11. Neuropatologia: M.A. Preclinico
• Sempre maggiori evidenze suggeriscono
che le alterazioni neuropatologiche di
base (AD preclinico o AD-P) precedono
di fino a 20 anni o più l'insorgenza di
AD clinicamente rilevabile (AD-C)
• Le alterazioni della corteccia entorinale
precedono quelle ippocampali.
• Ne consegue che nel momento in cui
viene fatta diagnosi si è già avuta una
massiccia e diffusa perdita neuronale con
conseguente atrofia delle regioni
interessate.
AD preclinico
16. 0 2 4 6 8 10 12 14
0
5
10
15
20
25
30
Tempo (anni)
Sintomi
Diagnosi
Perdita indipendenza funzionale
Problemi comportamentali
Istituzionalizzazione
Morte
Mini-MentalStateExamination(MMSE)
MA -
preclinica
Lieve (26-21)
2-4 aa
Grave
(9-0)
1-3 aa
Storia naturale della Malattia di Alzheimer
Modificata da Feldman and Gracon, 1996
Moderata (20-10)
2-10 aa
Forma più comune di demenza
nelle persone con età >65 anni
Decadi
M
C
I
17.
18.
19. Storia personale (soggetto e familiare)
Esame obiettivo neurologico
Test Neuropsicologici
Stato funzionale
Esami ematochimici (FT3, FT$, TSH, ecc)
Neuroimmagini morfologiche
Neuroimmgini funzionali
Biomarcatori Liquorali
Come si fa diagnosi di demenza da
M. di Alzheimer?
23. Gli individui affetti da MCI presentano un
maggior carico di amiloide
La presenza di depositi di amiloide PIB-PET predice
progressione patofisiologica dei pazienti MCI ad AD
24.
25.
26. Rischio di sviluppare la M. di Alzheimer
• Per qualsiasi individuo il rischio lifetime di sviluppare una
demenza è di circa 10-12% (Breitner et al Neurol 1999).
• Parenti di primo grado di una persona con AD hanno un
rischio cumulativo di sviluppare AD corso della vita di circa il
15-30%, questo rischio è mediamente di circa 2,5 volte quella
del rischio della popolazione generale (27% vs 10,4%).
La prevalenza della malattia
aumenta con l’avanzare dell’età:
1% <65aa
11% 65-80aa
35% 80-90aa
>40% >90aa