Il rapporto tra malattia e organi viventi ha come fulcro la cura e il farmaco (e, in tempi recenti, la tutela e la prevenzione); la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose. Chiron Dpt Ph@rma. LCC RA418-418.5, CDD 303 VIL uom 2020 it ed 1c. Prima edizione: 303 VIL uom 2020 it, LCC RA418-418.5, pp. 1.116, maggio 2020; Seconda edizione: 303 VIL uom 2020 it, LCC RA418-418.5, ISBN 978-88-97303-33-6, pp. 1.116, agosto 2020.
R. Villano - Il Rotary per l'uomo: cerimonia dello Scambio consegne
R. Villano - Uomo, malattia, cura: preambolo
1. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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2. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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Raimondo Villano, Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili
evolutivi. Holding tutorial: Villano International Business Team;
Direzione: VIBT Dpt no. 13 - Arte & Cultura; Supervisione:
Fondazione Chiron; Coordinamento editoriale: Chiron Edizioni;
Elaborazione tecnica: Chiron Dpt Ph@rma. LCC RA418-418.5,
CDD 303 VIL uom 2020 it ed 1c. Prima edizione: 303 VIL uom 2020
it, LCC RA418-418.5, pp. 1.116, maggio 2020; Seconda edizione: 303
VIL uom 2020 it, LCC RA418-418.5, ISBN 978-88-97303-33-6, pp.
1.116, agosto 2020; volume: euro 95,00; cd-rom : euro 50,00.
Sintesi: il libro si sviluppa in 9 capitoli, con il 10° inerente riflessioni conclusive cui segue un apparato
di sezioni tecniche dettagliate di ausilio, riferimento e approfondimento specifico. Nel capitolo 1 dopo
cenni inerenti le principali condizioni morbose dell’umanità, se ne descrivono gli episodi salienti dalla
preistoria ai giorni nostri, all’occorrenza approfondendo anche le significative evoluzioni demografiche
e taluni importanti aspetti e fattori sociologici e chiudendo con una ricognizione di attualità e proiezione
prospettica. Nel capitolo 2 si approfondiscono gli sviluppi e le difficoltà degli aspetti teorici,
sperimentali e pragmatici della scienza deputata allo studio e alla scoperta di prodotti capaci di
prevenire, alleviare e guarire gli stati morbosi dell’uomo, da quando erano considerati misteriose
influenze esterne penetrate nel corpo alle attuali rigorose e precise diagnostica e terapia. Nel capitolo 3 si
approfondiscono aspetti, modalità e contenuti della lotta che dalla notte dei tempi l’uomo deve
combattere contro le malattie: analisi, provvedimenti tecnici e legislativi, azioni politiche, fenomeni
sociali e cenni prospettici futuri. Nel capitolo 4 si descrivono gli aspetti salienti di ricerca, produzione e
sviluppo dei farmaci a livello nazionale ed internazionale: una realtà dietro la quale è assiepato, peraltro,
un eccezionale mercato, che muove enormi capitali, quarto per importanza e fatturato dopo carburanti,
fonti energetiche e armi. Nei capitoli 5 e 6 si inquadrano analiticamente i principali articolati aspetti
pratici d’uso e tecnici di gestione inerenti il farmaco, la sua filiera e le istituzioni che lo regolano nonché
le rilevanti evoluzioni e le complesse prospettive future. Nel capitolo 7 si effettua un inquadramento
della spesa della sanità e del suo trend, si individuano i parametri di definizione e allocazione delle
risorse economiche necessarie e si approfondiscono i problemi e gli strumenti di valutazione degli
equilibri e dei processi di attuazione per i servizi e l’assistenza concludendo con un’analisi degli scenari
futuri. Nei capitoli 8 e 9 si sviluppa una disamina di ordine etico e morale sulle formidabili
responsabilità da affrontare e sugli immensi problemi da risolvere affinché che l’opera della scienza e
del farmaco per la cura delle malattie assolvano con lealtà ed onestà d’intenti la loro delicata missione,
peraltro non fine a se stessa ma con ragion d’essere nella promozione dell’uomo e animata da spirito di
servizio. Non appartiene infine ad un ambito ideologico precostituito lo sviluppo analitico delle varie
problematiche, in quanto non ci si rifiuta di considerarne oggettivamente tutti i principali aspetti.
