Slides dell'intervento di Rossella Latempa al Convegno "SCUOLA DI COMPETENZE: VERSO UN NUOVO MODELLO DIDATTICO. QUALE?", Gilda degli Insegnanti, Vicenza 18 marzo 2019.
Convegno scientifico Istat Roma Aula Magna 2 febbraio 2018 - Sessione II Povertà educativa e mobilità -
Popolazione, istruzione e mobilità: il caso italiano
Si intende ragionare sul concetto di curricolo delle competenze, problematizzando questioni che riguardano le competenze, i saperi, la figura del docente, l'ambiente di apprendimento
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Convegno scientifico Istat Roma Aula Magna 2 febbraio 2018 - Sessione II Povertà educativa e mobilità -
Popolazione, istruzione e mobilità: il caso italiano
Si intende ragionare sul concetto di curricolo delle competenze, problematizzando questioni che riguardano le competenze, i saperi, la figura del docente, l'ambiente di apprendimento
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Lezione di aggiornamento sulla valutazione degli apprendimenti . nuovo sistema scolastico – INVALSI – indagine OCSE –PISA” tenuta il 13 Novembre 2009 all'ISIS O.Romero di Albino dal prof. Damiano Previtali.
Una rassegna di case history aziendali, che testimoniano una nuova attenzione alla gestione dei lavoratori “maturi” e al passaggio di saperi e competenze a livello intergenerazionale. A cura di Paola Ellero e Adelina Brizio
Presentazione di Giovanni Biondi in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Progetti Inquieti realizzati dagli Istituti Superiori di Finale Ligure SV in collaborazione con il Circolo degli Inquieti di Savona.
Presentati alla Festa dell'Inquietudine 2011 con tema conduttore "inquietudine e futuro" di Finalborgo il 27 e 28 maggio 2011.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Lezione di aggiornamento sulla valutazione degli apprendimenti . nuovo sistema scolastico – INVALSI – indagine OCSE –PISA” tenuta il 13 Novembre 2009 all'ISIS O.Romero di Albino dal prof. Damiano Previtali.
Una rassegna di case history aziendali, che testimoniano una nuova attenzione alla gestione dei lavoratori “maturi” e al passaggio di saperi e competenze a livello intergenerazionale. A cura di Paola Ellero e Adelina Brizio
Presentazione di Giovanni Biondi in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Progetti Inquieti realizzati dagli Istituti Superiori di Finale Ligure SV in collaborazione con il Circolo degli Inquieti di Savona.
Presentati alla Festa dell'Inquietudine 2011 con tema conduttore "inquietudine e futuro" di Finalborgo il 27 e 28 maggio 2011.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Slides dell'intervento di Giuseppe De Nicolao nella giornata di studi
Le ragioni dell'emergenza, le ragiomi della didattica
Università di Padova, 26 novembre 2020
La didattica a distanza, aspetti critici, limiti e potenzialitàGiuseppe De Nicolao
In vista dell'anno accademico 2020/21 si parla molto di didattica universitaria cosiddetta "blended", nel senso di erogata simultaneamente in presenza per una parte degli studendi e a distanza, per esempio in streaming, per quelli che non sono in aula. Nel video, si prova a rispondere a tre domande.
1. Come variano le probabilità di contagio in ambienti chiusi frequentati da più persone in funzione della cubatura, del ricambio d'aria e del tempo di permanenza?
2. Quali sono e come sono gestibili i principali problemi audio e video della didattica a distanza?
3. Quali relazioni tra didattica blended, datafication e università delle piattaforme?
Intervento di Giuseppe De Nicolao presentato nel corso del convegno “L' Università tra crisi e rinascita: quale direzione per il futuro?”, organizzato dal Comitato Nazionale Universitario (CNU), 10 luglio 2020
Più citazioni se volete far carriera! La valutazione della ricerca universitariaGiuseppe De Nicolao
La valutazione della ricerca Universitaria: webinar con Giuseppe De Nicolao di ROARS: 29 maggio ore 18:00
Quarto appuntamento di “Immaginiamo il futuro, dopo la crisi e oltre”, incontri in webinar con personalità della cultura e della politica per ragionare e discutere del futuro e degli scenari del dopo crisi. Gli incontri sono organizzati dai prof. Plinio Innocenzi e Quirico Migheli.
