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GLIIDROCARBURI:
• Gli idrocarburi aromatici;
• Derivati degli idrocarburi.
Torrieri Andrea
5°E a.s. 2020/21
GLIIDROCARBURI
AROMATICI
• Monociclici
• Policiclici
• Eterociclici
GLIIDROCARBURIAROMATICI
Gli idrocarburi aromatici, o areni, sono composti
organici costituiti da uno o più anelli a sei atomi di
carbonio.
Il benzene (C6H6) è il termine più
semplice.
GLIIDROCARBURIAROMATICI
MONOCICLICI
Sono costituiti da un solo anello
benzenico e da uno o più atomi o
gruppi atomici legati ad esso.
La posizione del sostituente
si identifica con:
Nomenclatura:
• Derivati monosostituiti: nome del sostituente +
‘’benzene’’
• Derivati bisostituiti: tenere conto della posizione
del secondo sostituente con i prefissi orto-,
meta- e para-
• Derivati polisostituiti: posizioni dei sostituenti
indicate numerando gli atomi di carbonio usando
i numeri più piccoli possibile
GLIIDROCARBURIAROMATICI
POLICICLICI
Sono costituiti da due o più anelli
benzenici e possono essere:
• Concatenati: se gli anelli
sono uniti da un legame C-C.
• Condensati: se gli anelli
condividono due atomi di
carbonio.
GLIIDROCARBURIAROMATICI
ETEROCICLICI
L’anello è costituito sia da atomi
di carbonio che da eteroatomi
diversi dal carbonio (solitamente
azoto e ossigeno).
Esempio del ruolo degli
eterociclici:
ILBENZENE
REAZIONIDELBENZENE
NITRAZIONE
Lo ione nitronio
attacca il benzene
trattato con una
soluzione di acido
solforico e acido
nitrico formando il
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ALCHILAZIONE
Il benzene con un
alogenuro alchilico
con l’alogenuro
come catalizzatore e
si ottiene
l’alchilbenzene
SOLFONAZIONE
Il benzene reagisce
con acido solforico
fumante e si ottiene
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benzensolforico
ALOGENAZIONE
Il benzene viene
trattato con un
alogeno in presenza
dell’alogenuro e si
ottiene un derivato
aromatico
PRIMO STADIO
L’atomo o il gruppo atomico si
lega a un atomo do carbonio
tramite il catalizzatore
SECONDO STADIO
L’atomo di idrogeno a legato al
carbonio in questione si separa
e diventa un H+
DERIVATIDEGLI
IDROCARBURI
Derivati degli
idrocarburi
Derivati
ossigenati
Derivati
alogenatii
Derivati
azotati
ammine ammidi
Alogenuri
alchilici
Alogenuri
vinilici
Alogenuri
arilici
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carbossilici
esteri
aldeidi
chetoni
GLIALOGENURI
ALCHILICI
Gli alogenuri alchilici sono composti in cui uno o più
atomi di carbonio di un alcano, ibridati sp3, legano uno
o più atomi di alogeno, con formula molecolare R – X,
in cui R è il gruppo alchilico saturo a catena aperta e
X è l’alogeno.
GLIALOGENURIALCHILICI
NOMENCLATURA
Numero per indicare la
posizione dell’alogeno
all’interno della catena +
nome dell’alogeno e
dell’alcano.
CLASSIFICAZIONE
In base all’atomo di
carbonio al quale
l’alogeno si lega, si
dividono in primari,
secondari e terziari.
PROPRIETA’ FISICHE
• Punto di ebollizione:
avendo una massa
atomica maggiore, a
parità di numero di C,
è più alto degli
idrocarburi;
• Solubilità: insolubili in
acqua.
REAZIONIDEGLIALOGENURI
ALCHILICI
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA
BIMOLECOLARE
Il nucleofilo e l’alogenuro
reagiscono in un solo stadio:
• L’alogenuro è attaccato dal
nucleofilo, si ha uno stato di
transizione;
• Si verifica l’inversione di
configurazione;
• L’alogeno diventa un anione
alogenuro e si allontana.
