Intervento di Claudio Bosio, Presidente della Conferenza della Psicologia Accademica, in occasione del terzo Seminario organizzato dall’Interconferenza, dal titolo “La valutazione nel sistema universitario. Elementi per un bilancio”, che si è tenuto mercoledì 25 marzo 2015 presso l’Aula degli Organi Collegiali della Sapienza – Università di Roma. http://www.radiosapienza.net/2013/news/dalla-sapienza/2311-terzoseminario.html
VqR. La parabola della valutazione: da toccasana a ostaggioGiuseppe De Nicolao
VQR. La parabola della valutazione: da toccasana a ostaggio
Giuseppe De Nicolao - seminario tenuto al DEIB, Politecnico di Milano il 15.02.2016
Solo la valutazione ci potrà salvare ci eravamo detti nemmeno troppi anni fa, quando nessuno o quasi avrebbe messo in dubbio le virtù salvifiche della valutazione, vista come architrave di ogni processo di riforma e rinnovamento culturale dell’università. Nel frattempo, sono passati sopra di noi una riforma e un ridimensionamento senza precedenti dell’università, mentre nella nostra vita entravano nuove sigle come ANVUR, ASN, AVA e VQR. La valutazione è arrivata, ma non la salvezza. Anzi, mentre affoghiamo nella burocrazia e nella numerologia, siamo scesi all’ultimo posto dell’OCSE come percentuale di laureati e intere regioni del paese sono avviate alla desertificazione universitaria. Ed è accaduto l’impensabile: la VQR che viene presa in ostaggio dai docenti sia per veder riconosciuta l’anzianità maturata durante gli anni di blocco degli scatti sia per chiedere un #cambiaverso delle politiche universitarie che non si riduca a vacui annunci propagandistici. Una parabola che passa dalla speranza alla disillusione e all’insofferenza, che non può essere compresa senza ricostruire il singolare intreccio di retoriche e improvvisate soluzioni tecniche che hanno segnato gli ultimi cinque anni.
Intervento di Gilles Mirambeau al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
Insegnare all’Università oggiRiforme, burocrazia e doveri verso gli studenti...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Andrea Stella (Università di Padova) in occasione dell'incontro “Insegnare all'Università oggi. Riforme, burocrazia e doveri verso gli studenti” promosso dall'Interconferenza Nazionale dei Dipartimenti - Coordinamento delle Conferenze di Direttori, Presidi e Responsabili di Strutture Universitarie con la partecipazione di ROARS - Return On Academic ReSearch ed in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
10 Dicembre 2014, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma.
Contributo di Alberto Baccini al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
La presentazione di Mauro Palumbo e Valeria Pandolfini del Dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Genova relativa al loro intervento "Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
VqR. La parabola della valutazione: da toccasana a ostaggioGiuseppe De Nicolao
VQR. La parabola della valutazione: da toccasana a ostaggio
Giuseppe De Nicolao - seminario tenuto al DEIB, Politecnico di Milano il 15.02.2016
Solo la valutazione ci potrà salvare ci eravamo detti nemmeno troppi anni fa, quando nessuno o quasi avrebbe messo in dubbio le virtù salvifiche della valutazione, vista come architrave di ogni processo di riforma e rinnovamento culturale dell’università. Nel frattempo, sono passati sopra di noi una riforma e un ridimensionamento senza precedenti dell’università, mentre nella nostra vita entravano nuove sigle come ANVUR, ASN, AVA e VQR. La valutazione è arrivata, ma non la salvezza. Anzi, mentre affoghiamo nella burocrazia e nella numerologia, siamo scesi all’ultimo posto dell’OCSE come percentuale di laureati e intere regioni del paese sono avviate alla desertificazione universitaria. Ed è accaduto l’impensabile: la VQR che viene presa in ostaggio dai docenti sia per veder riconosciuta l’anzianità maturata durante gli anni di blocco degli scatti sia per chiedere un #cambiaverso delle politiche universitarie che non si riduca a vacui annunci propagandistici. Una parabola che passa dalla speranza alla disillusione e all’insofferenza, che non può essere compresa senza ricostruire il singolare intreccio di retoriche e improvvisate soluzioni tecniche che hanno segnato gli ultimi cinque anni.
