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CREARE
PRICING
DUE DILIGENCE
Potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
EXECUTIVE SUMMARY
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
i.	 L’importanza di effettuare una Pricing Due Diligence
ii.	 Il Processo di una Due Diligence “tradizionale”
iii.	 La Pricing Due Diligence
iv.	 Strategic Pricing Capability Assessment
1.	 Overall Strategic Clarity
2.	 Market Pricing Intelligence
3.	 Transactional Pricing Management
4.	 Price Performance Measurement
5.	 Pricing Organizational Alignment
v.	 Strategic Pricing Capability Assessment: l’utilità di aggregare le 5 componenti nella negoziazione del Prezzo
d’acquisto della target
vi.	 Conclusioni
1
Indice
Executive Summary
Le operazioni di M&A creano valore o no?
Il pensiero comune, secondo cui la maggior parte delle
acquisizioni distrugge valore, è legato principalmente
ad una stima erronea o incompleta delle sinergie post-
integrazione conseguibili.
Ciò, quando accade, è dovuto all’utilizzo di metodo-
logie di valutazione non sempre esaustive e, in molti
casi, si traduce in un overpay a beneficio degli azionisti
della target.
Uno degli elementi spesso assenti nelle practice più
diffuse di conduzione della due diligence riguarda l’as-
sessment dei possibili ritorni e profitti potenziali che
potrebbero generarsi dotando la Società target di un
Processo di Governo strutturato delle proprie Politiche
e Strategie di Pricing.
Tale valutazione, consiste non solo nell’arricchire le
tradizionali aree di valutazione di approfondimenti
utili a valorizzare correttamente l’attività e le poten-
zialità della Società da acquisire, ma anche di mettere
in piedi un processo di assessment delle Pricing Capa-
bility della target stessa.
Questo assessment, che arricchisce l’efficacia dell’in-
tero processo di conduzione della due diligence senza
sovraccaricarlo ulteriormente, si compone di 5 step:
1.	 Valutare quanto l’impresa conosce ed è consape-
vole della propria Strategia di Pricing,
2.	 Analizzare i dati di Mercato sistematicamente
raccolti ed utilizzati dalla Società per implemen-
tare la propria Politica di Pricing,
3.	 Esaminare come vengono gestite le variazioni di
Prezzo e le combinazioni d’offerta per Segmenti
di Clienti,
4.	 Misurare le performance dell’impresa in termini
di Pricing e l’impatto di tali Politiche all’interno e
all’esterno dell’organizzazione,
5.	 Verificare il grado con cui la gestione e l’imple-
mentazione di opportune Politiche di Pricing per-
mea l’operatività quotidiana dell’impresa.
Perché effettuarlo?
Per avere un Piano d’azione dettagliato su come estrar-
re maggior Valore dalla target cominciando dalla leva
più efficace, il Pricing assegnato a Prodotti/Servizi.
Rilevanti saranno le evidenze e gli impatti sulla valu-
tazione della Società e sulla negoziazione del Prezzo
d’acquisto a conclusione del deal.
2
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
L’importanza di
effettuare una
Pricing Due Diligence
Le operazioni di Merger and Acquisition (M&A) sono da
sempre uno dei “motori di crescita” preferiti e ricerca-
ti dalle imprese per entrare in tempi rapidi in Mercati
target e ottenere così un effetto moltiplicatore sulla
crescita complessiva sfruttando opportunità di consoli-
damento, nuove competenze e know-how.
Nonostante il clima di incertezza
nei mercati globali, le attività di
M&A, nel 2011, dopo il livello mini-
mo toccato nel corso della Grande
Recessione di due anni prima, han-
no ripreso slancio (Fig. 1).
Ora che il mercato ha profondamente segnato i risul-
tati di molte imprese, tanto i compratori strategici,
quanto quelli finanziari, si stanno guardando intorno
per trasformare il denaro, reso inattivo dalla Crisi eco-
nomica, in un fattore di crescita redditizia.
D’altro canto, però, lungo e numeroso è l’elenco di
operazioni fallite e molti ancora si chiedono se quella
degli Investimenti e Disinvestimenti selettivi sia davve-
ro una strategia di crescita da perseguire.
L’opinione diffusa formulatasi sulla base di una serie
di studi sull’M&A condotti durante gli anni Novanta (e
ancor prima!) sembrerebbe dire di no, rilevando una
serie di criticità.
Infatti, utilizzando vari approcci di tipo quantitativo,
queste analisi hanno elaborato un tasso di fallimento
delle Fusioni/Acquisizioni di addirittura il 70 percento
e, in alcuni casi, perfino del 90 percento.
Il più delle volte, dunque, gli ac-
cordi di M&A avevano distrutto va-
lore, anziché crearlo.
Ciò spesso dipende da un’illusio-
ne sulle sinergie post-integrazione
conseguibili attraverso l’opera-
zione (che si traduce in un overpay a beneficio degli
azionisti della Società target) o comunque da una “cat-
tiva” stima delle stesse, dovuta, in molti casi, a in-
formazioni incomplete o all’utilizzo di metodologie di
valutazione non sempre esaustive (ad esempio multipli
dell’EBITDA).
3
Il fallimento di molte operazioni
di M&A spesso dipende da
un’illusione sulle sinergie
post-integrazione conseguibili
Fig. 1 - M&A 2000-2011: controvalore operazioni completate per area geografica del target
Elaborazioni su dati Thomson Reuters, 2012
4
Un insieme di elementi spesso trascurati nelle con-
ventional practice di conduzione della due diligence
riguarda, ad esempio, le analisi e gli approfondimenti
che possono essere effettuati sulla Società target per
puntare a miglioramenti ed efficientamenti delle pra-
tiche manageriali e gestionali in essere.
La criticità non risiede tanto nell’individuare i numero-
si interventi necessari e applicabili quanto, invece, nel
selezionare ed insistere sui driver principali che mag-
giormente incidono sui Risultati e
sulla Performance.
Il primo, tra questi, è il Pricing
stabilito e assegnato dall’impre-
sa al proprio Sistema d’offerta.
Perché la leva Prezzo si annovera
tra le più importanti?
Perché, ad esempio, un’impresa con un EBIT/Sales pari
all’8% potrà incrementare i profitti di circa il 12% af-
finando le proprie Politiche di Pricing per giungere ad
un incremento dell’1% del Prezzo richiesto per i propri
Prodotti/Servizi.
Un approccio più rigoroso alla valutazione che includa
l’assessment del grado di implementazione di oppor-
tune Politiche di Pricing in capo alla Società-Obiettivo
può aiutare, dunque, ad avere una stima più chiara
del suo Valore potenziale in termini di aspettative di
miglioramento delle performance in ipotesi di Acquisi-
zione/Integrazione.
Per fare ciò è necessario dotarsi di una metodologia
strutturata e capire come implementarla in accordo ai
metodi di valutazione e di analisi convenzionalmente
in uso.
Significativi saranno gli effetti e le evidenze che ne
se ricaveranno sulla Valutazione stessa e sul possibile
range di negoziazione del Prezzo d’acquisto.
Il Processo di una Due
Diligence “tradizionale”
La due diligence è, senza dubbio, la parte più tricky
nella conduzione del deal.
Il processo interessa ambiti diversi dell’attività azien-
dale e gli elementi importanti della sua conduzione
variano in relazione all’oggetto di indagine, che può
riguardare la globalità del business da acquisire/inte-
grare o soltanto alcuni aspetti di esso.
Nell’ambito di un’operazione di Merger & Acquisition
un elemento di differenziazione consiste nell’arric-
chire il processo di due diligen-
ce “tradizionale” con analisi
che puntano all’efficientamento
delle practice manageriali della
target migliorando la gestione di
uno dei principali driver di profit-
tabilità dell’impresa e di cui si può fare un assessment
strutturato e in poco tempo.
Il Prezzo, dunque, è un elemento centrale:
•	 Per la Società target, l’implementazione di un
Sistema strutturato di governo del Pricing, qua-
le anello di congiunzione tra Redditività e Valore
erogato ai propri Clienti, rappresenta la miglior
via per ottimizzare la valorizzazione dell’attività
d’impresa svolta,
•	 Per la Società buyer, l’assessment delle Politiche
e Strategie di Pricing implementate dalla stessa
target rappresenta un elemento da considerare
nelle proprie valutazioni nel modo più accurato
possibile, sia perché legato alla realizzazione del-
le sinergie conseguibili dall’operazione, sia per-
ché elemento da tener presente in sede di nego-
ziazione d’acquisto della Società.
Ciò tuttavia non sempre traspare negli step tipici che
caratterizzano la conduzione di una due diligence.
Infatti, le principali aree di valutazione che si prendo-
no in considerazione nell’effettuarla, sono spesso lega-
te ad aspetti e politiche di Pricing client-oriented da
parte della Società che, se non esplosi o approfonditi,
lasciano aperte lacune informative notevoli e più d’una
sono le domande cui sarebbe opportuno dar risposta
(Fig. 2).
Un approccio alla valutazione che
includa l’assessment delle Politiche e
Strategie di Pricing della target può
contribuire ad una stima più chiara
del suo Valore potenziale
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
5
Fig. 2 - Gli step di una due diligence tradizionale: le domande “in più” da porsi
Financials
Operations
Sales &
Marketing
Intellectual
Property
Inventory
Management
Purchasing
Human
Resources
Pricing &
Contracts
•	 I dati sono aggregati ad un livello troppo alto?
•	 E’ possibile identificare chiaramente i driver della performance?
•	 Le metriche utilizzate consentono di apprezzare l’impatto sui Profitti di
decisioni di distribuzione e coordinamento?
•	 Le metriche relative a questa funzione permettono di apprezzare il valore ero-
gato/percepito di singole offerte per operatore e per tipologia di Cliente?
•	 Come anticipare i bisogni dei Clienti?
•	 Vi è una focalizzazione su specifici attributi di Prodotto/Servizio apprezzati dai
Clienti e sulla loro ‘willingness to pay’?
•	 Quante persone sono dedicate alla definizione, implementazione e gestione di
opportune Politiche e Strategie di Pricing?
•	 C’è un presidio organizzativo dedicato?
La Pricing Due Diligence
Qualche “aggiustamento” per ciascun’area di valuta-
zione e l’introduzione di uno step di assessment della
Pricing Capability della Società target, permetterà di
valorizzare e di completare l’intero processo (Fig. 3).
FINANCIALS - Nonostante sia l’area in cui si impieghi
il maggior tempo per approfondire l’analisi economico-
finanziaria della Società-Obiettivo, spesso il livello di
dettaglio valutativo cui si giunge non è sufficiente per
comprendere quanto bene operi la Società.
Attraverso opportune analisi che mettano in evidenza
il percorso “a cascata” dei Prezzi all’interno dell’orga-
nizzazione (Price Waterfall) e predispongano un flusso
di Reporting orientato ad evidenziare dove e come si
realizzano perdite di Profitto (Profit Leakage) si po-
trà immaginare una razionalizzazione di Prodotti o un
maggiore focus su specifici segmenti di Clientela (vd.
Glossario).
Così facendo, si potrà non solo agire sul valore futuro
dell’acquisizione, ma anche capire dove si estrae mag-
gior valore dai propri Clienti.
