Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori di governo della società e dell’economia, in particolare la misurazione del Prodotto Interno Lordo (PIL), è in atto da molto tempo e recentemente ha suscitato un’ampia serie di riflessioni. È stato infatti ormai ampiamente appurato come le analisi economiche basate esclusivamente sul PIL possano spesso essere fuorvianti.
L’obiettivo del lavoro svolto dal BCFN su questo tema è quindi stato quello di inserire e valutare, all’interno di un indice multidimensionale per la misurazione e il confronto del livello di benessere delle persone in un gruppo selezionato di Paesi sviluppati, la componente legata all’alimentazione e agli stili di vita.
Il benessere di ognuno di noi dipende essenzialmente da come riusciamo a gestire le tre qualità legato ad esso: la gestione dello stato emotivo, l'efficienza mentale e la cura del corpo attraverso l'attività fisica e la nutrizione. La ricetta del ben essere è semplice ed efficace ma non sempre la si riesce a mettere in pratica, a volta per mancanza di informazioni adeguate, molte altre per poca motivazione.
Salute in corso propone un percorso di "Fitness Cognitivo Emotivo" tenuto da quattro specialisti (Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, psicoterapeuta, Marcello Orio - Medico internista, Dario Rago - Personal Trainer esercizio fisico medicale, Ciro Giordano - Nutrizionista) e centrato sugli aspetti essenziali del Ben-Essere
Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori di governo della società e dell’economia, in particolare la misurazione del Prodotto Interno Lordo (PIL), è in atto da molto tempo e recentemente ha suscitato un’ampia serie di riflessioni. È stato infatti ormai ampiamente appurato come le analisi economiche basate esclusivamente sul PIL possano spesso essere fuorvianti.
L’obiettivo del lavoro svolto dal BCFN su questo tema è quindi stato quello di inserire e valutare, all’interno di un indice multidimensionale per la misurazione e il confronto del livello di benessere delle persone in un gruppo selezionato di Paesi sviluppati, la componente legata all’alimentazione e agli stili di vita.
Il benessere di ognuno di noi dipende essenzialmente da come riusciamo a gestire le tre qualità legato ad esso: la gestione dello stato emotivo, l'efficienza mentale e la cura del corpo attraverso l'attività fisica e la nutrizione. La ricetta del ben essere è semplice ed efficace ma non sempre la si riesce a mettere in pratica, a volta per mancanza di informazioni adeguate, molte altre per poca motivazione.
Salute in corso propone un percorso di "Fitness Cognitivo Emotivo" tenuto da quattro specialisti (Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, psicoterapeuta, Marcello Orio - Medico internista, Dario Rago - Personal Trainer esercizio fisico medicale, Ciro Giordano - Nutrizionista) e centrato sugli aspetti essenziali del Ben-Essere
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Italian orphan drugs day - Il punto di vista del paziente nei confronti delle...Digital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione della dott.ssa Tommasina Iorno, Consigliere - Uniamo.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Italian orphan drugs day - Il punto di vista del paziente nei confronti delle...Digital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione della dott.ssa Tommasina Iorno, Consigliere - Uniamo.
Slides comune casciana terme lari fondazione casa riposo
1. INSEGNARE COME PREVENIRE L'INVECCHIAMENTO PATOLOGICO
“HOW TO TRAIN YOUR BODY AND BRAIN”
FONDAZIONE CASA DI RIPOSO BELVEDERE
MISERICORDIADI LARI
14 novembre 2014
Peccioli
2. Da 90 anni la Fondazione Casa di Riposo Belvedere di Lari già ex-
IPAB, ora ONLUS convenzionata con la ASL5 di Pisa, offre qualificati
servizi di ricovero e assistenza a 65 ospiti, anziani non autosufficienti o
parzialmente autosufficienti o, in piccolo numero, privati autosufficienti. A
questi ultimi offre anche un programma di prevenzione della non-autosufficienza
che gode della consulenza del Centro di Ricerca di Biologia
e Patologia dell'Invecchiamento della Università di Pisa. Con la
convenzione recentemente stipulata con la Società della Salute della
Valdera la Fondazione è stata chiamata ad agire da RAS aperta sul
territorio, fornendo assistenza domiciliare e offrendo un servizio di vicinanza
ai familiari che intendano assistere i propri cari anziani nel proprio domicilio.