Intervento di Gilles Mirambeau al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
Insegnare all’Università oggiRiforme, burocrazia e doveri verso gli studenti...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Andrea Stella (Università di Padova) in occasione dell'incontro “Insegnare all'Università oggi. Riforme, burocrazia e doveri verso gli studenti” promosso dall'Interconferenza Nazionale dei Dipartimenti - Coordinamento delle Conferenze di Direttori, Presidi e Responsabili di Strutture Universitarie con la partecipazione di ROARS - Return On Academic ReSearch ed in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
10 Dicembre 2014, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma.
Contributo di Alberto Baccini al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
La presentazione di Mauro Palumbo e Valeria Pandolfini del Dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Genova relativa al loro intervento "Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni" al convegno internazionale "Migliorare la scuola", organizzato dall'Indire a Napoli dal 14 al 15 maggio 2015.
Presentazione del libro del Consiglio italiano per le Scienze Sociali (CSS) per capire e rilanciare l’Italia Sono soldi ben spesi? Perché e come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche
Contributo di Stefano Semplici al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
Sebastiano Pulvirenti, La rete F.A:R.O. e il Sistema Nazionale di Valutazione...sepulvi
Sebastiano Pulvirenti delinea il Format nazionale per l'autovalutazione delle Istituzioni scolastiche mettendone in evidenza la matrice generativa, le caratteristiche strutturali e le connessioni rispetto allo scenario culturale e normativo della valutazione di sistema.
Presentazione di Jaap Scheerens (Twente University) relativa al suo intervento "Dall'autovalutazione al miglioramento" al convegno internazionale “Migliorare la scuola”.
Presentation by Japp Scheerens (Twente University).
Seminario Istat, Verso il censimento permanente della popolazione: le rilevazioni sperimentali C-sample e D-sample 2015. - Roma, 26 gennaio 2016, Aula Magna
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
_________
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Presentazione del libro del Consiglio italiano per le Scienze Sociali (CSS) per capire e rilanciare l’Italia Sono soldi ben spesi? Perché e come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche
Contributo di Stefano Semplici al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
Sebastiano Pulvirenti, La rete F.A:R.O. e il Sistema Nazionale di Valutazione...sepulvi
Sebastiano Pulvirenti delinea il Format nazionale per l'autovalutazione delle Istituzioni scolastiche mettendone in evidenza la matrice generativa, le caratteristiche strutturali e le connessioni rispetto allo scenario culturale e normativo della valutazione di sistema.
Presentazione di Jaap Scheerens (Twente University) relativa al suo intervento "Dall'autovalutazione al miglioramento" al convegno internazionale “Migliorare la scuola”.
Presentation by Japp Scheerens (Twente University).
Seminario Istat, Verso il censimento permanente della popolazione: le rilevazioni sperimentali C-sample e D-sample 2015. - Roma, 26 gennaio 2016, Aula Magna
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Slides dell'intervento di Giuseppe De Nicolao nella giornata di studi
Le ragioni dell'emergenza, le ragiomi della didattica
Università di Padova, 26 novembre 2020
La didattica a distanza, aspetti critici, limiti e potenzialitàGiuseppe De Nicolao
In vista dell'anno accademico 2020/21 si parla molto di didattica universitaria cosiddetta "blended", nel senso di erogata simultaneamente in presenza per una parte degli studendi e a distanza, per esempio in streaming, per quelli che non sono in aula. Nel video, si prova a rispondere a tre domande.
1. Come variano le probabilità di contagio in ambienti chiusi frequentati da più persone in funzione della cubatura, del ricambio d'aria e del tempo di permanenza?