Storia delle epidemie e delle scoperte farmacologiche,
analisi delle problematiche attuali
e tratteggio di scenari del futuro imminente.
Il rapporto tra malattia e organi viventi ha come fulcro la cura e il farmaco (e, in tempi recenti, la tutela
e la prevenzione); la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e
civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche,
professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose.
3. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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Preambolo
L’idea di questo libro, come di vari altri dei miei in passato, nasce
essenzialmente da un duplice fine: soddisfare la mia curiosità o esigenza di
studio ed offrire approfondimenti culturali e cognizioni anche per un sapere di
tipo pratico in senso lato.
A mio parere molte importanti tematiche, oggi come non mai, inducono a
informarci e conoscere correttamente ed obbligano a formarci e aggiornarci
adeguatamente. In tal senso questo libro è in linea pure con l’indirizzo sancito
il 19 maggio 2020 dai 194 Stati membri dell’Organizzazione mondiale della
Sanità nella Risoluzione adottata dalla sua 73ª Assemblea Generale, che al
punto 6 richiama ad “informare costantemente la popolazione e contrastare la
disinformazione”.
Partendo poi dalla conoscenza e dalla consapevolezza, si può sviluppare un
auspicato processo di pensiero quale antidoto alla banalità del male, costituita
dal “non pensiero”: mancanza di senso critico e ancillare ad una comoda
recezione passiva di luoghi comuni rispetto alla complessa, scottante e ardua
sfida del rapporto tra l’uomo, la malattia e la cura. Quando non si ha o non si
cura o si perde la capacità di giudizio, si cade inesorabilmente
nell’indifferenza in cui subdola si cela e alligna la banalità del male.
Pertanto il libro si rivolge non solo a chi è in prima linea nell’ambito
professionale sociosanitario, educativo, scientifico e culturale ma anche a chi
semplicemente desidera capire un po’ più a fondo cosa si cela dietro ai fatti di
4. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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attualità che, in modo evidente o meno, si susseguono attorno a lui e toccano
la vita di ciascuno.
Nell’incessante attività tra gli estremi della prevenzione dai malanni e della
tutela della salute può insinuarsi la malattia, il cui rapporto con l’uomo ha
come fulcro dell’azione di contrasto la cura e il farmaco; più in senso lato, la
relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra
uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e
prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche,
culturali e religiose.
Attorno a questa triade ruota una galassia di problematiche delle quali si cerca
in questo volume di delinearne le principali, beninteso senza alcuna velleitaria
pretesa di esaustività.
Se ne ripercorrono innanzitutto le fasi evolutive di vari aspetti (diretti,
concorrenti, derivati o dipendenti) dalle origini ai giorni nostri, in quanto la
storia si rapporta alla collettività come la memoria al singolo e, dunque,
chiunque sia privato di memoria si sente disorientato e perde riferimenti, non
sa più da dove viene e dove è diretto. Occorre esorcizzare il rischio di
persistente e diffusa esposizione a un presente senza memoria, ingannevole
nell’indurre alla fatua percezione del tempo come immobile, ovvero privo di
un passato e di un futuro. Una vita di tal genere non può progredire
autenticamente, su solide architravi, né proiettarsi in direzione diversa e
migliore. La ‘memoria’, oltre a creare l’osmosi dal coacervo dei pensieri e
delle conquiste di ogni cultura, come un crogiuolo non solo umanistico, è un
dovere civile, prima che storico, ed è base imprescindibile per forgiare una
società consapevole del proprio passato, quindi in grado di costruire il
presente e, soprattutto, il proprio futuro.
5. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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Nella storia dell’uomo le malattie hanno inciso in modo determinante sulle sue
condizioni, mentre la scienza e le cure sono state continuamente protese a
combattere l’elevato tasso di mortalità e a favorire l’allungamento
dell’aspettativa di vita.
Nel corso dei secoli varie rivoluzioni hanno poi sconvolto i ritmi di
produzione industriale ed agricola.
Inoltre la comunicazione, una volta elitaria in un occidente, la cui
l’alfabetizzazione toccava una media del 5% della popolazione, all’inizio lenta
e in prevalenza vincolata alla produzione e lettura di un mezzo di supporto
quasi esclusivamente testuale, è divenuta istantanea e planetaria.
Nella storia, soprattutto più recente, grandi discontinuità tecnologiche hanno
avuto origine da fenomeni di convergenza tra discipline del sapere, tecnologie,
sistemi produttivi e stili di vita.
