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>>>>>> Alla. C.A. Ill.mo Sottosegretario Ministero della Cultura,
Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma Tel. 0667232660
PEO di segreteria: sottosegretario.sgarbi@cultura.gov.it
>>>>>> E p.c. Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
per le province di Bergamo e Brescia Via Gezio Calini, 26 - Brescia Tel. 03028965
Egr.a Soprintendente Arch. Cinzia Robbiati
cinzia.robbiati@cultura.gov.it; sabap-bs@cultura.gov.it; sabap-
bs@pec.cultura.gov.it
Segnalazione Bergamo Piramide Paesaggismo Verde Piazza Vecchia
Analogia Mortificazione Cultura Ambiente Verde Storico Porta Sud.
Ranica, lì 12/09/2023
Ill.mo Sottosegretario Ministero della Cultura On. Vittorio Sgarbi,
rilevato da articolo su Eco di Bergamo del 9/9/2023 “Sgarbi boccia la piramide
Green <<Mortifica Piazza Vecchia>>” suo significativo interessamento e mi
sovviene opportuno segnalarLe, come alla Soprintendenza locale, colla presente
quanto questo suo intervento possa rendersi utile nel contesto del tema a tutela
costituzionale e promozionale di cultura ed ambiente, prima di ogni altro valore
sui patrimoni collettivi nazionali ovvero dell'umanità.
Per il vero una piramide od un altro artificio fa parte di una sequela che deve ogni
anno cercare qualcosa di originale, e perciò doveva capitare che prima o poi
riguardasse anche un incongruo trattamento della fontana del Contarini.
Comunque la annovererei fra i de gustibus transitori, se permette.
Tuttavia la questione è che tali interventi in Piazza Vecchia non paiono de facto
relazionarsi colle effettive ricadute sul territorio rispetto a quanto teoricamente
promosso e sostenuto nelle sedi espositive o nei convegni del circuito
paesaggistico che enti pubblici e soggetti privati sponsorizzano da anni in quel di
Piazza Vecchia utilizzando lo scenario storico culturale all’apice dell’urbe.
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Infatti la piramide verde o sua equivalente installazione intendono richiamare
l'attenzione sulla città cosiddetta ecocompatibile e verdista mentre altresì la
stessa si dimostra una delle maggiori protagoniste delle varianti urbanistiche ad
hoc e non partecipate per consumo di suolo e del non riconoscimento e/o suo
occultamento di storia, paesaggio, natura e cultura materiale e immateriale dei
luoghi e monumenti.
Quindi assurgono a casi nazionali questioni di apparente rilievo ma che in realtà
concorrono a celare gli elementi di significativo interesse per la storia e la
conoscenza della architettura e della sedimentazione civico culturale dei luoghi.
Pertanto cosiccome si usa il rivestimento verde nel caso della piramide green per
coprire la storia, magari in modo inconsapevole dato che gli invitati internazionali
non vengono (appositamente) calati nella realtà locale riguardando
manifestazioni di facciata transitorie e ideali, lo si usa nelle previsioni urbanistiche
suddette anche per mascherare edificazioni e cementificazioni contrastanti sia il
rispetto del patrimonio storico sia quello ambientale, tutelati dalla costituzione
in primis.
Sia detto che col PNRR la Legge 108/2001 art. 29 lascia proprio spazio a queste
calate dall’alto internazionaliste ed eterodirette che ne Soprintendenza ne
cittadinanza locali, chi conosce e può verificare nel merito con competenza non
solo dalle notizie di alcuni giornali, possono controllare in modo e tempo debito.
Insomma ci si occupa del verde e compatibilità paesaggistica di Bergamo come
quando poco tempo fa per una barrierina parapetto di qualche metro per un
marciapiede alla Porta San Giacomo finita in interrogazione parlamentare tanto
quanto una transitoria scenografia in Piazza Vecchia che pare esauriscano le
discussioni culturali che a rotazione portano anche Bergamo al centro
dell’attenzione.
Senza la conoscenza o meglio la ri-conoscenza della realtà, storica e materiale,
anche il livello Statale che gli compete dopo quello locale non è messo in
condizione di ottemperare alle proprie funzioni, col rischio di far subire ai
cittadini deviazioni ed alterazioni sul patrimonio storico culturale e ambientale
disconosciuti o spacciati per inesistenti o soggetti a pseudo rigenerazioni urbane
senza controlli ne vincoli ne limiti.
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Propizio quindi il caso dato che ha sollevato l’interesse nazionale nel periodo di
Bergamo Capitale della Cultura 2023 con Brescia per andare al fondo di quanto
emerso e notato dal suo servizio culturale.
