Date una definizione di contatto diretto e di contatto
indiretto facendo alcuni esempi.
Illustrate i vari metodi di protezione contro i contatti
diretti.
E adesso ri-mettiti alla prova
con Napo per sperimentare cosa hai
imparato!!

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B4 rischio elettrico def

  • 1.
  • 2. Mettiti alla prova con Napo per sperimentare cosa sai già
  • 3. Il rischio elettrico è per definizione la fonte di un possibile infortunio o danno per la salute in presenza di energia elettrica di un impianto elettrico. Rischio elettrico: definizione
  • 4. L’infortunio elettrico, ovvero la lesione personale o addirittura la morte, può essere causato: • da shock elettrico (o folgorazione), • da un’ustione elettrica, da arco elettrico, o da incendio od esplosione originati dalla energia elettrica a seguito di una qualsiasi operazione di esercizio su un impianto elettrico. INFORTUNIO ELETTRICO
  • 5. In Italia si verificano mediamente 5 infortuni elettrici mortali la settimana (per folgorazione). I luoghi più pericolosi dal punto di vista elettrico sono i cantieri edili ed i locali da bagno o per doccia. I dati
  • 6. La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti a bassa tensione ed in misura minore dai componenti elettronici e da rischio umano. I dati
  • 7. Il 10-15 % di tutti gli incendi hanno origine dall’impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzati. I dati
  • 8. L’impianto elettrico è l’insieme dei componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (contatore ENEL) e il punto di utilizzazione. Impianto elettrico: definizione
  • 9. Clicca qui per testare le tue abilità!
  • 10. Gli utilizzatori elettrici sono apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature informatiche, le apparecchiature per telecomunicazioni, ecc. Utilizzatore elettrico: definizione
  • 11. Unità di misura del S.I. volt (V) Rapporto tra la quantità di carica Δq che attraversa una sezione qualsiasi del conduttore durante l’intervallo di tempo Δt e l’intervallo di tempo stesso. Unità di misura del S.I. ampere (A) Tensione di alimentazione Intensità della corrente elettrica Potenza unità di misura del S.I. watt (W) W = L/t (da cui W = V*I) LE UNITÀ DI MISURA
  • 12. Il calore prodotto da un conduttore percorso da corrente elettrica è direttamente proporzionale alla resistenza del conduttore, al quadrato dell’intensità della corrente e all’intervallo di tempo durante il quale passa la corrente. Effetto JOULE
  • 13. Applicazioni dell’effetto Joule: • Amperometri termici; • Riscaldamento Elettrico • Illuminazione elettrica; • Valvole fusibili. Effetto JOULE
  • 15. Effetti della corrente sul corpo umano Il corpo umano è un conduttore di elettricità, che presenta una resistenza elettrica variabile da persona a persona e dalle condizioni ambientali.
  • 16. Se il corpo umano viene attraversato da corrente elettrica si possono verificare i seguenti fenomeni: Tetanizzazione; Arresto della respirazione Fibrillazione ventricolare Effetti della corrente sul corpo umano
  • 17. Altri effetti derivanti dalla elettrocuzione sono quelli di tipo termico, come bruciature ed ustioni (generalmente profonde) che vanno spesso a sommarsi agli effetti precedenti Effetti della corrente sul corpo umano
  • 18. Consiste nella contrazione dei muscoli del corpo che spesso non permette il rilascio delle parti in tensione con cui si è venuto a contatto. Tetanizzazione
  • 19. Il mancato rilascio inoltre consente alla corrente elettrica di continuare ad attraversare il corpo umano. Il valore minimo della corrente per cui accade la tetanizzazione e il mancato rilascio delle parti in tensione è detta “corrente di rilascio”. Tetanizzazione
  • 20. Consiste nella tetanizzazione dei muscoli respiratori. Il perdurare di tale tetanizzazione può condurre alla morte per asfissia. Arresto della respirazione
  • 21. Dovuta alla interferenza della corrente elettrica con la normale attività elettrica del cuore che dà luogo ad una contrazione irregolare dei ventricoli che conduce nella maggior parte dei casi all’arresto cardiaco. Fibrillazione ventricolare
  • 22. La fibrillazione ventricolare è considerata un fenomeno quasi irreversibile, poiché quando si innesca il cuore non ritorna a funzionare spontaneamente, salvo con l’applicazione di un defibrillatore di difficile reperibilità in tempo utile (generalmente 10 – 15 minuti). Fibrillazione ventricolare
  • 23. Elettrocuzione La dinamica dell’elettrocuzione dipende da molti fattori: La resistenza elettrica del corpo; Le condizioni della pelle; La durate del contatto: La superficie interessata al contatto.
