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Medicina Narrativa ed Etica
Clinica




Roberto Lala
Torino, 19 gennaio 2008
“La storia rivela il significato di ciò che
 altrimenti rimarrebbe una sequenza
 intollerabile di eventi”

                     Hannah Arendt
Il Racconto
♦ Dialettica fra ciò che si attendeva e ciò che
  è stato (peripéteia di Aristotile:cioè
  infrazione all’ordine atteso degli eventi)
♦ L’azione del racconto descrive i tentativi di
  venire a patti con l’imprevista infrazione e
  con le sue conseguenze
♦ Alla fine c’è una soluzione di qualche tipo
La pentade scenica di Kenneth
Burke
♦ Una storia reale o fantastica richiede
♦ Un attore
♦ Un’azione
♦ Un fine
♦ Dei mezzi
♦ Un contesto riconoscibile
  Motiva la storia la DISCORDANZA tra gli
  elementi fondamentali
La narrativa
♦ Caratteristica del pensiero umano è di
  anticipare gli eventi e di creare progetti
♦ La narrativa è uno strumento flessibile per
  trattare gli esiti incerti dei nostri progetti e
  delle nostre aspettative
♦ Il talento narrativo è la capacità di trovare
  un senso alle cose
Fallibilità dei progetti umani
♦ Nel progettare e realizzare le nostre azioni
  siamo soggetti ad errori di inferenza (nel
  giudicare gli altri, nel compiere
  investimenti, nel predire i risultati……)
La narrativa è una modalità per
addomesticare l’errore e la sorpresa
♦ Gli esseri umani sono specializzati
  nell’adattarsi allo stato ordinario delle cose
  e a mantenersi vigili di fronte alle
  deviazioni dall’ordinario
♦ La narrativa presenta una casistica
  convenzionale di ciò che è lecito attendersi
  e di come si può rimediare all’imprevisto
Narrativa ed interazione sociale
♦ I bambini sviluppano precocemente
  aspettative su come dovrebbe essere il
  mondo e sono attratti dall’inaspettato
♦ La spinta narrativa integra la capacità
  linguistica e ne costituisce spesso la
  motivazione
♦ Il racconto permette di tadurre l’eperienza
  privata in “pubblica”, accessibile a tutti
Creazione narrativa del Sè
♦ Rappresentiamo noi stessi mediante il racconto in
  modo da dar forma alla nostra identità
♦ La narrazione creatrice del sé è spesso un atto di
  bilanciamento tra la nostra autonomia (ci
  raccontiamo come persone coerenti con il proprio
  passato e la propria volontà) e l’alterità (esigenze
  ed istanze della famiglia, degli amici, delle
  istituzioni)
♦ La nostra vita è una ricerca di equilibrio tra
  autonomia ed impegno
La molteplicità delle voci
interiori
♦ Secondo Freud ognuno di noi contiene in sé
  una serie di voci interiori che paragona ad
  un “cast di personaggi” che cercano di
  venire a patti tra loro e sono a volte in
  conflitto
♦ Narrare di sé in modo equilibrato dovrebbe
  rappresentarli tutti
♦ In realtà non esiste una narrazione buona
  per tutti gli usi che sia in grado di farlo
Narrativa, memoria e
 immaginazione
♦ Mediante la narrativa ricostruiamo e talora
  inventiamo il nostro ieri ed il nostro domani
♦ La memoria e l’immaginazione si fondono in
  questo processo
♦ La mente umana, per quanto allenata, e dotata non
  potrà mai registrare fedelmente il passato
♦ La memoria e l’immaginazione servono da
  consumatori e fornitori di reciproche merci
  (Jerome Bruner)
La malattia
♦ La malattia DISEASE come viene rapresentata
  nella biomedicina è localizzata nel corpo e
  rappresentata da una serie di dati rilevabili
  obiettivamente.
♦ La malattia ILNESS viene rappresentata come
  radicata nella vita, fondata nella storicità umana,
  nella temporalità dei singoli, delle famiglie e delle
  comunità .
♦ E’ presente in forma di ricordi influenti e come
  desiderio
♦ Contiene contraddizioni e molteplicità
Come la medicina costruisce la
propria azione (EBM)
♦ Vista (anatomica)
♦ Scrivere e parlare (andare al nocciolo della
  questione)
♦ Descrizione del caso clinico: raccolta di dati
  misurabili ed obiettivabili
♦ Diagnosi: confronto dei dati raccolti con
  schemi classificativi precostituiti
♦ Terapia: applicazione di procedure fondate
  sulla dimostrazione di efficacia
Come la medicina costruisce la
propria azione (NBM)
♦ La congiunzione di aspetti fisiologici e
  soteriologici costituisce l’essenza della
  medicina
♦ La medicina è un modo di affrontare il
  mondo, un vettore di esperienze, un mezzo
  dialogico, di incontro, di interpretazione, di
  conflitto e di trasformazione (Byron J.
  Good)
Relazione medico-paziente
♦ Medici e pazienti categorizzano segni e sintomi in
  maniera diversa attribuendo loro significati
  secondo la logica della propria comunità
