1. MUHAMMAD
(SALLALLĀHU ‘ALEYHI WA SALLAM)
Muhammad ibn Ibrāhīm al-Tuwayjri
Estratto da “Usūl al-Dīn al-Islāmi”
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
2. Differenze e contrasti sorsero fra i Figli di Israele. Essi
avevano introdotto modifiche e cambiamenti nelle loro
credenze e leggi. Così la verità si era estinta e la falsità
era prevalsa, l’oppressione e il male si erano diffusi, e la
gente aveva bisogno di una religione che potesse stabilire
la verità, distruggere le persone malvagie e guidare sulla
retta via, così Allāh inviò Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) come Egli ha detto:
لقوم ورحمة وهدى فيه اختلفوا الذي لهم لتبين إال الكتاب عليك أنزلنا وما
يؤمنون
“Abbiamo fatto scendere il Libro (il Qur’ān) su di
te (O Muhammad), affinché tu renda esplicito
quello su cui divergono (e perché esso sia) guida e
misericordia per coloro che credono.” [An-Naĥl,
64]
Allāh inviò tutti i Profeti e i Messaggeri per chiamare
all’adorazione di Allāh Solo, e per trarre la gente dalle
tenebre alla luce. Il primo di questi Messaggeri fu Nūh e
3. l’ultimo di loro fu Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) come Allāh ha detto:
ولقدبعثنافيكلأمةاالرسوأناعبدواهللاواجتنبواالطاغوت
“E veramente, ad ogni Ummah (comunità, nazione)
inviammo un Messaggero (che dicesse): «Adorate
Allāh (Solo) e fuggite (allontanatevi) i Taghūt (tutti le
false divinità, cioè non adorate i Taghūt oltre ad
Allāh)».” [An-Naĥl, 36]
L’ultimo dei Profeti e dei Messaggeri è Muhammad
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), quindi non c’è alcun
Profeta dopo di lui, come Allāh ha detto:
ماكانمحمدأباأحدمنرجالكمولكنرسولهللاوخاتمالنبيين
“Muhammad non è padre di nessuno dei vostri
uomini, egli è il Messaggero di Allāh e l’ultimo
dei Profeti.” [Al-‘Aĥzāb, 40]
Ogni Profeta è stato inviato esclusivamente per il suo
popolo, ma Allāh ha inviato il Suo Messaggero
Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) a tutta
l’umanità come Egli dice:
4. وماأرسلناكإالكافةللناسبشيراًاااونذيرولكنأكثرالناساليعلمون
“Non ti abbiamo mandato (O Muhammad) se non
come nunzio ed ammonitore per tutta l’umanità,
ma la maggior parte degli uomini non sanno.”
[Saba’, 28]
Allāh ha fatto scendere il Qur’ān sul Suo Messaggero, per
guidare la gente e per trarre dalle tenebre alla luce, per
volontà del loro Signore. Allāh dice:
كتابأنزلناهإليكلتخرجالناسمنالظلماتإلىالنوربإذنربهمإلىصراط
العزيزالحميد
“Abbiamo fatto scendere su di te un Libro
affinché, con il permesso del loro Signore, tu (O
Muhammad) tragga le genti dalle tenebre (della
miscredenza e del politeismo) alla luce (del credo
nell’Unicità di Allāh e del Monoteismo Islamico), sulla
via dell’Eccelso, del Degno di lode.” [‘Ibrāhīm, 1]
Il Messaggero di Allāh, Muhammad ibn Abd-Allāh ibn
Abd al-Muttalib al-Hāshimi al-Qurayshi nacque a
Makkah nell’anno dell’Elefante, l’anno in cui i compagni
dell’Elefante vennero a Makkah per distruggere la
Ka’bah, ma Allāh distrusse loro. Suo padre morì prima
che egli nascesse, e dopo la sua nascita, Halīmah al-
Sa’diyyah badò a lui. Quando ebbe sei anni, egli visitò i
5. suoi zii materni a Madīnah con la madre Āminah bint
Wahb. Sulla via del ritorno a Makkah, sua madre morì
ad al-Abwā’. Poi suo nonno ‘Abd al-Muttalib divenne il
suo tutore. Ma ‘Abd al-Muttalib morì quando
Muhammad aveva otto anni. Poi suo zio paterno Abu
Tālib diventò il suo tutore. Si prese cura di lui, lo trattò
con gentilezza e lo difese per più di quarant’anni, ma
quando Abu Tālib morì non arrivò a credere nella
religione di Muhammad per non essere rimproverato dai
Quraysh per l’aver abbandonato la religione dei suoi
antenati.
Quando era giovane, Muhammad era solito badare alle
pecore per la gente di Makkah, quindi si recò in Siria per
fare affari per conto di Khadījah bint Khuwaylid,
ricavando un buon profitto. Khadījah rimase colpita dal
suo carattere, dalla sua sincerità e onestà, così lui la
sposò quando egli aveva venticinque anni e lei ne aveva
quaranta, e non sposò altra donna fino a dopo la sua
morte.
Allāh fece crescere Muhammad in una buona maniera, e
si prese cura di lui, così lui fu il migliore del suo popolo
per benessere fisico e comportamento, fu il più generoso,
il più paziente, il più veridico, il più sincero e il più
onesto, così la sua gente lo chiamò al-Amīn (il fidato).