State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand EvaluatorGiuseppe De Nicolao
Slide dell'intervento di Giuseppe De Nicolao al convegno “Academic Freedom Today - Insights from Law, Philosophy, and Institutional Practice”, 6-7 dicembre 2018, Libera Università di Bolzano, https://academicfreedom.events.unibz.it/
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State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand Evaluator
In 2017, the president of Anvur, the Italian agency for research evaluation, was asked if bibliometrics-based research evaluation could discourage innovative research. The answer was disconcerting, yet revealing: a scientific genius “will be rewarded twenty years from now, when he will become the most famous scientist in the world. In the meantime, he should be grateful that he maintained his academic position without being burnt alive. Frankly speaking, we are not all Galilei and Newton”. No less worrying is the creeping effect of research evaluation on the public use of reason by academics. Linking administrative actions such as hiring, career, funding and wages to the outcomes of centralized research evaluation can subtly impair academic freedom in fields such as health, environment, economics, education and research policy. These issues will be illustrated through the analysis of methods, outcomes and unintended effects of research evaluations run by Anvur.
Una rivista ad accesso aperto, senza costi per gli autori e di alta qualità: ...Giuseppe De Nicolao
«Times have changed. Articles now circulate easily via the Internet, but unfortunately MLJ publications are under restricted access. […] In summary, our resignation from the editorial board of MLJ reflects our belief that journals should principally serve the needs of the intellectual community, in particular by providing the immediate and universal access to journal articles that modern technology supports, and doing so at a cost that excludes no one.» Questa lettera di dimissioni, firmata dalla maggioranza degli editor della rivista Machine Learning (Kluwer ), sancì la nascita del Journal of Machine Learning Research, una rivista open access, subito accreditatasi tra le più qualificate sedi di pubblicazione per le ricerche nel settore del machine learning. Una vicenda che risale al 2000, ma che, ad anni di distanza, non cessa di far discutere. Come quando nel 2011 Kent Anderson (Scholarly Kitchen) mise in dubbio la sostenibilità di riviste open access e senza costi per gli autori. «In my field (computer science) one of the most prominent journals is entirely free and open access (Journal of Machine Learning Research)» fu la secca replica di Yann LeCun. Ne nacque una discussione, proseguita sul blog di Stuart Shieber, che appare emblematica sotto diversi aspetti e di cui proveremo a riassumere i punti salienti.
Conferenza AISA (Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta), ospitata dal Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, dal titolo Publishing without perishing? La scienza aperta all’epoca della valutazione della ricerca (link is external), con gli interventi di Alberto Baccini (Università di Siena), Roberto Caso (Università di Trento), Giuseppe De Nicolao (Università di Pavia) e Paola Galimberti (Università di Milano) e con la partecipazione di Paolo Rossi (Università di Pisa) in veste di discussant. Giovedì 19 gennaio 2017 dalle ore 15 in aula 2, Polo Piagge
Credo quia absurdum, l'apologetica delle "Weapons of math destruction” Giuseppe De Nicolao
Intervento presentato al Convegno "Teocrazia e Tecnocrazia", organizzato da Fondazione Roma Sapienza e da Nuova Accademia.
giovedì 3 maggio alle ore 10.30 presso l’aula Multimediale Palazzo del Rettorato
Sapienza Università di Roma
Abstract. “There is no alternative” è la legittimazione principe della tecnocrazia. Non sorprende, pertanto, che solo di rado i tecnocrati cerchino di legittimare, sul piano razionale ed etico, il loro ruolo e i loro strumenti. Tra i pochi che si sono cimentati, vi sono due membri del Consiglio direttivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazlone del sistema universitario e della ricerca. Sul versante del dibattito razionale, quella che potremmo chiamare “apologetica della valutazione” si scontra con l’obiezione “Caesar non est supra grammaticos”, attuale ogni qual volta chi detiene il potere pretende di prendere parte al dibattito scientifico, che per sua natura deve svolgersi tra pari. Sul versante etico, il vulnus che la valutazione di stato infligge alla libertà della scienza è giustificato dalla necessità di guidare una comunità scientifica (quella italiana) debole e bisognosa di indirizzi, un argomento curiosamente simile a quello invocato dal Grande Inquisitore per legittimare il suo regime teocratico. Una coincidenza già notata da Aldous Huxley che, commentando nel 1959 la distopia tecnocratica descritta nel suo romanzo “Brave New World”, ne riconduceva il dilemma etico fondamentale proprio al famoso personaggio di Dostoevskij.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
The EUA Public Funding Observatory was launched in 2008 with the aim to monitor the impact of the financial crisis on higher education in different countries across Europe. Since then, EUA has been collecting quantitative and qualitative data on public funding received by European higher education institutions, and analysing both long- term trends and recent changes.