Questi processi poi negli ultimi decenni hanno conosciuto un’accelerazione e
una portata invero formidabili.
Il digitale, ad esempio, facilita e stimola la trasformazione, l’ibridazione e la
riconfigurazione delle filiere produttive mentre i prodotti si fondono con i
servizi, le tecnologie incorporano la dimensione umana, la genomica si avvale
delle grandi masse di dati, le piattaforme digitali guardano al mondo della
salute delle persone. I bit, insomma, incontrano gli atomi e rimescolano le
carte: un mass medium può non creare contenuti, un venditore al dettaglio può
non avere un inventario, un grande fornitore di strutture può non avere alcun
struttura di proprietà, una grande compagnia di trasporto può non possedere
veicoli.
È dunque in atto un cambiamento che, se colto, può essere un’enorme
opportunità.
6. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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Essendo i processi di convergenza un fattore chiave del futuro prossimo, c’è
gran fermento e competizione strategica tra gli attori in grado di governarla
nei diversi settori, tra i quali figura a pieno titolo anche il mondo
farmaceutico. E di certo tali processi di convergenza generano un rilevante
innalzamento del livello qualitativo dei sistemi, con un effetto distributivo dei
benefici per tutti gli attori coinvolti. Il tutto in un mondo globalizzato in cui
informazione, trasporti, commerci, servizi e moltissime attività dell’uomo
coprono l’intero pianeta con rapidità e alla portata di qualsiasi connessione e
di qualsiasi utente.
La rivoluzione industriale, l’evoluzione e la diffusione sia tecnologica che
scientifica e la rivoluzione telematica con l’esponenziale disponibilità di
informazioni nonché di consapevolezze e capacità critiche di massa,
l’elevazione socioeconomica ed assistenziale e l’evoluzione paradigmatica del
concetto di salute in termini non più di assenza di malattia e di dolore ma di
benessere e prevenzione determinano un’accessibilità estesa al bene farmaco
richiedendo, tuttavia, al governo della cosa pubblica e alle aziende produttrici
adeguati standard di controllo qualitativi e protocolli di prevenzione mentre si
rende più impellente il rafforzamento del contrasto di abusi e frodi, con il
ruolo proattivo anche dei professionisti della salute e delle istituzioni ad essi
correlate.
Oggi le scienze della vita sono poi uno dei campi in cui la contaminazione tra
i diversi saperi e settori trova la massima espressione per dare vita a risultati
straordinari. La medicina e i farmaci di oggi stanno ridisegnando
completamente l’approccio a molte malattie, con un miglioramento
terapeutico fino a poco tempo fa insperato.
7. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
7
E di fronte a tali grandi sfide il fattore chiave è sempre la ‘convergenza’ per le
sinergie tra farmaceutica e tecnologie dell’informazione e teleconunicazione,
con forte sviluppo nell’applicazione dei Big Data, puntando all’offerta di
soluzioni integrate alle persone in un contesto di profonda trasformazione
della gestione delle cure, dove il farmaco da ‘semplice’ prodotto si fonde in un
percorso terapeutico più complesso che lo integra a diagnostica di precisione,
dispositivi medici e servizi di assistenza, mentre la genomica sposa i Big Data
per puntare alla medicina personalizzata.
Su altro fronte però alcuni economisti, individuando i limiti di un approccio
economico puramente utilitarista, sostengono che l’uomo è cercatore di senso
prima che massimizzatore di utilità: egli agisce lungo direttrici orientate non
dalla pura utilità ma dal senso insito dietro alle cose.
Dunque, prima di incentivare certe tecnologie va posto il senso che le orienta;
osservando un settore fatto di innovazione è fondamentale domandarsi cosa
orienti quell’innovazione. Può essere il miglioramento della qualità della vita:
una combinazione di genetica, tecnologia, qualità del cibo, sostenibilità
ambientale, relazioni. In effetti, una tale evoluzione può giungere a strutturare
non più solo aziende di prodotti, ma di solution companies fornitrici al
paziente-cliente, oltre che di farmaci, di importanti servizi per supportarlo
nell’arco della vita, migliorandone la qualità e apportando un non trascurabile
beneficio anche di ridotti costi sociosanitari.