6. Poi gli fu data un’inclinazione verso la solitudine, così
era solito trascorrere molti giorni e molte notti da solo
nella grotta di Hirā’, adorando e pregando il suo Signore.
Odiava gli idoli, l’alcool e le condotte promiscue, e non
prestò mai attenzione a ciò per tutta la sua vita.
Quando Muhammad raggiunse l’età di trentacinque anni
prese parte alla ricostruzione della Ka’bah, che era stata
distrutta da un diluvio. Nacque una disputa relativa a chi
avrebbe dovuto rimettere la Pietra Nera al suo posto, e lo
nominarono arbitro per risolvere la controversia, allora
chiese una veste e posizionò la pietra su di essa quindi
disse ai capi tribali di tenere la veste per i suoi bordi in
modo che tutti loro potessero sollevarla insieme, quindi
Muhammad la pose nel sito e mise delle pietre e della
malta intorno ad essa.
La gente della Jāhiliyyah era solita possedere alcune
buone caratteristiche come la generosità, la lealtà e il
coraggio, ed era solita seguire alcuni insegnamenti della
religione di Ibrāhīm, come venerare la Ka’bah e fare il
Tawāf intorno ad essa, eseguire Hajj e ‘Umrah, e offrire
sacrifici. Ma oltre a questo erano soliti avere alcune
cattive abitudini e costumi, come la fornicazione, bere
alcool, consumare di ribā (usura o interessi), uccidere le
loro figlie, opprimere e adorare gli idoli.
7. Il primo a introdurre cambiamenti nella religione di
Ibrāhīm e a chiamare al culto degli idoli fu ‘Amr ibn
Luhayy al-Khuzā’i, che aveva portato gli idoli a Makkah e
in altri luoghi, chiamando la gente ad adorarli. Tra
questi idoli c’erano Wudd, Suwā’, Yaghūth, Ya’ūq, e
Nasra.
Più tardi, gli arabi adorarono anche altri idoli, come
quello di Manāt in un luogo chiamato Qadīd, e al-Lāt ad
al-Tā’if, al-‘Uzza nel Wadi Nakhlah, Hubal all’interno
della Ka’bah, e altri idoli intorno alla Ka’bah e nelle loro
case. La gente era solita consultare indovini, chiromanti
e maghi per giudicare tra di loro.
Quando shirk e corruzione divennero così diffusi, Allāh
inviò Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) quando
egli aveva quarant’anni di età, per chiamare la gente ad
adorare Allāh Solo e rinunciare all’idolatria. I Quraysh lo
denunciarono per questo e dissero:
أجعلاآللهةااألهااواحدإنهذالشيءعجاب
“Ridurrà forse gli ālihah (dei) ad un Unico Ilāh
(Dio - Allāh)? Questa è davvero una cosa strana.”
[Şād, 5]
Questi idoli continuarono ad essere adorati al posto di
Allāh fino a quando Egli inviò il Suo Messaggero
8. Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) con il
Messaggio del Tawhīd (Unicità di Allāh). Così lui e i suoi
Compagni (radiAllāhu ‘anhuma) li frantumarono e li
distrussero, la verità prevalse e la menzogna fu sconfitta:
وقلجاءالحقوزهقالباطلإنالباطلكاناازهوق
“E dì: «E’ giunta la verità (cioè il Monoteismo
Islamico o questo Qur’ān o il Jihād contro i politeisti), e
il Bāţil (falsità, cioè Shaytān o il politeismo) è
svanito». Invero il Bāţil è destinato a svanire.”
[Al-‘Isrā’, 81]
La prima rivelazione scese sul Profeta nella grotta di
Hirā’ dove egli era solito andare ad adorare, quando
Jibrīl venne da lui e gli ordinò di leggere. Il Messaggero
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Io non so leggere.”
Questo accadde di nuovo, e la terza volta Jibrīl gli disse:
اقرأباسمربكالذيخلق،خلقاإلنسانمنعلق،اقرأوربكاألكرم
“Leggi! In nome del tuo Signore Che ha creato
(tutto ciò che esiste), ha creato l’uomo da
un’aderenza (un pezzo di denso sangue coagulato).
Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo.” [Al-
`Alaq, 1-3]
9. Il Messaggero tornò a casa, il suo cuore batteva forte.
Entrò da sua moglie Khadījah e le raccontò quello che
era successo, dicendo “ho temuto per me.” Lei lo calmò e
disse: “Per Allāh… Allāh non ti lascerà mai, perché tu
mantieni i legami di parentela, aiuti i più deboli, onori i
tuoi ospiti, doni in carità e aiuti quando qualcuno è
colpito dalle calamità.” Poi andò con lui da suo cugino
Waraqah ibn Nawfal, che era diventato Cristiano.
