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CORSO DI SPECIALIZZAZIONE
per insegnanti di supporto nella didattica delle scienze nella
scuola primaria
PROGETTO
rivolto ai docenti di scuola primaria d.d. di Vinovo
TUTTO IL PESO DELLA GRAVITA’ E GUARDA CHE SUONO!!
“Adolescenti e bambini apprendono assieme alcuni argomenti della fisica attraverso un
percorso parallelo, ma diverso nelle difficoltà e nei compiti da svolgere”.
Quadro di riferimento e motivazioni
1.1. contesto sociale e pedagogico
Il progetto è inserito nel P.O.F. nell’ambito dei rapporti con il territorio e degli interventi all’educazione
scientifica. L’istituto è andato costruendo, negli anni una rete di rapporti con le scuole medie ed
elementari del territorio, ospitando studenti in attività di laboratori ponte sino ad individuare quest’anno
una figura obbiettivo in tale area. Inoltre l’istituto si occupa della formazione del personale insegnante
nell’ambito della rete del territorio ed è centro C.S.A.S.
In particolare la sperimentazione ha coinvolto nelle superiori le due classi seconde E e B del biennio Itis
ed un gruppo di studenti del corso A dell’istituto che si sono resi disponibili per gli incontri extrascolastici
pomeridiani. Nelle elementari la sperimentazione ha coinvolto 6 classi seconde e 6 classi terze e partirà
dalla seconda metà di febbraio per un numero di circa 6-8 unità didattiche di circa 2 ore settimamali .
L’istituto tecnico industriale J.C. Maxwell è sito a Nichelino ed è una scuola superiore specializzata
nell’insegnamento tecnico scientifico con indirizzi: telecomunicazioni–elettronica, informatica industriale e
liceo scientifico tecnologico. Nata nel settembre ’92, ma presente già dall’85 come sezione staccata
dell’itis Bodoni di Torino, si è consolidata come realtà dinamica, pronta a cogliere i variegati mutamenti
della società e a sperimentare nuove strategie e tecniche di adattamento ad essi.
Nichelino, già piccolo centro della cintura torinese, trasformatosi successivamente in città dormitorio per
gli immigrati richiamati dalla FIAT negli anni del boom economico, è ora una città di circa 50.000 abitanti
che sta uscendo, grazie agli sforzi congiunti dell’amministrazione e delle scuole del territorio, dal
difficilissimo periodo postindustriale, che ha portato con sé, oltre ad altissimi tassi di disoccupazione,
notevoli problematiche sociali e frequenti casi di devianza. La popolazione presenta, tuttora, un tasso di
scolarizzazione non elevato che fa da humus ai falsi miti quali la cultura del denaro, inteso come unico
mezzo di soddisfazione di tutti i bisogni. Obiettivo primario dell’itis Maxwell è, perciò, esperire ogni
strategia atta a indurre nei giovani la conoscenza ed il bisogno della vera cultura.
I punti di forza della pratica sono stati:
* l'utilizzo di una modalità didattica di tipo sperimentale ed operativa che ha stimolato la curiosità e la
motivazione degli adolescenti rispetto ai fenomeni scientifici
* la necessità di costruire oggetti per spiegare le esperienze ai bambini, ha permesso di integrare
l'attività manuale con quella intellettiva degli adolescenti.
* la possibilità, per i docenti, di ideare e realizzare nuovi itinerari didattici effettuando una
sperimentazione su quelle che sono le tappe evolutive e di comprensione dei fenomeni scientifici per i
bambini e per gli adolescenti .
* Il punto di debolezza della pratica è stato la scarsa autonomia nello studio e la partecipazione non
responsabile nel gruppo per alcuni studenti.
1.2 Il problema o i problemi che hanno motivato la progettazione dell’esperienza.
Il progetto nasce dall’esigenza di motivare gli studenti nel biennio ITIS nell’ambito dell’insegnamento
nell’area delle scientifica. Gli adolescenti e bambini affronteranno un percorso parallelo ma di livello
ovviamente differente
Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto.
I temi sono stati presentati secondo due percorsi modulari che hanno riguardato i fenomeni
dell’acustica, della gravità.
- Per rendere più interessante l’acquisizione di principi scientifici legati a questi fenomeni sono stati
realizzati all’occorrenza, nuovi oggetti didattici (urloscopio, chitarra scoppiata , il pesa-massi) atti a
integrare dotazione di laboratorio. Questi ultimi sono strettamente collegati alla realtà osservata
quotidianamente e normalmente vissuta come semplice gioco da parte dei bambini.
- Nel settore dell’acustica il percorso e l’attività è stata realizzata con l’attenzione di mettere in “gioco”
non solo il senso dell’udito ma anche quello della vista e del tatto. Ciò consentirà di trattare l’argomento
acustico anche con un bambino audioleso. Inoltre si è approfondita la formazione degli insegnanti delle
scuole elementari con un apposito corso di formazione. Ciò ha permesso loro di preparare i bambini. sui
concetti elementari legati all’acustica.
- Questo tipo di progetto ha risposto inoltre alle richieste di aggiornamento e approfondimento
nell’ambito della scienza per gli insegnanti di Vinovo con cui si è già collaborato gli scorsi anni sul
percorso delle forze.
Inoltre ha permesso di collaborare con altri enti per la realizzazione di mostra in ambito scientifico, come
già avvenuto in passato e nel mese di ottobre di quest’anno con la provincia di Torino e dello Science
Center nella mostra itinerante “Il bello della scoperta”.
TABELLA _ACUSTICA
COMPETENZE di fascia bassa
CONOSCITIVE
LINGUISTICO -
COMUNICATIVE 1. OPERATIVE 2. METODO-
LOGIGHE
PERSONALI
Saper:
-individuare i suoni ed i rumori che ci
circondano
- distinguere e classificare i s/r
-analizzare la natura del suono:
1.come si produce
2. come si propaga
3. perché percepiamo
i suoni.
- Riconoscere il suono come prodotto di
vibrazioni di un corpo:
- individuare e riconoscere vibrazioni
visibili e non;
- Cogliere che il suono necessita di un
mezzo per esser trasmesso (gas , liquidi e
corpi solidi);
-cogliere che la velocità del suono
dipende dal mezzo di trasmissione (più
elevata nei solidi, un po’ meno nei liquidi
e meno ancora nei gas);
- Riconoscere l'origine di un suono.
–Conoscere le modalità di propagazione
del suono nell' aria, nei liquidi, nei solidi
Saper:
-descrivere il tipo di suono
prodotta dalla vibrazione : cupo ,
acuto, regolare, prolungato…….,
- rappresentare graficamente onde
sonore ( palpate, viste e sentite );
- descrivere il fenomeno osservato e
sperimentato
-Comunicare con linguaggi diversi
semplici esperienze di gruppo
-Comunicare con le insegnanti e
con i compagni, ponendo domande,
esprimendo osservazioni sulle
esperienze vissute nella e fuori dalla
scuola.
-Utilizzare gradualmente una
terminologia specifica
-Formulare ipotesi
-Apportare contributi alle discussioni
di gruppo
Saper:
-Utilizzare semplici
strumenti
-Eseguire
rappresenta-zioni
grafiche dei fenomeni
osservati
Saper
-Orientare la curiosità
per scoprire e
conoscere;
- osservare con uno
scopo, problematizzare
e porre domande utili;
-formulare ipotesi;
- Individuare i modi di
procedere;
-verificare le idee e le
ipotesi.
Saper:
-ascoltare per tempi
sufficientemente adeguati i discorsi
di coetanei ed adulti;
- Portare a termine n compito
assegnato;
- Rispettare i tempi stabiliti.
- organizzarsi per svolgere un
compito assegnato;
- rendersi conto della necessità di
chiedere chiarimenti o esporre
dubbi;
-Relazionare con gli altri;
- partecipare ad esperienze pratiche
- Partecipare alle discussioni in
modo pertinente.
- ascoltare il punto di vista degli altri
in una discussione
Percorso e passi di sviluppo del processo
 Formazione iniziale degli insegnanti della scuola elementare a cura dei docenti della scuole superiore
TABELLA_GRAVITA’
COMPETENZE di fascia bassa
CONOSCITIVE
LINGUISTICO -
COMUNICATIVE 3. OPERATIVE 4. METODO-
LOGIGHE
PERSONALI
Saper:
- individuare oggetti e sistemi in movimento.
- riconoscere la legge che governa il moto dei
pianeti nel sistema solare
- scoprire la causa del moto di caduta dei
corpi.
- distinguere il moto di caduta a seconda del
mezzo ( aria - acqua – e nel vuoto) e della
forma ( estesa ed accartocciata)
- spiegare il motivo per cui una bottiglia forata
in caduta libera smette di zampillare.
- Riconoscere l’origine del proprio peso come
l’azione che la massa del pianeta Terra
esercita sul nostro corpo.
- riconoscere nella deformazione di una molla
l’effetto del peso applicato.
- individuare e riconoscere attraverso “
software di simulazione ” che in nostro peso
cambia a seconda del pianeta.