The funding data and other relevant figures are made available to EUA by its collective members, the national rectors’ conferences, whose support has been invaluable. Processed and analysed in view of evolving student numbers, as well as the overall economic context adjusted to inflation and GDP growth, this data provides some empirical evidence on public funding trajectories in the field of higher education in Europe.
Dai sistemi di valutazione agli effetti sull'etica dei comportamentiGiuseppe De Nicolao
Slide dell'interventod di Giuseppe De Nicolao al convegno "Frode Scientifica, come nasce e come si previene", Venerdì 17 e Sabato 18 Novembre a Pavia. Partecipazione gratuita, previa registrazione obbligatoria http://www-3.unipv.it/max3/fs/programma-1.html
Terza missione: è lei la prima vittima della "cultura della valutazione"?Giuseppe De Nicolao
Intervento di Giuseppe De Nicolao al Convegno "Culture della valutazione. Università e Terza Missione. Conoscenza, formazione, territorio°. IULM, Martedì 10 OTTOBRE 2017
P. Galimberti: Valutazione/classificazione delle riviste scientificheGiuseppe De Nicolao
Intervento di Paola Galimberti (Università degli Studi di Milano) nel WORKSHOP INTERNO AIPDA (ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI PROFESSORI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO)
LA VALUTAZIONE DELLE RIVISTE
dalla Scientificità alla Classificazione
(Ragioni, Metodi, Modelli, Impatto)
13 gennaio 2017, Milano, ore 11.15-17.00 Università Milano IULM
Sala delle Conferenze-VI° piano-IULM 1-Via Carlo Bo, 1
ANVUR ASN
Bibliometria Bufale Benito
CRUI Cattaneo Checchi Costituzione Cingolani Cantone Consiglio di Stato Cammellate Coda colpo di
Diritto allo studio Declino Duce
Elena Cattaneo ERC
Ferraro/ Figlio di MIUR/Fascia A Formazione Feticismo
Graziosi/ Giannini
Human Technopole
IIT Impact Factor Inguscio immortale innovativi
Junk arithmetic
K
Londra radio Licenza di copiare Ludi dipartimentali
Miccoli Manfredi
Natta Cattedre nannicini Nature
OCSE Oro alla Patria Omonimie
Perquisizioni Primavera PISA Pavia PRRR! Professionalizzanti Premiale
Quinlan
Renzi - Referendum Rignano Science Foundation Rottamazione del Sud
Stop-VQR Sole 24 Ore Scatti
Turchia Tasse Times Higher Education Tesoretto IIT Truppe Terremoto
Ultimi OCSE Uomo quasi immortale
VQR fantasma Viesti
W Roars
Xylella
Y
Blob Roars 2015, di tutto, di più. Un anno di università e ricerca attraverso una selezione delle copertine di Roars
4. Per questo gruppo il concetto di competenza [..] permetteva di misurare
l’utilizzabilità delle persone da parte delle imprese indipendentemente dai
tradizionali diplomi scolastici ritenuti ormai obsoleti, anche perché troppo
legati a contesti nazionali e dunque di ostacolo alla globalizzazione.
I sistemi scolastici hanno fatto proprio questo concetto per non essere da meno
rispetto ai poteri economici. Di qui lo sviluppo in tutti i campi dei cosiddetti
referenziali di competenze.
Le conseguenze sono state gravi»
«..Le cose hanno preso un’altra piega quando il concetto di competenza è
stato fatto proprio dall’European Round Table, formato da un gruppo di
industriali guidati dal proprietario di Volvo. Le idee del gruppo si sono diffuse
in tutta Europa fino ad arrivare a imporsi alla Commissione Europea.
P. Meirieu, Cooperazione Educativa, dicembre 2018, vol.67 n.4
5. Progetto De Se Co (Definition and Selection of key Competences )
Programma PISA, 1997
Dalla Strategia di Lisbona,
fino a ET2020
Una nuova «ortodossia»
Da Berlinguer a Giannini- Fedeli e Bussetti
7. OCSE: Key competences: per una vita di successo ed il buon funzionamento della società - 1999:
Frammenti di Pedagogia Economica/1
«I sistemi educativi non hanno un fine in sé, ma sono il mezzo necessario a
rendere gli allievi competenti per la vita»
Libro Bianco UE: Insegnare e apprendere: verso una società conoscitiva - 1996:
«L'istruzione [è] l'ultima possibilità di rimedio al problema dell'occupazione.»
