1. Periodico dell’ Istituto Comprensivp “M. Beneventano”di Ottaviano (NA)
Direzione - Amministrazione
Via D. Beneventano - Ottaviano (NA) - Telefax 0818278289
www.1circolottaviano.it
COMITATO SCIENTIFICO
Silvana Avino
e si considera l’avven-
S tura iniziata quasi 14 anni
fa con l’uscita del primo
numero, non si può non ricono-
scere che il 1° Circolo Didattico
“ M. Beneventano” è stato pio-
nieristico nella produzione di un
giornalino scolastico. Que-
st’anno si registra un evento sto-
rico per la vita della nostra
scuola essa, infatti, si arricchisce
della presenza degli alunni, dei
docenti e del personale ATA del-
l’ex scuola media “G. D’Annun-
zio” che insieme a noi
formeranno la grande unica fa- Salute Ottaviano
miglia dell’Istituto Comprensivo Celiachia incontra
“M. Beneventano”. Il contributo
perchè l’Europa
degli alunni e dei docenti della
Scuola Secondaria di 1° grado
dà maggior vigore ed uno spes-
sore culturale diverso alla reda-
zione del giornalino, che negli
anni è stato più volte premiato in
“competizioni” anche a livello
nazionale. Il giornalino scola- Ricordo I castelli Legambiente A. Arricale
stico nasce dal bisogno di docu- di del “la Festa “Fare il giornale
mentare le tante iniziative della
nostra Istituzione sempre impe-
D’Annunzio Monte Somma dell’albero” a scuola”
gnata in attività scolastiche ed
extrascolastiche e di riflettere su
argomenti di attualità. I protago-
nisti sono alunni “giornalisti di-
lettanti”, ma pieni di entusiasmo
LA REDAZIONE
e soprattutto con tanta voglia di
imparare e di approfondire la co- Iervolino C.; Ptisco L.
noscenza dei mezzi di informa- Boccia M.; Saviano V.;
De Luca E.;Tufano A. C.;
zione, in particolare, della carta Annunziata A.; Autorino
stampata. G.; Nappo C.; Caccavale
Ringrazio, pertanto, tutti gli ope-
F.; Romano A.; Centro L.;
Saetta I.; Esposito A. P.;
ratori scolastici e le famiglie che Granato V.; Bagnano S.;
contribuiscono alla realizza- Autorino L.; Sirico L.;
Nusco C.; D’Avino F.;
zione del nostro giornale, senza Nowotnik M.; Squame
escludere quelli che con altret- G.; Maritato A.; Russo
tanto vigore e professionalità la- A.Scudieri M.; Boccia A.;
Catapano I.; Iervolino A.;
vorano in silenzio nel loro Giardino A Sqame L.;
impegno quotidiano. Ceriello m.; Ferraro G.;
Iervolino C;
2. dicembre 2012
CAVALLUCCI AL TROTTO pagina 2
SALUTE
INTOLLERANZA ALIMENTARE CHE COLPISCE SIA I BAMBINI CHE GLI ADULITI
LA REDAZIONE
Q
ualche anno fa si rite- della mucosa intestinale e di con-
neva che la malattia seguenza la scomparsa dei di-
celiaca fosse relativa- sturbi.Da diversi anni è attiva
mente poco frequente. Oggi in- un’associazione di pazienti con
vece si sa che almeno un cittadino celiachia (l’Associazione Italiana
so 100/150 ne soffre. Nei pazienti Celiachia (AIC)), che ha lo scopo
affetti da celiachia il glutine eser- di aiutare le persone affette da ce-
cita un’azione tossica sull’inte- liachia a superare le numerose dif-
stino, alterando profondamente la ficoltà che possono incontrare
struttura e la funzionalità delle nella vita quotidiana, soprattutto
cellule della parete intestinale. Ne subito dopo aver scoperto di es-
risulta così compromesso l’assor- sere celiaci. Fra le varie attività di
bimento degli alimenti e lo stato questa associazione vi è ad esem-
di nutrizione. Si può manifestare pio la divulgazione di ricette di
in ogni epoca della vita; nei bam- cucina senza glutine, di informa-
bini si presenta generalmente nei zioni relative al contenuto di glu-
primi due anni di età mentre negli tine dei prodotti alimentari,
adulti predilige il sesso femminile dietetici e farmaceutici e alle no-
e ha un picco di insorgenza fra i vità dietetiche offerte dall’indu-
30 e i 40 anni. Nei bambini i primi resto della crescita o una perdita zione sono: l’anemia da carenza ma oggi esistono semplici esami stria alimentare. Molte persone,
sintomi della malattia si possono di peso. Negli adolescenti e negli da ferro, la comparsa e il persi- del sangue che consentono al me- infatti, non conoscendo i molti
manifestare dopo pochi mesi dal- adulti i sintomi tendono ad essere stere di ulcere in bocca (afte), la dico (pediatra, gastroenterologo o modi differenti in cui si presenta
l’introduzione del glutine nella sfumati, spesso senza diarrea e stanchezza persistente, gonfiori medico di base) di arrivare rapi- la malattia, non sanno che i loro
dieta (svezzamento) che coincide con il coinvolgimento di organi alle gambe e alle palpebre, piccoli damente ad una diagnosi certa. disturbi possono derivare dall’in-
approssimativamente con la fine diversi dall’intestino; in questi sanguinamenti cutanei, anomalie L’unica terapia della malattia ce- tolleranza al glutine. La celiachia
del primo anno di vita. I sintomi casi è ancora più difficile ricono- dello smalto dei denti o malattie liachia è la dieta priva di glutine è una malattia cronica nella quale
caratteristici sono la diarrea, scere la malattia e ciò può ritar- della pelle come la dermatite er- che deve essere protratta per tutta vi è una intolleranza al glutine,
spesso associati a dolori addomi- dare ulteriormente la diagnosi. I petiforme. Un tempo era molto la vita. Questo permette il ripri- una proteina contenuta in molti
nali e vomito. Vi può essere un ar- segni e i sintomi a cui fare atten- difficile fare diagnosi di celiachia, stino della funzione assorbente cereali.