- individuare nella forza centripeta la causa che
consente ai corpi di stare su una traiettoria
curva.
- cogliere nella massa l’origine o la sorgente
del campo di gravità .
- individuare nel valore dell’ accelerazione di
gravità la grandezza fisica che caratterizza il
moto dei corpi in corrispondenza di pianeti di
massa differente.
- Riconoscere il funzionamento di un
cannoncino a molla.
Saper:
-descrivere i tipo moto: rettilineo
uniforme, di caduta libera.
- descrivere le forze in gioco nel
sistema ed il loro modo di agire.
- rappresentare graficamente i
diversi moti.
- descrivere il fenomeno osservato
e sperimentato.
- descrivere la traiettoria seguita
dallo zampillo di una pistola ad
acqua.
-Comunicare con linguaggi diversi
semplici esperienze di gruppo
-Comunicare con le insegnanti e
con i compagni, ponendo
domande, esprimendo
osservazioni sulle
esperienze vissute nella e fuori
dalla scuola.
-Utilizzare gradualmente una
terminologia specifica
-Formulare ipotesi
-Apportare contributi alle
discussioni di gruppo
Saper:
-Utilizzare semplici
strumenti
- realizzare a coppie,
un gioco che simuli un
equilibrio dinamico tra
forze
-Eseguire
rappresentazioni
grafiche dei fenomeni
osservati
- Costruire un
modellino che evidenzi
l’azione della forza
centripeta
- costruire un
“bilancia” a molla
pesapersone
- costruire il “telo-
campo”
Saper
-Orientare la
curiosità per
scoprire e
conoscere;
- osservare con uno
scopo,
problematizzare e
porre domande
utili;
-formulare ipotesi;
- Individuare i modi
di procedere;
-verificare le idee e
le ipotesi.
.
Saper:
-ascoltare per tempi
sufficientemente adeguati i discorsi
di coetanei ed adulti;
- Portare a termine n compito
assegnato;
- Rispettare i tempi stabiliti.
- organizzarsi per svolgere un
compito assegnato;
- rendersi conto della necessità di
chiedere chiarimenti o esporre
dubbi;
-Relazionare con gli altri;
- partecipare ad esperienze
pratiche
- Partecipare alle discussioni in
modo pertinente.
- ascoltare il punto di vista degli
altri in una discussione
 Incontro tra insegnanti dei due ordini di scuole per progettare le unità didattiche e l’esperienze da
simulare.
 Incontri di itinere tra i coordinatori gli insegnanti e tra i due ordini di scuola in ambito della
commissione scientifica per verificare l’avanzamento e l’aggiornamento del progetto
 Svolgimento parallelo ma di diverso livello del percorso nelle classi terze elementari e 3 sezioni dalle
seconde ITIS.
 Incontri di approfondimento extrascolastico per:
- Istruzione dei ragazzi tutor.
- Costruzione di specifici oggetti sperimentali vicino alla realtà quotidiana e nel contempo significativi
negli esperimenti di laboratorio.
- Sistematizzazione della documentazione cartacea e digitale video audio nel laboratorio di Fisica e
Metrologia.
 Percorso da effettuare nelle giornate di laboratorio al Maxwell
Svolgimento di n° 6 incontri Vinovo con gli studenti tutor, con la supervisione dei docenti presentano ed
insegnano ad utilizzare la strumentazione scientifica e software da loro prodotta agli allievi delle
elementari. Al termine di ciascun incontro ci sarà la condivisione tra grandi e piccoli sui contenuti su cui
si è svolta l’esperienza, evidenziando i punti di forza e di debolezza.
 La realizzazione da parte di una terza elementare un mini laboratorio per piccoli
 Due giornate di mostra conclusiva per tutti i bambini ed i genitori del territorio.
ATTIVITA' di ACUSTICA SPERIMENTATA con le maestre della scuola elementare e
successivamente attuata con i loro bambini
o Piccoli esperimenti che permettono di visualizzare (percepire con gli occhi) le vibrazioni nell'aria e
nell'acqua:
o Pizzicare un elastico teso su una scatola di cartone;
o Pizzicare le corde di una chitarra;
o Percuotere un righello di plastica fermato da un lato e sporgente dall'altro un po' meno della
metà;
o Percuotere un manico di "ammazza-mosche" fermato da un lato e sporgente dall'altro un po'
meno della metà;
o Percuotere un tamburello di pelle con del riso disposto sopra;
o Percuotere un diapason ed immergerlo in un contenitore con acqua.
o Piccoli esperimenti che producono vibrazioni udibili ma non visibili (rilevabili però con il tatto)
nell'aria e nei solidi:
o Sentire le vibrazioni prodotte da una sveglia appoggiata su un tavolo e coperta da un barattolo,
appoggiando
"l’ orecchio sulla sua superficie;
o Sentire le vibrazioni prodotte dal battito dei piedi, appoggiando l'orecchio sul pavimento
o Sentire le vibrazioni prodotte dal battito delle mani su un tavolo, appoggiando l'orecchio sulla sua
superficie;
o Sentire le vibrazioni prodotte da un coperchio d'acciaio percosso da un battente di legno;
o Sentire le vibrazioni prodotte da un diapason percosso da un battente di metallo;
o Sentire le vibrazioni prodotte soffiando in un tubo e in un flauto
PERCORSO DEL 1° INCONTRO degli studenti istruttori con classi 3 delle scuola elementare
1. Come percepisco il suono
Schede relative ai vari suoni e rumori che si percepiscono (alto, basso, acuto…..) Tabella dei suoni e dei
rumori. L’elastico con scatola grande e scatola piccola . Rilevatore di suoni (Casseruola con foglio di
plastica, cucchiaio di legno e chicchi di riso); Bicchieri vuoti e pieni : l’altezza del suono
2. Cosa succede senza aria? (far squillare il telefonino in una campana per vuoto)
3. La propagazione del suono: Nei liquidi, nell’aria, nei solidi; Il telefono col filo
4. Origine del suono: le vibrazioni Molle, Diapason, lamina, riso sul tamburo
5. Ascolto e visualizzazione della caduta della goccia di acqua in una bacinella .
Lo strumento per lo studio delle onde : l’ondoscopio
PERCORSO DEL 2° INCONTRO degli studenti istruttori con classi 3 delle scuola elementare
6. Rilevatore sonoro : “ URLOSCOPIO”
7. L’onda sonora vista al monitor dell’oscilloscopio , L’oscillazione di un diapason a 440Hz
8. Molle e catenelle: Il suono trasporta energia tramite la compressione e rarefazione delle molecole
d’aria;
9. La chitarra ed il violino Organo con le bottiglie: bottiglie vuote e piene: l’altezza del suono.
10. Strumenti musicali; Canne d’organo e sirene
PERCORSO SULLA GRAVITA' degli studenti istruttori con classi 5 delle scuola elementare
1) Esperienze con l’ elioplanetario. Tutto si muove.
2) Dinamometro terrestre e lunare: Scoprire l’origine del proprio peso. Esperienze di caduta di
uguali fogli di forma estesa ed accartocciata. Cadere nel vuoto: Tubo di Newton e bottiglie forate.
3) Modellino esplicativo della legge di gravitazione universale (costruzione dell’oggetto con
materiale povero: bicchierino, spago, anelli, cannuccia di una biro). L’utilizzo servirà ad evidenziare che
due corpi si attraggono reciprocamente con una forza che dipende dalla loro massa e dalla loro distanza.
4) (Esperienza con il telo elastico teso) Ogni massa è sorgente di campo
Calcolo dell’accelerazione di gravità con il pendolo
5) Vincere la gravità: Razzo a molle ( dal lancio di un corpo al viaggio spaziale)
Metodi di insegnamento/apprendimento
Per la realizzazione di questo progetto si è partiti dal presupposto che sia possibile, da parte di docenti di
ordini diversi di scuola, lavorare su percorsi paralleli per poi confrontarsi.
Si è portati i ragazzi delle superiori nelle condizione di “imparare qualcosa perché dovevano insegnarla a
qualcun altro” e alla necessità di confrontarsi sull’uso corretto del linguaggio scientifico per capirsi sui
contenuti della scienza, attraverso una situazione di “lavoro-gioco sperimentale”
Per la preparazione degli studenti si sono considerati i presupposti teorici-pedagogici relativi alla zona di
sviluppo prossimale di Vygostskij e cioè creare una impalcatura di sostegno,”scaffolding”, tale da poter
rimettere in moto e stimolare l’apprendimento.
Il ponte si è realizzato affidando a gruppi di due o tre ragazzi la consegna relativa alla preparazione ed
esposizione di un mini-tema del percorso complessivo, da realizzare con un linguaggio semplice e con
l’uso di un oggetto o strumento sperimentale, supportati da schede ed informazioni in larga misura
tratte da internet. Nella costruzione degli oggetti vi era la cooperazione dell’assistente e dell’aiutante
tecnico.
