1. IO SONO FEBBRAIO di Shane Jones
In un luogo e in un tempo imprecisato, una piccola cittadina vive un incubo infinito:
da mesi gli abitanti sono immersi in un inverno che sembra non voler finire mai, la
luce del sole è solo un lontano ricordo, ovunque solo freddo e neve. Mentre gli
adulti, progressivamente, cadono in una profonda depressione, uno spirito
misterioso - di nome Febbraio - si accanisce contro la popolazione, vietando il volo
degli aquiloni e delle mongolfiere dei bambini. Ed è proprio quando questi ultimi
iniziano a scomparire che Thaddeus Lowe decide di reagire, dichiarando guerra a Febbraio. Una
storia allegorica e struggente, un piccolo scrigno di invenzioni letterarie e immagini poetiche.
Shane Jones racconta una surreale fiaba invernale, in cui un'umanità oppressa, che non ha
perso la speranza, ha ancora la forza di lottare.
LA CITTA’ DI ADAMO di Giorgio Nisini
Marcello Vinciguerra è un imprenditore agricolo di successo. La sua azienda, ereditata dal padre, è tra
le più importanti d'Italia. Ha una bella moglie, Ludovica, donna sofisticata e
complessa, proprietaria di un negozio di arredamento e amante del lusso e del
design, abita in una bella casa, conduce una vita - almeno in apparenza - piena di
sicurezze. Una sera, però, un servizio televisivo dedicato a un potente boss della
camorra fa riaffiorare alla sua memoria un ricordo dell'infanzia. E con il ricordo il
dubbio. Chi era davvero suo padre? Quale ombra si nasconde nel passato della sua famiglia?
L'inquieto affollarsi di queste domande spinge Marcello a una ricerca ossessiva della verità, che
in un susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena lo porterà a scontrarsi con un mondo
inafferrabile e ambiguo, in cui tutti possono essere onesti o collusi, corrotti o corruttori. Una
storia esemplare sui limiti della conoscenza, sulla difficoltà di separare il bene dal male.
CHANEL NON FA SCARPETTE DI CRISTALLO di Barbara Fiorio
Cosa succederebbe se, anziché limitarsi a trasformare in storie la propria fantasia,
gli autori delle fiabe più famose avessero stretto un patto con il diavolo
condannando le proprie creature a uscire dalle pagine dei libri per affrontare i vizi e
le virtù della quotidianità? Donne favolose si troverebbero a vivere in un mondo
che non è decisamente un regno fatato né un posto per principesse, dove la realtà
è fatta di lavori noiosi, problemi da risolvere e uomini davvero molto diversi dai
principi azzurri. Una vita complicata, senza considerare che i termini del famoso patto stipulato
alle loro spalle prevede una clausola fondamentale: la ragazza che nel corso della sua
esistenza normale dovesse incontrare il vero amore perderebbe, insieme all'immortalità, anche
il ricordo del tempo che fu, lasciando scivolare nell'oblio le antiche fiabe raccontate a tutte le
bambine del mondo. Così, mentre alle porte del cuore di Beatrice, Maddalena e Penelope già
bussano i rispettivi cavalieri, il divertente romanzo di Barbara Fiorio propone alle sue
protagoniste l'eterno conflitto tra amore romantico e vita reale: chi vincerà?
LA FIGLIA SEGRETA di Shilpi Somaya Gowda
Alla vigilia della stagione dei monsoni, in un remoto villaggio indiano Kavita dà
alla luce una bambina. Ma in una società che considera le femmine solo un
problema, l'unico modo per salvarle la vita è quello di affidarla a un orfanotrofio.
Una decisione che graverà sul rapporto di Kavita con il marito per il resto dei loro
giorni, nonostante l'arrivo di un figlio maschio di lì a poco. Agli antipodi, Somer,
una pediatra americana, decide di adottare un figlio dopo essersi arresa all'idea
che non potrà averne di propri. Quando lei e il marito, il medico di origine indiana Krishnan,
vedono la foto di Asha, una bambina dagli occhi dorati che proviene dall'orfanotrofio di
Mumbai, pensano che l'amore che proveranno per lei supererà ogni ostacolo... "La figlia
segreta" esplora i sentimenti legati alla maternità, alla perdita, e all'identità culturale
attraverso la storia di due famiglie, una indiana e l'altra americana, e attraverso la vita di una
ragazza che le unisce indissolubilmente.