Quando gli disse quello che era successo, egli diede a lui
la lieta novella e gli disse, questo è il Nāmūs con cui
Allāh inviò Mūsa. Lo incoraggiò ad essere paziente se il
suo popolo lo avesse perseguitato ed esiliato. Poi la wahy
(rivelazione) si fermò per un po’, e il Messaggero
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si rattristò per questo. Poi,
un giorno, mentre egli stava camminando, vide ancora
l’angelo, tra il cielo e la terra. Tornò a casa sua e si
avvolse nella sua coperta. Quindi Allāh rivelò le parole:
ياأيهاالمدثر،قمفأنذر
“O tu (Muhammad) che sei avvolto nel mantello,
alzati e ammonisci!” [Al-Muddaththir, 1-2]
Dopo questo, le rivelazioni giunsero una dopo l’altra al
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
10. Il Profeta stette a Makkah per tredici anni, chiamando
all’adorazione di Allāh Solo, in segreto poi apertamente,
fino a quando Allāh gli comandò di proclamare la verità.
Così egli chiamò in una maniera dolce e gentile, senza
combattere. Chiamò il suo clan e i suoi parenti più
stretti, poi ammonì il suo popolo e quelli intorno a loro,
poi ammonì tutti gli arabi, poi ammonì tutta l’umanità.
Poi Allāh disse:
فاصدعبماتؤمروأعرضعنالمشركين
“Dunque proclama con forza quello che ti è stato
ordinato (il Messaggio del Monoteismo Islamico di
Allāh) e rifuggi dai Mushrikīn (politeisti, idolatri e
miscredenti).” [Al-Ĥijr, 94]
Alcune persone, ricchi e nobili, deboli e poveri, uomini e
donne, credettero nel Messaggero. Tutti loro furono
perseguitati per la propria fede. Alcuni furono torturati e
altri uccisi. Alcuni di loro emigrarono in Abissinia
fuggendo dalla persecuzione dei Quraysh, e alcuni altri
furono perseguitati con il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam), fino a quando Allāh fece prevalere la Sua
religione.
Quando il Messaggero raggiunse l’età di cinquant’anni,
ed erano trascorsi dieci anni della sua missione, suo zio
11. Abu Tālib, che lo aveva protetto dalla persecuzione dei
Quraysh, morì. Poi sua moglie Khadījah, che era stata la
sua consolazione, morì anch’essa, e la persecuzione del
suo popolo si intensificò. Lo molestavano e lo
perseguitavano con ogni genere di tormenti, ed egli
sopportava con pazienza, cercando la ricompensa di
Allāh. Che le benedizioni e la pace di Allāh siano su di
lui.
Quando la persecuzione dei Quraysh divenne troppo
intensa, egli uscì verso al-Tā’if e chiamò il suo popolo
all’Islām, ma essi non risposero, piuttosto lo insultarono
e lanciarono pietre contro di lui, fino a quando i suoi
talloni cominciarono a sanguinare. Tornò a Makkah e
continuò a chiamare il suo popolo all’Islām durante
l’Hajj e in altre occasioni.
Poi Allāh prese il Suo Messaggero nel viaggio notturno
da al-Masjid al-Harām a Makkah fino ad al-Masjid al-
Aqsā (a Gerusalemme), a cavallo di al-Burāq,
accompagnato da Jibrīl. Egli si fermò e guidò i Profeti in
preghiera, poi fu portato nel cielo più basso, dove vide
‘Ādam con le anime dei beati alla sua destra e le anime
dei condannati alla sua sinistra. Poi fu portato fino al
secondo cielo dove vide ‘Īsa e Yahyā; poi al terzo cielo
dove vide Yūsuf; poi al quarto cielo dove vide Idrīs; poi al
quinto cielo dove vide Harūn; poi al sesto cielo dove vide
12. Mūsa; poi al settimo cielo dove vide Ibrāhīm. Poi fu
portato fino al Sidrat al-Muntahā (il Loto del limite
massimo), e il suo Signore gli parlò e ingiunse su di lui e
la sua Ummah cinquanta preghiere ogni giorno e notte.
Poi ciò fu ridotto a cinque preghiere, con una
ricompensa pari a cinquanta, e per la Ummah di
Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) la salāh venne
confermata in cinque preghiere il giorno e la notte per la.
Poi egli tornò a Makkah prima dell’alba, e raccontò alla
gente ciò che gli era accaduto. I credenti crederono in lui,
mentre i kuffār no.
سبحانالذيأسرىبعبدهليالمنالمسجدالحرامإلىالمسجداألقصىالذي
باركناحولهلنريهمنآياتناإنههوالسميعالبصير
“Gloria (e Magnificazione) a Colui che di notte
trasportò il Suo servo (Muhammad) dal al-Masjid
Al‑Harām (a Makkah) al al-Masjid Al-Aqsā (a
Gerusalemme) di cui benedicemmo i dintorni, per
mostrargli qualcuna delle nostre Āyāt (prove,
evidenze, lezioni, segni, eccetera). Egli è Colui che
tutto ascolta e tutto osserva.” [Al-‘Isrā’ 1]
Poi Allāh inviò al Suo Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) delle persone che lo avrebbero aiutato e
sostenuto. Durante la stagione dell’Hajj, egli incontrò un
13. gruppo della tribù dei Khazraj di Madīnah. Essi
abbracciarono l’Islām, poi tornarono a Madīnah e vi
diffusero l’Islām. L’anno seguente, furono più di dieci
persone quelle che il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) incontrò, e quando se ne furono andati egli
mandò Mus’ab ibn ‘Umayr con loro per insegnargli il
Qur’ān e l’Islām. Molte persone divennero Musulmane
tramite lui, compresi i capi della tribù di Aws, Sa’d ibn
Mu’ādh e Usayd ibn Hudayr.