La clownterapia è un’attività professionale di supporto alla medicina tradizionale
LA REDAZIONE
3. dicembre 2012
pagina 3
ECONOMIA
REALTA’ PRODUTTIVA CHE ESPORTA IL NOSTRO TERRITORIO NEL MONDO
AZIENDA VINICOLA FIORAVANTE ROMANO E LUIGI
LA REDAZIONE
’azienda vinicola Fiore Ro- risultato di una esigente e meticolosa
L mano è una realtà nel nostro
territorio per la produzione di
vini tipici. Già nella metà dell’otto-
tecnica di vinificazione delle uve pro-
dotte nella zona alta del Vesuvio. A
quest’ultimo vino è stato assegnato il
premio” Amedeo Pace” 2012, pre-
cento Ottaviano era il centro più im-
miazione avvenuta nella splendida
portante della produzione dei vini
cornice del palazzo Mediceo durante
vesuviani: il Coda di volpe, il Piedi-
l’edizione della nota manifestazione
rosso, lo Sciascinoso e l’Aglianico.
vinicola” Vesuvinum”. Premio dedi-
Nel 1868, secondo una statistica del
cato all’enologo fondatore della
Comizio Agrario di Castellammare di
Strada del Vino del Vesuvio.
Stabia stabiliva che il 25 dei vini con-
L’obiettivo principe di questa famiglia
sumati nella città di Napoli preveniva è “far si che nel sapore, nel corpo e
da cantine e da produttori di Ottajano. nel bouquet dei vini, nella struttura
Tra questi produttori era già presente delle bottiglie, nella forma delle eti-
la famiglia Romano. chette e nelle relazioni che l’azienda
V I N C I T O R I P R E M I O ” A M E D E O PA C E ” 2 0 1 2
Fiore Romano ha cercato di legare in- intrattiene con i clienti ricorra sempre
sieme il presente con il passato, dove lo stesso segno: quello di un’eleganza
l’innovazione, l’attenzione al mer- integrante della famiglia, con quella oltre che sul territorio nazionale ed eu- che per la sua sobrietà e per la sua ori-
cato, la trasformazione del gusto sono conoscenza del territorio che permette ropeo anche in Giappone, Estonia e ginalità rispettosa della tradizione me-
sempre commisurate e regolate sui al padre e al figlio d parlare di certi siti Cina. Le varietà di vini prodotte sono: rita di essere considerata veramente
principi della tradizione. e di certi vigneti come se fossero vivi, Falanghina, Aglianico, Vesuvio, Pier’ classica. Così è l’eleganza del paesag-
Questi legami sono stati trasmessi al come se avessero un carattere e e Palummo, Coda di volpe, Gragnano, gio vesuviano”.
figlio Luigi, il quale sviluppa, appro- un’anima. “Fiorbello”, “Recupe”, “Veseri” e il Questa è una delle nostre realtà pro-
fondisce e verifica con la stessa pas- L’ azienda Romano produce circa tre- famoso Lachrima Christi del Vesuvio duttive che ci danno lustro e orgoglio
sione la cultura del vino, che è parte centomila bottiglie annue vendute D.O.C. sia bianco che rosso, che è il nel mondo.