OPERATIONS - Quando si analizzano le determinanti
del business non è sufficiente prendere in considera-
zione solo il portafoglio esistente di Prodotti/Servizi, i
nuovi Prodotti in fase di lancio e i canali utilizzati per
“raggiungere” i Clienti.
E’ necessario indagare la Value Proposition dell’impre-
sa a 360 gradi per comprendere quali aree generano il
maggior valore (e quali sono percepite come tali dai
propri Clienti) e verificare che le politiche di Prezzo
•	 Il Pricing è proporzionale al livello di servizio offerto?
•	 Gli incentivi, tengono conto della Price Waterfall?
•	 Il processo di definizione dei Prezzi si accorda con le
practice applicate dai fornitori?
6
GLOSSARIO
•	 List Price: è il prezzo di vendita inizialmente comunicato ai Clienti o preso a riferimento per valorizzare
un determinato Prodotto o Servizio.
•	 Price Leakage: raramente i Clienti pagano il prezzo di listino quando acquistano un bene.
Spesso corrispondono un valore più basso.
Ciò accade per fronteggiare la concorrenza o il mercato di riferimento e in relazione a numerose e diverse
contingenze macro-economiche.
I diversi fattori di sconto che si applicano al prezzo di listino (offerte promozionali, buoni/coupon, riduzio-
ni di prezzo per raggiungimento di predeterminate soglie di spesa, ecc.) sono “perdite” di prezzo.
•	 Pocket Price: è il prezzo finale corrisposto dai Clienti, al netto di tutti i fattori di sconto applicati, inferio-
re al prezzo di listino. Questo non è ancora “utile” per l’impresa perché non considera le commissioni di
vendita (se presenti) ed il costo marginale del Prodotto/Servizio venduto.
•	 Pricing Waterfall: la perdita di prezzo si trasforma in una cascata portando ad un’erosione dei prezzi/
margini a tutti i livelli dell’organizzazione.
•	 Price Realization: agire sulla Price Realization significa contenere la riduzione del prezzo di listino
nella vendita dei Prodotti/Servizi ai Clienti. Può essere realizzata in modi diversi: incrementando il prezzo
di listino, riducendo gli sconti, applicando costi aggiuntivi o diminuendo il livello di servizio offerto.
La Pricing Due Diligence consiste in
qualche ‘aggiustamento’ per
ciascun’area di valutazione e
nell’introduzione di uno step di
assessment delle Pricing Capability
della Società target
siano in grado di catturare al massimo questo valore.
L’efficienza operativa dell’impresa potrà essere inda-
gata effettuando Churn Analysis periodiche che per-
mettano di leggere insieme il rapporto Prezzo/Volumi
di vendita e la retention della propria Clientela.
SALES & MARKETING - Un elemento spesso trascu-
rato nelle valutazioni è l’efficacia della forza vendita
dell’impresa.
Parametri come Sales o Gross
Margin rappresentano, di nor-
ma, le principali metriche di
giudizio per comparare la pro-
fittabilità di Regioni, Aree d’af-
fari o la capacità della propria
Salesforce.
Se da una parte queste evidenze sono molto utili per
avviare il processo di analisi e di convenienza econo-
mica, dall’altra parte poco ci dicono della competenza
del team commerciale.
Una metrica di misura spesso trascurata è la Price Re-
alization, ovvero la capacità di gestire efficacemente
la leva Prezzo contenendo l’applicazione di fattori di
sconto che possono ridurre il prezzo di listino applicato
ai Clienti (vd. Glossario).
Quando sono presenti all’interno dell’organizzazione
adeguati Sistemi e Politiche di gestione strategica del
Pricing di Prodotti/Servizi questa misura può essere
utilizzata per valutare e met-
tere in relazione Prodotti, Aree
geografiche e capacità della
forza vendita. Indispensabile,
però, è dotarsi di un accura-
to processo di definizione dei
Prezzi.
PURCHASING - Anche qui, importante è comprendere
come il Product Management team prende in conside-
razione il processo di definizione dei prezzi. Queste
informazioni dovranno essere confrontate con le prac-
tice di Pricing applicate dai fornitori dell’impresa.
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
7
Fig. 3 - Gli step di una revised due diligence
Financials
Operations
Sales &
Marketing
Intellectual
Property
Inventory
Management
Purchasing
Human
Resources
Pricing &
Contracts
Pricing
Capability
Assessment
+ Price Waterfall - Leakage
+ Value Capture
+ Effectiveness Measures
+ Product Lifecycle
+ Price Setting Process
+ Compensation Metrics
+ Cost to Serve
+ Performance Analytics
Ciò permetterà di riscontrare se si utilizzano metodo-
logie diverse (Cost Plus, Market Based, Value-Based
Pricing) e di indagare gap o opportunità in termini di
impatto sui Risultati per tipologia di Prodotti/Servizi.
INVENTORY MANAGEMENT - L’insieme dei costi re-
lativi alla gestione dei Clienti include costi di logistica,
packaging, spedizione, attività di Marketing, ecc.
Si tratta di ciò che erode il prezzo finale corrisposto
dai Clienti al netto di tutti i fattori di sconto applicati
e che, conseguentemente, determina il margine netto/
Valore creato da ciascun Cliente o segmento di Cliente-
la (approccio Cost-To-Serve).
Si tratta di valutazioni chiave che possono rilanciare e
migliorare l’analisi di gestione delle scorte e del deli-
very ai Clienti della potenziale Società target.
Accertandosi se (e, in caso affermativo, in che misura)
queste analisi vengono effettuate potrà avere notevole
impatto nelle valutazioni offrendo una visione d’effica-
cia operativa più completa.
INTELLECTUAL PROPERTY - Il Valore/Prezzo delle
proprietà intellettuali e delle attività immateriali del-
la target è un’altra area da valutare accuratamente.
Un’opportuna analisi del Product Lifecycle Manage-
ment rispetto ai principali competitor è, ad esempio,
uno degli elementi che, dal punto di vista operativo,
caratterizza un’impresa di valore.
Se ben gestito, i margini ricavati dallo sviluppo del
Prodotto/Servizio potrebbero essere reimpiegati per
investire in nuovi Prodotti o Canali, ad esempio online,
gestendo la leva Prezzo così da mantenere Profitto, ma
rafforzare la percezione di valore da parte dei Clienti
e la loro willingness to pay.
8
Il Processo di assessment delle
Pricing Capability della Società
target arricchisce l’efficacia del
tradizionale processo di conduzione
della due diligence e si compone di
5 step principali
HUMAN RESOURCES - L’area di valutazione di fon-
damentale importanza nell’ambito delle Risorse Uma-
ne sono i criteri di compensation variabile che riguar-
dano la target, anche le aree più operative.
Importante è che per definire e misurare le perfor-
mance di successo ci si basi su misure che esprimano
il Valore creato dall’organizzazione e che siano ben
declinabili all’interno della struttura organizzativa
(Economic Profit) e/o su metriche rappresentative e
premianti la reale profittabilità dell’impresa (Price Re-
alization).
PRICING & CONTRACTS - Comprendere e approfon-
dire l’esistenza di un approccio strategico alla gestione
dei Prezzi da parte della Società target è un altro modo
per completare efficacemente la valutazione del deal.
Ciò che va appurato è la natura delle variazioni dei
Prezzi applicate ai Clienti: se dipendono dall’incre-
mento/diminuzione dei Costi di fornitura, se da logiche
di mercato ispirate ai competitor o se è stato imple-
mentato un approccio più strategico, che consente di
massimizzare l’estrazione di valore dalla propria base
Clienti valutando opportunamente la loro ‘disponibilità
a pagare’.
Per poter effettuare un’accurata Pricing Analysis della
Società target si dovrà disporre,
dunque, di notevoli informazioni
aggiuntive, per ciascun’area di
valutazione. Il processo incalzan-
te di due diligence non sempre
lascia il tempo per approfondire
questi aspetti e non sempre le So-
cietà target dispongono di evidenze pronte per essere
mappate.
Ciò che si propone è un ulteriore step da effettuare,
una valutazione passo dopo passo delle conoscenze e
del grado di implementazione di Politiche e Strumenti
di Pricing della Società target da acquisire che arric-
chisce l’efficacia del processo di conduzione della due
diligence, senza sovraccaricarlo ulteriormente.
Strategic Pricing
Capability
Assessment
Questa fase di assessment si compone di 5 step princi-
pali, di seguito dettagliati:
1.	 Overall Strategic Clarity
2.	 Market Pricing Intelligence
3.	 Transactional Pricing Management
4.	 Price Performance Measurement
5.	 Pricing Organizational Alignment
La valutazione congiunta di tutti gli elementi metterà
in luce aree e opportunità di miglioramento per la tar-
get in termini di implementazione di una Pricing Stra-
tegy complessiva e, soprattutto, potrà condurre ad una
miglior valutazione d’impresa.
1.	Overall
Strategic Clarity
Questa prima componente ha l’obiettivo di valutare
quanto l’impresa conosce ed è
consapevole della propria Strate-
gia di Pricing e come riesce ad ar-
ticolarla e declinarla tra Mercati,
Clienti, Prodotti e Servizi venduti.
Tre sono le declinazioni tipiche di
tale Strategia: Premium Pricing,
Posizionamento low-cost o parità
competitiva.
Ognuna prevede le varianti del caso considerando che
le best practice non richiedono affatto un posiziona-
mento ‘fisso’ in termini di Pricing, ma al contrario la
capacità di adattare i Prezzi combinando le diverse
Strategie, per massimizzare il Valore e la Profittabilità
dell’impresa, in funzione di Prodotti, Mercati, Segmen-
ti di Clientela, momentum dell’impresa.
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
Tuttavia, l’assessment di questa prima componente,
non ha l’obiettivo di valutare il posizionamento in ter-
mini di Pricing della target, quanto, invece, di appu-
rare:
•	 La sua capacità di descrive-
re, documentare e spiegare
la propria Strategia di Prez-
zo, a livello complessivo
d’impresa, come pure per
ciascun segmento commer-
ciale,
•	 Se la gestione di tale Strategia è patrimonio e
prassi operativa del management,
•	 Se ad essa corrisponde un determinato posiziona-
mento del Sistema d’offerta e, conseguentemen-
te, coerenti azioni commerciali a supporto.
Come condurre questo tipo d’analisi?
Di seguito un Prospetto esplicativo di Sintesi (Fig. 4).
2.	 Market Pricing Intelligence
Questa seconda componente ha l’obiettivo di valutare
i dati di Mercato raccolti, analizzati e utilizzati dal-
la Società per mettere in piedi la propria Strategia di
Pricing.
La definizione di ‘Mercato’ comprende Clienti finali,
fornitori, concorrenti ed eventuali rivenditori, partner
o distributori dell’impresa. Da questi numerosi attori,
infatti, è possibile ricavare un’e-
norme ricchezza di informazioni
che può avere un impatto rilevante
sulla definizione e sull’implemen-
tazione di una opportuna Politica
di Prezzo.
Infatti, anche se raramente si riescono a trovare infor-
mazioni in termini di Pricing relative ai propri compe-
titor di riferimento che siano perfettamente allineate
al proprio business/segmento di mercato o relative
alla willingness to pay di simili cluster di Clienti, è pur
vero che informazioni su segmenti di Clientela e Prezzi
applicati dalla concorrenza/fornitori sono disponibili
in abbondanza (es. indagini di Customer Satisfaction,
Relazioni sulla Gestione, Relazioni Commerciali, ecc.).
