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La genetica da
Mendel ai giorni
nostri
Chissà quante volte, soprattutto quando eri piccolo, avrai sentito
rivolgerti la frase:“Sei tutto tuo padre”.
Qual è il processo per cui alcuni caratteri paterni partecipano a formare la
tua persona e altri caratteri materni, invece, non vi partecipano affatto, o
viceversa? Quale legge scientifica determina la distribuzione dei
caratteri ereditari in una nuova persona? Quali sono i meccanismi che
rendono ciascuno di noi unico?
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 1
Mendel e la sua ricerca
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 2
• Mendel (1822-
1884) era un
abate del
monastero di
Brno (attuale
Repubblica Ceca)
che si occupava
del problema
dell’ereditarietà
dei caratteri
Mendel
• Utilizzò la pianta del
pisello odoroso per la
sua ricerca. Questa pianta
esiste in numerose
varietà, produce numerosi
semi, presenta caratteri
distinguibili,la
fecondazione è facilmente
controllabile
Attività • Grazie alle sue
osservazioni poté
formula leggi
scientifiche,che
sono oggi alla base
della genetica, la
scienza che studia la
trasmissione dei
caratteri ereditari
Genetica
Caratteri e varietà selezionate da Mendel
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 3
Legge della dominanza
Linee pure
• piante che, se
autofecondate,
mantenevano per tutte le
generazioni successive la
stessa varietà del carattere
Legge della dominanza
• Gli individui nati
dall’incrocio di due linee
pure, che differiscono per
una coppia sola di fattori,
mostrano uno solo dei due
fattori: quello dominante.
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 4
Legge della dominanza
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 5
Generazione
parentale, o P
Prima generazione
filiale, o F1
Ripetendo l’esperimento per gli altri 6 caratteri selezionati, Mendel
ottenne gli stessi risultati: una sola varietà del carattere dei genitori si
manifestava nella prima generazione filiale; l’altra sembrava non
essere più presente.
Chiamò fattore dominante la varietà del carattere manifestato nella
prima generazione. Chiamò fattore recessivo la varietà del carattere
che sembrava scomparsa.
Legge della segregazione
Ibridi
• Mendel si chiese allora dove fosse finito il fattore recessivo. Lasciò che gli
ibridi del fior rosso si impollinassero tra di loro e osservò gli individui
della generazione successiva
Legge della segregazione
• Nella seconda generazione notò la ricomparsa del fattore recessivo:
infatti:
• nel 75% dei casi, vi erano piante con il fattore dominante (fiori rossi);
• nel 25% dei casi, piante con il fattore recessivo (fiori bianchi).
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 6
Legge della Segregazione
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 7
Mendel ripeté l’esperimento per gli altri sei caratteri selezionati,
ottenendo sempre i medesimi risultati: il fattore recessivo ricompariva
e il rapporto tra fattore dominante e fattore recessivo era
costantemente 3:1
La trasmissione dei caratteri
1
• Ogni carattere è rappresentato da due fattori: indichiamo ognuno di essi
con una lettera dell’alfabeto: maiuscola per il fattore dominante,
minuscola per il fattore recessivo.
2
• Ogni individuo possiede due fattori per ogni carattere, che possono
essere ambedue dominanti: RR (linea pura); ambedue recessivi: rr (linea
pura) uno dominante e uno recessivo: Rr (ibridi). Gli individui ibridi
possiedono i due fattori R e r, ma manifestano solo il fattore dominante.
3
• Durante la formazione dei gameti i fattori si separano (ossia si
segregano). I gameti possiedono,pertanto, solo uno dei fattori: o il
fattore dominante R, o il fattore recessivo r.
4
• Gli individui della generazione successiva ereditano un fattore da un
genitore e un fattore dall’altro, che formano una coppia di fattori: o
ambedue dominanti (RR), o ambedue recessivi (rr), o uno dominante e uno
recessivo (Rr).
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 8
La trasmissione dei caratteri
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Ogni carattere ereditario è determinato da una coppia di fattori, che si
separano durante la formazione dei gameti: uno in ciascun gamete.