  linguistica e secondo i propri interessi esistenziali
  (Benjamin Whorf).
♦ Poiché le categorie ed i mondi della vita sono
  diversi tra medico e paziente, le conversazioni
  mediche sono piene di interruzioni,
  fraintendimenti e vuoti di comprensione
La narrazione del dolore
♦ Il dolore intenso distrugge il mondo
♦ Diventa un’esperienza di totalità che fluisce dal
  corpo e pervade il mondo sociale e le attività
  quotidiane distruggendo il “tempo” soggettivo e
  sostituendosi alle altre percezioni ed agli altri
  sentimenti
♦ Le persone che soffrono di dolore cronico o di
  malattie incurabili avvertono un cambiamento del
  mondo. Il significato di ogni cosa muta ed assume
  diverso valore.
♦ La malattia sottopone l’uomo ai ritmi vitali del
  corpo ed ai ritmi della cura
La simbolizzazione: lotta per assegnare
un nome alla sofferenza
♦ Gli sforzi per costruire una narrazione efficace
  della sofferenza possono essere intesi come sforzi
  per opporsi alla distruzione della vita.
♦ La narrativizzazione è uno sforzo per collocare
  quella sofferenza nel proprio contesto, per dare
  agli eventi un ordine temporale e per immaginare
  un modo per superare le avversità e ricominciare a
  progettare la propria storia
La rappresentazione narrativa
♦ Secondo Iser il lettore riceve il messaggio
  narrativo componendolo
♦ il significato è il frutto dell’interazione tra
  lettore e narrazione
♦ il messaggio narrativo contiene le istruzioni
  per comprenderlo
♦ queste devono però essere soggettivamente
  verificate dal lettore per produrre il
  significato ed il senso
Le narrazioni di malattia
♦ In esse è molto evidente la risposta del
  lettore
♦ Sono racconti che si modificano con lo
  sviluppo degli eventi
♦ Spesso conservano diverse letture
  provvisorie del presente e del passato
♦ Sono racconti profondamente culturali
♦ Puntano al futuro per dare un senso alla
  propria esperienza
Elementi congiuntivi nella
narrazione della malattia
♦ Il discorso narrativo ottiene i suoi effetti
  attingendo all’immaginazione del lettore
♦ Il lettore vive le situazioni narrate dal punto di
  vista dei personaggi descritti e con una prospettiva
  indeterminata ed aperta
♦ Le storie di malattia sono realizzate per produrre
  una risposta immaginativa ed empatica e sono
  narrate da chi è direttamente impegnato a dare un
  senso alla malattia e ad influenzarne l’esito
Il dialogo medico paziente:
l’incontro con l’altro
♦ Nell’incontro avviene la mediazione tra due
  realtà culturali e due motivazioni
♦ La narrazione del paziente attiva la
  comprensione e la restituzione da parte del
  medico (feedback)
♦ La narrazione del medico attiva la
  comprensione e la restituzione da parte del
  paziente
Il dialogo medico paziente:
l’incontro con l’altro
♦ Il processo è circolare
♦ Esistono reazioni che facilitano la comunicazione
  ed altre che la ostacolano
♦ La principale azione di facilitazione è data dalla
  comunicazione empatica (mettersi nella posizione
  dell’altro)
♦ La comunicazione empatica deve essere libera da
  reazioni di invischiamento emotivo: ognuno dei
  dialoganti deve mantenere la sua indipendenza e
  personalità
La co-costruzione narrativa
♦ Se la relazione medico-paziente è ben strutturata la
  storia clinica viene costruita da entrambi, con
  l’apporto di significato e di senso al quale ognuno
  contribuisce
♦ Una narrazione co-costruita e condivisa nel tempo
  in tutti i suoi sviluppi è la condizione necessaria
  per l’alleanza diagnostica e l’alleanza terapeutica,
  per l’aderenza del paziente alle cure e la
  motivazione del medico
♦ I migliori risultati clinici sono ottenuti quando il
  livello di condivisione sul significato delle cure e
  del trattamento è alto
La speranza che deriva dalla
narrazione
♦ La condivisione della prospettiva di guarigione
  costituisce uno stimolo a sottoporsi a trattamenti
  difficili od invasivi
 e limita le reazioni depressive legate alla
  condizione di malattia
♦ La sola analisi delle possibilità diagnostiche e di
  trattamento, priva delle componenti empatiche e di
  impegno è fortemente riduttiva della capacità
  terapeutica
Le emozioni del medico
♦ Nel rapporto con il paziente il medico è
  sottoposto ad una forte sollecitazione
  emozionale nel contesto di situazioni
  esistenziali a volte drammatiche
♦ E’ necessario per la costruzione di un
  rapporto equilibrato medico-paziente, che il
  medico impari a gestire le sue emozioni non
  negandole, né facendosi sopraffare
Lettura dei fatti (segni e sintomi)