E dove la farmaceutica non potrà essere protagonista di tutte queste
innovazioni, potrebbe promuoverle nell’era della convergenza continuando a
coinvolgere nuovi attori e nuovi ambiti applicando una strategia industriale di
ibridazione in una logica meno orientata al solo prodotto e più human centred.
8. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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In questa direttrice operativa dell’ecosistema farmaceutico l’approccio
umanistico all’innovazione, con adeguate esperienze e competenze, può avere
chance di protagonismo ed essere un fattore ineguagliabile.
Nello scenario di medio periodo, poi, è prevedibile che anche nella restante
filiera (reti di farmacie territoriali, grande distribuzione organizzata e catene di
farmacie) possa innescarsi un’ulteriore forte competizione su beni e servizi,
nei quali sono ormai molto attivi anche colossi multinazionali del retailer e
market place, da cui i consumatori potrebbero trarre non pochi ulteriori
benefici, come ad esempio per: aderenza terapeutica, rifornimento dei farmaci
a cronici e lungodegenti, alert farmaceutici e sanitari, più estesa gamma di
teleprenotazioni, teleconsulti e telemedicina, servizi personalizzati, attività
24/24 ore più estesa sul territorio, ampliamento di gamma di confronto e di
scelta merceologica, più offerte e promozioni economicamente vantaggiose,
ecc.
Nel generale diritto alla salute anche il farmaco è un diritto, ma non è esente
da rischi e non può essere indiscriminato. La necessità di questa
riaffermazione si basa su molti elementi, tra cui: aumento delle reazioni
avverse; invecchiamento della popolazione; cambiamento di mentalità del
pubblico, che spesso confonde il diritto all’accesso al farmaco con
l’autoprescrizione arbitraria; fuoriuscita del farmaco dall’ambito esclusivo di
professionisti di riconosciuta competenza. Uso improprio e abuso di farmaci
ed eventi avversi per errori in terapia farmacologica hanno conseguenze gravi
per i pazienti, la cui sicurezza è una priorità dell’assistenza sanitaria. In
particolare, gli errori in terapia farmacologica possono verificarsi durante tutto
il processo di gestione del farmaco, dall’approvvigionamento a
9. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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immagazzinamento, conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione,
somministrazione e monitoraggio.
Vi sono tuttavia anche determinanti fenomeni di mutamento di atteggiamento
sociale nei confronti dei farmaci, di cui è interessante coglierne i fattori
evolutivi e critici d’inversione di tendenza nell’attenzione alla tutela della
salute, tradottasi principalmente nell’innalzamento dei livelli di controllo e di
qualità.
Temi importanti del farmaco riguardano proprio sia la governance da parte
degli enti preposti alla regolazione e al controllo sia la gestione da parte della
filiera. Temi delicati sono poi i comportamenti professionali scorretti o illeciti,
come pure cruciali sono le variegate attività della criminalità e l’azione di
contrasto da parte degli organi investigativi, repressivi, giudiziari e legislativi.
Negli ultimi decenni ha subito una radicale trasformazione pure il rapporto fra
medico e paziente e, più in generale, tra l’arte medica e la società che ne
fruisce. La medicina non si occupa di un uomo-macchina da riparare ma di
una persona da curare e, se aspira ad essere rigorosa, deve tenere in conto gli
aspetti sia oggettivi che soggettivi del paziente. Ne consegue che la
mutilazione degli aspetti di relazione intersoggettiva è conseguenza di una
mutilazione del valore della medicina il cui rigore scientifico ha come
condizione imprescindibile il rigetto di ogni forma di riduzionismo, tanto più
se meccanicistico. Quindi, difendere il valore umanistico della medicina non è
solo un’istanza morale ma significa affermarne il valore conoscitivo e pratico
in tutta la sua pienezza. Ancora, attraverso un dialogo aperto tra medico e
paziente, molte domande e dubbi trovano risposta. Il medico deve poi allearsi
con l’ammalato per sconfiggere il terzo termine della relazione: la malattia.
Inoltre, può esser postulato che non infliggere danni viene prima del prevenire
10. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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danni potenziali o del rimuovere danni già prodotti: un valido supporto per
giustificare precedenza, logica e deontologia della prevenzione rispetto alle
cure.
L’etica comunque è interna ad ogni agire in sanità e medicina perché
interpella tale agire come esperienza umana, per di più in un ambito di
particolare delicatezza, in cui sono coinvolte responsabilità personali e sociali,
relazioni con gli altri, ricerca e rispetto del bene comune.