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2. IL CLUB DEGLI INCORREGGIBILI OTTIMISTI di Jean Michel Guenassia
Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da
troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d'Algeria segna le vite dei
francesi d'oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce
dall'infanzia e si affaccia a un'adolescenza inquieta e piena di emozioni.
Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un
giorno entra in un bistrò, il Balto. E attratto da una stanza sul retro dove si
ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e
portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell'Est, uomini
traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo. Incorreggibili ottimisti.
Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imre, Pavel,
Tibor, Sasa; impara a conoscere l'amicizia, l'amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un
bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e
le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale,
tra filosofia e rock'n'roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l'inizio della Guerra fredda.
LIBRO RIVELAZIONE DELLA LETTERATURA FRANCESE
LA RAGAZZA CHE RUBAVA LE STELLE di Brunonia Barry
È notte e il silenzio avvolge la baia di Salem. Zee Finch è ferma sul molo e fissa il
mare. Il tempo pare essersi fermato. Aveva tredici anni e la notte usciva di
nascosto in mare aperto su barche rubate, ma trovava sempre la strada di casa
grazie alle stelle. Eppure, un giorno, aveva perso quella rotta, e aveva giurato a sé
stessa di non percorrerla più. Perché quel giorno sua madre si era suicidata,
all'improvviso. Zee era fuggita da tutto e da tutti, dedicandosi agli studi in
psicologia. Sono passati quindici anni da allora. Ma adesso è venuto il momento di ripercorrere
quella rotta perduta. Il suicidio di Lilly Braedon, una delle pazienti più difficili di Zee, che ora fa
la psicoterapeuta, la costringe a fare ritorno. Le analogie fra il caso della donna e quello della
madre sono troppe. Zee è sconvolta, ma non ha altra scelta: l'unico modo per fare luce sulla
morte di Lilly è capire la verità sul suo passato irrisolto. Zee non si può fidare di nessuno.
Forse nemmeno di suo padre, ormai un uomo vecchio e malato. Non le resta che fare
affidamento su sé stessa, rimettere tutto in discussione. Ma deve fare in fretta. Perché una
nuova spirale di violenza rischia di rendere ogni sforzo vano. La verità corre su un'unica strada,
che Zee ha dimenticato per troppo tempo ma che, se troverà il coraggio di ripercorrerla, la
porterà a casa. Qui potrà finalmente realizzarsi il destino che le spetta.
IL PREDICATORE di Camilla Lackberg
Da più di vent'anni una dolorosa faida lacera la famiglia Hult: Ephraim, il
predicatore che infiammava le folle promettendo guarigione e salvezza, ha lasciato
ai suoi discendenti un'eredità molto controversa. Il peso del sospetto continua a
gravare su un ramo del clan, coinvolto suo malgrado nella sparizione di due
ragazze risalente a molti anni prima. Una vicenda che nel delizioso paesino di
Fjallbacka, sulla costa occidentale della Svezia invasa dai turisti per la bella
stagione, torna a essere sulla bocca di tutti dopo l'omicidio di una giovane donna, quando in
una splendida gola naturale, sotto quel corpo martoriato, la polizia scopre anche i resti di due
scheletri. La calda estate di Erica Falck e Patrik Hedstròm, che presto avranno un bambino,
viene cosi sconvolta da un'indagine che, in un'angosciosa lotta contro il tempo, cerca di
sviscerare i meccanismi della seduzione del potere, sfidando la malevolenza di una piccola
comunità di provincia carica di segreti. In questo secondo episodio della serie di Erica Falck,
Camilla Lackberg si conferma maestra nel tessere gli intrighi di una società chiusa, dove
l'apparenza conta sopra ogni cosa e scoprire cosa accade realmente nella vita degli altri si
rivela un'impresa alquanto complessa.
NOTTE BUIA NIENTE STELLE di Stephen King
Un agricoltore uccide la moglie e la getta in un pozzo. La sua colpa? Voler vendere
un lotto di terra ricevuto in eredità. "La terra è affare dell'uomo, non della donna."
