1. DESCRIZIONE ANALITICA DELL’ESPERIENZA
Schema di riferimento e motivazioni
Il VI°Circolo di Asti e in particolare la scuola dell'infanzia Collodi è situata in un quartiere periferico a rischio sociale:gli alunni
frequentanti la scuola sono 83 di cui 24 extracomunitari (albanesi, marocchini),2 nomadi e 1 alunno in situazione di hc.
L'impianto culturale e pedagogico della scuola fa proprio l'humus interculturale naturale degli alunni, ricco di scambi, di vissuti, di
racconti di vita diversi. Nello stesso tempo si è consapevoli dei connotati di deprivazione culturale della maggioranza degli
alunni, di modalità di comportamento mutuate da modelli di riferimento negativi, di qui la necessità di progettare un'esperienza
finalizzata ad aiutare i bambini a divenire consapevoli delle proprie emozioni, ampliare il vocabolario emotivo, riconoscere e
fare proprie le varie emozioni (positive - negative) , meta-riflettere sulle emozioni che guidano i nostri comportamenti e
modificare quelli negativi che impediscono la buona riuscita psicofisica- cognitiva.
Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto
La finalità generale del progetto consiste nel favorire il processo di formazione attraverso il riconoscimento e l'espressione adeguata
dei sentimenti. La crescita e lo sviluppo della mente e della personalità sono possibili solo all'interno di una relazione: il
processo educativo è un'interazione tra menti che si influenzano reciprocamente, la relazione con gli studenti non è solo un
fatto cognitivo, intellettualistico, ma sempre anche un fatto emozionale; la capacità di pensare dipende dal sentire e dal capire
quello che ci accade dentro, lo sviluppo dell'affettività e dell'emotività, la capacità di contenere ed elaborare emozioni ci
permette di pensare e apprendere.
Gli obiettivi specifici del progetto e la loro concatenazione sistemica più che logica risultano investire gli alunni ma anche gli
insegnanti:
SENTIRE E PENSARE INSIEME
- Insegnante facilitatore -Centralità e protagonismo dell'allievo
- Mediatore dei processi di conoscenza - Occuparsi di problemi percepiti come rilevanti dai bambini
- Lavoro in team - Organizzazione partecipata, flessibile e orientata all'acquisizione di
-Cura del clima relazionale abilità emotive/relazionali
- Promozione di processi meta-cognitivi -Rapporto organico e continuo con il territorio:famiglia enti locali
-Integrazione e trasversalità della metodologia -Flessibilità del percorso di lavoro
adottata(dialogo tra campi di esperienza) - Monitoraggio e valutazione
Nello specifico degli alunni gli obiettivi che si sono individuati risultano essere:
• Effettuare esperienze condivise che accomunino i bambini tra loro e con gli insegnanti
• Costruire un linguaggio condiviso per parlare delle proprie emozioni , degli stati d’animo altrui
• Promuovere processi di meta – cognitivi
• Considerare il lavoro o discorso come prodotto del gruppo e non individuale
Nello specifico dei docenti coinvolti gli obiettivi individuati risultano essere:
• Curare le condizioni di contorno che rendono possibile e sostengono fare e pensare: “cura del clima di lavoro”, cure e
attenzioni alle dinamiche relazionali”
• Garantire gli spazi e i tempi intervento di ciascuno
• Valorizzare la partecipazione e il contributo di tutti
• Promuovere ascolto reciproco
• Insegnante “mediatore” che cura la negoziazione dei significati del gruppo
• Insegnante disponibile a sostenere l’ansia insita in ogni processo di costruzione di conoscenza
2. I contenuti dell'esperienza possono essere così sintetizzati:
-Prendiamo coscienza delle nostre emozioni attraverso le fiabe: le fiabe recano importanti messaggi alla mente conscia, preconscia e
inconscia. Queste storie si occupano di problemi umani universali, soprattutto di quelli che preoccupano la mente dei bambini ,
quindi parlano del suo IO e ne incoraggiano lo sviluppo.