4. dicembre 2012
pagina 4
ATTUALITA’
PL E S S O D ’ A N N U N Z I O SALA CONSILIARE P L E SS O C AC CI A BE L L A
OTTAVIANO OSPITA
DELEGAZIONE
DEL COMENIUS
IL COMITATO SCIENTIFICO
DAL 5 AL 10 NOVEMBRE
SONO STATI NOSTRI OSPITI I
4 PAESI CHE PARTECIPANO
AL PROGETTO COMENIUS
l progetto che condividiamo con Le scuole ospiti,
I ci permette prima di tutto di far conoscere il no-
stro territorio, le nostre tradizione, la nostra cul-
tura, il nostro modo de essere scuola e la nostra nazione,
canti, balli e sapori della nostra tradizione; al plesso
D’Annunzio si è esibita l’orchestra dei ragazzi del corso
castello D’Alagno, per poi far visita a Santa Maria a ca-
stello, al borgo Casamale e la chiesa Collegiata. Hanno
confrontandoci con il loro modo di essere. Le scuole
musicale. La delegazione ha assistito alle lezioni nelle potuto inoltre ammirare il castello Mediceo durante la
coinvolte sono: Basisschool Immaculata, Brugge Bel-
classi e in alcune di esse hanno proposto attività sulle manifestazione tenutasi il 7 novembre in memoria di
gio; Centro Específico de Educación Especial “PROA”
proprie tradizioni e su personaggi famosi dei loro paesi. Mimmo Beneventano. È stata una settimana densa di
Caceres Spagna; Fria Intermiliaskolan Svezia e la
Sono stati ospiti dell’ISIS “L. De’ Medici” dove nella attività didattiche e culturali, che ha permesso agli
scuola di Ysgol Bro Cinmeirch Denbigh, Clwyd Galles sala del ristorante dell’ istituto hanno potuto consumare alunni di utilizzare la lingua inglese, confrontare cul-
Regno Unito. Tredici insegnanti provenienti dai quat- un pranzo preparato dagli allievi della scuola. Sono stati ture, tradizioni e stili di vita diversi, sviluppare la co-
tro paesi su citati sono stati nostri ospiti per sei giorni ricevuti nella sala consiliare del Municipio salutati dal municazione interculturale e migliorare la loro
nell’ambito del progetto Comenius, il quale prevede commissario prefettizio che ha fatto gli onori di casa creativita’. Inoltre Comenius mira ad accrescere la ca-
uno scambio di visite reciproche. La delegazione è stata salutandoli in nome di tutta la cittadinanza. Hanno poi pacità di lavorare in gruppo e di relazionarsi con gli altri
ricevuta nei quattro plessi del nostro istituto, con calo- potuto ammirare in diverse uscite le bellezze degli scavi utilizzando le tecnologie dell’informazione e della co-
rose manifestazioni d’accoglienza durante le quali gli di Pompei, della costiera Sorrentina e della città di Na- municazione. Nella convinzione che la diversità rap-
alunni, in lingua inglese, hanno presentato il nostro poli. Avvincente è stata la visita a Somma Vesuviana presenta una risorsa per la crescita di tutti e non una
paese e la nostra scuola, e hanno allietato gli ospiti con dove le autorità locali hanno accolto la delegazione nel ragione di diffidenza e contrapposizione.
PLESSO LUCCI PLESSO REGINA MARGHERITA DELEGAZIONE
5. DICEMBRE 2012
CULTURA pagina 5
Gabriele D’Annunzio
e il suo rapporto
con il fascismo
D’Annunzio
da destare in più di una occasione le ire di avesse un intento polemico con lo stesso
In prossimità dell’anno D’An-
Mussolini e del suo alleato germanico duce che tentava il poeta in un dorato iso-
nunziano, 2013, 150˚ anniversa-
(Hitler). Eppure, insieme a Filippo Mari- lamento sul lago di Garda escludendo
rio della nascita del Vate, la
netti fu uno dei primi firmatari del mani- dalla vita politica della capitale. Lo sto-
redazione pubblicherà una serie
festo degli intellettuali fascisti (21 Aprile rico Renzo De Felice sostiene che D’An-
di articoli per ravvivare l’inte-
resse per il poeta-eroe. 1925). Mussolini poi, insistette con il re nunzio fu posto sotto il controllo di agenti
Vittorio Emanuele III, perché gli conce- fascisti per i suoi rapporti con esponenti
desse il titolo di Principe di Montenevoso. del mondo libertario, socialista e rivolu-
L. Borriello Summo Il titolo in verità, non corrispondeva ad un zionario tra cui ex legionari fiumani e so-
vero e proprio feudo principesco, ma gli cialisti. Difatti vi erano intermediari
abriele D’Annunzio è stato il fu conferito per l’impresa militare di occulti di Mussolini che, approfittando
G poeta, militare e politico ita-
liano, simbolo del Decadenti-
smo ed eroe di guerra. Fu mentore di
Fiume, proprio nel giorno delle celebra-
zioni per l’annessione della città di Fiume
all’Italia. Lo stemma fu dipinto da Guido
della debolezza del poeta, gli procuravano
una scatola, grande come un portasiga-