empirista                epistemologica



significato                  senso




MEDICO                     PAZIENTE
RAPPORTO EMPATICO


medico       FEEDBACK          paziente




 NARRAZIONE DELLA MALATTIACO-COSTRUITA
Etica e narrazione clinica
♦ Fare il bene ed evitare il male (regola
  aurea), in una società pluralistica andrebbe
  tradotto in “fare agli altri il loro bene”
♦ Ma qual è questo bene, chi lo stabilisce?
♦ Il principio di beneficità deve essere
  articolato nel contesto delle varie comunità
  morali e dei singoli individui che
  costituiscono la comunità
Etica e narrazione clinica
♦ L’autonomia del paziente è espressione della
  persona come soggetto morale
♦ L’autonomia del paziente è spesso limitata dalle
  condizioni psicologiche e fisiche legate alla
  malattia e può variare in rapporto all’andamento
  della malattia stessa.
♦ La narrazione condivisa è uno strumento prezioso
  per favorire le scelte autonome del paziente
Narrazione clinica e superamento del
dualismo paternalismo-autonomia
♦ La President’s Commission staunitense ha
  riconosciuto la necessità di superare, nel
  rapporto medico-paziente, il dualismo tra
  paternalismo puro ed autonomismo puro,
  fondando i rapporti sanitari sulla fiducia, la
  confidenza e l’amicizia

