Per massimizzare la produzione di biogas dalla digestione anaerobica esistono alcuni accorgimenti che vanno decisi nella fase progettuale dell’impianto e che sono da valutare alla luce di un’analisi costi/benefici.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
Bioenergy crops; tropical; agronomy; giuseppe nania agronomo tropicalistaetnobotanica
Bioenergia da agricoltura e acquicoltura nei PVS tropicali e subtropicali - Autore: Giuseppe Nania - tesi di laurea del corso triennale in agraria tropicale. Bioenergy from agriculture and microalgae in tropical and subtropical Countries. Author: Giuseppe Nania - thesis of degree in Tropical Agriculture.
La biofissazione di CO2 a opera di microalghe è una delle tecnologie per l'abbattimento dei gas serra. Durante il seminario sono illustrate alcune tipologie di bioreattori, loro potenzialità di sviluppo industriale e fattibilità economica.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
Bioenergy crops; tropical; agronomy; giuseppe nania agronomo tropicalistaetnobotanica
Bioenergia da agricoltura e acquicoltura nei PVS tropicali e subtropicali - Autore: Giuseppe Nania - tesi di laurea del corso triennale in agraria tropicale. Bioenergy from agriculture and microalgae in tropical and subtropical Countries. Author: Giuseppe Nania - thesis of degree in Tropical Agriculture.
La biofissazione di CO2 a opera di microalghe è una delle tecnologie per l'abbattimento dei gas serra. Durante il seminario sono illustrate alcune tipologie di bioreattori, loro potenzialità di sviluppo industriale e fattibilità economica.
Il dibattito ambientalista in Italia è dominato dai tabù e dai pregiudizi ideologici.
La combustione “bio” a “Km=0”, fai da te, inclusa nella voce “residenziale”, ha prodotto il 64% delle Pm2.5 nel 2012, secondo ISPRA (=governo).
Questa componente incentivata dallo stato e benedetta da autorevoli associazioni ambientaliste, è aumentata fino al 370% rispetto al 1990, quando è iniziata la follia del biogas.
La legislazione sul biogas, assume la sostanziale non tossicità derivante dalle emissioni, quindi ammette limiti doppi rispetto alle tecnologie competitive e non pretende nessun controllo sistematico.
I brevetti sulla pirogassificazione di Cortus ( Paese) sono di dominio pubblico, partono dal presupposto che la combustione della biomassa è molto problematica per quanto riguarda le emissioni.
Sulla carta vantano una strategia di depurazione seria e verosimile scientificamente.
In una società meno arretrata culturalmente, sarebbe scontato pretendere dati sperimentali certificati pubblici.
Bruciare i tralci non è assolutamente un’alternativa ineludibile.
Peggiorare ulteriormente la tossicità della nostra aria è chiaramente proibito dalla legge.
Questi progetti potrebbero essere presi in considerazione solo se fossero in grado di emulare le centrali elettriche a metano in termini di emissioni nocive per unità energetica prodotta.
Un obiettivo che non pare irraggiungibile con queste tecnologie, dovrebbe essere precisato dalla legge e scrupolosamente verificato.
Scannone - Produzione di microalghe per ridurre le emissioni di co2SviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
Miglioramento della qualità della vita nell’indoor tramite l’abbattimento dell’ inquinamento dell’aria (Sindrome dell’Edificio Malato) e sulla valorizzazione del rapporto uomo-natura.
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLACQUAAlessio Marchesani
Un presupposto di notevole importanza
da cui il produttore di pasta non dovrebbe
prescindere è la definizione dei parametri
qualitativi delle materie prime; la
volontà di ottenere un prodotto con le
caratteristiche qualitative migliori deve
rispondere ai requisiti impliciti ed espliciti
cui fa riferimento il consumatore al
momento dellacquisto.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Le bioenergie: una fonte rinnovabile affidabile, programmabile e flessibile -...Sardegna Ricerche
La presentazione realizzata il 6 novembre 2020 da Luigi Mazzocchi in occasione dell'evento "Il ruolo delle bioenergie nella transizione energetica.
L'appuntamento si è inserito nelle attività di divulgazione del Progetto Complesso "Reti Intelligenti per la gestione efficiente dell'energia", sviluppato nell'attuale programmazione comunitaria POR FESR Sardegna 2014-2020.