I presupposti teorici scritti in una relazione possibilmente in forma digitale, venivano discussi in classe,
dove un esponente del gruppo esponeva ad un altro gruppo con funzioni di “ ascoltatori silenziosi e
valutatori “ il lavoro effettuato, ricevendone alla fine il feedback.
Il ruolo dell’insegnante era quello di fornire il materiale e le schede di supporto iniziale, controllare ,
affiancare, stimolare la discussione in modo attento ma non invadente.
In itinere si registrava l’operato del singolo allievo all’interno di un gruppo mediante l’osservazione
sistematica dei processi comunicativi, incentivando con valutazioni positive coloro che mettevano in atto
un processo di cooperazione volto al raggiungimento di un obiettivo, ad esempio, la redazione di un buon
elaborato, l’ideazione in modo autonomo di una buona esperienza o di un gioco virtuale-sperimentale
multimediale e penalizzava coloro che mettevano in atto comportamenti inadeguati, comunicando ai
genitori la situazione in essere. Sulla base delle informazioni raccolte nella precedente sessione di
osservazione si sono smontati i gruppi, ricomposti dei nuovi, e si è continuato a registrare se la
partecipazione dei singoli alle attività di gruppo era incrementata oppure no
Tale strategia è stata accompagnata dall’adozione della tecnica del problem solving guidato: rilevando il
numero e la qualità dei suggerimenti che l’insegnante doveva dare, per consentire all’allievo di portare a
termine un dato compito, si aveva così un indicatore dell’assimilazione di competenze da parte
dell’allievo, della natura delle sue carenze e degli interventi correttivi da mettere in atto, secondo una
modalità detta dynamic assessment. Questa strategia ha consentito anche di valutare l’efficienza del
processo di apprendimento, oltre che del prodotto: un allievo che imparava in modo più efficiente aveva
bisogno di meno assistenza. Quando si registravano carenze diffuse e una situazione dispersiva si
agiva con l’intera classe con lezioni frontali e discussioni collettive pretendendo il massimo ordine e
disciplina ed in casi estremi allontanando il singolo disturbatore. Ciò veniva utilizzato anche per dare un
assetto sistematico all’intervento.
La finalità ultima è consistita nella realizzazzione ogni due o tre studenti di mini tappe di lavoro- gioco-
sperimentale, da erogare a i bambini, tali che gli servissero da stimolo per visualizzare e percepire i
fenomeni sonori non solo attraverso il senso dell’udito. Lo studente adolescente ha avuto la possibilità in
questo modo di recuperare le proprie basi spendendosi nella progettazione ed erogazione dell’esperienza,
e si è costruito la propria impalcatura su cui impiantare in modo più solido gli appredimenti successivi.
Per il raggiungimento di tali finalità e l’acquisizione delle relative competenze si è lavorato
contemporaneamente sugli atteggiamenti di personalità degli studenti (avere fiducia in sé,
sicurezza, capacità di porsi obiettivi, iniziativa, responsabilità, perseveranza nell’impegno) e perciò si è
data anche una valutazione “INCORAGGIANTE” nel senso di dare fiducia al ragazzo. Ciò ha fatto
crescere l’autostima, attraverso la percezione di competenza e coinvolgendolo nel processo di ricerca di
soluzioni, lo si ha reso consapevole dell’efficacia delle proprie azioni. Tutto questo gli ha dato
motivazione.
Risorse/strumenti e procedure
RISORSE-UMANE
 Formazione insegnanti scuola elementare 10ore
 1 docente coordinatore dell’attività (12ore)
 Due docenti impegnati in attività di progettazione iniziale di lavoro (12ore)
 1 docente impegnato in verifiche in itinere (adeguamento progetto (8ore)
 3 docenti impegnati attività in orario extra scolastico con allievi che seguiranno l’attività.
(6 ore x 3) 24 ore)
 2 docenti impegnati a guidare l’attività dei ragazzi con bambini per le giornate lab
( 2 incontri di 2 ore per ciascuna delle tre classi terze (12 ore (56ore)
 ed un incontro di 2 ore per 5 classi quinte ( Tot.)
ed una mostra conclusiva a Vinovo. (6 ore) 10 ore
 1 docente per la documentazione e la produzione di materiale multimediale (8ore)
 personale ATA impegnato nei pomeriggi dell’attività extracurricolari 2Ass.tec (20ore )
 10 borse di studio per studenti
Risorse strumentali
- Laboratorio di fisica e metrologia
- materiale necessario alla produzione di apparati scientifici e materiale di consumo
Rrisorse finanziare dal fondo d’istituto
Metodologie di monitoraggio e valutazione (fasi, criteri, strumenti.)
Lo svolgimento del progetto annuale si è svolto secondo le modalità precedentemente descritte.
Gli incontri di peer-education presso l'Itis Maxwell sono stati 2 per le 3 classi terze di 2 ore ciascuno, e cinque con le
classi quinte di Vinovo. Si è svolto un momento finale di giornate di mostra presso la scuola elementare, in
collaborazione con i ragazzi della scuola superiore, che ha coinvolto i bambini delle classi seconde ed alcuni genitori.
La documentazione del percorso ha consento una verifica globale dell'attività e l'attuazione di un momento finale di
coinvolgimento dei bambini sul progetto.
L'attività del progetto è stata documentata attraverso
 La registrazione degli interventi dei bambini e degli adolescenti a seguito del percorso o incontro
effettuato.
 Le produzioni grafiche e le schede predisposte per il percorso.
 Le riprese fotografiche e le videoregistrazioni.
Inoltre l'esperienza di peer-education con i ragazzi della scuola superiore ha consentito di usare un linguaggio più
fruibile ed accattivante di quello tradizionalmente usato dall'insegnante. In tal senso i concetti scientifici "sono passati"
dai ragazzi-istruttori ai bambini in modo semplice e meno accademico.
Le osservazioni sistematiche sono state raccolte attraverso tabelle di rilevazione
La valutazione si è realizzata in tre momenti dell'attività svolta nel laboratorio e nelle classi:
* nella fase iniziale (in cui gli adolescenti osservavano alcuni fenomeni e facevano ipotesi), gli insegnanti, utilizzando
griglie di l'osservazione, hanno verificato:
- interesse e partecipazione
- frequenza e modalità degli interventi
- capacità di descrivere i fenomeni osservati
- capacità di formulare ipotesi e spiegazioni
- capacità di effettuare previsioni
- capacità di stabilire relazioni tra gli elementi osservati
* nella fase intermedia (in cui gli adolescenti organizzavano e sistematizzavano i concetti emersi nella fase iniziale),
gli insegnanti, sulla base delle relazioni e schede sviluppate , hanno verificato:
- capacità di riprodurre graficamente i fenomeni osservati
- capacità di effettuare misurazioni e di registrare i dati in una tabella
- capacità di cogliere relazioni tra le misurazioni per giungere a formulare semplici leggi
- capacità di riconoscere incoerenze o errori tra i valori ottenuti
* nell'ultima fase (in cui gli adolescenti applicavano i concetti appresi per illustrare il percorso preparato ai bambini di
scuola elementare)
Gli insegnanti, sulla base delle attività condotte dagli adolescenti e dei risultati delle schede predisposte e di
questionari, hanno verificato la capacità espositive, di lavora in gruppo. Gli strumenti di valutazione sono stati utilizzati
dagli insegnanti anche per verificare l'andamento delle attività e sono stati adeguati a seconda delle esigenze emerse
in itinere.
Risultati misurati e ricaduta sul resto della didattica
 Si è posto i ragazzi nella condizione di imparare qualcosa perché devono insegnarla a
qualcun altro . Lo scambio di ruoli ( Da discente a docente) , ha invitato all’assunzione
di responsabilità e quindi ad un maggiore impegno nell’apprendimento .
 Si è posto ragazzi e bambini in situazioni di gioco sperimentale e li si è fatti confrontare
sull’uso corretto dei termini scientifici per comprendersi.
 Si è posto gli insegnanti e maestri nella necessità di progettare un percorso comune ma
di livello differente, e ricerca-azione di un linguaggio comune.
 Si è cercato di individuare il punto di partenza delle difficoltà di comprensione degli
adolescenti, nell’apprendimento del metodo scientifico, e da lì si è messo in atto delle
strategie di recupero.
 Si sono sperimentati percorsi che non richiedano il formalismo matematico ma si
basano su esperienze facilmente accessibili, tali da poter essere “spese” con i bambini.
 Si sono confrontate e scambiate le esperienze ed i metodi di lavoro tra scuole di
diverso ordine, in modo da meglio comprendere le tappe di crescita dei ragazzi.
 Si è sviluppata la creatività dei ragazzi, nell’ideare e progettare “ oggetti sperimentali”
vicini alla realtà quotidiana e nel contempo, significativi nell’esperienza di laboratorio.
 Si è valutato i ragazzi in un “contesto ed un ruolo diverso” , cioè in qualità di istruttori
dei bambini, favorendo e riconoscendo le loro abilità relazionali, espositive e di
responsabilità.