Altro problema di rilievo è l’onere economico della sanità pubblica che, se
correttamente affrontato, dovrebbe essere dichiarato in modo trasparente
carico su di sé di una serie di costi sempre meno sostenibili a fronte
dell’obiettivo universalistico che il sistema si propone di perseguire. La spesa
pubblica e privata dei farmaci, se correttamente allocata e decurtata di sprechi,
è un investimento che concorre a tutelare un bene strategico: la salute. Ma se
la salute non ha prezzo la sanità comunque ha un costo. Una società però deve
garantisce il minimo indispensabile, per non tradire anche lo scopo della sua
stessa esistenza.
La grande peculiarità dell’industria farmaceutica peraltro consiste nella
necessità di conciliare il proprio legittimo interesse commerciale (finalità
privata) con la tutela della salute (finalità pubblica), obiettivi non sempre
convergenti. Ma occorre una positiva governance pubblica per attrarre
investimenti per le corporations, le quali sono in grado di promuovere il
progresso, la pace e il benessere.
È importante individuare parametri certi per definire le risorse economiche
globali necessarie per una ripartizione ottimale tra assistenza, sanità e spese
sociali in genere. D’altronde una scelta di distribuzione necessita di parametri
di misurazione di incidenza, produttività ed esiti. Bisogna poi ridare coerenza
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al sistema agendo in tutti i suoi comparti, evitando di scaricare sul welfare
disfunzioni generate altrove; è importante conoscere l’evoluzione della
domanda sociale per soddisfare i bisogni; occorre una gestione più razionale
delle risorse della sanità, strettamente connessa alla capacità di assicurare
coerenza a tutto il sistema sociale. È anche giusto nell’ambito del welfare
evitare di sanare situazioni di diswelfare che lo stesso sistema ha provocato.
Se un Paese non garantisce la sostenibilità del Sistema sanitario (rendendolo
carente di finanziamento e inadeguato negli assetti organizzativi e, quindi,
destinandolo a obsolescenza e inefficienza) e non si investe in efficace
prevenzione, in futuro riscontra inesorabilmente un aumento sia di malati che
di oneri.
Va però considerato che il progresso non è inflazionistico solo per la continua
diffusione di nuovi mezzi diagnostici e terapeutici ma, in diversi casi,
soprattutto perché la loro efficacia è decrescente rispetto ai costi marginali:
l’efficacia in termini di miglioramento dello stato di salute aumenta meno di
quanto aumentino i costi delle nuove tecnologie.
La soluzione di aspetti critici della politica sanitaria, in Italia come in altri
Paesi, dipende non solo da fenomeni strutturali, organizzativi e finanziari ma
anche da una nuova cultura in grado di programmare con serietà e puntualità,
oltre che di riconoscere un ruolo importante alla prevenzione intesa come
intervento a monte della malattia. La prevenzione non può però risolversi in
un fatto puramente tecnico ma, per essere efficace, deve incidere
profondamente sul tradizionale rapporto tra operatori sanitari e utenti,
sollecitando una sempre più ampia e responsabile partecipazione dei cittadini
all’elaborazione e alla gestione della politica sanitaria. Uno degli scopi per i
quali si organizza la società è proprio quello di garantire maggiori mezzi di
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tutela, sotto tutti i profili, ai propri componenti e in tal senso non può esistere
nessuna società organizzata senza solidarietà. La solidarietà può avere a
fondamento motivi etici e morali, ma intesa in senso sociale è puramente e
semplicemente una necessità, un fattore essenziale per la sopravvivenza
collettiva. Non è un fatto spontaneo ma necessario, che può definirsi come
‘sociale’ nel senso che costituisce il perno su cui la società si organizza, si
sostenta e si tutela, nel rispetto delle libertà individuali che chiama a
collaborare per il soddisfacimento dell’interesse comune.