2. Quali sono e come sono gestibili i principali problemi audio e video della didattica a distanza?
3. Quali relazioni tra didattica blended, datafication e università delle piattaforme?
Intervento di Giuseppe De Nicolao presentato nel corso del convegno “L' Università tra crisi e rinascita: quale direzione per il futuro?”, organizzato dal Comitato Nazionale Universitario (CNU), 10 luglio 2020
Più citazioni se volete far carriera! La valutazione della ricerca universitariaGiuseppe De Nicolao
La valutazione della ricerca Universitaria: webinar con Giuseppe De Nicolao di ROARS: 29 maggio ore 18:00
Quarto appuntamento di “Immaginiamo il futuro, dopo la crisi e oltre”, incontri in webinar con personalità della cultura e della politica per ragionare e discutere del futuro e degli scenari del dopo crisi. Gli incontri sono organizzati dai prof. Plinio Innocenzi e Quirico Migheli.
Slides dell'intervento di Rossella Latempa al Convegno "SCUOLA DI COMPETENZE: VERSO UN NUOVO MODELLO DIDATTICO. QUALE?", Gilda degli Insegnanti, Vicenza 18 marzo 2019.
State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand EvaluatorGiuseppe De Nicolao
Slide dell'intervento di Giuseppe De Nicolao al convegno “Academic Freedom Today - Insights from Law, Philosophy, and Institutional Practice”, 6-7 dicembre 2018, Libera Università di Bolzano, https://academicfreedom.events.unibz.it/
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State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand Evaluator
In 2017, the president of Anvur, the Italian agency for research evaluation, was asked if bibliometrics-based research evaluation could discourage innovative research. The answer was disconcerting, yet revealing: a scientific genius “will be rewarded twenty years from now, when he will become the most famous scientist in the world. In the meantime, he should be grateful that he maintained his academic position without being burnt alive. Frankly speaking, we are not all Galilei and Newton”. No less worrying is the creeping effect of research evaluation on the public use of reason by academics. Linking administrative actions such as hiring, career, funding and wages to the outcomes of centralized research evaluation can subtly impair academic freedom in fields such as health, environment, economics, education and research policy. These issues will be illustrated through the analysis of methods, outcomes and unintended effects of research evaluations run by Anvur.
Una rivista ad accesso aperto, senza costi per gli autori e di alta qualità: ...Giuseppe De Nicolao
«Times have changed. Articles now circulate easily via the Internet, but unfortunately MLJ publications are under restricted access. […] In summary, our resignation from the editorial board of MLJ reflects our belief that journals should principally serve the needs of the intellectual community, in particular by providing the immediate and universal access to journal articles that modern technology supports, and doing so at a cost that excludes no one.» Questa lettera di dimissioni, firmata dalla maggioranza degli editor della rivista Machine Learning (Kluwer ), sancì la nascita del Journal of Machine Learning Research, una rivista open access, subito accreditatasi tra le più qualificate sedi di pubblicazione per le ricerche nel settore del machine learning. Una vicenda che risale al 2000, ma che, ad anni di distanza, non cessa di far discutere. Come quando nel 2011 Kent Anderson (Scholarly Kitchen) mise in dubbio la sostenibilità di riviste open access e senza costi per gli autori. «In my field (computer science) one of the most prominent journals is entirely free and open access (Journal of Machine Learning Research)» fu la secca replica di Yann LeCun. Ne nacque una discussione, proseguita sul blog di Stuart Shieber, che appare emblematica sotto diversi aspetti e di cui proveremo a riassumere i punti salienti.