Da non trascurare poi la ‘saggezza e sensibilità’ dei
team commerciali, fonte preziosissima di informazioni,
spesso sottovalutata. L’obiettivo
di questo step è dunque valutare
quanto efficacemente l’impresa
gestisce la raccolta e l’elabora-
zione di informazioni rilevanti da
queste fonti ed è in grado di uti-
lizzarle in modo proattivo.
Anche in questo caso, per condurre in modo struttu-
rato e sistematico l’assessment, può essere utile un
quadro sintetico esplicativo (Fig. 5).
3.	Transactional Pricing
Management
La terza componente dell’assessment della Pricing
Capability della Società target esamina come vengono
gestite le variazioni di Prezzo e/o le combinazioni d’of-
ferta per ciascun Cliente.
E’ di primaria importanza, infatti, conoscere con esat-
tezza il valore di ciascuna transazione per allineare o
rivedere le proprie Politiche di Pricing e, quindi, incre-
mentare i Profitti.
Questa fase può, dunque, essere definita come un’e-
satta stima del ritorno per l’impresa, in termini di
redditività, di un particolare Pro-
dotto/Servizio, specifico Segmento
di Clientela, linea di Prodotto, area
geografica, ecc.
L’obiettivo è quello di risalire e di
considerare tutti gli elementi e le
voci di costo relative a ciascuna
transazione al fine di stimare adeguatamente i margini
netti/profitti corrispondenti per ciascun livello di ag-
gregazione scelto1
.
Anche qui, uno schema-guida di sintesi può essere utile
per condurre l’assessment (Fig. 6).
9
Le prime componenti del processo
hanno l’obiettivo di valutare quanto
l’impresa è consapevole della propria
Strategia di Pricing e con quale
sistematicità raccoglie e analizza
dati di Mercato per alimentarla
La terza componente
dell’assessment punta a valutare
come la target gestisce le
variazioni di Prezzo e le
combinazioni d’offerta
10
Fig. 4 - Overall Strategic Clarity: uno schema di sintesi
1.	 Qual è la Strategia complessiva dell’impresa in termini di Pricing?
….	 ...........
3.	 Tale Strategia, è accuratamente esplicitata nel Piano Strategico della Società?
….	 ...........
….	 ...........
7.	 La Strategia di Pricing è un elemento di riferimento per le Vendite e per il processo di forma-
zione continuo del Product Management?
QUESITI
DIAGNOSTICI
PROCESSO DI ASSESSMENT
CON CHI
EFFETTUARLO
Con il top management della Società target, in particolare:
•	 Sales leader
•	 Marketing/Product management
•	 CFO
•	 COO
PRINCIPALI
OBIETTIVI
QUALI
EFFETTI
Mettere in evidenza opportunità di miglioramento in termini di chiarezza e di esplicitazione della
propria Strategia di Pricing. Per valutare la coerenza in termini di comunicazione e documenta-
zione interna ed esterna, può essere utile esaminare anche brochure/altro materiale istituzionale e
pubblicitario, sito web, post su Social Network, ecc.
Le best practice sul tema impongono di avere una Politica di Prezzo ben documentata, sia inter-
namente che esternamente all’azienda.
•	 Per le Società che presenteranno una buona chiarezza Strategica in termini di Politiche di
Pricing, questa componente non avrà particolare impatto sulla valutazione complessiva
della Società.
•	 Al contrario, se l’assessment di questa componente presentasse dei possibili gap di miglio-
ramento, si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione della Società pari ad un +1% o
+2% (annualizzato) del fatturato della Società.
•	 In assenza di aspettative di miglioramento sulla chiarezza e documentazione delle proprie
Politiche di Pricing si potrà ipotizzare l’applicazione di un discount di -1% o -2% sul Valore
d’impresa expected della Società (con particolare riferimento a quei Mercati che presentano
un andamento medio storico dei Prezzi negativo).
1
- L’eterogeneità di Prodotti e tipologie di Clienti fa sì che per produrre report informativi e rendiconti su Costi e Redditività che risultino realmente utili e fa-
cilmente utilizzabili sia necessario un livello di granularità estremamente elevato. Nonostante questa forma granulare di computo dei Costi sia una metodologia
collaudata e sperimentata, è da sempre una procedura estremamente laboriosa e poco diffusa nella pratica. L’obiettivo è quello di arrivare ad una stima quanto
più accurata possibile dei Costi e della Redditività per livello di Servizio, Cliente/Segmento di Clientela e di tutti gli altri aspetti associati a tali parametri quali
Addetto Commerciale Responsabile, Centro di Consegna e Raccolta, ecc.
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
QUESITI
DIAGNOSTICI
Fig. 5 - Market Pricing Intelligence: uno schema di sintesi
1.	 La Società raccoglie, analizza e conserva le informazioni relative alle Politiche di Pricing dei
propri competitor di riferimento?
….	 ...........
3.	 Per definire i Prezzi, si raccolgono opinioni e feedback dai Clienti Finali in termini di Valore
vs Prezzo percepito?
….	 ...........
8.	 Si effettuano dei test di mercato per validare opportune Strategie o opportunità di Pricing?
PROCESSO DI ASSESSMENT
CON CHI
EFFETTUARLO
Con il top management della Società target, in particolare:
•	 Sales leader
•	 Marketing/Product management
•	 CFO
•	 COO
PRINCIPALI
OBIETTIVI
QUALI
EFFETTI
Valutare la sistematicità e la precisione con cui la Società target raccoglie e utilizza informazioni
di Mercato per prendere decisioni consapevoli e documentate in termini di Pricing.
E’ possibile conseguire miglioramenti in termini di Pricing quando la Società non raccoglie e
analizza in via sistematica i propri dati di Mercato.
Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può
rispondere ‘SI’.
SIGNIFICATIVE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
MODESTE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
SCARSE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
7 - 8
RISPOSTE CON
‘SI’
4 - 6
RISPOSTE CON
‘SI’
0 - 3
RISPOSTE CON
‘SI’
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +1% (annualizzato) del fatturato
della Società
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +0,5% (annualizzato) del fatturato
della Società
Nessun adjustment
4.	Price Performance
Measurement
La quarta componente consiste nella valutazione di
come la Società target misura le proprie performance
in termini di Pricing e di come documenta e monito-
ra gli impatti di tali Politiche all’interno e all’esterno
dell’organizzazione. Il primo passo consiste nel dotarsi
di un’opportuna metrica-chiave, ad esempio la Price
Realization, per misurare la validità delle Proprie Poli-
tiche di Prezzo e la capacità, dell’impresa, di estrarre
Valore dai propri Clienti.
11
QUESITI
DIAGNOSTICI
Fig. 6 - Transactional Pricing Management: uno schema di sintesi
1.	 I Costi diretti ed indiretti vengono accuratamente attribuiti e tracciati per Scheda/Anagrafica
Cliente?
….	 ...........
3.	 Gli sconti applicati ai Clienti sono letti in funzione della loro profittabilità?
….	 ...........
7.	 Si utilizzano specifiche metodologie di Pricing analitico per valutare opportunità di crescita
del fatturato?
PROCESSO DI ASSESSMENT
CON CHI
EFFETTUARLO
Con il top management della Società target, in particolare:
•	 Sales leader
•	 IT management team
•	 CFO
PRINCIPALI
OBIETTIVI
QUALI
EFFETTI
Risalire e considerare tutti gli elementi e le voci di costo per ciascuna transazione al fine di stima-
re accuratamente i margini netti ed i profitti corrispondenti per ciascun utile livello di aggregazio-
ne (linea di Prodotto, livello di Servizio erogato, area geografica, segmento di Clientela, ecc.).
Può essere utile esaminare e valutare l’approccio cost-to-serve della Società, se presente.
E’ possibile stimare opportunità di miglioramento complessivo in termini di Transaction Mana-
gement Assessment contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può
rispondere ‘SI’.
SIGNIFICATIVE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
MODESTE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
SCARSE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
6 - 7
RISPOSTE CON
‘SI’
3 - 5
RISPOSTE CON
‘SI’
0 - 2
RISPOSTE CON
‘SI’
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +1,5% (annualizzato) del fatturato
della Società
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +0,75% (annualizzato) del fatturato
della Società
Nessun adjustment
Ciò è importante per più di una ragione:
•	 Perché raramente si riesce a prestare attenzione
a ciò che non si misura (o non si riesce a misu-
rare!),
•	 Perché l’adozione di questo parametro di misu-
ra permette una più agevole individuazione delle
opportunità di miglioramento in termini di Profit-
to ed estrazione di Valore conseguibili,
•	 Infine, perché si tratta di una misura in grado di
identificare il ‘trasferimento’ di Valore ai Clienti
da parte dell’impresa.
12
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
Infatti, i miglioramenti o i peggioramenti di tale
parametro possono essere interpretati come un
‘riflesso’ del Valore percepito dai Clienti/Segmenti
di Clientela che acquistano i Prodotti e i Servizi
dell’impresa.
Ecco, di seguito, come eseguire anche questo as-
sessment (Fig. 7).
5.	Pricing Organizational
Alignment
L’ultima componente della Strategic Pricing Capability
della target esamina e valuta il grado con cui la ge-
stione e l’implementazione di opportune Politiche di
Pricing permea l’operatività quotidiana dell’impresa.
Nelle realtà in cui tali Politiche sono davvero effica-
ci, l’accurata definizione dei Prezzi fa parte del DNA
dell’impresa e costituisce una guida per l’intera strut-
tura d’impresa: dai programmi commerciali di forma-
zione dei team, alla formulazione di incentivi, per arri-
vare poi al ‘regime’ di stesura del reporting finanziario
e al processo di sviluppo di Prodotti/Servizi.
Ciò nasce dalla convinzione che, se si vuol puntare ad
un miglioramento significativo e sostenibile delle pro-
prie Politiche e Strategie di Pricing nei confronti dei
propri Clienti e dei Mercati in cui si opera, è indispen-
sabile raggiungere un allineamento
organizzativo e sostanziale tra le
diverse aree e funzioni di business.
Per fare questo è indispensabile:
•	 Una focalizzazione top-to-
bottom all’interno dell’im-
presa che coinvolga le funzio-
ni Vendite, Marketing, Finance, Customer Service
e Ricerca & Sviluppo in un impegno continuo rivol-
to alla Price Realization,
•	 Un’accurata comprensione e valutazione dell’at-
tuale livello di sofisticazione delle proprie Politi-
che di Pricing per determinare come e quanto un
perfezionamento della loro implementazione pos-
sa influire sulla valutazione complessiva dell’im-
presa.
Di seguito (Fig. 8) lo schema-guida di sintesi per con-
durre adeguatamente l’assessment.
Strategic Pricing
Capability Assessment:
l’utilità di aggregare le 5
componenti nella
negoziazione del Prezzo
d’acquisto della target
Come abbiamo visto, ognuna delle 5 fasi di assessment
delle Pricing Capability della Società target potrà
generare potenziali ‘aggiustamenti’ alla valutazione
complessiva dell’impresa effettuata in sede di due di-
ligence.
La sommatoria di questi adjustment, a conclusione
dell’intero processo di valutazione, arriverà a costitui-
re un Premium Price da sommare alla tradizionale Cash
Flow Valuation (Fig. 9).
