2. neoclassicismo
Gli scavi di Pompei e di Ercolano, a metà del 18 secolo riportarono l’interesse
nell’epoca classica, che si contrapponeva agli sfarzi del barocco:
- La pittura neoclassica assunse come modelli pittori dei secolo precedenti come
Raffaello e Poussin. Per quanto riguarda i temi rappresentati, scompaiono quasi
del tutto i soggetti a carattere religioso, grande importanza si dette invece alla
rappresentazione storica.
- in questo periodo venne studiata la statuaria greca, la cui conoscenza era
piuttosto frammentaria, attraverso le copie romane. La scultura neoclassica fu
spesso considerata fredda e impersonale, in realtà queste caratteristiche furono
precisa scelta dei maggiori artisti del tempo intenti a svolgere una funzione
didascalica.
- Le caratteristiche tipiche del gusto neoclassico sono particolarmente evidenti
nell'architettura, il repertorio classicista Luigi Vanvitelli venne applicato non
solo a palazzi e chiese, costruiti come templi classici, ma anche a teatri,
caserme, ospedali e numerosi altri edifici aventi funzione pubblica.
3. Teseo e il Minotauro
Canova fa riferimento alla mitologia greca, ma come accade spesso nei suoi
lavori, riesce a rappresentare i propri soggetti in momenti unici: Troviamo
un Teseo stanco e non più in tensione, come si può evincere dai
suoi muscoli rilassati e non più tesi per lo sforzo, mentre si trova
seduto sul cadavere del suo nemico, il quale a sua volta si trova su
una roccia. L’eroe guarda la bestia con uno sguardo stanco,
estremamente differente da quello che aveva pochi attimi prima,
quando era spinto dalla furia e dal desiderio di eliminare questo
mostro.
In questo gruppo scultoreo, da una parte abbiamo Teseo,
vittorioso e che simbolicamente indica la ragione, mentre dall’altra
parte, sconfitto, troviamo invece il Minotauro, simbolo della ferocia
e dell’irrazionalità tipica delle bestie. Da notare anche che Teseo
trattiene tra le mani una clava, che non sappiamo se sia l’arma
utilizzata per sconfiggere il suo nemico oppure questo sia un altro
elemento rappresentante il carattere selvaggio del mostro.
L’autore, infine, tende a raggiungere la bellezza ideale.
4. Amore e psiche
L’istante “catturato” è quello in cui il dio ha appena risvegliato
con un bacio la sua dolce amante.
Mentre lui le tiene dolcemente tra le sue braccia e la sorregge,
lei si avvicina ad Amore tenendolo per la testa.
Le loro labbra, seppur vicinissime, ancora non si sono toccate,
bloccate nell’eternità. Amore, per avvicinarsi alla donna, mette il
ginocchio sinistro a terra e si avvicina alla protagonista e con la
mano destra le regge il seno, simboleggiando il desiderio
sessuale ma non osceno. Le ali di amore, inoltre, sono spiegate,
sembra quasi che il dio sia atterrato per soccorrere la ragazza
che era in grave difficoltà per via delle prove di Venere.
In questa immagine di amore si percepisce appieno il gusto
neoclassico tipico di Canova: per far risaltare la perfezione delle
forme ed il richiamo alle antiche statue greco-romane, i
protagonisti sono completamente nudi e c’è solo un piccolo velo
che copre il ventre di Psiche.
5. Paolina
La statua rappresenta Paolina Bonaparte rappresentata come
una dea greca, ovvero Venere vincitrice. è possibile notare che
Canova ha realizzato tutte le superfici degli elementi che
compongono l’opera in modo differente: la consistenza dei
cuscini ha uno spessore differente rispetto alla vestaglia che
avvolge il corpo del soggetto, e allo stesso modo anche la pelle
di Paolina Bonaparte è diversa, su cui Canova ha cosparso
della cera color rosa per rendere più realistico il derma del
soggetto. Paolina Bonaparte regge in mano una mela che
ricorda ovviamente il Pomo della Discordia citato all’interno
dell’Iliade, dove tre dee greche, ovvero Era, Atena ed Afrodite si
contendevano il Pomo, il premio che sarebbe andato alla più
bella tra i tre e che doveva essere scelta da Paride. In questa
contesa vinse ovviamente Afrodite, e Canova, rappresentando
la donna in queste vesti, Canova scultore non fa altro che
paragonare Paolina Bonaparte alla bellezza della dea greca.