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La costituzione
Classe III ITC
Albez edutainment production
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La costituzione di un’impresa
Adempimenti giuridici e
fiscali
costituzione impresa
commerciale individuale
a. Ottenere autorizzazioni (amministrative e igienico-sanitarie)
previste dalla legge per svolgere determinate attività. Per
l’apertura di piccoli negozi è necessaria la comunicazione
scritta al Comune; per l’apertura di punti vendita al
dettaglio di media e grande dimensione occorre invece
l’autorizzazione comunale;
b. Chiedere, entro 30 giorni dall’inizio attività, l’iscrizione nel
Registro delle imprese presso la CCIAA competente;
c. Presentare all’agenzia delle Entrate o a un ufficio
provinciale IVA la dichiarazione di inizio attività e
ottenere l‘assegnazione del numero di partita IVA
(rilasciato anch’esso dalla CCIAA e coincidente con il
numero di iscrizione nel Registro delle imprese)
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Gli apporti iniziali
Al momento della costituzione dell’azienda, l’imprenditore effettua un
apporto iniziale che può essere costituito da:
A. Disponibilità liquide = denaro, assegni bancari e circolari versati in cassa o fatti affluire sul
c/c intestato alla nuova impresa;
B. Beni in natura = fabbricati, arredamento, automezzi, ecc., che entreranno a far parte del
patrimonio dell’impresa insieme ai beni acquistati da terzi. I beni apportati dall’imprenditore
sono soggetti a valutazione in quanto, non essendo stati acquisiti sul mercato con un
acquisto, sono privi di un prezzo che ne indica il valore.
Dopo aver assolto agli adempimenti giuridici, amministrativi e fiscali, l’imprenditore può:
procedere all’acquisto disgiunto (separato) dei beni necessari all’attività dell’impresa;
acquistare un’azienda già funzionante, in grado di consentirgli immediatamente lo svolgimento
dell’attività.
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L’inventario di costituzione
È il prospetto che mette in evidenza il patrimonio di costituzione
Patrimonio di costituzione = insieme degli apporti (in denaro e in natura) effettuati dall’imprenditore
al momento della costituzione. Deve essere trascritto nel libro degli inventari di cui rappresenta la
registrazione iniziale.
Inventario di costituzione al 1° aprile 2004
ATTIVO
Immobilizzazioni materiali
Fabbricati 138.000,00
Automezzi 22.000,00
Attivo circolante
Banca Carige c/c 60.000,00
TOTALE ATTIVITA’ 220.000,00
PASSIVO
Patrimonio netto 220.000,00
TOTALE A PAREGGIO 220.000,00
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Dopo l’inventario di costituzione
Scegliere gli strumenti, i supporti, le procedure, le risorse (hardware, software,
modulistica, organizzazione, personale,ecc.);
Numerare progressivamente le pagine del libro giornale e del libro degli inventari
prima di metterli in uso (art. 2215 c.c.);
Predisporre il piano dei conti;
Intestare i conti di mastro e i sottoconti
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Gli apporti di disponibilità liquide
Si costituisce in data 3 maggio l’impresa individuale di Giovanni Bruzzone con
apporto di denaro contante per € 20.000.
03-05-04
03-05-04
Denaro in cassa apportato denaro contante
Patrimonio netto apportato denaro contante
20.000,00
20.000,00
Denaro in cassa Patrimonio netto
100.000,00 100.000,00
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Gli apporti in natura disgiunti
Il 20 maggio si costituisce un’impresa individuale con apporto di un automezzo
valutato € 15.000, un fabbricato valutato € 100.000 e denaro contante per € 10.000.
20-05-04
20-05-04
20-05-04
20-05-04
Automezzi conferito autoveicolo CR 900
FH
Fabbricati conferito immobile via
Verdi
Denaro in cassa conferito
contante
Patrimonio netto conferimento in natura
15.000,00
100.000,00
10.000,00
125.000,00
La valutazione viene effettuata per ciascun singolo bene, utilizzando il criterio del prezzo
corrente oppure il criterio del presunto costo di riproduzione o di riacquisto.