rette, piena di stupefacente che il poeta
un’epoca e definito il Vate, una guida sia Marussing; nella raffigurazione si vedeva fiutava ogni giorno. Morì il 1 marzo 1938
politica che culturale, esempio d’italia- la cima di un monte coperto di neve, so- a Gardone Riviera. Eppure dal regime fa-
vrastata dalla costellazione dell’Orsa scista gli furono tributati i funerali di
nità, genio ammirato per la sua estrover-
Maggiore; e aveva come motto una frase Stato. Il feretro, avvolto nella bandiera del
sabilità politica e culturale. Fu oggetto di
del poeta latino Orazio: “immotus nec Timavo, era seguito dalla folla di ex le-
invidia e ammirazione; si avvicinò al fa-
iners” (fermo, ma non inerte). Sembra gionari, di ammiratori, dei devoti alla sua
scismo con cui ebbe però, un rapporto
evidente come la scelta di questo motto gloria e alla sua fama. Gabriele D’Annunzio
ambiguo non approvandolo appieno, tanto
LAPIOGGIA NEL PINETO
TACI , SENTI , ASCOLTA : DEL 1902 È TRA LE POESI E P IU’ BE LLE DI D’A NNUNZI O
I B SSI
a poesia descrive il desiderio di
L
vita Ermione ad udire gli animali e in par-
D’Annunzio di silenzio per ticolare, il canto della cicala che sembra
poter contemplare i suoni della non impaurirsi per la pioggia, rispon-
natura che lo circondano e sentirsi parte dendo ad essa. Gli alberi accarezzati dalla
di essa. Il poeta invita Ermione , la sua fi- pioggia producono versi che somigliano a
danzata, ad ascoltare il suono della piog- strumenti musicali soavi all’orecchio. Ad
gia che con delicatezza bagna i mirti e i un tratto, le cicale interrompono il loro
pini. La pioggia accarezza i loro volti, ma canto rendendo udibile solo il suono della
soprattutto i loro sentimenti che sembrano pioggia che cade al suolo. D’Annunzio
ringiovanire in quell’atmosfera. Il poeta, nell’osservare Ermione nota che le gocce
inoltre, impersonifica la natura parago- cadono sul suo volto dando l’impressione
nando la pioggia al pianto del cielo e in- che lei stia piangendo.
6. DICEMBRE 2012
IL TERRITORIO pagina 6
La giornata del ricordo
LA REDAZIONE
nche quest’anno il sette presidente nazionale di Libera, An-
A novembre è stato cele-
brato nel nostro paese il
“giorno della memoria” in ricordo
tonio Musolino, prefetto di Napoli,
Ugo Leone e Rino Esposito, rispet-
tivamente presidente e direttore del
della morte di Mimmo Beneven- Parco Nazionale del Vesuvio, Ro-
tano, di cui il nostro istituto con salba Beneventano, sorella di
tanto onore e impegno porta il suo Mimmo Beneventano e presidente
nome. Legambiente ha deciso di della Fondazione a lui dedicata, Lo-
rendergli omaggio inaugurando i renzo Clemente, presidente asso-
progetti di “SalvaItalia” e dedi- ciazione familiari vittime innocenti
cando due aule didattiche ai consi- criminalità organizzata, Pasquale
glieri comunali, uccisi dalla Raia, responsabile aree protette Le-
camorra. La nuova area, accessibile gambiente Campania e Antonio Ni-
anche ai disabili, è il risultato della coletti, responsabile aree protette
campagna del Cigno Verde dedicata Legambiente Nazionale. Gli alunni
I
alle aree del nostro Paese penaliz- del coro “M. Beneventano” si sono
zate da fenomeni di degrado am- esibiti eseguendo canzoni sulla le-
bientale e sociale. Un progetto che galità e tradizionali.
consentirà di avere uno spazio ido- Il messaggio che ha voluto lanciare
neo per l’educazione ambientale di l’associazione ambientalista è che il tutti il Palazzo Mediceo, che per alunni della nostra scuola insieme
ragazzi e adulti, favorendo l’af- riscatto ambientale e sociale non è anni è stato il quartier generale della ai volontari di Legambiente, ha cu-
fluenza e l’accessibilità al Parco. La un’impresa impossibile. La giornata camorra. Nell’antico palazzo è stata rato la messa a dimora di essenze
nuova area è stata inaugurata alla si è aperta con una visita guidata ai presentata la mostra foto-illustrata vegetali negli “Orti di legalità”, pro-
presenza di Enrico Fontana, re- “Sentieri della legalità”, una pas- “30 anni” dedicata a Mimmo Bene- getto attuato dai bambini della
sponsabile dell’Osservatorio nazio- seggiata per conoscere i beni confi- ventano e la mostra “L’alfabeto dei scuola primaria, e negli spazi aperti
nale ambiente e legalità di scati alla criminalità organizzata e diritti”, a cura della coop.sociale del “Parco della Memoria e del-
Legambiente, Don Luigi Ciotti, restituiti alla collettività. Primo fra Ottavia. Inoltre una delegazione di l’impegno civile”.