Conferenza AISA (Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta), ospitata dal Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, dal titolo Publishing without perishing? La scienza aperta all’epoca della valutazione della ricerca (link is external), con gli interventi di Alberto Baccini (Università di Siena), Roberto Caso (Università di Trento), Giuseppe De Nicolao (Università di Pavia) e Paola Galimberti (Università di Milano) e con la partecipazione di Paolo Rossi (Università di Pisa) in veste di discussant. Giovedì 19 gennaio 2017 dalle ore 15 in aula 2, Polo Piagge
Credo quia absurdum, l'apologetica delle "Weapons of math destruction” Giuseppe De Nicolao
Intervento presentato al Convegno "Teocrazia e Tecnocrazia", organizzato da Fondazione Roma Sapienza e da Nuova Accademia.
giovedì 3 maggio alle ore 10.30 presso l’aula Multimediale Palazzo del Rettorato
Sapienza Università di Roma
Abstract. “There is no alternative” è la legittimazione principe della tecnocrazia. Non sorprende, pertanto, che solo di rado i tecnocrati cerchino di legittimare, sul piano razionale ed etico, il loro ruolo e i loro strumenti. Tra i pochi che si sono cimentati, vi sono due membri del Consiglio direttivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazlone del sistema universitario e della ricerca. Sul versante del dibattito razionale, quella che potremmo chiamare “apologetica della valutazione” si scontra con l’obiezione “Caesar non est supra grammaticos”, attuale ogni qual volta chi detiene il potere pretende di prendere parte al dibattito scientifico, che per sua natura deve svolgersi tra pari. Sul versante etico, il vulnus che la valutazione di stato infligge alla libertà della scienza è giustificato dalla necessità di guidare una comunità scientifica (quella italiana) debole e bisognosa di indirizzi, un argomento curiosamente simile a quello invocato dal Grande Inquisitore per legittimare il suo regime teocratico. Una coincidenza già notata da Aldous Huxley che, commentando nel 1959 la distopia tecnocratica descritta nel suo romanzo “Brave New World”, ne riconduceva il dilemma etico fondamentale proprio al famoso personaggio di Dostoevskij.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
The EUA Public Funding Observatory was launched in 2008 with the aim to monitor the impact of the financial crisis on higher education in different countries across Europe. Since then, EUA has been collecting quantitative and qualitative data on public funding received by European higher education institutions, and analysing both long- term trends and recent changes.
The funding data and other relevant figures are made available to EUA by its collective members, the national rectors’ conferences, whose support has been invaluable. Processed and analysed in view of evolving student numbers, as well as the overall economic context adjusted to inflation and GDP growth, this data provides some empirical evidence on public funding trajectories in the field of higher education in Europe.
Dai sistemi di valutazione agli effetti sull'etica dei comportamentiGiuseppe De Nicolao
Slide dell'interventod di Giuseppe De Nicolao al convegno "Frode Scientifica, come nasce e come si previene", Venerdì 17 e Sabato 18 Novembre a Pavia. Partecipazione gratuita, previa registrazione obbligatoria http://www-3.unipv.it/max3/fs/programma-1.html
Terza missione: è lei la prima vittima della "cultura della valutazione"?Giuseppe De Nicolao
Intervento di Giuseppe De Nicolao al Convegno "Culture della valutazione. Università e Terza Missione. Conoscenza, formazione, territorio°. IULM, Martedì 10 OTTOBRE 2017
P. Galimberti: Valutazione/classificazione delle riviste scientificheGiuseppe De Nicolao
Intervento di Paola Galimberti (Università degli Studi di Milano) nel WORKSHOP INTERNO AIPDA (ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI PROFESSORI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO)
LA VALUTAZIONE DELLE RIVISTE
dalla Scientificità alla Classificazione
(Ragioni, Metodi, Modelli, Impatto)