L’idea dei limiti sembra costringerci a convivere con la finitezza umana e
niente è così radicalmente bandito dalla mentalità moderna come
l’accettazione della finitezza. Il sapere scientifico ha certamente una posizione
privilegiata nella dilatazione della conoscenza del mondo. L’opera della
scienza è fondamentale anche, se non soprattutto, per la conoscenza del limite
la cui consapevolezza attinge allo stadio più alto dell’istanza etica che
attraversa la vita dell’uomo in quanto tale. Dunque, ci si trova anche di fronte
alla problematica di coniugare nella nostra civiltà la scienza-conoscenza con
la scienza-sapienza per una crescita in umanità. Dalla “Scientia est potentia”
di Bacone nasce l’esigenza di conciliare l’insopprimibile necessità di una
ricerca libera con le sue ricadute sulla società. La prospettiva auspicabile è un
ponte verso la scienza e verso il futuro, tentando di colmare la spaccatura
realizzata tra sapere scientifico, molto progredito, e umanistico-etico, legato
anche a categorie culturali vecchie e superate.
La resistenza ad accettare la finitezza si accompagna ad una fiducia illimitata
nella tecnologia: ai problemi che la tecnologia crea si ritiene che la tecnologia
stessa possa dare risposta in futuro. Se la scienza si ripiega sulla tecnologia,
tende a sottrarsi ad ogni tipo di valutazione sia etica che filosofica. Dunque, la
13. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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deriva tecnologica della scienza contiene in sé un germe pericolosissimo:
considerare ogni cosa che sia tecnicamente fattibile e realizzabile, lecita per il
solo fatto di essere fattibile e realizzabile.
All’interno del settore biomedico, poi, il rapporto tra bioetica e ambiente tocca
il controverso rapporto tra scienza e sperimentazione animale e quello
altrettanto complesso della sperimentazione umana.
Peraltro, la rivoluzione biotecnologica ci obbligherà a considerare molto
attentamente i nostri valori più profondi e ci costringerà a porci di nuovo e
seriamente la domanda fondamentale sul significato e lo scopo dell’esistenza.
Infatti, la questione della rilevanza e della tutela di questi ‘valori più profondi’
è al centro dei più accesi dibattiti nei Parlamenti e nelle Accademie, ed è
tutt’altro che pacifica. Si è creato progressivamente uno spartiacque fra coloro
che riconoscono nel rispetto per la dignità della persona e della vita umana il
criterio fondante della bioetica e del biodiritto e quelli che, guidati solo dal
pragmatismo scientifico e commerciale, vedono nella libertà di ricerca il
criterio ultimo e sufficiente per giustificare eticamente e legalmente gli
esperimenti sull’essere umano, specie nelle prime tappe della sua esistenza.
Le implicazioni del progresso delle conoscenze scientifiche nel campo della
biologia, e più specificamente della genetica, non sono un fatto scientifico che
interessi soltanto un ridotto gruppo di iniziati ma è diventato ormai un
travolgente fenomeno sociale, etico, giuridico ed anche politico e di opinione
pubblica.
D’altra parte l’innovazione è spesso così rapida da non concedere il tempo per
una riflessione etica/filosofìca realmente meditata, resa peraltro difficile, nella
nostra società complessa, dal contrasto di riferimenti antropologici divergenti.
Pertanto una richiesta pressante di controllo legislativo precede, in molti
14. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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campi, una riflessione adeguata. In ambito bioetico vi sono molti importanti
interrogativi ai quali soprattutto il legislatore è chiamato a dar seguito in forza
del diritto: non solo come riposta o nel timore della sanzione, ma come intima
adesione alla regola posta dalla legge in rispondenza anche alla norma interna
di coscienza e nella sensibilità dell’individuo che agisce tenendo presenti non
(solo) i propri interessi ma (primariamente) quelli del destinatario della sua
azione sociale.
Non di rado, poi, le delicate questioni che diventano terreno non di confronto
ma di scontro generano pure diffusa diffidenza per la Scienza e cementano in
vasti settori d’opinione una contrapposizione tra Scienza e Umanesimo: una
visione distorta della Scienza come meccanismo cieco volto a perseguire,
come unico fine, la soddisfazione dei deliri di onnipotenza dello scienziato. A
far pregiudicare le posizioni contribuisce pure una limitata cultura scientifica
di ampie fasce di popolazione, benché sommersa da enormi quantità di articoli
‘scientifici’ che, con pretesa di fare ‘notizia’ a tutti i costi, cadono o nella
demonizzazione della scienza o nell’eccessiva promozione anzitempo di
terapie e scoperte forse applicabili in futuro.