FESTA DELL’ALBERO
negli spazi verdi di un bene confi- cui bilancio, ad allora, contava ben 23
Negli spazi verdi dell'Os-
scato, in via Palazzo del Principe ad vittime. Movente dell’ omicidio:
servatorio Ambiente e Le-
Ottaviano, oggi sede dell’Osservato- scambio di persona Pasquale Romano
galità del Parco Nazionale
del Vesuvio, la sezione Le- rio Ambiente & Legalità del Parco di anni 30, lo scorso 15 ottobre è stato
gambiente "Mimmo Bene- Nazionale del Vesuvio. Il nostro isti- ucciso a Marianella, al confine con
ventano" procederà, come tuto ha partecipato alla manifesta- Scampia, mentre usciva dalla casa
da tradizione quinquen- zione della piantumazione di alberi in della sua fidanzata per andare a gio-
nale, alla piantumazione di memoria vittime innocenti, con specie care a calcetto. Pasquale, detto Lino,
alberi.“ arboree appartenenti al patrimonio bo- si è aggiunto così alla numerosissima
schivo del Parco nazionale del Vesu- schiera di vittime innocenti della ca-
LA REDAZIONE vio. Gli alberi sono stati dedicati a: morra, era di Cardito, ed è stato as-
Dario Scherillo di Anni 26 ucciso sassinato perché scambiato per
l ventuno novembre si è svolta la poco dopo le 20:30 del 6 dicembre del un’altra persona. Nello stesso giorno
I festa dell’albero ad Ottaviano,
nel Parco della memoria e del-
l’impegno civile, l’iniziativa pro-
2004 a Casavatore, un comune del na-
poletano confinante con il quartiere
Secondigliano, dove da alcune setti-
nei vari plessi della nostra scuola, nel- tutto le nuove generazioni, importante è
l’ambito della stessa manifestazione comprendere l’importanza della gestione
sono stati messi a dimora, dagli degli spazi verdi, luoghi di socializza-
mossa dal Circolo Legambiente mane si stava consumando una san- alunno e dai volontari di Legam- zione e d’incontro. Piantare un albero è
Mimmo Beneventano e dal Centro di guinaria guerra di camorra per il biente, giovani alberi, perché la tutela dunque un gesto di amore e di fiducia nel
servizio per il volontariato (CSV), controllo del mercato della droga il del verde deve riguardare prima di futuro.
7. DICEMBRE 2012
TERRITORIO pagina 7
TRA OTTAVIANO E SOMMA SORGONO MOLTI PALAZZI NOBILIARI E ALCUNI CASTELLI DI NOTEVOLE IMPORTANZA
LA REDAZIONE
Somma
Castello D’Alagno
LA REDAZIONE CASTELL O MEDICEO C AST E L LO D’AL A GNO CASTELLO ARX SUMMAE
Il castello D’Alagno è un altro biblioteca.
suggestivo maniero della cor- Il castello ha subito alla fine del
nice del monte Somma, è stato secolo XVIII un restauro radi-
So mma
costruito in sostituzione di un cale. L’abitazione fortificata, di IL CASTE LLO – AR X SU MMAE
altro più vecchio nella zona stile cinquecentesco, fu così tra-
dove è oggi il santuario della sformata in una villa settecente-
LA REDAZIONE
Madonna di Castello da Lucre- sca. Il castello si presenta oggi
Il più antico dei castelli del ter- sero di costruire all’interno della circondario. La costruzione del
zia D’Alagno, proprietaria del- con pianta a forma di U e quattro
ritorio del monte Somma è Arx rocca una nuova chiesa a fianco santuario risale al 1622, quando
l’intero territorio sommese dal torri angolari. Un viale d’ac-
Summae. Le strutture dell’antica di quella di S. Lucia, d’imposta- cioè Carlo Carafa qui vi si inse-
1456 per una donazione del re cesso in salita conduce dapprima
fortificazione testimoniano un zione gotica e di origine regale, diò e restaurò la vecchia cap-
Alfonso I d’Aragona, elesse all’atrio e poi al cortile interno,
impianto molto irregolare che si fatta erigere nel 1229 da Carlo pella di S. Lucia, collocandovi
questo territorio a suo ritiro in cui sono collocati i magazzini
adattava alle caratteristiche del D’Angiò. una statua lignea della Vergine
dopo la morte di quest’ultimo e l’accesso al giardino. Due
sito in cui sorgeva, una collinetta Nel 1602, poiché il castello ver- Maria, che col tempo sarà rite-
(1458). Di seguito la donna fu corpi scala a volte rampanti por-
molto scoscesa e naturalmente sava in condizioni precarie, fu nuta miracolosa. La terribile eru-
costretta dal successore, il re tano ai piani superiori, dove si
protetta da profondi valloni. La fatto restaurare da Carlo Carafa; zione del 1631 distrusse
Ferrante, ad abbandonare il suo trovano i saloni e le sale resi-
fortificazione, era caratterizzata all’interno del perimetro fortifi- totalmente la chiesa e il santua-
castello e a trasferirsi nell’anno denziali, oltre ai terrazzi collo-
al suo interno dalle strutture atte cato fu fatto edificare anche rio fu ricostruito solo grazie alla
1461 a Napoli. Alla sua morte il cati in cima alle torri del lato est.