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA
MONOMOLECOLARE
Due stadi:
• Si rompe il legame tra il
carbonio e l’alogeno e si
forma un carbocatione
• Il carbocatione reagisce con
un nucleofilo, che perde un
atomo di idrogeno come uno
ione H+ e si forma il prodotto.
ELIMINAZIONE
Il nucleofilo agisce da base
sottraendo all’alogenuro un
atomo di idrogeno sotto forma di
ione H+. L’alogeno X si
allontana e si forma un alchene
(legame π).
ALCOLI,ETERIE
FENOLI
GLIALCOLI
NOMENCLATURA
Nome dell’alcano e
suffisso -olo
CLASSIFICAZIONE
In base all’atomo di
carbonio al quale il
gruppo ossidrile si lega,
si dividono in primari,
secondari e terziari.
PROPRIETA’ FISICHE
• Punto di ebollizione:
essendo presenti
legami a idrogeno, a
parità di massa, è più
alto rispetto a
idrocarburi, alogenuri
alchilici e eteri;
• Solubilità: primi tre
termini solubili, negli
altri la solubilità in
acqua diminuisce.
Presentano il gruppo funzionale idrossido o ossidrile –OH
R – OH
I polioli sono composti che derivano dagli alcani per sostituzione e
presentano due o più gruppi ossidrili -OH
SINTESIDEGLIALCOLI
REAZIONIDEGLIALCOLI
ROTTURA LEGAME O-H
L’alcolo si comporta da
acido e cede un atomo di
idrogeno a una base. La
reazione avviene con
metalli alcalini (Li, Na, K) e
si formano Sali con
sviluppo di idrogeno.
ROTTURA LEGAME C-O
L’alcolo si comporta da
base e accetta uno ione
idrogeno. La reazione
avviene in presenza di un
catalizzatore acido H+ e la
più comune è quella di
disidratazione per la sintesi
degli alcheni.
OSSIDAZIONE ALCOLI
PRIMARI E SECONDARI
Il numero di H diminuisce e
si formano più legami tra
carbonio e ossigeno.
Avviene in presenza di forti
ossidanti e ambiente acido
e si fomano aldeidi e
chetoni.
GLIETERI
NOMENCLATURA
Nomi dei due gruppi
organici + la parola
etere.
REAZIONI
Riscaldando a lungo si
possono rompere i
legami C-O e si può
formare un alogenuro
alchilico e un alcol.
PROPRIETA’ FISICHE
L’ossigeno elettronegativo
dei due carboni permette agli
eteri di formare:
• Legami intermolecolari
dipolo-dipolo con
ebollizione bassa;
• Legami a idrogeno con
l’acqua quindi solubili in
acqua a masse molecolari
basse.
Il gruppo funzionale è un atomo di ossigeno legato a due gruppi
alchilici o arilici.
R-O-R’; Ar-O-Ar’; R-O-Ar.
Gli epossidi o ossiriani sono eteri ciclici con un anello a tre termini
contenente un atomo di idrogeno.
IFENOLI
NOMENCLATURA
Numero che indica la
posizione del sostituente
+ nome del sostituente e
termine idrossibenzene.
REAZIONI
Reagiscono con basi
forti avendo
comportamento acido e
danno come prodotti i
fenossidi.
PROPRIETA’ FISICHE
• Essendo presente il
gruppo –OH si formano
legami a idrogeno e il
punto di ebollizione è alto;
• Essendo presente l’anello
aromatico idrofobico non
sono molto solubili;
• Non si comportano da
basi.
Composti con un gruppo –OH legato all’anello benzenico.
Ar-OH.
La vitamina E è il composto fenolico più diffuso negli organismi
viventi.