RISULTATI OTTENUTI
 Realizzazione di un percorso comune sull’educazione scientifica
 Raggiungimento di competente ed abilità scientifiche e tecnologiche relative alle diverse età dei ragazzi.
 Incremento delle competenze culturali, disciplinari, metodologiche e tecnologiche dei docenti.
 Conoscenza di realtà diverse con cui confrontarsi.
 Utilizzo di sistemi informatici per la comunicazione fra adulti e fra bambini.
 Ricerca della trasferibilità dei percorsi proposti dai gruppi di lavoro.
 Valorizzazione delle diverse intelligenze e culture dei ragazzi.
 I bambini scoprono il mondo che li circonda attraverso il gioco, perciò si è voluta privilegiare l'attività ludica
come forma di intuizione primordiale sulle leggi fisiche che regolano la vita di tutti i giorni. Gli obiettivi, quindi per i
bambini non sono stati quelli di raggiungere e formalizzare le leggi fisiche dell'acustica, ma semplicemente di "porsi
delle domande significative " usando la tecnica del "Problem solving" e di "costruirsi" una mentalità scientifica come
modalità di pensiero.
Valutazione finale dell'esperienza
Gli studenti che hanno partecipato al progetto sono stati tutti promossi alla classe successiva alcuni con una ottima
media, e qualcuno anche se con dei debiti è stato ugualmente promosso, in quanto è stato valutato molto
positivamente il credito ottenuto in qualità di istruttore dal consiglio di classe.
La scheda analitica e le impressioni riportate in un tema finale sulle attività svolte con i bambini indicano chiaramente
una crescita personale degli studenti.
Le risposte ad un questionario e “le lettere” dei bambini indirizzate ai loro compagni istruttori , indicano un alto grado
di coinvolgimento degli stessi. Inoltre dagli incontri finali con le maestre è' emerso che, attraverso il gioco e gli
esperimenti, i bambini avevano effettivamente assimilato anche i concetti più difficili; in particolare, la metodologia
adottata aveva stimolato i bambini con maggiori difficoltà di apprendimento.
L’ intervento, realizzato nelle classi del biennio ITIS 2E e 2B e nelle classi terze e quinte della scuola elementare di
Vinovo si è concluso. Però si intende riprenderlo con le future seconde ed estenderlo ad altre seconde Itis . Inoltre con
le terze di Vinovo si dovrebbe sviluppare l’ approfondimento sull’ acustica in quanto quest’anno si sono “trasferite e
replicate in termini più semplici e con materiali più poveri le prime cinque stazioni del percorso, realizzando un mini
laboratorio che dovrebbe arricchirsi delle altre cinque stazioni.
Si sottolineano i seguenti elementi di originalità e di trasferibilità
- oggetti ed apparecchiature realizzate con materiale poveri per eseguire esperienze per grandi e piccoli
e per trasferire e realizzare un mini laboratorio per piccoli.
- I giochi sperimentali virtuali multimediali prodotti da uno studente
- I metodi di apprendimento e di lavoro
- L’inconto e lo scambio di esperienze tra maestri ed insegnanti
- Il percorso del suono percepito attraverso non solo l’udito ma con la vista ed il tatto
INSEGNANTI COINVOLTI
Bardi Francesco (referente Istituto Maxwell)
Abbennante Giuseppe
Barca Dario
Raverta Roberto
Spinelli Nicola
Passarella Sabrina (referente scuola elementare Don Milani)
Barale Maria Teresa
Bastino Graziella
Civiero Margherita
Del Giudice M. Teresa
Demartini Lina
Gai Gabriella
La Rocca Maria
Studentee
classe………
1 Osservazioni relative. interesse e partecipazione con rilevazione de
A: alto B: medio C: basso
2. Utilizzo di
rappresentazioni
(disegni o grafici)
Capacità di riprodurre
graficamente i
fenomeni osservati
Schede di
verifica con
domande a
risposta
aperta o
chiuse
frequenza e
modalità
degli interventi
capacità di
descrivere i
fenomeni
osservati
capacità di
formulare
ipotesi
spiegazioni
Capacità di
effettuare
previsioni
-capacità di
stabilire relazioni
tra gli elementi
osservati
1.
2.
TABELLA : CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI
Attraverso l'uso di griglie di osservazione con rilevazione
1.di interesse e partecipazione
2. della capacità di riprodurre graficamente i fenomeni osservati
3. Schede di verifica con domande a risposta aperta o chiuse
CONTENUTI OBIETTIVI
descritti in termini di :
Temati
ca
Portant
e
Nuclei
Fondanti
5. COMPETENZE
ATTIVITA' VALUTAZIONE
Udentienonudenti
caratteristiche,classificazioni,relazioni,trasformazioni
CONOSCITIVE
Saper:
-Riconoscere l'origine di un suono
-Conoscere le modalità di propagazione
del suono nell' aria, nei liquidi, nei solidi
LINGUISTICO - COMUNICATIVE
Saper:
-Comunicare con linguaggi diversi
semplici esperienze di gruppo
-Comunicare con le insegnanti e con i
compagni, ponendo domande,
esprimendo osservazioni sulle
esperienze vissute nella e fuori dalla
scuola.
-Utilizzare una terminologia specifica
-Formulare ipotesi
-Apportare contributi alle discussioni di
gruppo
-METODOLOGIGHE
-OPERATIVE
- Produzione e riconoscimento di suoni e
rumori
- Individuazione delle sorgenti sonore,
attraverso giochi di diverso tipo
- Esperienze finalizzate alla scoperta che i
corpi vibrano quando emanano suoni (es.
mano sulla gola mentre si parla, sulle casse
acustiche in funzione. ..)
- Esperimenti finalizzati alla
scoperta che le vibrazioni sonore si
trasmettono nell' aria e ne determinano uno
spostamento (es. oscillazione della fiamma
della candela / spostamento dei chicchi di riso
su una pellicola tesa, in relazione a rumori
intensi prodotti.. .)
- Esperimenti finalizzati a visualizzare le onde
sonore e a scoprine la propagazione anche
Osservazioni relative a: interesse e
partecipazione con rilevazione,
attraverso l'uso di tabelle, di:
-frequenza e modalità degli
interventi
-capacità di descrivere i fenomeni
osservati
- capacità di formulare ipotesi
spiegazioni
-capacità di effettuare previsioni
-capacità di stabilire relazioni
tra gli elementi osservati
- Utilizzo di rappresentazioni
(disegni o grafici) per
Riferimenti teorici (autori e testi )
• Novack J.D-Gowin D.B., Imparando ad imparare, Torino, SEI, 1989
• S.Pugliese Jona “Esperiments in Physics”- Fisica nella scuola, VolXXI, n.3 Luglio-Settebre 1988
• Forum indire 2002
• Articoli di Mr. Colin Siddons in The School Science Review, rivista dell'A.S.E. K. Goldstein-Jackson,
• Esperimenti con le cose di tutti i giorni, Zanichelli, Bologna,1979
• I giocattoli e la scienza, quaderno n. 4 de La fisica nella scuola, ottobre-dicembre 1993
• Divertiamoci con la scienza - De Agostini ragazzi
• Daniel Goleman Intelligenza emotiva Rizzoli editore.
• Polya G, now to solve it?, Princeton, University of Princeston Press, 1945.
• Franta H., Colasanti R., L’arte dell’incoraggiamento, roma, NIS, 1992.
• Funzioni e caratteristiche del gruppo dei pari in adolescenza secondo la prospettiva della psicologia dinamica
Presentazione sulla base dei seguenti contributi:
o Gustavo Pietropolli Charmet "I nuovi adolescenti" Raffaello Cortina Editore 2001
o Gustavo Pietropolli Charmet "Amici, compagni, complici" Franco Angeli 1997
o AA.VV.,"Adolescenza e rischio -Educare per prevenire" Provincia di Milano. Minotauro 1996
• Johnson D. W., Johnson R.T., Holubec E. J., Apprendimento cooperativo in classe: migliorare il clima emotivo
e il rendimento , Eickson, Trento, 1996
• Sali Ann Walker e Melanie Avis: Ragioni comuni per cui la Peer Education fallisce; Journal of Adolescence
1999, 22, 573-577
• Suthers, D. (1998, April). Representations for scaffolding collaborative inquiry on ill-structured problems.
Paper presented at AERA 1998, San Diego. [URL]
http://advlearn.lrdc.pitt.edu/advlearn/papers/aera98/AERA98.html
o Vygotsky, L. (1978). Mind in society: the development of higher psychological processes. Cambridge MA:
Harvard University Press. (Original material published in 1930, 1933 and 1935).
o Varisco B.M., (1998), Nuove tecnologie per l’apprendimento, Garamond, Roma.
o Trentin G., (1999),Telematica e formazione a distanza, il caso Polaris, FrancoAngeli.