ad ospitare un consistente nu- l’eremo dedicato alla Vergine ferrea volontà dei sommesi e
territorio sommese, con il ca- Su tutti gli ambienti emerge la
mero di armati e la popolazione Maria, trasformando notevol- alla generosa collaborazione di
stello, passarono dapprima nelle colombaia, torre belvedere in
del territorio circostante. mente le antiche strutture. Il ca- D. Antonio Orsino. Col tempo il
mani del figlio di Ferrante I parte crollata.
Fu Giordano I che, al fine di stello vecchio venne quasi convento passò prima nelle mani
d’Aragona, poi a Giovanna III Le decorazioni interne, risalenti
consolidare la presenza arago- completamente distrutto dal- delle carmelitane, poi nelle mani
nel 1496, a Giovanna IV nel al periodo neoclassico, sono in
nese attraverso la costruzione di l’eruzione del Vesuvio del 1631. di diversi privati ed infine ai Do-
1517 e divenne proprietà del gran parte perdute, come anche
numerosi capisaldi, fece rico- Poco resta dell’antica rocca nor- menicani nel 1829, che lo cedet-
D’Afflitto nel 1582. Il castello gli arredi, a causa del lungo pe-
struire anche le mura della stra- manno-sveva su cui fu eretto il tero al parroco d. Pietro Mauro
passò nelle mani di vari proprie- riodo di abbandono. Un vasto
tegica “Arx Summae” sulla famoso santuario detto di S. e da questi trasferito ai suoi
tari fino ad arrivare al 1998, giardino-frutteto circonda la co-
dorsale del monte Somma, risa- Maria a Castello, ma il luogo eredi e infine a suor Angelina
quando il Comune lo acquistò struzione, isolato tutt’intorno da
lenti al XII secolo. Intorno al resta ancora oggi meta di pelle- Coppola di Marigliano.
per realizzarvi un museo e una ampie strade.
1470 i cittadini di Somma deci- grinaggi provenienti da tutto il
8. DICEMBRE 2012
MONDO SCUOLA pagina 8
IL PRESEPIO DI CERAMICA
G L I A L U N N I D E L L E C L A S S I T E R Z E A , B , C D E L P L E S S O L U C C I C I R A C C O N TA N O C O M E H A N N O M O D E L -
L AT O I P E R S O N A G G I D E L P R E S E P I O E T U T T E L E FA S I D E L L A R E A L I Z Z A Z I O N E D E L L A C E R A M I C A
LA REDAZIONE
Con la slitta tra le stelle
Babbo Natale porta cose belle,
poi si cala dal camino
e tu trovi un regalino.
È un regalino speciale
sono gli auguri di buon Natale.
