Nella primavera del 2020 (tra aprile e giugno) si sarebbero dovute svolgere le elezioni in 6 Regioni Italiane e più di mille Comuni
Ma arriva il Covid e i l 20 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Legge sul rinvio delle consultazioni elettorali che posticipa il rinnovo dei Consigli comunali e circoscrizionali.
Le elezioni si svolgeranno domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020, come stabilito dal Ministro dell’Interno.
2. Le elezioni di primavera
Nella primavera del 2020 (tra aprile e giugno) si sarebbero dovute svolgere le elezioni in 6 delle 15 Regioni
Italiane a Statuto Ordinario: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. E nella Valle d’Aosta,
per lo scioglimento anticipato dell’Assemblea Regionale.
Nello stesso periodo, erano chiamati al voto più di mille Comuni, tra i quali 14 Capoluoghi di Provincia
e 4 di Regione.
Alcuni appuntamenti alle urne erano particolarmente attesi: Venezia, Reggio Calabria, Trento, Bolzano
e Arezzo.
3. Dopo i primi provvedimenti anti-Covid e l’inizio del lockdown,
prende forma l’idea di un rinvio delle elezioni, visto che
non è possibile fare campagna elettorale, in particolare con
comizi e iniziative politiche varie, per evitare che tante
persone si riuniscano in uno stesso luogo.
E poi arriva il Covid
Inizia a ventilarsi l’ipotesi di un election day per le
elezioni regionali e comunali, e anche per il referendum
sulla riduzione del numero di parlamentari.
4. IlGovernoèprudente:rinvialeelezioni
Il 20 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Legge sul
rinvio delle consultazioni elettorali n. 26/2020 – Disposizioni
urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020 – che,
considerata l’emergenza sanitaria da Covid-19, posticipa il rinnovo
dei Consigli comunali e circoscrizionali, a una domenica compresa
tra il 15 settembre e il 25 dicembre.
Le Regioni con mandato in scadenza il 2 agosto 2020 restano in
carica 5 anni e 3 mesi, e le elezioni si svolgeranno nei 60 giorni
successivi o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori.
Il D-L posticipa anche le elezioni suppletive di Camera e Senato:
per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2020 si vota entro i
240 giorni successivi, rispetto ai 90 previsti dalla normativa vigente.
Il testo prevede che le consultazioni elettorali possano essere
rinviate di non oltre tre mesi, anche se già indette, in
considerazione di «sopravvenute specifiche situazioni
epidemiologiche da COVID-19».
5. C
Le Regioni rispondono
Quattro Presidenti di Regione, in scadenza di mandato,
scrivono al Governo per chiedere di votare in estate.
Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori
l’inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi
possibili, compatibilmente con l’andamento
dell’epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è
possibile prevedere oggi, che l’estate sia la stagione
più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo
la necessità di allargare la finestra di voto, come da
noi richiesto, al mese di luglio
Giovanni Toti (Liguria), Luca Zaia (Veneto),
Vincenzo De Luca (Campania), Michele Emiliano (Puglia)
Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento,
dissente e replica: «Ipotizziamo un eventuale election day tra
settembre e ottobre per risparmiare in termini di tempo e risorse».
“
6. I COMUNI
I Comuni che voteranno nel 2020 sono 1.133, di cui 146 con popolazione superiore a 15.000 abitanti (di questi 18 sono Comuni
capoluogo) e, quindi, con il doppio turno di voto.
Per quelli che si trovano nelle Regioni a Statuto speciale, non si applicano le norme del D-L, ma ciascuna Regione ha disciplinato,
con Leggi elettorali ad hoc, come e quando si svolgeranno le elezioni amministrative degli Enti locali del proprio territorio.
Sicilia
fra l'11 ottobre e
il 6 dicembre
FRIULI VENEZIA GIULIA
una domenica tra il 4
ottobre e il 13 dicembre
VALLE D’AOSTA
una domenica tra il 15
settembre e il 5 dicembre
SARDEGNA
non ha ancora stabilito la data
delle elezioni amministrative
7. C
IL PRECEDENTE
In Italia sono già state rinviate delle elezioni amministrative
a causa di eventi emergenziali: in occasione del sisma
dell'Aquila del 2009.
Quell’anno si svolsero il 6 e 7 giugno. Le votazioni e
avrebbero interessato, tra gli altri, gli elettori della
Provincia dell'Aquila, chiamati ad eleggere il Presidente,
il Consiglio provinciale, e diversi Comuni.