Trentin G. (1998), Insegnare ed apprendere in rete, Zanichelli, Milano.
o Guglielmo Trentin: Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze, Angeli - Milano,2004
Sabina Manes 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi FrancoAngeli - Milano,1997
SITOGRAFIA
• http://petidifi.mi.infn.it/lucevisione
• http://www.exploratorium.edu/snacks/index.html
• http://library.thinkquest.org/C001464/cgi-bin/main.cgi
• http://mac88d.ts.infn.it/Olifis/welcome.htm
• http://www.ba.infn.it/www/didattica.html
• http://www.glenbrook.k12.il.us/gbssci/phys/mmedia/index.html
• http://www.ed.psu.edu/CI/Journals/1998AETS/f5_8_flick.rtf
• http://ctl.csudh.edu/services/TOPS/TOPS%20Cookbook_files/cs.htm
• http://www.umich.edu/~icls/proceedings/pdf/Bell.pdf
http://scaffolding.edte.utwente.nl/

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  • 1. CORSO DI SPECIALIZZAZIONE per insegnanti di supporto nella didattica delle scienze nella scuola primaria PROGETTO rivolto ai docenti di scuola primaria d.d. di Vinovo TUTTO IL PESO DELLA GRAVITA’ E GUARDA CHE SUONO!! “Adolescenti e bambini apprendono assieme alcuni argomenti della fisica attraverso un percorso parallelo, ma diverso nelle difficoltà e nei compiti da svolgere”. Quadro di riferimento e motivazioni 1.1. contesto sociale e pedagogico Il progetto è inserito nel P.O.F. nell’ambito dei rapporti con il territorio e degli interventi all’educazione scientifica. L’istituto è andato costruendo, negli anni una rete di rapporti con le scuole medie ed elementari del territorio, ospitando studenti in attività di laboratori ponte sino ad individuare quest’anno una figura obbiettivo in tale area. Inoltre l’istituto si occupa della formazione del personale insegnante nell’ambito della rete del territorio ed è centro C.S.A.S. In particolare la sperimentazione ha coinvolto nelle superiori le due classi seconde E e B del biennio Itis ed un gruppo di studenti del corso A dell’istituto che si sono resi disponibili per gli incontri extrascolastici pomeridiani. Nelle elementari la sperimentazione ha coinvolto 6 classi seconde e 6 classi terze e partirà dalla seconda metà di febbraio per un numero di circa 6-8 unità didattiche di circa 2 ore settimamali . L’istituto tecnico industriale J.C. Maxwell è sito a Nichelino ed è una scuola superiore specializzata nell’insegnamento tecnico scientifico con indirizzi: telecomunicazioni–elettronica, informatica industriale e liceo scientifico tecnologico. Nata nel settembre ’92, ma presente già dall’85 come sezione staccata dell’itis Bodoni di Torino, si è consolidata come realtà dinamica, pronta a cogliere i variegati mutamenti della società e a sperimentare nuove strategie e tecniche di adattamento ad essi. Nichelino, già piccolo centro della cintura torinese, trasformatosi successivamente in città dormitorio per gli immigrati richiamati dalla FIAT negli anni del boom economico, è ora una città di circa 50.000 abitanti che sta uscendo, grazie agli sforzi congiunti dell’amministrazione e delle scuole del territorio, dal difficilissimo periodo postindustriale, che ha portato con sé, oltre ad altissimi tassi di disoccupazione, notevoli problematiche sociali e frequenti casi di devianza. La popolazione presenta, tuttora, un tasso di scolarizzazione non elevato che fa da humus ai falsi miti quali la cultura del denaro, inteso come unico mezzo di soddisfazione di tutti i bisogni. Obiettivo primario dell’itis Maxwell è, perciò, esperire ogni strategia atta a indurre nei giovani la conoscenza ed il bisogno della vera cultura. I punti di forza della pratica sono stati: * l'utilizzo di una modalità didattica di tipo sperimentale ed operativa che ha stimolato la curiosità e la motivazione degli adolescenti rispetto ai fenomeni scientifici * la necessità di costruire oggetti per spiegare le esperienze ai bambini, ha permesso di integrare l'attività manuale con quella intellettiva degli adolescenti. * la possibilità, per i docenti, di ideare e realizzare nuovi itinerari didattici effettuando una sperimentazione su quelle che sono le tappe evolutive e di comprensione dei fenomeni scientifici per i bambini e per gli adolescenti . * Il punto di debolezza della pratica è stato la scarsa autonomia nello studio e la partecipazione non responsabile nel gruppo per alcuni studenti.
  • 2. 1.2 Il problema o i problemi che hanno motivato la progettazione dell’esperienza. Il progetto nasce dall’esigenza di motivare gli studenti nel biennio ITIS nell’ambito dell’insegnamento nell’area delle scientifica. Gli adolescenti e bambini affronteranno un percorso parallelo ma di livello ovviamente differente Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto. I temi sono stati presentati secondo due percorsi modulari che hanno riguardato i fenomeni dell’acustica, della gravità. - Per rendere più interessante l’acquisizione di principi scientifici legati a questi fenomeni sono stati realizzati all’occorrenza, nuovi oggetti didattici (urloscopio, chitarra scoppiata , il pesa-massi) atti a integrare dotazione di laboratorio. Questi ultimi sono strettamente collegati alla realtà osservata quotidianamente e normalmente vissuta come semplice gioco da parte dei bambini. - Nel settore dell’acustica il percorso e l’attività è stata realizzata con l’attenzione di mettere in “gioco” non solo il senso dell’udito ma anche quello della vista e del tatto. Ciò consentirà di trattare l’argomento acustico anche con un bambino audioleso. Inoltre si è approfondita la formazione degli insegnanti delle scuole elementari con un apposito corso di formazione. Ciò ha permesso loro di preparare i bambini. sui concetti elementari legati all’acustica. - Questo tipo di progetto ha risposto inoltre alle richieste di aggiornamento e approfondimento nell’ambito della scienza per gli insegnanti di Vinovo con cui si è già collaborato gli scorsi anni sul percorso delle forze. Inoltre ha permesso di collaborare con altri enti per la realizzazione di mostra in ambito scientifico, come già avvenuto in passato e nel mese di ottobre di quest’anno con la provincia di Torino e dello Science Center nella mostra itinerante “Il bello della scoperta”.
  • 3. TABELLA _ACUSTICA COMPETENZE di fascia bassa CONOSCITIVE LINGUISTICO - COMUNICATIVE 1. OPERATIVE 2. METODO- LOGIGHE PERSONALI Saper: -individuare i suoni ed i rumori che ci circondano - distinguere e classificare i s/r -analizzare la natura del suono: 1.come si produce 2. come si propaga 3. perché percepiamo i suoni. - Riconoscere il suono come prodotto di vibrazioni di un corpo: - individuare e riconoscere vibrazioni visibili e non; - Cogliere che il suono necessita di un mezzo per esser trasmesso (gas , liquidi e corpi solidi); -cogliere che la velocità del suono dipende dal mezzo di trasmissione (più elevata nei solidi, un po’ meno nei liquidi e meno ancora nei gas); - Riconoscere l'origine di un suono. –Conoscere le modalità di propagazione del suono nell' aria, nei liquidi, nei solidi Saper: -descrivere il tipo di suono prodotta dalla vibrazione : cupo , acuto, regolare, prolungato……., - rappresentare graficamente onde sonore ( palpate, viste e sentite ); - descrivere il fenomeno osservato e sperimentato -Comunicare con linguaggi diversi semplici esperienze di gruppo -Comunicare con le insegnanti e con i compagni, ponendo domande, esprimendo osservazioni sulle esperienze vissute nella e fuori dalla scuola. -Utilizzare gradualmente una terminologia specifica -Formulare ipotesi -Apportare contributi alle discussioni di gruppo Saper: -Utilizzare semplici strumenti -Eseguire rappresenta-zioni grafiche dei fenomeni osservati Saper -Orientare la curiosità per scoprire e conoscere; - osservare con uno scopo, problematizzare e porre domande utili; -formulare ipotesi; - Individuare i modi di procedere; -verificare le idee e le ipotesi. Saper: -ascoltare per tempi sufficientemente adeguati i discorsi di coetanei ed adulti; - Portare a termine n compito assegnato; - Rispettare i tempi stabiliti. - organizzarsi per svolgere un compito assegnato; - rendersi conto della necessità di chiedere chiarimenti o esporre dubbi; -Relazionare con gli altri; - partecipare ad esperienze pratiche - Partecipare alle discussioni in modo pertinente. - ascoltare il punto di vista degli altri in una discussione