Legge dell’indipendenza dei caratteri
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per due caratteri
• Alla prima generazione filiale,
concordemente alla legge della
dominanza, comparvero solo i
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Legge dell’indipendenza
• Incrociando tra di loro gli individui
della prima generazione filiale si
ottennero semi dall’aspetto nuovo,
con combinazione di fattori non
presente nei genitori
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 10
Legge dell’indipendenza dei caratteri
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 11
In un incrocio in cui vi sono due o più caratteri, i fattori che li
determinano vengono ereditati indipendentemente l’uno dall’altro;
perciò si possono trovare, nella discendenza, combinati in tutti i modi
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Dominanza incompleta
A volte, infatti, uno dei due fattori non riesce a prevalere
sull’altro: la generazione filiale non manifesterà quindi il fattore
dominante; ne manifesterà uno intermedio tra quelli dei genitori.
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loro, e risulta
difficile
distinguerle
Non tutti i caratteri
seguono le leggi di
Mendel appena
descritte
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 12
Da Mendel alla genetica moderna
All’inizio del secolo
scorso, gli scienziati
scoprirono
l’esistenza dei
cromosomi
all’interno del nucleo
della cellula e dei
loro omologhi
Durante la meiosi, i
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si separavano e
ognuno andava a
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diverso
Si pensò allora che i
due fattori
mendeliani di un
medesimo carattere
fossero collocati
proprio sui due
cromosomi
omologhi, in zone
corrispondenti.
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 13
Ogni tratto di cromosoma che determinava un carattere
venne chiamato gene.
Geni e Alleli
Mendel e la
Genetica
moderna
• Il gene può presentarsi in modi diversi. Forme diverse di uno stesso
gene vengono chiamate alleli.
• Esiste,quindi, una corrispondenza tra i fattori di Mendel e gli alleli della
moderna genetica
Omozigoti
• Se i due alleli sono uguali, l’individuo si dice omozigote per quel
determinato carattere
• Sono gli individui che Mendel aveva selezionato come linee pure. I
gameti prodotti dagli omozigoti,possiedono entrambi lo stesso allele.
Eterozigoti
• Se i due alleli sono diversi, l’individuo si dice eterozigote per quel
determinato carattere
• Sono gli ibridi che Mendel aveva ottenuto incrociando individui di linee
pure.I gameti prodotti dagli eterozigoti possiedono alleli diversi
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 14
Geni e Alleli
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 15
Genotipo e Fenotipo
Il genotipo di un
individuo è
l’insieme di tutti i
suoi geni (tutti gli alleli
dei singoli caratteri).
Il fenotipo di un
individuo è l’insieme
delle caratteristiche
osservabili.
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 16
Dal fenotipo di un individuo non puoi risalire con certezza al suo
genotipo. Infatti, sia un omozigote dominante, sia un eterozigote
manifestano esternamente la variabile dominante del carattere.
Genotipo e Fenotipo
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 17
L’ereditarietà nell’uomo
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 18
Malattie ereditarie
Talassemia
A causa di un difetto di un allele
recessivo, l’emoglobina,non viene
sintetizzata in modo corretto; di
conseguenza, vengono provocati danni
molto seri al trasporto dell’ossigeno.
Galattosemia
Colpisce i neonati e consiste
nell’incapacità di assorbire il galattosio,
uno zucchero presente nel latte
materno. Se non si somministra un
altro tipo di latte, il neonato rischia di
subire gravi danni cerebrali o,
addirittura, di morire.Tale malattia è
causata dalla presenza di un allele
recessivo.
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 19
Malattie ereditarie legate al sesso
Emofilia
È dovuta alla mancanza di una proteina
essenziale per la coagulazione del sangue.
Pertanto, si rischia di morire dissanguati.
L’allele che determina la malattia è
recessivo e si trova sul cromosoma
sessuale X; pertanto, la malattia colpisce
soprattutto i maschi.
Daltonismo
È l’incapacità di distinguere alcuni colori.
L’allele responsabile si trova sul
cromosoma sessuale X.Anche in questo
caso, quindi, il daltonismo colpisce
soprattutto i maschi.
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 20
La variabilità individuale
Il ruolo degli
alleli
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con
l’ambiente
Le mutazioni
Il crossing
over
La
riproduzione
sessuata
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 21
Il ruolo degli alleli
Geni
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Alleli
• per ciascun
gene ci sono
due o più alleli.