L’anno successivo, quando giunse la stagione dell’Hajj,
arrivarono più di settanta uomini degli Aws e dei Khazraj
e invitarono il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) a venire a Madīnah dopo che la gente di Makkah
lo aveva perseguitato e boicottato. Durante la notte di
uno dei giorni di Tashrīq, il Messaggero diede loro
appuntamento per incontrarli ad ‘Aqaba. Quando un
terzo della notte era passata, essi gli andarono incontro e
incontrarono il Messaggero di Allah (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam), accompagnato da suo zio al-‘Abbās, che non
era un credente, tuttavia voleva prendersi cura degli
affari del nipote. Al-‘Abbās, il Messaggero e le persone
parlarono insieme in una maniera piacevole, allora il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) accettò il loro
giuramento di fedeltà sulla base che lui sarebbe emigrato
da loro in Madīnah e che essi lo avrebbero protetto,
sostenuto e difeso, e in cambio di ciò sarebbe spettato
14. loro il Paradiso. Essi diedero il loro giuramento di
fedeltà uno per uno, poi se ne andarono. I Quraysh
seppero di questo, quindi si misero alla loro ricerca. Ma
Allāh li salvò da essi, e il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) rimase a Makkah per un certo tempo:
ولينصرنهللامنينصرهإنهللالقويعزيز
“Veramente, Allāh verrà in aiuto di coloro che
sostengono (la Sua religione). In verità Allāh è
Forte e Possente.” [Al-Ĥajj, 40]
Poi il Messaggero comandò ai suoi compagni di emigrare
verso Madīnah, così essi emigrarono in gruppi ad
eccezione di coloro ai quali fu impedito di farlo dai
mushrikīn. Così non ci furono più Musulmani a Makkah,
a parte il Messaggero di Allāh, Abū Bakr e ‘Alī. Quando i
mushrikīn si resero conto che i compagni del
Messaggero di Allah (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) erano
emigrati a Madīnah, temettero che si sarebbe unito a
loro e che sarebbe diventato forte. Quindi decisero di
ucciderlo. Jibrīl lo rivelò al Messaggero di Allāh, così il
Messaggero ordinò ad ‘Alī di dormire nel suo letto, e
questi restituì le cose che erano state affidate al
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ai loro
proprietari. I mushrikīn trascorsero la notte alla porta
del Messaggero in attesa di ucciderlo qualora fosse
15. uscito, ma egli ne uscì in mezzo a loro (senza che lo
vedessero) e andò alla casa di Abū Bakr, dopo che Allāh
lo aveva salvato dalla loro trama. E Allāh rivelò le Parole:
وإذيمكربكالذينكفرواليثبتوكأويقتلوكأويخرجوكويمكرونويمكرهللا
وهللاخيرالماكرين
“E (ricorda) quando i miscredenti tramavano
contro di te (O Muhammad) per tenerti
prigioniero o ucciderti o esiliarti! Essi
tramavano intrighi e Allāh tesseva strategie.
Allah è il migliore degli strateghi.” [Al-‘Anfāl, 30]
Allora il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) si decise a emigrare verso Madīnah, così lui e
Abū Bakr si avviarono alla grotta di Thawr dove
rimasero per tre notti. Ingaggiarono ‘Abd- Allāh ibn Abi
Urayqit, che era un mushrīk, come guida e anche per
condurre i loro cammelli. Quando egli se ne era andato i
Quraysh si erano allarmati e lo cercarono dappertutto,
ma Allāh protesse il Suo Messaggero. Quando la ricerca
si attenuò, essi viaggiarono per Madīnah. Quando i
Quraysh disperarono di trovarli offrirono duecento
cammelli a chiunque avrebbe riportato indietro uno dei
due o entrambi.
16. Allora la gente intensificò le ricerche e sulla strada per
Madīnah, Surāqah ibn Mālik li trovò; egli era un
mushrīk e si mise dietro a loro, così il Messaggero
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) pregò contro di lui e le
zampe del suo cavallo sprofondarono nel terreno. Allora
egli si rese conto che il Messaggero di Allah (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) era stato protetto, così chiese al
Messaggero di pregare per lui e disse che non gli avrebbe
fatto del male. Al che il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) pregò per lui e Surāqah se ne tornò indietro e
deviò la gente lontano da loro. Poi divenne Musulmano
dopo la conquista di Makkah.
Quando il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
raggiunse Madīnah, i Musulmani esclamarono: “Allāhu
Akbar!” per la gioia del suo arrivo. Uomini, donne e
bambini gli andarono incontro, gioendo. Egli rimase a
Quba, dove insieme ai Musulmani costruì la moschea di
Quba. Vi rimase per oltre dieci notti, poi il Venerdì guidò
il Jumu’ah e pregò tra i Bani Sālim ibn ‘Awf, quindi
guidò la sua cammella ed entrò a Madīnah, con la gente
intorno a lui che teneva le redini della sua cammella
sperando egli sarebbe andato a stare presso di loro. Il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse loro di
lasciarla, perché sarebbe stata guidata (da Allāh), così
essa procedette fino a quando si sedette nel luogo in cui
vi è oggi la Moschea.