Ma qual è l’utilità di tutto ciò?
Determinati gli adjustment alla valutazione dell’im-
presa, i vantaggi di quest’approc-
cio andranno letti secondo due
diverse prospettive: quella dell’ac-
quirente (buyer) e quella del ven-
ditore (target).
Il primo, come illustrato nell’e-
sempio, avrà a disposizione fino
ad un +10% circa di correttivo alla
valutazione della target derivante dalle opportunità
conseguibili dall’impresa stessa migliorando l’efficacia
delle proprie Strategie di Pricing.
Una prima strada per utilizzare questo ‘vantaggio’ è
quella di correggere al rialzo la valutazione effettua-
ta e, dunque, proporre alla target, se necessario, un
Prezzo d’acquisto più alto.
Le ultime componenti del
Processo hanno l’obiettivo di
valutare la validità delle
Politiche di Prezzo della target e
quanto tali Politiche
permeano l’operatività
quotidiana dell’impresa
13
QUESITI
DIAGNOSTICI
Fig. 7 - Price Performance Measurement: uno schema di sintesi
1.	 Le metriche di Price Performance utilizzate sono documentate e riportate nel reporting
standard aziendale?
….	 ...........
3.	 L’impatto dei Prezzi sui cambiamenti dei Margini è facilmente rilevabile nelle Relazioni
Finanziarie?
….	 ...........
7.	 Nel budget annuale o Piano operativo si prevedono o quantificano miglioramenti target in
termini di metriche di misura delle Price Performance?
PROCESSO DI ASSESSMENT
CON CHI
EFFETTUARLO
Con il top management della Società target, in particolare:
•	 Sales leader
•	 Marketing/Product management
•	 IT management team
•	 CFO
•	 COO
PRINCIPALI
OBIETTIVI
QUALI
EFFETTI
Appurare la validità, la presenza in azienda e l’utilizzo di metriche e materiale informativo periodico
che documenti le Politiche di Pricing e la capacità dell’impresa di estrarre Valore dai propri Clienti.
Può essere utile esaminare i report interni presenti (es. Schede Prodotto/Cliente, Stime di Churn,
ecc.).
Focalizzare l’attenzione sul posizionamento della target nei confronti della concorrenza e sulla
sua efficacia nell’erogare Valore ai propri Clienti e nel negoziare variazioni di Prezzo.
Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può
rispondere ‘SI’.
SIGNIFICATIVE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
MODESTE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
SCARSE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
6 - 7
RISPOSTE CON
‘SI’
4 - 5
RISPOSTE CON
‘SI’
0 - 3
RISPOSTE CON
‘SI’
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +2,5% (annualizzato) del fatturato
della Società
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +1% (annualizzato) del fatturato
della Società
Si potrà ipotizzare un discount di -1% sul Valore d’impre-
sa expected della Società
(con particolare riferimento a quei business in cui è di grande
importanza la gestione del ciclo di vita del Cliente)
14
Perseguire questa strategia può essere efficace in due
diverse condizioni:
1.	 Se si presume che altri potenziali acquirenti non
abbiano condotto un analogo processo di asses-
sment delle opportunità ‘in pancia’ alla target di
perfezionare le proprie competenze in termini di
Pricing.
Se così fosse, un’offerta più alta consentirebbe
di concludere facilmente, e alla prima ripresa, la
fase di trattativa e negoziazione.
2.	 Quando l’acquirente ritiene che, da parte della
target, non vi siano acquirenti favoriti o preferiti.
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
QUESITI
DIAGNOSTICI
15
Fig. 8 - Pricing Organizational Alignment: uno schema di sintesi
1.	 All’interno dell’organizzazione c’è un presidio organizzativo/funzione dedicata che si occu-
pa di Politiche e Strategie di Pricing?
….	 ...........
3.	 Tra gli obiettivi alla base del Piano di Compensation della forzavendita c’è uno specifico
Pricing-target da realizzare/componente di margine predefinito?
….	 ...........
8.	 C’è una comunicazione regolare, veicolata all’interno dell’organizzazione, che riguarda le
performance conseguite in termini di Pricing?
PROCESSO DI ASSESSMENT
CON CHI
EFFETTUARLO
Con il top management della Società target, in particolare:
•	 Sales leader
•	 Marketing/Product management
•	 CFO
•	 COO
PRINCIPALI
OBIETTIVI
QUALI
EFFETTI
Valutare il grado con cui la gestione e l’implementazione di opportune Politiche di Pricing permea
l’operatività quotidiana dell’impresa.
Può essere utile effettuare una revisione della documentazione presente all’interno dell’impresa per
ciò che riguarda la funzione/presidio di Pricing (se presente) o la presenza di ruoli di responsabilità
su queste tematiche.
Conseguire opportunità di miglioramento all’interno della target in termini di allineamento orga-
nizzativo, completezza e implementazione di adeguate Politiche e Strategie di Pricing.
Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può
rispondere ‘SI’.
SIGNIFICATIVE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
MODESTE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
SCARSE
OPPORTUNITÀ DI
MIGLIORAMENTO
7 - 8
RISPOSTE CON
‘SI’
4 - 6
RISPOSTE CON
‘SI’
0 - 3
RISPOSTE CON
‘SI’
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +1% o +2% (annualizzato) del
fatturato della Società
Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione
dell’impresa pari ad un +0,5% (annualizzato) del fatturato
della Società
Nessun adjustment
In altre parole, se il buyer si trova in condizioni di pa-
rità e sullo stesso livello di altri ipotetici compratori e
l’aspettativa è che la target andrà al miglior offerente,
allora il Prezzo adjusted potrà essere proposto sin dal-
la prima offerta d’acquisto.
Un’altra opzione per il buyer è, invece, quella di con-
servare e riservare ad una seconda ripresa la carta del
Premium Price (differenza tra il Prezzo corretto in
virtù di potenziali miglioramenti in termini di Pricing
Excellence e Prezzo determinato secondo valutazione
tradizionale).
In questo caso, il sovrapprezzo potrebbe essere usato:
16
Fig. 9 - L’equazione della Valutazione (e del Premium Price) della target
VALUTAZIONE adjusted
= VALUTAZIONE tradizionale
+ PREMIUM PRICE
+
+
+
+
PREMIUM
PRICE
Overall Strategic Clarity
Adjust
Market Pricing Intelligence
Adjust
Price Performance Measurement
Adjust
Pricing Organizational Alignment
Adjust
low high
Transactional Pricing Management
Adjust
-2% +2%
0% +1%
-1% +2,5%
0% +2%
0% +1,5%
Premium Price Range
( da -3% a 9% )
•	 Come upside in fase di contrattazione e rialzo,
•	 Per vendere internamente, ai propri azionisti,
l’acquisizione senza contemperare il Premium
Price nella prima offerta d’acquisto.
Questa strategia è consigliata quando la buyer ritiene
di essere una dei ‘candidati’ all’acquisizione e la va-
lutazione tradizionale effettuata sulla target conduce
già ad un Pricing adeguato e che rientra nel range pre-
visto dal venditore.
Una terza opzione, infine, è quella di utilizzare il diffe-
renziale di Prezzo per effettuare delle analisi di sensi-
tivity (IRR o NPV, ROI, ecc.) comparando i ritorni attesi
Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
17
conseguibili imputando un Prezzo d’acquisto derivante
da valutazione tradizionale vs un Prezzo d’acquisto Pri-
cing adjusted (o porzioni di esso).
La buyer potrà, dunque, giocare al rialzo in fase di ne-
goziazione solo qualora tale scelta risultasse davvero
conveniente.
Questo approccio è consigliato quando si prospettano
trattative medio-lunghe e a più riprese.
In sintesi, dalla prospettiva
dell’acquirente, il Premium
Price derivante da un Pricing
assessment della target:
•	 Può costituire un cusci-
netto che amplia il range
di Prezzo negoziabile in
fase di trattativa e di ac-
cordo con la Società da acquisire,
•	 E’ uno dei connotati più salienti della valutazione
e non è facilmente derivabile dalla storia finanzia-
ria della Società o dai report tradizionali da essa
prodotti e, senza un approccio strutturato e siste-
matico, non può essere desunto da metodologie di
valutazione tradizionali,
•	 Se opportunamente stimato in fase di due dili-
gence, rappresenta una leva realmente agibile
dal compratore e difficilmente contemplata da
potenziali competitor che, pertanto, non avranno
a disposizione le medesime intuizioni sulle poten-
ziali opportunità di profitto conseguibili dalla So-
cietà che intendono acquisire.
Diverse, invece, sono le considerazioni da effettuare
dalla prospettiva della target.
Le Società più esperte condurranno e porteranno a ter-
mine le medesime valutazioni relative al proprio per-
corso di crescita verso la Pricing Excellence proposte
per le Società acquirenti.
Tali Società, probabilmente, completeranno questo
sforzo prima di dare il via libera alla vendita. In que-
sto caso, calcoleranno un Premium Price ‘interno’ e
potranno approcciarsi ‘preparati’ alla negoziazione del
Prezzo d’acquisto e all’esplicitazione delle prospettive
attese di Profitto che le riguardano.
Un approccio ancora più efficace sarebbe quello di in-
cludere nei propri forecast gli eventuali e potenziali
miglioramenti in termini di Sales e Redditività derivan-
ti dall’ottimizzazione delle proprie Politiche e Strate-
gie di Pricing.
In sintesi, profondamente diverso è l’approccio alla
stima del Premium Price se a
condurre la valutazione è l’ac-
quirente o il venditore.
Il primo guarderà le Price-
opportunity come un genera-
tore di possibili Profitti futuri,
il secondo come opportunità
‘perse’ (ovvero leve di incre-
mento di Ricavi e Margini che non sono state ancora
implementate) o come utili informazioni per ridurre le
potenziali asimmetrie informative in sede di negozia-
zione.
Conclusioni
Una corretta valutazione d’impresa condotta portando
a termine un processo strutturato di Pricing assessment
sulla Società target da acquisire potrà fornire, agli at-
tori incaricati di effettuare la due diligence, un insie-
me di elementi informativi preziosi in sede di stima del
Valore potenziale e dei Profitti conseguibili portando a
termine l’operazione.
L’approccio proposto può, dunque, giocare un ruolo
chiave per una corretta valutazione delle sinergie post-
acquisizione conseguibili.
Ma non solo.
A conclusione dell’intero processo di valutazione, la
sommatoria di eventuali adjustment costituirà un Pre-
mium Price da sommare alla tradizionale Cash Flow
Valuation e che può rappresentare un ‘vantaggio’, sia
per la Società target che per la buyer, in fase di nego-
ziazione del Prezzo d’acquisto.
La sommatoria degli adjustment derivanti
dalle 5 componenti costituirà un Premium
Price sulla tradizionale valutazione
d’impresa che potrà essere utilizzato per
valutare i Profitti attesi dall’operazione
e per negoziare il Prezzo d’acquisto della
target
18
CUSTOMER VALUEPEOPLE VALUE
SHAREHOLDER VALUECORPORATE VALUE
VALUE PRICING
Active Value Advisors è una società di consulenza direzionale indipendente che si propone
come partner per quelle imprese che necessitano di rafforzare il proprio sistema di governo
e per quelle aziende che vogliono intraprendere percorsi di crescita, attraverso soluzioni
coerenti con l’obiettivo di Creazione di Valore sostenibile.