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carattere si
può essere
omozigote o
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Dominanza
incompleta
• è quel
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produce
fenotipi diversi
dai dominanti
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Interazione
tra alleli
• questo
aumenta la
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possibili
fenotipi
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 22
La riproduzione sessuata
La riproduzione sessuata comporta la formazione di
gameti; per ogni coppia di cromosomi, ogni gamete ha due
possibilità: o riceve il cromosoma dal padre dalla madre.
Nell’uomo le coppie di cromosomi
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Ogni maschio ha la
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trovare un individuo
uguale all’altro, a
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Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 23
Il Crossing Over
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 24
 Durante la meiosi parte di un cromosoma di origine
paterna si inserirà sul cromosoma omologo di origine
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passeranno sull’omologo di origine paterna. I cromosomi
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Le mutazioni sono spesso provocate da agenti
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Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 27
La variabilità delle specie
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 28
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Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 29
Deriva genetica
Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 30
La deriva genetica è un notevole cambiamento casuale della frequenza degli
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Mendel e la genetica

  • 1. La genetica da Mendel ai giorni nostri Chissà quante volte, soprattutto quando eri piccolo, avrai sentito rivolgerti la frase:“Sei tutto tuo padre”. Qual è il processo per cui alcuni caratteri paterni partecipano a formare la tua persona e altri caratteri materni, invece, non vi partecipano affatto, o viceversa? Quale legge scientifica determina la distribuzione dei caratteri ereditari in una nuova persona? Quali sono i meccanismi che rendono ciascuno di noi unico? Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 1
  • 2. Mendel e la sua ricerca Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 2 • Mendel (1822- 1884) era un abate del monastero di Brno (attuale Repubblica Ceca) che si occupava del problema dell’ereditarietà dei caratteri Mendel • Utilizzò la pianta del pisello odoroso per la sua ricerca. Questa pianta esiste in numerose varietà, produce numerosi semi, presenta caratteri distinguibili,la fecondazione è facilmente controllabile Attività • Grazie alle sue osservazioni poté formula leggi scientifiche,che sono oggi alla base della genetica, la scienza che studia la trasmissione dei caratteri ereditari Genetica
  • 3. Caratteri e varietà selezionate da Mendel Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 3
  • 4. Legge della dominanza Linee pure • piante che, se autofecondate, mantenevano per tutte le generazioni successive la stessa varietà del carattere Legge della dominanza • Gli individui nati dall’incrocio di due linee pure, che differiscono per una coppia sola di fattori, mostrano uno solo dei due fattori: quello dominante. Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 4
  • 5. Legge della dominanza Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 5 Generazione parentale, o P Prima generazione filiale, o F1 Ripetendo l’esperimento per gli altri 6 caratteri selezionati, Mendel ottenne gli stessi risultati: una sola varietà del carattere dei genitori si manifestava nella prima generazione filiale; l’altra sembrava non essere più presente. Chiamò fattore dominante la varietà del carattere manifestato nella prima generazione. Chiamò fattore recessivo la varietà del carattere che sembrava scomparsa.
  • 6. Legge della segregazione Ibridi • Mendel si chiese allora dove fosse finito il fattore recessivo. Lasciò che gli ibridi del fior rosso si impollinassero tra di loro e osservò gli individui della generazione successiva Legge della segregazione • Nella seconda generazione notò la ricomparsa del fattore recessivo: infatti: • nel 75% dei casi, vi erano piante con il fattore dominante (fiori rossi); • nel 25% dei casi, piante con il fattore recessivo (fiori bianchi). Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 6
  • 7. Legge della Segregazione Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 7 Mendel ripeté l’esperimento per gli altri sei caratteri selezionati, ottenendo sempre i medesimi risultati: il fattore recessivo ricompariva e il rapporto tra fattore dominante e fattore recessivo era costantemente 3:1
  • 8. La trasmissione dei caratteri 1 • Ogni carattere è rappresentato da due fattori: indichiamo ognuno di essi con una lettera dell’alfabeto: maiuscola per il fattore dominante, minuscola per il fattore recessivo. 2 • Ogni individuo possiede due fattori per ogni carattere, che possono essere ambedue dominanti: RR (linea pura); ambedue recessivi: rr (linea pura) uno dominante e uno recessivo: Rr (ibridi). Gli individui ibridi possiedono i due fattori R e r, ma manifestano solo il fattore dominante. 3 • Durante la formazione dei gameti i fattori si separano (ossia si segregano). I gameti possiedono,pertanto, solo uno dei fattori: o il fattore dominante R, o il fattore recessivo r. 4 • Gli individui della generazione successiva ereditano un fattore da un genitore e un fattore dall’altro, che formano una coppia di fattori: o ambedue dominanti (RR), o ambedue recessivi (rr), o uno dominante e uno recessivo (Rr). Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 8
  • 9. La trasmissione dei caratteri Incrocio tra linee pure Incrocio tra ibridi Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 9 Ogni carattere ereditario è determinato da una coppia di fattori, che si separano durante la formazione dei gameti: uno in ciascun gamete.