DEPURARE (Disinfezione E Purificazione Acque Reflue) e
Depurazione delle acque reflue tramite metodi eco-sostenibili (soluzioni elettrochimicamente attivate, microalghe, zeoliti e nanospugne)
17/05/214 - GREEN BAT 2014 - Convegno TUTELARE LA RISORSA IDRICA: “SISTEMI DI GESTIONE E SALVAGUARDIA” - Intervento del Dott. Antonio LOPEZ, Dirigente di Ricerca del C.N.R. Puglia
Potenzialità delle biomasse nel settore industriale - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
La presentazione coinvolgerà tutti gli aspetti economici relativi all’impiego delle biomasse, ovvero l’impiego per la produzione dell’energia. Sarà inoltre illustrato l’impiego di materie prime, quali fonti rinnovabili, nell’ottica della bioraffineria, per la produzione contemporanea di energia, alimenti, chemicals, alimenti per animali. L’ultimo aspetto analizzato sarà quello relativo all’impiego delle biomasse nel settore della bioedilizia per la realizzazione di edifici energeticamente sostenibili.
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...Alessio Marchesani
La ricerca in campo alimentare porta continuamente nuovi frutti. Per fare il punto della situazione abbiamo effettuato una
ricerca bibliografica sulle principali pubblicazioni internazionali.
Il materiale raccolto è stato poi esaminato e rielaborato al fine di rendere più accessibili i contenuti tecnici e tecnologici esposti.
Un'attenta lettura può dar origine a nuove idee o ad applicazioni nuove di tecnologie già in uso.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
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Il dibattito ambientalista in Italia è dominato dai tabù e dai pregiudizi ideologici.
La combustione “bio” a “Km=0”, fai da te, inclusa nella voce “residenziale”, ha prodotto il 64% delle Pm2.5 nel 2012, secondo ISPRA (=governo).
Questa componente incentivata dallo stato e benedetta da autorevoli associazioni ambientaliste, è aumentata fino al 370% rispetto al 1990, quando è iniziata la follia del biogas.
La legislazione sul biogas, assume la sostanziale non tossicità derivante dalle emissioni, quindi ammette limiti doppi rispetto alle tecnologie competitive e non pretende nessun controllo sistematico.
I brevetti sulla pirogassificazione di Cortus ( Paese) sono di dominio pubblico, partono dal presupposto che la combustione della biomassa è molto problematica per quanto riguarda le emissioni.
Sulla carta vantano una strategia di depurazione seria e verosimile scientificamente.
In una società meno arretrata culturalmente, sarebbe scontato pretendere dati sperimentali certificati pubblici.
Bruciare i tralci non è assolutamente un’alternativa ineludibile.
Peggiorare ulteriormente la tossicità della nostra aria è chiaramente proibito dalla legge.
Questi progetti potrebbero essere presi in considerazione solo se fossero in grado di emulare le centrali elettriche a metano in termini di emissioni nocive per unità energetica prodotta.
Un obiettivo che non pare irraggiungibile con queste tecnologie, dovrebbe essere precisato dalla legge e scrupolosamente verificato.
Scannone - Produzione di microalghe per ridurre le emissioni di co2SviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
Miglioramento della qualità della vita nell’indoor tramite l’abbattimento dell’ inquinamento dell’aria (Sindrome dell’Edificio Malato) e sulla valorizzazione del rapporto uomo-natura.
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLACQUAAlessio Marchesani
Un presupposto di notevole importanza
da cui il produttore di pasta non dovrebbe
prescindere è la definizione dei parametri
qualitativi delle materie prime; la
volontà di ottenere un prodotto con le
caratteristiche qualitative migliori deve
rispondere ai requisiti impliciti ed espliciti
cui fa riferimento il consumatore al
momento dellacquisto.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Le bioenergie: una fonte rinnovabile affidabile, programmabile e flessibile -...Sardegna Ricerche
La presentazione realizzata il 6 novembre 2020 da Luigi Mazzocchi in occasione dell'evento "Il ruolo delle bioenergie nella transizione energetica.
L'appuntamento si è inserito nelle attività di divulgazione del Progetto Complesso "Reti Intelligenti per la gestione efficiente dell'energia", sviluppato nell'attuale programmazione comunitaria POR FESR Sardegna 2014-2020.