- Prendiamo coscienza delle nostre emozioni attraverso il corpo: prendendo spunto dal metodo Aucoutourier sarà predisposto un
ambiente dove si svolgono gli incontri settimanali diviso in più spazi, corrispondenti a modi di essere e di giocare tipici del
percorso evolutivo di ciascun bambino
l'area del piacere senso-motorio
l'area del gioco simbolico
l'area delle costruzioni
-Prendiamo coscienza delle nostre emozioni attraverso i giochi emotivi: sollecitare i bambini ad una maggior consapevolezza di sé,
delle proprie sensazioni fisiche come di quelle emotive e del rapporto stretto che esiste tra loro. Si tratta di canalizzare energie,
sensazioni sia"positive"che "negative"in ambito in cui possano essere liberamente sperimentate e riferite agli altri
I giochi proposti si dividono in giochi di contatto con se stessi, con l'ambiente, con gli altri, di cooperazione.
Riferimenti teorici
Gianni Rodari "La grammatica della fantasia" - Einaudi
Mario Di Pietro "Educazione razionale-emotiva" - Erickson
Pinuccia Amodei - Pasquale Troia "Strategie modulari per una educazione ai linguaggi" - Edizioni Istituto Cavour Firenze
Eliane WhiteHouse -Warwick Pudney "Ho un vulcano nella pancia" - Edizioni Gruppo Abele
Marina Savoia-Giorgio Scaramuzzino "Tutti giù dal palco"- Salani Editore
Mc Ginnis-Goldstein-Sprafkin-Gershaw "Manuale di insegnamento delle abilità sociali - Erickson
Guido Petter "Psicologia e scuola primaria"-Giunti
Blandino-Granieri "La disponiblità ad apprendere"-Raffaello Cortina
Thomas Amstrong "A modo loro"
AA.VV. "99 giochi cooperativi" - Edizioni Gruppo Abele
Donata Francescato - Ann Putton-Simona Cudivini "Star bene insieme a scuola"-La nuova Italia scientifica
Howard Gardner "Incontri con H.G. " dalla rivista "Bambini"-febb. 97
Relazione dei saggi sulle conoscenze fondamentali 13/9/97-Coord.Roberto Maragliano
Programmi didattici della scuola primaria 1985
Nuovi orientamenti della Scuola Materna 1991
Progettazione e ricerca in educazione ambientale-Laboratorio didattico sull'ambiente -Pracatinat - Fascicolo della Rete n. 8
Johnson-Holubec-Johnson "Miglirare il clima emotivo ed il rendimento"-Approfondimento cooperativo in classe - Erickson
www.scintille.it
www.digilander.iol.it/farescuola/
Percorso
A partire dalla stesura della programmazione annuale e subito successiva ad essa , si è dato vita ad un gruppo di ricerca-azione con
incontri periodici (quindicinali) per la verifica collegiale in itinere delle attività predisposte e delle modalità relazionali
adottate .
Si è proceduto alla stesura di griglie di osservazione per gli alunni modificandole in relazione alle attività che si andavano via
stabilendo.
Dopo averne valutato i limiti e le potenzialità ,per tenere “sotto controllo” l’operato delle insegnanti si è adottata condividendola, la
modalità dell’osservatore amico che implica la messa in gioco di entrambi ( chi conduce la sezione e chi osserva ), dando vita a
discussioni produttive negli incontri collegiali stabiliti.
L’esperienza fin dalle prime fasi è stata comunicata ai genitori degli alunni , che si sono mostrati per lo più interessati alle attività
poste in essere e alle modificazioni comportamentali dei loro figli.
L’esperienza, durata un anno, ha subito momenti di stanchezza per l’impegno che comporta in termini di tempo e di energia dei
singoli, nonostante ciò il gruppo si è ritenuto soddisfatto dei risultati ottenuti al termine dell’anno scolastico.