“Sono i giusti i più capaci di amicizia”
Aristotile, Etica Nicomachea, IV secolo a.c.
Comparazione tra modello biomedico e
modello ermeneutico culturale per la pratica
clinica (tratto da B. Y. Good)
                           Modello clinico-       Modello ermeneutico
                             empirista
Entità patologica       Lesione o disfunzione     Significato,realtà di
                        somatica/psicologica      sofferenza
Strutture rilevanti     Dati obiettivabili        Dati che supportano il
                                                  significato
Procedure               Analisi di esami , test   Decodificazione di
                                                  reti semantiche
Finalità                Diagnosi e                Comprensione
interpretativa          spiegazione
Obiettivo terapeutico   Intervenire nei           Trattare l’esperienza
                        processi somatici         del paziente,
                        (disease)                 comprendere gli
                                                  aspetti nascosti
Fattori che favoriscono il riemergere della
prospettiva narrativa in medicina (Mike Bury)
♦ Declino di patologie infettive e prevalenza
  di patologie cronico-degenerative
♦ Messa in discussione della centralità
  dell’ospedale
♦ Messa in discussione del’autorità
  tradizionale della biomedicina
♦ Espansione dell’ informazione su malattie e
  medicina
Superamento del dualismo tra medicina basata sulle
prove (EBM) e medicina basata sulla narrazione
(NBM)
♦ L’integrazione tra medicina basata sui fatti e sulle
  prove di efficacia e la medicina basata
  sull’incontro culturale tra medico e paziente è in
  grado:
♦ Di aumentare le possibilità diagnostiche e
  terapeutiche
♦ Ridurre i conflitti e gli errori
♦ Avvicinare medico e paziente alla comprensione
  di se stessi e del senso del proprio agire
“…la malattia ha un significato; e comprendere
come lo acquisisce significa comprendere qualcosa
di fondamentale sulla malattia, la cura e, forse, la
vita stessa.
Inoltre l’interpretazione della malattia è qualcosa
che i pazienti, i familiari e gli operatori devono
intraprendere insieme.
Ciò in quanto vi è una dialettica al cuore della
guarigione, che porta l’operatore sanitario nel
mondo incerto e pieno di paure del dolore e della
disabilità e che reciprocamente introduce il
paziente e la famiglia dentro l’altrettanto incerto
mondo delle azioni terapeutiche…” A. Kleinman
Bibliografia essenziale
Maurizio Mori, Bioetica. 10 temi per discutere Mondadori, Milano 2002

H.Tristan Engelhardt Jr., Manuale di bioetica, Il Saggiatore, Milano, 1996

A.Jonsten Etica clinica, McGraw-Hill, Milano, 2003

Diego Gracia, Fondamenti di bioetica, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993