  • 10. Legge dell’indipendenza dei caratteri Individui che si differenziavano per due caratteri • Alla prima generazione filiale, concordemente alla legge della dominanza, comparvero solo i fattori dominanti Legge dell’indipendenza • Incrociando tra di loro gli individui della prima generazione filiale si ottennero semi dall’aspetto nuovo, con combinazione di fattori non presente nei genitori Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 10
  • 11. Legge dell’indipendenza dei caratteri Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 11 In un incrocio in cui vi sono due o più caratteri, i fattori che li determinano vengono ereditati indipendentemente l’uno dall’altro; perciò si possono trovare, nella discendenza, combinati in tutti i modi possibili. Rapporto 9:3:3:1
  • 12. Dominanza incompleta A volte, infatti, uno dei due fattori non riesce a prevalere sull’altro: la generazione filiale non manifesterà quindi il fattore dominante; ne manifesterà uno intermedio tra quelli dei genitori. In questi casi si parla di dominanza incompleta o codominanza Alcuni caratteri sono regolati da più fattori e possono essere influenzati dall’ambiente esterno A volte, il carattere può presentarsi in numerose forme, molto simili tra di loro, e risulta difficile distinguerle Non tutti i caratteri seguono le leggi di Mendel appena descritte Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 12
  • 13. Da Mendel alla genetica moderna All’inizio del secolo scorso, gli scienziati scoprirono l’esistenza dei cromosomi all’interno del nucleo della cellula e dei loro omologhi Durante la meiosi, i cromosomi omologhi si separavano e ognuno andava a formare un gamete diverso Si pensò allora che i due fattori mendeliani di un medesimo carattere fossero collocati proprio sui due cromosomi omologhi, in zone corrispondenti. Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 13 Ogni tratto di cromosoma che determinava un carattere venne chiamato gene.
  • 14. Geni e Alleli Mendel e la Genetica moderna • Il gene può presentarsi in modi diversi. Forme diverse di uno stesso gene vengono chiamate alleli. • Esiste,quindi, una corrispondenza tra i fattori di Mendel e gli alleli della moderna genetica Omozigoti • Se i due alleli sono uguali, l’individuo si dice omozigote per quel determinato carattere • Sono gli individui che Mendel aveva selezionato come linee pure. I gameti prodotti dagli omozigoti,possiedono entrambi lo stesso allele. Eterozigoti • Se i due alleli sono diversi, l’individuo si dice eterozigote per quel determinato carattere • Sono gli ibridi che Mendel aveva ottenuto incrociando individui di linee pure.I gameti prodotti dagli eterozigoti possiedono alleli diversi Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 14
  • 15. Geni e Alleli Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 15
  • 16. Genotipo e Fenotipo Il genotipo di un individuo è l’insieme di tutti i suoi geni (tutti gli alleli dei singoli caratteri). Il fenotipo di un individuo è l’insieme delle caratteristiche osservabili. Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 16 Dal fenotipo di un individuo non puoi risalire con certezza al suo genotipo. Infatti, sia un omozigote dominante, sia un eterozigote manifestano esternamente la variabile dominante del carattere.