Si propongono:
1) Un esempio di unità didattica
2) Uno strumento di lavoro (griglia di osservazione)
3)Esempio di modifiche del clima di lavoro e di relazione ( Metafore)
ritenuti elementi/oggetti significativi della procedura messa in atto attraverso la ricerca-azione
1)SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI UNITA’ PEDAGOGICO – DIDATTICA
L’ACCHIAPPAPENSIERI E ALTRE STORIE :
Racconto della favola
Rielaborazione e invenzione del gioco l’acchiappapensieri e altri
Esternazione dei miei pensieri
Scoperta delle mie emozioni
Rielaborazione verbale
Rielaborazione grafica ( es. costruzione degli “ominipensiero”: ognuno proverà a disegnare i pensieri e ne sceglieremo uno in
accordo come modello per ciascuna emozione)
Trasformazione e liberazione dei pensieri – emozioni
3. 2)GRIGLIA DI OSSERVAZIONE UTILIZZABILE PER GLI ALUNNI E/O TRA COLLEGHE
- cosa osservare
- con quali strumenti (diario di bordo-quaderno delle verbalizzazioni/osservazioni)
- durante quali attività
Per gli alunni
• Rielaborazione affettiva attraverso la fiaba con il gioco dei travestimento liberi (alunni 3-4-5 anni)
OSSERVO:
quale personaggio interpreta
come si relazione con il gruppo: in modo aggressivo, collaborativi, gioca da solo…..
• Rielaborazione verbale sui sentimenti (alunni 5 anni)
OSSERVO l'arricchimento del vocabolario emotivo attraverso:
metafore e immagini
disegni con maggior particolari e spiegazioni
conflitti socio-cognitivi messi in atto
• Giochi di "scarico"(alunni 3-4 anni)
OSSERVO:
sviluppo del gioco simbolico
uso dell'oggetto
quali comportamenti utilizza il bambino per scaricare le tensioni
Tra colleghe
stili di conduzione: direttivo-permissivo-partecipe…
relazione insegnante/gruppo di alunni (cosa dice-come lo dice-come si muove all'interno della relazione……)
3)ESEMPIO DI CAMBIAMENTO DI CLIMA DI LAVORO E DI RELAZIONE
Si riportano alcune METAFORE ritenute significative e indicative di un cambiamento di clima e di relazione all’interno del gruppo
bambini
Il mio cuore è:
-"….bianco,marrone,felice e contento"
-"….verde,rosso e arrabbiato"
- …tutti i colori e bravo"
-…"rosa e bianco e sorride"
-…rosso triste"
-…rosso rosso felice"
-"…giallo verde brutto e arrabbiato"
-"…di tutti i colori e triste"
L'insegnante dice che il suo è rosso e sorride…invita gli alunni a ripensare al cuore e …a cercare di farlo diventare felicissimo …a
cercare una immagine bella …:
-"…è diventato felice perché ha trovato una ragazza "
-"…è diventato felice con la magia"
-"…è felice come una giostra"
L'insegnante prova a chiudere gli occhi e dice ai bambini che il suo cuore è triste perché alcuni alunni hanno fatto gli sciocchi …
dice loro di provare a fare ridiventare felice il suo cuore ( messaggio -io)
Iniziano a discutere tra di loro in maniera calma e tranquilla…alcuni suggeriscono di dare un bacio, una carezza, un bambino si alza
accarezza l'insegnante e …il cuore ridiventa felice, contento.
Metodi di insegnamento/apprendimento, risorse e procedure
4. Si è avviato un processo di ricerca-azione che pone al centro del processo di conoscenza quali corresponsabili di tale processo, il
bambino protagonista e l'insegnante facilitatore e mediatore . Di qui la necessità come insegnanti di essere competenti
nell'osservazione del bambino e del processo
Centralità/protagonismo dell'allievo:
"…ogni soggetto sviluppa una propria dinamica cognitiva e si contraddistingue per un proprio universo di conoscenze, vissuti, idee…
ciascuno apprende lungo una propria e irrepetibile storia e in modi unici e irripetibili; ciò comporta.
-controllo di senso continuo da parte di ciascun alunno e del gruppo classe nel suo complesso rispetto a ciò che si fa
-la possibilità per ciascuno di esplicitare vissuti, emozioni, idee, proposte, osservazioni, punti di vista, portare contributi personali e
trovare nel fare questo un ambiente accogliente cooperativo, dialogante, non giudicante
-il coinvolgimento dei ragazzi nel prendere decisioni
L'osservazione a scuola
L'osservazione diretta e partecipe è il metodo da privilegiare per osservare nel gruppo le dinamiche comunicative. Si parte dal
presupposto che ogni bambino e ogni insegnante sono portatori di un universo di bisogni da soddisfare, che l'insegnante si
rapporta con tutto se stesso alla realtà globale del bambino e del gruppo classe e tale incontro avviene in uno spazio -tempo
determinato che è lo spazio-tempo scolastico ,cioè all'interno di una istituzione che ha le sue leggi , i suoi bisogni…
L'osservazione non può prescindere dal tener conto del bambino ,del gruppo, dell'insegnante, dell'istituzione e dei bisogni di
ciascuno. Più dunque di una osservazione di ciascun elemento, è proficuo puntare l'attenzione sulla relazione tra le diverse
componenti come momento dinamico dell'incontro.