  • 4. Percorso e passi di sviluppo del processo  Formazione iniziale degli insegnanti della scuola elementare a cura dei docenti della scuole superiore TABELLA_GRAVITA’ COMPETENZE di fascia bassa CONOSCITIVE LINGUISTICO - COMUNICATIVE 3. OPERATIVE 4. METODO- LOGIGHE PERSONALI Saper: - individuare oggetti e sistemi in movimento. - riconoscere la legge che governa il moto dei pianeti nel sistema solare - scoprire la causa del moto di caduta dei corpi. - distinguere il moto di caduta a seconda del mezzo ( aria - acqua – e nel vuoto) e della forma ( estesa ed accartocciata) - spiegare il motivo per cui una bottiglia forata in caduta libera smette di zampillare. - Riconoscere l’origine del proprio peso come l’azione che la massa del pianeta Terra esercita sul nostro corpo. - riconoscere nella deformazione di una molla l’effetto del peso applicato. - individuare e riconoscere attraverso “ software di simulazione ” che in nostro peso cambia a seconda del pianeta. - individuare nella forza centripeta la causa che consente ai corpi di stare su una traiettoria curva. - cogliere nella massa l’origine o la sorgente del campo di gravità . - individuare nel valore dell’ accelerazione di gravità la grandezza fisica che caratterizza il moto dei corpi in corrispondenza di pianeti di massa differente. - Riconoscere il funzionamento di un cannoncino a molla. Saper: -descrivere i tipo moto: rettilineo uniforme, di caduta libera. - descrivere le forze in gioco nel sistema ed il loro modo di agire. - rappresentare graficamente i diversi moti. - descrivere il fenomeno osservato e sperimentato. - descrivere la traiettoria seguita dallo zampillo di una pistola ad acqua. -Comunicare con linguaggi diversi semplici esperienze di gruppo -Comunicare con le insegnanti e con i compagni, ponendo domande, esprimendo osservazioni sulle esperienze vissute nella e fuori dalla scuola. -Utilizzare gradualmente una terminologia specifica -Formulare ipotesi -Apportare contributi alle discussioni di gruppo Saper: -Utilizzare semplici strumenti - realizzare a coppie, un gioco che simuli un equilibrio dinamico tra forze -Eseguire rappresentazioni grafiche dei fenomeni osservati - Costruire un modellino che evidenzi l’azione della forza centripeta - costruire un “bilancia” a molla pesapersone - costruire il “telo- campo” Saper -Orientare la curiosità per scoprire e conoscere; - osservare con uno scopo, problematizzare e porre domande utili; -formulare ipotesi; - Individuare i modi di procedere; -verificare le idee e le ipotesi. . Saper: -ascoltare per tempi sufficientemente adeguati i discorsi di coetanei ed adulti; - Portare a termine n compito assegnato; - Rispettare i tempi stabiliti. - organizzarsi per svolgere un compito assegnato; - rendersi conto della necessità di chiedere chiarimenti o esporre dubbi; -Relazionare con gli altri; - partecipare ad esperienze pratiche - Partecipare alle discussioni in modo pertinente. - ascoltare il punto di vista degli altri in una discussione
  • 5.  Incontro tra insegnanti dei due ordini di scuole per progettare le unità didattiche e l’esperienze da simulare.  Incontri di itinere tra i coordinatori gli insegnanti e tra i due ordini di scuola in ambito della commissione scientifica per verificare l’avanzamento e l’aggiornamento del progetto  Svolgimento parallelo ma di diverso livello del percorso nelle classi terze elementari e 3 sezioni dalle seconde ITIS.  Incontri di approfondimento extrascolastico per: - Istruzione dei ragazzi tutor. - Costruzione di specifici oggetti sperimentali vicino alla realtà quotidiana e nel contempo significativi negli esperimenti di laboratorio. - Sistematizzazione della documentazione cartacea e digitale video audio nel laboratorio di Fisica e Metrologia.  Percorso da effettuare nelle giornate di laboratorio al Maxwell Svolgimento di n° 6 incontri Vinovo con gli studenti tutor, con la supervisione dei docenti presentano ed insegnano ad utilizzare la strumentazione scientifica e software da loro prodotta agli allievi delle elementari. Al termine di ciascun incontro ci sarà la condivisione tra grandi e piccoli sui contenuti su cui si è svolta l’esperienza, evidenziando i punti di forza e di debolezza.  La realizzazione da parte di una terza elementare un mini laboratorio per piccoli  Due giornate di mostra conclusiva per tutti i bambini ed i genitori del territorio. ATTIVITA' di ACUSTICA SPERIMENTATA con le maestre della scuola elementare e successivamente attuata con i loro bambini o Piccoli esperimenti che permettono di visualizzare (percepire con gli occhi) le vibrazioni nell'aria e nell'acqua: o Pizzicare un elastico teso su una scatola di cartone; o Pizzicare le corde di una chitarra; o Percuotere un righello di plastica fermato da un lato e sporgente dall'altro un po' meno della metà; o Percuotere un manico di "ammazza-mosche" fermato da un lato e sporgente dall'altro un po' meno della metà; o Percuotere un tamburello di pelle con del riso disposto sopra; o Percuotere un diapason ed immergerlo in un contenitore con acqua. o Piccoli esperimenti che producono vibrazioni udibili ma non visibili (rilevabili però con il tatto) nell'aria e nei solidi: o Sentire le vibrazioni prodotte da una sveglia appoggiata su un tavolo e coperta da un barattolo, appoggiando "l’ orecchio sulla sua superficie; o Sentire le vibrazioni prodotte dal battito dei piedi, appoggiando l'orecchio sul pavimento o Sentire le vibrazioni prodotte dal battito delle mani su un tavolo, appoggiando l'orecchio sulla sua superficie; o Sentire le vibrazioni prodotte da un coperchio d'acciaio percosso da un battente di legno; o Sentire le vibrazioni prodotte da un diapason percosso da un battente di metallo;
  • 6. o Sentire le vibrazioni prodotte soffiando in un tubo e in un flauto PERCORSO DEL 1° INCONTRO degli studenti istruttori con classi 3 delle scuola elementare 1. Come percepisco il suono Schede relative ai vari suoni e rumori che si percepiscono (alto, basso, acuto…..) Tabella dei suoni e dei rumori. L’elastico con scatola grande e scatola piccola . Rilevatore di suoni (Casseruola con foglio di plastica, cucchiaio di legno e chicchi di riso); Bicchieri vuoti e pieni : l’altezza del suono 2. Cosa succede senza aria? (far squillare il telefonino in una campana per vuoto) 3. La propagazione del suono: Nei liquidi, nell’aria, nei solidi; Il telefono col filo 4. Origine del suono: le vibrazioni Molle, Diapason, lamina, riso sul tamburo 5. Ascolto e visualizzazione della caduta della goccia di acqua in una bacinella . Lo strumento per lo studio delle onde : l’ondoscopio PERCORSO DEL 2° INCONTRO degli studenti istruttori con classi 3 delle scuola elementare 6. Rilevatore sonoro : “ URLOSCOPIO” 7. L’onda sonora vista al monitor dell’oscilloscopio , L’oscillazione di un diapason a 440Hz 8. Molle e catenelle: Il suono trasporta energia tramite la compressione e rarefazione delle molecole d’aria; 9. La chitarra ed il violino Organo con le bottiglie: bottiglie vuote e piene: l’altezza del suono. 10. Strumenti musicali; Canne d’organo e sirene PERCORSO SULLA GRAVITA' degli studenti istruttori con classi 5 delle scuola elementare 1) Esperienze con l’ elioplanetario. Tutto si muove. 2) Dinamometro terrestre e lunare: Scoprire l’origine del proprio peso. Esperienze di caduta di uguali fogli di forma estesa ed accartocciata. Cadere nel vuoto: Tubo di Newton e bottiglie forate. 3) Modellino esplicativo della legge di gravitazione universale (costruzione dell’oggetto con materiale povero: bicchierino, spago, anelli, cannuccia di una biro). L’utilizzo servirà ad evidenziare che due corpi si attraggono reciprocamente con una forza che dipende dalla loro massa e dalla loro distanza. 4) (Esperienza con il telo elastico teso) Ogni massa è sorgente di campo Calcolo dell’accelerazione di gravità con il pendolo 5) Vincere la gravità: Razzo a molle ( dal lancio di un corpo al viaggio spaziale) Metodi di insegnamento/apprendimento Per la realizzazione di questo progetto si è partiti dal presupposto che sia possibile, da parte di docenti di ordini diversi di scuola, lavorare su percorsi paralleli per poi confrontarsi. Si è portati i ragazzi delle superiori nelle condizione di “imparare qualcosa perché dovevano insegnarla a qualcun altro” e alla necessità di confrontarsi sull’uso corretto del linguaggio scientifico per capirsi sui contenuti della scienza, attraverso una situazione di “lavoro-gioco sperimentale” Per la preparazione degli studenti si sono considerati i presupposti teorici-pedagogici relativi alla zona di sviluppo prossimale di Vygostskij e cioè creare una impalcatura di sostegno,”scaffolding”, tale da poter rimettere in moto e stimolare l’apprendimento. Il ponte si è realizzato affidando a gruppi di due o tre ragazzi la consegna relativa alla preparazione ed