DEPURARE (Disinfezione E Purificazione Acque Reflue) e
Depurazione delle acque reflue tramite metodi eco-sostenibili (soluzioni elettrochimicamente attivate, microalghe, zeoliti e nanospugne)
17/05/214 - GREEN BAT 2014 - Convegno TUTELARE LA RISORSA IDRICA: “SISTEMI DI GESTIONE E SALVAGUARDIA” - Intervento del Dott. Antonio LOPEZ, Dirigente di Ricerca del C.N.R. Puglia
Potenzialità delle biomasse nel settore industriale - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
La presentazione coinvolgerà tutti gli aspetti economici relativi all’impiego delle biomasse, ovvero l’impiego per la produzione dell’energia. Sarà inoltre illustrato l’impiego di materie prime, quali fonti rinnovabili, nell’ottica della bioraffineria, per la produzione contemporanea di energia, alimenti, chemicals, alimenti per animali. L’ultimo aspetto analizzato sarà quello relativo all’impiego delle biomasse nel settore della bioedilizia per la realizzazione di edifici energeticamente sostenibili.
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...Alessio Marchesani
La ricerca in campo alimentare porta continuamente nuovi frutti. Per fare il punto della situazione abbiamo effettuato una
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Il materiale raccolto è stato poi esaminato e rielaborato al fine di rendere più accessibili i contenuti tecnici e tecnologici esposti.
Un'attenta lettura può dar origine a nuove idee o ad applicazioni nuove di tecnologie già in uso.
Similar to Scelte tecnologiche per massimizzare la produzione di biogas (20)
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Agriturismo.Diversificare l'attivita ...L'Informatore Agrario
La contrazione dei flussi turistici unita al calo della redditività delle aziende agrituristiche legata all’aumento dei costi fissi, fiscali me non, impone agli operatori del settore della multifunzione di diversificare ulteriormente la propria offerta, attivando nuovi servizi e forme di vendita diretta. Fondamentale è qualificare e segmentare l’offerta, costruendo pacchetti e avendo come principale obiettivo la famiglia. Solo con la cura di ogni minimo dettaglio è possibile migliorare l’ospitalità e puntare così alla massima soddisfazione dei clienti.
Le possibilità per ampliare l’attività sono tante, dal cicloturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalle city farms alle fattorie del gusto e del benessere.
Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
Semina su sodo e sanità delle produzioni – Amedeo Reyneri (Inta) - Convegno S...L'Informatore Agrario
L’adozione di lavorazioni ridotte negli areali settentrionali influenza la sanità delle produzioni dei cereali incidendo negativamente sul contenuto di micotossine in quanto la presenza di residui favorisce un maggiore inoculo potenziale di funghi micotossigeni.
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. Aipas (Associazione italiana produttori amici del suolo) che oggi accoglie 70 soci tra Campania, Puglia e Basilicata per un totale di circa 6.000 ettari è nata proprio per fornire supporto tecnico e informazione a chi vuole approcciare correttamente la tecnica e ottenere tutti i vantaggi econoimici, sociali e ambientali.
Vantaggi e criticità nell’applicazione della semina su sodo in Veneto – Luigi...L'Informatore Agrario
La misura 214/i del Psr Veneto 2007-2013 ha introdotto l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo) per ridurre le perdite di carbonio organico, le emissioni di anidride carbonica e aumentare la biodiversità del terreno. Per una corretta adozione della tecnica è però fondamentale mantenere le condizioni agronomiche idonee a favorire una semina omogenea, flessibilità tecnico colturale e introduzione di proposte atte a ridurre il compattamento e il traffico in campo.
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
I giovani e le opportunità nella nuova PAC 2014-2020 - Le lezioni de L'Inform...L'Informatore Agrario
Felice Adinolfi, Università di Bologna, spiega le principali opportunità contenute nella nuova pac 2014-2020 per i giovani agricoltori.
Caratteristiche del pagamento per i giovani agricoltori:
- carattere obbligatorio;
- architettura;
- modalità di calcolo
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
I numeri degli agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e pro...L'Informatore Agrario
La svolta per le produzioni agrumicole italiane deve passare attraverso la consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana
Gli scenari attuali del mercato del latte e le sfide che attendono gli alleva...L'Informatore Agrario
Import ed export in equivalente latte attesi per il 2012/2013 e previsioni produttive per le principali aree di esportazione.
Mercato e import-export del latte in polvere (intero e scremato) e del burro dell’Unione Europea. Prezzi mondiali del latte in polvere intero e scremato e del burro: Oceania, Usa, Germania
Esportazioni di latte intero in polvere: Argentina, Australia, Ue27, Nuova Zelanda.