Nel deprimente andazzo diffuso di incomunicabilità tra società e ricerca,
questo volume può essere anche un piccolo contributo ad un’inversione di
tendenza volta a favorire relazioni di reciproca comprensione e maggiore
fiducia tra scienza ed opinione pubblica. In effetti, in una società lacerata da
tanti dibattiti gridati, talvolta inconsistenti, più conoscenza, cultura e storia
aiutano a comprendere l’essenza e la realtà dell’altro. Già questa operazione
allarga il dibattito e rende tutti più consapevoli.
Un rischio ulteriore è che diventi rilevante ciò che si considera anziché
sforzarsi di considerare ciò che è rilevante. La scienza è e deve restare al
15. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
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servizio dell’umanità, a tutela anche della salute pubblica e per la sicurezza di
tutti noi.
Secondo taluni intellettuali, poi, la transizione rivoluzionaria che stiamo
vivendo comporterebbe la nascita di una nuova antropologia che, a sua volta,
indurrebbe a una diversa costruzione del divino. Detto in sintesi, si passerebbe
da un’esperienza di Dio in cui l’infinità è tutta dalla Sua parte, e l’umano in
confronto a Lui non è che limitatezza e finitudine, a un’esperienza ben più
‘straordinaria’ in cui l’umano e il divino ‘coesistano’, per così dire,
nell’infinità, per quanto su diversi piani e con diversa pienezza e
responsabilità.
Scoprire alcuni elementi di bioetica correlati problematicamente al farmaco
significa capire meglio anche dal punto di vista cattolico l’inalienabile valore
della persona umana, creata a immagine di Dio, l’inviolabilità della sua vita e
l’intangibilità del suo corpo, a scanso del riduzionismo relativista e del
nichilismo di cui è permeato il razionalismo moderno. Inoltre, la Chiesa
Cattolica Apostolica Romana sino ad oggi ha continuato ad offrire numerosi
contributi di enorme portata al mondo, riservando un’attenzione
particolarmente significativa anche alla sanità e all’area del farmaco.
È dunque necessario il progresso ma governandolo, oltre falsi miti di potere
economico o scientifico e l’illusione di dominare il futuro. Qualche anno fa si
è ipotizzata la fine della storia. Gli eventi più recenti, l’ultimo dei quali è
Covid-19, hanno demolito quest’ipotesi alla luce di drammi che a livello
planetario si susseguono con accentuata rapidità. Così non è finita la storia del
progresso umano per quanto riguarda la vittoria sulle malattie; qualche anno fa
si celebravano trionfi che sembravano aver definitivamente sconfitto i nemici
16. Raimondo Villano - Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi. Sezione D: Preambolo
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della salute umana. Oggi nuove malattie incombono sconosciute, le cronicità
hanno invaso il pianeta, il futuro è più che mai incerto. In questa prospettiva
riacquista spazio la scelta che l’uomo compie per costruire il futuro, attraverso
un misto di impegno personale, di cultura e di fondamenti etici.
Lo scenario emotivo che sembra caratterizzare l’attuale fase di post-modernità
è di essere giunti su un valico, dopo una scalata di millenni di storia verso i
valori ‘eterni’, davanti ad una valle nuova e (per ora) vuota che si apre sotto i
nostri piedi avvolta ancora nella nebbia: essere consapevoli del cambiamento
di vasta portata che è in corso può essere utile non tanto per prevedere il
futuro o anticiparne gli scenari, quanto per renderli possibili e per meglio
potersi adattare ad essi.
Raimondo Villano
17. Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi
17
“Dove la storia modella compiutamente non occorre la mano dell’uomo che l’assecondi
ma soltanto la sua reverente parola che narri” (Stefan Zweig, Momenti eccelsi)
Abs. dalle conclusioni: con la ricerca storica “non sono le cose passate che diventano chiare, poiché
esse non sono più, ma diventa chiaro quello che di esse, nell’hic et nunc, non è ancora passato”
(Droysen). Fotografare poi le criticità sanitarie dell’emergenza Covid-19 può far trarre insegnamenti
utili a rilanciare una visione differente della futura organizzazione strategica ed organica dell’assistenza
ospedaliera e territoriale pubblica e privata. Inoltre, occorre anche un’alleanza tra scienza e politica, per
anni interrotta. Vi sono poi da superare questioni delicate e spinose relative ai cruciali problemi
globali di condivisione dei virus a potenziale pandemico e di accesso equo ai vaccini. Nel corso
della trattazione nel volume è poi emerso con evidenza che i biorischi sono una rilevante criticità futura,
peraltro che può accadere in ogni momento. La crisi da Covid-19 mette in luce anche un problema di
assenza totale di gestione del rischio. Dopo la crisi, poi, le catene di valore non potranno certo
scomparire, dato che il loro interesse economico resta considerevole, ma si dovrebbe assistere ad una
parziale rimessa in discussione delle principali modalità di dinamica. D’altro canto va ristabilita la
capacità strategica dello Stato di anticipare e preparare la società ad affrontare sfide di questo
tipo.In effetti, ampliando l’orizzonte analitico, vi sono temi fondamentali del nuovo ordine mondiale
post-Covid.
