1. News 39/A/2015
Lunedì, 5 ottobre 2015
Urbanistica. Il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege
Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 3667, del 27 luglio 2015
Il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege, suscettibile di
venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di
interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quarto
comma del regio decreto n. 27 luglio 1034, n. 1265; ma non per interessi privati,
come ad esempio per legittimare ex post realizzazioni edilizie abusive di privati, o
comunque interventi edilizi futuri, su un’area a tal fine indisponibile per ragioni di
ordine igienico-sanitario, nonché per la sacralità dei luoghi di sepoltura, salve
ulteriori esigenze di mantenimento di un'area di possibile espansione della cinta
cimiteriale. Non possono essere ammessi gli interventi di edilizia c.d. ‘libera’,
ostandovi la previsione di cui al comma 1 dell’articolo 6 del d.P.R. 380 del 2001 il
quale fa in ogni caso salve le preclusioni rinvenienti da altre normative di settore
aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia. (Segnalazione e massima a
cura di F. Albanese)
Fonte:lexambiente.it
Rifiuti. Illegittimità ordinanza rimozione e smaltimento dei rifiuti giacenti sulla strada
Consiglio di Stato, Sez. V, n. 3382, del 7 luglio 2015
La mera qualifica di proprietario del suolo non impone alcun obbligo o
responsabilità per il ritrovamento di rifiuti e il loro smaltimento, soprattutto in una
fattispecie come quella in concreto determinatasi, in cui è avvenuto un deposito di
rifiuti da parte di soggetti ignoti. Peraltro, l’Amministrazione non ha nemmeno
valutato se sussistessero profili di dolo o colpa nella condotta dell’appellata ARSIAM,
cui ricollegare ed imputare almeno soggettivamente la responsabilità dello
smaltimento, anche in considerazione del fatto che la strada in questione è una
strada ad uso pubblico, sulla quale non sono prospettabili in astratto pregnanti
poteri di sorveglianza da parte del proprietario della strada stessa, tali da poter
elidere il rischio di depositi abusivi di rifiuti sul relativo sedime, come è avvenuto nella
specie. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)
Fonte:lexambiente.it
2. Rumore. Legittimità prescrizione amministrativa di cessare le immissioni sonore
anche se non relative a trattenimenti danzanti e musicali fra le ore 22,01 e le ore 7,59
TAR Piemonte, Sez. II, n. 1191, del 10 luglio 2015
Si evince dagli atti che la problematica era risalente nel tempo e che a carico dei
gestori del locale vi erano state altre segnalazioni ed accertamenti di inquinamento
acustico; né vale sostenere che la zona è di per sé zona “votata alla movida”,
considerato che le segnalazioni e gli accertamenti documentati hanno comunque
avuto come destinataria l’attività della ricorrente. L’art. 44 del Regolamento di
polizia urbana prevede che i locali di pubblico intrattenimento siano strutturati in
modo tale da non consentire a suoni e rumori di essere uditi all’esterno tra le 22:00 e
le 8:00, siffatta disposizione, pacificamente intesa come volta alla tutela della
tranquillità pubblica, anche a prescindere da specifiche violazioni della disciplina
acustica, tanto più giustifica l’intervento dell’amministrazione. (Segnalazione e
massima a cura di F. Albanese)
Fonte: lexambiente.it
Beni ambientali. Piani paesaggistici.
Cass. Sez. III n. 37358 del 16 settembre 2015 (Up 28 mag 2015)
Pres. Franco Est. Andronio Ric. Lorenzon
Le aree classificate come "paesaggio naturale" e "paesaggio naturale di continuità"
dai piani paesaggistici, che, come nel caso, di specie siano, oltre tutto, in larga
parte coperte da bosco, sono sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art.
134, comma 1, lettera c), del d.lgs. n. 42 del 2004, il quale ricomprende
espressamente tra i beni paesaggistici «gli ulteriori immobili ed aree specificamente
individuati a termini dell'articolo 136 e sottoposti a tutela dai piani paesaggistici
previsti dagli articoli 143 e 156». E si tratta di una disposizione che riconducendo
anche gli immobili e le aree indicate negli atti di pianificazione alla categoria dei
beni paesaggistici, conferisce immediata efficacia vincolante, in tal senso, alle
norme del piano territoriale paesaggistico regionale.
Fonte:lexambiente.it
Fondo per la crescita sostenibile: la garanzia per la mancata restituzione
E’ quanto prevede il decreto del Ministero dello Sviluppo economico 6 agosto 2015
Istituito uno strumento di garanzia a «copertura del rischio legato alla mancar
restituzione delle somme erogate a titolo di anticipazione nell’ambito del Fondo
per la crescita sostenibile, previsto dai decreti 20 giugno 2013 e 15 ottobre 2014». È
3. l’oggetto del decreto del Ministero dello Sviluppo economico 6 agosto
2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 settembre 2015, n. 225.
Di seguito il testo integrale del decreto, scaricabile in pdf in fondo alla pagina.
Decreto del Ministero dello Sviluppo economico 6 agosto 2015
Istituzione dello strumento di garanzia per la copertura del rischio legato alla
mancata restituzione delle somme erogate a titolo di anticipazione nell'ambito
del Fondo per la crescita sostenibile, previsto dai decreti 20 giugno 2013 e 15
ottobre 2014.
In Gazzetta Ufficiale del 28 settembre 2015, n. 225
Fonte: http://www.ambientesicurezzaweb.it