Il legno è una materia prima, una risorsa rinnovabile che proviene dalle foreste, e in particolare dai tessuti del fusto, dei rami e della radice di molte varietà di piante, latifoglie e conifere, che le popolano.
La prima operazione da compiere per ottenere, a partire dagli alberi, il legname che verrà utilizzato per molteplici impieghi, è il taglio dei tronchi alla base, per mezzo di una motosega. Seguono la sramatura e la scortecciatura, ovvero si privano i tronchi di rami e corteccia per facilitarne l’essicazione e il trasporto.
Nelle regioni in cui sono presenti grandi fiumi navigabili, i tronchi degli alberi abbattuti possono essere trasportati in modo economico verso le segherie tramite la fluitazione: i tronchi galleggiano seguendo la corrente.
Se non c’è disponibilità di corsi d’acqua navigabili, i tronchi vengono trasportati su autocarri adatti a viaggiare anche su strade accidentate oppure, nelle zone montane, tramite teleferiche simili alle funivie o con speciali trattori. Per viaggi lunghi verso Paesi lontani si ricorre anche a treni e navi.
Il viaggio dei tronchi termina in corrispondenza delle segherie, stabilimenti costituiti da un fabbricato che ospita le macchine che trasformano il legno in semilavorati e da piazzali e ampie tettoie per il deposito dei tronchi e dei semilavorati.
Prima di essere tagliati all’interno delle segherie, i tronchi vengono sottoposti a potenti getti di vapore che li liberano da eventuali parassiti e li predispongono al taglio.
I tronchi vengono tagliati con grandi seghe a motore, fino a ottenere dei semilavorati, ovvero tavole, assi e listelli di vario formato, detti masselli, oppure sono lavorati da una macchina sfogliatrice, che taglia sottili fogli di legno, detti piallacci.
I semilavorati appena tagliati vengono sottoposti a stagionatura, per eliminare la loro alta percentuale di acqua, che può causare fessurazioni e deformazioni. La stagionatura naturale avviene accatastando i semilavorati sotto una tettoia che li protegge dalla pioggia e dal sole ed è costosa in quanto immobilizza il materiale per alcuni anni.
La stagionatura artificiale prevede di accatastare i semilavorati in capannoni chiusi in cui circola aria calda e dura soltanto qualche settimana.