Guido Giarelli,Storie di cura, Angeli,Milano, 2005

Byron J. Good, Narrare la malattia, Einaudi, Torino, 2006

Jerome Bruner, La fabbrica delle storie, Laterza, Bari, 2002

Lucia Aite, Culla di parole, Bollati Boringhieri, Torino, 2006

Vincenzo Masini, Medicina narrativa, Angeli, Milano, 2005

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Master Lala 19 Gen 08

  • 1. Medicina Narrativa ed Etica Clinica Roberto Lala Torino, 19 gennaio 2008
  • 2. “La storia rivela il significato di ciò che altrimenti rimarrebbe una sequenza intollerabile di eventi” Hannah Arendt
  • 3. Il Racconto ♦ Dialettica fra ciò che si attendeva e ciò che è stato (peripéteia di Aristotile:cioè infrazione all’ordine atteso degli eventi) ♦ L’azione del racconto descrive i tentativi di venire a patti con l’imprevista infrazione e con le sue conseguenze ♦ Alla fine c’è una soluzione di qualche tipo
  • 4.
  • 5. La pentade scenica di Kenneth Burke ♦ Una storia reale o fantastica richiede ♦ Un attore ♦ Un’azione ♦ Un fine ♦ Dei mezzi ♦ Un contesto riconoscibile Motiva la storia la DISCORDANZA tra gli elementi fondamentali
  • 6. La narrativa ♦ Caratteristica del pensiero umano è di anticipare gli eventi e di creare progetti ♦ La narrativa è uno strumento flessibile per trattare gli esiti incerti dei nostri progetti e delle nostre aspettative ♦ Il talento narrativo è la capacità di trovare un senso alle cose
  • 7.
  • 8. Fallibilità dei progetti umani ♦ Nel progettare e realizzare le nostre azioni siamo soggetti ad errori di inferenza (nel giudicare gli altri, nel compiere investimenti, nel predire i risultati……)
  • 9.
  • 10. La narrativa è una modalità per addomesticare l’errore e la sorpresa ♦ Gli esseri umani sono specializzati nell’adattarsi allo stato ordinario delle cose e a mantenersi vigili di fronte alle deviazioni dall’ordinario ♦ La narrativa presenta una casistica convenzionale di ciò che è lecito attendersi e di come si può rimediare all’imprevisto
  • 11.
  • 12. Narrativa ed interazione sociale ♦ I bambini sviluppano precocemente aspettative su come dovrebbe essere il mondo e sono attratti dall’inaspettato ♦ La spinta narrativa integra la capacità linguistica e ne costituisce spesso la motivazione ♦ Il racconto permette di tadurre l’eperienza privata in “pubblica”, accessibile a tutti
  • 13.
  • 14. Creazione narrativa del Sè ♦ Rappresentiamo noi stessi mediante il racconto in modo da dar forma alla nostra identità ♦ La narrazione creatrice del sé è spesso un atto di bilanciamento tra la nostra autonomia (ci raccontiamo come persone coerenti con il proprio passato e la propria volontà) e l’alterità (esigenze ed istanze della famiglia, degli amici, delle istituzioni) ♦ La nostra vita è una ricerca di equilibrio tra autonomia ed impegno
  • 15.
  • 16. La molteplicità delle voci interiori ♦ Secondo Freud ognuno di noi contiene in sé una serie di voci interiori che paragona ad un “cast di personaggi” che cercano di venire a patti tra loro e sono a volte in conflitto ♦ Narrare di sé in modo equilibrato dovrebbe rappresentarli tutti ♦ In realtà non esiste una narrazione buona per tutti gli usi che sia in grado di farlo
  • 17.
  • 18. Narrativa, memoria e immaginazione ♦ Mediante la narrativa ricostruiamo e talora inventiamo il nostro ieri ed il nostro domani ♦ La memoria e l’immaginazione si fondono in questo processo ♦ La mente umana, per quanto allenata, e dotata non potrà mai registrare fedelmente il passato ♦ La memoria e l’immaginazione servono da consumatori e fornitori di reciproche merci (Jerome Bruner)
  • 19.
  • 20. La malattia ♦ La malattia DISEASE come viene rapresentata nella biomedicina è localizzata nel corpo e rappresentata da una serie di dati rilevabili obiettivamente. ♦ La malattia ILNESS viene rappresentata come radicata nella vita, fondata nella storicità umana, nella temporalità dei singoli, delle famiglie e delle comunità . ♦ E’ presente in forma di ricordi influenti e come desiderio ♦ Contiene contraddizioni e molteplicità
  • 21. Come la medicina costruisce la propria azione (EBM) ♦ Vista (anatomica) ♦ Scrivere e parlare (andare al nocciolo della questione) ♦ Descrizione del caso clinico: raccolta di dati misurabili ed obiettivabili ♦ Diagnosi: confronto dei dati raccolti con schemi classificativi precostituiti ♦ Terapia: applicazione di procedure fondate sulla dimostrazione di efficacia
