1. GIROLAMO FRESCOBALDI
Nacque a Ferrara il 13 settembre 1583, ove passò tutta la sua giovinezza,
compositore, organista e clavicembalista, ritenuto uno dei maggiori
compositori per clavicembalo del XVII secolo. Era soprannominato «mostro
degli organisti».
2. Nel 1597, all’età di 14 anni, prese il posto di organista dell’Accademia della
Morte di Ferrara; risalgono ad allora i primi contatti di Girolamo con la
potente famiglia ferrarese dei Bentivoglio.
3. Nel 1598 il papa Clemente VIII riportò il ducato di Ferrara sotto il dominio
dello Stato della Chiesa, perciò diversi musicisti ferraresi si trasferirono a
Roma. Frescobaldi giunse a Roma nel 1601, fu organista della basilica di
Santa Maria in Trastevere da gennaio a maggio 1607.
4. Nel giugno 1607, Frescobaldi insieme a Girolamo Piccinini
accompagnarono il prelato ferrarese Guido Bentivoglio inviato come
nunzio alla corte delle Fiandre. Fu il suo unico viaggio fuori dall’Italia.
5. Nel 1608 pubblicò ad Anversa il suo primo lavoro completo, una raccolta
di 19 madrigali a 5 voci. Durante il viaggio di ritorno a Roma, fece tappa a
Milano dove pubblicò «Il primo libro delle Fantasie a quattro».
6. Tra il 1610 ed il 1611, Frescobaldi, in conseguenza alla rottura dei rapporti
con il marchese Bentivoglio, entrò al servizio del cardinale Pietro
Aldobrandini. Nel 1612 nacque il suo primo figlio, dall’unione con la moglie
Orsola Travaglini Del Pino, a cui seguirono altri quattro tra il 1613 ed il
1619.
7. Nel 1614 cercò l’assunzione presso la corte dei Gonzaga a Mantova, senza
successo. Perciò continuò a mantenere il suo posto in San Pietro fino al
1628, quando diventò organista del granduca Ferdinando II de’ Medici,
presso la corte di Firenze, retribuito con un elevato stipendio. Rimase fino al
1634 e pubblicò «Il primo libro delle canzoni a 1-4 voci» e i due libri di
«Arie musicali».
8. Frescobaldi tornò a Roma nell’aprile del 1634, richiamato dal cardinale
Francesco Barberini, nipote del nuovo papa Urbano VIII, con un salario più
adeguato alla sua fama ormai consolidata. Riprese anche il suo posto di
organista alla Cappella Giulia.
9. Morì a Roma, dopo una breve malattia, il 1 marzo 1643. E’ sepolto nella
Basilica dei Santi Apostoli. Egli volle, attraverso la musica strumentale,
evocare gli affetti degli ascoltatori, suggerire delle emozioni. Nella sua
musica si ritrovano quei virtuosismi vocali espressi dagli strumenti.