  • 7. esposizione di un mini-tema del percorso complessivo, da realizzare con un linguaggio semplice e con l’uso di un oggetto o strumento sperimentale, supportati da schede ed informazioni in larga misura tratte da internet. Nella costruzione degli oggetti vi era la cooperazione dell’assistente e dell’aiutante tecnico. I presupposti teorici scritti in una relazione possibilmente in forma digitale, venivano discussi in classe, dove un esponente del gruppo esponeva ad un altro gruppo con funzioni di “ ascoltatori silenziosi e valutatori “ il lavoro effettuato, ricevendone alla fine il feedback. Il ruolo dell’insegnante era quello di fornire il materiale e le schede di supporto iniziale, controllare , affiancare, stimolare la discussione in modo attento ma non invadente. In itinere si registrava l’operato del singolo allievo all’interno di un gruppo mediante l’osservazione sistematica dei processi comunicativi, incentivando con valutazioni positive coloro che mettevano in atto un processo di cooperazione volto al raggiungimento di un obiettivo, ad esempio, la redazione di un buon elaborato, l’ideazione in modo autonomo di una buona esperienza o di un gioco virtuale-sperimentale multimediale e penalizzava coloro che mettevano in atto comportamenti inadeguati, comunicando ai genitori la situazione in essere. Sulla base delle informazioni raccolte nella precedente sessione di osservazione si sono smontati i gruppi, ricomposti dei nuovi, e si è continuato a registrare se la partecipazione dei singoli alle attività di gruppo era incrementata oppure no
  • 8. Tale strategia è stata accompagnata dall’adozione della tecnica del problem solving guidato: rilevando il numero e la qualità dei suggerimenti che l’insegnante doveva dare, per consentire all’allievo di portare a termine un dato compito, si aveva così un indicatore dell’assimilazione di competenze da parte dell’allievo, della natura delle sue carenze e degli interventi correttivi da mettere in atto, secondo una modalità detta dynamic assessment. Questa strategia ha consentito anche di valutare l’efficienza del processo di apprendimento, oltre che del prodotto: un allievo che imparava in modo più efficiente aveva bisogno di meno assistenza. Quando si registravano carenze diffuse e una situazione dispersiva si agiva con l’intera classe con lezioni frontali e discussioni collettive pretendendo il massimo ordine e disciplina ed in casi estremi allontanando il singolo disturbatore. Ciò veniva utilizzato anche per dare un assetto sistematico all’intervento. La finalità ultima è consistita nella realizzazzione ogni due o tre studenti di mini tappe di lavoro- gioco- sperimentale, da erogare a i bambini, tali che gli servissero da stimolo per visualizzare e percepire i fenomeni sonori non solo attraverso il senso dell’udito. Lo studente adolescente ha avuto la possibilità in questo modo di recuperare le proprie basi spendendosi nella progettazione ed erogazione dell’esperienza, e si è costruito la propria impalcatura su cui impiantare in modo più solido gli appredimenti successivi. Per il raggiungimento di tali finalità e l’acquisizione delle relative competenze si è lavorato contemporaneamente sugli atteggiamenti di personalità degli studenti (avere fiducia in sé, sicurezza, capacità di porsi obiettivi, iniziativa, responsabilità, perseveranza nell’impegno) e perciò si è data anche una valutazione “INCORAGGIANTE” nel senso di dare fiducia al ragazzo. Ciò ha fatto crescere l’autostima, attraverso la percezione di competenza e coinvolgendolo nel processo di ricerca di soluzioni, lo si ha reso consapevole dell’efficacia delle proprie azioni. Tutto questo gli ha dato motivazione. Risorse/strumenti e procedure RISORSE-UMANE  Formazione insegnanti scuola elementare 10ore  1 docente coordinatore dell’attività (12ore)  Due docenti impegnati in attività di progettazione iniziale di lavoro (12ore)  1 docente impegnato in verifiche in itinere (adeguamento progetto (8ore)  3 docenti impegnati attività in orario extra scolastico con allievi che seguiranno l’attività. (6 ore x 3) 24 ore)  2 docenti impegnati a guidare l’attività dei ragazzi con bambini per le giornate lab ( 2 incontri di 2 ore per ciascuna delle tre classi terze (12 ore (56ore)  ed un incontro di 2 ore per 5 classi quinte ( Tot.) ed una mostra conclusiva a Vinovo. (6 ore) 10 ore  1 docente per la documentazione e la produzione di materiale multimediale (8ore)  personale ATA impegnato nei pomeriggi dell’attività extracurricolari 2Ass.tec (20ore )  10 borse di studio per studenti Risorse strumentali - Laboratorio di fisica e metrologia - materiale necessario alla produzione di apparati scientifici e materiale di consumo Rrisorse finanziare dal fondo d’istituto Metodologie di monitoraggio e valutazione (fasi, criteri, strumenti.) Lo svolgimento del progetto annuale si è svolto secondo le modalità precedentemente descritte. Gli incontri di peer-education presso l'Itis Maxwell sono stati 2 per le 3 classi terze di 2 ore ciascuno, e cinque con le classi quinte di Vinovo. Si è svolto un momento finale di giornate di mostra presso la scuola elementare, in collaborazione con i ragazzi della scuola superiore, che ha coinvolto i bambini delle classi seconde ed alcuni genitori. La documentazione del percorso ha consento una verifica globale dell'attività e l'attuazione di un momento finale di coinvolgimento dei bambini sul progetto. L'attività del progetto è stata documentata attraverso  La registrazione degli interventi dei bambini e degli adolescenti a seguito del percorso o incontro effettuato.  Le produzioni grafiche e le schede predisposte per il percorso.  Le riprese fotografiche e le videoregistrazioni.
  • 9. Inoltre l'esperienza di peer-education con i ragazzi della scuola superiore ha consentito di usare un linguaggio più fruibile ed accattivante di quello tradizionalmente usato dall'insegnante. In tal senso i concetti scientifici "sono passati" dai ragazzi-istruttori ai bambini in modo semplice e meno accademico. Le osservazioni sistematiche sono state raccolte attraverso tabelle di rilevazione La valutazione si è realizzata in tre momenti dell'attività svolta nel laboratorio e nelle classi: * nella fase iniziale (in cui gli adolescenti osservavano alcuni fenomeni e facevano ipotesi), gli insegnanti, utilizzando griglie di l'osservazione, hanno verificato: - interesse e partecipazione - frequenza e modalità degli interventi - capacità di descrivere i fenomeni osservati - capacità di formulare ipotesi e spiegazioni - capacità di effettuare previsioni - capacità di stabilire relazioni tra gli elementi osservati * nella fase intermedia (in cui gli adolescenti organizzavano e sistematizzavano i concetti emersi nella fase iniziale), gli insegnanti, sulla base delle relazioni e schede sviluppate , hanno verificato: - capacità di riprodurre graficamente i fenomeni osservati - capacità di effettuare misurazioni e di registrare i dati in una tabella - capacità di cogliere relazioni tra le misurazioni per giungere a formulare semplici leggi - capacità di riconoscere incoerenze o errori tra i valori ottenuti * nell'ultima fase (in cui gli adolescenti applicavano i concetti appresi per illustrare il percorso preparato ai bambini di scuola elementare) Gli insegnanti, sulla base delle attività condotte dagli adolescenti e dei risultati delle schede predisposte e di questionari, hanno verificato la capacità espositive, di lavora in gruppo. Gli strumenti di valutazione sono stati utilizzati dagli insegnanti anche per verificare l'andamento delle attività e sono stati adeguati a seconda delle esigenze emerse in itinere. Risultati misurati e ricaduta sul resto della didattica  Si è posto i ragazzi nella condizione di imparare qualcosa perché devono insegnarla a qualcun altro . Lo scambio di ruoli ( Da discente a docente) , ha invitato all’assunzione di responsabilità e quindi ad un maggiore impegno nell’apprendimento .  Si è posto ragazzi e bambini in situazioni di gioco sperimentale e li si è fatti confrontare sull’uso corretto dei termini scientifici per comprendersi.  Si è posto gli insegnanti e maestri nella necessità di progettare un percorso comune ma di livello differente, e ricerca-azione di un linguaggio comune.  Si è cercato di individuare il punto di partenza delle difficoltà di comprensione degli adolescenti, nell’apprendimento del metodo scientifico, e da lì si è messo in atto delle strategie di recupero.  Si sono sperimentati percorsi che non richiedano il formalismo matematico ma si basano su esperienze facilmente accessibili, tali da poter essere “spese” con i bambini.  Si sono confrontate e scambiate le esperienze ed i metodi di lavoro tra scuole di diverso ordine, in modo da meglio comprendere le tappe di crescita dei ragazzi.  Si è sviluppata la creatività dei ragazzi, nell’ideare e progettare “ oggetti sperimentali” vicini alla realtà quotidiana e nel contempo, significativi nell’esperienza di laboratorio.