  • 22. Come la medicina costruisce la propria azione (NBM) ♦ La congiunzione di aspetti fisiologici e soteriologici costituisce l’essenza della medicina ♦ La medicina è un modo di affrontare il mondo, un vettore di esperienze, un mezzo dialogico, di incontro, di interpretazione, di conflitto e di trasformazione (Byron J. Good)
  • 23. Relazione medico-paziente ♦ Medici e pazienti categorizzano segni e sintomi in maniera diversa attribuendo loro significati secondo la logica della propria comunità linguistica e secondo i propri interessi esistenziali (Benjamin Whorf). ♦ Poiché le categorie ed i mondi della vita sono diversi tra medico e paziente, le conversazioni mediche sono piene di interruzioni, fraintendimenti e vuoti di comprensione
  • 24.
  • 25. La narrazione del dolore ♦ Il dolore intenso distrugge il mondo ♦ Diventa un’esperienza di totalità che fluisce dal corpo e pervade il mondo sociale e le attività quotidiane distruggendo il “tempo” soggettivo e sostituendosi alle altre percezioni ed agli altri sentimenti ♦ Le persone che soffrono di dolore cronico o di malattie incurabili avvertono un cambiamento del mondo. Il significato di ogni cosa muta ed assume diverso valore. ♦ La malattia sottopone l’uomo ai ritmi vitali del corpo ed ai ritmi della cura
  • 26. La simbolizzazione: lotta per assegnare un nome alla sofferenza ♦ Gli sforzi per costruire una narrazione efficace della sofferenza possono essere intesi come sforzi per opporsi alla distruzione della vita. ♦ La narrativizzazione è uno sforzo per collocare quella sofferenza nel proprio contesto, per dare agli eventi un ordine temporale e per immaginare un modo per superare le avversità e ricominciare a progettare la propria storia
  • 27.
  • 28. La rappresentazione narrativa ♦ Secondo Iser il lettore riceve il messaggio narrativo componendolo ♦ il significato è il frutto dell’interazione tra lettore e narrazione ♦ il messaggio narrativo contiene le istruzioni per comprenderlo ♦ queste devono però essere soggettivamente verificate dal lettore per produrre il significato ed il senso
  • 29. Le narrazioni di malattia ♦ In esse è molto evidente la risposta del lettore ♦ Sono racconti che si modificano con lo sviluppo degli eventi ♦ Spesso conservano diverse letture provvisorie del presente e del passato ♦ Sono racconti profondamente culturali ♦ Puntano al futuro per dare un senso alla propria esperienza
  • 30. Elementi congiuntivi nella narrazione della malattia ♦ Il discorso narrativo ottiene i suoi effetti attingendo all’immaginazione del lettore ♦ Il lettore vive le situazioni narrate dal punto di vista dei personaggi descritti e con una prospettiva indeterminata ed aperta ♦ Le storie di malattia sono realizzate per produrre una risposta immaginativa ed empatica e sono narrate da chi è direttamente impegnato a dare un senso alla malattia e ad influenzarne l’esito
  • 31. Il dialogo medico paziente: l’incontro con l’altro ♦ Nell’incontro avviene la mediazione tra due realtà culturali e due motivazioni ♦ La narrazione del paziente attiva la comprensione e la restituzione da parte del medico (feedback) ♦ La narrazione del medico attiva la comprensione e la restituzione da parte del paziente
  • 32.
  • 33. Il dialogo medico paziente: l’incontro con l’altro ♦ Il processo è circolare ♦ Esistono reazioni che facilitano la comunicazione ed altre che la ostacolano ♦ La principale azione di facilitazione è data dalla comunicazione empatica (mettersi nella posizione dell’altro) ♦ La comunicazione empatica deve essere libera da reazioni di invischiamento emotivo: ognuno dei dialoganti deve mantenere la sua indipendenza e personalità
  • 34. La co-costruzione narrativa ♦ Se la relazione medico-paziente è ben strutturata la storia clinica viene costruita da entrambi, con l’apporto di significato e di senso al quale ognuno contribuisce ♦ Una narrazione co-costruita e condivisa nel tempo in tutti i suoi sviluppi è la condizione necessaria per l’alleanza diagnostica e l’alleanza terapeutica, per l’aderenza del paziente alle cure e la motivazione del medico ♦ I migliori risultati clinici sono ottenuti quando il livello di condivisione sul significato delle cure e del trattamento è alto
  • 35.
  • 36. La speranza che deriva dalla narrazione ♦ La condivisione della prospettiva di guarigione costituisce uno stimolo a sottoporsi a trattamenti difficili od invasivi e limita le reazioni depressive legate alla condizione di malattia ♦ La sola analisi delle possibilità diagnostiche e di trattamento, priva delle componenti empatiche e di impegno è fortemente riduttiva della capacità terapeutica
