1. di ANTONIO PANIGALLI
7
OPINIONI
I
l 30 giugno 2010 (salvo proro-
ghe che in Italia sono ormai una
routine)èscadutoiltermineperla
presentazione, da parte delle Pmi,
dellarichiestadimoratoriasuiDebiti.
L’accordo, sottoscritto dai vertici politico-
economici del sistema Italia, prevede la
sospensione temporanea (moratoria per
12 mesi) dei debiti delle piccole e medie
imprese verso il sistema creditizio con la
proroga del pagamento delle quote capi-
tale delle rate di mutuo e del pagamento
della quota capitale implicita nei contratti
di leasing immobiliare e mobiliare, nonché
l’allungamentoa270giornidellescadenze
delcreditoabreveterminepersostenerele
esigenze di cassa con riferimento alle ope-
razioni di anticipazione su crediti certi ed
esigibili.
Nellasostanza,l’accordohailfinediaiutare
lePmiindifficoltàacausadellacrisiecono-
micaeperquestolamoratoriaprevedeuna
sospensione del pagamento delle quote ca-
pitaleperunarcoditempolimitato.
Possono usufruire della moratoria tutte le
aziendechenonabbianopiùdi250dipen-
dentieunfatturatochenonsuperii50mi-
lioni di euro, oppure con un totale attivo di
bilanciononsuperiorea43milionidieuro.
Per poter usufruire della moratoria, le im-
prese devono aver inoltrato la domanda
alla propria banca entro il 30 giugno 2010
e, anche se non sono previsti automatismi
di applicazione dell’intesa tra impresa e
banca, la risposta dell’ente creditizio dovrà
avvenireentrounmese,conlarichiestache
si intenderà ammessa, salvo esplicito e mo-
tivatorifiuto.L’importanteècheleimprese
che inoltrano la domanda siano “in bonis”
con la propria banca alla data del 30 set-
tembre 2008, ovvero non abbiano debiti o
insolvenze, partite incagliate, ristrutturate
oscadute.
L’adesione alla moratoria da parte delle
banche è del tutto facoltativa e agli istituti
che hanno presentato domanda al ministe-
ro entro i 45 giorni dalla data di lunedì 3
agosto 2009 il ministro Tremonti ha assi-
curatodeglisgravifiscali.
Malefacilitazioniperlepiccoleemedieim-
presenonfinisconoqui!
Oltre alla sospensione delle rate su mutui
e leasing e alla proroga delle rate per i pre-
stiti a breve termine, le aziende potranno
anche usufruire di appositi finanziamenti
per attuare un rafforzamento nel capitale.
Il finanziamento messo a disposizione da
parte delle banche aderenti all’Avviso è
pari a un multiplo dell’aumento di capitale
effettivamente versato dai soci dell’azienda
inquestione.Questofinanziamentosivaad
aggiungerealloscontofiscaledel3percen-
to per gli aumenti di capitale delle aziende
fino a 500 mila euro deciso da un articolo
deldecretoanticrisi.
Un aspetto importante della moratoria è
che è stato dichiarato che non ci saranno
costi amministrativi, né aumenti dei tassi,
nélarichiestadigaranzieaggiuntive.
Insomma,parepropriochequestoaccordo
sulla moratoria dei crediti delle Pmi, estesa
poi parzialmente anche ai debiti personali,
comemutui,prestitiefinanziamenti,possa
essere un vero toccasana per tutte le Pmi
cheinvestonoecheperfarlohannousufru-
itodelprestitodellebanche.
Ma, senza voler fare il processo ai fanta-
smi, il vero tema riguarda il risultato finale
di tutta l’operazione e il comportamento
del sistema creditizio rispetto al sistema
economico complessivo, giacché il vero
rischio è che questa technicallity consenta
un “abbellimento” temporaneo dei bilanci
delle banche (che quindi paradossalmente
inquestoperiododicrisiesplicitanobilanci
da capogiro) e che se l’economia non do-
vesse ripartire con vero impeto, le imprese
sostenute nel periodo di moratoria si tro-
vinoconbuchidatapparemoltopiùgrossi
rispetto a prima della moratoria stessa
(e i numeri sono veramente importanti,
ma, come dicono i saggi “è meglio non
fasciarsi la testa prima di farsi male”, poi
però, come direbbero gli astuti, “preveni-
re è meglio che curare”). Recentemente il
ministero dell’Economia ha fatto il punto
sulla moratoria dei crediti alle Pmi. Al 31
marzo scorso, le domande di sospensione
di debiti sono state circa 170mila, per un
debito residuo pari a oltre 50 miliardi. Si
trattadicircail15%delcomplessivostock
di debiti delle Pmi verso il sistema ban-
cario. Finora sono già state accolte quasi
130miladomandepercirca9,5miliardidi
crediti sospesi, anche se, in effetti, nono-
stanteledichiarazionidituttigliesponenti
del settore credito e finanza, come si può
notare anche dalle statistiche, la fase è di
assolutaristrettezzaedausterità.
MORATORIA, A FAVORE DI CHI?
12MESI
LUGLIO-AGOSTO 2010
IMPIEGHI PER MACRO-SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA - Tassi di crescita tendenziali
* impieghi a imprese non finanziarie, imprese individuali, famiglie consumatrici e istituzioni senza fini di lucro.
** comprendono oltre ai prestiti al settore privato, anche gli impieghi a istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione, finanzia-
menti all’Amministrazione centrale, enti di previdenza ed enti locali. Il tasso di crescita ad ottobre 2007 riferito al totale settori produttivi
è stimato, in quanto da questo mese tale aggregato include anche i dati della Cassa Depositi e Prestiti e, pertanto, i tassi di crescita che
ne derivano non sono confrontabili con i mesi precedenti. Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d’Italia.