  • 24. La pericolosità della corrente oltre che dalla sua intensità (che a parità di tensione dipende dalla resistenza del corpo umano), dipende anche dalla durata del contatto, cioè dall’intervallo di tempo in cui la corrente agisce sul corpo umano. Elettrocuzione
  • 25. 1. Nessuna percezione 2. Effetti fisiologici moderati 3. Effetti severi ma reversibili 4. Probabile fibrillazione ventricolaretempo intensità
  • 27. Marcatura CE La Marcatura CE è un logo che attesta la conformità di un prodotto ai requisiti di sicurezza previsti da una o più direttive comunitarie. CE è l’acronimo di Conformità Europea e non di comunità europea o altre sigle che erroneamente circolano.
  • 28. Marcatura CE Non si tratta né di un marchio di qualità, né di un marchio di origine. La sua presenza su un prodotto attesta che questo è stato costruito nel rispetto delle direttive comunitarie.
  • 29. Il marchio CE deve obbligatoriamente essere apposto su un prodotto quando una direttiva comunitaria lo preveda. Se correttamene apposto, conferisce al prodotto il diritto alla libera circolazione in tutto il territorio comunitario. Negli altri casi, non potrà essere apposto. Marcatura CE
  • 30. Nel caso un prodotto rientri nel campo di applicazione di più direttive (p.es. le direttive “bassa tensione” e “compatibilità elettromagnetica”), il marchio CE indicherà la conformità del prodotto a tutte le direttive coinvolte. Marcatura CE
  • 31. Il marchio CE che garantisce gli standard di qualità riconosciuti dalla Comunità Europea, è stato sapientemente copiato dalle aziende cinesi che hanno creato un nuovo marchio CE a danno dei consumatori: il China Export. Marcatura CE
  • 32. Il marchio CE come Conformità Europea ha più spazio tra le lettere; vi è uno spazio ampio tra le due lettere che è quasi pari alla C rovesciata orizzontalmente. La C e la E devono essere ricavate da due cerchi che si compenetrano e la dimensione minima in altezza deve essere di 5 mm. Marcatura CE
  • 33. Il marchio CE come China Export, ha invece uno spazio tra le due lettere quasi nullo. L’utente finale ha il diritto di acquistare dei prodotti che siano controllati e testati in base alle normative, per evitare anche problemi gravi con oggetti apparentemente innocui che possono divenire pericolosi. Marcatura CE
  • 34. Testa le tue abilità!
  • 35. Clicca qui per testare le tue abilità!