Siamo in Nebraska nel 1922. Tess scrive gialli "rassicuranti", popolati da vecchiette
che giocano ai detective. Una sera, viene aggredita e stuprata da un misterioso
"gigante". Creduta morta e lasciata in un canale di scolo, sopravvive e medita
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3. vendetta. Streeter, bancario malato di cancro, incontra il Diavolo nelle fattezze di un venditore
ambulante. L'affare che conclude decide la sorte del suo migliore amico, colpevole di avergli
rubato la ragazza tanti anni prima. Due anni dopo le nozze d'argento, Darcy scopre che suo
marito custodisce in garage un segreto. Un fiume di pazzia scorre sotto il prato fiorito del loro
matrimonio. Che fare? Tirare avanti come prima o cercare una via d'uscita? I quattro nerissimi
romanzi brevi raccolti in questo libro parlano di donne uccise, seviziate o comunque "rimesse
al loro posto". È in corso, nel nostro Occidente, una guerra contro "l'altra metà del cielo". La
combattono maschi frustrati, impauriti, resi folli dalla perdita del loro potere. Come in Dolores
Claiborne, Stephen King esplora la psiche di donne forti che non accettano i soprusi e, quasi
sempre, trovano la propria rivalsa. Che non coincide per forza con un "lieto fine".
MALASTAGIONE di Guccini-Macchiavelli
Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese dell'Appennino
tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio Adùmas,
montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei Tre moschettieri,
lo ha chiamato come l'autore, un certo A. Dumas...). Non è un bracconiere di
professione, Adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il
brùzzico, il crepuscolo, e Adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per
ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come
nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non
c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con
un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito,
sono subito pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della
Forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra
scura sotto i castagni. E poiché anche un Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si
fa largo nei suoi territori, Poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo
di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli
affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un
roveto.
L’ORA DEL TE di Alexander McCall Smith
Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del
Botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonché a
muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa
esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere su un terreno per lei
davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che trasforma gli uomini in eterni
bambini le è del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio.
Eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte
subite da una squadra favorita sulla carta: i Falchi del Kalahari. Immersa nelle indagini, trova
comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina Makutsi con i
grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso
proprietario del mobilificio Double Comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno
che la perfida rubamariti Violet Sephotho, avvenente venditrice di letti nonché millantatrice di
voti alti alla Scuola per segretarie. Tra tanti crucci, per fortuna c'è il tè. La signora Ramotswe si
accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che
più le si confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce,
o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa sì che la pace
torni di nuovo in Tlokweng Road, rinfrancante come la stagione delle piogge.
UNA VITA IN PIU’ di Antonella Boralevi
Lola è un'umile ragazzina di origine calabrese, piena di incantato stupore, ignorante
eppure maestra nell'arte generosa di farsi coinvolgere da tutto ciò che la circonda,
dando luce a ogni cosa che sfiora. Ernesto è un professore universitario
cinquantenne, introverso, abitudinario, a suo agio soltanto nell'ordinato mondo dei
numeri. La sua vita, deserta di affetti fin nei più lontani ricordi, è improvvisamente
attraversata da una passione sorprendente, folgorante e vitale. Michele è un giovane studente
universitario, bello di una bellezza consapevole, indolente e dispettoso, ribelle e allo stesso
tempo conformista. Un ragazzo pieno di contraddizioni e alla ricerca di un'identità ancora tutta
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4. da scoprire. E poi c'è José, un figlio che nessuno sembra volere ma che scoprirà, inaspettato,
l'amore vero, quello che nulla chiede e però sa dare. Perché, come dice Lola: "I figli sono di chi
gli vuole bene". Attraverso le storie di questi personaggi, così veri, così profondi, Antonella
Boralevi ci consegna una storia che sa parlare al cuore dei lettori, una vicenda che tocca i nervi
scoperti del presente, e pone delle domande essenziali sull'amore, sull'essere genitori e
sull'estenuante complessità dell'oggi. Ma "Una vita in più" è anche un romanzo che scava in
fondo al disordine dell'amore, all'imperscrutabile mondo dei sentimenti, che esplodono, fanno
male, eppure sono l'essenza profonda di ciò che ci rende umani.