IC SSI
9. DICEMBRE 2012
MONDO SCUOLA pagina 9
ANCORA VINCITORI
COMITATO SCIENTIFICO
Premio giornalino
scolastico
“Penne Sconosciute”
Piancastagnaio SI
COMITATO SCIENTIFICO
CRESCERE
CANTANDO
INSIEME
COMITATO SCIENTIFICO
10. DICEMBRE 2012
CULTURA pagina 10
Fornisce tutti gli ‘attrezzi’ necessari per confezionare un giornale
LUIGI ALBANO
e non si conosce il procedimento turo. E così traccia opportunamente in dialità, operino non soltanto per la tradi- risposta) sia per l’opera di tutoraggio che
S della stampa si ignora in che
modo nasce un libro o un gior-
nale. L’arte tipografica e a tecnica giorna-
modo sintetico ma esaustivo, una storia
dell’evoluzione della stampa dall’origine
ai nostri giorni. Insomma ci troviamo di
zione delle lettere attraverso lo strumento un manuale del genere può svolgere nei
classico del libro o della carta stampata, confronti di aspiranti giornalisti. Riflet-
ma suscitino interessi culturali durevoli, tendo sui “bisogni” degli studenti, il Ma-
listica camminano di pari passo, l’una fronte ad un libro che aiuta i giovani a tali quali solo il mezzo stampato ha potuto nuale indica modelli di scrittura (a
contaminando l’altra e viceversa. La co- crescere ed a formarsi”. E, tuttavia, va sempre fornire. Si sa che la bella scrittura cominciare dal tema) e offre preziosi con-
noscenza di entrambe è alla base di un detto: Antonio Arricale va oltre il titolo è figlia della buona lettura. È compito dei sigli riguardanti la scelta e l’analisi della
buon prodotto. Poi c’è lo studio, la capa- del suo libro “Fare un giornale a scuola”; docenti elevare i livelli di fruibilità attra- traccia, la formulazione della scaletta, la
cità di analisi, la bravura, la continua eser- illustra la sociologia del processo comu- verso la conoscenza delle regole. Il ma- stesura della brutta copia, l’elaborazione
citazione della scrittura che fa emergere nicazionale, percorre tutto il cammino nuale di Arricale nella sua densa della chiusa, la verifica e, infine, la rilet-
un buon giornalista da uno meno bravo, fatto dalla stampa – da Gutenberg in poi – articolazione è in grado di proporre e pro- tura e stesura definitiva. E’ auspicabile
che distingue una firma da una buona o scava nei meandri della storia i particolari muovere la crescita dei livelli di cono- che manuali come “Fare il giornale a
discreta penna. Ma al fondo, dunque, è dell’invenzione e, infine, perviene ai sofi- scenze teorico-pratiche dei discenti e di scuola” di Arricale trovino la giusta col-
sempre la padronanza della tecnica che sticati mezzi tecnologici che l’evoluzione tutti gli appassionati della professione locazione, per l’interesse che la scuola
non può assolutamente mancare. E la tec- dell’elettronica ha messo oggi a disposi- giornalistica. Sia per acquisizione delle stessa dovrebbe avere a dare competenza
nica si impara, la tecnica insegna a fare. zione dell’umanità. È un excursus storico nozioni fondamentali (non vi sono do- ai giovani discenti in materia di stampa e
“Da tempo nell’Ordine dei Giornalisti an- di grande interesse, che inquadra la genesi mande, dalle più generali a quelle più spe- di scrittura, letteraria e giornalistica.
diamo affermando che solo ‘facendolo’, della stampa in un contesto culturale che cifiche e tecniche, che rimangano senza
ovvero confezionando il giornale, si può da primordiale diventa evoluto, dando
davvero capire a fondo il complesso l’immensa dimensione di ciò che è stato
mondo dell’informazione”, scrive nella il cardine della trasmissione del sapere ed
prefazione Giovanni Fuccio, consigliere elevazione dei popoli. Scopo del libro di
nazionale dell’Odg e referente del con- Arricale è quello di arrivare a portare ele-
corso “Fare il giornale nelle scuole”. menti di conoscenza concreta del mecca-
“Non serve a nulla – continua Fuccio – nismo della stampa, intesa come giornale
scaricare nelle scuole, come fanno molti e come libro, a studenti della scuola del-
grandi editori, migliaia di copie dei loro l’obbligo, ai docenti, agli aspiranti gior-
giornali per darli in pasto, in modo aset- nalisti che si avviano a percorrere le tappe
tico, ai nostri giovani. Cosa diversa è ‘il della professione, frequentemente digiuni
fare’. Arricale con questo suo prezioso delle basi teoriche e delle esperienze pra-
libro ‘Fare il giornale a scuola’, così com- tiche suggerite nel manuale. Il proposito
pleto, preciso e puntuale sotto ogni di fornire conoscenze a favore degli
aspetto, si muove nella giusta direzione alunni medi è lungimirante. Per insegnare
perché fornisce tutti gli ‘attrezzi’ neces- il giornalismo della carta stampata oc-
sari per confezionare un giornale. Ma ci corre farne materia scolastica e ovvia-
avverte anche che è sempre necessario sa- mente disporre di docenti preparati che, in
pere da dove veniamo per guardare al fu- un mondo ingarbugliato dalla multime-
11. DICEMBRE 2012
MONDO SCUOLA pagina 11
l giornalino scolastico dal che mette in atto. Dar vita al gior-
I quale emerge l’entusiasmo,
l’impegno, la volontà di ope-
rare nella scuola da parte di tutti -
nale scolastico è una affascinante
avventura. In una redazione si col-
gono il significato e le potenzialità
studenti e insegnanti- può essere la del lavoro di gruppo, dello stare as-
risposta alle crescenti difficoltà, sieme finalizzato a dei progetti, in-
alla diminuzione di risorse a cui è fatti bisogna imparare a valutare,
sottoposta la scuola pubblica. Co- interpretare, scegliere, prendere
struire e diffondere informazione, decisioni con il coinvolgimento di
presentare le esperienze vissute e una serie di soggetti, anche esterni
riflettere sui loro esiti, condividere alla scuola e che operano nella
problemi e successi, dialogare tra città. Alla fine di fronte al giornale
pari e con la comunità adulta, lan- pronto per essere stampato, ci sarà
ciare proposte e promuovere ini- l’orgoglio di aver prodotto qual-
ziative che incrementino cosa di importante, qualcosa che
l’interazione e il dialogo sono tutti farà pensare e riflettere tutti coloro
obiettivi di educazione civica e di che lo leggeranno.