I professionisti di Active Value Advisors hanno un’esperienza pluriennale nell’assistere i
principali gruppi quotati italiani nello sviluppo di Piani Industriali, nella definizione di azio-
ni tese a migliorare la performance di Creazione di Valore e nell’attività di assistenza al
processo di cambiamento che le dinamiche competitive e le opportunità di mercato richie-
dono.
Nello svolgimento dei mandati assegnati viene utilizzato un unico linguaggio professionale
che si declina in servizi afferenti a tematiche di gestione diverse: lo Shareholder Value, il
Customer Value, il People Value, il Corporate Value.
Ciascun centro di competenza risponde ad una dimensione gestionale fondamentale, l’Azio-
nista, il Cliente, le Risorse Interne, il Valore degli Asset.
Grazie alla partnership con Strategic Pricing Management Group (SPMG Group), società
internazionale leader nell’area del Pricing Strategico, Active Value Advisors ha arricchito
le proprie competenze e metodologie professionali con modelli e strumenti innovativi di
Value Pricing.
Active Value Advisors.
T +39 02 36697100
F +39 02 36697101
E info@activevalue.eu
I www.activevalue.eu
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Pricing due diligence for M&A deals

  • 1. CREARE PRICING DUE DILIGENCE Potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A
  • 2. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A EXECUTIVE SUMMARY Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A i. L’importanza di effettuare una Pricing Due Diligence ii. Il Processo di una Due Diligence “tradizionale” iii. La Pricing Due Diligence iv. Strategic Pricing Capability Assessment 1. Overall Strategic Clarity 2. Market Pricing Intelligence 3. Transactional Pricing Management 4. Price Performance Measurement 5. Pricing Organizational Alignment v. Strategic Pricing Capability Assessment: l’utilità di aggregare le 5 componenti nella negoziazione del Prezzo d’acquisto della target vi. Conclusioni 1 Indice
  • 3. Executive Summary Le operazioni di M&A creano valore o no? Il pensiero comune, secondo cui la maggior parte delle acquisizioni distrugge valore, è legato principalmente ad una stima erronea o incompleta delle sinergie post- integrazione conseguibili. Ciò, quando accade, è dovuto all’utilizzo di metodo- logie di valutazione non sempre esaustive e, in molti casi, si traduce in un overpay a beneficio degli azionisti della target. Uno degli elementi spesso assenti nelle practice più diffuse di conduzione della due diligence riguarda l’as- sessment dei possibili ritorni e profitti potenziali che potrebbero generarsi dotando la Società target di un Processo di Governo strutturato delle proprie Politiche e Strategie di Pricing. Tale valutazione, consiste non solo nell’arricchire le tradizionali aree di valutazione di approfondimenti utili a valorizzare correttamente l’attività e le poten- zialità della Società da acquisire, ma anche di mettere in piedi un processo di assessment delle Pricing Capa- bility della target stessa. Questo assessment, che arricchisce l’efficacia dell’in- tero processo di conduzione della due diligence senza sovraccaricarlo ulteriormente, si compone di 5 step: 1. Valutare quanto l’impresa conosce ed è consape- vole della propria Strategia di Pricing, 2. Analizzare i dati di Mercato sistematicamente raccolti ed utilizzati dalla Società per implemen- tare la propria Politica di Pricing, 3. Esaminare come vengono gestite le variazioni di Prezzo e le combinazioni d’offerta per Segmenti di Clienti, 4. Misurare le performance dell’impresa in termini di Pricing e l’impatto di tali Politiche all’interno e all’esterno dell’organizzazione, 5. Verificare il grado con cui la gestione e l’imple- mentazione di opportune Politiche di Pricing per- mea l’operatività quotidiana dell’impresa. Perché effettuarlo? Per avere un Piano d’azione dettagliato su come estrar- re maggior Valore dalla target cominciando dalla leva più efficace, il Pricing assegnato a Prodotti/Servizi. Rilevanti saranno le evidenze e gli impatti sulla valu- tazione della Società e sulla negoziazione del Prezzo d’acquisto a conclusione del deal. 2
  • 4. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A L’importanza di effettuare una Pricing Due Diligence Le operazioni di Merger and Acquisition (M&A) sono da sempre uno dei “motori di crescita” preferiti e ricerca- ti dalle imprese per entrare in tempi rapidi in Mercati target e ottenere così un effetto moltiplicatore sulla crescita complessiva sfruttando opportunità di consoli- damento, nuove competenze e know-how. Nonostante il clima di incertezza nei mercati globali, le attività di M&A, nel 2011, dopo il livello mini- mo toccato nel corso della Grande Recessione di due anni prima, han- no ripreso slancio (Fig. 1). Ora che il mercato ha profondamente segnato i risul- tati di molte imprese, tanto i compratori strategici, quanto quelli finanziari, si stanno guardando intorno per trasformare il denaro, reso inattivo dalla Crisi eco- nomica, in un fattore di crescita redditizia. D’altro canto, però, lungo e numeroso è l’elenco di operazioni fallite e molti ancora si chiedono se quella degli Investimenti e Disinvestimenti selettivi sia davve- ro una strategia di crescita da perseguire. L’opinione diffusa formulatasi sulla base di una serie di studi sull’M&A condotti durante gli anni Novanta (e ancor prima!) sembrerebbe dire di no, rilevando una serie di criticità. Infatti, utilizzando vari approcci di tipo quantitativo, queste analisi hanno elaborato un tasso di fallimento delle Fusioni/Acquisizioni di addirittura il 70 percento e, in alcuni casi, perfino del 90 percento. Il più delle volte, dunque, gli ac- cordi di M&A avevano distrutto va- lore, anziché crearlo. Ciò spesso dipende da un’illusio- ne sulle sinergie post-integrazione conseguibili attraverso l’opera- zione (che si traduce in un overpay a beneficio degli azionisti della Società target) o comunque da una “cat- tiva” stima delle stesse, dovuta, in molti casi, a in- formazioni incomplete o all’utilizzo di metodologie di valutazione non sempre esaustive (ad esempio multipli dell’EBITDA). 3 Il fallimento di molte operazioni di M&A spesso dipende da un’illusione sulle sinergie post-integrazione conseguibili Fig. 1 - M&A 2000-2011: controvalore operazioni completate per area geografica del target Elaborazioni su dati Thomson Reuters, 2012
  • 5. 4 Un insieme di elementi spesso trascurati nelle con- ventional practice di conduzione della due diligence riguarda, ad esempio, le analisi e gli approfondimenti che possono essere effettuati sulla Società target per puntare a miglioramenti ed efficientamenti delle pra- tiche manageriali e gestionali in essere. La criticità non risiede tanto nell’individuare i numero- si interventi necessari e applicabili quanto, invece, nel selezionare ed insistere sui driver principali che mag- giormente incidono sui Risultati e sulla Performance. Il primo, tra questi, è il Pricing stabilito e assegnato dall’impre- sa al proprio Sistema d’offerta. Perché la leva Prezzo si annovera tra le più importanti? Perché, ad esempio, un’impresa con un EBIT/Sales pari all’8% potrà incrementare i profitti di circa il 12% af- finando le proprie Politiche di Pricing per giungere ad un incremento dell’1% del Prezzo richiesto per i propri Prodotti/Servizi. Un approccio più rigoroso alla valutazione che includa l’assessment del grado di implementazione di oppor- tune Politiche di Pricing in capo alla Società-Obiettivo può aiutare, dunque, ad avere una stima più chiara del suo Valore potenziale in termini di aspettative di miglioramento delle performance in ipotesi di Acquisi- zione/Integrazione. Per fare ciò è necessario dotarsi di una metodologia strutturata e capire come implementarla in accordo ai metodi di valutazione e di analisi convenzionalmente in uso. Significativi saranno gli effetti e le evidenze che ne se ricaveranno sulla Valutazione stessa e sul possibile range di negoziazione del Prezzo d’acquisto. Il Processo di una Due Diligence “tradizionale” La due diligence è, senza dubbio, la parte più tricky nella conduzione del deal. Il processo interessa ambiti diversi dell’attività azien- dale e gli elementi importanti della sua conduzione variano in relazione all’oggetto di indagine, che può riguardare la globalità del business da acquisire/inte- grare o soltanto alcuni aspetti di esso. Nell’ambito di un’operazione di Merger & Acquisition un elemento di differenziazione consiste nell’arric- chire il processo di due diligen- ce “tradizionale” con analisi che puntano all’efficientamento delle practice manageriali della target migliorando la gestione di uno dei principali driver di profit- tabilità dell’impresa e di cui si può fare un assessment strutturato e in poco tempo. Il Prezzo, dunque, è un elemento centrale: • Per la Società target, l’implementazione di un Sistema strutturato di governo del Pricing, qua- le anello di congiunzione tra Redditività e Valore erogato ai propri Clienti, rappresenta la miglior via per ottimizzare la valorizzazione dell’attività d’impresa svolta, • Per la Società buyer, l’assessment delle Politiche e Strategie di Pricing implementate dalla stessa target rappresenta un elemento da considerare nelle proprie valutazioni nel modo più accurato possibile, sia perché legato alla realizzazione del- le sinergie conseguibili dall’operazione, sia per- ché elemento da tener presente in sede di nego- ziazione d’acquisto della Società. Ciò tuttavia non sempre traspare negli step tipici che caratterizzano la conduzione di una due diligence. Infatti, le principali aree di valutazione che si prendo- no in considerazione nell’effettuarla, sono spesso lega- te ad aspetti e politiche di Pricing client-oriented da parte della Società che, se non esplosi o approfonditi, lasciano aperte lacune informative notevoli e più d’una sono le domande cui sarebbe opportuno dar risposta (Fig. 2). Un approccio alla valutazione che includa l’assessment delle Politiche e Strategie di Pricing della target può contribuire ad una stima più chiara del suo Valore potenziale
  • 6. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A 5 Fig. 2 - Gli step di una due diligence tradizionale: le domande “in più” da porsi Financials Operations Sales & Marketing Intellectual Property Inventory Management Purchasing Human Resources Pricing & Contracts • I dati sono aggregati ad un livello troppo alto? • E’ possibile identificare chiaramente i driver della performance? • Le metriche utilizzate consentono di apprezzare l’impatto sui Profitti di decisioni di distribuzione e coordinamento? • Le metriche relative a questa funzione permettono di apprezzare il valore ero- gato/percepito di singole offerte per operatore e per tipologia di Cliente? • Come anticipare i bisogni dei Clienti? • Vi è una focalizzazione su specifici attributi di Prodotto/Servizio apprezzati dai Clienti e sulla loro ‘willingness to pay’? • Quante persone sono dedicate alla definizione, implementazione e gestione di opportune Politiche e Strategie di Pricing? • C’è un presidio organizzativo dedicato? La Pricing Due Diligence Qualche “aggiustamento” per ciascun’area di valuta- zione e l’introduzione di uno step di assessment della Pricing Capability della Società target, permetterà di valorizzare e di completare l’intero processo (Fig. 3). FINANCIALS - Nonostante sia l’area in cui si impieghi il maggior tempo per approfondire l’analisi economico- finanziaria della Società-Obiettivo, spesso il livello di dettaglio valutativo cui si giunge non è sufficiente per comprendere quanto bene operi la Società. Attraverso opportune analisi che mettano in evidenza il percorso “a cascata” dei Prezzi all’interno dell’orga- nizzazione (Price Waterfall) e predispongano un flusso di Reporting orientato ad evidenziare dove e come si realizzano perdite di Profitto (Profit Leakage) si po- trà immaginare una razionalizzazione di Prodotti o un maggiore focus su specifici segmenti di Clientela (vd. Glossario). Così facendo, si potrà non solo agire sul valore futuro dell’acquisizione, ma anche capire dove si estrae mag- gior valore dai propri Clienti. OPERATIONS - Quando si analizzano le determinanti del business non è sufficiente prendere in considera- zione solo il portafoglio esistente di Prodotti/Servizi, i nuovi Prodotti in fase di lancio e i canali utilizzati per “raggiungere” i Clienti. E’ necessario indagare la Value Proposition dell’impre- sa a 360 gradi per comprendere quali aree generano il maggior valore (e quali sono percepite come tali dai propri Clienti) e verificare che le politiche di Prezzo • Il Pricing è proporzionale al livello di servizio offerto? • Gli incentivi, tengono conto della Price Waterfall? • Il processo di definizione dei Prezzi si accorda con le practice applicate dai fornitori?