  • 36. In caso di folgorazione: 1) Staccare immediatamente la corrente agendo sull'interruttore centrale e non toccare assolutamente l'infortunato prima di questa manovra: in caso contrario, anche il corpo del soccorritore si trasforma in un mezzo di conduzione per l'elettricità, innescando un meccanismo a catena per cui anziché soccorritore si diventa vittima. Comportamenti in emergenza
  • 37. In caso di folgorazione: 2) Se l'interruttore è molto lontano e se il suo spegnimento implica una forte perdita di tempo, staccare la spina e allontanare l'infortunato dalla fonte elettrica usando un bastone, una sedia o il manico di una scopa… Comportamenti in emergenza
  • 38. In caso di folgorazione: 2) …L'importante è che il mezzo prescelto sia di legno, materiale che non fa da conduttore e che consente al soccorritore di rimanere isolato e quindi di non subire danni. Comportamenti in emergenza
  • 39. In caso di folgorazione: 3) Valutare lo stato di coscienza dell'infortunato, chiamandolo ad alta voce e scuotendolo leggermente. Se questo è cosciente va portato al Pronto Soccorso per valutare gli eventuali danni cardiaci e per trattare l'ustione: questa non va infatti assolutamente affrontata a livello casalingo. Comportamenti in emergenza
  • 40. In caso di folgorazione: 3) …anche se l'infortunato è incosciente, occorre chiamare il 118 definendo chiaramente la serietà della situazione: nelle città più grosse, viene inviata un'ambulanza dotata di tutti gli strumenti necessari. Comportamenti in emergenza
  • 41. In caso di folgorazione: 4) Stendere a terra la vittima con la schiena poggiata al terreno, il capo, il tronco e gli arti allineati. Comportamenti in emergenza
  • 42. In caso di folgorazione: 5) Garantire il passaggio dell'aria sollevando con due dita il mento dell'infortunato e spingendogli indietro la testa con l'altra mano. Comportamenti in emergenza
  • 43. In caso di folgorazione: 5) la perdita di coscienza determina un rilassamento totale dei muscoli compresi quelli della mandibola. La lingua può cadere all'indietro e ostruire le vie della respirazione. Comportamenti in emergenza
  • 44. L’elettrocuzione avviene mediante contatto con parti in tensione . Il contatto può essere diretto o indiretto. Elettrocuzione
  • 45. •CONTATTO DIRETTO: si verifica quando il contatto avviene con parti attive. • PARTE ATTIVA: parte conduttrice di un impianto elettrico normalmente in tensione durante il funzionamento Elettrocuzione
  • 46. •CONTATTO INDIRETTO: avviene con parti normalmente non attive. •PARTE NON ATTIVA Parte normalmente non in tensione di un impianto elettrico, come una massa o una parte conduttrice connessa ad una massa durante un cedimento dell’isolamento. Elettrocuzione
  • 47. Dispositivi di protezione ISOLAMENTO FUNZIONALE: ha lo scopo di far funzionare l’apparecchio o l’impianto. ISOLAMENTO PRINCIPALE: realizzato per proteggere dalla folgorazione. ISOLAMENTO SUPPLEMENTARE: si aggiunge all’isolamento principale per garantire la protezione dai contatti elettrici anche in caso di cedimento dell’isolamento principale.
  • 48. Parte conduttrice di un impianto elettrico (es.la parte esterna della lavatrice): Può essere toccata; Non è in tensione nel funzionamento normale; Può andare in tensione per cedimento dell’isolamento principale. Massa
  • 50. Generalmente la protezione contro i contatti diretti viene realizzata con tecniche di “protezione passiva”, cioè senza interruzione automatica del circuito segregando le parti elettricamente attive. Protezione contro i contatti diretti
  • 51. La segregazione delle parti elettricamente attive avviene in modo da renderle inaccessibili e quindi impedendone il contatto. Le misure di protezione sono indicate nella parte 4 della norma CEI 64-8. Protezione contro i contatti diretti
  • 52. Contatti diretti: protezione passiva I sistemi di protezione passiva possono essere di due tipi: protezione totale: destinata ad impianti accessibili a tutti; protezione parziale: destinata ad impianti accessibili solo a personale addestrato, le cui conoscenze tecniche e l’esperienza sono tali da costituire di per se una protezione contro i pericoli dell’elettricità.