  • 37.
  • 38. Le emozioni del medico ♦ Nel rapporto con il paziente il medico è sottoposto ad una forte sollecitazione emozionale nel contesto di situazioni esistenziali a volte drammatiche ♦ E’ necessario per la costruzione di un rapporto equilibrato medico-paziente, che il medico impari a gestire le sue emozioni non negandole, né facendosi sopraffare
  • 39.
  • 40. Lettura dei fatti (segni e sintomi) empirista epistemologica significato senso MEDICO PAZIENTE
  • 41. RAPPORTO EMPATICO medico FEEDBACK paziente NARRAZIONE DELLA MALATTIACO-COSTRUITA
  • 42. Etica e narrazione clinica ♦ Fare il bene ed evitare il male (regola aurea), in una società pluralistica andrebbe tradotto in “fare agli altri il loro bene” ♦ Ma qual è questo bene, chi lo stabilisce? ♦ Il principio di beneficità deve essere articolato nel contesto delle varie comunità morali e dei singoli individui che costituiscono la comunità
  • 43. Etica e narrazione clinica ♦ L’autonomia del paziente è espressione della persona come soggetto morale ♦ L’autonomia del paziente è spesso limitata dalle condizioni psicologiche e fisiche legate alla malattia e può variare in rapporto all’andamento della malattia stessa. ♦ La narrazione condivisa è uno strumento prezioso per favorire le scelte autonome del paziente
  • 44. Narrazione clinica e superamento del dualismo paternalismo-autonomia ♦ La President’s Commission staunitense ha riconosciuto la necessità di superare, nel rapporto medico-paziente, il dualismo tra paternalismo puro ed autonomismo puro, fondando i rapporti sanitari sulla fiducia, la confidenza e l’amicizia “Sono i giusti i più capaci di amicizia” Aristotile, Etica Nicomachea, IV secolo a.c.
  • 45. Comparazione tra modello biomedico e modello ermeneutico culturale per la pratica clinica (tratto da B. Y. Good) Modello clinico- Modello ermeneutico empirista Entità patologica Lesione o disfunzione Significato,realtà di somatica/psicologica sofferenza Strutture rilevanti Dati obiettivabili Dati che supportano il significato Procedure Analisi di esami , test Decodificazione di reti semantiche Finalità Diagnosi e Comprensione interpretativa spiegazione Obiettivo terapeutico Intervenire nei Trattare l’esperienza processi somatici del paziente, (disease) comprendere gli aspetti nascosti
  • 46. Fattori che favoriscono il riemergere della prospettiva narrativa in medicina (Mike Bury) ♦ Declino di patologie infettive e prevalenza di patologie cronico-degenerative ♦ Messa in discussione della centralità dell’ospedale ♦ Messa in discussione del’autorità tradizionale della biomedicina ♦ Espansione dell’ informazione su malattie e medicina
  • 47. Superamento del dualismo tra medicina basata sulle prove (EBM) e medicina basata sulla narrazione (NBM) ♦ L’integrazione tra medicina basata sui fatti e sulle prove di efficacia e la medicina basata sull’incontro culturale tra medico e paziente è in grado: ♦ Di aumentare le possibilità diagnostiche e terapeutiche ♦ Ridurre i conflitti e gli errori ♦ Avvicinare medico e paziente alla comprensione di se stessi e del senso del proprio agire
  • 48.
  • 49. “…la malattia ha un significato; e comprendere come lo acquisisce significa comprendere qualcosa di fondamentale sulla malattia, la cura e, forse, la vita stessa. Inoltre l’interpretazione della malattia è qualcosa che i pazienti, i familiari e gli operatori devono intraprendere insieme. Ciò in quanto vi è una dialettica al cuore della guarigione, che porta l’operatore sanitario nel mondo incerto e pieno di paure del dolore e della disabilità e che reciprocamente introduce il paziente e la famiglia dentro l’altrettanto incerto mondo delle azioni terapeutiche…” A. Kleinman
  • 50. Bibliografia essenziale Maurizio Mori, Bioetica. 10 temi per discutere Mondadori, Milano 2002 H.Tristan Engelhardt Jr., Manuale di bioetica, Il Saggiatore, Milano, 1996 A.Jonsten Etica clinica, McGraw-Hill, Milano, 2003 Diego Gracia, Fondamenti di bioetica, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993 Guido Giarelli,Storie di cura, Angeli,Milano, 2005 Byron J. Good, Narrare la malattia, Einaudi, Torino, 2006 Jerome Bruner, La fabbrica delle storie, Laterza, Bari, 2002 Lucia Aite, Culla di parole, Bollati Boringhieri, Torino, 2006 Vincenzo Masini, Medicina narrativa, Angeli, Milano, 2005