17. Allāh fece si che il Suo Messaggero rimanesse con i suoi
zii materni vicino alla Moschea, così egli rimase nella
casa di Abū al-Ayyūb Ansāri;
poi il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
mandò qualcuno a prendere la sua famiglia e le sue
figlie, e la famiglia di Abū Bakr a Makkah, e quindi li fece
portare a Madīnah.
Poi il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e i suoi
compagni iniziarono a costruire la sua moschea nel
luogo in cui la cammella si era seduta. Stabilirono la
Qiblah in direzione di Bayt al-Maqdis (Gerusalemme). I
suoi pilastri furono fatti di tronchi d’albero e il tetto di
rami di palma. Poi la Qiblah venne cambiata in direzione
della Ka’bah, più di dieci mesi dopo che egli era giunto a
Madīnah.
A questo punto il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) stabilì la fratellanza (mu’ākhkhah) tra i
Muhājirīn e gli Ansār. Il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) stipulò un trattato con gli ebrei e scrisse un
documento nel quale veniva concordata la pace e la
difesa di Madīnah. Il sapiente Ebreo ‘Abd-Allāh ibn
Salām divenne Musulmano, ma la maggior parte degli
ebrei insistettero nel restare kuffār. In quell’anno il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si sposò con
‘Ā’ishah (radiAllāhu ‘anha).
18. Nel secondo anno fu prescritta la Adhān (chiamata alla
preghiera), e Allāh cambiò la Qiblah in direzione della
Ka’bah, e fu ordinato il digiuno del Ramadān.
Il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) rimase a
Madīnah e Allāh lo sostenne con il Suo aiuto. I
Muhājirūn e gli Ansār consolidarono i loro ranghi
intorno a lui, e i loro cuori gli furono devoti. I
mushrikūn, gli ebrei e gli ipocriti si raccolsero per
opporsi a lui: lo calunniarono e fabbricarono menzogne
contro di lui, e gli dichiararono guerra, ma Allāh gli
ordinò di essere paziente, indulgente e tollerante.
Quando la loro malvagità divenne troppo intensa, Allāh
diede il permesso ai Musulmani di combattere, e fu
rivelata la āyah:
أذنللذينِلونتقاُيبأنهملمواُظوإنهللاعلىنصرهملقدير
“A coloro (credenti) che sono stati aggrediti è data
l’autorizzazione (di difendersi dai miscredenti),
perché certamente sono stati oppressi e in
verità, Allāh ha la potenza di soccorrerli (i
credenti con la vittoria).” [Al-Ĥajj, 39]
Poi Allāh ingiunse ai Musulmani di combattere chi aveva
combattuto contro di loro:
19. وقاتلوافيسبيللهللاالذينيقاتلونكموالتعتدواإنلهللااليحبالمعتدين
“Combattete per la causa di Allāh contro coloro
che vi combattono, ma senza eccessi.
Certamente Allāh non ama coloro che
eccedono.” [Al-Baqarah, 190]
Quindi Allāh ordinò loro di combattere tutti i mushrikīn:
وقاتلواالمشركينكافةكمايقاتلونكمكافة
“… e combattete tutti assieme i Mushrikūn
(politeisti, pagani, idolatri, miscredenti nell’Unicità di
Allāh), come essi vi combattono tutti assieme.”
[At-Tawbah, 36]
Il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e i suoi
compagni cominciarono a chiamare la gente ad Allāh e
ad adoperarsi nel Jihād per la causa di Allāh. Egli sventò
le trame dei loro nemici e sollevò l’oppressione degli
oppressi. Allāh li sostenne con il Suo aiuto, fino a
quando la religione non fu tutta per Allāh. Egli combatté
i mushrikīn a Badr nel secondo anno dell’Hijrah, in
Ramadān, e Allāh gli concesse la vittoria su di loro ed
egli li sconfisse.
Nel terzo anno dell’Hijrah gli ebrei dei Bani Qaynuqā’
infransero il trattato uccidendo uno dei Musulmani, così
20. il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) li espulse da
Madīnah per la Siria. Poi i Quraysh vendicarono i loro
morti che erano stati uccisi a Badr. Si accamparono
intorno ad Uḥud nel mese di Shawwāl dell’anno 3H.
Mentre infuriava la battaglia gli arcieri disobbedirono
all’ordine del Messaggero, per cui i Musulmani non
ottennero la vittoria, ma i mushrikūn tornarono a
Makkah senza essere entrati a Madīnah.
Quindi gli Ebrei dei Bani al-Nudayr infransero il trattato
e decisero di uccidere il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) gettando un macigno su di lui, ma Allāh lo
salvò. Allora egli li assediò nel 4H e li espulse a Khaybar.
Nel 5H il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
attaccò i Bani al-Mustalaq per respingere la loro
aggressività. Fu vittorioso su di loro e prese le loro
ricchezze e le loro donne e bambini come bottino. Allora
i capi degli Ebrei cercarono di aizzare i Confederati (al-
Ahzāb) contro i Musulmani, per porre fine all’Islām nel
suo stesso cuore. Così i mushrikūn, al-Ahbāsh e la tribù
ebraica dei Ghatafān, si riunirono intorno a Madīnah,
ma Allāh sventò la loro trama e concesse la vittoria al
Suo Messaggero e ai credenti:
وردهللاالذينكفروابغيظهملمينالواااخيروكفىهللاالمؤمنينالقتالوكانهللا
ااقويااعزيز
21. “Allāh ha respinto nel loro astio i miscredenti,
senza che abbiano conseguito alcun bene
(bottino), e ha risparmiato ai credenti la lotta
(inviando contro i miscredenti un vento forte e schiere di
angeli). Allāh è Forte ed Eccelso.” [Al-‘Aĥzāb, 25]
Poi il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) assediò
gli ebrei dei Bani Qurayzah a causa del loro tradimento e
della loro rottura del trattato. Allāh gli concesse la
vittoria su di loro così egli uccise i loro uomini, prese le
loro donne e i bambini come prigionieri e la loro
ricchezza come bottino.
Nel 6H il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
decise di visitare la Ka’bah ed eseguire il Tawāf intorno
ad essa, ma i mushrikūn gli impedirono di farlo. Stipulò
con loro un trattato ad al-Hudaybiyah per fermare i
combattimenti per dieci anni, durante i quali la gente
sarebbe stata al sicuro e avrebbe potuto scegliere ciò che
voleva. Allora la gente entrò a frotte nella religione di
Allāh [cfr. Al-Nasr 110:2].
Nel settimo anno hijri il Messaggero attaccò Khaybar, in
modo da porre fine alla malvagità dei capi Ebrei che
stavano danneggiando i Musulmani. Li assediò, e Allāh
gli diede la vittoria su di loro. Egli prese la loro ricchezza
e la loro terra come bottino, e inviò lettere ai re della
terra, invitandoli all’Islām.
22. Nell’8H il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) inviò un esercito, guidato da Zayd ibn Hārithah,
per trattare con gli aggressori. Ma i Romani raccolsero
un enorme esercito e uccisero i comandanti Musulmani,
ma Allāh salvò il resto dei Musulmani dalla loro
malvagità.
Poi i kuffār di Makkah ruppero il trattato, così il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si diresse
verso di loro con un grande esercito e conquistò Makkah.
Ripulì la Ka’bah dagli idoli e la liberò dalla custodia dei
kuffār.
Quindi arrivò la campagna di Hunayn nel mese di
Shawwāl dell’8H con l’obiettivo di respingere
l’aggressione dei Thaqīf e degli Hawazen. Allāh li
sconfisse e i Musulmani catturarono una gran quantità
di bottino. Il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
proseguì la sua marcia verso al-Tā’if e l’assediò, ma Allāh
decretò che non sarebbe stata conquistata, così il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) pregò per loro
e se ne andò. In seguito essi divennero Musulmani,
allora egli tornò e distribuì il bottino di guerra. Poi lui e i
suoi compagni eseguirono la ‘Umrah, quindi tornarono a
Madīnah.
Nel 9H la campagna di Tabūk giunse in un momento di
difficoltà, privazioni e calore intenso. Il Messaggero
23. (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si recò a Tabūk al fine di
sconfiggere le trame dei Romani. Si accampò lì, ma
nessun combattimento ebbe luogo, piuttosto egli stipulò
un trattato con alcune delle tribù. Fece del bottino di
guerra, quindi tornò a Madīnah. Questa fu l’ultima
campagna militare alla quale egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) partecipò. Nello stesso anno giunsero delle
delegazioni dalle tribù che volevano entrare nell’Islām.
Tra di esse c’erano le delegazioni dei Tamīm, Tayy’, ‘Abd
al-Qays e i Bani Hanīfah. Tutti divennero Musulmani,
così il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ordinò
ad Abū Bakr di condurre la gente in Hajj quell’anno. Egli
inviò ‘Alī (radiAllāhu ‘anhu) con lui e gli disse di recitare
loro la Sūrat al-Barā’ah (at-Tawbah), per dichiarare la
sconfessione (barā’ah) dei mushrikūn. Gli disse di
chiamare la gente, cosi ‘Alī dichiarò in occasione della
Giornata del sacrificio: “O gente, nessun kāfir entrerà in
Paradiso, e nessun mushrīk eseguirà l’Hajj dopo
quest’anno, e nessuna persona nuda eseguirà il Tawāf
intorno alla Ka’bah. Chiunque abbia un trattato con il
Messaggero di Allāh, sappia che esso durerà fino alla sua
scadenza.”