  • 53. PROTEZIONI PASSIVE DISTANZIAMENTI INTERRUTTORI DIFFERENZIALI MISURE DI PROTEZIONE PARZIALE MISURE DI PROTEZIONE TOTALE OSTACOLI INVOLUCRI E BARRIERE ISOLAMENTO DELLE PARTI ATTIVE PROTEZIONI ATTIVE ADDIZIONALI
  • 54. a) Isolamento delle parti attive: Le parti che sono normalmente in tensione devono essere ricoperte completamente da un isolamento non rimovibile, se non per distruzione dello stesso. Protezione totale
  • 55. a) Isolamento delle parti attive: L’isolamento deve resistere agli sforzi meccanici, elettrici e termici che possono manifestarsi durante il funzionamento. Protezione totale
  • 56. b) Protezione con involucri e barriere: Vi sono parti attive che, per la funzione da svolgere, devono essere accessibili e dunque non possono essere isolati in modo completo (ad es. i morsetti)… Protezione totale
  • 57. b) Protezione con involucri e barriere: …in tal caso la protezione può essere effettuata mediante involucri e barriere. Per “involucro” si intende un “elemento costruttivo tale da impedire il contatto diretto in ogni direzione”; Protezione totale
  • 58. b) Protezione con involucri e barriere: la “barriera” è un “elemento costruttivo tale da impedire il contatto diretto nella direzione abituale di accesso.” Protezione totale
  • 59. Testa le tue abilità!
  • 60. c) Ostacoli: Devono impedire, oltre all’avvicinamento non intenzionale a parti attive, anche il contatto casuale con esse durante i lavori sotto tensione o di manutenzione. Protezione parziale
  • 61. c) Ostacoli: Nei luoghi accessibili al personale addestrato devono essere rispettate distanze minime per i passaggi tra ostacoli, organi di comando e pareti (tali distanze sono riportate nella norma 64-8 /4). Protezione parziale
  • 62. d) Distanziamenti: La norma CEI 64.8 prescrive che il “distanziamento” delle “parti simultaneamente accessibili” deve essere tale che esse non risultino a “portata di mano”. Protezione totale
  • 63. d) Distanziamenti: Per parti “simultaneamente accessibili” da distanziare si intendono quelle parti che possono essere toccate simultaneamente da una persona. Si ritengono simultaneamente accessibili quelle parti che distano fra loro non più di 2,5 m. in verticale e di 2 m. in orizzontale. Protezione parziale
  • 64. In assenza di impianto di terra tutta la corrente di guasto attraversa il corpo umano Le misure di protezione contro i contatti indiretti sono prevalentemente di tipo attivo. Contatti indiretti: protezione attiva
  • 65. Le protezioni attive hanno la funzione di interrompere il circuito in caso di guasto, impedendo ad eventuali tensioni pericolose che possono venire a crearsi, di persistere per un tempo sufficiente a provocare effetti fisiologici pericolosi. Contatti indiretti: protezione attiva
  • 66. Testa le tue abilità!
  • 67. Il sistema di protezione più utilizzato per gli impianti di distribuzione è quello coordinato: • dell’impianto di terra • degli interruttori differenziali. L’efficacia del sistema di protezione dai contatti indiretti è legato al corretto coordinamento tra impianto di terra e interruttori differenziali. Protezione attiva
  • 68. Nel sistema di protezione contro i contatti indiretti la funzione dell’impianto di terra è quella di convogliare verso terra la corrente di guasto, provocando l’intervento delle protezioni ed evitando così il permanere di tensioni pericolose sulle masse. Impianto di terra
  • 69. Il principio base di un impianto di terra è quello della equipotenzialità. L’impianto di terra ha la funzione di rendere quanto più possibile equipotenziale l’ambiente Impianto di terra
  • 70. L’equipotenzialità si ottiene riducendo al massimo le differenze di potenziale fra masse, masse estranee e terreno. Gli impianti di terra sono soggetti a prescrizioni di legge (DPR 547/55) e alla normativa tecnica (CEI 64-8 e 64-12). Impianto di terra
  • 71. L’impianto di terra convoglia verso terra la corrente di guasto Impianto di terra
  • 72. INTERRUTTORE MAGNOTERMICO DIFFERENZIALE È comunemente noto come “salvavita”. È un dispositivo indispensabile per la sicurezza della nostra abitazione o dei locali in cui lavoriamo. Agisce interrompendo l’alimentazione del circuito elettrico.