Strumenti utilizzati per l'osservazione:
-insegnante/ amico critico
-quaderno delle osservazioni
-quaderno delle verbalizzazioni
-discussioni nel gruppo di lavoro come momenti di ricerca-azione
Valutazione
Le valutazioni sono state effettuate in itinere secondo diverse modalità:
- brain-storming a livello di gruppo laboratorio
- quaderno delle osservazioni (relativo alla scheda di osservazione)
- quaderno delle verbalizzazioni
- insegnante amico/critico (metodo estrapolato dalla metodologia Osservazione Diretta E Partecipe di Ester Bick)
Si è focalizzata l'attenzione :
a livello di alunno
• sulle modifiche emotive (capacità di comprendere le proprie emozioni, di elaborarle ed esternarle attraverso parole,
immagini e disegni )
• cognitive (capacità di esplicitare vissuti idee, proposte, osservazioni,punti di vista e contributi personali)
• di relazione (capacità di considerare il lavoro come prodotto del gruppo e non individuale, saper valorizzare la
partecipazione e il contributo di tutti )
a livello di team docenti
• sulla capacità di creare un ambiente didattico accogliente cooperativo dialogante non giudicante
• sulla capacità di lavorare in team
• sulle modalità individuali di interagire con gli alunni e con i colleghi
Risultati e ricaduta sul resto della didattica
I risultati delle valutazioni sono stati ritenuti positivi, si sono infatti registrati :
• minori comportamenti aggressivi (motori –verbali)
• maggior controllo delle pulsioni
• maggior tolleranza alle frustrazioni
• minor uso di linguaggio scurrile
5. Si è ritenuto di ampliare il progetto attraverso un percorso didattico denominato "Le fantasie guidate"- apprendere la fantasia
Il vantaggio che la fantasia presenta rispetto ai processi di apprendimento più razionali , è che la sua efficacia non dipende dagli stadi
normali di sviluppo intellettivo .
La complessità dell'esperienza di fantasia si svilupperà di pari passo con la maturazione emozionale oltre che intellettiva.
L'utilizzo della fantasia in ambito emozionale o in quello dell'apprendimento può fornire i mezzi per esplorare e sviluppare le
possibilità di ottenere una personalità complessa e integrata.
Da Apprendere la fantasia di Eric Hall - Carol Hall e Alison Leech
Ed. Erickson
L'esperienza effettuata è stata in gran parte documentata sia con materiale cartaceo che informatico.
Storia e collaboratori dell’esperienza
Nell’anno scolastico 2002/2003 si è cominciata, a cura di un gruppo di docenti motivati e per le motivazioni esposte nel paragrafo
“Quadro di riferimento”, una ricerca sull’educazione emotivo - affettiva con ampi riferimenti teorici e ricerca di attività
interdisciplinari possibili (educazione linguistica- all’immagine- giochi tradizionali – di gruppo – utilizzo di semplici software
didattici, animazione, attività teatrale ,linguaggi espressivo -creativi …) in parte supportata da unità didattiche sviluppate e verificate
sia in ambito di scuola dell’infanzia sia nella scuola primaria ( cl. 1^ e 2^).
I partecipanti al gruppo di lavoro si sono avvalsi di saggi riportati nel paragrafo “Riferimenti teorici” e di consulenze di personale
esperto interno ed esterno alla scuola
• psicomotricista Dott.ssa Janna Associazione Acsoe
• per il teatro Li Santi Mario docente interno
• per i giochi tradizionali e di gruppo Silvia Ravina consulente Progetto Educazione Motoria Regione Piemonte
La ricerca è stata riportata dai partecipanti al gruppo di lavoro integralmente su supporto informatico (cd ) anche se in modo
semplice, non specialistico.
