1. News 03/SA/2015
Lunedì,26 gennaio 2015
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Nella settimana n°3 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta
europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 22 (4 quelle inviate dal Ministero
della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia questa settimana non comprende nessun
caso di bevande o alimenti oggetto di allerta.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un
intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in un lotto di salmone
affumicato proveniente dalla Polonia; presenza di dna di ruminanti in mangimi
completi per trote dall’Italia (distribuiti in Bosnia ed Erzegovina, Grecia e Italia).
Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala due tipi di prodotti: livello di migrazione
globale troppo alto da articoli per il taglio delle verdure, provenienti dalla Cina;
allerta per eccesso di mercurio in pesce spada congelato dalla Spagna.
Fonte: ilfattoalimentare.it
Piano nazionale integrato sicurezza e qualità alimenti e mangimi, pubblicato dal
Ministero Salute
Un piano integrato dal 2015 al 2018 (PNI), comprensivo di alimenti, sanità e
benessere animale, mangimi, sanità delle piante: dopo l’intesa in conferenza Stato-
Regioni dello scorso 18 dicembre, ora il PNI è stato pubblicato come documento.
Un approccio completo alla sicurezza alimentare, in un documento unico, che
elimina sovrapposizioni e carenze. Tra le amministrazioni coinvolte, oltre al Ministero
della Salute, i carabinieri dei NAC e dei NAS, il Corpo Forestale dello Stato, il
Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’Ambiente,
l’Agenzia delle Dogane, oltre alle Regioni e provincie autonome.
2. Il piano, cui è espressamente dedicato un sito del Ministero della Salute, prevede
diverse sezioni: dagli obiettivi strategici, al sistema di audit, fino al riesame e
adattamento del piano.
Tra gli obiettivi strategici, in particolare:
Tutela del consumatore e della leale concorrenza mediante il mantenimento
di un elevato livello di protezione della salute umana, della salute degli
animali, della sanità delle piante e della sicurezza alimentare
Lotta alle frodi e alla contraffazione
Difesa delle produzioni agroalimentari anche mediante l'analisi del ciclo di
vita dei prodotti delle filiere produttive agroindustriali
Tali obiettivi, strettamente interconnessi tra loro, verranno perseguiti da tutte le
amministrazioni che partecipano al PNI, in riferimento ai seguenti Obiettivi strategici
di filiera:
•Contrasto alle frodi e agli illeciti a danno dei consumatori e degli operatori anche
attraverso la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità competenti e
gli altri organi proposti al controllo
•Tutela della sicurezza e qualità delle produzioni da agricoltura biologica
•Tutela della sicurezza e qualità delle Indicazioni Geografiche registrate, anche
mediante la protezione “ex officio”.
Le filiere di maggiore interesse sono state individuate in:
•olio d'oliva
•latte e derivati
•molluschi bivalvi
•miele ed altri prodotti dell’alveare
Fonte: sicurezzaalimentare.it
Multe a chi promette di dimagrire, in tempi rapidi e senza fatica: sanzione
dell’Antitrust a Perfoline di 650 mila euro
Help Consumatori riferisce della multa dell’Antitrust contro le società Perfoline SA e
Perfoline SAS.
Perdere peso velocemente, senza particolari sforzi e diete, attraverso l’aiuto di
prodotti naturali a base di carciofo, di caffè verde o di cavolo. Una promessa
esaltante che fa leva sugli “incredibili poteri dimagranti” di una serie di prodotti
dall’efficacia spacciata per certa. Secondo l’Antitrust si tratta di promesse
ingannevoli, che ha deciso multe per 650 mila euro. Le due società sanzionate sono
Perfoline SA e Perfoline SAS, operanti nella vendita di prodotti dimagranti e per la
3. cura della persona. La censura riguarda la diffusione di messaggi e claim, attraverso
siti mono-prodotti e anche attraverso giornali, youtube e social network, email e
newsletter inviate ai consumatori, per la vendita di prodotti dimagranti. La
promozione – recita la sentenza evidenziava “risultati immediati, semplici e duraturi
in termini di perdita di peso, ottenibili per effetto della mera assunzione dei prodotti
in questione, non essendo necessario intraprendere alcuna attività sportiva o un
regime alimentare ipocalorico ed equilibrati».Secondo quanto riferito dall’agenzia i
prodotti sotto accusa sono diversi: si tratta di Carcioforte, CaféForm, Cavolo Forte,
Decaburner, Maggie Drozd, Total Fit 2020, GlucoBurner, Slim 5, Abrelax 3, Caffè
Verde Forte Plus, Ketomang Express Forte. «La condotta oggetto di analisi – spiega
l’Antitrust – si sostanzia nella diffusione di informazioni ingannevoli e omissive per la
promozione di numerosi prodotti con efficacia dimagrante, idonee ad alterare il
processo volitivo del consumatore medio cui sono rivolte.La promessa di ottenere un
effetto dimagrante attraverso prodotti composti da sostanze come carciofo, caffè
verde, cavolo, peperoncino, aceto di sidro di mele e maté verde è stata veicolata
attraverso affermazioni e diciture ricche di enfasi. “Perdere peso velocemente: con
gli incredibili poteri dimagranti del carciofo in una capsula iper-concentrata” è per
esempio la promessa di Carcioforte, presentato come “un vero distruttore di grassi, il
migliore mai offerto a tutti coloro che soffrono a causa dei chili di troppo e per i
quali prima nulla aveva funzionato”. Viene vantato, con lo stesso stile enfatico e
allettante, anche “il potere dimagrante della zuppa di cavolo finalmente in una
capsula”. E c’è infine la promessa di poter dimagrire semplicemente aiutandosi con
l’assunzione di “capsule iperconcentrate a base di caffè verde”.
Un altro aspetto ritenuto censurabile riguarda «I contenuti informativi riportati
principalmente nei Siti, ma anche a mezzo stampa, youtube e social network,
email/newsletter, che lasciano intendere nel loro complesso che l’assunzione dei
prodotti è sufficiente, di per sé, a dimagrire in modo considerevole e in breve
tempo, senza necessità di ricorrere ad un regime alimentare ipocalorico e/o ad un
esercizio fisico controllato e senza alcun rischio per la salute (ad es.15 kg in 9
settimane/34 kg in 5 mesi/22 kg in 4 mesi)».
L’Antitrust ha multato Perfoline SA con una sanzione di 250 mila euro mentre per
Perfoline SAS si arriva a 400 mila euro.
Fonte: Help Consumatori