Infine un focus sugli andamenti e sulle previsioni del mercato del mais per i principali paesi esportatori (Argentina, Brasile, Ucraina, Usa), e infine i prezzi del mais di provenienza Usa sul mercato mondiale.
Fanno reddito le aziende da latte? Analisi di 70 bilanci aziendali SATA: qual...L'Informatore Agrario
Analisi di 70 aziende: produzione, dimensione, reddito, costi, utile netto. Cosa incide sulla reddittività aziendale e cosa migliorare nella gestione economica della propria stalla. Metà delle aziende prese in esame chiudono il bilancio in negativo: fattori quali la dimensione aziendale, la quantità di terra a disposizione o il contenimento dei costi non sono sufficienti. La regola principale della gestione è avere sotto controllo i costi di produzione e il fatturato totale. Dati economici specifici e di buona qualità che vengano monitorati e tracciati per più anni.
Istituto nazionale di tecnologia agricola (Inta) – Gustavo Conosciuto (Inta)L'Informatore Agrario
L’Inta è l’istituto nazionale di ricerca in Argentina che si occupa di tecnologia in agricoltura con l’obiettivo di garantire competitività e sviluppo rurale sostenibile con equità sociale
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precision...L'Informatore Agrario
Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...L'Informatore Agrario
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. È però fondamentale la conoscenza dei campi per individuare tempestivamente le problematiche che si potrebbero verificare.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...
Scelte tecnologiche per massimizzare la produzione di biogas
1. L’IMPATTO DEL SISTEMA DI
INCENTIVAZIONE SUL
“MERCATO” DEL BIOGAS
Giovedì 10 maggio 2012
“Scelte tecnologiche per massimizzare la
produzione di biogas”
Pierluigi Navarotto
pierluigi.navarotto@unimi.it
2. L’IMPIANTO DI BIOGAS
Costituito da varie sezioni le cui componenti devono essere ben armonizzate
tra loro per avere le necessarie garanzie di affidabilità ed efficienza.
BIOMASSE
+
Sistema di trattamento-inserimento nell’impianto
+
CARATTERISTICHE MECCANICHE
+
GESTIONE OTTIMALE DEL PROCESSO
MASSIMA EFFICIENZA
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
3. QUALITA’ DELLE BIOMASSE
Innanzitutto è essenziale garantire la qualità costruttiva
dell’impianto:
• digestori ed opere murarie
• componentistica elettromeccanica
…troppo spesso si dimentica che
debbono durare almeno 20 anni!
4. BIOMASSE
• Attenzione al Decreto interministeriale sulle rinnovabili in itinere.
- prodotti di origine biologica (22,9 €cent/kWh)
- sottoprodotti di origine biologica (25,7 €cent/kWh)
• limite del 30% di prodotti di origine biologica
100 vacche da latte con rimonta 90 kWel
200 vacche da latte con rimonta 200 kWel
300 vacche da latte con rimonta 300 kWel
350 scrofe 90 kWel
750 scrofe 200 kWel
2000 suini da ingrasso 200 kWel
3000 suini da ingrasso 300 kWel
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
5. QUALITA’ DELLE BIOMASSE
• Garantire il maggior contenuto energetico
ovvero
- per gli effluenti di allevamento: rapida veicolazione all’impianto
- per gli insilati: ridurre le perdite di conservazione
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
6. SISTEMI DI PRETRATTAMENTO - ALIMENTAZIONE
• PER MIGLIORARE LA RESA IN METANO DELLA DIGESTIONE
ANAEROBICA DELLE BIOMASSE
– all’interno delle biomasse esiste una certa quantità di energia
“imprigionata” nelle molecole meno disponibili all’attacco enzimatico
delle comunità microbiche
• (Hendricks et al., 2009)
– Fin’ora molto lavoro è stato fatto soprattutto per quanto riguarda gli
effetti di trattamenti chimici e chimico-fisici di fanghi di depurazione
• (Bougrier et al., 2007; Valo et al., 2004)
7. I PRETRATTAMENTI PER MIGLIORARE LA DIGERIBILITÀ
DELLA BIOMASSA LIGNOCELLULOSICA
• La biomassa lignocellulosica è composta da tre differenti polimeri in
associazione fra loro:
– Cellulosa
• Nelle piante è presente sia in forma amorfa che cristallina; formata da
sub-unità di Glucosio. Le fibre di cellulosa, principalmente slegate, sono
debolmente legate fra di loro (Perez et al., 2005).