Pertanto in forma di accertamento veritativo, da cui ci si aspetterebbe partisse a
livello locale l’azione del Ministero della Cultura, segnalo video e foto oltre che
documenti relativi a dove da anni invece che la promozione culturale
paesaggistica, da parte degli stessi che formano artifici verdi esemplificativi, si
denota un disconoscimento se non censura del residuo ambito e polmone verde
più rilevante della città, quindi del suo portato storico, il quale
straordinariamente si è conservato a discapito delle mire trasformative dell’area
dello scalo stazione ferroviaria.
Sono gli ultimi 11 ettari circa che manifestano tutto lo splendore paesaggistico e
culturale il quale comprende anche qualche episodio come quello in questione a
rischio soppressione edificatoria.
Un verde storico ambientale preservatosi, poiché in altro andamento di sviluppo
urbano nei decenni le espansioni edilizie si sono rivolte all'intorno, anche in modo
incontrollato e totalizzante, ma per fortuito converso conservando il suo valore
paesaggistico naturalistico unico e ricco di biodiversità spontanea vegetale ed
avifaunistica, ittica.
Soprattutto paesaggisticamente il fronte della impennata della città che sale è
quello più maestoso che vi sia, non a caso scelto dall'architetto neoclassico
Simone Elia per la villa Cavalli Sottocasa ora Umanitas, posta proprio in asse con
il centro del sorriso del profilo architettonico fra cielo e terra dal sedimento
agrario di acque naturali del fiume Morla e storici canali come la Guidana e la
Nova costituendo il substrato produttivo e vitalistico della bergamasca oltre al
capoluogo.
Caratteristiche e condizioni ben presenti, recuperabili, ma neglette alle
rappresentazioni e locali, quindi a chi potrebbe tutelarle?
Libere le manifestazioni di Maestri e Archistar internazionali di non curarsene o
segnalategli appositamente non considerarle degne.
Strano che però interessano, dicesi progetto di Posta Sud, più di ogni altro luogo
i loro sponsors pubblico privati, a cui Lei vorrà mandare raccomandazioni per l’uso
della cultura di Piazza Vecchia.
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Ad avviso dello scrivente potrebbe valere anche per il resto della città, nota e
meno nota, che appunto ci si permette di segnalare.
Quanto ai contenuti si rimanda a immagini in calce ed ai materiali ai link seguenti:
1) VIDEO Verde Vero Biodiversità Riforestazione e Avifauna
https://www.youtube.com/playlist?list=PLkE5Bfz9un_J0SnLaWQGHvUGsrDmb-
fxx
2) FOTOGRAFIE Paesaggio Storia Agricoltura
https://photos.app.goo.gl/P6K27pvjvTESSC8T6
PaugemPortaSud23Ottobre22VerdeVeroOrtiFruttetoBergamoBinariStazioneBio
diversitàRicolonizzazione
https://photos.app.goo.gl/j8cx8ohqRUeXRRYS7
3) Link di documentazione tema infrastrutturale
https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/pnrrpaugemportasudstoriabergam
ocittcemento20220531screc149pdf
In fondo son semplici video del verde e ambiente reali, ma sia detto in primis che
tale luogo pregno di storia e depositi culturali, quali le rogge medievali, l’assetto
urbano costituitesi con al centro il fiume di Bergamo la Morla stessa, i presumibili
sedimenti archeologici quali una fornace e i collegamenti agrobotanici al
Conventino, ecc., sarebbero soggetti anche al rispetto fluviale nazionale, che
invece il Comune di Bergamo nega rispetto ad una ingiustificabile definizione e
sovrapposizione urbanistica per ridefinirla area di riqualificazione come fosse
zona alterata da residui industriali dismessi
Invero tale fondamentale luogo prettamente italico fra natura e cultura, è
approdo della antica perizia idrica, leggesi il dimentico Pitentino nella sua
Bergamo ma non a Mantova, dai monti alla pianura, ovvero identità provinciale,
è sempre stato sostanzialmente verde ed agricolo seppure con qualche elemento
ferroviario dalla metà ‘800 che solo parzialmente lo utilizzava; anzi si può dire
l’abbia anche sviluppato per usi sociali di generazioni di ferrovieri (gli ultimi
cacciati dai loro orti e frutteti perché meglio non si sapesse esistessero al fine di
farli considerare luoghi da rigenerare colle cementificazioni speculative di Porta
Sud) e comunque non inibiva nell'uso agrario ed ambientale per orti, frutteti,
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campi curati e produttivi di vegetazione ed avifauna e ittica del corridoio
ecologico a correlazione simbiotica.