13 gennaio 2017, Milano, ore 11.15-17.00 Università Milano IULM
Sala delle Conferenze-VI° piano-IULM 1-Via Carlo Bo, 1
ANVUR ASN
Bibliometria Bufale Benito
CRUI Cattaneo Checchi Costituzione Cingolani Cantone Consiglio di Stato Cammellate Coda colpo di
Diritto allo studio Declino Duce
Elena Cattaneo ERC
Ferraro/ Figlio di MIUR/Fascia A Formazione Feticismo
Graziosi/ Giannini
Human Technopole
IIT Impact Factor Inguscio immortale innovativi
Junk arithmetic
K
Londra radio Licenza di copiare Ludi dipartimentali
Miccoli Manfredi
Natta Cattedre nannicini Nature
OCSE Oro alla Patria Omonimie
Perquisizioni Primavera PISA Pavia PRRR! Professionalizzanti Premiale
Quinlan
Renzi - Referendum Rignano Science Foundation Rottamazione del Sud
Stop-VQR Sole 24 Ore Scatti
Turchia Tasse Times Higher Education Tesoretto IIT Truppe Terremoto
Ultimi OCSE Uomo quasi immortale
VQR fantasma Viesti
W Roars
Xylella
Y
Blob Roars 2015, di tutto, di più. Un anno di università e ricerca attraverso una selezione delle copertine di Roars
Finanziamenti alla ricerca e alle università - Legge Stabilità 2017
Valutate i valutatori: l’esperienze dell’ANVUR nella prospettiva della conferenza della psicologia accademica
1. VALUTATE I VALUTATORI:
L’ESPERIENZA DELL’ANVUR NELLA
PROSPETTIVA DELLA CONFERENZA
DELLA PSICOLOGIA ACCADEMICA
A. CLAUDIO BOSIO
Conferenza Psicologia Accademica - CPA
Roma, 25 Marzo 2015
2. 2
1 OBIETTIVI E METODOLOGIA
Obiettivi
Valutare l’«esperienza ANVUR» nella prospettiva della Psicologia Accademica
italiana (ancoraggio: propria organizzazione di appartenenza)
in generale
con riferimento a specifiche azioni ANVUR: AVA (didattica/annuale)
VQR (2011)
SUA-RD (2014)
ASN (2012)
ASN (2013)
Metodologia
Questionario on-line autocompilato
Valutatore: rappresentante di sede (+ team di lavoro)
Popolazione: 51 sedi (100%)
Rispondenti: 35 sedi (68,7%)
6. 6
ANVUR: VALUTAZIONE COMPLESSIVA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=34) 5,7
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=18) 5,7
CdS in Psicologia (n=9) 5,9
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=7) 5,4
1.1
7. 7
VALUTAZIONE SU AVA (scala 0-10)
N Minimo Massimo Media Deviazione std.
33 1 10 5,7 2,236
-- - + ++
Nota
-- : (punteggi 0-3)
- : (punteggi 4-5)
+ : (punteggi 6-7)
++ : (punteggi 8-10)
63,636,4
2
8. 8
AVA: VALUTAZIONE ANALITICA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=33) 5,7
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=17) 5,0*
CdS in Psicologia (n=9) 6,8*
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=7) 5,4
2.1
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
10. 10
VQR-2011: VALUTAZIONE ANALITICA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=33) 5,1
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=18) 5,8
CdS in Psicologia (n=10) 3,9*
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=6) 5,8
3.1
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
12. 12
SUA-RD 2014: VALUTAZIONE ANALITICA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=29) 5,9
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=15) 5,3
CdS in Psicologia (n=10) 6,1
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=4) 6,5*
4.1
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
14. 14
ASN 2012: VALUTAZIONE ANALITICA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=33) 5,7
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=18) 6,0
CdS in Psicologia (n=9) 4,9*
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=7) 6,0
5.1
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
16. 16
ASN 2013: VALUTAZIONE ANALITICA - PER SEGMENTI
Media
Globale (n=27) 5,3
Dipartimento di Psicologia o assimilabili (n=18) 6,2*
CdS in Psicologia (n=4) 4,6*
Aggregazione di docenti di Psicologia (n=5) 5,2
6.1
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
17. 17
VALUTAZIONI ANALITICHE: UN QUADRO DI SINTESI
(scala 0-10)
7
AVA
ASN (2013)
VQR (2011)
SUA-RD (2014)
ASN (2012)
5.7 5.46.8*5.0*
5.1 5.83.9*5.8
5.9 6.5*6.15.3
5.7 6.04.9*6.0
5.3 5.24.6*6.2*
Agg.CdSDip.