Mentre nel caso di apporto di disponibilità liquide il patrimonio netto è misurato dall’entrata finanziaria,
in caso di apporti in natura l’entità del patrimonio netto dipende dal valore attribuito ai beni conferiti. Si
tratta perciò di un valore soggettivo.
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Gli apporti congiunti
L’imprenditore può ritenere vantaggioso acquistare un’azienda già funzionante.
Il prezzo dell’impresa acquistata dipende dal valore attribuito al complesso aziendale.
I beni che compongono il patrimonio aziendale, infatti, vengono considerati come un insieme
inscindibile e unitario di elementi che, coordinati e collegati tra loro, sono in grado di produrre utili.
I beni appartenenti all’impresa acquistata costituiscono un apporto congiunto perché hanno una
destinazione economica unitaria.
L’acquisto di un’azienda già funzionante comporta il pagamento di un prezzo superiore al valore
del patrimonio netto contabile dell’impresa.
La differenza tra prezzo di cessione dell’azienda e patrimonio netto contabile è detta avviamento.
Avviamento = prezzo di cessione – patrimonio netto contabile
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E’ la maggiore capacità di produrre utile di un’azienda già funzionante rispetto ad una di nuova
costituzione.
È rappresentato dal maggior valore che viene attribuito ad un’azienda rispetto alla somma algebrica di
tutte le singole attività e passività che compongono il patrimonio.
Per chi acquista un’azienda funzionante l’importo pagato a titolo di avviamento costituisce
un’immobilizzazione immateriale: costo che ha il requisito dell’utilità pluriennale ma non della
materialità.
Cos’è l’avviamento
Valutazione di un’impresa già funzionante
Criterio della capitalizzazione del reddito:
Prezzo di cessione = valore attuale del reddito futuro
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Esempio di acquisto di azienda
Il ragioniere Franco Bruzzone decide di aprire un’attività commerciale. A tale scopo il 10/4 trasferisce su
un c/c aperto presso la Banca Carige, filiale di Genova, 200.000 € tramite giroconto dal proprio c/c
personale.
Il successivo 11/4 conclude con Carlo Parodi l’acquisto di un’azienda funzionante alla quale viene
attribuito un valore risultante dalla capitalizzazione di un reddito annuo di € 8.000 al tasso del 5%.
Gli elementi che costituiscono il patrimonio dell’impresa di Carlo Parodi sono i seguenti (valori in euro):
Fabbricati 92.000, Arredamento 26.000, Automezzi 10.000, Merci 38.000, Crediti v/clienti 16.000, Mutui
passivi 20.000, Debiti v/fornitori 11.000.
L’acquisto dell’impresa viene regolato il 12/4 con assegno bancario.
Vediamo prima i calcoli per determinare l’avviamento e poi gli articoli in P.D.
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I calcoli
Il prezzo pagato per acquistare l’azienda funzionante viene determinato cosi:
100 : 5 = x : 8.000
x = 160.000 € prezzo di cessione azienda di Carlo Parodi
Esso è superiore alla somma algebrica delle attività (Fabbricati 92.000, Arredamento 26.000,
Automezzi 10.000, Merci 38.000, Crediti v/clienti 16.000 = 182.000) e delle passività (Mutui passivi
20.000, Debiti v/fornitori 11.000 = 31.000) che compongono il patrimonio dell’impresa Parodi
(182.000 – 31.000 = 151000 P.N.).
Abbiamo perciò un avviamento calcolato così:
€ (160.000 – 151.000) = € 9.000
Al cedente dell’impresa (Carlo Parodi) viene intestato il conto Parodi c/cessione che accoglie in
Avere il debito verso il cedente, a cui bisogna pagare il prezzo di cessione, e in Dare l’estinzione
di tale debito al momento del pagamento.
Il valore delle merci viene girato successivamente dal conto Merci al conto Merci c/apporti
(conto economico acceso ai costi d’esercizio).
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I costi d’impianto o di start-up
Costituiti da:
Costi per la registrazione
Oneri tributari (bolli, imposta di registro)
Indagini di mercato
Onorari per prestazioni professionali (dottore commercialista o ragioniere)
Contabilmente sono:
costi a utilità pluriennale
fanno parte delle immobilizzazioni immateriali
si rilevano nel conto Costi di impianto (conto economico acceso ai costi pluriennali)
sono documentati da ricevute e da fatture (parcelle, se emesse da liberi professionisti)
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Aspetti fiscali dei costi d’impianto
Soggetti a IVA Compenso al libero professionista (commercialista)
Esclusi dall’IVA Oneri fiscali
I compensi dei liberi professionisti:
sono soggetti ad una ritenuta fiscale d’acconto da operare al momento del pagamento della parcella;
tale ritenuta (20%) costituisce un acconto ai fini dell’IRPEF che il professionista potrà portare in
detrazione dell’imposta dovuta nella propria dichiarazione dei redditi;
L’impresa che opera la ritenuta d’acconto funge da sostituto d’imposta. Ossia deve effettuare la ritenuta
sul compenso pagato e versare la somma trattenuta.
Contabilmente la ritenuta d’acconto viene rilevata nel conto finanziario Debiti per ritenute da
versare che rappresenta il debito dell’impresa per le ritenute effettuate e da versare.
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Inoltre, l’avvio dell’impresa comporta la stipulazione di contratti riguardanti l’erogazione di taluni servizi
(acqua potabile, gas, energia elettrica, telefono,…) che richiedono il deposito di cauzioni in denaro a
favore delle aziende che forniscono il servizio. La cauzione rappresenta un credito nei confronti di tali
aziende e viene rilevato in Dare del conto finanziario Crediti per cauzioni e in Avere del conto Denaro
in cassa se viene pagata in contanti.
Esempio: in data 25-3, per la costituzione di un’azienda, si sostengono in contanti oneri tributari per €
400 e in data 31-3 si depositano cauzioni in contanti riguardanti la stipulazione di contratti con Telecom
per € 150. Vediamo le scritture in P.D.
25-3
25-3
Costi d’impianto pagati oneri di costituzione
Denaro in cassa pagati oneri di costituzione
400,00
400,00
31-3
31-3
Crediti per cauzioni deposito cauzioni Telecom
Denaro in cassa deposito cauzioni Telecom
150,00
150,00
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Costi d’impianto soggetti a IVA
Esempio
In data 20-9 l’imprenditore Giulio Bacigalupo riceve dal commercialista dottor Ottonello la parcella relativa
a prestazioni professionali riguardanti la fase di costituzione della sua impresa.
La parcella espone onorari per il lavoro professionale svolto per € 300 (assistenza installazione sistema
informativo e redazione piano dei conti) e il rimborso dei costi anticipati da Ottonello in nome e per conto
dell’impresa Bacigalupo per € 150 (imposta di registro e bolli).
Il pagamento avviene il 20-9 con assegno bancario tratto sulla Banca Carige. Il 16-10 Bacigalupo
provvede a versare tramite banca la ritenuta d’acconto all’erario.
Vediamo la parte tabellare della parcella emessa dal dottor Ottonello e le registrazioni in P.D. sul libro
giornale.
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Parte tabellare parcella
Assistenza impostazione sistema informativo e redazione piano dei conti
Contributo Cassa di previdenza dottori commercialisti 2%
Imponibile IVA
Costi anticipati in nome e per conto dell’impresa
come da documenti allegati (art. 15 DPR 633/72)
IVA 20% su euro 306,00
Totale
300,00
6,00
150,00
61,20
517,20
457,2
Fattura n. 134
306,00
Imponibile R.A. € 300,00
Ritenuta d’acconto 20%
€ 60,00
456,00
Netto da pagare
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Scritture in P.D. sul libro giornale
20-9
20-9
20-9
Costi d’impianto fattura n. 134 dott. Ottonello
IVA ns/credito fattura n. 134 dott. Ottonello
Debiti v/fornitori fattura n. 134 dott. Ottonello
456,00
61,20
517,20
20-9
20-9
20-9
Debiti v/fornitori pagata fattura n. 134
Debiti per riten.da vers. pagata fattura n. 134
Banca Carige c/c pagata fattura n. 134
517,20
60,00
457,20
16-10
16-10
Debiti per ritenute da versare versata ritenuta
Banca Carige c/c versata ritenuta
60,00
60,00