Nel 2003/2004 le insegnanti della Scuola dell’Infanzia Collodi hanno continuato il lavoro dell’anno precedente sviluppando una
programmazione annuale focalizzata sulle tematiche dell’educazione emotiva –affettiva. Questa scelta ha permesso l’adesione della
scuola anche al progetto nazionale del Miur “Educare ai Diritti e alla Cittadinanza Europea” (documentazione tramite pagine web
www.sestocircoloasti.it).
Appendice 1
Sono stati prodotti :
• n.1 CD ROM e un volume corrispettivo cartaceo del cd dal titolo: “Curricolo per l’educazione emotiva relazionale dalla
scuola dell’infanzia alla scuola primaria
• Cartelloni di sintesi di situazioni di apprendimento significative
• Schede didattiche
• Disegni degli alunni
Appendice 2
Tutti gli insegnanti della scuola dell’infanzia Collodi ( n.3 sezioni ) hanno partecipato all’esperienza
Gado Martina
Rabezzana Bruna
Gino Elena
Braccini Gabriella
Mandia Annamaria
Chiusano Angela
Merenda Daniela
Amich Maria Rosa
6. Si è ritenuto di ampliare il progetto attraverso un percorso didattico denominato "Le fantasie guidate"- apprendere la fantasia
Il vantaggio che la fantasia presenta rispetto ai processi di apprendimento più razionali , è che la sua efficacia non dipende dagli stadi
normali di sviluppo intellettivo .
La complessità dell'esperienza di fantasia si svilupperà di pari passo con la maturazione emozionale oltre che intellettiva.
L'utilizzo della fantasia in ambito emozionale o in quello dell'apprendimento può fornire i mezzi per esplorare e sviluppare le
possibilità di ottenere una personalità complessa e integrata.
Da Apprendere la fantasia di Eric Hall - Carol Hall e Alison Leech
Ed. Erickson
L'esperienza effettuata è stata in gran parte documentata sia con materiale cartaceo che informatico.
Storia e collaboratori dell’esperienza
Nell’anno scolastico 2002/2003 si è cominciata, a cura di un gruppo di docenti motivati e per le motivazioni esposte nel paragrafo
“Quadro di riferimento”, una ricerca sull’educazione emotivo - affettiva con ampi riferimenti teorici e ricerca di attività
interdisciplinari possibili (educazione linguistica- all’immagine- giochi tradizionali – di gruppo – utilizzo di semplici software
didattici, animazione, attività teatrale ,linguaggi espressivo -creativi …) in parte supportata da unità didattiche sviluppate e verificate
sia in ambito di scuola dell’infanzia sia nella scuola primaria ( cl. 1^ e 2^).
I partecipanti al gruppo di lavoro si sono avvalsi di saggi riportati nel paragrafo “Riferimenti teorici” e di consulenze di personale
esperto interno ed esterno alla scuola
• psicomotricista Dott.ssa Janna Associazione Acsoe
• per il teatro Li Santi Mario docente interno
• per i giochi tradizionali e di gruppo Silvia Ravina consulente Progetto Educazione Motoria Regione Piemonte
La ricerca è stata riportata dai partecipanti al gruppo di lavoro integralmente su supporto informatico (cd ) anche se in modo
semplice, non specialistico.
Nel 2003/2004 le insegnanti della Scuola dell’Infanzia Collodi hanno continuato il lavoro dell’anno precedente sviluppando una
programmazione annuale focalizzata sulle tematiche dell’educazione emotiva –affettiva. Questa scelta ha permesso l’adesione della
scuola anche al progetto nazionale del Miur “Educare ai Diritti e alla Cittadinanza Europea” (documentazione tramite pagine web
www.sestocircoloasti.it).
Appendice 1
Sono stati prodotti :
• n.1 CD ROM e un volume corrispettivo cartaceo del cd dal titolo: “Curricolo per l’educazione emotiva relazionale dalla
scuola dell’infanzia alla scuola primaria
• Cartelloni di sintesi di situazioni di apprendimento significative
• Schede didattiche
• Disegni degli alunni
Appendice 2
Tutti gli insegnanti della scuola dell’infanzia Collodi ( n.3 sezioni ) hanno partecipato all’esperienza
Gado Martina
Rabezzana Bruna
Gino Elena
Braccini Gabriella
Mandia Annamaria
Chiusano Angela
Merenda Daniela
Amich Maria Rosa