«Le competenze richieste oggi sono cambiate: le competenze imprenditoriali, sociali e civiche
diventano più importanti per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti.»
Raccomandazione del Consiglio dell’UE sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente 2018:
8. Frammenti di Pedagogia Economica/2
«I bambini hanno bisogno di un set di competenze cognitive, sociali ed emotive
per adattarsi al mutevole mondo di oggi.
Solo i bambini capaci di rispondere in maniera flessibile alle sfide
del 21° secolo [avranno] vita prospera, in salute e felice.»
OCSE, Skills for social progress: the power of social and emotional skills, 2015
«L’azione di una scuola [dell’INFANZIA] può definirsi efficace quando assicura
risultati a distanza nei percorsi di studio successivi
o nell’inserimento del mondo del lavoro.»
RAV INFANZIA - INVALSI (3-5 anni), sezione “Risultati a distanza”
Competenza come strategia di «combattimento»
9. ➢ Dal fallimento della politica economico-industriale -lavorativa a quello
educativo > disoccupazione come «struttura pedagogica»
Relazione causa-effetto: scuola-lavoro
➢ Messa in discussione dei contenuti del sapere e della conoscenza (forma
stessa della Scuola) > inefficienze di sistema come inefficienza di metodi di
insegnamento
COMPETENZA = dispositivo di matching tra
«produzione» scolastica e risorse umane
➢ Cittadino disoccupato = cittadino non
adeguatamente formato
10. Correva l’anno…
1996:
• «Perché non immaginare una «tessera personale delle competenze»?
In questo modo un giovane non munito di diploma potrebbe candidarsi a un posto
di lavoro munito della [sua] tessera.
Tale formula permetterebbe di valutare istantaneamente le qualifiche di ognuno
in ogni momento della propria vita, contrariamente ai diplomi che, nel corso
degli anni — e sempre più rapidamente — perdono il loro valore»
E. Cresson, Commissario europeo Ricerca, Istruzione e Formazione,
Libro Bianco: Insegnare e apprendere: verso una società conoscitiva
Certificazioni
12. «Se un giorno sarà scritta la storia dell’INVALSI, il 2017 verrà
ricordato come l’anno della piena investitura legislativa e
dell’attribuzione di un nuovo, importante mandato
istituzionale [..] la valutazione e certificazione [..] del
singolo studente» P. Mazzoli, Direttore Generale
INVALSIBambini 11-13 anni
I CICLO - «Scuole medie»
13. II ciclo – «scuole superiori»
Dal Decreto 62/17, art 21
«Al diploma è allegato il curriculum dello studente[..].
In una specifica sezione sono indicati i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove [INVALSI]»
«Con proprio decreto il MIUR adotta i modelli [di certificazione]»
CHE NE SARA’ DEL VALORE DEL TITOLO DI STUDIO?
Quale uso il legislatore prevede venga fatto del curriculum dello studente?
Chi sarà responsabile della certificazione conclusiva?
14. Assolombarda, 2018
Smart working:
• «Nuovi modelli organizzativi: scardinare l’idea dell’ora
lavoro come parametro di misurazione;
• «Nuovi modelli retributivi: Retribuzione per
competenze»
Suggeritori illustri
«La competenza potrà andare a sostituire i vecchi
parametri retributivi, in una rivoluzione complessiva del
rapporto di scambio salario-lavoro.»
16. La comunità internazionale emergente
B. Williamson and N. Piattoeva, Objectivity as standardization ..2018
17. L’OCSE: oggettività e consenso
« Ciascuno è in grado di riconoscere l’importanza delle competenze sociali ed emotive,
tuttavia c’è ancora mancanza di consapevolezza su cosa sia utile (what works) per
accrescerle, misurarle e promuoverle »
OCSE: Skills for social progress: the power of socio-emotional skills - 2015
18. L’OCSE : la «scienza» delle soft skills
« Attributi personali , disposizioni relativamente stabili, indipendenti dalle capacità
cognitive, potenzialmente reattive ad interventi esterni, dipendenti da fattori di contesto e
vantaggiose per un vasto range di risultati nella vita (life outcomes) »
OCSE- CHRR- SESS study (https://chrr.osu.edu/projects)
Fonte: OCSE, Personality matters, 2017
«..hanno rilevanza dimostrabile per un ampio range di obiettivi e rappresentano un
importante oggetto di interesse politico. » OCSE: Personality matters - 2017
22. «Misurare le competenze sociali ed emozionali è arduo, ma possibile e affidabile»
OCSE: Skills for social progress: the power of socio-emotional skills - 2015
L’OCSE : da «fattore umano» a
fattore economico
«sarà estremamente utile sviluppare indicatori o indagini capaci di cogliere meglio lo stato
di benessere emotivo, in maniera comparabile tra paesi differenti, specie su bambini più
piccoli»
OCSE: Emotional well-being of children and adolescents: Recent trends and relevant factors - 2018
«Le soft skills [..] guidano quelle dimensioni del benessere individuale e del progresso socio-
economico (produttività) che possono essere misurate e che sono malleabili attraverso
interventi di contesto» OCSE: Skills for social progress: the power of socio-emotional skills - 2015
23. L’OCSE: prima è meglio è
Per ogni dollaro investito in infanzia, il ritorno in
investimento è 7 volte maggiore
«C’è necessità di sviluppare/promuovere un bambino completo (whole child) con un set
equilibrato di competenze cognitive, sociali ed emozionali».