– Emicellulosa
• Struttura molto complessa in cui prevalgono polimeri di zuccheri a 5 e a 6
atomi di carbonio organizzata in fasci di fibre la cui solubilità, nel caso di
trattamenti termici, aumenta all’aumentare della temperatura, ma anche
al variare del pH.
• Ha una funzione di collegamento fra le fibre di lignina e di cellulosa.
– Lignina
• Costituente delle pareti cellulari delle cellule vegetali
• Nella cellula è presente in forma amorfa ed ha una funzione
prevalentemente “plastica” e “strutturale”
• L’effetto che i pretrattamenti hanno è quello di migliorare la fase di
idrolisi e la resa totale in metano
8. QUALI PRETRATTAMENTI?
• MECCANICI
– Macinazione
• Riduzione della dimensione delle particelle di biomassa che porta
(Palmowski and Muller, 1999) :
– ad un aumento della superficie specifica (cm2/g)
– ad una riduzione del grado di polimerizzazione delle molecole
– ad uno sminuzzamento della biomassa
• questo può portare:
– ad un incremento totale della resa dell’idrolisi delle lignocellulose e
della produzione di metano dal 5 al 25% in funzione del tipo e della
durata della macinatura.
– Ad una riduzione del tempo di digestione dal 23 al 59% (Delgénes et
al., 2002)
– Estrusione
• La biomassa è sottoposta ad una compressione meccanica seguita da una
distensione improvvisa
– Sminuzzamento, Schiacciamento
– Frantumazione della struttura cellulare
9. QUALI PRETRATTAMENTI?
• TERMICI
–Riscaldamento della biomassa fino a 150÷180°C così da indurre una solubilizzazione
delle frazioni emicellulosiche e lignocellulosiche
•TRATTAMENTI CON VAPORE
– Temperatura elevata (fino a 240°C) ed alta pressione per pochi minuti seguita
da raffreddamento della biomassa.
•”STEAM EXPLOSION”
– Come prima ma si ha una depressurizzazione molto veloce seguita da un
altrettanto veloce raffreddamento che causa l’ “esplosione” dell’acqua
contenuta nelle cellule della biomassa.
–Lo scopo è solubilizzare le emicellulose per rendere più accessibile la cellulosa per
l’idrolisi enzimatica ed impedire la formazione di composti inibitori (Brownell et al.,
1986)
-Alcuni autori ricordano che il pretrattamento a vapore, se da un lato
solubilizza velocemente i componenti solubili della lignina, dall’altro può
indurne una veloce condensazione con il risultato di diminuirne la digeribilità
10. QUALI PRETRATTAMENTI?
• CON ACQUA CALDA
– Al posto del vapore si utilizza acqua bollente grazie alla
quale si solubilizzano prevalentemente le emicellulose. Per
evitare la formazione di sostante inibitrici è necessario
mantenere il pH della biomassa fra 4 e 7
– Rispetto ai trattamenti con vapore si ha una minore
concentrazione di prodotti solubili.
– La quantità di sostanze solubilizzate aumenta
ulteriormente se l’acqua calda è fatta “flussare”
attraverso la biomassa
11. QUALI PRETRATTAMENTI?
• PRETRATTAMENTI ACIDIFICANTI
– Consistono nell’aggiunta di acidi a temperatura ambiente per
solubilizzare le emicellulose e rendere disponibile la cellulosa.
– Se si utilizzano H2SO4 oppure HNO3 la produzione di metano risente
della produzione di H2S e N2.
• PRETRATTAMENTI ALCALINIZZANTI
– Si hanno reazioni di solubilizzazione e saponificazione che inducono
nella biomassa una condizione di “ammorbidimento” tale da renderla
più accessibile agli enzimi e ai batteri
– Ai fini della produzione di biometano non sembrano esserci
controindicazioni particolari. Pavlosthathis et al., (1985) hanno
segnalato incrementi di resa in metano del 100% trattando paglia di
frumento.
• PRETRATTAMENTI ENZIMATICI
– In letteratura sono riportati risultati contrastanti circa il loro impiego
12. QUALI PRETRATTAMENTI?
• PRETRATTAMENTI COMBINATI
• Trattamenti termici + trattamenti acidi
– L’addizione di un acido durante il trattamento termico permette di
solubilizzare le emicellulose abbassando la temperatura ottimale e rendendo la
biomassa più facilmente degradabile (Gregg et al., 1996; Hendricks et al.,
2009)
– La graduale solubilizzazione delle emicellulose può innescare un fenomeno di
riorientamento della struttura della cellulosa verso una forma maggiormente
cristallina (Gregg et al., 1996).