ALDEIDIE
CHETONI
Sono composti caratterizzati dalla presenza di un
gruppo funzionale carbonile, nel quale l’atomo di
carbonio ibridato sp2 è legato a un atomo di ossigeno
da un doppio legame.
ALDEIDIECHETONI
NOMENCLATURA
Aldeidi: sostituendo
la –o con –ale;
Chetoni: sostituendo
–o con –one.
IL CARBONIO DEL
GRUPPO CARBONILE
Aldeidi: è legato a un
atomo di idrogeno e a un
gruppo alchilico o arilico.
Chetoni: è legato a due
gruppi alchilici o arilici,
oppure a uno alchilico e
uno arilico.
PROPRIETA’ FISICHE
• Punto di ebollizione: più
alto degli idrocarburi e più
basso degli alcoli a pari
massa molecolare;
• Solubilità: primi termini
solubili, negli altri la
solubilità in acqua
diminuisce per via della
prevalenza del gruppo
alchilico idrofobico.
REAZIONIDEGLIALDEIDIE
CHETONI
ADDIZIONE NUCLEOFILA
Addizione di alcoli in presenza
del catalizzatore acido H+. Si
ottiene un emiacetale
dall’aldeide e un emichetale dal
chetone. Avviene in tre stadi:
• L’ossigeno del carbonile è
protonato da H+;
• L’alcol R-OH si attacca al C
del carbonile;
• H+ si allontana.
OSSIDAZIONE
È favorita negli aldeidi per la
presenza di un H facilmente
ossidabile. In presenza di
ossidanti si formano acidi
carbossilici.
RIDUZIONE
• Dalla reazione di un’aldeide
con un idruro metallico si
forma un alcol primario;
• Dalla reazione di un chetone
con un idruro metallico si
forma un alcol secondario.
GLIACIDI
CARBOSSILICI
Sono composti caratterizzati dal gruppo funzionale
carbossilico formato da carbonile CO e ossidrile OH.
Acido alifatico: R-COOH; acido aromatico: Ar-COOH.
ALDEIDIECHETONI
NOMENCLATURA
Il nome è sostituito dal termine acido e dal
nome dell’alcano del quale si cambia la
desinenza –o con il suffisso –oico.
Se è presente un numero di 12 o più atomi di
carbonio in un acido alifatico questo si
chiamerà acido grasso:
• Saturo (legami C-C);
• Insaturo (legame C=C);
• Polinsaturi (piu legami C=C).
PROPRIETA’ FISICHE
• Punto di ebollizione: a pari massa
molare risulta maggiore di idrocarburi
e alcoli;
• Solubilità: primi quattro termini
solubili, negli altri la solubilità in
acqua diminuisce per via della
prevalenza del gruppo R idrofobico.
REAZIONIDEGLIALDEIDIE
CHETONI
ROTTURA DEL LEGAME O-H
Una base forte (NaOH, KOH) facilita la rottura
eterolitica del legame O-H e la conseguente
formazione di un sale organico.
SOSTITUZIONE
NUCLEOFILA
• Il gruppo –OH viene
sostituito con un
agente nucleofilo (-
OR, -NH2). I prodotti
sono derivati dagli
acidi carbossilici
come ad esempio
esteri e ammidi
LEAMMINE
Sono derivanti dall’ammoniaca per sostituzione di
uno o più H con gruppi arilici o alchilici.
LEAMMINE
PROPRIETA’ FISICHE
• Punto di ebollizione: a
parità di massa
molecolare è > degli
idrocarburi e < degli alcoli;
• Solubilità: solubili in
acqua.
• Comportamento (basico):
o In acqua si comportano da
basi di Bronsted-Lowry;
o In presenza di un acido
forte si comportano da
basi di Lewis.
CLASSIFICAZIONE
(gruppo amminico)
NOMENCLATURA
Primario Termine ammino con un numero che indica la
sua posizione + nome della catena
carboniosa più lunga
Secondario Lettera N + nome del gruppo o dei gruppi
alchilici legati all’azoto + termine ammino +
nome della catena carboniosa più lunga.