Nell'anno scolastico 2013/14 grazie ad un contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Volterra e con l'approvazione della ASL5, ha
stampato e distribuito a scuole superiori di Pontedera una dispensa
integrativa dei testi di biologia, redatta a cura del proprio Presidente (già
Presidente della Gerontological Society of America) con la collaborazione di
Professori del liceo stesso, dal titolo “Le basi biologiche dell'Invecchiamento
e della prevenzione delle malattie della età anziana”. Lo scopo è diffondere
sul territorio la cultura della prevenzione primaria in difesa della salute.
3. La Misericordia è presente e opera sul territorio di Lari sino dal lontano 1346
e, come da Statuto, ha sempre svolto la funzione peculiare di assistere ed
aiutare coloro che hanno bisogno, con i propri servizi sociali e con i propri 320
volontari organizzati nei servizi sociali, soccorritori e emergentisti.
Da alcuni anni si occupa anche di cultura consapevole che la cultura è, in
primo luogo, il tessuto connettivo di una società cercando quindi di capire i
segni del nostro tempo, le difficoltà diffuse, i nuovi bisogni.
Anche a tal fine, con notevole sforzo, è stata costruita e recentemente
inaugurata alla Presenza dei Ministri delle Pari opportunità e della Pubblica
istruzione la Casa della Misericordia, un edificio di 400 mq. dislocato su due
piani. Al piano terra è collocato il salone ricreativo per momenti di
aggregazione e di svago, aperto a tutti i cittadini, mentre il salone, al piano
superiore, è dedicato alle attività socio - culturali. Oltre a momenti di
socializzazione, nella struttura si svolgono attività culturali per generazioni
diverse e sono costruiti percorsi di formazione culturale, sociale e sanitaria.
Meritano particolare menzione la LUM (Libera Università della Misericordia)
che da novembre a maggio offre gratuitamente alla popolazione locale
conferenze su argomenti di varie discipline e le attività di formazione socio
sanitaria aperte a tutti i volontari del comprensorio.
4. Obiettivo del progetto è diffondere fra la popolazione della Valdera,
partendo dai giovani per poi giungere efficacemente alle generazioni
mature ed anziane, una corretta informazione su come si possa
contrastare l'invecchiamento patologico e la comparsa delle malattie
ad esso associate (aterosclerosi, diabete,tumori, malattie
cardiovascolari e neurodegenerative) adottando corretti stili alimentari,
motori e sociocomportamentali.
L'attuale aumento della longevità non è conquista irreversibile (cioè non è frutto di
fattori genetici ma di condizioni ambientali favorevoli anche per gli straordinari
progressi
della medicina). Le previsioni di un futuro ulteriore aumento della longevità si basano
su un postulato (un ulteriore miglioramento dell'ambiente) già smentito dai fatti. Quindi
senza opportuni interventi i giovani di oggi saranno penalizzati rispetto a chi li ha
preceduti; e dato che spesso la medicina salva la vita ma non ridona la buona salute,
si assiste già ad un aumento smisurato degli anziani non autosufficienti affetti da
patologie croniche invalidanti, con costi umani e sociosanitari preoccupanti che
potranno fra breve divenire insostenibili per il servizio sanitario con il raggiungimento
dell'età anziana dalle classi di età più numerose. Il progetto si propone di validare un
modello di intervento (“train your body and brain”) capace di mitigare queste negatività.