Il Governo adottò il D-L 39/2009 – Interventi urgenti in
favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella
regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 – disponendo il
rinvio delle elezioni amministrative in tutta la provincia
dell'Aquila tra il 1° novembre e il 15 dicembre.
Il D.P.R. 570/1960 consente, per singoli casi, anche il rinvio
della data di convocazione dei comizi elettorali da parte
del Prefetto, che però non può essere superiore a 60 giorni.
8. Quando e come si tornerà
a votare
Le elezioni si svolgeranno domenica 20 e lunedì 21
settembre 2020, come stabilito dal Ministro dell’Interno.
L’eventuale ballottaggio, nei Comuni sopra i 15.000 abitanti,
si svolgerà il 4 e 5 ottobre.
Due giorni dedicati alle elezioni, anziché uno, per cercare di
ridurre al minimo gli assembramenti.
Per lo stesso motivo, è preferito l’election day. Si voterà quindi per:
• elezioni regionali in Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Campania,
Puglia e Valle d’Aosta;
• elezioni amministrative e circoscrizionali in oltre 1.000 Comuni
con 3 Capoluoghi di Regione (Aosta, Trento e Venezia);
• referendum costituzionale confermativo sul taglio del numero
dei parlamentari, come stabilito dal DPR del 17 luglio 2020;
• elezioni suppletive per i seggi rimasti vacanti in Senato: il collegio
numero 3 della Sardegna (Sassari) e il numero 9 del Veneto
(Villafranca di Verona).
9. LE ALTRE DISPOSIZIONI
Il D-L ha ridotto il numero di firme necessarie per la
presentazione di liste e candidati alle elezioni regionali e
comunali 2020, considerato il minor anticipo sulla data delle
elezioni, l’arrivo della stagione estiva, il divieto di
assembramenti etc.
Per quanto riguarda il luogo del voto, da più parti è
emersa l’ipotesi di votare in luoghi diversi dalle
scuole, visto che il nuovo anno scolastico inizierà il
14 settembre e interrompere le lezioni dopo appena
una settimana non è auspicabile.
10. Il turismo è più importante
Nel corso del dibattito politico e parlamentare di
conversione in Legge del D-L, è emerso il fronte di chi
avversava le elezioni a settembre per non correre il rischio
di rovinare la stagione turistica estiva, già compromessa
dal Covid.
Il mondo del Turismo sarebbe devastato dal voto nei
primi giorni di settembre […] abbiamo proposto che la
finestra preveda di votare dal 27 di settembre dando in
questo modo la possibilità ai cittadini italiani di esprimersi
in piena coscienza e libertà per le elezioni regionali e
amministrative, ma permettendo anche di salvaguardare
un’attività vitale per la nostra Nazione quale appunto è
il Turismo
“
Massimo Iacobucci
coordinatore regionale Liguria di Fratelli d’Italia.
11. I CANDIDATI
ELEZIONI REGIONALI VENETO
In Veneto, il Presidente uscente Luca Zaia (Lega) correrà
per il terzo mandato consecutivo.
L’emergenza Coronavirus ha dato a Zaia una notevole ed
ulteriore visibilità, a dire dei sondaggi sembra essere il
candidato favorito.
D’altro canto già nel 2010 Zaia fu eletto con il 60% e
rieletto cinque anni più tardi con oltre il 50%.
Il Partito Democratico schiera Arturo Lorenzoni, Vice
Sindaco di Padova dal 2017; non è iscritto al PD e si
presenterà alle elezioni con una lista civica, “Il Veneto che
vogliamo”. Professore di Ingegneria, ricercatore nei settori
dell’ambiente e dell’energia, è molto presente sul fronte
ambientalista.
Il centro-sinistra si presenta diviso, con Italia Viva che
propone Daniela Sbrollini, membro del Senato e prima
candidata donna alla Presidenza del Veneto.
Il Movimento 5 Stelle ha scelto di candidare, con il sistema
delle regionarie, Enrico Cappelletti, ex Senatore.
12. ELEZIONI REGIONALI:
I CANDIDATI della liguria
Il Presidente uscente Enrico Rossi (PD) non si candida per
il terzo mandato. Al suo posto il PD schiera Eugenio Giani,
già Presidente del Consiglio Regionale.
Il centro-destra propone Susanna Ceccardi, attualmente
membro del Parlamento Europeo ed ex Sindaco di Cascina.
E il M5S? Anche qui corre da solo, candidando la
Consigliera regionale Irene Galletti, esperta in Diritti umani
e cooperazione internazionale.
Il Presidente uscente Giovanni Toti, leader del partito
di centrodestra da lui fondato "Cambiamo!", si ricandida
per il secondo mandato.
PD e M5S candidano, insieme, Ferruccio Sansa,
giornalista de "Il Fatto Quotidiano".
Italia Viva corre da sola ed appoggia la candidatura
di Aristide Massardo, ingegnere e professore
dell'Università di Genova, insieme a Più Europa e
altri partiti minori.
I CANDIDATI della TOSCANA
13. I CANDIDATI
ELEZIONI REGIONALI CAMPANIA
Il Presidente uscente, Vincenzo De Luca (PD), si candida
per il secondo mandato.
Durante i mesi del lockdown è diventato un personaggio
di fama internazionale per il suo atteggiamento da
sceriffo verso i cittadini che non rispettavano le norme
contro il Covid.
Ma questa notorietà servirà a sconfiggere il candidato di
centro-destra, Stefano Caldoro (FI), che già vinse contro
De Luca alle elezioni regionali del 2010?
Il M5S schiera Valeria Ciarabino, capogruppo M5S al
Consiglio regionale della Campania.
Dopo la comunicazione degli esiti delle regionarie, Ciarabino
ha ottenuto l’endorsement del Ministro dell’Ambiente
Costa, che in un primo momento sembrava volesse
presentare la propria candidatura:
Con una persona onesta, carismatica e competente
come lei la Campania, la mia terra, può e deve
finalmente cambiare volto e riacquistare quella
autorevolezza che merita
“
14. ELEZIONI REGIONALI:
I CANDIDATI DELLE MARCHE
Il Presidente uscente, Michele Emiliano (PD), si candida
al secondo mandato. Italia Viva non ha condiviso questa
scelta e questa volta non sarà alleata del PD: presenta
Ivan Scalfarotto, Sottosegretario agli Affari Esteri.
Il centro-destra candida Raffaele Fitto, già Presidente
della Regione Puglia dal 2000 al 2005, ex esponente
di Forza Italia adesso militante in Fratelli d’Italia.
Il M5S schiera invece Antonella Laricchia, Consigliera
Regionale e portavoce del Movimento in Puglia.
Il Presidente uscente Ceriscioli (PD) non sarà ricandidato
dal suo partito per il secondo mandato. Al suo posto,
Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia, che sarà
appoggiato anche da Italia Viva.
Il centro-destra propone Francesco Acquaroli (FdI),
ex Sindaco di Potenza Picena e membro della Camera
dei Deputati. Acquaroli è stato recentemente al centro
di polemiche per presunte simpatie verso il fascismo.
Per il Movimento 5 Stelle il candidato è Gian Mario
Mercorelli, Consigliere del Comune di Tolentino.
I CANDIDATI della PUGLIA
15. Si ha un’elezione al primo turno se una lista ottiene 21 o
più seggi; se ciò non avviene, ma la coalizione di più liste
ottiene più del 50% dei voti, il sistema elettorale assegna
ugualmente i 21 seggi. Se nessuna lista ottiene almeno 18
seggi, si procede al ballottaggio tra le due liste più votate.
LE ELEZIONI REGIONALI IN VALLE D’aosta
Dopo le dimissioni dell’ex Presidente della Giunta Regionale,
Fosson, a dicembre 2019, i cittadini della Valle d’Aosta sono
chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio Regionale.
La legge elettorale regionale non prevede l’elezione diretta
del Presidente ma quella dei 35 consiglieri, da distribuirsi tra
le liste candidate con sistema proporzionale.
Il nuovo Consiglio Regionale elegge
il Presidente e la sua Giunta
16. Il quadro attuale delle candidature e delle coalizioni nelle diverse Regioni (non
consideriamo i Comuni né la Valle d’Aosta) sembrerebbe suggerire che la situazione
sia ancora in evoluzione.
PD e Italia Viva si presentano quasi ovunque in coalizione (eccezion fatta per la Puglia
e per la Liguria), rendendo meno probabili alleanze a livello regionale tra PD e
M5S (almeno ad oggi Italia Viva non sembrerebbe favorevole a questa ipotesi).
Il M5S si presenta a livello locale e regionale quasi sempre da solo con un proprio
candidato, anche perché quest’ultimo viene scelto con il metodo “democratico” della
piattaforma Rosseau, e non concordato insieme ad altri possibili alleati.
Lo scenario potrebbe mutare nelle prossime settimane.
Operazione
candidature e alleanze già concluse?