Tutto ancora ben presente per chi abbia l’ardire di visitarlo dal vero, nonostante
i tagli a zero che si effettuano a discapito della naturalità, oltre che improduttivi
ed onerosi, ovvero la negazione dell'opposto come da un millennio almeno vi
sussiste.
Come si nasconde la Fontana Contarini in Piazza vecchia tramite la Piramide green
esterofila lo stesso in modo abnormemente sproporzionato lo si riesce a fare fra
la Stazione e la storica Via Gavazzeni.
Però si celebrano e disquisiscono le piramidine verdi che la scenografia e la
sceneggiatura mediatica debbono far apparire in prima pagina.
Perciò le azioni urbanistiche, mascherate virtualmente con analogo metodo della
piramide green usando colori e campiture sulle mappe urbanistiche chiamate
rigenerazioni invece del rispetto fluviale, fondano su trasformazione di area
incompatibile essendo de facto verde e blu: riconoscerlo, essendo zona confinata
dal perimetro ferroviario per quanto dismesso, e consentire che si tuteli
eviterebbe la sua alienazione edificatoria che impatterebbe ineludibilmente sulla
incantevole vista urbana e collinare sino alle Prealpi fra cui le regina orobica della
Presolana.
Quindi alla S.V. e Ministero si chiede di prendere atto della natura dei luoghi,
attestarne la condizione storico attuale invitandoLa al più presto a una visita
diretta prima che venga fatto scomparire il verde estivo che si dimostra vitale e
florido indipendentemente dalle condizioni climatiche, quindi travisabile nelle
documentazioni che arrivano a livello Ministeriale rispetto alle correnti azioni
urbanistiche locali incontrollate, le quali si promuovono addirittura come
riqualificanti la vista di Città Alta, ovvero dalle coperture delle edificazioni verdi
artificiose a piramide o altra foggia che si dicono rigenerative del sito.
Questo è quello che in sostanza la Sua arguta lettura del caso fa emergere, su ben
altra parte del territorio, dietro l’operazione greenwashing dei paesaggismi in
Piazza Vecchia: in fondo qualche giorno per rivedere Fontana Contarini da un
verso mentre dall’altro per sempre una distruzione di ambiente e occultamento
percettivo, di negazione storica e naturalistca per quanto dovrebbe
rappresentare un capoluogo di zona e non un episodio dentro un anfratto da
cittadella avulsa a se stessa quale Bergamo.
6. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
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Come detto anche in questo sito reso edificabile anche senza valutazione
paesistica alcuna, riscontriamo gli stessi attori della propaganda verde
paesaggista che usa la cultura dei luoghi mascherandola di verde alfine di
adottare una cementificazione totale, sotto e fuori terra, nel tentativo attuale di
tenere la realtà censurata ed inaccessibile, dato che smentirebbe la definizione
ri-edificatoria in fascia fluviale di alveo della Morla e del rispetto paesistico
complessivo.
Fra cui i magazzini i ferroviari storici lasciati deperire che la Sovrintendenza locale
non riesce a far tutelare.
Ne avremmo una inammissibile perdita urbano ambientale che non a caso
l’edificazione speculativa in totale nuovo consumo di suolo, non richiesta da alcun
dato demografico e abitativo da lustri dallo stesso Comune di Bergamo, vuol
proprio sfruttare la centralità della primaria vista di Città Alta, la quale verrebbe
occultata dal contesto storico collettivo lungo l'antico tracciato al Boccaleone ora
via Gavazzeni, dal complesso monasteriale del Conventino, dalla millenaria
Roggia Guidana con Villa Sottocasa, dall’alveo della Morla, dall'architettura
moderna fra l'archeologia industriale dell'Esperia sino al ponte ferroviario.
In tal senso pare emblematico riconoscere come testimonial della storia il carro
verde lasciato in deposito, che potrebbe rappresentare il filo della narrazione
degli ultimi due secoli, come fosse un viaggio di ritorno dalla tecnologia e design
del treno al verde agro fluviale del luogo previo che riprende possesso.
Insomma dopo una parentesi ferroviaria uno spazio verde che si
salvaguarderebbe per le future generazioni, invece che per i sedicenti futurismi
della speculazione edilizia Pubblico-Privata del cosiddetto progetto rigenerativo
di Porta Sud coi soliti palazzi vista Città Alta.
