1. di ANTONIO PANIGALLI
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OPINIONI
C
osa sono legalità e senso
civico?
A sentirle così, sembrano
parole difficili da com-
prendere, ma poi, approfondendo la
riflessione, ci si rende conto che sono
funzioni e valori che si concretizzano,
forse non sempre consapevolmente,
nell’agire quotidiano, in qualsiasi luo-
go ove ci si relazioni con gli altri per-
ché è con gli altri che dobbiamo, per
così dire, ”fare i conti”.
Siamo animali sociali e, in quanto tali,
dobbiamo avere regole di convivenza
da rispettare perché senza regole con-
divise e osservate non ci può essere
libertà, né tantomeno giustizia.
Il tutto, passando attraverso i molte-
plici possibili strumenti e ambienti di
formazione culturale, con l’acquisi-
zione della propria identità di persona
che porta, di conseguenza, alla consa-
pevolezza di appartenere a un ambito
più vasto, a un contesto sociale con
cui si condivide la memoria storica e
i propri valori di riferimento; a un tes-
suto connettivo di rapporti umani e
istituzionali, che da un lato garantisce
UNA PIÙ INCISIVA CULTURA DELLA
LEGALITÀ E SENSO CIVICO
diritti e dall’altro impone doveri.
Lo scenario attuale, contrassegnato
da processi di globalizzazione e flus-
si migratori sempre più consistenti,
rende necessario ridefinire l’idea di
cittadinanza, in passato legata alla na-
scita e all’appartenenza a un suolo. È
necessario che ci sia una reale globa-
lizzazione dei diritti e che, per quanto
possibile, a tutte le persone vengano
riconosciuti i medesimi standard alla
sicurezza personale, alla partecipazio-
ne alla vita sociale, alla realizzazione di
sé; ciò richiede che ci sia un’autentica
volontà politica, ma la scuola dovreb-
be, in questo delicato e urgente impe-
gno, giocare un ruolo fondamentale.
“Educare al senso civico” significa
riconoscere la medesima appartenen-
za a un’unica umanità ed educare al
riconoscimento e al rispetto delle dif-
ferenze.
Sentirsi “cittadini” vuol dire essere
consapevoli di avere un ruolo attivo
da svolgere nella trama di relazioni
sociali che ogni giorno vengono speri-
mentate, a partire dalla famiglia, dalla
scuola, dalle associazioni che operano
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OTTOBRE 2009
sul territorio. Sentirsi”cittadini” im-
plica, perciò, assumersi responsabili-
tà concrete che si traducono in precisi
atti di tutela nei confronti di noi stessi
e degli altri, attraverso l’assunzione di
comportamenti corretti e responsabili
nelle varie situazioni di vita: quando
si è a tavola, quando si è per strada,
quando ci si relaziona con gli altri; nei
confronti dell’ambiente, adottando
tutte le misure che possono contribui-
re a preservarlo e a salvaguardarlo; nei
confronti delle istituzioni.
Promuovere una cultura della legalità
e del senso civico significa, pertanto,
favorire comportamenti positivi a tutti
i livelli.
In un momento in cui le manifesta-
zioni di violenza si moltiplicano e la
tenuta delle istituzioni, a partire dalla
famiglia, sembra essere messa a dura
prova, è dovere della società nel suo
insieme favorire e potenziare compor-
tamenti civilmente responsabili anche
attraverso occasioni, che permettano
un contatto diretto con i poteri isti-
tuzionali e una conoscenza più appro-
fondita della loro opera.
I monumenti a Giuseppe
Zanardelli e Quintino Sella, due
integerrimi statisti protagonisti
della storia d’Italia.