  • 10.  Si è valutato i ragazzi in un “contesto ed un ruolo diverso” , cioè in qualità di istruttori dei bambini, favorendo e riconoscendo le loro abilità relazionali, espositive e di responsabilità. RISULTATI OTTENUTI  Realizzazione di un percorso comune sull’educazione scientifica  Raggiungimento di competente ed abilità scientifiche e tecnologiche relative alle diverse età dei ragazzi.  Incremento delle competenze culturali, disciplinari, metodologiche e tecnologiche dei docenti.  Conoscenza di realtà diverse con cui confrontarsi.  Utilizzo di sistemi informatici per la comunicazione fra adulti e fra bambini.  Ricerca della trasferibilità dei percorsi proposti dai gruppi di lavoro.  Valorizzazione delle diverse intelligenze e culture dei ragazzi.  I bambini scoprono il mondo che li circonda attraverso il gioco, perciò si è voluta privilegiare l'attività ludica come forma di intuizione primordiale sulle leggi fisiche che regolano la vita di tutti i giorni. Gli obiettivi, quindi per i bambini non sono stati quelli di raggiungere e formalizzare le leggi fisiche dell'acustica, ma semplicemente di "porsi delle domande significative " usando la tecnica del "Problem solving" e di "costruirsi" una mentalità scientifica come modalità di pensiero. Valutazione finale dell'esperienza Gli studenti che hanno partecipato al progetto sono stati tutti promossi alla classe successiva alcuni con una ottima media, e qualcuno anche se con dei debiti è stato ugualmente promosso, in quanto è stato valutato molto positivamente il credito ottenuto in qualità di istruttore dal consiglio di classe. La scheda analitica e le impressioni riportate in un tema finale sulle attività svolte con i bambini indicano chiaramente una crescita personale degli studenti. Le risposte ad un questionario e “le lettere” dei bambini indirizzate ai loro compagni istruttori , indicano un alto grado di coinvolgimento degli stessi. Inoltre dagli incontri finali con le maestre è' emerso che, attraverso il gioco e gli esperimenti, i bambini avevano effettivamente assimilato anche i concetti più difficili; in particolare, la metodologia adottata aveva stimolato i bambini con maggiori difficoltà di apprendimento. L’ intervento, realizzato nelle classi del biennio ITIS 2E e 2B e nelle classi terze e quinte della scuola elementare di Vinovo si è concluso. Però si intende riprenderlo con le future seconde ed estenderlo ad altre seconde Itis . Inoltre con le terze di Vinovo si dovrebbe sviluppare l’ approfondimento sull’ acustica in quanto quest’anno si sono “trasferite e replicate in termini più semplici e con materiali più poveri le prime cinque stazioni del percorso, realizzando un mini laboratorio che dovrebbe arricchirsi delle altre cinque stazioni. Si sottolineano i seguenti elementi di originalità e di trasferibilità - oggetti ed apparecchiature realizzate con materiale poveri per eseguire esperienze per grandi e piccoli e per trasferire e realizzare un mini laboratorio per piccoli. - I giochi sperimentali virtuali multimediali prodotti da uno studente - I metodi di apprendimento e di lavoro - L’inconto e lo scambio di esperienze tra maestri ed insegnanti - Il percorso del suono percepito attraverso non solo l’udito ma con la vista ed il tatto INSEGNANTI COINVOLTI Bardi Francesco (referente Istituto Maxwell) Abbennante Giuseppe Barca Dario Raverta Roberto Spinelli Nicola Passarella Sabrina (referente scuola elementare Don Milani) Barale Maria Teresa
  • 11. Bastino Graziella Civiero Margherita Del Giudice M. Teresa Demartini Lina Gai Gabriella La Rocca Maria
  • 12. Studentee classe……… 1 Osservazioni relative. interesse e partecipazione con rilevazione de A: alto B: medio C: basso 2. Utilizzo di rappresentazioni (disegni o grafici) Capacità di riprodurre graficamente i fenomeni osservati Schede di verifica con domande a risposta aperta o chiuse frequenza e modalità degli interventi capacità di descrivere i fenomeni osservati capacità di formulare ipotesi spiegazioni Capacità di effettuare previsioni -capacità di stabilire relazioni tra gli elementi osservati 1. 2. TABELLA : CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI Attraverso l'uso di griglie di osservazione con rilevazione 1.di interesse e partecipazione 2. della capacità di riprodurre graficamente i fenomeni osservati 3. Schede di verifica con domande a risposta aperta o chiuse CONTENUTI OBIETTIVI descritti in termini di : Temati ca Portant e Nuclei Fondanti 5. COMPETENZE ATTIVITA' VALUTAZIONE Udentienonudenti caratteristiche,classificazioni,relazioni,trasformazioni CONOSCITIVE Saper: -Riconoscere l'origine di un suono -Conoscere le modalità di propagazione del suono nell' aria, nei liquidi, nei solidi LINGUISTICO - COMUNICATIVE Saper: -Comunicare con linguaggi diversi semplici esperienze di gruppo -Comunicare con le insegnanti e con i compagni, ponendo domande, esprimendo osservazioni sulle esperienze vissute nella e fuori dalla scuola. -Utilizzare una terminologia specifica -Formulare ipotesi -Apportare contributi alle discussioni di gruppo -METODOLOGIGHE -OPERATIVE - Produzione e riconoscimento di suoni e rumori - Individuazione delle sorgenti sonore, attraverso giochi di diverso tipo - Esperienze finalizzate alla scoperta che i corpi vibrano quando emanano suoni (es. mano sulla gola mentre si parla, sulle casse acustiche in funzione. ..) - Esperimenti finalizzati alla scoperta che le vibrazioni sonore si trasmettono nell' aria e ne determinano uno spostamento (es. oscillazione della fiamma della candela / spostamento dei chicchi di riso su una pellicola tesa, in relazione a rumori intensi prodotti.. .) - Esperimenti finalizzati a visualizzare le onde sonore e a scoprine la propagazione anche Osservazioni relative a: interesse e partecipazione con rilevazione, attraverso l'uso di tabelle, di: -frequenza e modalità degli interventi -capacità di descrivere i fenomeni osservati - capacità di formulare ipotesi spiegazioni -capacità di effettuare previsioni -capacità di stabilire relazioni tra gli elementi osservati - Utilizzo di rappresentazioni (disegni o grafici) per
  • 13. Riferimenti teorici (autori e testi ) • Novack J.D-Gowin D.B., Imparando ad imparare, Torino, SEI, 1989 • S.Pugliese Jona “Esperiments in Physics”- Fisica nella scuola, VolXXI, n.3 Luglio-Settebre 1988 • Forum indire 2002 • Articoli di Mr. Colin Siddons in The School Science Review, rivista dell'A.S.E. K. Goldstein-Jackson, • Esperimenti con le cose di tutti i giorni, Zanichelli, Bologna,1979 • I giocattoli e la scienza, quaderno n. 4 de La fisica nella scuola, ottobre-dicembre 1993 • Divertiamoci con la scienza - De Agostini ragazzi • Daniel Goleman Intelligenza emotiva Rizzoli editore. • Polya G, now to solve it?, Princeton, University of Princeston Press, 1945. • Franta H., Colasanti R., L’arte dell’incoraggiamento, roma, NIS, 1992. • Funzioni e caratteristiche del gruppo dei pari in adolescenza secondo la prospettiva della psicologia dinamica Presentazione sulla base dei seguenti contributi: o Gustavo Pietropolli Charmet "I nuovi adolescenti" Raffaello Cortina Editore 2001 o Gustavo Pietropolli Charmet "Amici, compagni, complici" Franco Angeli 1997 o AA.VV.,"Adolescenza e rischio -Educare per prevenire" Provincia di Milano. Minotauro 1996 • Johnson D. W., Johnson R.T., Holubec E. J., Apprendimento cooperativo in classe: migliorare il clima emotivo e il rendimento , Eickson, Trento, 1996 • Sali Ann Walker e Melanie Avis: Ragioni comuni per cui la Peer Education fallisce; Journal of Adolescence 1999, 22, 573-577 • Suthers, D. (1998, April). Representations for scaffolding collaborative inquiry on ill-structured problems. Paper presented at AERA 1998, San Diego. [URL] http://advlearn.lrdc.pitt.edu/advlearn/papers/aera98/AERA98.html o Vygotsky, L. (1978). Mind in society: the development of higher psychological processes. Cambridge MA: Harvard University Press. (Original material published in 1930, 1933 and 1935). o Varisco B.M., (1998), Nuove tecnologie per l’apprendimento, Garamond, Roma. o Trentin G., (1999),Telematica e formazione a distanza, il caso Polaris, FrancoAngeli. Trentin G. (1998), Insegnare ed apprendere in rete, Zanichelli, Milano. o Guglielmo Trentin: Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze, Angeli - Milano,2004 Sabina Manes 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi FrancoAngeli - Milano,1997 SITOGRAFIA • http://petidifi.mi.infn.it/lucevisione • http://www.exploratorium.edu/snacks/index.html • http://library.thinkquest.org/C001464/cgi-bin/main.cgi • http://mac88d.ts.infn.it/Olifis/welcome.htm • http://www.ba.infn.it/www/didattica.html • http://www.glenbrook.k12.il.us/gbssci/phys/mmedia/index.html • http://www.ed.psu.edu/CI/Journals/1998AETS/f5_8_flick.rtf • http://ctl.csudh.edu/services/TOPS/TOPS%20Cookbook_files/cs.htm • http://www.umich.edu/~icls/proceedings/pdf/Bell.pdf http://scaffolding.edte.utwente.nl/