• Trattamenti termici + trattamenti alcalini
– Sono fatti aggiungendo calce alla dose di 0,1g Ca(OH)2/g di substrato e
portando al temperatura a 100÷150°C (Changet al., 2001).
– In base ad alcuni autori questo trattamento combinato è sufficiente a
rendere meglio degradabile la biomassa con poca lignina, ma non quella che
ne contiene in maggiore quantità.
– Fox et al. (2003) hanno rilevato incrementi di resa in metano da 3 a 4.5 volte
superiori trattando carta di giornale in questo modo.
13. EFFETTI DEI VARI PRETRATTAMENTI SULLA COMPOSIZIONE
CHIMICA E LA STRUTTURA DELLA BIOMASSA LIGNOCELLULOSICA
Aumento Decristall. Solubilizz. Solubilizz. Composti Alterazione
cm2/g cellulosa emicellulosa lignina indesiderati lignina
Meccanici + +
Termici + + - + +
Acqua calda
(batch) + ND + - - -
Acqua calda
(flusso) + ND + - - -
Acidi + + + + +
Alcalini + - - - +
+ = grande efficacia; - = poca efficacia; ND = sconosciuto
14. IN DEFINITIVA …
• La biodegradabilità della biomassa lignocellulosica è limitata
da parecchi fattori fra cui:
– La cristallinità della cellulosa
– La superficie disponibile all’attacco microbico
– Il contenuto di lignina
• I pretrattamenti termici con vapore, con calce, con acqua
calda sono quelli che presentano la maggiore potenzialità;
tuttavia il loro effetto è estremamente dipendente dalle
condizioni operative e dalla composizione della biomassa.
15. PRETRATTAMENTI ENZIMATICI
• INSILAMENTO
– Perdita di biomassa fra il 5 e il 50% durante la
conservazione: essenziale insilare correttamente!
– Miglioramenti si possono ottenere mediante l’additivazione
di specifici microrganismi che riescono a rendere
maggiormente disponibili per l’utilizzo i polisaccaridi della
parete cellulare.
– Resta comunque essenziale che la raccolta della biomassa e
la conduzione dell’insilamento siano gestite correttamente
perché complementari all’attività dei microrganismi.
16. • La complessità delle interrelazioni tra i vari processi rende
particolarmente difficile effettuare valutazioni sugli effetti
complessivi dei vari trattamenti e sulla loro effettiva
convenienza economica
• Un’ulteriore difficoltà è legata alla specificità delle
risposte ai diversi trattamenti da parte delle varie
biomasse
• Solo future esperienze operative e lo sviluppo di specifiche
ricerche potranno fornire elementi utili ad operare scelte
realmente ponderate.
• Una indicazione che appare comunque chiara è la
specificità dei trattamenti per le varie biomasse ed in
questo senso è necessario predisporre i futuri impianti.
17. L’INSERIMENTO DELLA BIOMASSA
1. immissione delle frazioni liquide e solide
separatamente
a) Contenitore in cls. Si ha maggiore robustezza e
durata rispetto alle soluzioni in acciaio.
b) Contenitore in acciaio. La movimentazione può
essere fatta tramite:
-walking floor
-trasportatore di fondo a catena
- nastro trasportatore continuo
-parete mobile.
c) Cassoni con sistemi di miscelazione. Si tratta
di carri miscelatori stazionari ove il materiale
viene miscelato ed omogeneizzato.
