Mozione: Disegno di legge costituzionale di riforma della Parte II della Cost...
Interpellanza Incidente Torre d'Acqua
1. GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE PIEVE DI CENTO
COMUNE DI PIEVE DI CENTO
Ill.mo Sindaco del Comune di Pieve di Cento
Al Presidente del Consiglio Comunale
OGGETTO: Informazioni in merito all’incidente accorso il 21.05.2015 durante le operazioni di
demolizione della Torre dell’Acqua presso il cantiere situato in via Circonvallazione Ponente e Via
Provinciale Bologna.
Con la presente i sottoscritti Antonino Campione e Marco Campanini in qualità di Consiglieri
Comunali del Movimento 5 Stelle, ai sensi dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio
Comunale del Comune di Pieve di Cento, presentano la seguente interpellanza:
PREMESSO CHE
Con delibera n. 73 è stata approvata nel corso del Consiglio Comunale del 24.09.2014 la demolizione
della torre piezometrica sita a Pieve di Cento in Via Provinciale Bologna – angolo Via
Circonvallazione Ponente;
la perizia statica allegata alla richiesta di demolizione a firma dell’Ing. Luca Migliori iscritto
all’Ordine degli Ingegneri di Bologna al n. 6336/A evidenzia il potenziale pericolo per la pubblica e
privata incolumità della struttura del serbatoio pensile;
in seguito a tale perizia veniva disposta la demolizione della torre d’acqua motivata dal precipuo
interesse di salvaguardare la pubblica incolumità;
durante lo svolgimento dei lavori di demolizione, il 21.05.2015 si verificava un increscioso incidente
che ha fortemente compromesso la fiducia dei cittadini sulla pubblica incolumità e la sicurezza nei
cantieri presenti a Pieve di Cento;
il filmato dell’accaduto di cui si allega il collegamento (
https://www.facebook.com/alessandro.maretti.5/videos/10205595314795592/?hc_location=ufi ) ha
avuto 56.642 visualizzazioni, con 890 condivisioni ed ha fortemente compromesso l’immagine di
Pieve di Cento, esponendola al pubblico ludibrio;
2. In data 22.05.2015 l’amministrazione comunale con un comunicato stampa rigettava qualsiasi
responsabilità demandando agli organi giudiziari preposti di svolgere gli accertamenti necessari per
individuare i responsabili;
CONSIDERATO CHE
a quanto si apprende dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna (p.g. n. 0050759 del
28/05/2015), “ l’attività ispettiva svolta dagli operatori della U.O.C. è stata incentrata quasi
esclusivamente sull’analisi della documentazione della pianificazione della sicurezza, sia della ditta
appaltatrice sia della committenza, in quanto le attività di demolizione pericolose erano già terminate
nel momento in cui è stato richiesto il sopralluogo per verificare le condizioni di sicurezza. “ la
relazione poi continua dicendo che “sulla base dell’analisi della documentazione di pianificazione
consegnata nell’incontro, sono state evidenziate alcune carenze documentali di cui è stata data
notizia di reato in Procura.”;
il Movimento 5 Stelle, in data 21.05.2015, a poche ore dal fatto eseguiva sul luogo dell’incidente, i
rilievi fotografici che si allegano alla presente;
da quanto è possibile vedere nel video, la vicenda avrebbe potuto avere risvolti e conseguenze ben
peggiori rispetto a quanto verificatosi, tenuto conto dell’orario di punta e dell’automobilista fermo al
semaforo;
è fuor dubbio inoltre che sia stata lesa in modo irreparabile l’immagine del Comune e dei cittadini di
Pieve di Cento: un evento di tale gravità, accorso per imprudenza, negligenza e imperizia, fa passare
il paese come un luogo insicuro e cagiona dunque uno strappo irreparabile nel rapporto tra cittadino
e amministrazione;
TENUTO CONTO CHE
compete all’autorità giudiziaria accertare la sussistenza nel caso concreto di eventuali fattispecie di
reato, al Movimento 5 Stelle, preme sottolineare che l’orientamento della giurisprudenza di
legittimità, Cass. Pen., sez. 4, 21 aprile 2006, n. 14180, in tema di opere pubbliche da eseguire nel
territorio comunale, dispone che “il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici del Comune assumono,
nei reati colposi, una posizione di garanzia nel caso che non adottino alcun provvedimento urgente
atto ad eliminare una situazione di pericolo di cui sono consapevoli. Essendo, infatti, dotati di poteri
autoritativi, sia per allestire un intervento atto ad eliminare il pericolo, ovvero per disporre le cautele
necessarie, non si ravvisa colpa omissiva impropria ex art. 40, c. 2, cp., solo nei casi in cui non si
abbia conoscenza di tale situazione di pericolo, ovvero non si abbia possibilità concreta, anche con
la normale diligenza, di porre in atto i rimedi utili per sanare la fonte del medesimo pericolo”. I
giudici della suprema corte continuano affermando che “In tema di reati colposi, ai fini
dell’attribuzione della ‘posizione di garanzia’, vale il principio della effettività delle mansioni
ricoperte. Infatti, sarebbe illogico sancire un principio astratto di responsabilità, almeno esclusiva
(ben può esserlo concorrente), in ogni settore del diritto penale, e anche nel campo dei reati colposi,
qualora la individuazione del datore di lavoro, del direttore dei lavori, dell’appaltatore e del
committente, oltre eventualmente alle persone, che in modo del tutto ‘formale’, ricoprono tali
incarichi, non sia poi estesa a coloro che effettivamente esercitino i poteri inerenti a tali mansioni.