* = Differenze (positive/negative) significative (+/-) rispetto al totale al livello di significatività del 5% (p< .05).
MEDIA
18. 18
Oggettività e trasparenza (N=19)
Cultura della valutazione (N=13)
Premio alla qualità (N=8)
Apertura all’internazionalizzazione/
superamento logiche localistiche (N=7)
I MOTIVI DELLA VALUTAZIONE8
- +
Eccesso di burocrazia (N=25)
Criteri poco chiari e arbitrari (N=23)
Rigidità (N=5)
19. 19
MAGGIORE CHIAREZZA/MENO ARBITRARIETA’
PROCEDURE (N=16)
SNELLIMENTO BUROCRAZIA/SEMPLIFICAZIONE
PROCEDURE (N=11)
INTRODUZIONE BANCHE DATI «FREE ACCESS» (es.
google scholar) (N=6)
PIU’ COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI DI
RIFERIMENTO (MIUR, CUN, CPA, AIP) (N=4)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA: I MIGLIORAMENTI PIU’ URGENTI e
IMPORTANTI
9
20. 20
UN TWEET ALL’ANVUR (*)10
«Il giudizio complessivo concordato è stato
sufficiente nonostante i numerosi elementi di criticità,
perché si ritiene utile sostenere e promuovere la
cultura della valutazione all’Università»
(*) Per una ricognizione analitica: cfr. appendice
21. 21
UNA POSTILLA PERSONALE (come «portatore privilegiato» di
esperienza): ALCUNI SUGGERIMENTI
1 RIDURRE L’EFFETTO «FATICA»
SNELLIRE PROCEDURE
RIVEDERE CALENDARI (AVA ANNUALE?)
EVITARE DOPPIONI (VQR e SUA-RD 2015)
FACILITARE I PERCORSI E L’INSERIMENTO DATI
2 SOSTENERE IL PASSAGGIO
DA UNA CULTURA DELLA QUALITA’ PER «ADEGUATEZZA FORMALE»…
…AD UNA «PER RISULTATI»
22. 22
(…segue)
3 ATTENZIONE AI MICRO-PROCESSI ATTUATIVI (fra questi: SSD «ecologici»)
4 RIPENSARE LE «REGOLAZIONI IMPLICITE» DEL «TAVOLO DI LAVORO»
REGOLAZIONE ORIZZONTALE (ANVUR, MIUR, CUN…)
REGOLAZIONE VERTICALE (ANVUR ↔ SEDE)
24. 24
UN TWEET ALL’ANVUR (a)
«Il livello di complessità è tale da ostacolare lo svolgimento delle attività oggetto di valutazione. La valutazione deve
basarsi su criteri semplici e sul lavoro del valutatore, non valutato; la SUA RD annuale perché deve essere gestita
dall'ANVUR? Credo sia sufficiente la VQR; le altre valutazioni non potrebbero essere a carico del CUN, CRUI o degli
atenei?; in generale c'è la sensazione che essere valutati in qualsiasi ambito non porti a nulla in termini di azioni da
parte di ANVUR/MIUR»
«Includere esperti universitari (es di statistica) nel panel di chi definisce regole e metodi: anche se l'ANVUR è privato,
non può non considerare che le migliori menti stiano solo FUORI dall'università!»