  • 7. 6 GLOSSARIO • List Price: è il prezzo di vendita inizialmente comunicato ai Clienti o preso a riferimento per valorizzare un determinato Prodotto o Servizio. • Price Leakage: raramente i Clienti pagano il prezzo di listino quando acquistano un bene. Spesso corrispondono un valore più basso. Ciò accade per fronteggiare la concorrenza o il mercato di riferimento e in relazione a numerose e diverse contingenze macro-economiche. I diversi fattori di sconto che si applicano al prezzo di listino (offerte promozionali, buoni/coupon, riduzio- ni di prezzo per raggiungimento di predeterminate soglie di spesa, ecc.) sono “perdite” di prezzo. • Pocket Price: è il prezzo finale corrisposto dai Clienti, al netto di tutti i fattori di sconto applicati, inferio- re al prezzo di listino. Questo non è ancora “utile” per l’impresa perché non considera le commissioni di vendita (se presenti) ed il costo marginale del Prodotto/Servizio venduto. • Pricing Waterfall: la perdita di prezzo si trasforma in una cascata portando ad un’erosione dei prezzi/ margini a tutti i livelli dell’organizzazione. • Price Realization: agire sulla Price Realization significa contenere la riduzione del prezzo di listino nella vendita dei Prodotti/Servizi ai Clienti. Può essere realizzata in modi diversi: incrementando il prezzo di listino, riducendo gli sconti, applicando costi aggiuntivi o diminuendo il livello di servizio offerto. La Pricing Due Diligence consiste in qualche ‘aggiustamento’ per ciascun’area di valutazione e nell’introduzione di uno step di assessment delle Pricing Capability della Società target siano in grado di catturare al massimo questo valore. L’efficienza operativa dell’impresa potrà essere inda- gata effettuando Churn Analysis periodiche che per- mettano di leggere insieme il rapporto Prezzo/Volumi di vendita e la retention della propria Clientela. SALES & MARKETING - Un elemento spesso trascu- rato nelle valutazioni è l’efficacia della forza vendita dell’impresa. Parametri come Sales o Gross Margin rappresentano, di nor- ma, le principali metriche di giudizio per comparare la pro- fittabilità di Regioni, Aree d’af- fari o la capacità della propria Salesforce. Se da una parte queste evidenze sono molto utili per avviare il processo di analisi e di convenienza econo- mica, dall’altra parte poco ci dicono della competenza del team commerciale. Una metrica di misura spesso trascurata è la Price Re- alization, ovvero la capacità di gestire efficacemente la leva Prezzo contenendo l’applicazione di fattori di sconto che possono ridurre il prezzo di listino applicato ai Clienti (vd. Glossario). Quando sono presenti all’interno dell’organizzazione adeguati Sistemi e Politiche di gestione strategica del Pricing di Prodotti/Servizi questa misura può essere utilizzata per valutare e met- tere in relazione Prodotti, Aree geografiche e capacità della forza vendita. Indispensabile, però, è dotarsi di un accura- to processo di definizione dei Prezzi. PURCHASING - Anche qui, importante è comprendere come il Product Management team prende in conside- razione il processo di definizione dei prezzi. Queste informazioni dovranno essere confrontate con le prac- tice di Pricing applicate dai fornitori dell’impresa.
  • 8. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A 7 Fig. 3 - Gli step di una revised due diligence Financials Operations Sales & Marketing Intellectual Property Inventory Management Purchasing Human Resources Pricing & Contracts Pricing Capability Assessment + Price Waterfall - Leakage + Value Capture + Effectiveness Measures + Product Lifecycle + Price Setting Process + Compensation Metrics + Cost to Serve + Performance Analytics Ciò permetterà di riscontrare se si utilizzano metodo- logie diverse (Cost Plus, Market Based, Value-Based Pricing) e di indagare gap o opportunità in termini di impatto sui Risultati per tipologia di Prodotti/Servizi. INVENTORY MANAGEMENT - L’insieme dei costi re- lativi alla gestione dei Clienti include costi di logistica, packaging, spedizione, attività di Marketing, ecc. Si tratta di ciò che erode il prezzo finale corrisposto dai Clienti al netto di tutti i fattori di sconto applicati e che, conseguentemente, determina il margine netto/ Valore creato da ciascun Cliente o segmento di Cliente- la (approccio Cost-To-Serve). Si tratta di valutazioni chiave che possono rilanciare e migliorare l’analisi di gestione delle scorte e del deli- very ai Clienti della potenziale Società target. Accertandosi se (e, in caso affermativo, in che misura) queste analisi vengono effettuate potrà avere notevole impatto nelle valutazioni offrendo una visione d’effica- cia operativa più completa. INTELLECTUAL PROPERTY - Il Valore/Prezzo delle proprietà intellettuali e delle attività immateriali del- la target è un’altra area da valutare accuratamente. Un’opportuna analisi del Product Lifecycle Manage- ment rispetto ai principali competitor è, ad esempio, uno degli elementi che, dal punto di vista operativo, caratterizza un’impresa di valore. Se ben gestito, i margini ricavati dallo sviluppo del Prodotto/Servizio potrebbero essere reimpiegati per investire in nuovi Prodotti o Canali, ad esempio online, gestendo la leva Prezzo così da mantenere Profitto, ma rafforzare la percezione di valore da parte dei Clienti e la loro willingness to pay.
  • 9. 8 Il Processo di assessment delle Pricing Capability della Società target arricchisce l’efficacia del tradizionale processo di conduzione della due diligence e si compone di 5 step principali HUMAN RESOURCES - L’area di valutazione di fon- damentale importanza nell’ambito delle Risorse Uma- ne sono i criteri di compensation variabile che riguar- dano la target, anche le aree più operative. Importante è che per definire e misurare le perfor- mance di successo ci si basi su misure che esprimano il Valore creato dall’organizzazione e che siano ben declinabili all’interno della struttura organizzativa (Economic Profit) e/o su metriche rappresentative e premianti la reale profittabilità dell’impresa (Price Re- alization). PRICING & CONTRACTS - Comprendere e approfon- dire l’esistenza di un approccio strategico alla gestione dei Prezzi da parte della Società target è un altro modo per completare efficacemente la valutazione del deal. Ciò che va appurato è la natura delle variazioni dei Prezzi applicate ai Clienti: se dipendono dall’incre- mento/diminuzione dei Costi di fornitura, se da logiche di mercato ispirate ai competitor o se è stato imple- mentato un approccio più strategico, che consente di massimizzare l’estrazione di valore dalla propria base Clienti valutando opportunamente la loro ‘disponibilità a pagare’. Per poter effettuare un’accurata Pricing Analysis della Società target si dovrà disporre, dunque, di notevoli informazioni aggiuntive, per ciascun’area di valutazione. Il processo incalzan- te di due diligence non sempre lascia il tempo per approfondire questi aspetti e non sempre le So- cietà target dispongono di evidenze pronte per essere mappate. Ciò che si propone è un ulteriore step da effettuare, una valutazione passo dopo passo delle conoscenze e del grado di implementazione di Politiche e Strumenti di Pricing della Società target da acquisire che arric- chisce l’efficacia del processo di conduzione della due diligence, senza sovraccaricarlo ulteriormente. Strategic Pricing Capability Assessment Questa fase di assessment si compone di 5 step princi- pali, di seguito dettagliati: 1. Overall Strategic Clarity 2. Market Pricing Intelligence 3. Transactional Pricing Management 4. Price Performance Measurement 5. Pricing Organizational Alignment La valutazione congiunta di tutti gli elementi metterà in luce aree e opportunità di miglioramento per la tar- get in termini di implementazione di una Pricing Stra- tegy complessiva e, soprattutto, potrà condurre ad una miglior valutazione d’impresa. 1. Overall Strategic Clarity Questa prima componente ha l’obiettivo di valutare quanto l’impresa conosce ed è consapevole della propria Strate- gia di Pricing e come riesce ad ar- ticolarla e declinarla tra Mercati, Clienti, Prodotti e Servizi venduti. Tre sono le declinazioni tipiche di tale Strategia: Premium Pricing, Posizionamento low-cost o parità competitiva. Ognuna prevede le varianti del caso considerando che le best practice non richiedono affatto un posiziona- mento ‘fisso’ in termini di Pricing, ma al contrario la capacità di adattare i Prezzi combinando le diverse Strategie, per massimizzare il Valore e la Profittabilità dell’impresa, in funzione di Prodotti, Mercati, Segmen- ti di Clientela, momentum dell’impresa.