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
18. 1. immissione con veicolazione tramite pompaggio
a. sistema con cassone dosatore, tramoggia, miscelazione con il liquido di
veicolazione, trituratore e pompa di sollevamento
1. Cassone dosatore
2. Coclea dosatrice
3. Coclea di elevazione
4. Gruppo di miscelazione con liquido
di trasferimento
5. Trituratore
6. Pompa di ricircolo digestato
7. Digestore
8. Liquami
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
19. 1. immissione con veicolazione tramite pompaggio
a. sistema con cassone dosatore, miscelatore su celle di carico, pompa e
trituratore
1. trituratore
1. Cassone dosatore
2. Pompa di sollevamento
2. Coclea dosatrice
3. digestore
3. Coclea di elevazione ed inserimento
4. Pompa di ricircolo digestato
4. Silo per eventuali prodotti integrativi
5. liquami
5. Miscelatore su celle di carico
20. 1. immissione con veicolazione tramite pompaggio
a. sistema con vasca polmone di miscelazione
1. Vasca polmone di miscelazione 1. trituratore
2. Mixer sommergibili ed orientabili 2. Pompa di sollevamento
3. Riscaldamento a parete o sul fondo 3. digestore
4. Immissione biomassa liquida 4. Pompa di ricircolo digestato
5. Immissione biomassa solida (con pala
caricatrice e carro miscelatore)
21. MISCELAZIONE
- Assicura il massimo contatto tra microrganismi e biomassa in
fermentazione, ottimizzando l’efficienza della d.a.
- La difficoltà a mantenere le condizioni di miscelazioni ottimali
dipende dal volume di digestione, dalle caratteristiche delle
biomasse trattate e dal tenore di solidi del materiale.
- Indispensabile:
- ridurre i consumi
- consentire le riparazioni senza svuotare i digestori
23. RISCALDAMENTO
•è necessario per far fronte alle perdite di calore dovute all’immissione della
biomassa e alle dispersioni che si hanno attraverso le pareti del digestore
SOLUZIONI TECNOLOGICHE
Riscaldamento, tramite
Serpentina interna con scambiatore esterno, del
circolazione di acqua calda materiale in digestione
Generalmente realizzata in Indicati per biomasse con bassi
polipropilene reticolato, ma tenori in solidi.
anche in acciaio Soluzione preferita nel caso di
miscelazione idraulica
24. GASOMETRO
• Elemento indispensabile per raccogliere
temporaneamente il biogas prodotto, in attesa del suo
uso al cogeneratore.
• Poco utilizzate le classiche soluzioni a campana
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
25. Le soluzioni più diffuse prevedono
GASOMETRO MONOMEMBRANA
• una sola membrana che viene posata in combinazione con una copertura
coibentata lignea del digestore.
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
26. GASOMETRO A DUE MEMBRANE
• prima membrana: resistente agli agenti atmosferici, con funzione di
protezione
• seconda membrana: funzione gasometrica
• va prevista una durata media del gasometro di cinque anni
NB: le pressioni di esercizio sono dell’ordine di 1,5-2, mmbar
Spazio libero per eventuale
nome struttura o altro
27. SISTEMI DI CONTROLLO
LA GESTIONE DELL’IMPIANTO È L’ASPETTO CHE MAGGIORMENTE PREOCCUPA E
CHE NE CONDIZIONA LA REDDITIVITÀ NEL LUNGO PERIODO
OCCORRE DISPORRE DI SISTEMI DI ACQUISIZIONE DATI E DI RILEVAMENTO
DEI PARAMETRI DI PROCESSO
-pH
- fos/tac
-Redox confronto
- ac. grassi volatili
-Solidi sospesi
OTTIMIZZAZONE DEL PROCESSO E CONTROLLO DELLA RAZIONE
Spazio libero per eventuale
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28. SISTEMI DI CONTROLLO
BISOGNA INOLTRE MANTENERE IL CORRETTO
EQUILIBRIO TRA BIOGAS PRODOTTO E BIOGAS
RICHIESTO PER IL REGOLARE FUNZIONAMENTO DEL
GRUPPO DI COGENERAZIONE ALLA PIENA POTENZA
per evitare di «sprecare biogas» diminuendo così
l’efficienza energetica della biomassa
per evitare emissioni di metano in atmosfera
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29. Ancora meglio:
•Migliorare l’efficienza e…. aumentare la tariffa!
•+ 3 €cent/kWh con riduzione dell’azoto totale del 60%
•+ 1,5 €cent/kWh con riduzione dell’azoto totale del 40%
(sino a 600 kW).
Possibile ma non indolore: i maggiori costi di
investimento, manutenzione e gestione possono
annullare i benefici economici,
restano comunque quelli ambientali!
30. CONCLUSIONI
la realizzazione di un impianto di biogas richiede
quindi un approccio integrato che, partendo dalla sua
corretta progettazione e realizzazione, preveda la
necessaria strumentazione, la preparazione del
personale e l’assistenza tecnica, indispensabili per
assicurare una gestione sostenibile nonostante le
tariffe del nuovo decreto
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