Fosse una questione di vero primato culturale invece rimarrebbero le vedute
quindi l’identità di rilievo provinciale, ben oltre il capoluogo, sia per il contesto
storico prossimale, Conventino, Villa Cavalli Sottocasa, Esperia, acque medievali,
ecc., che procede su Città Alta e sulla corona collinare sino alle Prealpi della
Presolana, quanto di reciprocità come verde percepibile e climaticamente ben
apportante al già esorbitante costruito della città e sino al livello di area vasta: un
complesso come pochi luoghi, non ancora noti, potrebbero offrire.
Basta vederlo.
7. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
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Sono elementi di cultura materiale opportunamente percepibili in ogni senso
oltre quello visibile per suoni, olfatto, gradienti ambientali in modo compiuto in
loco.
Cosa improbabile che possa esperire una Sovrintendenza Nazionale a cose fatte
sulla base di pratiche procedurali di progetti edilizio urbanistico di
rappresentazioni virtuali senza documentazione storico naturalistica.
Luoghi che dovrebbero essere ri-aperti per consapevolezza democratica e
collettiva, non solo agli addetti ai lavori.
Certo che le manifestazioni verdi a Bergamo non se occupano e non vengono
documentati dai media o dai cultori della materia urbano ambientale ingaggiati,
affinché restino avulsi nelle disquisizioni distanti, lassù nell’agorà 2.0 pseudo
culturale al tempo che fugge fra le piramidi green di Piazza Vecchia.
Quindi Egr. Sottosegretario Vittorio Sgarbi, confidando in sua sensibile
disponibilità a verificare quanto segnalato, e come ha acutamente individuato nel
caso piramide green, auspico che prevalga il primato di storia e cultura non
sovvertibile dagli artifici pseudo ecologisti cosiddetti greenwashing globalisti, a
servizio della cementificazione e del consumo di suolo locale perché più prezioso
e di interessante investimento immobiliarista al mondo, pertanto promuovibile
oltre i limiti di rispetto e delle stesse realtà urbanistico ambientali previe, ma che
potrebbero grazie a suo intervento essere riconosciuti e tutelati.
Scusi la concitazione e la difficile sintesi ma non posso elaborare meglio per
tempo la urgente missiva.
Grazie dell'attenzione.
Ranica, lì 12/09/2023
Alfredo Verzeri
architetto
Via Santi 7 Fratelli Martiri n. 30
24020 Ranica (BG)
Tel. 035516437
Allegati:
Immagini, fotoriprese e documenti.
8. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
SegnalaMinisteroCulturaSgarbiPiramideVerdeBergamoPaugemPortaSud20230912verzeri.docx 2023-09-12 8
20221023_105027PaugemportasudVerdeBinariBiodiversitàTrenoStoriaVagoniIn
Erbiti
Emblema fra modernità e rigenerazione: Da monumentalizzare?
20221023_105134PaugemportasudVerdeBinariBiodiversitàTrenoStoriaVagoniIn
ErbitiOCemento?
17. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
SegnalaMinisteroCulturaSgarbiPiramideVerdeBergamoPaugemPortaSud20230912verzeri.docx 2023-09-12 17
Fascia di rispetto fluviale eliminata dal Comune di Bergamo?
20. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
SegnalaMinisteroCulturaSgarbiPiramideVerdeBergamoPaugemPortaSud20230912verzeri.docx 2023-09-12 20
Quando valuteranno gli impatti paesaggistico ambientali? A posteriori o colle
ruspe in movimento? E Chi? Non certo la Soprintendenza locale esclusa
appositamente dai procedimenti in deroga PNRR?
26. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
SegnalaMinisteroCulturaSgarbiPiramideVerdeBergamoPaugemPortaSud20230912verzeri.docx 2023-09-12 26
Variante Urbanistica Comune di Bergamo per giustificazione consumo di Suolo
edificazioni speculative pubblico private residenziali e commerciali per il Progetto
PNRR Porta Sud previa cancellazione fascia rispetto fluviale e infondata
riclassificazione come area dismessa su reale verde agrario e ambientale in zona
ex uso ferroviario.
27. Alfredo Verzeri architetto www.paugemportasud.it
SegnalaMinisteroCulturaSgarbiPiramideVerdeBergamoPaugemPortaSud20230912verzeri.docx 2023-09-12 27
Individuazione aree agricole del Comune di Bergamo precedenti a nuova
riclassificazione di area di rigenerazione urbana
Basta una vista aerea on line per verificare lo stato verde agrario ambientale
paesistico dei luoghi.
Fine Allegati