  • 10. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A Tuttavia, l’assessment di questa prima componente, non ha l’obiettivo di valutare il posizionamento in ter- mini di Pricing della target, quanto, invece, di appu- rare: • La sua capacità di descrive- re, documentare e spiegare la propria Strategia di Prez- zo, a livello complessivo d’impresa, come pure per ciascun segmento commer- ciale, • Se la gestione di tale Strategia è patrimonio e prassi operativa del management, • Se ad essa corrisponde un determinato posiziona- mento del Sistema d’offerta e, conseguentemen- te, coerenti azioni commerciali a supporto. Come condurre questo tipo d’analisi? Di seguito un Prospetto esplicativo di Sintesi (Fig. 4). 2. Market Pricing Intelligence Questa seconda componente ha l’obiettivo di valutare i dati di Mercato raccolti, analizzati e utilizzati dal- la Società per mettere in piedi la propria Strategia di Pricing. La definizione di ‘Mercato’ comprende Clienti finali, fornitori, concorrenti ed eventuali rivenditori, partner o distributori dell’impresa. Da questi numerosi attori, infatti, è possibile ricavare un’e- norme ricchezza di informazioni che può avere un impatto rilevante sulla definizione e sull’implemen- tazione di una opportuna Politica di Prezzo. Infatti, anche se raramente si riescono a trovare infor- mazioni in termini di Pricing relative ai propri compe- titor di riferimento che siano perfettamente allineate al proprio business/segmento di mercato o relative alla willingness to pay di simili cluster di Clienti, è pur vero che informazioni su segmenti di Clientela e Prezzi applicati dalla concorrenza/fornitori sono disponibili in abbondanza (es. indagini di Customer Satisfaction, Relazioni sulla Gestione, Relazioni Commerciali, ecc.). Da non trascurare poi la ‘saggezza e sensibilità’ dei team commerciali, fonte preziosissima di informazioni, spesso sottovalutata. L’obiettivo di questo step è dunque valutare quanto efficacemente l’impresa gestisce la raccolta e l’elabora- zione di informazioni rilevanti da queste fonti ed è in grado di uti- lizzarle in modo proattivo. Anche in questo caso, per condurre in modo struttu- rato e sistematico l’assessment, può essere utile un quadro sintetico esplicativo (Fig. 5). 3. Transactional Pricing Management La terza componente dell’assessment della Pricing Capability della Società target esamina come vengono gestite le variazioni di Prezzo e/o le combinazioni d’of- ferta per ciascun Cliente. E’ di primaria importanza, infatti, conoscere con esat- tezza il valore di ciascuna transazione per allineare o rivedere le proprie Politiche di Pricing e, quindi, incre- mentare i Profitti. Questa fase può, dunque, essere definita come un’e- satta stima del ritorno per l’impresa, in termini di redditività, di un particolare Pro- dotto/Servizio, specifico Segmento di Clientela, linea di Prodotto, area geografica, ecc. L’obiettivo è quello di risalire e di considerare tutti gli elementi e le voci di costo relative a ciascuna transazione al fine di stimare adeguatamente i margini netti/profitti corrispondenti per ciascun livello di ag- gregazione scelto1 . Anche qui, uno schema-guida di sintesi può essere utile per condurre l’assessment (Fig. 6). 9 Le prime componenti del processo hanno l’obiettivo di valutare quanto l’impresa è consapevole della propria Strategia di Pricing e con quale sistematicità raccoglie e analizza dati di Mercato per alimentarla La terza componente dell’assessment punta a valutare come la target gestisce le variazioni di Prezzo e le combinazioni d’offerta
  • 11. 10 Fig. 4 - Overall Strategic Clarity: uno schema di sintesi 1. Qual è la Strategia complessiva dell’impresa in termini di Pricing? …. ........... 3. Tale Strategia, è accuratamente esplicitata nel Piano Strategico della Società? …. ........... …. ........... 7. La Strategia di Pricing è un elemento di riferimento per le Vendite e per il processo di forma- zione continuo del Product Management? QUESITI DIAGNOSTICI PROCESSO DI ASSESSMENT CON CHI EFFETTUARLO Con il top management della Società target, in particolare: • Sales leader • Marketing/Product management • CFO • COO PRINCIPALI OBIETTIVI QUALI EFFETTI Mettere in evidenza opportunità di miglioramento in termini di chiarezza e di esplicitazione della propria Strategia di Pricing. Per valutare la coerenza in termini di comunicazione e documenta- zione interna ed esterna, può essere utile esaminare anche brochure/altro materiale istituzionale e pubblicitario, sito web, post su Social Network, ecc. Le best practice sul tema impongono di avere una Politica di Prezzo ben documentata, sia inter- namente che esternamente all’azienda. • Per le Società che presenteranno una buona chiarezza Strategica in termini di Politiche di Pricing, questa componente non avrà particolare impatto sulla valutazione complessiva della Società. • Al contrario, se l’assessment di questa componente presentasse dei possibili gap di miglio- ramento, si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione della Società pari ad un +1% o +2% (annualizzato) del fatturato della Società. • In assenza di aspettative di miglioramento sulla chiarezza e documentazione delle proprie Politiche di Pricing si potrà ipotizzare l’applicazione di un discount di -1% o -2% sul Valore d’impresa expected della Società (con particolare riferimento a quei Mercati che presentano un andamento medio storico dei Prezzi negativo). 1 - L’eterogeneità di Prodotti e tipologie di Clienti fa sì che per produrre report informativi e rendiconti su Costi e Redditività che risultino realmente utili e fa- cilmente utilizzabili sia necessario un livello di granularità estremamente elevato. Nonostante questa forma granulare di computo dei Costi sia una metodologia collaudata e sperimentata, è da sempre una procedura estremamente laboriosa e poco diffusa nella pratica. L’obiettivo è quello di arrivare ad una stima quanto più accurata possibile dei Costi e della Redditività per livello di Servizio, Cliente/Segmento di Clientela e di tutti gli altri aspetti associati a tali parametri quali Addetto Commerciale Responsabile, Centro di Consegna e Raccolta, ecc.
  • 12. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A QUESITI DIAGNOSTICI Fig. 5 - Market Pricing Intelligence: uno schema di sintesi 1. La Società raccoglie, analizza e conserva le informazioni relative alle Politiche di Pricing dei propri competitor di riferimento? …. ........... 3. Per definire i Prezzi, si raccolgono opinioni e feedback dai Clienti Finali in termini di Valore vs Prezzo percepito? …. ........... 8. Si effettuano dei test di mercato per validare opportune Strategie o opportunità di Pricing? PROCESSO DI ASSESSMENT CON CHI EFFETTUARLO Con il top management della Società target, in particolare: • Sales leader • Marketing/Product management • CFO • COO PRINCIPALI OBIETTIVI QUALI EFFETTI Valutare la sistematicità e la precisione con cui la Società target raccoglie e utilizza informazioni di Mercato per prendere decisioni consapevoli e documentate in termini di Pricing. E’ possibile conseguire miglioramenti in termini di Pricing quando la Società non raccoglie e analizza in via sistematica i propri dati di Mercato. Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può rispondere ‘SI’. SIGNIFICATIVE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO MODESTE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO SCARSE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO 7 - 8 RISPOSTE CON ‘SI’ 4 - 6 RISPOSTE CON ‘SI’ 0 - 3 RISPOSTE CON ‘SI’ Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +1% (annualizzato) del fatturato della Società Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +0,5% (annualizzato) del fatturato della Società Nessun adjustment 4. Price Performance Measurement La quarta componente consiste nella valutazione di come la Società target misura le proprie performance in termini di Pricing e di come documenta e monito- ra gli impatti di tali Politiche all’interno e all’esterno dell’organizzazione. Il primo passo consiste nel dotarsi di un’opportuna metrica-chiave, ad esempio la Price Realization, per misurare la validità delle Proprie Poli- tiche di Prezzo e la capacità, dell’impresa, di estrarre Valore dai propri Clienti. 11
  • 13. QUESITI DIAGNOSTICI Fig. 6 - Transactional Pricing Management: uno schema di sintesi 1. I Costi diretti ed indiretti vengono accuratamente attribuiti e tracciati per Scheda/Anagrafica Cliente? …. ........... 3. Gli sconti applicati ai Clienti sono letti in funzione della loro profittabilità? …. ........... 7. Si utilizzano specifiche metodologie di Pricing analitico per valutare opportunità di crescita del fatturato? PROCESSO DI ASSESSMENT CON CHI EFFETTUARLO Con il top management della Società target, in particolare: • Sales leader • IT management team • CFO PRINCIPALI OBIETTIVI QUALI EFFETTI Risalire e considerare tutti gli elementi e le voci di costo per ciascuna transazione al fine di stima- re accuratamente i margini netti ed i profitti corrispondenti per ciascun utile livello di aggregazio- ne (linea di Prodotto, livello di Servizio erogato, area geografica, segmento di Clientela, ecc.). Può essere utile esaminare e valutare l’approccio cost-to-serve della Società, se presente. E’ possibile stimare opportunità di miglioramento complessivo in termini di Transaction Mana- gement Assessment contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può rispondere ‘SI’. SIGNIFICATIVE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO MODESTE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO SCARSE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO 6 - 7 RISPOSTE CON ‘SI’ 3 - 5 RISPOSTE CON ‘SI’ 0 - 2 RISPOSTE CON ‘SI’ Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +1,5% (annualizzato) del fatturato della Società Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +0,75% (annualizzato) del fatturato della Società Nessun adjustment Ciò è importante per più di una ragione: • Perché raramente si riesce a prestare attenzione a ciò che non si misura (o non si riesce a misu- rare!), • Perché l’adozione di questo parametro di misu- ra permette una più agevole individuazione delle opportunità di miglioramento in termini di Profit- to ed estrazione di Valore conseguibili, • Infine, perché si tratta di una misura in grado di identificare il ‘trasferimento’ di Valore ai Clienti da parte dell’impresa. 12
  • 14. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A Infatti, i miglioramenti o i peggioramenti di tale parametro possono essere interpretati come un ‘riflesso’ del Valore percepito dai Clienti/Segmenti di Clientela che acquistano i Prodotti e i Servizi dell’impresa. Ecco, di seguito, come eseguire anche questo as- sessment (Fig. 7). 5. Pricing Organizational Alignment L’ultima componente della Strategic Pricing Capability della target esamina e valuta il grado con cui la ge- stione e l’implementazione di opportune Politiche di Pricing permea l’operatività quotidiana dell’impresa. Nelle realtà in cui tali Politiche sono davvero effica- ci, l’accurata definizione dei Prezzi fa parte del DNA dell’impresa e costituisce una guida per l’intera strut- tura d’impresa: dai programmi commerciali di forma- zione dei team, alla formulazione di incentivi, per arri- vare poi al ‘regime’ di stesura del reporting finanziario e al processo di sviluppo di Prodotti/Servizi. Ciò nasce dalla convinzione che, se si vuol puntare ad un miglioramento significativo e sostenibile delle pro- prie Politiche e Strategie di Pricing nei confronti dei propri Clienti e dei Mercati in cui si opera, è indispen- sabile raggiungere un allineamento organizzativo e sostanziale tra le diverse aree e funzioni di business. Per fare questo è indispensabile: • Una focalizzazione top-to- bottom all’interno dell’im- presa che coinvolga le funzio- ni Vendite, Marketing, Finance, Customer Service e Ricerca & Sviluppo in un impegno continuo rivol- to alla Price Realization, • Un’accurata comprensione e valutazione dell’at- tuale livello di sofisticazione delle proprie Politi- che di Pricing per determinare come e quanto un perfezionamento della loro implementazione pos- sa influire sulla valutazione complessiva dell’im- presa. Di seguito (Fig. 8) lo schema-guida di sintesi per con- durre adeguatamente l’assessment. Strategic Pricing Capability Assessment: l’utilità di aggregare le 5 componenti nella negoziazione del Prezzo d’acquisto della target Come abbiamo visto, ognuna delle 5 fasi di assessment delle Pricing Capability della Società target potrà generare potenziali ‘aggiustamenti’ alla valutazione complessiva dell’impresa effettuata in sede di due di- ligence. La sommatoria di questi adjustment, a conclusione dell’intero processo di valutazione, arriverà a costitui- re un Premium Price da sommare alla tradizionale Cash Flow Valuation (Fig. 9). Ma qual è l’utilità di tutto ciò? Determinati gli adjustment alla valutazione dell’im- presa, i vantaggi di quest’approc- cio andranno letti secondo due diverse prospettive: quella dell’ac- quirente (buyer) e quella del ven- ditore (target). Il primo, come illustrato nell’e- sempio, avrà a disposizione fino ad un +10% circa di correttivo alla valutazione della target derivante dalle opportunità conseguibili dall’impresa stessa migliorando l’efficacia delle proprie Strategie di Pricing. Una prima strada per utilizzare questo ‘vantaggio’ è quella di correggere al rialzo la valutazione effettua- ta e, dunque, proporre alla target, se necessario, un Prezzo d’acquisto più alto. Le ultime componenti del Processo hanno l’obiettivo di valutare la validità delle Politiche di Prezzo della target e quanto tali Politiche permeano l’operatività quotidiana dell’impresa 13
  • 15. QUESITI DIAGNOSTICI Fig. 7 - Price Performance Measurement: uno schema di sintesi 1. Le metriche di Price Performance utilizzate sono documentate e riportate nel reporting standard aziendale? …. ........... 3. L’impatto dei Prezzi sui cambiamenti dei Margini è facilmente rilevabile nelle Relazioni Finanziarie? …. ........... 7. Nel budget annuale o Piano operativo si prevedono o quantificano miglioramenti target in termini di metriche di misura delle Price Performance? PROCESSO DI ASSESSMENT CON CHI EFFETTUARLO Con il top management della Società target, in particolare: • Sales leader • Marketing/Product management • IT management team • CFO • COO PRINCIPALI OBIETTIVI QUALI EFFETTI Appurare la validità, la presenza in azienda e l’utilizzo di metriche e materiale informativo periodico che documenti le Politiche di Pricing e la capacità dell’impresa di estrarre Valore dai propri Clienti. Può essere utile esaminare i report interni presenti (es. Schede Prodotto/Cliente, Stime di Churn, ecc.). Focalizzare l’attenzione sul posizionamento della target nei confronti della concorrenza e sulla sua efficacia nell’erogare Valore ai propri Clienti e nel negoziare variazioni di Prezzo. Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può rispondere ‘SI’. SIGNIFICATIVE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO MODESTE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO SCARSE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO 6 - 7 RISPOSTE CON ‘SI’ 4 - 5 RISPOSTE CON ‘SI’ 0 - 3 RISPOSTE CON ‘SI’ Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +2,5% (annualizzato) del fatturato della Società Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +1% (annualizzato) del fatturato della Società Si potrà ipotizzare un discount di -1% sul Valore d’impre- sa expected della Società (con particolare riferimento a quei business in cui è di grande importanza la gestione del ciclo di vita del Cliente) 14 Perseguire questa strategia può essere efficace in due diverse condizioni: 1. Se si presume che altri potenziali acquirenti non abbiano condotto un analogo processo di asses- sment delle opportunità ‘in pancia’ alla target di perfezionare le proprie competenze in termini di Pricing. Se così fosse, un’offerta più alta consentirebbe di concludere facilmente, e alla prima ripresa, la fase di trattativa e negoziazione. 2. Quando l’acquirente ritiene che, da parte della target, non vi siano acquirenti favoriti o preferiti.