“Ci sono cose che sappiamo di non sapere e altre che non sappiamo di non sapere.
E sono quelle che tendono a essere le più problematiche”
Donald Rumsfeld
Raimondo Villano - Ruoli: farmacista in Albo (da 1986), Cavaliere di Grazia Magistrale del S. M.
Ordine di Malta (da 2002); impegnato inattività diplomatica in prestigiosi organi di cultura,
operosità, scambi economici e solidarietà in Italia e nel mondo; si occupa di cooperazione e temi
internazionali di rilevanza strategica quali: dinamiche geopolitiche, economia e governance globale,
sicurezza e difesa, energia, sanità, integrazione UE, politica estera (da 2004); Hon. Assoc. Prof. in
History of Health Adm. Pharmaceutical Dpt University of Florida State (da 2014). Accademie:
International Society History of Pharmacy (da 2001); Italiana Storia Farmacia (da 2001); Storia Arte
Sanitaria-Ministero B.C. (da 2006); già pontificia Tiberina (da 2009); Medical Tradition Smithsonian
Institution-LA-USA (da 2011); Fondazione Treccani (da 2016); Fondazione Italia USA (da 2019);
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis (ad honorem, da 2006). È
stato: Consigliere Diplomatico ENVA (2011-15); Segretario International Committee
Biothecnologies Wabt-Unesco (Parigi, 2008-13); dirigente distrettuale, nazionale e internazionale
(Italia - ex-Jugoslavia - Albania; Europa/Africa; Evanston-USA) del Rotary International (1990-2007); rappresentante on.
naz.le AgifarNa c/o Fenagifar (dal 1990); dal 1987 al 1990: Coordinatore naz.le e cofondatore Fenagifar; Delegato del
Comitato Naz.le Coordinamento Agifar alle Assemblee di Farmindustria; Rappresentante naz.le Sindacato Federativo;
fondatore e Presidente Agifar Napoli (1986-90).Socio (1978-85), contitolare (1986-97) e titolare (1997-2010) di importante
farmacia privata urbana, dove istituisce un apprezzatissimo centro di ascolto riservato, incentrato principalmente su un
complesso processo di consuelling e servizi di assistenza sociosanitaria e supporto (anche personalizzati e/o domiciliari) per
anziani, malati e bisognosi (che all’occorrenza sono presi in carico per risolverne i bisogni) stabilmente operativo dal 1978 al
2010; da dirigente locale e nazionale dei giovani Farmacisti italiani e del Sindacato sostiene diffusione e ampliamento di tali
iniziative sul territorio, auspicando e favorendo (tra i pochi antesignani degli anni ‘80) l’avvento di un’effettiva ‘farmacia dei
servizi’ (1985-90). Pur contrario alla farmacia mercantile, è eccellente imprenditore e in ca. 2 anni sestuplica il fatturato
paterno. Riconoscimenti: alcune lauree ad honorem enumerosi premi scientifici e socioculturali in Italia e all’estero, tra cui:
Premio Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); alcuni Premi Piccinini Asas-Mi.BAC; Premio
Stramezzi; Premio Serono; Premio Capitolino e alcuni Tiberini;Benemerenza al merito della Sanità pubblica (Roma, DPR
2013); Medaglia d’Argento al merito della Sanità pubblica (Roma, DPR 2016), con motivazione che esordisce recitando:
“Persona virtuosa e proba, ha sempre disinteressatamente sviluppato azioni di alto profilo pubblico sanitario con
competenza, passione, dedizione e costanza ammirevoli”. Autore di molte pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche,
storiche con editori e patrocini prestigiosi; è in importanti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali,
religiosi. Vari libri hanno apprezzamenti da Autorità istituzionali, tra cui alcuni Sovrani di Paesi europei e più volte il Capo
dello Stato e il Santo Padre.
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez