Lettera inviata alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e alla Soprintendenza della Regione Liguria sugli interventi in aree esterne della Piazza Verdi - 24-11-2013
B12 lettera a direzione regionale per interventi in aree esterne della piazza 25 11-013
1. Alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Liguria
Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Liguria
E p.c.
Al Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo
Con la presente vogliamo segnalare una problematica legata alla gestione attuale del
cantiere di Piazza Verdi dopo i decreti sulla dichiarazione dell’interesse culturale della
piazza e sull’annullamento in sede di autotutela della autorizzazione del novembre 2012
da parte degli enti in indirizzo.
Considerato che il Decreto del Direttore Regionale per i Beni Culturali dichiara l’interesse
culturale dell’intero immobile Piazza Verdi e fa riferimento al filare dei pini come uno degli
elementi componenti la piazza storica.
Considerato inoltre che pur non essendo stati specificamente dichiarati di interesse storico
gli attuali lampioni presenti ai lati della piazza sono, in termini di presenza storica stati
così dichiarati dalla relazione storica allegata al Decreto di dichiarazione dell’interesse
culturale: “ tra il 1934 e il 1938 proseguirono in Piazza Verdi i cantieri necessari alla
ultimazione dell’opera…sempre nel 1937 su progetto dell’Ispettore ai Giardini della città
si approvò il progetto per l’alberatura della piazza…in perfetto allineamento con le
colonne della illuminazione pubblica elettrica.
Considerato che il Decreto della Soprintendenza di annullamento della autorizzazione del
novembre 2012, afferma che detta autorizzazione è da considerare annullata
“limitatamente alla parte in cui si ritengono ammissibili le opere che prevedono come
azione preliminare alla esecuzione di quanto progettato la rimozione definitiva del filare
dei pini centrale” .
Considerato che sempre il sopra citato Decreto della Soprintendenza conclude il
dispositivo affermando che: “il Comune di Spezia dovrà pertanto proporre una soluzione
progettuale alternativa che contemperi la salvaguardia del filare centrale dei pini con la
proposta precedentemente assentita”.
Considerato che dai suddetti atti, ad avviso degli scriventi, prima della presentazione della
soluzione progettuale alternativa richiesta dalla Soprintendenza, non risulterebbe
possibile continuare ad intervenire sui lati della piazza se non per ragioni strettamente
2. legate ad esigenze di interventi di servizio pubblico (condotte di acqua e scarichi civili) e
che la rimozione dei lampioni non rientra certamente in tali attività.
Considerato che se la interpretazione degli scriventi fosse corretta l’attuale gestione del
cantiere proseguendo alla demolizione/rimozione di parti esterne della piazza (appunto ad
esempio i suddetti lampioni) potrebbe realizzare le fattispecie di reato di cui all’articolo
733 del Codice di Penale (Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico , artistico
nazionale), e all’articolo 169 del Codice dei Beni Culturali (opere illecite su beni di
interesse culturale).
Considerato inoltre che in relazione agli scavi che proseguono nell’area di piazza verdi e
zone strettamente adiacenti (per ipotetiche ragioni di servizio pubblico) non risulta agli
scriventi che siano mai state effettuate agli enti in indirizzo le comunicazioni di
legge,realizzando, se così fosse, il reato di cui alla lettera c) comma 1 articolo 169 del
Codice,
Chiedono agli enti in indirizzo di chiarire la portata della efficacia dell’atto di
annullamento in sede di autotutela del 15/11/2013, nonché di esercitare i loro compiti di
vigilanza e controllo come previsti dalla vigente normativa al fine di tutelare
preventivamente l’immobile Piazza Verdi comprensivo di tutti i suoi elementi pertinenze e
componenti arboree comprese.
Per il Comitato Piazza Verdi
Massimo Caratozzolo
Per Italia Nostra La Spezia
Serena Spinato
Per Legambiente La Spezia
Stefano Sarti
La Spezia, 24 Novembre 2013