5. L'obiettivo sarà raggiunto articolando il progetto nelle seguenti azioni:
1. Diffusione a livello scolastico delle più recenti conoscenze sui
meccanismi alla base dell’invecchiamento e delle malattie associate
mediante distribuzione agli istituti scolatici superiori della dispensa “Letture
di Biologia applicata: le basi biologiche dell’invecchiamento e della
prevenzione delle malattie della età anziana” integrativa dei corsi di
biologia, già predisposta e collaudata con successo nel Liceo Montale di
Pontedera nell’anno scolastico 2013-2014.
2. Diffusione di dette conoscenze tra adulti e anziani mediante un corso
organizzato ad hoc presso la LUM (Libera Università della Misericordia
di Lari). Il corso sarà aperto anche agli iscritti ad altre Università della
Terza Età della Valdera.
3. Addestramento teorico-pratico dei volontari della Misericordia di Lari
alla corretta applicazione degli interventi nutrizionali, motori e ambientali
atti a contrastare il decadimento senile fisico e cognitivo.
4. Aggiornamento degli operatori addetti a animazione e riabilitazione
nelle Residenze per Anziani di Lari e della Valdera con l’intervento di
personale del Centro di Ricerca sull’Invecchiamento della Università di
Pisa e di collaboratori del progetto “Train the Brain” del CNR di Pisa
6. RISULTATI E BENEFICI DUREVOLI
1. ABBATTIMENTO DUREVOLE DEL RISCHIO DI MALATTIA E
RIDUZIONE IN FUTURO DEI COSTI DELLA ASSISTENZA NELLA
VALDERA MEDIANTE LA DIFFUSIONE DELLE MODERNE
CONOSCENZE BIOGERONTOLOGICHE UTILI ALLO SVILUPPO
DELLA CULTURA DELLA PREVENZIONE PRIMARIA
2. VALIDAZIONE DI UN MODELLO DI MEDICINA PREVENTIVA DI TIPO
PRIMARIO E BASSO COSTO TRASFERIBILE IN ALTRE REALTA'
TERRITORIALI, BASATO SU
• Arricchimento delle biblioteche scolastiche e (e comunali) di un testo utile alla
protezione della salute.
• Aggiornamento del personale docente di scienze sui più recenti progressi della
biogerontologia con ricadute didattiche durevoli.
• La moltiplicazione del numero dei potenziali promotori della cultura della
salute “arruolando” a) studenti e le loro famiglie; b) volontari delle Misericordie
e delle altre organizzazioni di volontariato.
• Il miglioramento della capacità degli operatori delle RAS e del territorio
(animatori, riabilitatori) di prevenire la comparsa della non-autosufficienza
• La sensibilizzazione della popolazione matura e già anziana all'importanza di
un corretto “body and brain training”
7. RISULTATI E BENEFICI DUREVOLI
1. ABBATTIMENTO DUREVOLE DEL RISCHIO DI MALATTIA E
RIDUZIONE IN FUTURO DEI COSTI DELLA ASSISTENZA NELLA
VALDERA MEDIANTE LA DIFFUSIONE DELLE MODERNE
CONOSCENZE BIOGERONTOLOGICHE UTILI ALLO SVILUPPO
DELLA CULTURA DELLA PREVENZIONE PRIMARIA
2. VALIDAZIONE DI UN MODELLO DI MEDICINA PREVENTIVA DI TIPO
PRIMARIO E BASSO COSTO TRASFERIBILE IN ALTRE REALTA'
TERRITORIALI, BASATO SU
• Arricchimento delle biblioteche scolastiche e (e comunali) di un testo utile alla
protezione della salute.
• Aggiornamento del personale docente di scienze sui più recenti progressi della
biogerontologia con ricadute didattiche durevoli.
• La moltiplicazione del numero dei potenziali promotori della cultura della
salute “arruolando” a) studenti e le loro famiglie; b) volontari delle Misericordie
e delle altre organizzazioni di volontariato.
• Il miglioramento della capacità degli operatori delle RAS e del territorio
(animatori, riabilitatori) di prevenire la comparsa della non-autosufficienza
• La sensibilizzazione della popolazione matura e già anziana all'importanza di
un corretto “body and brain training”