  • 73. L’interruttore differenziale controlla il valore della corrente entrante ed uscente di un circuito e nel caso la differenza delle due correnti superi un certo valore di soglia interrompe il circuito. Interruttore differenziale
  • 74. Il valore della soglia di intervento del salvavita è fisso per i piccoli interruttori, mentre è regolabile per gli interruttori impiegati in impianti con valori di corrente elevati. Interruttore differenziale
  • 75. Svolge tre funzioni: magnetica (protegge in caso di cortocircuito); termica (protegge da un sovraccarico, cioè da un assorbimento di corrente superiore a quella di corretto funzionamento dell’impianto); differenziale (protegge dai contatti accidentali con parti in tensione o dalle dispersioni di corrente). . Interruttore differenziale
  • 77. Manutenzione: L’interruttore salvavita è presente nei quadri elettrici degli appartamenti e si riconosce per la presenza di un tasto contrassegnato con la lettera T. Per mantenerlo in efficienza il tasto che apre il circuito va premuto regolarmente una volta al mese. Leva per il riarmo Tasto per lo sgancio Interruttore generale magnetotermico Blocco differenziale Interruttore differenziale
  • 78. L’interruttore contiene due sganciatori che permettono di aprire il circuito elettrico in caso di: •Cortocircuito (sgancio istantaneo dell’interruttore); •Sovraccarico (sgancio dell’interruttore quando c’è un assorbimento di corrente maggiore di quella consentita). Interruttore differenziale
  • 79. È la connessione a bassa resistenza tra due punti di un circuito elettrico, che provoca un eccessivo e dannoso passaggio di corrente. L’intensità di corrente che la linea può sopportare in caso di guasto è molto elevato, in genere circa 20-30 volte la corrente nominale. Corto Circuito
  • 80. La durata del corto circuito (prima cioè che gli interruttori di protezione isolino il guasto, interrompendo la circolazione della corrente) è normalmente di 0,2-0,3 sec. Corto Circuito
  • 81. E’ una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza della quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati. La non tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può dar luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto elettrico. Sovraccarico
  • 82. Metodi protettivi senza interruzione dell’alimentazione Doppio isolamento Bassissima tensione di sicurezza o protezione (SELV – PELV) Separazione circuiti Locali isolanti Collegamento equipotenziale locale
  • 83. Gli apparecchi a doppio isolamento sono progettati in modo da non richiedere (e pertanto non devono avere) la connessione delle masse a terra. Sono costruiti in modo che un singolo guasto non possa causare il contatto con tensioni pericolose da parte dell'utilizzatore. Doppio isolamento
  • 84. Ciò è ottenuto in genere realizzando l'involucro del contenitore in materiali isolanti, o comunque facendo in modo che le parti in tensione siano circondate da un doppio strato di materiale isolante Doppio isolamento
  • 85. Il doppio strato di materiale isolante è dato da isolamento principale + isolamento supplementare, oppure è ottenuto usando isolamenti rinforzati. Esempi: televisore, radio, videoregistratori, dvd. Doppio isolamento
  • 86. Dispositivi di protezione individuale (DPI) I dispositivi di protezione individuale stabiliscono una barriera di sicurezza fra gli operatori che li utilizzano e le parti attive (sotto tensione o accidentalmente in tensione) dell’impianto elettrico. Proteggono dai pericoli da shock elettrico e dall’arco elettrico. Esempi: elmetto dielettrico, guanti isolanti, calzature isolanti
  • 88. Domande: Data una definizione di rischio elettrico. Quali sono gli effetti della corrente sul corpo umano. Illustrate la marcatura CE. Date una definizione di contatto diretto e di contatto indiretto facendo alcuni esempi. Illustrate i vari metodi di protezione contro i contatti diretti.
  • 89. E adesso ri-mettiti alla prova con Napo per sperimentare cosa hai imparato!!