  • 17. Genotipo e Fenotipo Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 17
  • 18. L’ereditarietà nell’uomo Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 18
  • 19. Malattie ereditarie Talassemia A causa di un difetto di un allele recessivo, l’emoglobina,non viene sintetizzata in modo corretto; di conseguenza, vengono provocati danni molto seri al trasporto dell’ossigeno. Galattosemia Colpisce i neonati e consiste nell’incapacità di assorbire il galattosio, uno zucchero presente nel latte materno. Se non si somministra un altro tipo di latte, il neonato rischia di subire gravi danni cerebrali o, addirittura, di morire.Tale malattia è causata dalla presenza di un allele recessivo. Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 19
  • 20. Malattie ereditarie legate al sesso Emofilia È dovuta alla mancanza di una proteina essenziale per la coagulazione del sangue. Pertanto, si rischia di morire dissanguati. L’allele che determina la malattia è recessivo e si trova sul cromosoma sessuale X; pertanto, la malattia colpisce soprattutto i maschi. Daltonismo È l’incapacità di distinguere alcuni colori. L’allele responsabile si trova sul cromosoma sessuale X.Anche in questo caso, quindi, il daltonismo colpisce soprattutto i maschi. Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 20
  • 21. La variabilità individuale Il ruolo degli alleli L’interazione con l’ambiente Le mutazioni Il crossing over La riproduzione sessuata Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 21
  • 22. Il ruolo degli alleli Geni • sono numerosi nell’uomo sono circa 25 mila in una zanzara 15 mila Alleli • per ciascun gene ci sono due o più alleli. Per un carattere si può essere omozigote o eterozigote Dominanza incompleta • è quel fenomeno che produce fenotipi diversi dai dominanti e dai recessivi Interazione tra alleli • questo aumenta la variabilità dei possibili fenotipi Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 22
  • 23. La riproduzione sessuata La riproduzione sessuata comporta la formazione di gameti; per ogni coppia di cromosomi, ogni gamete ha due possibilità: o riceve il cromosoma dal padre dalla madre. Nell’uomo le coppie di cromosomi sono 23, si possono avere 223 possibilità di combinazioni diverse di cromosomi Ogni maschio ha la possibilità,di produrre 8 338 606 spermatozoi con diverso genotipo Ogni Femmina può produrre 8 338 606 tipi di cellule uovo differenti. La fecondazione tra uno spermatozoo e una cellula uovo è casuale, questo moltiplica le possibilità di rimescolare gli alleli. È proprio difficile trovare un individuo uguale all’altro, a meno che non sia un gemello omozigote Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 23
  • 24. Il Crossing Over Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 24  Durante la meiosi parte di un cromosoma di origine paterna si inserirà sul cromosoma omologo di origine materna; viceversa, frammenti di cromosoma materno passeranno sull’omologo di origine paterna. I cromosomi all’interno dei gameti non saranno, quindi, perfettamente uguali a quelli delle cellule madri
  • 25. Le mutazioni Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 25
  • 26. Le mutazioni sono spesso provocate da agenti esterni, per esempio raggi X, raggi UV, materiali radioattivi e sostanze chimiche dette, per questo motivo, mutagene Vantaggiose Il carattere “mutato” può portare un vantaggio per l’organismo Svantaggiose La nuova forma del carattere è svantaggiosa, causando all’organismo conseguenze gravi Indifferenti La nuova forma del carattere non è né favorevole né sfavorevole all’organismo Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 26
  • 27. L’iterazione con l’ambiente L’espressione di un gene è dovuta anche all’interazione con l’ambiente esterno. Pressioni ambientali modificano spesso il fenotipo Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 27
  • 28. La variabilità delle specie Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 28 1 • Una specie è un gruppo di organismi, caratterizzati da un patrimonio genetico comune, i cui membri si possono incrociare liberamente tra di loro, ma non con membri di altri gruppi analoghi 2 • La popolazione è un gruppo di organismi della stessa specie che si riproducono tra di loro in un certo spazio e in un certo tempo 3 • In una popolazione si trovano tutti gli alleli presenti nei singoli individui che la compongono. Tale somma rappresenta il pool genico di quella popolazione. Lo stambecco Gli stambecchi del Gran Paradiso Tutte le possibili varietà di caratteri presenti in quella popolazione
  • 29. Formazione di nuove specie Questi sono i meccanismi che provocano la formazione di specie nuove, cioè cambiamenti nella composizione del pool genetico. Selezione Naturale Deriva Genetica Mutazioni Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 29
  • 30. Deriva genetica Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 30 La deriva genetica è un notevole cambiamento casuale della frequenza degli alleli all’interno di una popolazione. La deriva genetica opera in modo particolare su popolazioni con un numero limitato di individui.

Editor's Notes

  1. Ultimo salvataggio completo
  2. Ranuncolo acquatico: le foglie che rimangono sotto il pelo d’acqua sono filiformi, quelle sopra la superficie si distendono come qualsiasi altra foglia, pur possedendo lo stesso genotipo.