L'alunno furgoncino e l'alunno carrarmato. Una didattica enattiva per ridurre gli errori in educazione - Al Complexity Literacy Meeting Fortunato Aprile presenta il suo libro
Rivolto ai professionisti dell’educazione, questo studio parte da un’analisi dei percorsi formativi esistenti, fino ad arrivare alla proposta di una didattica enattiva, genuina, naive, eticamente fondata sui processi della persona, volta a mediare le forme estreme del disciplinarismo nozionistico e del velleitarismo avventuristico.
L'alunno furgoncino e l'alunno carrarmato. Una didattica enattiva per ridurre gli errori in educazione - Al Complexity Literacy Meeting Fortunato Aprile presenta il suo libro
1.
2. CHI E’ L’ALUNNO FURGONCINO ?
CHI E’ L’ALUNNO CARRARMATO?
E COME SI GENERANO?
DOMINIO DEI CAMBIAMENTI DISTRUTTIVI
E’ dato da tutti quei cambiamenti strutturali per cui l’unità
perde la sua organizzazione e, pertanto scompare come unità di
una certa classe (Maturana e Varela, L’albero della conoscenza,
1992, p. 95)
DOMINIO DEI CAMBIAMENTI D I STATO
E’ dato da tutti quei cambiamenti strutturali che un’unità è in
grado di sopportare senza che la sua organizzazione cambi,
mantenendo la sua classe di identità.
(Maturana e Varela, L’albero della conoscenza, 1992, p. 95)
3. Chi sono?
Gli alunni furgoncino
!
Soggetti gregari
(non riescono a
distinguere la
differenza tra
solidarietà col gruppo
e cedimento alle
pressioni)
4. Qual è oggi lo stato generale?
• <<L’individualismo ideologico moderno [… ] è virulento e
intollerante>>
• <<Poiché la scuola rappresenta il veicolo privilegiato di
trasmissione dei valori di una comunità, sorgerebbe
spontaneo rispondere che tale istituzione debba essere
preposta ad arginare la deriva individualistica della
società contemporanea.
In realtà la scuola si trova oggi ad affrontare quella che
è stata definita come un’emergenza educativa>> .
<<Le istituzioni scolastiche non hanno, infatti, saputo
sinora fronteggiare l’invasione del narcisismo edonistico
tipico della post modernità e del degrado etico che ne
discende e hanno continuato a portare avanti una
programmazione che non riesce, evidentemente, a
educare alla responsabilità sociale>>.
• (Manuela Guardiani, Università Roma tre, in Orientamenti
Pedagogici, vol. 63,n.3, 2016)
5. INTANTO SALVAGUARDARE
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
!
STRUTTURA ORGANIZZAZIONE
Linguaggio, Ragione
Motilità
Percezione, Emozione
PROCESSI D I MANTENIMENTO
Dominio dei cambiamenti di stato
!
COSTRUTTI NUCLEARI (Kelly 2004) COSTRUTTI D I RUOLO
versus
DOMINIO DEI CAMBIAMENTI DISTRUTTIVI
(Maturana e Varela 1992)
6.
LA STRUTTURA PREVENTIVA
ASSUME
!
LA NORMATIVA COME PURA FORMA
L’AUTORITA’ “ GARANTE DELLO STATUS-QUO
FONTI BIBL. LEG. “ TRASMISSIONE DELLE NOZIONI
LA FAMIGLIA “ GARANZIA DELL’ESECUZIONE
DEI
COMPITI UGUALI X TUTTI
L’ALUNNO “ CONTENITORE D I CONTENUTI
I PARI ALUNNI “ <CIASCUNO LAVORI X PROPRIO
CONTO>
L’INSEGNANTE “ OSSERVATORE NEUTRALE E
ATTUATORE D I DIRETTIVE
LOCALI
I PARI DOCENTI “ <CIASCUNO LAVORI IN PROPRIO>
7.
LA STRUTTURA ENATTIVA
ASSUME
!
LA NORMATIVA COME RICERCA D I SENSO
L’AUTORITA’ SI AUTODETERMINA NEL
CONFRONTO
COLLEGIALE
FONTI BIBL. LEG. “ UNA DELLE TANTE FONTI
L’ALUNNO “ CO-COSTRUTTORE DELLA
CONOSCENZA CO-COSTRUITA
LA FAMIGLIA “ UNA FONTE D I CONFRONTI
I PARI ALUNNI “ CO-COSTRUTTORI FONDAMENTALI
L’INSEGNANTE “ OSSERVATORE PARTECIPANTE
I PARI DOCENTI “ CO-COSTRUTTORI
LA LEZIONE “ BREVE FRONTALITA’,
ESTESE FASI LABORATORIALI
(RR)
8. Come rendere possibile l’accesso alla
struttura enattiva nell’educazione?
Anche nelle istituzioni formative, che si occupano –in specifiche forme- delle
scienze della cognizione
<<è necessario che quelle tradizioni umane che si sono
concentrate sull’analisi, la comprensione e la possibilità
di trasformazione della vita comune siano presentate in
un contesto che le renda accessibili alla scienza>>
(Varela et al. La via di mezzo della conoscenza, Milano,
Feltrinelli, 1992,p. 15)
Consideriamo il caso dell’uso della favolistica con i cui
messaggi si pensa di determinare una <<trasformazione
della vita>>, ovvero trasformazioni nel modo di pensare
e di agire delle persone.
9. UN ESEMPIO
!
• LA CICALA E LE FORMICHE
In una giornata d'inverno le formiche stavano
facendo seccare il loro grano che si era bagnato.
Una cicala affamata venne a chiedere un po' di
cibo.
Le formiche le chiesero:
<< Perché non hai fatto provviste anche tu,
durante l'estate ? >>
<< Non avevo tempo,
dovevo cantare le mie melodiose canzoni. >>
Ma le formiche risposero ridendo:
<< E allora balla, adesso che è inverno. >>
10. DOVE E COME SI MANIFESTA LA
STRUTTURA ENATTIVA?
UN ESEMPIO
LA CICALA E LE FORMICHE
IN QUALE DEI DUE ATTEGGIAMENTI TI
RICONOSCI MEGLIO?
!
• IN QUELLO DELLA CICALA
• IN QUELLO DELLE FORMICHE
• NE’ NELL’UNO NE’ NELL’ALTRO
!
SULLA BASE DELLE SCELTE INDIVIDUALI, SI APRE IL
CONFRONTO DELLE INTERPRETAZIONI TRA PARI.
SPIEGA PERCHE’’
12. LA LEZIONE A BASSA E AD ALTA INTENSITA’ SINAPTICA
!
EVENTI
NEUTRI
EVENTI A
RILEVANTE
CONNOTAZIO-NE
EMOTIVA
ELABORAZIONE
ADEGUATA
ELABORAZIONE NON
ADEGUATA
APPRENDIMENTO E
MEMORIA
RITENZIONE A
BREVE TERMINE
ADRENALINA
RITENZIONE
COMPORTAMENTO A
LUNGO TERMINE
12
13. Quale strumento viene suggerito dalla
STRUTTURA ENATTIVA?
Un paradigma
!
Ogni conoscenza e’ azione e
ogni azione è conoscenza
Dunque la conoscenza si fa mentre si fa
MA NELLA NEUROFENOMENOLOGIA DI VARELA
L’AZIONE E’ PERCETTIVAMENTE
GUIDATA DALL’ETICA