ERA ORMAI DOMANI, QUASI di Enrico Vaime
Perugia inizio anni Cinquanta. In una domenica d'agosto dal caldo estenuante, un
uomo viene trovato riverso in casa con una corda al collo. Tutti nel rione lo
conoscevano come "il Sor Aldo", un personaggio dalla stazza elefantina e dalla vita
misteriosa. In casa, accanto al cadavere, c'è Lalla, una bella ragazza di vent'anni:
ufficialmente nipote del suicida, ma più probabilmente figlia, secondo voci di rione,
o addirittura serva e amante. La voce narrante è un ragazzino di quindici anni che, proprio lì,
abita con la famiglia. La domenica che il Sor Aldo si uccide, lui si ritrova sulla scena del
dramma, fra il cadavere ancora caldo e Lalla. Lei si sposta un ciuffo dalla fronte in un gesto di
straripante sensualità, e poi gli chiede di aiutarla a fare il nodo alla cravatta del morto. Il
ragazzo obbedisce; quindi esce a raccogliere fiori nel campo vicino a un manicomio: là dove
una vecchia internata zompettante è solita alzarsi il camicione all'altezza del ventre davanti ai
passanti, e urlare: "Voi vede' la passera?" Quella sera stessa, di ritorno dai campi, fra il
ragazzo quindicenne ignaro alla vita e la sensuale Lalla inizierà un delicato dialogo dei sensi.
Un approccio inizialmente giocato sul lieve filo dei gesti allusivi e delle mezze parole; una
seduzione fatta di carnalità tenue e allo stesso tempo tenace.
GIURO CHE NON MI SPOSO di Elizabeth Gilbert
"... e vissero felici, divorziati e contenti." Doveva finire così l'irripetibile favola di
Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di "Mangia prega ama" li avevamo
lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non sposarsi mai più. Un
primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno era più che sufficiente: d'ora
in avanti avrebbero celebrato l'amore a modo loro, senza bisogno di riti ufficiali,
senza vincoli e senza il rischio di future complicazioni legali. Insieme, avrebbero
vissuto ciascuno la sua vita; avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con
Philadelphia come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del Dipartimento
per l'immigrazione e la sicurezza dell'aeroporto di Dallas avevano in mente un finale diverso.
Per loro, il brasiliano Felipe, con i suoi frequenti andirivieni tra l'America e il resto del mondo,
era solo un altro ospite indesiderato, sospettato di risiedere clandestinamente nel Paese e
come tale punibile con l'espulsione. Solo le nozze con la sua americanissima e recalcitrante
fidanzata avrebbero potuto consentirgli di rimettere piede legalmente negli Stati Uniti.
Elizabeth Gilbert riprende il racconto da dove l'aveva lasciato per affrontare il tema controverso
e affascinante del grande "sì" in tutte le sue sfumature e implicazioni. E così facendo torna a
mettere in scena le inquietudini, le paure, gli slanci e i desideri nascosti suoi e di tutte le
donne.
SIAMO SOLO AMICI di Luca Bianchini
Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex-portiere di calcio
brasiliano. Sono entrambi a un appuntamento con il destino ma l'essere stati
davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune. Il primo, dopo cinque anni
di attesa, sta per rivedere la donna della sua vita: una signora sposata il cui mantra
è "non si bada a spese", eternamene in conflitto tra i precetti religiosi e quelli
astrali. Il secondo insegue un'attrice di telenovela, in fuga dal personaggio che le ha rubato
l'anima. In un incontro fortuito e surreale Giacomo e Rafael instaureranno un rapporto
singolare a tratti equivoco, che li porterà a capire chi sono e cosa desiderano. A sparigliare i
piani, in una storia squisitamente teatrale, ci si metteranno altre due donne: una prostituta
d'alto bordo che pensa di assomigliare a Gesù, e una giovane cassiera ostaggio della famiglia
meridionale e dei look di Lady Gaga. Sullo sfondo, oltre il via vai dei clienti dell'hotel, una
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5. Venezia tratteggiata come un acquerello, lontana dalle cartoline, in cui la gente parla ancora in
dialetto, ha paura degli stranieri e non sa rinunciare a un prosecco prima di cena.