“talentuoso, motivato, determinato e socievole [..] affronterà meglio le tempeste
dell’esistenza, avrà prestazioni lavorative migliori e, di conseguenza, una vita di successo»
OCSE: Skills for social progress: the power of socio-emotional skills - 2015
24. L’OCSE: «realismo metrico»
«Una grande varietà di metodi di misura: self- peer- teacher –parent (or other) reports,
osservazioni comportamentali, compiti specifici (performance tasks), dati biografici,
esperimenti in laboratorio, opportuni protocolli di racconto verbale (think aloud protocols)»
OCSE: Personality matters -2017
«..aiutare i paesi a migliorare le performance dei loro sistemi educativi e garantire migliori
risultati e rapporto costi/benefici (value for money) per i cittadini. »
OCSE: Call for tenders: International Early Learning Study - 2016
27. «bambini 4.5 ai 5.5 anni: test con tablet»
«competenze cognitive e socio-emozionali
emergenti e predittive di risultati di
successo per la vita»
previste anche «misure indirette» con
questionari a genitori e insegnanti
Per approfondire..
28. 6-12 anni
Italia partecipante
Socio Emotional skills
OCSE: Longitudinal study of Socio Emotional Skills in the cities: OCSE LSEC attualmente in corso.
competenze indagate:
resilienza, rispetto, assertività,
creatività, responsabilità
29. 10, 15 anni Socio Emotional skills
OCSE: Socio Emotional Skills Study: OCSE SESS attualmente in corso.
Italia partecipante
«le dimensioni di base di una
personalità normale»
OCSE Social and emotional skills for student
success and well-being - 2015
32. «Non è forse arrivato il momento di esigere ben altro dai
sistemi educativi?
Imparare a vivere, imparare a imparare» (Novembre 2018)
«bisogna pensare ad altre forme di valutazione
non solo degli apprendimenti, ma delle soft skills,
come fanno molti paesi dell’OCSE» (Ottobre 2018)
«Le soft skills sono dimensioni umane molto difficili da
misurare» - “In un futuro non lontano [l’INVALSI potrebbe
rilevare] questo tipo di caratteristiche individuali» (Maggio 2017)
38. «classificazione delle competenze in oggetto con indicatori e descrittori»
A: raccolta dei dati sul campo [..]
B: integrazione dei dati raccolti con banche dati multi-tema e multi-scopo a livello
locale, per mettere in evidenza l’impatto a livello individuale, familiare, sanitario e
sociale delle non-cognitive skills
C: raccolta di buone pratiche sia scolastiche che extrascolastiche
D : diffusione risultati
«ricerca degli strumenti di rilevazione delle competenze non cognitive:
«[..] ricerca quantitativa per la misura delle
competenze non cognitive tra I e II ciclo [..]
..attività didattiche per lo sviluppo
consapevole delle competenze e strumenti e
metodi per la loro certificazione»
51. «Una nuova economia comportamentale studia l’essere umano come
un insieme dislocato di comportamenti e funzioni cerebrali;
Un «profilo» con le sue «quantità», al servizio dell’efficienza
economica;
Tutto deve essere valutato. Uno solo è l’imperativo: mostrare i
risultati, i loro effetti, e ottimizzare l’azione degli individui;
[..]
L’Umanità, per essere modellizzata, deve essere disciplinata.
Ciò che è in gioco è una questione di libertà, una questione di essenza
dell’Umano. Della vita stessa.»
M. Benasayag 2017 «Homme augmenté, cerveau diminué»