«Francamente non vedo la necessità di una agenzia permanente, costosa qual è oggi l’ANVUR; gli adempimenti
burocratici sono aumentati a dismisura (vedi AVA, TECO, SUA RD) senza che a questi oneri per le strutture siano poi
seguiti risultati significativi in termini di politiche di indirizzo o di allocazione di risorse; gran parte delle funzioni svolte oggi
dall’ANVUR potrebbero tranquillamente, senza costi aggiuntivi, essere svolte dal CUN»
«La legge 240/2010 ha introdotto alcuni aspetti potenzialmente positivi in relazione ai processi di valutazione, primo tra
tutti l’Abilitazione Scientifica Nazionale. Il modo in cui l’ANVUR ha implementato il mandato del legislatore in relazione
all’ASN è risultato ampiamente insoddisfacente. Simili considerazioni possono essere fatte in relazione ai processi di
valutazione della didattica e della ricerca. I punteggi qui attributi nelle sezioni da 1 a 6 fanno specifico riferimento alle azioni
intraprese dall’ANVUR piuttosto che all’idea che processi di valutazione in ambito accademico siano necessari, idea
condivisibile e per sviluppare la quale è auspicabile un deciso cambiamento nelle politiche ministeriali. Intervento prioritario
è snellire e accorpare le procedure (è davvero necessaria la contemporanea esistenza della VQR e della SUA-RD?)
acquisendo solo le informazioni davvero rilevanti e rinunciando al controllo centralizzato di aspetti non rilevanti nella
definizione degli standard qualitativi»
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UN TWEET ALL’ANVUR (b)
«Credo che lo sforzo dell’ANVUR sia motivato da intenzioni condivisibili. Tuttavia i compromessi che hanno caratterizzato
l’applicazione pratica dei necessari processi di valutazione esterna dei risultati della ricerca, a mio parere, hanno prodotto
effetti di segno opposto a quelle che potevano essere le intenzioni originarie. All’Università è stato imposto uno strumento
di ‘valutazione’ che non è nato all’interno del mondo accademico (e dunque tiene poco in considerazione le sue reali regole
di funzionamento), che è estremamente diverso da quelli utilizzati dalle università che figurano in posizioni alte nei ranking
internazionali, e che si sta dimostrando uno strumento, ancora più potente di quelli disponibili in passato, per umiliare i
meriti dei docenti e per rafforzare le baronie locali».
«E’ indispensabile un maggiore investimento negli atenei pubblici. Dal punto di vista dei ranking internazionali, c’è
sicuramente spazio per un miglioramento. I dati disponibili indicano che in termini di efficienza (pubblicazioni per spesa) i
risultati sono positivi. Se questo è vero, il problema dei ranking non si risolve diminuendo i finanziamenti alla ricerca, ma
aumentandoli. Inoltre, gli indici bibliometrici sono utili ma non esclusivi. Tuttavia le commissioni dell’ASN li hanno usati (o
non usati) in assenza di criteri omogenei e condivisi. Esercitare azioni di controllo sulle diverse fasi di valutazione
affinché i processi siano adeguati e non destino critiche. Portare a regime le procedure valutative per favorire una maggiore
accettazione da parte dei docenti e iniziare un processo di miglioramento».
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UN TWEET ALL’ANVUR (c)
«Scegliere valutatori ANVUR/VQR competenti. Inoltre i criteri di valutazione dovrebbero essere pubblicati a priori.
Come i referee per gli articoli inviati alle riviste, anche i valutatori ANVUR/VQR potrebbero specificare quali criteri
definiscono un lavoro eccellente, accettabile o limitato. Nella nostra esperienza, per esempio, non è apparso chiaro in che
modo la valutazione abbia considerato la collocazione editoriale (livello locale/nazionale), la tipologia di prodotto (teorico o di
ricerca)».
«Sia per la VQR sia per l’ASN, i problemi più rilevanti e con ricadute più gravi, si sono verificati per il comportamento
disomogeneo dei colleghi del nostro macro-‐settore M-‐PSI impegnati a vario titolo nelle valutazioni».
«L’aspetto più significativo, in termini politici generali, delle politiche ANVUR e della correlata aggregazione dei settori
concorsuali e adozioni del sistema bibliometrico per la psicologia e la “separazione” dell’area CUN 11B. Per la prima volta,
dopo anni di richieste la psicologia ha di fatto un’area CUN indipendente e riconoscibile. Sia in termini politici che di
immagine pubblica, crediamo che questo possa essere di estrema importanza e si debbano mettere in atto tutte le iniziative
possibile per rafforzare questa separazione dagli altri settori dell’area 11».