UNA FACCENDA PRIVATA di Greg Iles
Al ritorno dal lavoro Laurel trova la macchina di Warren, suo marito, già
parcheggiata nel vialetto. È arrivato prima del solito, in casa la accoglie un silenzio
pesante, minaccioso. Di Warren nessuna traccia. In cucina solo un odore di cibo
bruciato... Poi il grande soggiorno illuminato si apre di fronte a lei e Warren è lì,
seduto, pallido, sconvolto, gli occhi scavati dalla paura, con indosso gli stessi
vestiti del giorno prima. In mano una pistola e sul tavolino accanto a lui una
lettera. Laurel conosce bene quella lettera, gliel'ha scritta Danny, il suo amante,
firmandola semplicemente "Io". E Laurel capisce. Quello che Warren stava cercando quella
stessa mattina tra i libri del soggiorno non erano i documenti comprovanti la frode fiscale della
clinica dove lavora, in cui è coinvolto, ma le prove del suo tradimento. Ha così inizio il giorno
più terribile del loro matrimonio. Mentre fra le mura di casa un vortice di tensione travolge
marito e moglie, fuori la polizia cerca di organizzare un'irruzione per arrestare Warren, che nel
frattempo si è reso colpevole anche dell'omicidio di un poliziotto e che, ormai impazzito, ha
deciso di non liberare la moglie finché non avrà scoperto l'identità del suo amante.
NON E’ UN GIOCO di Sophie Hannah
Londra. Sembra solo un gioco tra innamorati: "Raccontami la cosa più brutta che
hai fatto". Stesa sul letto accanto a Aidan, il suo nuovo fidanzato, Ruth esita. Sa
cosa significa sbagliare ed essere puniti per questo. Il suo passato nasconde un
errore inconfessabile, che l'ha quasi distrutta. Ma ora è pronta a ricominciare, è
convinta che Aidan sia l'uomo della sua vita. Ma la confessione del ragazzo è come
un fulmine a ciel sereno. Ha ucciso una donna, tanti anni prima. Si chiamava Mary
Trelease. Ruth è senza parole. L'idea che Aidan abbia potuto uccidere qualcuno la terrorizza,
certo. Eppure c'è qualcosa che la sconvolge ancora di più. Perché lei conosce benissimo Mary
Trelease. E Mary Trelease è viva e vegeta. Aidan sta mentendo oppure la sua mente gli sta
giocando un brutto scherzo? Solo la polizia può scoprirlo. A occuparsi del caso è Charlotte
Zailer, detta Charlie, sergente della polizia locale. La donna non ha dubbi: la versione di Ruth è
piena di incongruenze, come anche quella di Aidan. I due fidanzati nascondono segreti atroci e
oscuri, segreti che forse dovrebbero rimanere sepolti. Ma adesso è troppo tardi. E quando la
violenza erompe di nuovo, Charlie capisce che non c'è alternativa, bisogna partire dall'inizio,
dalle origini di quel gioco troppo pericoloso che ha portato a un incubo peggiore della morte.
L’ALLIEVA di Alessia Gazzola
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da
imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura:
ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario
delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel
mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica
vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso
non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino
all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio
è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel
lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa
circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché
stavolta conosce la vittima.
MISS ALABAMA E LA CASA DEI SOGNI di Fannie Flagg
Una vera signora sa sempre quand'è il momento di uscire di scena. E Maggie
Fortenberry, affascinante sessantenne che conosce almeno 48 modi diversi di
piegare un fazzoletto e non ha mai detto una parolaccia in vita sua, ha deciso che
il suo momento è arrivato. Ex Miss Alabama e quasi Miss America, dei suoi sogni
di ragazza Maggie ha realizzato ben poco: non ha conquistato un marito adorante,
non ha avuto con lui la nidia ta di pargoli d'ordinanza, e oggi è una single
depressa con una noiosa carriera da agente immobiliare a Birmingham. Ormai ha
5
6. deciso, vuole farla finita. Non senza però aver prima saldato ogni debito, sbrinato il frigorifero
e salutato gli amici con un'impeccabile lettera d'addio. Ma quando tutto sembra finalmente
pronto per girare l'ultimo ciak, ecco che un bizzarro scheletro in kilt manda all'aria i suoi piani.
Nella villa dove l'ha ritrovato, e che Maggie ha ricevuto l'incarico di vendere, si celano infatti
segreti che aspettano solo lei per essere svelati. E se poi a scombinare il suo progetto ci si
mettono anche una dispettosa capretta dal muso nero e il ritorno inaspettato di un vecchio
amore, ecco che forse organizzare la sua dipartita non è più così urgente...
XY di Sandro Veronesi
Un attacco pascoliano: un cavallo ritorna trainando ansimante e spaventato una
slitta vuota. È successo qualcosa, ma cosa?
Una donna si sveglia in un lago di sangue e non capisce perché si sia riaperta una
cicatrice di quindici anni prima. È successo qualcosa, ma cosa? Un albero avvolto
in un cappotto di ghiaccio nel freddo invernale, trasparente ma rosso come
"un'immensa caramella Charms". È successo qualcosa, ma cosa? I morti sono dieci
(o undici?), i resti sparsi avvolti e coperti dalla neve, otto adulti e due bambini più una cavalla
e un cane. Dunque è avvenuta una strage, ma come? perché? a opera di chi? e in questo cosa
c'entra la dottoressa che si è fatta ricucire un dito ferito?
È un angoscioso crescendo di fatti, di impressioni, di tragedia, di angoscia, di impotenza, di
delirio - narrato con la voce parallela della dottoressa (Giovanna Gassion, omonima di Édith
Piaf) e di uno dei primi a essere accorsi sul luogo del massacro, il parroco -, questo
affascinante romanzo di Sandro Veronesi, che ben si presta a quel lavoro di indagine in rete
che è stato composto dalla casa editrice e dall'autore sul sito del libro dedicato.
Ambientata in Trentino nel piccolo villaggio di Borgo San Giuda (un nome non privo di
implicazioni) la vicenda diventa via via sempre più paradossale e spaventosa e prende una
deriva allucinatoria quando si scopre che i passeggeri della slitta morti sono tali per eventi
totalmente differenti fra loro e, ancor più incredibile, alcuni per motivi del tutto naturali,
apparentemente persino in giorni differenti.
L’UOMO INQUIETO di Henning Mankell
In una fredda giornata d'inverno, Hakan von Enke, alto ufficiale di marina ora in
pensione, scompare durante la sua abituale passeggiata mattutina a Stoccolma.
Un caso che tocca da vicino il commissario Wallander. Von Enke è il futuro suocero
di sua figlia Linda, il nonno della sua nipotina, e di recente gli aveva confidato
aspetti soprendenti di un dramma politico-militare risalente a più di due decenni
prima, quando sottomarini sovietici erano stati avvistati in acque territoriali
svedesi. Kurt Wallander è vicino a un grande segreto della storia del dopoguerra. La sua lotta
incessante alla ricerca della verità è ora l'impegno di un uomo che sta facendo i conti con la
propria vita assediata da ombre minacciose, e che, talvolta deluso dai colleghi e dal sistema,
ritrova il calore e gli affetti della sua famiglia. Con questo ultimo episodio che chiude
definitivamente la serie poliziesca che l'ha reso celebre in tutto il mondo, Mankell è riuscito per
la critica a creare un pezzo di grande letteratura sul tema della vecchiaia rivestendolo
abilmente delle spoglie del giallo. Kurt Wallander, come scrisse Le Monde "uno dei più bei
personaggi tra i romanzi polizieschi contemporanei", è stato per molti tra le figure più riuscite
e affascinanti della narrativa di genere dei nostri giorni, aprendo la strada al fenomeno del
giallo dalla Scandinavia.
SENZA TACCHI di Francesca Lancini
Sofia Martini è una modella milanese di 24 anni che odia il suo lavoro e si
racconta un sacco di bugie. Nella sua vita ci sono: i genitori anaffettivi, la sorella
Ginevra, sedicenne cinica e colta, Gian Alfonso il praticante avvocato, Alessandro
il fotografo e Paolo il libraio maledetto. Ma ci sono soprattutto le modelle: un
groviglio di personalità deviate, inutili, stanche, affamate e pericolose. Milano,
Miami, Barcellona: sono le tappe del cambiamento di Sofia, scandito da una vita
frenetica tra set fotografici, passerelle e incontri surreali. Sofia gira intorno a se stessa
cercando sempre di sfuggirsi. Perché, se riuscisse a prendersi, dovrebbe lasciar cadere tante
cose inutili che le danno sicurezza: gli uomini, i flash dei fotografi e la sua involontaria
bellezza. Perché Sofia Martini è cattiva e ironica, e il suo occhio implacabile si posa con la
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7. stessa precisione sul suo animo, su un corpo maschile e sulla stupidità dei tanti che incontra.
Sofia si ribella alle frivolezze della moda, che è solo una manifestazione della malattia del
momento: la superficialità. Urla l'importanza delle emozioni, combatte contro gli sguardi spenti
e va in cerca di quelle risposte che, a volte, è difficile dare anche a se stessi.
LE VARIAZIONI BRADSHAW di Rachel Cusk
La famiglia Bradshaw non è una famiglia felice. Thomas ha preso un anno
sabbatico per dedicarsi allo studio del pianoforte, sua moglie Tony è totalmente
assorbita da un nuovo incarico universitario, e così la loro figlia Alexa, di otto
anni, si ritrova silenziosa spettatrice del fallimento di speranze e aspettative che i
genitori non riescono più a nascondere. Thomas si sente spinto alla ricerca di uno
stile di vita meno banale, mentre l'immersione di Tony nel mondo del lavoro le fa
riscoprire aspetti di sé che credeva perduti. C'è da dire che neanche il resto della
famiglia Bradshaw, fratelli cognati e nipoti, sta tanto meglio, fra tutti circolano risentimenti,
inadeguatezze, dissapori, delusioni, e se ciascuno ha l'intelligenza di intuire ciò che gli manca,
nessuno ha però la volontà di ottenerlo. La loro è una "malattia borghese" fatta di un'angoscia
esistenziale priva di un motivo reale, un male invasivo e sottile che Rachel Cusk disseziona con
una provocatoria miscela di sarcasmo e compassione, humor nero ed eleganza, e con il bisturi
affilato di una scrittrice di talento.
QUATTRO GIORNI DI MARZO di Jens Christian Grondahl
Ingrid Dreyer è una donna di quarantotto anni subissata di impegni, separata dal
marito e madre ormai single di Jonas, quindici anni. Una telefonata improvvisa che
la raggiunge nella camera d'albergo di Stoccolma, dove si trova per un viaggio di
lavoro, la getta in una crisi d'identità: suo figlio si è reso colpevole dell'aggressione
di un ragazzo di origini straniere ed è stato arrestato. Mentre torna a casa a
Copenaghen, Ingrid si abbandona al fatale esame di coscienza: perché le cose sono
andate così? Perché sente di essere sempre più con le spalle al muro, come donna e come
madre, e ritiene che la sua vita sia un fallimento? Che ne è del rapporto con un uomo più
anziano, sposato, per il quale ha lasciato il marito? Nei pensieri di Ingrid, gioventù e
matrimonio mal riuscito scorrono accanto alla revisione minuziosa della vita in cui si trova ora.
Come in un lento risveglio, affiora in lei la consapevolezza di aver riprodotto un modello quello
di sua madre, e anche di sua nonna: entrambe perfide madri e cattive mogli, occupate a
inseguire i loro sogni d'arte e di carriera con imparziale egocentrismo. Menzogna e infedeltà,
matrimoni falliti, bambini spaventati e traditi osservano Ingrid dal suo album di famiglia
interiore.
DOVE TUTTO BRUCIA di Mauro Marcialis
9 luglio 2006: Shakira ancheggia sulle tribune dello stadio di Berlino prima del
fischio d'inizio della finale della Coppa del Mondo. Italia contro Francia: il Belpaese
è incollato agli schermi televisivi. Quattro poliziotti di Reggio Emilia agiscono
indisturbati: fanno irruzione in una fabbrica di cinesi clandestini per estorcere
denaro, e poi s'infilano in un pub per costruirsi un alibi credibile con la complicità
del gestore. Ma la notte di quella che, in città, definiscono la "polizia speciale" è
appena iniziata. Il maresciallo della Guardia di Finanza Lorenzo Rollei conosce i
loro loschi affari e li costringe a irrompere in un casolare, dove alcuni esponenti delle F.A.R.C.
colombiane stanno sorvegliando un impressionante carico di cocaina. È roba che brucia.
Giorgio Garlini, il capo della squadra, se ne rende conto col primo colpo di pistola che annuncia
la cruenta sparatoria. Inizia così, la loro discesa negli inferi. Inizia con l'Italia campione del
mondo e i festeggiamenti in tutte le piazze. Inizia con quattro colombiani morti e le informative
artefatte per giustificare gli omicidi. Per la squadra, superare quel confine significherà trovarsi
coinvolta in un vortice di crimini devastanti, gestiti da una loggia segreta di cui fanno parte
uomini delle istituzioni, dell'alta finanza e del crimine organizzato. E arrivati a questo punto,
sarà forse impossibile, per tutti loro, continuare a respirare.
AMBIENTATO A REGGIO EMILIA
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8. IL VISONE BIANCO di Adelaide de Clermont-Tonnerre
È passando davanti a un'edicola di Nizza che la giovane Ondine viene a
conoscenza del suicidio di sua madre, la chiacchieratissima scrittrice Zita
Chalitzine, ritrovata a Parigi nella sua Mercedes, avvolta in una magnifica pelliccia
di visone bianco. La donna ha sempre dato scandalo e proprio pochi giorni prima
della sua scomparsa ha nuovamente fatto parlare di sé: un quotidiano l'aveva
accusata di non essere l'autrice dei libri che avevano decretato il suo successo.
Ondine non vuole sapere niente della sua bellissima e tormentata madre, che non
vede da dieci anni: Zita infatti non è stata altro che una pallida imitazione di quello che deve
essere davvero un genitore e non ha mai voluto rivelarle l'identità del suo vero padre. Dopo un
funerale più mondano che triste - una vera e impietosa passerella della Parigi che conta
Ondine trova l'autobiografia inedita di sua madre e viene a conoscenza di segreti e rivelazioni
scottanti di cui non sospettava nemmeno l'esistenza. Chi era davvero Zita Chalitzine? Di origini
modeste, Zita si conquista l'indipendenza diventando una delle ragazze di Madame Claude - la
maitresse più nota e influente della città - e nel contempo l'amante del noto romanziere
Romain Kiev. Grazie al suo talento e alla sua ambizione è la protagonista incontrastata della
Parigi degli anni Settanta.
LA VITA ACCANTO di Mariapia Veladiano
Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il parto,
suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però
nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma
Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all'anziana signora De
Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre,
scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo
modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza
sconti l'ipocrisia, l'intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle
donne, l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni e del talento.
UNA VITA COME LE ALTRE di Alan Bennett
"Ci sono stati altri casi di malattia mentale nella vostra famiglia?". Comincia
così, con la domanda di un assistente sociale dello Yorkshire, questo
commovente viaggio interiore di Alan Bennett. Siamo nell'istituto psichiatrico
dove l'anziana madre è stata ricoverata per una grave forma depressiva - così
almeno viene definita. Comunque sì, ci sono stati altri casi in famiglia, ma lui
non lo aveva mai saputo. È il padre a svelare per la prima volta, in un atto
burocratico e liberatorio, la fine drammatica e segreta del nonno di Bennett, e a
indurlo a esplorare le storie nascoste e dimenticate degli altri parenti. Ma come
si distingue la malattia mentale dalle manie, dalle fobie, dal silenzio, dall'infelicità? Da parte di
uno scrittore che in passato non poteva "neanche togliersi la cravatta senza prima far
circondare la casa da un cordone di polizia", un libro come questo è un dono inaspettato. Solo
di recente, infatti, Alan Bennett ha sentito il bisogno di dedicarsi a quell'attività vagamente
disdicevole che è lo scrivere di sé. Cambiando tonalità, forse, rispetto agli scritti esilaranti e
feroci che gli hanno dato la celebrità, ma sempre con lo stesso sguardo acuminato e
instancabile. Uno sguardo di un'onestà dolente, poco caritatevole soprattutto verso le sue
manchevolezze. E l'umorismo? Sotteso - o forse sospeso - in ogni pagina come uno strumento
di interpretazione insostituibile, col quale ci si può destreggiare anche fra le tragedie della vita.
Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it
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