Terziario
REAZIONIDELLEAMMINE
ROTTURA DEL LEGAME O-H
Il gruppo –NH2 può acquistare un atomo di
idrogeno in presenza di un acido forte HX,
andando a formare Sali di alchilammonio.
IPOLIMERI
Sono macromolecole con massa molecolare molto
alta formate da sequenze di monomeri, anche diverse
tra loro, unite da legami covalenti.
Naturali:
Sono i carboidrati e le
proteine degli acidi nucleici.
Rappresentano i costituenti
principali degli organismi
viventi.
Sintetici:
Si producono attraverso
reazioni appunto di sintesi.
Si utilizzano
industrialmente per
numerosi beni di consumo
Proprietàdei
polimeri
Le proprietà dei polimeri dipendono dai gruppi
funzionali all’interno della catena. I polimeri sono
addirittura classificati in base alle proprietà del
materiale che formano: fibre, elastomeri, resine
sintetiche, resine termoplastiche, resine
termoindurenti.
IPOLIMERISINTETICI
Per rappresentare i polimeri si utilizza l’unità ripetente. Il numero n di
unità determina il grado di polimerizzazione. I polimeri si denominano
con il prefisso poli- e il nome del monomero di partenza.
OMOPOLIMERI
Costituiti da un solo tipo di unità ripetente.
COPOLIMERI
Costituiti da due
tipi di unità
ripetenti che si
possono alternare
in diversi modi:
random
alternato
a innesto
a blocchi
LAPOLIMERIZZAZIONE
ADDIZIONE RADICALICA
Un polimero so forma per addizioni successive del monomero
caratterizzato da un doppio legame C=C.
La polimerizzazione si avvia grazie ad un iniziatore radicalico, che
subisce una scissione omolitica grazie al calore o alla luce e genera
radicali liberi.
POLIMERIZZAZIONE CATIONICA
Se il monomero di partenza è un catione.
POLIMERIZZAZIONE ANIONICA
Se il monomero di partenza è un anione.
LAPOLIMERIZZAZIONE
CONDENSAZIONE
I polimeri di condensazione si formano con la reazione tra due diversi
monomeri. La reazione produce molecole l’eliminazione di molecole
d’acqua. Il nome è formato dal prefisso poli- e dal nome del gruppo
funzionale che si forma dopo la reazione dei monomeri (vengono però
spesso chiamati con nomi commerciali). La polimerizzazione per
condensazione è più lenta rispetto alle altre reazioni di
polimerizzazione
FINE
Torrieri Andrea
5°E, a.s. 2020/21

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Chimica organica torrieri copia

  • 1. GLIIDROCARBURI: • Gli idrocarburi aromatici; • Derivati degli idrocarburi. Torrieri Andrea 5°E a.s. 2020/21
  • 3. GLIIDROCARBURIAROMATICI Gli idrocarburi aromatici, o areni, sono composti organici costituiti da uno o più anelli a sei atomi di carbonio. Il benzene (C6H6) è il termine più semplice.
  • 4. GLIIDROCARBURIAROMATICI MONOCICLICI Sono costituiti da un solo anello benzenico e da uno o più atomi o gruppi atomici legati ad esso. La posizione del sostituente si identifica con: Nomenclatura: • Derivati monosostituiti: nome del sostituente + ‘’benzene’’ • Derivati bisostituiti: tenere conto della posizione del secondo sostituente con i prefissi orto-, meta- e para- • Derivati polisostituiti: posizioni dei sostituenti indicate numerando gli atomi di carbonio usando i numeri più piccoli possibile
  • 5. GLIIDROCARBURIAROMATICI POLICICLICI Sono costituiti da due o più anelli benzenici e possono essere: • Concatenati: se gli anelli sono uniti da un legame C-C. • Condensati: se gli anelli condividono due atomi di carbonio.
  • 6. GLIIDROCARBURIAROMATICI ETEROCICLICI L’anello è costituito sia da atomi di carbonio che da eteroatomi diversi dal carbonio (solitamente azoto e ossigeno). Esempio del ruolo degli eterociclici:
  • 8. REAZIONIDELBENZENE NITRAZIONE Lo ione nitronio attacca il benzene trattato con una soluzione di acido solforico e acido nitrico formando il nitrobenzene ALCHILAZIONE Il benzene con un alogenuro alchilico con l’alogenuro come catalizzatore e si ottiene l’alchilbenzene SOLFONAZIONE Il benzene reagisce con acido solforico fumante e si ottiene l’acido benzensolforico ALOGENAZIONE Il benzene viene trattato con un alogeno in presenza dell’alogenuro e si ottiene un derivato aromatico PRIMO STADIO L’atomo o il gruppo atomico si lega a un atomo do carbonio tramite il catalizzatore SECONDO STADIO L’atomo di idrogeno a legato al carbonio in questione si separa e diventa un H+
  • 10. GLIALOGENURI ALCHILICI Gli alogenuri alchilici sono composti in cui uno o più atomi di carbonio di un alcano, ibridati sp3, legano uno o più atomi di alogeno, con formula molecolare R – X, in cui R è il gruppo alchilico saturo a catena aperta e X è l’alogeno.
  • 11. GLIALOGENURIALCHILICI NOMENCLATURA Numero per indicare la posizione dell’alogeno all’interno della catena + nome dell’alogeno e dell’alcano. CLASSIFICAZIONE In base all’atomo di carbonio al quale l’alogeno si lega, si dividono in primari, secondari e terziari. PROPRIETA’ FISICHE • Punto di ebollizione: avendo una massa atomica maggiore, a parità di numero di C, è più alto degli idrocarburi; • Solubilità: insolubili in acqua.
  • 12. REAZIONIDEGLIALOGENURI ALCHILICI SOSTITUZIONE NUCLEOFILA BIMOLECOLARE Il nucleofilo e l’alogenuro reagiscono in un solo stadio: • L’alogenuro è attaccato dal nucleofilo, si ha uno stato di transizione; • Si verifica l’inversione di configurazione; • L’alogeno diventa un anione alogenuro e si allontana. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA MONOMOLECOLARE Due stadi: • Si rompe il legame tra il carbonio e l’alogeno e si forma un carbocatione • Il carbocatione reagisce con un nucleofilo, che perde un atomo di idrogeno come uno ione H+ e si forma il prodotto. ELIMINAZIONE Il nucleofilo agisce da base sottraendo all’alogenuro un atomo di idrogeno sotto forma di ione H+. L’alogeno X si allontana e si forma un alchene (legame π).
  • 14. GLIALCOLI NOMENCLATURA Nome dell’alcano e suffisso -olo CLASSIFICAZIONE In base all’atomo di carbonio al quale il gruppo ossidrile si lega, si dividono in primari, secondari e terziari. PROPRIETA’ FISICHE • Punto di ebollizione: essendo presenti legami a idrogeno, a parità di massa, è più alto rispetto a idrocarburi, alogenuri alchilici e eteri; • Solubilità: primi tre termini solubili, negli altri la solubilità in acqua diminuisce. Presentano il gruppo funzionale idrossido o ossidrile –OH R – OH I polioli sono composti che derivano dagli alcani per sostituzione e presentano due o più gruppi ossidrili -OH
  • 16. REAZIONIDEGLIALCOLI ROTTURA LEGAME O-H L’alcolo si comporta da acido e cede un atomo di idrogeno a una base. La reazione avviene con metalli alcalini (Li, Na, K) e si formano Sali con sviluppo di idrogeno. ROTTURA LEGAME C-O L’alcolo si comporta da base e accetta uno ione idrogeno. La reazione avviene in presenza di un catalizzatore acido H+ e la più comune è quella di disidratazione per la sintesi degli alcheni. OSSIDAZIONE ALCOLI PRIMARI E SECONDARI Il numero di H diminuisce e si formano più legami tra carbonio e ossigeno. Avviene in presenza di forti ossidanti e ambiente acido e si fomano aldeidi e chetoni.
  • 17. GLIETERI NOMENCLATURA Nomi dei due gruppi organici + la parola etere. REAZIONI Riscaldando a lungo si possono rompere i legami C-O e si può formare un alogenuro alchilico e un alcol. PROPRIETA’ FISICHE L’ossigeno elettronegativo dei due carboni permette agli eteri di formare: • Legami intermolecolari dipolo-dipolo con ebollizione bassa; • Legami a idrogeno con l’acqua quindi solubili in acqua a masse molecolari basse. Il gruppo funzionale è un atomo di ossigeno legato a due gruppi alchilici o arilici. R-O-R’; Ar-O-Ar’; R-O-Ar. Gli epossidi o ossiriani sono eteri ciclici con un anello a tre termini contenente un atomo di idrogeno.
  • 18. IFENOLI NOMENCLATURA Numero che indica la posizione del sostituente + nome del sostituente e termine idrossibenzene. REAZIONI Reagiscono con basi forti avendo comportamento acido e danno come prodotti i fenossidi. PROPRIETA’ FISICHE • Essendo presente il gruppo –OH si formano legami a idrogeno e il punto di ebollizione è alto; • Essendo presente l’anello aromatico idrofobico non sono molto solubili; • Non si comportano da basi. Composti con un gruppo –OH legato all’anello benzenico. Ar-OH. La vitamina E è il composto fenolico più diffuso negli organismi viventi.
  • 19. ALDEIDIE CHETONI Sono composti caratterizzati dalla presenza di un gruppo funzionale carbonile, nel quale l’atomo di carbonio ibridato sp2 è legato a un atomo di ossigeno da un doppio legame.
  • 20. ALDEIDIECHETONI NOMENCLATURA Aldeidi: sostituendo la –o con –ale; Chetoni: sostituendo –o con –one. IL CARBONIO DEL GRUPPO CARBONILE Aldeidi: è legato a un atomo di idrogeno e a un gruppo alchilico o arilico. Chetoni: è legato a due gruppi alchilici o arilici, oppure a uno alchilico e uno arilico. PROPRIETA’ FISICHE • Punto di ebollizione: più alto degli idrocarburi e più basso degli alcoli a pari massa molecolare; • Solubilità: primi termini solubili, negli altri la solubilità in acqua diminuisce per via della prevalenza del gruppo alchilico idrofobico.
  • 21. REAZIONIDEGLIALDEIDIE CHETONI ADDIZIONE NUCLEOFILA Addizione di alcoli in presenza del catalizzatore acido H+. Si ottiene un emiacetale dall’aldeide e un emichetale dal chetone. Avviene in tre stadi: • L’ossigeno del carbonile è protonato da H+; • L’alcol R-OH si attacca al C del carbonile; • H+ si allontana. OSSIDAZIONE È favorita negli aldeidi per la presenza di un H facilmente ossidabile. In presenza di ossidanti si formano acidi carbossilici. RIDUZIONE • Dalla reazione di un’aldeide con un idruro metallico si forma un alcol primario; • Dalla reazione di un chetone con un idruro metallico si forma un alcol secondario.
  • 22. GLIACIDI CARBOSSILICI Sono composti caratterizzati dal gruppo funzionale carbossilico formato da carbonile CO e ossidrile OH. Acido alifatico: R-COOH; acido aromatico: Ar-COOH.
  • 23. ALDEIDIECHETONI NOMENCLATURA Il nome è sostituito dal termine acido e dal nome dell’alcano del quale si cambia la desinenza –o con il suffisso –oico. Se è presente un numero di 12 o più atomi di carbonio in un acido alifatico questo si chiamerà acido grasso: • Saturo (legami C-C); • Insaturo (legame C=C); • Polinsaturi (piu legami C=C). PROPRIETA’ FISICHE • Punto di ebollizione: a pari massa molare risulta maggiore di idrocarburi e alcoli; • Solubilità: primi quattro termini solubili, negli altri la solubilità in acqua diminuisce per via della prevalenza del gruppo R idrofobico.
  • 24. REAZIONIDEGLIALDEIDIE CHETONI ROTTURA DEL LEGAME O-H Una base forte (NaOH, KOH) facilita la rottura eterolitica del legame O-H e la conseguente formazione di un sale organico. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA • Il gruppo –OH viene sostituito con un agente nucleofilo (- OR, -NH2). I prodotti sono derivati dagli acidi carbossilici come ad esempio esteri e ammidi
  • 25. LEAMMINE Sono derivanti dall’ammoniaca per sostituzione di uno o più H con gruppi arilici o alchilici.
  • 26. LEAMMINE PROPRIETA’ FISICHE • Punto di ebollizione: a parità di massa molecolare è > degli idrocarburi e < degli alcoli; • Solubilità: solubili in acqua. • Comportamento (basico): o In acqua si comportano da basi di Bronsted-Lowry; o In presenza di un acido forte si comportano da basi di Lewis. CLASSIFICAZIONE (gruppo amminico) NOMENCLATURA Primario Termine ammino con un numero che indica la sua posizione + nome della catena carboniosa più lunga Secondario Lettera N + nome del gruppo o dei gruppi alchilici legati all’azoto + termine ammino + nome della catena carboniosa più lunga. Terziario
  • 27. REAZIONIDELLEAMMINE ROTTURA DEL LEGAME O-H Il gruppo –NH2 può acquistare un atomo di idrogeno in presenza di un acido forte HX, andando a formare Sali di alchilammonio.
  • 28. IPOLIMERI Sono macromolecole con massa molecolare molto alta formate da sequenze di monomeri, anche diverse tra loro, unite da legami covalenti. Naturali: Sono i carboidrati e le proteine degli acidi nucleici. Rappresentano i costituenti principali degli organismi viventi. Sintetici: Si producono attraverso reazioni appunto di sintesi. Si utilizzano industrialmente per numerosi beni di consumo
  • 29. Proprietàdei polimeri Le proprietà dei polimeri dipendono dai gruppi funzionali all’interno della catena. I polimeri sono addirittura classificati in base alle proprietà del materiale che formano: fibre, elastomeri, resine sintetiche, resine termoplastiche, resine termoindurenti.
  • 30. IPOLIMERISINTETICI Per rappresentare i polimeri si utilizza l’unità ripetente. Il numero n di unità determina il grado di polimerizzazione. I polimeri si denominano con il prefisso poli- e il nome del monomero di partenza. OMOPOLIMERI Costituiti da un solo tipo di unità ripetente. COPOLIMERI Costituiti da due tipi di unità ripetenti che si possono alternare in diversi modi: random alternato a innesto a blocchi
  • 31. LAPOLIMERIZZAZIONE ADDIZIONE RADICALICA Un polimero so forma per addizioni successive del monomero caratterizzato da un doppio legame C=C. La polimerizzazione si avvia grazie ad un iniziatore radicalico, che subisce una scissione omolitica grazie al calore o alla luce e genera radicali liberi. POLIMERIZZAZIONE CATIONICA Se il monomero di partenza è un catione. POLIMERIZZAZIONE ANIONICA Se il monomero di partenza è un anione.
  • 32. LAPOLIMERIZZAZIONE CONDENSAZIONE I polimeri di condensazione si formano con la reazione tra due diversi monomeri. La reazione produce molecole l’eliminazione di molecole d’acqua. Il nome è formato dal prefisso poli- e dal nome del gruppo funzionale che si forma dopo la reazione dei monomeri (vengono però spesso chiamati con nomi commerciali). La polimerizzazione per condensazione è più lenta rispetto alle altre reazioni di polimerizzazione