  • 16. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A QUESITI DIAGNOSTICI 15 Fig. 8 - Pricing Organizational Alignment: uno schema di sintesi 1. All’interno dell’organizzazione c’è un presidio organizzativo/funzione dedicata che si occu- pa di Politiche e Strategie di Pricing? …. ........... 3. Tra gli obiettivi alla base del Piano di Compensation della forzavendita c’è uno specifico Pricing-target da realizzare/componente di margine predefinito? …. ........... 8. C’è una comunicazione regolare, veicolata all’interno dell’organizzazione, che riguarda le performance conseguite in termini di Pricing? PROCESSO DI ASSESSMENT CON CHI EFFETTUARLO Con il top management della Società target, in particolare: • Sales leader • Marketing/Product management • CFO • COO PRINCIPALI OBIETTIVI QUALI EFFETTI Valutare il grado con cui la gestione e l’implementazione di opportune Politiche di Pricing permea l’operatività quotidiana dell’impresa. Può essere utile effettuare una revisione della documentazione presente all’interno dell’impresa per ciò che riguarda la funzione/presidio di Pricing (se presente) o la presenza di ruoli di responsabilità su queste tematiche. Conseguire opportunità di miglioramento all’interno della target in termini di allineamento orga- nizzativo, completezza e implementazione di adeguate Politiche e Strategie di Pricing. Ciò può essere stimato contando il numero di domande (Quesiti Diagnostici) cui la Società può rispondere ‘SI’. SIGNIFICATIVE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO MODESTE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO SCARSE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO 7 - 8 RISPOSTE CON ‘SI’ 4 - 6 RISPOSTE CON ‘SI’ 0 - 3 RISPOSTE CON ‘SI’ Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +1% o +2% (annualizzato) del fatturato della Società Si potrà ipotizzare un adjustment alla valutazione dell’impresa pari ad un +0,5% (annualizzato) del fatturato della Società Nessun adjustment In altre parole, se il buyer si trova in condizioni di pa- rità e sullo stesso livello di altri ipotetici compratori e l’aspettativa è che la target andrà al miglior offerente, allora il Prezzo adjusted potrà essere proposto sin dal- la prima offerta d’acquisto. Un’altra opzione per il buyer è, invece, quella di con- servare e riservare ad una seconda ripresa la carta del Premium Price (differenza tra il Prezzo corretto in virtù di potenziali miglioramenti in termini di Pricing Excellence e Prezzo determinato secondo valutazione tradizionale). In questo caso, il sovrapprezzo potrebbe essere usato:
  • 17. 16 Fig. 9 - L’equazione della Valutazione (e del Premium Price) della target VALUTAZIONE adjusted = VALUTAZIONE tradizionale + PREMIUM PRICE + + + + PREMIUM PRICE Overall Strategic Clarity Adjust Market Pricing Intelligence Adjust Price Performance Measurement Adjust Pricing Organizational Alignment Adjust low high Transactional Pricing Management Adjust -2% +2% 0% +1% -1% +2,5% 0% +2% 0% +1,5% Premium Price Range ( da -3% a 9% ) • Come upside in fase di contrattazione e rialzo, • Per vendere internamente, ai propri azionisti, l’acquisizione senza contemperare il Premium Price nella prima offerta d’acquisto. Questa strategia è consigliata quando la buyer ritiene di essere una dei ‘candidati’ all’acquisizione e la va- lutazione tradizionale effettuata sulla target conduce già ad un Pricing adeguato e che rientra nel range pre- visto dal venditore. Una terza opzione, infine, è quella di utilizzare il diffe- renziale di Prezzo per effettuare delle analisi di sensi- tivity (IRR o NPV, ROI, ecc.) comparando i ritorni attesi
  • 18. Pricing Due Diligence: potenziare il processo di valutazione nelle operazioni di M&A 17 conseguibili imputando un Prezzo d’acquisto derivante da valutazione tradizionale vs un Prezzo d’acquisto Pri- cing adjusted (o porzioni di esso). La buyer potrà, dunque, giocare al rialzo in fase di ne- goziazione solo qualora tale scelta risultasse davvero conveniente. Questo approccio è consigliato quando si prospettano trattative medio-lunghe e a più riprese. In sintesi, dalla prospettiva dell’acquirente, il Premium Price derivante da un Pricing assessment della target: • Può costituire un cusci- netto che amplia il range di Prezzo negoziabile in fase di trattativa e di ac- cordo con la Società da acquisire, • E’ uno dei connotati più salienti della valutazione e non è facilmente derivabile dalla storia finanzia- ria della Società o dai report tradizionali da essa prodotti e, senza un approccio strutturato e siste- matico, non può essere desunto da metodologie di valutazione tradizionali, • Se opportunamente stimato in fase di due dili- gence, rappresenta una leva realmente agibile dal compratore e difficilmente contemplata da potenziali competitor che, pertanto, non avranno a disposizione le medesime intuizioni sulle poten- ziali opportunità di profitto conseguibili dalla So- cietà che intendono acquisire. Diverse, invece, sono le considerazioni da effettuare dalla prospettiva della target. Le Società più esperte condurranno e porteranno a ter- mine le medesime valutazioni relative al proprio per- corso di crescita verso la Pricing Excellence proposte per le Società acquirenti. Tali Società, probabilmente, completeranno questo sforzo prima di dare il via libera alla vendita. In que- sto caso, calcoleranno un Premium Price ‘interno’ e potranno approcciarsi ‘preparati’ alla negoziazione del Prezzo d’acquisto e all’esplicitazione delle prospettive attese di Profitto che le riguardano. Un approccio ancora più efficace sarebbe quello di in- cludere nei propri forecast gli eventuali e potenziali miglioramenti in termini di Sales e Redditività derivan- ti dall’ottimizzazione delle proprie Politiche e Strate- gie di Pricing. In sintesi, profondamente diverso è l’approccio alla stima del Premium Price se a condurre la valutazione è l’ac- quirente o il venditore. Il primo guarderà le Price- opportunity come un genera- tore di possibili Profitti futuri, il secondo come opportunità ‘perse’ (ovvero leve di incre- mento di Ricavi e Margini che non sono state ancora implementate) o come utili informazioni per ridurre le potenziali asimmetrie informative in sede di negozia- zione. Conclusioni Una corretta valutazione d’impresa condotta portando a termine un processo strutturato di Pricing assessment sulla Società target da acquisire potrà fornire, agli at- tori incaricati di effettuare la due diligence, un insie- me di elementi informativi preziosi in sede di stima del Valore potenziale e dei Profitti conseguibili portando a termine l’operazione. L’approccio proposto può, dunque, giocare un ruolo chiave per una corretta valutazione delle sinergie post- acquisizione conseguibili. Ma non solo. A conclusione dell’intero processo di valutazione, la sommatoria di eventuali adjustment costituirà un Pre- mium Price da sommare alla tradizionale Cash Flow Valuation e che può rappresentare un ‘vantaggio’, sia per la Società target che per la buyer, in fase di nego- ziazione del Prezzo d’acquisto. La sommatoria degli adjustment derivanti dalle 5 componenti costituirà un Premium Price sulla tradizionale valutazione d’impresa che potrà essere utilizzato per valutare i Profitti attesi dall’operazione e per negoziare il Prezzo d’acquisto della target
  • 19. 18 CUSTOMER VALUEPEOPLE VALUE SHAREHOLDER VALUECORPORATE VALUE VALUE PRICING Active Value Advisors è una società di consulenza direzionale indipendente che si propone come partner per quelle imprese che necessitano di rafforzare il proprio sistema di governo e per quelle aziende che vogliono intraprendere percorsi di crescita, attraverso soluzioni coerenti con l’obiettivo di Creazione di Valore sostenibile. I professionisti di Active Value Advisors hanno un’esperienza pluriennale nell’assistere i principali gruppi quotati italiani nello sviluppo di Piani Industriali, nella definizione di azio- ni tese a migliorare la performance di Creazione di Valore e nell’attività di assistenza al processo di cambiamento che le dinamiche competitive e le opportunità di mercato richie- dono. Nello svolgimento dei mandati assegnati viene utilizzato un unico linguaggio professionale che si declina in servizi afferenti a tematiche di gestione diverse: lo Shareholder Value, il Customer Value, il People Value, il Corporate Value. Ciascun centro di competenza risponde ad una dimensione gestionale fondamentale, l’Azio- nista, il Cliente, le Risorse Interne, il Valore degli Asset. Grazie alla partnership con Strategic Pricing Management Group (SPMG Group), società internazionale leader nell’area del Pricing Strategico, Active Value Advisors ha arricchito le proprie competenze e metodologie professionali con modelli e strumenti innovativi di Value Pricing.
  • 20. Active Value Advisors. T +39 02 36697100 F +39 02 36697101 E info@activevalue.eu I www.activevalue.eu Know How_ Series