Nel 10H il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
decise di eseguire l’Hajj, e chiamò la gente a fare
altrettanto. Molte persone provenienti da Madīnah e
altrove eseguirono l’Hajj con lui. Egli entrò in ihrām a
24. Dhu’l-Halīfah e raggiunse Makkah in Dhu’l-Ḥijjah.
Eseguì il Tawāf e il Sa’ī’, e insegnò alla gente i loro
rituali. Egli diede un grande ed esauriente sermone da
‘Arafāh, in cui dichiarò solennemente le eque sentenze
dell’Islām, dicendo:
أيهاالناساسمعواقولي,فإنيالأدريلعليالألقاكمبعدعاميهذا,أيهاالناس
إندماءكم,وأموالكم,وأعراضكمحرامعليكم,كحرمةيومكمهذا,فيشهركم
هذا,فيبلدكمهذا,أالكلشيءمنأمرالجاهليةتحتقدميموضوع,ودماء
الجاهليةموضوعة,وإنأولدمأضعمندمائنادمابنربيعةبنالحارث,كان
مسترضعافيبنيسعد,فقتلتههذيل.ورباالجاهليةموضوع,وأولرباأضع
رباعباسبنعبدالمطلب,فإنهموضوعكله,فاتقواهللافيالنساء,فإنكم
أخذتموهنبأمانهللا,واستحللتمفروجهنبكلمةهللا,ولكمعليهنأناليوطئن
فرشكمأحداتكرهونه,فإنفعلنفاضربوهنضرباغيرمبرح,ولهنعليكم
رزقهنوكسوتهنبالمعروف,وقدتركتفيكممالنتضلوابعدهإناعتصمتمبه
كتابهللا,وأنتمتسألونعنيفماأنتمقائلون,قالوانشهدأنكقدغتَّلب,وأديت,
ونصحتفقالبإصبعهالسبابةيرفعهاإلىالسماءوينكتهاإلىالناساللهماشهد,
اللهماشهدثالثمرات
“O gente, ascoltate le mie parole, perché non so se vi
incontrerò ancora dopo quest’anno. O gente, il vostro
sangue, la vostra ricchezza e il vostro onore sono sacri
per voi come la sacralità di questo giorno dei vostri, in
questo mese dei vostri, in questa vostra terra. Ogni
pratica della jāhiliyyah è sotto i miei piedi e le faide
della jāhiliyyah sono abolite. La prima pretesa di
25. sangue che abolisco è quella di Ibn Rabī’ah ibn al-
Hārith, che è stato allattato tra la tribù dei Bani Sa’ad
ed è stato ucciso da Hudhayl. La ribā della jāhiliyyah è
abolita, e la prima ribā che abolisco è quella di ‘Abbās
ibn ‘Abd al-Muttalib. E’ abolita completamente.
Temete Allāh riguardo le donne, poiché è Allāh che ve le
ha affidate e dalla Parola di Allāh deriva il vostro
diritto di unirvi con loro. Il vostro diritto su di esse è che
loro non dovrebbero permettere a nessuno che voi
detestate di sedersi sul vostro letto. Se lo fanno, allora
colpitele, ma non severamente. I loro diritti su di voi
sono che voi dovreste essere gentili con loro e vestirle
adeguatamente.
Vi ho lasciato con qualcosa che, se voi aderite ad essa,
non andrete smarriti dopo che me ne sarò andato: il
Libro di Allāh. Se vi chiedessero di me, cosa direste?”
Dissero: “Saremmo testimoni che hai trasmesso (il
messaggio), soddisfatto (la fiducia) e che ci ha
consigliato sinceramente.” Allora egli indicò con il dito
indice verso il cielo e poi verso la gente, e disse: “O Allah,
sii testimone, O Allah sii testimone” tre volte.
Quando Allāh perfezionò questa religione e i suoi
principi di base furono stabiliti, Allāh gli rivelò ad
‘Arafāh:
26. اليومأكملتلكمدينكموأتممتعليكمنعمتيورضيتلكماإلسالماادين
“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho
completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto
darvi per religione l’Islām.” [Al-Mā’idah, 3]
Questo Hajj viene chiamato Hujjat al-Wadā’
(Pellegrinaggio di Addio) perché in esso il Messaggero
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse addio alla gente, e
non effettuò altro Hajj dopo di quello. Poi, dopo aver
completato il suo Hajj, il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) tornò a Madīnah.
L’11H nel mese di Ṣafar, il Messaggero di Allāh
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si ammalò. Quando il
dolore divenne troppo intenso, disse ad Abū Bakr
(radiAllāhu ‘anhu) di guidare la gente in preghiera. In
Rabī’ al-Awwal, la sua malattia si aggravò ed egli
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) morì la mattina di lunedì
12 di Rabī’ al-Awwal dell’anno 11H. I Musulmani furono
addolorati da questo. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) fu lavato (ghusl) e i Musulmani offrirono per lui
la preghiera funebre il tredici, di sera, ed egli fu sepolto
nella casa di ‘Â’ishah. Il Messaggero morì, ma la sua
religione resterà fino al Giorno della Resurrezione.
Poi i Musulmani scelsero colui che era stato il suo
compagno nella caverna e durante l’Hijrah, Abū Bakr
(radiAllāhu ‘anhu) come loro Khalīfah. Dopo di lui la
27. posizione di Khalīfah passò a ‘Umar, poi a ‘Uthmān, poi
ad ‘Alī. Questi sono i Khulafā’ al-Rāshidūn (i Califfi Ben
Guidati), che Allāh sia soddisfatto di tutti loro.
Allāh benedì generosamente il Suo Messaggero
Muhammad e ingiunse su di lui nobili caratteristiche,
come Egli dice:
ألميجدكاايتيمفآوى،ووجدكاالضافهدى،ووجدكاالعائفأغنى،فأمااليتيم
فالتقهر،وأماالسائلفالتنهر،وأمابنعمةربكفحدث
“Non ti ha trovato (O Muhammad) orfano e ti ha
dato rifugio? Non ti ha trovato smarrito e ti ha
dato la guida (del Qur’ān, le sue leggi e la Profezia)?
Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito?
Dunque non opprimere l’orfano, non respingere
il mendicante, e proclama la Grazia del tuo
Signore (cioè la Profezia e tutte le altre Grazie).” [Ad-
Duhā, 6-11]
Allāh onorò il Suo Messaggero con nobili caratteristiche
che non furono combinate in nessuna altra persona,
nella misura in cui il suo Signore lo ha lodato per queste
caratteristiche:
وإنكلعلىخلقعظيم
28. “E in verità (O Muhammad) di un’immensa
grandezza è il tuo carattere.” [Al-Qalam, 4]
Con queste nobili e lodevoli caratteristiche, egli
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) fu in grado di unire le
persone e ammorbidire i loro cuori, con il permesso di
Allāh:
فبمارحمةمنهللالنتلهمولوكنتاافظغليظالقلبالنفضوامنحولكفاعف
عنهمواستغفرلهموشاورهمفياألمرفإذاعزمتفتوكلعلىهللاإنهللايحب
المتوكلين
“E’ per misericordia di Allāh che sei dolce nei
loro confronti! Se fossi stato duro di cuore, si
sarebbero allontanati da te. Perdonali e supplica
che siano assolti. Consultati con loro sugli ordini
da impartire; poi, quando hai deciso abbi fiducia
in Allāh. Allāh ama coloro che confidano in Lui.”
[‘Āli `Imrān, 159]
Allāh inviò il Suo Messaggero Muhammad (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) a tutta l’umanità. Gli rivelò il Qur’ān e
Gli ordinò di chiamare la gente ad Allāh, come Egli dice:
ياأيهاالنبيإناأرسلناكااشاهدااومبشرااونذيرااوداعيإلىهللابإذنهااوسراج
اامنير
29. “O Profeta (Muhammad), ti abbiamo mandato
come testimone, nunzio e ammonitore, che
chiama ad Allāh (Monoteismo Islamico, cioè
all’adorare nessuno all’infuori di Allāh Solo), con il Suo
permesso; e come lampada che illumina
(attraverso le tue istruzioni provenienti dal Qur’ān e
dalla Sunnah e dai metodi legali del Profeta).” [Al-
‘Aĥzāb, 47-46]
Allāh ha favorito il Suo Messaggero Muhammad sugli
altri Profeti in sei modi, come il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse:
فضلتعلىاألنبياءبست,أعطيتجوامعالكلم,ونصرتبالرعب,وأحلتلي
الغنائم,وجعلتلياألرضطهوراومسجدا,وأرسلتإلىالناسكافة,وختم
بيالنبيون
“Sono stato favorito al di sopra degli altri Profeti in sei
modi: mi è stata data la capacità del discorso conciso;
sono stato sostenuto con la paura (nei cuori dei miei
nemici); il bottino di guerra mi è stato reso lecito; la
terra mi è stata resa pura e (come) una moschea; sono
stato mandato a tutta l’umanità; e io sono il sigillo dei
Profeti.” (Narrato da Muslim, 523)
Tutti gli uomini devono credere in lui e seguire la sua
Sharī’ah per entrare nel Paradiso del loro Signore:
30. ومنيطعهللاورسولهيدخلهجناتتجريمنتحتهااألنهارخالدينفيهاوذلك
الفوزالعظيم
“Chi obbedisce ad Allāh e al Suo Messaggero
(Muhammad), sarà introdotto nei Giardini dove
scorrono i ruscelli (in Paradiso), dove rimarrà in
eterno. Ecco la beatitudine immensa.” [An-Nisā,
13]
Allāh loda coloro tra la Gente del Libro che credono nel
Messaggero, ed Egli dà loro la lieta novella di una doppia
ricompensa, come Egli dice:
الذينآتيناهمالكتابمنقبلههمبهيؤمنون،وإذايتلىعليهمقالواآمنابهإنه
الحقمنربناإناكنامنقبلهمسلمين،أولئكيؤتونأجرهممرتينبماصبروا
ويدرؤونبالحسنةالسيئةوممارزقناهمينفقون
“Coloro ai quali abbiamo dato il Libro (cioè la
Tawrāt e l’Injīl) prima che a lui, credono in esso (il
Qur’ān). Quando glielo si recita dicono: «Noi
crediamo in esso. Questa è la verità proveniente
dal nostro Signore. Già eravamo sottomessi a lui
prima che giungesse». Essi sono coloro (come
‘Abdullāh bin Salām e Salmān Al Farisī) cui verrà data
ricompensa doppia per la loro perseveranza, per
aver respinto il male con il bene e per essere
31. stati generosi (nella carità) di quello che Noi
abbiamo concesso loro.” [Al-Qaşaş, 52-54]
Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse:
ثالثةيؤتونأجرهممرتينرجلمنأهلالكتابآمنبنبيهوأدركالنبيصلىهللا
عليهوسلمفآمنبهواتبعهوصدقهفلهأجران.الخ
“Ci sono tre a cui sarà data una doppia ricompensa: un
uomo tra la Gente del Libro che ha creduto nel suo
Profeta poi ha vissuto fino al tempo del Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e ha creduto in lui e lo ha
seguito - egli avrà due ricompense...”