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A te piacerebbe un mondo così?
A te piacerebbe un mondo così?
SÌ NO
SÌ NO
Disegna un temporale, incolla i lampi che trovi
in fondo al quaderno e colora la pagina con tanto nero.
Allora dobbiamo rassegnarci?
O si fa la guerra o si lascia
che gli altri ci pestino i piedi?
NO! Vieni con me,
ti faccio vedere
una cosa!
io adoro la lotta e la guerra!
è normale che sulla terra
siamo tutti contro tutti!
bisogna pur essere i più forti
e vincere sugli altri!
Io la rabbia la odio,
vorrei un mondo senza
più rabbia!
Sì va bene… Anche a me piaceva
tanto… ma siccome non sono mai
arrabbiata, te lo lascio.
A me piace così tanto il tuo
cane che te lo prendo, grazie!
BUUUHUUUUU…
BAU!
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Incolla la parola giusta
sotto ogni scenetta.
Colora come vuoi tu
le lettere di questa frase:
Cosa preferisci? LA VIOLENZA LA RABBIA
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La rabbia è un’energia che nasce
all’interno del nostro corpo.
Serve a definirci, a indicare i nostri limiti,
ciò che ci piace e ciò che non ci piace,
ciò che ci ferisce e come invece vorremmo
che gli altri si comportassero con noi.
La violenza è quando si ferisce l’altro,
gli si fa del male. È quando si vuole
costringere una persona invece di provare
a capirla e a farci capire da lei.
Sono il professor Rabbiosus,
studio la rabbia da più di 130 anni!
Osserva le due scenette qui sotto
e indovina quale rappresenta
la rabbia e quale la violenza.
CRETINO!
FACCIA DA
COYOTE!
Mi arrabbio se prendi
un libro in camera
mia senza chiedermi
il permesso!
Avevamo
stabilito questa
regola!
John DuckDOLLY
la papera
no alla
sì alla
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Un amico ti strappa un gioco dalle mani; glielo riprendi
in modo brusco; lui te lo strappa di nuovo e ti spinge,
tu gli dai una botta in testa, lui ti tira i capelli...
Disegna i faccioni che vi ritrovate alla fine della lotta!
Collega le frasi che non vuoi sentire alla pattumiera
e quelle che invece puoi sentire allo scatolone della rabbia.
SEI CATTIVO/A.SEI SCARSO/A!
NON MI PIACE QUANDO
MI URLI CONTRO.
VORREI CHE TU
CAPISSI CHE MI HAI
FATTO MALE.
L’HAI FATTO APPOSTA
PER DARMI FASTIDIO,
SEI SENZA CUORE!
MI ARRABBIO QUANDO
DISTRUGGI LE MIE
COSTRUZIONI!
SONO ARRABBIATO/A
PERCHÉ TOCCAVA A ME.
NON TI VOGLIO
PIÙ BENE! NON VOGLIO
PIÙ VEDERTI.
NON SEI PIÙ
MIO/A AMICO/A!
... alcune possono ferire
come pugni; altre dicono
cosa proviamo o cosa
vogliamo.
RABBIA
Le parole ci servono
per esprimere la nostra
rabbia in modo accettabile.
Ma non è sempre facile
trovare le parole giuste...
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A volte diciamo parole
che feriscono, come
« non ti voglio più bene,
sei cattivo/a », anche a persone
che amiamo. Quando ce ne rendiamo
conto, possiamo chiedere scusa
ed esprimere ciò che proviamo
veramente.
Nella pagina accanto
c’è un messaggio segreto.
Per decifrarlo, metti il libro
di fronte a uno specchio.
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Ritaglia la pagina a destra.
Chiedi a un adulto di incidere
due fessure verticali con un taglierino
seguendo le linee tratteggiate.
Infila la striscia con la nuvola
nelle due fessure e incolla
le due estremità insieme.
Il tuo ascensore è pronto!
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La rabbia si legge sul viso
e nella parte alta del corpo.
viso rosso
e caldo
guance
morbide
mandibola stretta
e protesa in avanti
pugni chiusibraccia tese
corpo rigido
capelli soffici
sopracciglia aggrottate
cuore che batte
all’impazzata
stivali da
equitazione
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Incolla un adesivo nei punti
in cui riconosci un segno di rabbia.
Cerchia l’animale che ti somiglia di più
quando sei arrabbiato/a.
Insomma!
7. Nella vita bisogna fare delle scelte,
sentirsi liberi di decidere per se stessi:
scegliere i vestiti da indossare, il libro
da leggere, come decorare la propria
camera... E più si cresce...
... più le scelte si fanno difficili!
Quando qualcuno si sente costretto
a far qualcosa prova rabbia:
è un sentimento naturale e universale!
Scegli lo strumento che potrebbe aiutare Leila.
Per farlo, compi queste 3 azioni e cerchia la più adatta.
IL LOMBRICO
Sdraiati e striscia con
le braccia lungo il corpo.
IL LEONE
Fai una smorfia,
spalanca la bocca
e caccia fuori la lingua
più che puoi; poi ruggisci
e fai come se tirassi
fuori gli artigli.
LO STRUZZO
Scava un buco nella terra
e infilaci dentro la testa.
Agli esseri umani non piace ricevere
ordini! Il leone ti aiuta a ricordarlo,
a tornare in te e dire ai tuoi genitori
che hai bisogno di poter scegliere.
Leila, togli subito
quella gonna!
ti ho detto di metterti
dei pantaloni per
andare al parco!
Leila è triste, invece dovrebbe
provare rabbia contro suo papà.
Piange perché ha perso
la sua rabbia.
Ha bisogno di ritrovarla
per imparare a esprimere
i suoi gusti e la sua identità
durante tutta la sua vita.
Riesci a scovare la sua rabbia
nascosta in questa scena?
8. Cosa provi? Indica una di queste reazioni:
Se immagino tutti
quei bambini in sala
che stanno vedendo
il film che aspettavo
da 6 mesi... sono così...
triste.
Una gioia immensa!
Rido, il mio cuore
batte felice, saltello
di qua e di là.
NO! NON È POSSIBILE!
Mi sento frustrato/a,
sono arrabbiato/a!
Non è giusto! Il mio cuore
batte all’impazzata,
ho le orecchie calde,
i pugni stretti, la
mandibola in avanti.
Ebbene sì! Siamo arrabbiati quando
sperimentiamo una frustrazione,
cioè quando non possiamo avere
ciò che vogliamo.
La tristezza è l’accettazione.
Ma in un primo tempo
rifiutiamo la situazione:
è questa la rabbia!
Sono mesi che aspetti l’uscita al cinema del seguito del tuo film
preferito. Arrivi in cassa e scopri che non ci sono più posti!
Disegna te stesso/a con un amico.
SPIACENTE.
e il baffo azzurro
TARIFFE
GRATISPER I NEONATI