2. In un campo di granoturco viveva
una pannocchia di nome Rossetta,
per i suoi ricci rossi che brillavano
come fili di rame durante le
giornate soleggiate di agosto.
Rossetta era in compagnia delle
sue amiche pannocchie, con le quali
si divertiva a giocare e a inventare
storie avventurose.
3. Un giorno di settembre…Rossetta sentì
dapprima un lieve fruscio di passi sull’erba, poi
un gran vociare e, allarmata, chiese alle sue
amiche cosa stesse succedendo.
4. Le fu subito chiaro che erano arrivati gli alunni della Scuola Primaria di Sirone, i quali
si sparsero nel campo a raccogliere le pannocchie, da cui poter ricavare la farina per
preparare una polenta squisita. I bambini felici riempirono dei sacchi con le
pannocchie ormai mature, e, in poco tempo, il campo si svuotò, lasciando sola soletta
Rossetta.
“Ci sono anch’io! Aspettatemi!” urlava invano la povera pannocchia.
CI SONO
ANCH’IO!
ASPETTATEMI!
5. Passavano i giorni e
Rossetta si sentiva sempre
più triste, perché non aveva
nessuno con cui giocare.
6. Un pomeriggio, proprio mentre stava per mettersi a
piangere per lo sconforto, arrivò un’allegra famigliola,
mamma, papà e due figli. I bambini, non appena la
videro, esclamarono: “Guarda mamma, com’è bella
questa pannocchia!”. Decisero così di raccoglierla e di
portarla a casa.
7. Rossetta e i bambini divennero subito amici.
I bambini le volevano bene e non la
lasciavano mai sola.
8. La pannocchia, per ringraziarli delle attenzioni
ricevute, regalò loro parte del suo tesoro: dei chicchi
per fare dei gustosi popcorn. I bambini gioirono
dicendo: “Grazie, Rossetta!” e insieme fecero una
grande festa.