La qualificazione e la responsabilità non competono soltanto ai soggetti forniti di formali investiture,
ma a chiunque si trovi in una posizione tale da porlo in condizioni di dirigere la attività lavorativa,
e di renderlo così destinatario sia delle specifiche norme di sicurezza del lavoro, sia dell’obbligo
3. generico di adottare le cautele necessarie (prudenza, diligenza, perizia) per salvaguardare
l’incolumità dei dipendenti e anche di terze persone estranee all’attività lavorativa”;
VISTO CHE
poco meno di un mese prima, il giorno 21.04.2015, si verificava presso l’area ambito E denominata
“ex Consorzio Agrario” un altro incidente durante l’orario di punta, con grave pericolo per la
sicurezza e l’incolumità pubblica, che ha provocato l’inclinazione, in direzione di un immobile
adiacente sito tra Via Aroldo Taddia e Via Circonvallazione Ponente, di una trivella (nota in gergo
come battipali) lunga venti metri e adibita ai lavori di urbanizzazione dell’area, provocando lo
sgombero immediato dell’immobile per il tempo strettamente necessario ad effettuare le operazioni
di riduzione in pristino e messa in sicurezza del sito;
nel territorio di Pieve di Cento sono in corso, o sono in procinto di partire, diversi cantieri per
l’esecuzione di lavori connessi all’attività di ricostruzione post-sisma;
Tutto quanto premesso e considerato,
Il Consiglio Comunale INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA
per conoscere se è favorevole a proporre, nel territorio dell’Unione Reno Galliera, attraverso il
coinvolgimento degli organi competenti (Polizia Municipale, ASL, Inail, OO.SS., Ispettorato del
lavoro), l’istituzione di un tavolo tecnico che miri a realizzare un piano coordinato di controllo dei
cantieri del territorio dell’Unione;
per conoscere se è favorevole a promuovere, attività di formazione specifica, per il Corpo Unico di
Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera, sulla legislazione in materia di sicurezza sui posti di
lavoro che abbia tra gli obiettivi prioritari della sua attività, il controllo e la vigilanza sulle condizioni
lavorative e di pericolosità nei cantieri presenti;
per conoscere quanti siano stati in questi mesi i controlli e gli accessi fatti nei diversi cantieri aperti
nel territorio di Pieve di Cento e che risultanze hanno prodotto;
per conoscere se è favorevole all’istituzione di una commissione speciale d’indagine, di durata
determinata, che abbia ad oggetto la sicurezza dei cantieri presenti nel territorio di Pieve di Cento,
dotata dei più ampi poteri necessari all’espletamento dell’incarico, con il compito specifico di
svolgere attività di controllo e di riferire periodicamente al Consiglio Comunale;
per conoscere se intende costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico dei
responsabili;
per conoscere, se intende avviare un azione giudiziaria nei confronti della ditta committente (Hera
spa) e/o nei confronti dell’impresa a cui sono stati affidati i lavori, per il risarcimento del danno
d’immagine subito dal Comune di Pieve di Cento;
Si richiede risposta scritta alla presente interpellanza.
Pieve di Cento (BO), lì 24/06/2015
GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE – PIEVE DI CENTO
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