formazione sociale, attraverso lo In un mondo che sembra aver
straordinario impegno di proget- smarrito la capacità di pensare, il
DIS. DI SAVIANO VINCENZO tualità, di organizzazione, di fanta- vostro lavoro sarà un atto di corag-
sia, di operosità e di collaborazione gio.
12. MONDO SCUOLA giugno 2012
pagina 12
È arrivato il Natale
Chiazze bianche sul davanzale,
è arrivato il Natale,
una festa favolosa,
che riempie di gioia ogni casa.
Presepi e abeti, palline e stelle,
rendono le case ancor più belle!
IB Grande entusiasmo per i bambini
che aspettano tutti dei regalini.
C’ è amore, pace e felicità…
si attende il bimbo che nascerà.
Oh! Dolce, dolce bambino Gesù,
tu che ci ascolti da lassù
donaci gioia e serenità
non solo per oggi,
ma per ogni giorno che verrà. III B
II B
INFANZIA
LUCCI
III C
13. DICEMBRE 2012
MONDO SCUOLA pagina 13
III
IL NATALE B
La festa della Natività di Gesù, il Natale, quale lo conosciamo oggi, è divenuta
la maggior festa ufficiale della cristianità solo in tempo relativamente recente. Le
sue prime tracce come festività cristiana si incontrano solo intorno al terzo se-
colo dopo Cristo e il suo definitivo affermarsi solo a metà del quarto secolo.
L’osservanza della festa natalizia fu introdotta in Antiochia solo verso il 375
dopo Cristo e in Alessandria solo dopo il 430. Così come viene vissuto e fe-
steggiato oggi giorno, il Natale deriva dalle tradizioni borghesi del secolo scorso:
abeti addobbati di luci, nastri e ninnoli (che in passato erano dolcetti); strenne;
Babbi Natale con slitte e renne, sono tradizioni nordiche, protestanti che si sono
mescolate ai nostri presepi cattolici. Il Natale comprende un periodo di festeg-
giamenti ininterrotti che dal solstizio di inverno arrivano all’epifania. Quest’ul-
tima, che per la cristianità d’oriente è la data del Natale, è stata introdotta in
occidente solo in un secondo tempo, con contenuti religiosi e valenze diverse
sulle quali ha finito poi per prevalere il ricordo dell’offerta dei doni dei Magi
nella grotta di Betlemme. In Italia si è sovrapposta a precedenti tradizioni po-
IE
polari dalle quali è nata la figura della befana, che, metà mendicante metà strega,
a cavallo della sua scopa, distribuisce doni (in origine erano poveri, come arance
e frutta secca) attraverso i camini. Questa è la storia del Natale. E’ una storia
bella, poetica, creata dagli uomini per far posto a un poco di speranza e di leti-
zia anche nel cuore dell’inverno più duro, quando sembra che tutto sia morto e
sterile e invece il seme comincia a germinare nella terra e ha inizio la rivolu-
zione delle stagioni e la rapida, felice corsa dei giorni verso la fioritura di pri-
mavera.
IV A
ZABATTA
La pace è…
Cosa significa la parola pace?
La pace è volersi bene
nel bel mondo che ci appartiene!
La pace è gioia e serenità,
amicizia e libertà.
La pace è un mondo senza guerra,
è infinito amore su questa terra!!!
La pace è una colomba bianca
che avvolge il mondo in una
luce piena di speranza…
PORTA PACE CON ENTUSIASMO!!! V A
IV C
14. dicembre 2012
Cucina pagina 14
PRANZO DI NATALE
PER CELIACI
Antipasto
I NSALATA DI POLPO CON VERDURE
PREPARAZIONE
P ri mo pi att o
L A S AG N E A L P O MO D O RO
INGREDIENTI
500 g di lasagne GLUTEN FREE
sugo di pomodoro
500 g di mozzarella
150 g di ricotta freschissima
olio di oliva
1 noce di burro
100 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe
15. dicembre 2012
Cucina pagina 15
Secondo piatto
Dolce
Pandoro